Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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ché qui la comunicazione interviene per regolare le relazioni ed i meccanismi<br />
<strong>di</strong> formazione e interviene dunque sul livello organizzativo,<br />
assumendo un ruolo strategico per facilitare il cambiamento.<br />
Anzitutto è utile partire da una concezione assai consolidata nella<br />
pubblica amministrazione, per cui la formazione delle regole deve<br />
rispondere essenzialmente ai principi <strong>di</strong> legittimità formale ed il<br />
ruolo che la comunicazione può svolgere è ritenuto perciò marginale.<br />
D’altro canto bisogna anche evitare da subito la tentazione <strong>di</strong> pensare<br />
invece ad un processo troppo sbilanciato sul versante comunicativo,<br />
in quanto la legittimità <strong>di</strong> un atto è e rimane elemento essenziale<br />
<strong>di</strong> ogni regola in un’amministrazione pubblica.<br />
Si deve dunque in<strong>di</strong>viduare un giusto equilibrio tra queste componenti,<br />
ponendosi sempre nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> rendere le regole il più<br />
possibile efficaci.<br />
Tanto che, volendo esprimere una provocazione che in realtà presenta<br />
più <strong>di</strong> un fondamento, gli strumenti della comunicazione, se<br />
correttamente utilizzati, portano il manager delle regole a capire e<br />
registrare anzitutto il “bisogno”, ossia la necessità <strong>di</strong> fissare delle regole<br />
su un determinato aspetto dell’attività o dell’<strong>organizzazione</strong>. Questo è<br />
un elemento importante perché da ciò <strong>di</strong>scende poi la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
gli obiettivi e verificare poi l’efficacia della regola introdotta e<br />
potrebbe essere utile ai livelli sovraor<strong>di</strong>nati della pubblica amministrazione<br />
per evitare <strong>di</strong> imporre agli altri livelli istituzionali l’adozione <strong>di</strong><br />
regole del tutto superflue, o ad<strong>di</strong>rittura nocive, che inevitabilmente se<br />
applicate per mero adempimento, non produrranno alcun risultato<br />
efficace e, in molti casi, non verranno neppure applicate.<br />
Dando per scontato che il manager delle regole abbia in<strong>di</strong>viduato<br />
la necessità <strong>di</strong> formare una regola, <strong>di</strong> qualunque tipo, e al <strong>di</strong> là<br />
dell’assetto organizzativo presente in una amministrazione, è un<br />
aspetto <strong>di</strong> comunicazione da non trascurare anzitutto il chiarire e<br />
fornire istruzioni per lo svolgimento del lavoro, in questo caso <strong>di</strong> formazione<br />
delle regole, per esprimere in modo chiaro ed inequivoco i<br />
concetti <strong>di</strong> base, le competenze, i caratteri e le finalità che la singola<br />
regola in via <strong>di</strong> definizione presenta: ad esempio è <strong>di</strong>verso per il<br />
manager delle regole presentare la necessità <strong>di</strong> introduzione e, quin<strong>di</strong>,<br />
la modalità <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> una regola ad un organo politicoamministrativo<br />
o, in base alla <strong>di</strong>versa competenza, ad un organo<br />
tecnico-esecutivo o, a maggior ragione, quando i due ambiti (politico-amministrativo<br />
e tecnico-esecutivo) sono <strong>di</strong>rettamente coinvolti<br />
nell’elaborazione o <strong>nelle</strong> conseguenze organizzative e operative che<br />
una regola comporta – non <strong>di</strong>mentichiamo in questo caso la necessità<br />
<strong>di</strong> prevedere una crescita esponenziale delle possibilità <strong>di</strong> quelle<br />
che abbiamo definito le <strong>di</strong>fficoltà o le <strong>di</strong>storsioni della comunicazione,<br />
visto che, soprattutto per quanto riguarda gli esponenti politicoamministrativi<br />
<strong>di</strong> nomina elettorale, possono presentare grosse <strong>di</strong>f-<br />
134 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE