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per completare il suo team.<br />
qui devo aprire una piccola parentesi personale perché il mio arrivo all’ufficio marketing è stato piuttosto travagliato<br />
e solo l’ostinazione del mio futuro capo a fatto si che ciò potesse concretizzarsi.<br />
Lui diceva sempre che le persone devono avere un’opportunità………… e Sam questa opportunità l’ha data<br />
a me, mi ha dato l’opportunità di lavorare con lui e di entrare in un mondo nuovo, in un mondo dove non si<br />
smette mai di imparare ma anche un mondo che ti permette di dialogare con una miriade di persone di lingue,<br />
di culture e di mondi diversi; io di questo lo ringrazio e ribadisco che se non ci fosse stato Sam Laurent, oggi io<br />
non sarei qui all’ufficio commerciale della Sestrieres S.p.A..<br />
Passa il tempo e le cose cambiano, si evolvono; Sam, un grande professionista del “Commerciale & Marketing,<br />
per ragioni di salute deve lasciare il suo posto e viene sostituito da un collega, anzi gli uffici “Commerciale” e<br />
“Marketing” vengono accorpati e di due enti separati, se ne fa uno solamente.<br />
L’eredità professionale che mi portavo dietro, era il “prodotto plurigiornaliero”.<br />
Si inizia a lavorare con un prodotto più completo, si va alle fiere, si partecipa ai work shop, si allestiscono stand,<br />
si fanno viaggi interminabili in auto, in furgone, si passa da un aeroporto all’altro tutto per cercare di incrementare<br />
le vendite degli skipass.<br />
Trascorrono gli anni, arrivano le Olimpiadi di Torino 2006 e anch’esse passano ma una voce sempre più insistente<br />
aleggia nell’aria; dopo anni di si, no, si, no, si, no, la fiat decide di vendere la Sestrieres S.p.A. e per noi<br />
dipendenti inizia, per la prima volta nella storia, una sorta di apprensione per il futuro.<br />
il 29 giugno 2006, l’annuncio ufficiale a tutti i dipendenti e la presentazione della nuova proprietà…lo ricordo<br />
come fosse ora, tutti i dipendenti riuniti nella grande sala riunioni presso la sede della Sestrieres S.p.A. e<br />
l’ingegner Brasso che fa il suo ingresso, Alessandro Perron Cabus è già li e prende posto al suo fianco; breve<br />
discorso… e la storia della Sestrieres S.p.A., del paese di Sestriere e di gran parte della valle cambia, si chiude<br />
un’epoca e se ne apre un’altra.<br />
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese la nuova Sestrieres S.p.A. prende corpo ma<br />
già da subito si capisce che “il manico” è cambiato, non siamo più una piccolissima parte di una grande holding<br />
ma siamo l’azienda nella quale i proprietari hanno investito una vita di lavoro, investono non solo economicamente<br />
ma investono in termini umani, investono in passione, investono in entusiasmo; li si vede gioire quando<br />
le cose vanno bene e incupirsi quando vanno male ma sempre, sempre, sempre ciò che vogliono trasmettere<br />
a noi dipendenti è il senso di appartenenza ad un’azienda!<br />
Mi è stato chiesto più volte e da più parti quali differenze c’erano tra la passata e la presente gestione; la risposta<br />
che ho sempre dato e che più sento vicina alla realtà e quella che se prima la Sestrieres S.p.A. era gestita da<br />
manager che, comunque per bravi, seri e professionali che fossero, a fine mese non dovevano fare i conti con<br />
i propri denari, adesso, per dirla terra terra, il dare e l’avere comportano una differenza sostanziale nell’esito<br />
finale e pur rispettando profondamente le persone dell’azienda ed il loro operato, Giovanni Brasso e Alessandro<br />
Perron Cabus non sarebbero quello che sono, se non guardassero attentamente l’aspetto economico della<br />
loro azienda.<br />
Per la prima volta da quando lavoro alla Sestrieres S.p.A., si fanno piani commerciali dalla durata minima di tre<br />
anni, si programmano gli investimenti per i prossimi anni senza puntare disperatamente al ritorno economico<br />
immediato; in azienda si parla di investimenti tecnici ingenti da effettuarsi nei prossimi anni.<br />
Ora il lavoro dell’ufficio commerciale è direttamente coordinato da Alessandro Perron Cabus (per tutti noi Sandro),<br />
che non ha nessun problema a farsi dare del “tu” e a smorzare quel clima magari un pò rigido che si può<br />
creare tra datore di lavoro e dipendente; Sandro ha sempre fretta, è sempre di corsa e non è raro che mentre gli<br />
stai ancora parlando al telefono senti il classico suono tut, tut, tut...<br />
il presidente Giovanni Brasso (per tutti noi l’inge), ha la fama, e l’ha dimostrato da subito di essere “un duro”, è<br />
una persona tutta d’un pezzo che a volte mette un po’ di soggezione ma è una uomo estremamente rispettoso<br />
delle persone e del lavoro altrui.<br />
Ora tutta l’azienda è proiettata al futuro e sono sicuro, sarà impegnativo ma roseo per tutti.<br />
RIFLESSIONI<br />
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