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vialattea magazine 2007-2008

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IL POPOLO DELL’INCANTO<br />

Creature della fantasia popolare in Alta Valle di Susa<br />

DI RENATO SIBILLE<br />

Il Dahù<br />

La fantasia popolare dell’Alta Valle di Susa ha modellato<br />

esseri fantastici che abitavano e, spesso,<br />

tuttora abitano boschi, caverne, laghi, torrenti o<br />

pareti rocciose. Uno dei più famosi è certamente<br />

il dahù, animale mitico, molto diffuso sul versante<br />

francese e presente sulle cime dei monti dell’Alta<br />

Valle di Susa. Esistono molte varietà di dahù;<br />

quello nostrano, il dahutus Archamorensis, è un<br />

incrocio tra un camoscio, al quale peraltro assomiglia<br />

nelle fattezze, e una marmotta, dalla quale<br />

ha ereditato la lunghezza di due zampe. La particolarità<br />

di questo animale, infatti, è quella di avere<br />

due zampe più lunghe e due più corte, normalmente<br />

a coppie laterali per cui può avere le zampe<br />

di sinistra più lunghe e quelle di destra più corte<br />

o viceversa (possibilità di combinazioni diverse,<br />

zampe corte dietro e lunghe davanti o viceversa,<br />

o ancora a lunghezze incrociate, non hanno dato<br />

esiti evolutivi positivi). questa particolarità obbliga<br />

l’animale, per ovvi motivi di stabilità, a girare<br />

intorno alla montagna sempre nello stesso verso,<br />

orario o antiorario a seconda dell’appoggio consentito<br />

dalle zampe, e lo costringe ad accoppiarsi<br />

solamente con suoi pari poiché è evidente che un<br />

dahù mancinogiro e un dahù destrogiro possono<br />

solamente incontrarsi o scontrarsi frontalmente,<br />

senza possibilità di altro tipo di rapporto.<br />

il villaggio di Millaures è famoso per il Cin Garé,<br />

un cane ermafrodita un po’ tontolone, mentre nel<br />

lago Nero, sopra Sauze d’Oulx, nei pressi di Sportina,<br />

vive un capro dalle lunghe corna e dall’aspetto<br />

spaventoso che custodisce un favoloso tesoro<br />

chiuso in uno scrigno, affondato nelle acque del<br />

lago. Oltre che dall’animale, il tesoro è protetto<br />

da mulinelli e trombe d’acqua che risucchiano chi<br />

osa entrarvi, per espellerlo poi, privo di vita, nel<br />

sottostante vallone del Baracan. qui, nell’omonima<br />

sorgente, si narra che furono ritrovate le carcasse<br />

di due pecore inghiottite dal lago.<br />

Se il lupo è ritornato a popolare i boschi e i valloni<br />

solitari con qualche strage sporadica di bestiame,<br />

IL POPOLO DELL’INCANTO<br />

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