Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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9. Le strategie organizzative<br />
più efficaci sono quelle<br />
che sanno guardare lontano,<br />
capaci <strong>di</strong> una visione<br />
prospettica, che vedono il<br />
traguardo preceduto da<br />
tappe progressive <strong>di</strong> avvicinamento.<br />
Box 19 Attività <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento<br />
Quin<strong>di</strong>, un modello nato e costruito attorno all’idea <strong>di</strong> una unitarietà<br />
della funzione <strong>di</strong>rigenziale e <strong>di</strong> un suo sviluppo “a cascata”<br />
(<strong>di</strong>rettore generale, <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento e <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> settore)<br />
potrebbe paradossalmente determinare “maggiore frammentarietà” e<br />
rafforzare le <strong>di</strong>visioni interne.<br />
Altre possibilità sono: rinunciare a costruire figure <strong>di</strong> top-management<br />
forti, definendo, in alternativa, figure <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento (ad<br />
esempio: coor<strong>di</strong>natori d’area), rinunciare alla <strong>di</strong>rezione generale, istituendo<br />
più blan<strong>di</strong> “organismi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento” (ad esempio: gruppo<br />
dei coor<strong>di</strong>natori d’area). Si tratta <strong>di</strong> un assetto molto <strong>di</strong>verso dal<br />
precedente, che potremmo definire, “a legame debole”, che cerca <strong>di</strong><br />
assicurare l’unitarietà attraverso la me<strong>di</strong>azione ed il confronto (spesso<br />
defatiganti ed improduttivi; in ogni caso: costosi) piuttosto che attraverso<br />
la funzione <strong>di</strong>rezionale, classicamente intesa. In alcuni contesti,<br />
una “soluzione a legame debole” potrebbe essere preferibile, “meglio<br />
<strong>di</strong>gerita” dal contesto per non mettere in <strong>di</strong>scussione poteri consolidati.<br />
Essa potrebbe anche essere pensata come “soluzione ponte”<br />
verso assetti più unitari 9 .<br />
Per la attuazione delle funzioni <strong>di</strong> cui all’art. 7, la giunta si avvale <strong>di</strong> un “comitato <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione” composto dai <strong>di</strong>rettori<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento, eventualmente integrato, anche in via transitoria su specifiche problematiche, da esperti esterni dotati<br />
<strong>di</strong> alta e riconosciuta competenza, professionalità ed autorevolezza nel campo delle <strong>di</strong>scipline amministrative, economiche,<br />
organizzative e <strong>di</strong> gestione del personale. Il comitato <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione è convocato e presieduto dal <strong>di</strong>rettore generale.<br />
Il comitato fornisce assistenza tecnica alla giunta provinciale e al presidente della provincia nell’assolvimento delle<br />
rispettive funzioni istituzionali in tutti i casi previsti dal presente regolamento e, in particolare, formula proposte<br />
e pareri relativi:<br />
a. alla pre<strong>di</strong>sposizione e ai contenuti del piano esecutivo <strong>di</strong> gestione, prima della sua approvazione da parte della giunta;<br />
b. alla elaborazione dei programmi e dei progetti speciali <strong>di</strong> attività dell’ente, con la in<strong>di</strong>cazione delle relative<br />
previsioni <strong>di</strong> bilancio;<br />
c. alla in<strong>di</strong>viduazione delle attività da promuovere con criteri <strong>di</strong> priorità;<br />
d. alla determinazione delle <strong>di</strong>rettive generali per favorire il coor<strong>di</strong>namento delle iniziative rivolte al conseguimento<br />
degli obiettivi prefissati;<br />
e. alla valutazione dei provve<strong>di</strong>menti e delle iniziative in materia <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e <strong>di</strong> procedure, necessari per<br />
la attuazione della programmazione dell’ente e per favorire la semplificazione degli adempimenti e la maggiore<br />
efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa;<br />
f. alla attribuzione <strong>di</strong> nuove competenze alle strutture organizzative;<br />
g. al piano triennale ed annuale dei fabbisogni <strong>di</strong> personale;<br />
h. al piano <strong>di</strong> formazione del personale.<br />
Il <strong>di</strong>rettore generale, sentito il comitato, può adottare ai sensi dell’art. …, comma …, lett. …), apposito regolamento<br />
<strong>di</strong> funzionamento interno <strong>di</strong> tale organismo.<br />
56 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE