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Da qualche anno anche a livello nazionale alcune associazioni hanno<br />

riconosciuto l’efficacia dell’autoregolamentazione, approvando<br />

documenti con cui si individuano una serie di comportamenti che ogni<br />

biker dovrebbe adattare relazionandosi alla montagna. Come già<br />

evidenziato, per autoregolamentazione si intende il fatto che la regola di<br />

disciplina sia posta dallo stesso soggetto che la deve rispettare. Pertanto<br />

è facile prevedere che la violazione di regole auto-dettate è passibile di<br />

eventuali sanzioni disciplinari interne all’associazione, imposte come<br />

conseguenza della violazione di disposizioni associative. Tuttavia<br />

queste non saranno mai perseguibili per legge in quanto dettate<br />

solamente all’interno dell’associazione. L’ente che in Italia assume un<br />

ruolo centrale con riferimento al tema che ci occupa è il C.A.I., Club<br />

Alpino Italiano 55 .<br />

Per quanto riguarda la materia in esame, questa associazione formulò<br />

dapprima le regole di autoregolamentazione relative alla protezione<br />

della natura alpina, e alla tutela integrale dell’alta montagna,<br />

verbalizzato nel Bidecalogo (Brescia 4.10.1981).<br />

Nel 1990 inoltre, venne formulata la c.d. “Charta di Verona”, volta a<br />

dare attuazione al Bidecalogo e ad integrarlo in alcune sue parti.<br />

Successivamente, nel 1995 il C.A.I. approvò le c.d. “Tavole delle<br />

Montagna” di Courmayeur, nelle quali vennero redatte tutta una serie di<br />

regole riguardanti le attività ludico-sportive legate alla montagna. In<br />

esse si riconosce che anche le attività sportivo-alpinistiche, se di massa,<br />

possono essere un elemento di alterazione significativa dell’ambiente<br />

montano e perciò è necessario regolare tale aspetto per evitare gravi<br />

deterioramenti.<br />

55<br />

Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell’anno 1863 per<br />

iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo<br />

l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle<br />

montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente<br />

naturale, in rete www.cai.it.<br />

This paper is published in the<br />

<strong>Trento</strong> Law and Technology Research Group - Student Paper Series<br />

Electronic copy available at: http://eprints.biblio.unitn.it/<strong>archive</strong>/4150/<br />

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