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Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano

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Sicché quando dal contesto della <strong>di</strong>sposizione non risulta evidente l’una o l’altra opzione il dubbio deve essere<br />

sciolto come segue:<br />

per specificare la <strong>di</strong>sgiuntiva assoluta si ripete la <strong>di</strong>sgiunzione “o” due volte:<br />

“Il comune autorizza i soggetti in possesso o soltanto del requisito a o soltanto del requisito b”<br />

per esprimere la congiunzione <strong>di</strong>sgiuntiva relativa, va comunque evitato l’impiego dell’espressione “e/o”,ed è preferibile<br />

utilizzare formule che esprimono con chiarezza il carattere ad<strong>di</strong>tivo dell’elencazione quali “ovvero” o “congiuntamente<br />

o <strong>di</strong>sgiuntamente” e simili:<br />

“Il comune autorizza i soggetti in possesso <strong>di</strong> un requisito a ovvero del requisito b” .<br />

9. L’art. 4 della Legge n.<br />

142/90 prevede l’abrogazione<br />

automatica delle<br />

norme statutarie incompatibili<br />

con i nuovi principi.<br />

I Consigli comunali e<br />

provinciali devono pertanto<br />

procedere alle necessarie<br />

mo<strong>di</strong>fiche statutarie, e<br />

se ciò non avviene entro<br />

un determinato periodo <strong>di</strong><br />

tempo, si verifica l’abrogazione<br />

automatica delle<br />

norme statutarie incompatibili<br />

con i nuovi principi.<br />

Tale norma è tuttavia<br />

eccezionale, facendo eccezione<br />

alla regola generale<br />

che prevede la necessità<br />

dell’abrogazione esplicita:<br />

vi è quin<strong>di</strong> il <strong>di</strong>vieto dell’applicazione<br />

analogica<br />

delle norme dell’art. 4<br />

della Legge n. 142/90.<br />

f. il verbo “abrogare” è utilizzato con riferimento a <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> atti<br />

legislativi <strong>di</strong> livello non inferiore al comma (o alla lettera se il<br />

comma è <strong>di</strong>viso in lettere o ad ulteriore unità minima in cui è ripartito<br />

il numero).<br />

Quando si intenda invece riferirsi a perio<strong>di</strong> (frasi sintatticamente<br />

complete che terminano con il punto) o parole è usato il verbo “sopprimere”<br />

L’abrogazione rappresenta la conseguenza della mo<strong>di</strong>ficazione,<br />

totale o parziale, della regola.<br />

Con la mo<strong>di</strong>ficazione e contestuale sostituzione totale viene abrogato<br />

l’intero atto precedente. È pertanto importante che non vi sia tra<br />

il precedente e successivo “regolamento” alcuna censura temporale e<br />

che al momento dell’abrogazione del precedente atto, il nuovo entri<br />

in vigore. Vi deve sempre una <strong>di</strong>sciplina regolamentare, con soluzione<br />

<strong>di</strong> continuità.<br />

L’ipotesi più comune è comunque quella dell’abrogazione parziale.<br />

Tale abrogazione rappresenta la conseguenza <strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>ficazione<br />

solo parziale della regola. Gli aspetti maggiormente rilevanti <strong>di</strong> questo<br />

istituto sono quelli dell’in<strong>di</strong>cazione esplicita delle parti che sono<br />

mo<strong>di</strong>ficate, e che pertanto sono abrogate; <strong>di</strong> poi i tempi dell’entrata<br />

in vigore del nuovo regolamento che devono coincidere con la cessazione<br />

<strong>di</strong> efficacia delle parti abrogate del precedente atto 9 .<br />

148 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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