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10.06.2013 Views

Ciò non toglie tuttavia che, secondo le regole di buon senso, sia opportuno che sia gli accompagnatori che gli allievi si attivino per concludere un contratto di assicurazione per una polizza costruita in modo tale da garantire dal rischio infortuni e da quello nascente dalla responsabilità civile dell’assicurato nei confronti di soggetti terzi. CAPITOLO 2 LA RESPONSABILITÀ CIVILE ALL’INTERNO DEL BIKE PARK Le risorse ambientali e paesaggistiche che caratterizzano il nostro territorio sono un elemento fondamentale per il turismo. Lo sviluppo delle attività legate alla montagna è necessario per contribuire all’ampliamento dell’industria turistica, facendo mantenere al nostro Paese una posizione di leadership anche nei confronti di altri Paesi che godono di bellezze naturali simili alle nostre 125 . È opportuno, in questo senso, potenziare lo sviluppo e la crescita di tali attività senza però dimenticare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza per gli utenti. Per quanto riguarda lo sport analizzato nel presente lavoro, si rende necessario quindi, regolare alcuni segmenti della mountain bike, come il downhill o il freeride, “sport estremi che richiedono sicuramente ambiti dedicati, poiché la convivenza con gli altri frequentatori è pericolosa” 126 . Legge reg. Abruzzo 16 ottobre 1996, n. 94; la Legge reg. Emilia Romagna, 9 dicembre 1993, n.42.; Legge reg. Basilicata 12 aprile 1990, n.13; Legge prov. Trento 13 dicembre 1976, n. 41; Legge reg. Valle d’Aosta 1 dicembre 1989, n. 59. 125 È necessario agire considerando, oltre alla sicurezza dei fruitori ed alla tutela del paesaggio, anche l’afflusso turistico, motore dell’economia italiana. Una ingerenza troppo pesante nei confronti della montagna comporterebbe la “fuga” dei turisti altrove, all’estero, dove vigono regole meno rigide che consentono una vacanza più economica e soddisfacente. 126 MELLARINI T., nel confronto con i vertici della SAT: Sentieri di montagna: un tavolo tecnico stabilirà le norme di fruizione, Assessore 88 This paper is published in the Trento Law and Technology Research Group - Student Paper Series Electronic copy available at: http://eprints.biblio.unitn.it/archive/4150/

Nasce quindi la necessità di creare sicurezza in montagna volta ad evitare futili pericoli per i suoi numerosi fruitori. 2.1. Il contratto atipico di fruizione del bike park in relazione al modello del contratto atipico per la fruizione delle aree sciabili Il downhill ed il freeride 127 , essendo sport estremi, si caratterizzano per l’alto rischio che incombe su chi li pratica e va scongiurata l’evenienza che tale pratica possa sfociare in eventi dannosi a discapito di soggetti che non hanno accettato tali rischi ma che semplicemente si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato 128 . Consapevoli, da un lato, dell’impossibilità di regolamentare in modo rigido tali discipline (per evitare ricadute negative sul turismo) ma improntati dall’altro alla messa in sicurezza delle montagne ed alla responsabilizzazione di soggetti adeguati 129 , si è sancita, a livello regionale 130 , la possibilità di creare aree apposite, volte allo Provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, Trento 13 ottobre 2011. 127 Il freeride consiste in una particolare disciplina del mountain biking che oltre a prevedere discese alla massima velocità come il downhill, prevede anche delle evoluzioni mozzafiato, con salti, tricks, ed ogni altro genere di spettacolo. 128 Soggetti che si trovano ad esempio nei pressi di una curva su un sentiero frequentato da biker che, “grazie” alla silenziosità delle biciclette e della loro velocità sono difficilmente avvertibili ed evitabili. 129 Sono successi, pur essendo circoscrivibili a “singoli episodi isolati”, i casi di incidenti con successive denunce nei confronti ad esempio delle Sezioni CAI territorialmente competenti, con richieste di risarcimento danni subiti, motivate da presunte inadeguatezze dei percorsi e/o carenza di segnaletica. Va specificato che nessuna denuncia ha poi avuto seguito, ma appare evidente la necessità di porre rimedio a tali situazioni e chiarire il tema della responsabilità oggettiva, anche in relazione al fatto che, molto spesso, le associazioni come il CAI che si occupano della manutenzione e sistemazione dei sentieri sono composte da soggetti puramente volontari che operano a titolo gratuito. 130 A riguardo Legge Prov. Trento, 31 ottobre 2012, art. 52 ter, “Le aree sciabili previste all’art. 2 possono essere utilizzate per la discesa con la mountain bike su tracciati esclusivamente destinati a tale attività e denominati “bike park”, previa autorizzazione della commissione di coordinamento prevista dall’articolo 6. I bike park utilizzano prioritariamente le piste da sci esistenti e possono essere realizzati e gestiti dai titolari dell’autorizzazione di esercizio delle piste o da altri soggetti pubblici o privati”. La disciplina contenuta nella Legge Provinciale Trento, 31 ottobre 2012 prende spunto da latra disciplina cronologicamente anteriore, posta in essere dalla regione 89 This paper is published in the Trento Law and Technology Research Group - Student Paper Series Electronic copy available at: http://eprints.biblio.unitn.it/archive/4150/

Ciò non toglie tuttavia che, secondo le regole di buon senso, sia<br />

opportuno che sia gli accompagnatori che gli allievi si attivino per<br />

concludere un contratto di assicurazione per una polizza costruita in<br />

modo tale da garantire dal rischio infortuni e da quello nascente dalla<br />

responsabilità civile dell’assicurato nei confronti di soggetti terzi.<br />

CAPITOLO 2<br />

LA RESPONSABILITÀ CIVILE ALL’INTERNO DEL BIKE<br />

PARK<br />

Le risorse ambientali e paesaggistiche che caratterizzano il nostro<br />

territorio sono un elemento fondamentale per il turismo.<br />

Lo sviluppo delle attività legate alla montagna è necessario per<br />

contribuire all’ampliamento dell’industria turistica, facendo mantenere<br />

al nostro Paese una posizione di leadership anche nei confronti di altri<br />

Paesi che godono di bellezze naturali simili alle nostre 125 .<br />

È opportuno, in questo senso, potenziare lo sviluppo e la crescita di tali<br />

attività senza però dimenticare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza<br />

per gli utenti.<br />

Per quanto riguarda lo sport analizzato nel presente lavoro, si rende<br />

necessario quindi, regolare alcuni segmenti della mountain bike, come il<br />

downhill o il freeride, “sport estremi che richiedono sicuramente ambiti<br />

dedicati, poiché la convivenza con gli altri frequentatori è<br />

pericolosa” 126 .<br />

Legge reg. Abruzzo 16 ottobre 1996, n. 94; la Legge reg. Emilia Romagna, 9<br />

dicembre 1993, n.42.; Legge reg. Basilicata 12 aprile 1990, n.13; Legge prov.<br />

<strong>Trento</strong> 13 dicembre 1976, n. 41; Legge reg. Valle d’Aosta 1 dicembre 1989, n.<br />

59.<br />

125<br />

È necessario agire considerando, oltre alla sicurezza dei fruitori ed alla<br />

tutela del paesaggio, anche l’afflusso turistico, motore dell’economia italiana.<br />

Una ingerenza troppo pesante nei confronti della montagna comporterebbe la<br />

“fuga” dei turisti altrove, all’estero, dove vigono regole meno rigide che<br />

consentono una vacanza più economica e soddisfacente.<br />

126<br />

MELLARINI T., nel confronto con i vertici della SAT: Sentieri di<br />

montagna: un tavolo tecnico stabilirà le norme di fruizione, Assessore<br />

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