Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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Riferimenti normativi esterni<br />
Nei riferimenti esterni, cioè ad atti <strong>di</strong>versi dall’atto legislativo che opera<br />
il riferimento, la citazione è fatta con l’in<strong>di</strong>cazione della data <strong>di</strong> promulgazione<br />
o emanazione della legge o del decreto citato, corredata con il<br />
relativo numero e omettendo il titolo dell’atto. In case <strong>di</strong> ripetute citazioni<br />
<strong>di</strong> una stessa legge o decreto, è ammessa – limitatamente peraltro<br />
alle citazioni successive alla prima – la semplice in<strong>di</strong>cazione del numero<br />
e dell’anno, omettendo il giorno e il mese.<br />
I rinvii esterni richiamano altri atti dello stesso legislatore (es. lo<br />
statuto) o <strong>di</strong> altri legislatori dello stesso o <strong>di</strong> altri or<strong>di</strong>namenti.<br />
Un ultimo suggerimento per una corretta redazione del riferimento:<br />
la norma rinviante, anche in modo sintetico, deve specificare l’oggetto<br />
del rinvio in modo tale che il destinatario del messaggio contenuto<br />
nell’enunciato possa comprenderne il significato senza per forza<br />
consultare la <strong>di</strong>sposizione citata.<br />
ART. X<br />
VICEDIRETTORE CENTRALE<br />
L’incarico <strong>di</strong> vice<strong>di</strong>rettore centrale, se affidato ai <strong>di</strong>rigenti a tempo indeterminato comporta, in conformità all’art.<br />
24 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, recante, un trattamento economico accessorio graduato in ragioni<br />
delle maggiori funzioni e responsabilità connesse all’espletamento degli incarichi.<br />
ART. X<br />
GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI<br />
La graduazione delle posizioni è definita con provve<strong>di</strong>mento della Giunta provinciale, nell’esercizio del proprio<br />
potere <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong>, ai sensi dell’art. 5 del Decreto Legislativo n. 165 del 2001, su proposta dell’Assessore competente<br />
o dell’Assessore al Personale e Organizzazione e del Direttore Generale.<br />
L’ultima raccomandazione che vogliamo riportare si riferisce all’utilizzo<br />
delle definizioni.<br />
La definizione rappresenta un strumento <strong>nelle</strong> mani del redattore<br />
per contrastare l’ambiguità o la vaghezza <strong>di</strong> un termine corrente, per<br />
attribuire maggiore certezza al significato 11<br />
contenuto nell’enunciato normativo e <strong>di</strong><br />
conseguenza meno incerta l’interpretazione.<br />
Le definizioni hanno la veste <strong>di</strong> enunciati<br />
e naturalmente, come qualsiasi enunciato,<br />
acquistano significato quando sono interpretati.<br />
L’utilizzo <strong>di</strong> questo strumento risulta<br />
utile 12 , riducendo le possibilità <strong>di</strong> interpreta-<br />
11. I singoli termini piuttosto<br />
che <strong>di</strong> un vero e proprio<br />
significato sono portatori<br />
<strong>di</strong> una gamma <strong>di</strong><br />
possibilità <strong>di</strong> avere un<br />
significato nell’ambito <strong>di</strong><br />
tutti gli enunciati e<br />
<strong>di</strong>scorsi <strong>di</strong> cui potenzialmente<br />
fanno parte.<br />
12. Sull’utilità dello strumento<br />
delle definizioni si<br />
cita Scarpelli: “Una definizione<br />
ben apposta eviterà<br />
molto controversie che<br />
l’imprecisione <strong>di</strong> un termine<br />
altrimenti cagionerebbe<br />
in sede <strong>di</strong> interpretazione-applicazione”.<br />
COMUNICARE LE REGOLE 151