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vialattea magazine 2007-2008

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fece in tempo, un incidente aereo se lo portò<br />

via. Dopo la II Guerra Mondiale, nell’epoca della<br />

ricostruzione ci fu da rilanciare anche la montagna.<br />

E lo sviluppo turistico della zona, legato<br />

soprattutto allo sci significava la realizzazione<br />

di nuovi alberghi, seconde case, infrastrutture e<br />

più moderni impianti di risalita. Tutto costruito<br />

in breve tempo con un unico obiettivo: per far<br />

crescere le stazioni sciistiche per incrementare<br />

al meglio questo sport. A Sauze d’Oulx con le<br />

Famiglie Carretta e Ciaudano, al Sestriere con<br />

gli Agnelli e i Nasi, a San Sicario con alcune società<br />

sempre legate a nomi eccellenti dell’alta<br />

borghesia piemontese.<br />

Forse fin dall’inizio c’era l’intenzione di unire<br />

tutte le località in un unico dominio sciabile, ma<br />

nessuno riuscì a realizzarlo. Il primo che cercò di<br />

mettere d’ accordo un po’ tutti tra gli anni 60/70<br />

fu Marcello Paltrinieri. Maestro di sci, imprenditore,<br />

una vita passata a Sestriere, aveva bene in<br />

Dall’alto verso il basso:<br />

Il giovane Giovanni Agnelli ed il Senatore Giovanni Agnelli al<br />

Sestrieres.<br />

Il trasporto dei cavi per la funivia Alpette-Sises, la più elevata che<br />

sia stata costruita in tutta Italia quell’epoca (1931).<br />

Ampliamento dell’edificio di partenza della funivia<br />

Alpette-Sises (1933).<br />

Foto tratte da “Sestrieres, dalle origini agli anni ‘50”. G. Canale.<br />

A CHI VENNE L’IDEA?<br />

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