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Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano

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Dopo che la regola è stata introdotta, è bene de<strong>di</strong>care tempo ed<br />

energie alla sua comunicazione: che non può essere solo rimessa ai<br />

tra<strong>di</strong>zionali canali dell’articolato e della sua pubblicazione ufficiale.<br />

L’evoluzione degli strumenti e delle tecnologie della comunicazione<br />

in rete apre, a questo riguardo, interessanti scenari.<br />

La prova che esiste un problema <strong>di</strong> comunicazione della regola<br />

si ha quando, una volta introdotta, vengono sollevati molti dubbi,<br />

problemi interpretativi, richieste <strong>di</strong> chiarimento, quesiti sulla sua<br />

corretta applicazione. Tutto ciò in<strong>di</strong>ca che vi è stato un problema<br />

<strong>di</strong> comunicazione che non è stato affrontato e risolto. È il segnale<br />

<strong>di</strong> un problema che è stato sottovalutato e non presi<strong>di</strong>ato adeguatamente.<br />

Né si può ridurre tutto a un problema <strong>di</strong> “incapacità” dei<br />

destinatari <strong>di</strong> recepire il messaggio della regola ed il suo co<strong>di</strong>ce linguistico.<br />

Il manager delle regole deve porsi il problema<br />

del tipo <strong>di</strong> regola più adatto ai <strong>di</strong>fferenti contesti<br />

Un altro aspetto da considerare è il tipo <strong>di</strong> struttura che la regola deve<br />

avere. A questo riguardo, va operata una <strong>di</strong>stinzione tra:<br />

• regole formulate rigidamente, che prescrivono minutamente le<br />

azioni da intraprendere;<br />

• regole lasche, che lasciano spazi, aperture, possibilità interpretative,<br />

limitandosi a fornire solo un quadro <strong>di</strong> massima dentro il<br />

quale possono coesistere comportamenti anche non uniformi o<br />

perfino sensibilmente <strong>di</strong>fferenziati.<br />

Ci sono situazioni <strong>nelle</strong> quali si <strong>di</strong>mostrano più efficaci le une o le<br />

altre. Ci sono anche delle situazioni che spingono inevitabilmente<br />

verso l’una struttura o l’altra.<br />

Per esempio, se occorre regolare l’intera vita organizzativa <strong>di</strong> un<br />

ente non conviene entrare su tutti gli aspetti del funzionamento organizzativo,<br />

ma limitarsi solo a questioni <strong>di</strong> notevole rilevanza lasciando<br />

poi a successivi “momenti regolativi” il compito <strong>di</strong> definire più in dettaglio<br />

le soluzioni.<br />

Ancora, vi sono contesti nei quali il mancato accordo su tutti gli<br />

aspetti da regolare spinge inevitabilmente verso la definizione <strong>di</strong> regole<br />

lasche che lasciano aperte <strong>di</strong>fferenti opzioni interpretative. Questo<br />

si verifica tipicamente <strong>nelle</strong> regole che vengono definite in contesti <strong>di</strong><br />

forte <strong>di</strong>vergenza tra gli interessi in campo (ad esempio: alcune situazioni<br />

<strong>di</strong> contrattazione collettiva <strong>di</strong> lavoro), dove il negoziato sulle<br />

regole spinge spesso gli attori del negoziato ad evitare formulazioni<br />

troppo rigide.<br />

30 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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