Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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mettendo così all’ente <strong>di</strong> realizzare politiche del personale.<br />
L’approccio corretto è quello <strong>di</strong> assumere un’ottica <strong>di</strong> scambio; ciò<br />
significa che per ogni cosa che ottengo dovrei chiedermi che cosa<br />
cedo, ovvero per ogni ce<strong>di</strong>mento che faccio dovrei chiedermi che cosa<br />
ottengo. Un’altra caratteristica delle contrattazioni attuali, soprattutto<br />
in sede decentrata è data dal fatto che gli interessi sono molto frammentati<br />
e spesso complicano oltremodo la trattativa e soprattutto gli<br />
esiti della sua successiva “tenuta”.<br />
Tenuto conto <strong>di</strong> questi importanti elementi <strong>di</strong> complessità il processo<br />
negoziale si svilupperà definendo e gestendo in modo adeguato<br />
alcuni elementi, quali:<br />
a. l’area negoziale;<br />
b. l’apertura delle trattative;<br />
c. gli strumenti del gioco negoziale.<br />
a. Lo spazio o area negoziale concerne l’in<strong>di</strong>viduazione dei reali<br />
margini <strong>di</strong> convergenza esistenti tra le parti;<br />
b. un elemento importante e da non sottovalutare in una trattativa è<br />
l’apertura del negoziato. Questa fase è spesso considerata puramente<br />
rituale in cui il sindacato presenta le sue riven<strong>di</strong>cazioni e<br />
l’ente denuncia le sue <strong>di</strong>fficoltà ad accoglierle. Pur non negando la<br />
ritualità del primo incontro è tuttavia buona cosa utilizzarlo nel<br />
modo migliore; vale a <strong>di</strong>re per scambiarsi messaggi chiari, che<br />
senza attivare la trattativa delimitino in modo chiaro il campo d’azione.<br />
Questi messaggi sono cautelari e servono ad evitare errori<br />
<strong>di</strong> interpretazione che potrebbero ripercuotersi in senso negativo<br />
sul tavolo. Spetterà poi alle controparti valutare se i paletti messi<br />
in campo sono reali o sono dei “bluff”. Da qui si attiverà il negoziato<br />
ed il problema reale sarà quello <strong>di</strong> capire se “aprire” rispetto<br />
ai paletti messi o aspettare che a “vedere” sia la controparte.<br />
Nelle trattative più complesse la prudenza può consigliare che le<br />
aperture siano molto marginali e sviluppate in contatti riservati<br />
(in riunioni ristrette);<br />
c. gli strumenti del negoziatore sono quin<strong>di</strong>:<br />
• la <strong>di</strong>alettica. Questo è uno strumento fondamentale per contrastare<br />
le altrui ragioni, valorizzare le proprie ed in<strong>di</strong>viduare<br />
convincenti vie <strong>di</strong> accordo;<br />
• il comportamento. Il negoziatore deve alterare l’altrui percezione<br />
dei suoi obiettivi, deve essere quin<strong>di</strong> un bravo attore.<br />
Deve sapere irritare l’avversario ed ammansirlo al fine <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mostrare la sua buona volontà negoziale a <strong>di</strong>fferenza della<br />
malafede dell’avversario, deve sapere litigare con gli amici, fingere<br />
il <strong>di</strong>saccordo o l’in<strong>di</strong>gnazione. A volte alcune “scene<br />
madri” hanno portato a soluzione le trattative, più spesso<br />
hanno <strong>di</strong>vertito molti;<br />
• il tempo. Nelle trattative sembra sempre <strong>di</strong> essere in affanno<br />
ma ciononostante si spreca tempo in modo vistoso. Il fatto è<br />
che per i negoziatori (ma soprattutto per i sindacalisti) il<br />
I CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO 117