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escursione, può avere un fondamento sia contrattuale (ex art. 1218 c.c.)<br />

che extracontrattuale (almeno ex art. 2043 c.c. per violazione del<br />

principio del neminem leadere).<br />

L’accompagnatore perciò può rispondere nei confronti dell’allievo o del<br />

cliente anche per responsabilità contrattuale, in quanto è legato ad esso<br />

da un rapporto giuridico (il contratto) che si conclude nel momento in<br />

cui il maestro accetta di assistere il cliente.<br />

Con tale contratto vengono a crearsi sostanzialmente due tipi di<br />

obbligazioni:<br />

una riguarda l’insegnamento e l’accompagnamento, costituendo così<br />

un’obbligazione di mezzi 100 , e l’altra corrisponde nell’obbligo del<br />

maestro di “garantire” l’incolumità del cliente 101 .<br />

Tali punti possono essere desunti dalle norme del codice civile che<br />

abbiamo analizzato nell’esposizione della responsabilità<br />

dell’accompagnatore pr<strong>of</strong>essionale ed in particolare dagli articoli 1175<br />

c.c., 1176 c.c., 1374 c.c., 1375 c.c. inerenti alla protezione degli<br />

interessi o dei beni del cliente nell’esecuzione del rapporto<br />

obbligatorio 102 ed inerenti all’obbligo di condotta secondo “buona<br />

fede” 103 .<br />

100<br />

L'oggetto dell'obbligazione di mezzi è,una prestazione conforme al criterio<br />

della diligenza di cui all'art. 1176 c.c. a prescindere dal raggiungimento di un<br />

determinato risultato mentre l'oggetto dell'obbligazione di risultato è, per<br />

l'appunto, il conseguimento del risultato stesso. La distinzione tra obbligazioni<br />

di mezzi e obbligazioni di risultato, secondo l'impostazione tradizionale, ha<br />

riflessi, in particolar modo sul riparto dell'onere della prova relativa all'esatto<br />

adempimento dell'obbligazione in quanto la prova dell'inadempimento,<br />

nell'ambito delle obbligazioni di mezzi, graverebbe sul creditore che sarebbe<br />

tenuto a dimostrare che la prestazione non è stata conforme a diligenza,<br />

mentre, nelle obbligazioni di risultato, una volta dimostrato il titolo della<br />

pretesa contrattuale, sarebbe il debitore a dover dimostrare che il risultato è<br />

stato raggiunto ovvero non è stato raggiunto per causa non imputabile ex art.<br />

1218 c.c..In rete www.diritto-civile.it.<br />

101<br />

Fondazione di Courmayeur del 1995, Codice della montagna, “montagna<br />

rischio e responsabilità”, Il punto sulla legislazione, la giurisprudenza e la<br />

dottrina, 2004, Quaderni di Courmayeur, n. 10.<br />

102<br />

VISINTINI, inadempimento e mora del debitore, in Comment. Schlesinger,<br />

Milano, 1987.<br />

103<br />

Non vi è una definizione normata di buona fede, tuttavia si può affermare,<br />

con altri principi, che la buona fede consiste in: correttezza, lealtà,<br />

76<br />

This paper is published in the<br />

<strong>Trento</strong> Law and Technology Research Group - Student Paper Series<br />

Electronic copy available at: http://eprints.biblio.unitn.it/<strong>archive</strong>/4150/

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