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UN SOGNO DA VIVERE<br />
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EditorialE. UN SOGNO DA VIVERE<br />
DI GIOVANNI BRASSO<br />
PRESIDENTE SESTRIERES SPA<br />
qual è il motivo per cui le attività nascono e si sviluppano?<br />
qual è la ragione che ci fa progettare,<br />
crescere, progredire, che ci fa creare ricchezza e<br />
benessere? C’e sempre una combinazione salutare<br />
di incoerenza e razionalità, di ambizione e di buon<br />
senso, di sogno e realtà.<br />
Così anche un imprenditore alla soglia dei 60 anni<br />
come il sottoscritto, può ancora innamorarsi di<br />
un’idea, di un progetto, di un territorio e gettarsi a<br />
capofitto in un’attività che considera -senza retorica-<br />
esaltante.<br />
Per me la Vialattea, il suo comprensorio e le sue<br />
enormi potenzialità rappresentano proprio questo:<br />
un sogno da vivere tenendo gli occhi sempre bene<br />
aperti.<br />
Ecco perché pur avendo già tante esperienze professionali<br />
ed imprenditoriali alle spalle e pur non<br />
dovendo più preoccuparmi del fine mese, ho deciso<br />
di dedicarmi con passione ed impegno a questa<br />
nuova avventura con il mio amico Alessandro<br />
Perron Cabus.<br />
Le ragioni di questa scelta vanno spiegate: l’ho fatta perché ho sempre avuto la curiosità di guardare dietro gli<br />
angoli e perché, da sempre, ho lottato per raggiungere traguardi che si spostavano davanti al mio cammino e<br />
da subito mi sono convinto di quanto le mie caratteristiche umane e professionali potessero diventare tutt’uno<br />
con questa nuova avvincente sfida.<br />
Semplicemente, sono fatto così: mi piace sognare, i sogni non hanno nulla di reale, di concreto, di tangibile,<br />
sono appunto sogni per la loro ideale improbabilità.<br />
La Vialattea, per me, è davvero un’avventura, anche se non dimentico mai la componente razionale e pragmatica<br />
del lavoro quotidiano, intanto perché ci troviamo ad operare in un contesto socio-politico ben più<br />
importante dell’azienda medesima, poi perché, direttamente o indirettamente, rappresentiamo la linfa vitale<br />
di questo contesto ed infine perchè ci si confronta con situazioni ambientali e meteorologiche sulle quali si ha<br />
ben poco potere.<br />
da ottobre ad aprile, infatti, si è stabilmente sotto stress per 24 ore al giorno. Pensate sia brutto? Al contrario,<br />
è il senso della sfida, della competizione con se stessi, con le proprie paure, con le proprie ansie, con le proprie<br />
debolezze e con i fattori esterni; è il senso dell’avventura appunto. Probabilmente è proprio questa la magia di<br />
questo mestiere di questo territorio e di queste nostre montagne.<br />
Così come questa è la magia che ci fa constatare, anche visivamente, che quando giri la chiave che mette in<br />
moto gli impianti il mondo intorno a te cambia, le luci dei condomini si accendono, i negozi si riempiono, le<br />
strade si popolano di gente che ha voglia di divertirsi. C’è una sensazione che mi fa piacere trasmettere, quando<br />
giri quella famosa chiave pare quasi che la nebbia, capace di sbiadire il paesaggio fino al giorno prima, possa<br />
finalmente dissolversi per accendere la giostra del divertimento che ci accompagnerà per tutta la stagione.<br />
Senza enfasi: sono già profondamente riconoscente al sorriso pieno di fiducia che compare sul volto della<br />
gente, quando si determinano le condizioni per la produzione della neve, a quello dei turisti che scendono sul-