Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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d. conferiscono a personale della categoria D gli incarichi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dei servizi e delle altre posizioni equivalenti,<br />
nel rispetto della <strong>di</strong>sciplina prevista dai contratti collettivi nazionali <strong>di</strong> lavoro, ne definiscono i poteri e le<br />
responsabilità in relazione ai programmi da realizzare e agli obiettivi assegnati;<br />
e. definiscono gli obiettivi che i responsabili dei servizi devono perseguire e attribuiscono le conseguenti risorse<br />
umane, finanziarie e materiali;<br />
f. organizzano le risorse umane, finanziarie e strumentali e le assegnano alle eventuali strutture <strong>di</strong> livello non<br />
<strong>di</strong>rigenziale; curano la mobilità del personale all’interno del settore sentiti i responsabili dei servizi interessati;<br />
g. attribuiscono i trattamenti economici accessori, nel rispetto della <strong>di</strong>sciplina dei contratti collettivi;<br />
h. in<strong>di</strong>viduano, in base alla legge n. 241/1990, i responsabili dei proce<strong>di</strong>menti che fanno capo alla struttura e<br />
verificano, anche a richiesta dei terzi interessati, il rispetto dei termini e degli altri adempimenti;<br />
i. verificano e analizzano perio<strong>di</strong>camente le con<strong>di</strong>zioni organizzative del settore assegnato e la produttività del<br />
personale;<br />
j. assumono iniziative e formulano <strong>di</strong>rettive per ottimizzare l’utilizzo delle risorse <strong>di</strong>sponibili;<br />
k. coa<strong>di</strong>uvano il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento per la soluzione <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> razionalizzazione e <strong>di</strong> semplificazione<br />
dei proce<strong>di</strong>menti e delle procedure.<br />
I <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> cui al comma 1, nell’esercizio delle competenze e degli obiettivi loro assegnati ai sensi dell’art. ...,<br />
comma ..., lett. d), rispondono al <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento. Essi riferiscono al <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento sull’attività<br />
da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento lo richieda o lo ritenga opportuno.<br />
Informano inoltre tempestivamente il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento in or<strong>di</strong>ne agli adempimenti relativi alle proprie<br />
prestazioni <strong>di</strong> servizio, attenendosi alle <strong>di</strong>rettive dallo stesso impartite.<br />
I <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> settore, in base alla legge n. 241/1990, i responsabili dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi per le materie<br />
<strong>di</strong> rispettiva competenza e verificano, anche su richiesta dei terzi interessati, il rispetto dei termini e degli altri<br />
adempimenti.<br />
Le funzioni e le competenze previste per i <strong>di</strong>rigenti settore sono svolte dai <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento e dal <strong>di</strong>rettore<br />
generale, qualora riguar<strong>di</strong>no i servizi posti alle loro <strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze.<br />
Un assetto <strong>di</strong> questo tipo (che potremmo definire “forte ed unitario”)<br />
potrebbe però, in determinati contesti, causare problemi e<br />
<strong>di</strong>sfunzioni.<br />
Innanzitutto, in contesti dove la logica dell’assessore <strong>di</strong> riferimento<br />
è molto pervasiva, dove questi ultimi svolgono <strong>di</strong> fatto una funzione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione “a tutto campo” delle proprie deleghe assessorili, c’è il<br />
rischio che un modello <strong>di</strong> questo tipo possa avere effetti troppo<br />
<strong>di</strong>rompenti e determinare conflitti non sanabili tra top-management<br />
(<strong>di</strong>rettore generali e <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento) ed assessori.<br />
Ancora, un <strong>di</strong>rettore generale forte potrebbe inserirsi con <strong>di</strong>fficoltà<br />
in contesti organizzativi dove esiste un ruolo storico e consolidato<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti, che hanno acquistato un forte potere, magari in<br />
relazione <strong>di</strong>retta con l’assessore <strong>di</strong> riferimento e con componenti<br />
della giunta. In modo analogo, figure <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> area forti potrebbero<br />
avere problemi a relazionarsi con i <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> settore.<br />
I REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE 55