Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
catore ed allenatore che ricorda con maggiore<br />
emozione?<br />
“É chiaro che i momenti in cui si vince sono quelli<br />
che rimangono impressi con più piacere. Ma<br />
ricordo espressamente la prima scelta che ho<br />
fatto quando smisi di giocare: allenare i giovani,<br />
ho proprio iniziato con i ragazzini di dodici anni<br />
della Juve. La seconda scelta importante è stata<br />
l’abbandono del settore giovanile per entrare nel<br />
mondo professionistico. E qui ho dovuto rimettere<br />
in gioco tutto ed andare a propormi. Una decisione<br />
in quel momento molto difficile, ma che si è<br />
rivelata poi molto fortunata. Ci tengo a sottolineare<br />
che allenare il settore giovanile è stata una palestra<br />
di vita incredibile ed ancora oggi quell’esperienza<br />
me la porto dietro e dentro di me. i giovani<br />
ti danno tutto, giocano in maniera disinteressata,<br />
hanno grande entusiasmo. Per questo riuscire a<br />
portare i ragazzi, le famiglie, i bambini negli stadi,<br />
dev’essere un obiettivo. in questo senso Genova<br />
è un caso piuttosto atipico: lo stadio è nella città,<br />
vicino alla gente, il nonno con il nipote che vanno<br />
alle partite, partecipano alle trasferte. i decreti che<br />
vietano questa possibilità sono assurdi”.<br />
il mister ritorna a bomba su ciò che certamente<br />
lo differenzia da molti allenatori professionisti: il<br />
grande lavoro fatto a stretto contatto con i più piccoli.<br />
Ama il calcio d’antan, non si parla di un mondo<br />
ovattato...che comunque gli appartiene. Come<br />
se la cava con gli sci ai piedi?<br />
(risata!) “Ho iniziato a sciare di nascosto, perché<br />
già giocavo e le società avevano posto il veto alla<br />
pratica dello sci. Sono un autodidatta, poi, a lungo<br />
andare... si scende con naturalezza. Lo sci dopo il<br />
calcio è il mio sport preferito”.<br />
Si diverte quindi sulla Vialattea?<br />
“É senz’altro uno dei più affascinanti comprensori<br />
sciistici in assoluto, molto vario, diverso nelle difficoltà<br />
e nei paesaggi che si incontrano. inoltre le<br />
piste sono ben battute, preparate. L’anno scorso<br />
l’organizzazione è stata fenomenale: una stagione<br />
intera senza neve e dalle temperature altissime.<br />
Eppure, anche in quelle condizioni improponibili,<br />
sono riusciti a farci sciare tutto l’anno ed è stato<br />
veramente un successo”.<br />
La prossima estate potremo assistere agli allenamenti<br />
del Genoa su qualche campo dell’alta<br />
valle?<br />
“Ci sono stati dei contatti, è un problema di strutture,<br />
la valle di Susa sta iniziando ad adeguarsi per<br />
poter ricevere squadre di calcio di un certo livello.<br />
Già vi è un fiorire di scuole calcio molto valide, ciò<br />
è positivo. qui ci sono tanti genovesi, Sauze è una<br />
colonia numerosissima, c’è un nuovo campo sportivo.<br />
quello che sarà possibile fare sarà fatto...”.<br />
Ci lasciamo così con uno dei suoi tanti sorrisi, e<br />
con un invito personale ad andarlo a vedere e trovare<br />
sul campo, durante il suo lavoro, lavoro che<br />
parte da lontano...<br />
in fondo Gian Piero Gasperini è uno di noi.<br />
Non gli ho chiesto dei campionati pulcini, giovanissimi,<br />
esordienti, in valle di Susa...avrebbe potuto<br />
spiazzarci.<br />
Da sinistra: Stefano Capozucca (consulente), il Mister Gasperini<br />
ed il vicepresidente Giambattista Pastorello.<br />
GIAN PIERO GASPERINI<br />
55