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vialattea magazine 2007-2008

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ADOLFO KIND<br />

40<br />

ADOLFO KIND<br />

DI AMEDEO MACAGNO<br />

Non c’è dubbio che la prima grande impresa sciistica<br />

d’italia la fecero Adolfo e Paolo Kind, in compagnia<br />

di un tenente di artiglieria da montagna di<br />

nome Luciano Roiti. Salirono da Borgone di Susa,<br />

raggiunsero la cresta del Monte Salancia e si buttarono<br />

senza paura sino a Giaveno. “La neve era<br />

alta circa tre metri... nonostante queste condizioni,<br />

superammo ugualmente un dislivello di 1700<br />

metri in 5 ore e mezzo, tracciando un solco profondo<br />

dai 25 ai 50 centimetri…” scrisse il giovane<br />

ufficiale che, insieme ad Eugenio Rossi, capitano<br />

dei bersaglieri, anch’egli pioniere dello sci (aveva<br />

provato “skiare”al Moncenisio), intuì il prezioso<br />

utilizzo che tali attrezzi avrebbero avuto in campo<br />

militare. dell’impiego degli sciatori a scopi bellici,<br />

si occuperà poi, nel 1900, sulla Rivista Militare italiana,<br />

il Maggiore Oreste zavattari, con un vero e<br />

proprio trattato in materia, dal titolo: “Gli ski nella<br />

Guerra d’ inverno sulle nostre Alpi”. intanto i pionieri<br />

dello sci, seguendo i consigli di “papà Kind”,<br />

aumentarono vertiginosamente. Ma chi era veramente<br />

Adolfo Kind? E come mai la storia dello sci<br />

italiano è così legata a questo eclettico ingegnere<br />

svizzero, che a fine Ottocento compera il libro di<br />

Nansen - “Attraverso la Groenlandia con gli Ski” - e<br />

decide di sciare sotto casa e sulle montagne che<br />

circondano Torino? Per lui veniva prima la montagna<br />

con le sue avventure o l’ ingegneria? forse,<br />

se potessimo osservare la mappa genetica della<br />

famiglia Kind, avremmo la sorpresa di trovare cromosomi<br />

a forma di sci. fu proprio lui ad attirare<br />

in italia i due maestri norvegesi che davano spettacolo<br />

sciando in tutta Europa: i fratelli Harald e<br />

Trygwe Smith. Mete preferite dall’ ingegnere furono<br />

senza dubbio quelle dell’Alta Valle Susa. Si<br />

recò spesso sui pendii di Sauze d’ Oulx e di Bardonecchia<br />

dove in seguito i Kind presero anche casa.<br />

Adolfo Kind nasce a Coira nel 1848. dopo una<br />

laurea in chimica tecnica alla facoltà di ingegneria<br />

di Basilea, decise di trasferirsi in italia per dirigere<br />

una fabbrica di candele a Mira, vicino a Venezia.<br />

Poco tempo dopo, si trasferisce a Torino, dove nel<br />

1890, fonda la fabbrica Kind, che ben presto crebbe,<br />

soprattutto grazie all’abilità del suo fondatore<br />

che conosceva bene tutte le proprietà delle fibre<br />

necessarie a fare un buon stoppino. Tutto andava<br />

a gonfie vele. Ma presto, in casa Kind arrivò la<br />

tragedia. Esattamente il 5 agosto 1907, durante il<br />

tentativo di ascensione al Piz Bernina, “papà Kind”<br />

precipita e muore.<br />

Capanna Kind a Sauze d’Oulx.

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