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vialattea magazine 2007-2008

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PIEMONTE MONDIALE<br />

SCIARE IN VIALATTEA<br />

IL CIRCO DELLA NEVE<br />

VIZI E VIRTÙ DEI SINDACI<br />

DELLA VIALATTEA<br />

UNA MONTAGNA<br />

DI MANIFESTI<br />

CRISTINA PARODI<br />

...UNA BELLEZZA MOZZAFIATO<br />

il MAGAZINE


GENIUS RICARICABILE.<br />

IL PRIMO CONTO CHE SI RICARICA<br />

E AZZERA IL SUO COSTO.<br />

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vendita gas - servizio teleriscaldamento e cogenerazione<br />

A Z I E N D A E N E R G E T I C A<br />

Dinamismo e tecnologia sono stati i principali fattori del successo dell’azienda<br />

energetica Metan Alpi Sestriere.<br />

Negli ultimi vent’anni abbiamo creato, sulle montagne olimpiche, un sistema di<br />

“produzione-distribuzione-utilizzo” del calore, su elevati standard e con risultati<br />

molto apprezzabili, caratterizzato da una forte anima tecnologica.<br />

L’obiettivo è la fornitura continua,<br />

sicura e garantita del gas metano<br />

per il riscaldamento domestico<br />

attraverso il teleriscaldamento<br />

(con produzione e distribuzione<br />

del calore a distanza) nel rispetto<br />

delle norme di qualità internazionali,<br />

senza trascurare la<br />

conseguente, sensibile diminuzione<br />

delle emissioni di C02 in<br />

sintonia con le direttive di Kyoto<br />

per la limitazione dei gas responsabili<br />

dell’effetto serra nel<br />

pieno rispetto dell’ambiente.<br />

Un’equazione firmata<br />

Metan Alpi<br />

Metan Alpi Sestriere<br />

Società di Vendita gas<br />

e di teleriscaldamento<br />

Uffici di Torino<br />

Via Bardonecchia 5 -10139 Torino (TO)<br />

Tel: (011) 333.09.11- Fax: (011) 333.09.39<br />

Uffici di Sestriere<br />

Via Azzurri d'Italia - 10058 Sestriere (TO)<br />

Tel: (0122) 75.53.64 - Fax: (0122) 76.882<br />

www.metanalpi.com


VIALATTEA UN SOGNO<br />

DA VIVERE<br />

VIALATTEA<br />

A CHI VENNE L’IDEA?<br />

A SESTRIERE GOLF ANCHE<br />

D’INVERNO<br />

SAUZE FREERIDE<br />

I GOFRI<br />

E... SON SOLO FINESTRE<br />

IL MAGAZINE


4<br />

5 • Calendario eventi <strong>2008</strong><br />

6 • Un sogno da vivere<br />

di GiOVANNi BRASSO<br />

8 • Vendono la Vialattea!!!<br />

di ALESSANdRO PERRON CABUS<br />

10 • La Valle: un paradiso per gli sportivi<br />

di MAURO CARENA<br />

11 • Artigianato e montagna<br />

di PAOLO PEVERARO<br />

12 • Riflessioni dall’interno<br />

di iLARiA PERRON CABUS & MASSiMO BONETTi<br />

16 • Piemonte Mondiale<br />

di GUALTiERO BRASSO<br />

20 • Sciare in Vialattea<br />

A CURA dELL’UffiCiO COMMERCiALE<br />

24 • Vialattea: “Il circo della neve...”<br />

di ViTTORiO SALUSSO<br />

28 • Vizi e Virtù... dei Sindaci della Vialattea<br />

di RiTA qUARTA & A. PERRON CABUS<br />

36 • Vialattea: a chi venne l’idea?<br />

di AMEdEO MACAGNO<br />

40 • Adolfo Kind<br />

di AMEdEO MACAGNO<br />

43 • Una montagna di manifesti<br />

di AMEdEO MACAGNO<br />

SOMMARIO<br />

52 • Cristina Parodi: una bellezza mozzafiato<br />

di RiTA qUARTA<br />

54 • Gian P. Gasperini: Sauze per amore<br />

di PAOLO BLANC<br />

57 • A Sestriere golf anche d’inverno<br />

di dONATELLA BERNARd<br />

64 • L’Adventure Village di Sauze d’Oulx<br />

A CURA dELLA REdAziONE<br />

67 • Sauze Freeride, mountain bike protagonista<br />

di ENRiCO GUALA<br />

75 • C. Romean e l’Ecomuseo a Salbertrand<br />

di SiMONA MOLiNO<br />

79 • Il popolo dell’incanto<br />

di RENATO SiBiLLE<br />

83 • Il cippo della Boursailles<br />

di ARTURO ALLEMANd<br />

87 • Portfolio<br />

di PAOLO MARRE<br />

92 • I Gofri. Tradizione e modernità<br />

di VALTER BRUNO<br />

101 • E...son solo finestre<br />

di PAOLO BLANC<br />

106 • Sciabile: il progetto delle Scuole<br />

108 • Gli atleti della Vialattea alla ribalta<br />

di CLAUdiO TESCARi<br />

lasciati trasportare<br />

dalle emozioni<br />

della Vialattea<br />

anche in estate<br />

Hanno collaborato: Giovanni Brasso; Alessandro Perron Cabus; Mauro Carena; Paolo Peveraro; Paola Parmentola; ilaria Perron Cabus; Massimo<br />

Bonetti; Gualtiero Brasso; Ufficio Commerciale Sestrieres spa; Vittorio Salusso; Roberto Serra; franco Capra; Mauro Cassi; Valter Marin;<br />

Roberto faure; Andrea Maria Colarelli; Comunità Montana Alta Valle Susa; Amedeo Macagno; Rita quarta; Cristina Parodi; Stefano Guindani;<br />

Paolo Blanc; Gian Piero Gasperini; Ufficio Stampa Genoa Calcio; donatella Bernard; Hermann Casse; Paolo de Chiesa; Enrico Guala;<br />

Comune di Sauze d’Oulx; Simona Molino; Renato Sibille; Arturo Allemand; Paolo Marre; Valter Bruno; Carla Scorza; Carlo Tomasi; Scuole Sci<br />

Sauze d’Oulx Project e freewhite ski Team ASd; Claudio Tescari; Matteo Ganora, Mauro Meneguzzi; Marita Bobba; Guia Perron Cabus, Brit<br />

Rubbio; Monica Allemand; Elisa Vottero; Carola Mellano; Claudia debernardi; Riccardo Rosi.<br />

La Vialattea ringrazia: Azimut spa (pag. 2/3 - 110/111) - Discovery Italy (pag. 14/15)- Villaggio Olimpico Sestriere (pag. 19/42) - Autoexpert (pag.<br />

22/23) - ADM Event Service (pag. 26/27) - ABC Gestioni (pag. 34/35 - 97) - Grand Hotel La Torre (pag. 39/107) - SnowCart (pag. 41) - EdiTur (pag.<br />

47/78) - K’enz Cafè (pag. 48/74) - Comune di Oulx (pag. 50/51); IVS ed EdilCori (pag. 56/73) - Tecnocasa (pag. 62) - Tecnorete (pag. 63) - Centro<br />

Servizi Turistici Torino 2006 (pag. 66/86) - Gianinetti (pag. 72) - F.lli Martina (pag. 84/85) - Bon Ton di Pietrini (pag. 98/99) - Ada Sport e Ski Golf<br />

Sestriere (pag. 104/105) - Banca CRT Sestriere (II di cop) - Metan Alpi Sestriere (III di cop /pag. 100) - SAPAV (pag. 112)<br />

VIALATTEA MAGAZINE - SESTRIERES spa<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: RITA QUARTA<br />

EDIZIONI: ED. BLANC - PROGETTO, GRAFICA E IMPAGINAZIONE: PUBBLI&CO Pubblicità e Comunicazione - STAMPA: LITOGRAF<br />

IV di Copertina: foto Matteo Ganora<br />

Info: pubblico.r@libero.it - www.<strong>vialattea</strong>.it - info@<strong>vialattea</strong>.it<br />

© è vietata la riproduzione anche parziale del materiale pubblicato.<br />

Supplemento al n° 40 di “Alta e bella” - Iscr. Tribunale di Torino n° 5130 del 3/04/1998<br />

VIALATTEA MAGAZINE n° 0 - PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA, SPORTIVA E CULTURALE


VIALATTEA<br />

<strong>2008</strong> calendario<br />

FEBBRAIO<br />

9-10 SESTRIERE WORLD CUP SCI ALPINO<br />

12 SESTRIERE FIS-SC-(SG+SL)-M*<br />

13 SESTRIERE FIS-SG-M*<br />

14-15 SESTRIERE FIS-2xSG-W*<br />

MARZO<br />

13-14 CLAVIERE FINALE COPPA EUROPA<br />

15-16 CLAVIERE FINALE FIS CARVING CUP<br />

22 SESTRIERE 28° UOVO D’ORO SAPAV<br />

27-28 SAUZE D’OULX FIS_NJR-2xGS-W-M<br />

29-30 SESTRIERE FIS-GS-SL-M<br />

APRILE<br />

1-2-3 SESTRIERE FIS_JUN-2xGS-SL-M<br />

5-6 SESTRIERE FIS-GS-SL-M<br />

9 SESTRIERE FIS_NJR-GS-W-M<br />

10 SESTRIERE FIS_NJR-GS-W-M<br />

11 SESTRIERE FIS_NJR-SL-W-M<br />

12 SESTRIERE FIS_NJR-SL-W-M<br />

*=GARE INSERITE NEL CIRCUITO ISTITUZIONALE GIOVANILE<br />

5


UN SOGNO DA VIVERE<br />

6<br />

EditorialE. UN SOGNO DA VIVERE<br />

DI GIOVANNI BRASSO<br />

PRESIDENTE SESTRIERES SPA<br />

qual è il motivo per cui le attività nascono e si sviluppano?<br />

qual è la ragione che ci fa progettare,<br />

crescere, progredire, che ci fa creare ricchezza e<br />

benessere? C’e sempre una combinazione salutare<br />

di incoerenza e razionalità, di ambizione e di buon<br />

senso, di sogno e realtà.<br />

Così anche un imprenditore alla soglia dei 60 anni<br />

come il sottoscritto, può ancora innamorarsi di<br />

un’idea, di un progetto, di un territorio e gettarsi a<br />

capofitto in un’attività che considera -senza retorica-<br />

esaltante.<br />

Per me la Vialattea, il suo comprensorio e le sue<br />

enormi potenzialità rappresentano proprio questo:<br />

un sogno da vivere tenendo gli occhi sempre bene<br />

aperti.<br />

Ecco perché pur avendo già tante esperienze professionali<br />

ed imprenditoriali alle spalle e pur non<br />

dovendo più preoccuparmi del fine mese, ho deciso<br />

di dedicarmi con passione ed impegno a questa<br />

nuova avventura con il mio amico Alessandro<br />

Perron Cabus.<br />

Le ragioni di questa scelta vanno spiegate: l’ho fatta perché ho sempre avuto la curiosità di guardare dietro gli<br />

angoli e perché, da sempre, ho lottato per raggiungere traguardi che si spostavano davanti al mio cammino e<br />

da subito mi sono convinto di quanto le mie caratteristiche umane e professionali potessero diventare tutt’uno<br />

con questa nuova avvincente sfida.<br />

Semplicemente, sono fatto così: mi piace sognare, i sogni non hanno nulla di reale, di concreto, di tangibile,<br />

sono appunto sogni per la loro ideale improbabilità.<br />

La Vialattea, per me, è davvero un’avventura, anche se non dimentico mai la componente razionale e pragmatica<br />

del lavoro quotidiano, intanto perché ci troviamo ad operare in un contesto socio-politico ben più<br />

importante dell’azienda medesima, poi perché, direttamente o indirettamente, rappresentiamo la linfa vitale<br />

di questo contesto ed infine perchè ci si confronta con situazioni ambientali e meteorologiche sulle quali si ha<br />

ben poco potere.<br />

da ottobre ad aprile, infatti, si è stabilmente sotto stress per 24 ore al giorno. Pensate sia brutto? Al contrario,<br />

è il senso della sfida, della competizione con se stessi, con le proprie paure, con le proprie ansie, con le proprie<br />

debolezze e con i fattori esterni; è il senso dell’avventura appunto. Probabilmente è proprio questa la magia di<br />

questo mestiere di questo territorio e di queste nostre montagne.<br />

Così come questa è la magia che ci fa constatare, anche visivamente, che quando giri la chiave che mette in<br />

moto gli impianti il mondo intorno a te cambia, le luci dei condomini si accendono, i negozi si riempiono, le<br />

strade si popolano di gente che ha voglia di divertirsi. C’è una sensazione che mi fa piacere trasmettere, quando<br />

giri quella famosa chiave pare quasi che la nebbia, capace di sbiadire il paesaggio fino al giorno prima, possa<br />

finalmente dissolversi per accendere la giostra del divertimento che ci accompagnerà per tutta la stagione.<br />

Senza enfasi: sono già profondamente riconoscente al sorriso pieno di fiducia che compare sul volto della<br />

gente, quando si determinano le condizioni per la produzione della neve, a quello dei turisti che scendono sul-


le splendide piste delle nostre montagne,<br />

alle dimostrazioni di apprezzamento di tutti<br />

coloro che sanno valutare l’importanza e la<br />

qualità del lavoro svolto.<br />

Apprezzo le critiche costruttive, i consigli<br />

utili e anche quelli inutili e le pacche amichevoli<br />

sulle spalle dalla gente; questo è il<br />

piacevole sortilegio del nuovo mestiere che<br />

ho deciso di intraprendere: il mestiere di impresario<br />

di un territorio.<br />

Non l’avrei mai detto sino a qualche tempo<br />

fa, sino a quando questa opportunità – perché<br />

di opportunità si tratta – mi è stata prospettata.<br />

La possibilità di fare un lavoro che,<br />

pur non essendo la forma di impresa più<br />

facile e redditizia di questa terra, sicuramente<br />

è una delle poche capace di darti delle<br />

sensazioni inimmaginabili ed ineguagliabili<br />

come quelle che viviamo tutti i giorni lavorando<br />

sulle nostre piste da sci.<br />

questa Azienda, non sono soltanto io a dirlo,<br />

incarna davvero il motore di più comunità,<br />

influenza la vita quotidiana di migliaia<br />

di persone che da noi si aspettano molto,<br />

così come noi ci attendiamo sempre molto<br />

da loro.<br />

Per questo motivo sono conscio della responsabilità<br />

che abbiamo e non taccio l’ambizione<br />

di voler far crescere ancora la Vialattea<br />

come Azienda e quindi come territorio.<br />

L’aspirazione è quella di poterci sviluppare<br />

ulteriormente, introducendo nuove attività<br />

a quelle del nostro core business, creare le<br />

basi per costruire un largo azionariato, cimentarsi<br />

nel campo della borsa, capitalizzare<br />

la società con altri beni e strutture: sogni,<br />

sempre sogni, quelli che continuano a spingere<br />

la mia passione di uomo e di imprenditore.<br />

Però sogni solidi, perché fondati su<br />

progetti seri e su previsioni attente al futuro<br />

sviluppo di questo specifico mercato e sulla<br />

bellezza ineguagliabile di queste nostre<br />

montagne con le loro straordinarie risorse e<br />

potenzialità.<br />

Il Presidente Ing. Giovanni Brasso<br />

e l’Amministratore Delegato Alessandro Perron Cabus<br />

REDAZIONALE<br />

7


VENDONO LA VIALATTEA<br />

8<br />

EditorialE. VENDONO LA<br />

VIALATTEA!!!<br />

DI ALESSANDRO PERRON CABUS<br />

AMMINISTRATORE DELEGATO SESTRIERES SPA<br />

… La Vialattea !!! Poco più di due anni fa, si sparse la voce<br />

che il gruppo fiat avrebbe venduto la Sestrieres SpA entro la<br />

fine di giugno 2006.<br />

Erano da pochissimi giorni terminate le Olimpiadi invernali<br />

ed il frastuono che la grande manifestazione sportiva, aveva<br />

portato con sé, ancora coinvolgeva in qualche modo Torino<br />

e le sue montagne.<br />

questa notizia, che inizialmente sembrava la solita “bufala”<br />

poco per volta si rivelò vera ed il passa parola sulla vicenda,<br />

attrasse l’attenzione di tutti noi in alta Valle, diventando in<br />

poco tempo l’argomento principe.<br />

i vari ragionamenti sull’evento Olimpico da poco concluso, passarono in secondo piano.<br />

Per svariati giorni non riuscii ad abituarmi a questa novità, più tentavo di rimuoverla dalla mente, più mi ritornava<br />

in testa prepotentemente: vendono la Vialattea !!!.<br />

Avevo come la sensazione che ci stessero facendo uno “sgarbo” che passassero di mano, un qualcosa che non<br />

era logico cedere, in quanto “patrimonio” di un’intera Valle.<br />

Per un certo periodo mi parve come se stessero consegnando, e chissà a chi, le nostre montagne, il nostro<br />

cielo, i nostri torrenti.<br />

Ormai alla proprietà fiat, ci eravamo tutti abituati da anni, era un qualcosa come al di sopra delle parti, era<br />

“Agnelli” e come tale appariva quasi “sovrannaturale”.<br />

Potevi condividerne o meno le scelte, apprezzarne o meno l’operato, non cambiava assolutamente nulla, rimaneva<br />

semplicemente una tua opinione personale, ma mai ci avrebbe sfiorato l’idea della possibilità che<br />

questa (per noi Valligiani) assoluta e determinante fonte di sopravvivenza e benessere, potesse essere rimessa<br />

sul mercato.<br />

Mentre continuavano le mie elucubrazioni quotidiane sulla Vialattea, una mattina accadde l’imprevedibile….<br />

un amico mi telefonò, anticipandomi la visita di un suo conoscente che si diceva interessato a conoscermi.<br />

il giorno dopo nel mio ufficio, un distinto signore (Gianfranco Brasso) si presentò, dicendomi che da informazioni<br />

assunte, mi avevano indicato come persona che poteva avere una visione abbastanza generale del<br />

turismo di Valle.<br />

Sulle prime pensai: ecco uno che non ha niente di meglio che farmi perdere mezz’ora di lavoro. invece, circa<br />

quattro mesi dopo io e “l’inge” in Via Nizza, firmavamo l’acquisto della Sestrieres.<br />

Trascorsi quei quattro mesi, tra i più intensi della mia vita, ci siamo subito trovati catapultati in una delle stagioni<br />

invernali, “meno invernali” di sempre…. pochissimi centimetri di neve… temperature estive.<br />

Ciò nonostante, imprecando contro le avversità e soffrendo quotidianamente, abbiamo tutto sommato portato<br />

a casa una stagione più che dignitosa e soddisfacente.<br />

Ora siamo alla nostra seconda stagione al timone del comprensorio, consapevoli dell’impegno assunto, ma<br />

sempre più soddisfatti della scelta fatta e con un pizzico d’esperienza in più.<br />

L’idea di creare un nostro “Magazine” mi è stata dettata anche dall’affetto che sento per questa mia Alta Valle e<br />

di conseguenza per il comprensorio sciistico della Vialattea.<br />

Vogliate perdonarmi, se qualche descrizione, qualche fotografia o racconto, potrà sembrarvi forse poco obiettivo<br />

o esageratamente di parte…. non è intenzionale ma probabilmente, provocato inconsapevolmente dal-


l’amore che nutro per questi luoghi.<br />

qui sono nato e qui ho vissuto tutta la mia vita.<br />

fin da ragazzino mi sono reso conto del privilegio che la fortuna mi ha concesso nel farmi nascere tra queste<br />

montagne, ancor di più, oggi ho la possibilità (o la presunzione) assieme al mio amico Brasso, di aiutare questa<br />

Valle a migliorarsi, qualificandola sempre più, come uno dei comprensori internazionali di maggior rilievo<br />

turistico.<br />

La società che amministro, ha un palmares difficilmente eguagliabile: più di cento gare valevoli per la coppa<br />

del mondo, un mondiale, un’Olimpiade….non so quale altro comprensorio possa vantare altrettanto.<br />

Logicamente questo non è un punto di arrivo, ma un motivo di orgoglio che ci spinge a continuare su questa<br />

strada, mantenendo, se non addirittura ampliando, il vantaggio che abbiamo fin qui acquisito sui nostri concorrenti.<br />

Lo scorso inverno, in condizioni quasi proibitive abbiamo svolto due prove di coppa del mondo femminile e ne<br />

abbiamo recuperata una terza, che gli Svizzeri non sono stati in grado di organizzare.<br />

quest’anno, le finali di Coppa Europa maschili e femminili che si svolgeranno a Montgenevre e Claviere in<br />

marzo, un super G e una discesa libera di coppa del mondo, dal sei al dieci febbraio al Sestriere, sono state<br />

propedeutiche, affinché la federazione internazionale prendesse la decisione di riconfermarci nuovamente lo<br />

slalom ed il gigante maschile di coppa del mondo, nella prossima stagione <strong>2008</strong>/2009.<br />

Siamo anche l’unico comprensorio sciistico al mondo, dove puoi permetterti di sciare in due nazioni diverse,<br />

difatti partendo da Sauze d’Oulx o da Pragelato, attraverso Borgata, Sestriere, San Sicario, Cesana, Claviere, si<br />

raggiunge la francese Montgenevre, assolutamente senza togliere gli sci dai piedi !<br />

Le recenti Olimpiadi ci hanno lasciato in eredità a San Sicario, una pista da Bob riconosciuta internazionalmente<br />

come la più tecnica e veloce in assoluto, usufruibile, oltre che per gli allenamenti delle squadre nazionali di<br />

tutto il mondo, anche dai turisti che possono volendo, provare l’emozione di buttarsi a circa 130 chilometri<br />

orari, nel tubo di ghiaccio Olimpionico.<br />

i trampolini del salto di Pragelato sono esteticamente uno spettacolo e anche qui ci si sta organizzando, affinché<br />

anche il semplice turista, “imbracato” e agganciato ad una fune di sicurezza, possa provare la sensazione<br />

di lanciarsi nel vuoto.<br />

Sui nostri 400 chilometri di piste, coperte per il 60% da innevamento programmato, le opportunità di scelta<br />

sono innumerevoli, dalle classiche piste “autostrada” dove tutti si sentono campioni, alle proibitive “nere” dove<br />

gli Atleti Olimpici ci hanno fatto sognare.<br />

Oppure in neve fresca, nei canaloni naturali, o ancora per i “Sauta Bialere” ovvero gli snow bordisti, nei nostri<br />

eccezionali snow park.<br />

Tutto questo lo scoprirete da soli, assieme alle tantissime “Baite” sparse sulle piste dove potrete riprendere fiato<br />

davanti ad un buon piatto di polenta o ad una “mocetta” di camoscio.<br />

Siamo certi che lo spettacolo, l’emozione delle nostre montagne dei nostri boschi, a fine inverno vi lascerà un<br />

poco di nostalgia…..niente rimpianti, sciolta la neve, molte delle piste si trasformano in esclusivi percorsi per<br />

le Montain Bike, sui nostri prati e boschi si possono effettuare meravigliose passeggiate a piedi ed a cavallo, i<br />

nostri ruscelli vi ospiteranno per “adrenaliniche” discese in rafting, le nostre pareti di roccia vi sfideranno ad arrampicarle,<br />

i parchi avventura, i ponti Tibetani, le piscine, i campi da Golf ed altre innumerevoli attività saranno<br />

una palestra naturale per mantenervi in ottima forma, per poi in inverno, nuovamente scatenarvi sulle piste<br />

della Vialattea…SULLE VOSTRE fANTASTiCHE PiSTE.<br />

VENDONO LA VIALATTEA<br />

9


UN PARADISO PER GLI SPORTIVI<br />

10<br />

LA VALLE: UN AUTENTICO PARADISO<br />

PER GLI SPORTIVI<br />

DI MAURO CARENA<br />

PRESIDENTE COMUNITÁ MONTANA ALTA VALLE SUSA<br />

L’adrenalina di una discesa mozzafiato sul bob o<br />

sugli sci. La quiete quasi irreale di una passeggiata<br />

solitaria in alta quota. La sfida di una parete di<br />

roccia da scalare e il divertimento di una giornata<br />

sulla neve. dalle prime discese con la tecnica del<br />

telemark ai moderni impianti olimpici, un soggiorno<br />

in Alta Valle Susa è un’esperienza che non<br />

si dimentica.<br />

Con impianti sciistici all’avanguardia, l’Alta Valle è<br />

considerata un autentico paradiso per sportivi di<br />

ogni disciplina, ma con un grande valore aggiunto:<br />

storia e tradizione millenarie si abbinano ad<br />

un’offerta turistica di prim’ordine, ad un ambiente<br />

naturale unico e alle più moderne strutture ricettive,<br />

all’enogastronomia di qualità e all’innovazione<br />

anche in questo settore, come nel prezioso Vino<br />

del Ghiaccio prodotto dalle nostre vigne. Un occhio<br />

di riguardo va poi rivolto a chi può incontrare<br />

difficoltà maggiori, ma altrettanto grandi soddisfazioni,<br />

nel praticare sport e vivere la montagna:<br />

i disabili trovano nella nostra Valle la possibilità di<br />

praticare attività a tutti i livelli.<br />

Abbiamo tradizioni, cucina, attività e mestieri tipici,<br />

costumi e lingue: un’identità forte che fa dell’Alta<br />

Valle Susa un punto di eccellenza in tutte le<br />

stagioni. Ogni cima, ogni pascolo, ma anche ogni<br />

edificio, fontana o cappella, raccontano la storia<br />

di un territorio nel cuore dell’Europa, che si apre<br />

al globale nel rispetto di una vita di nicchia, fatta<br />

a misura d’uomo per i residenti ma mantenuta e<br />

difesa anche per poterla offrire ai visitatori. Una<br />

montagna in cui la natura incontaminata fa da<br />

sfondo all’arte, ma anche al divertimento, in cui<br />

storia e sport, ambiente e cultura si fondono nelle<br />

opere di uomini che da millenni abitano e rendono<br />

viva questa Valle.<br />

Le imprese, gli slanci, le passioni, per cui uomini<br />

e donne dell’Alta Val Susa sono noti ben oltre i<br />

confini delle nostre amate montagne riguardano<br />

scalate ed imprese sportive, le più belle stazioni di<br />

Il Forte dello Chaberton<br />

sci ed i forti, la natura selvaggia e le opere d’arte,<br />

il carattere in apparenza chiuso, forse per modestia<br />

e riservatezza, in realtà fiero e coinvolgente<br />

se ben conosciuto. C’è una grande eredità di generazioni<br />

che hanno faticato, lottato e, fra queste<br />

montagne, trasformato le rocce in case, i declivi in<br />

pascoli, le pietre in vigne, due pezzi di legno in sci,<br />

gli sci in lavoro, sport e cultura.<br />

Per noi amministratori queste sono ragioni d’impegno,<br />

tematiche sui cui lavorare all’avanguardia<br />

per il bene del territorio, ma per chi in esso viene<br />

sono ragioni infinite per frequentarlo ed apprezzarlo.


ARTIGIANATO E MONTAGNA<br />

DI PAOLO PEVERARO<br />

VICE PRESIDENTE REGIONE PIEMONTE<br />

Artigianato e montagna sono da sempre legati da un relazione speciale:<br />

i prodotti e le lavorazioni tipiche del territorio montano raccontano<br />

infatti un pezzo importante della storia delle nostre valli e costituiscono<br />

un patrimonio di conoscenze e di tradizioni da preservare, per ragioni sia<br />

culturali che economiche e turistiche.<br />

Per questi motivi la Regione Piemonte ha sempre inteso valorizzare l’artigianato<br />

delle nostre montagne.<br />

Gli interventi nei confronti delle imprese artigiane si inseriscono in un quadro di normative comunitarie finalizzato<br />

a riqualificare e mantenere vitale il settore artigiano di qualità in quella parte del territorio che insiste<br />

sulle Comunità Montane.<br />

Attraverso alcune misure comunitarie si è cercato, come Regione, di inserire progetti di valorizzazione dell’artigianato<br />

dell’eccellenza, con azioni di “interventi a sostegno dell’artigianato artistico e tipico”, nell’ambito del<br />

Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2000-2006, Misura S - “incentivazione di attività turistiche e artigianali”<br />

Nel corso del 2002-2006, grazie all’espletamento di quattro bandi pubblici, circa 280 imprese dei settori legno,<br />

restauro ligneo, ceramica, vetro, oreficeria, stampa d’arte, tessile, metalli, alimentare, operanti in territorio di<br />

Comunità Montana, sono state finanziate per lavori di ristrutturazione, ampliamento, trasformazione locali;<br />

acquisto macchinari e attrezzature, etc. per un ammontare complessivo di aiuti di oltre 9,2 milioni di euro.<br />

A fronte degli aiuti concessi è attivato un volume di investimenti che supera i 23,3 milioni di Euro.<br />

Solo nell’area del torinese le comunità montane coinvolte sono 12 per un totale di 58 aziende, di cui una netta<br />

prevalenza di richieste (38) ha riguardato il settore legno, nei comparti della fabbricazione mobili, serramenti,<br />

complementi d’arredo e oggettistica.<br />

Sempre all’interno di questa misura ampio spazio si è dato, da parte della Regione, al Programma degli interventi<br />

concordato con le Comunità Montane.<br />

Attraverso questo intervento di supporto, Programma biennale 2002-2003 e 2004-2005, le Comunità Montane<br />

hanno potuto realizzare direttamente progetti di monografie, opuscoli, cataloghi, depliant illustrativi, cd rom,<br />

dVd, supporti multimediali a sostegno delle realtà produttive dell’artigianato di qualità presenti nella nostra<br />

regione, portando a termine i progetti avviati nel corso dei cinque anni.<br />

inoltre negli anni è cresciuto l’interesse per il mercato del merchandising (progetti della Valle Maira e della<br />

Comunità della Bisalta) con la presenza in importanti saloni italiani come Arezzo e Genova nonché ad appuntamenti<br />

internazionali come Parigi (Museum Expressions e Maison Objet).<br />

Per il periodo <strong>2007</strong>-2013 si è lavorato insieme ai colleghi del settore Promozione, Sviluppo e Credito dell’artigianato<br />

e agli uffici dell’Assessorato Economia Montana e foreste per la definizione di parti importanti del<br />

Programma PSR, relative alla creazione e allo sviluppo di micro-imprese.<br />

in particolare, visti i positivi riscontri segnalati nella fase precedente (anni 2000 – 2006), l’ attenzione è stata<br />

rivolta all’universo delle aziende dell’ artigianato d’ eccellenza, alla loro crescita e tenuta sul mercato, con un<br />

riguardo significativo al cambio generazionale dell’imprenditore artigiano.<br />

in dettaglio 14 sono le imprese della Val di Susa, 8 operano nel comparto del legno (fabbricazione mobili, serramenti),<br />

3 nell’alimentare (pasticceria, biscotti canestrelli, cioccolato), 2 nella lavorazione del ferro battuto.<br />

17 sono le imprese della Val Chisone, Germanasca e del Pinerolese, di cui 11 sono aziende che lavorano il legno<br />

e 2 riguardano l’alimentare (liquori e distillati), 5 le imprese in Val Sangone, di cui 3 aziende che fabbricano mobili<br />

e serramenti e 1 artigiano vetraio, 9 sono le imprese delle Valli di Lanzo che operano nel settore del legno<br />

e del restauro ligneo (fabbricazione mobili, serramenti, scale, complementi d’arredo, oggettistica, sculture in<br />

legno) con 1 impresa dell’alimentare di qualità (cioccolato).<br />

ARTIGIANATO E MONTAGNA<br />

11


RIFLESSIONI<br />

12<br />

RIFLESSIONI DALL’INTERNO<br />

DI ILARIA PERRON CABUS<br />

finita da poco l’università e con alle spalle l’esperienza di qualche piccolo impegno,<br />

non avrei personalmente mai creduto di potermi innamorare di un progetto<br />

in modo così viscerale, invece è andata proprio così.<br />

inutile nascondere che per stare seduta su questa sedia nessuno mi ha mai fatto un colloquio e neanche ho<br />

dovuto presentare un curriculum, mi sento fortunata estremamente fortunata perché faccio un lavoro magnifico<br />

e ho a che fare con persone che danno anima e corpo per questa azienda. Tutta la vita della mia famiglia<br />

è sempre ruotata attorno al grande circo della neve, non più tardi della scorsa settimana mi è capitata in mano<br />

una mia foto su un gatto delle nevi al Genevris con il mio nonno Ciaudano, scio su queste nevi da quando<br />

avevo tre anni ma fino allo scorso anno non mi ero resa conto di cosa girasse davvero intorno alla Vialattea. Mi<br />

piacerebbe poter invitare tutti i nostri clienti a qualche riunione o a qualche cena aziendale per fargli capire<br />

quale passione si respira in società, qui lavoriamo tutti per lo stesso scopo far divertire la gente e vi assicuro<br />

che per i ragazzi degli impianti, per le ragazze alle casse, per le persone in ufficio, per i nostri direttori, per<br />

il mio papà, per il nostro Presidente non esistono orari,non esistono festività o vacanze, esiste solo il grande<br />

amore per questo lavoro e per queste montagne e non sempre è tutto rose e fiori, quando il tuo lavoro dipende<br />

da qualche cosa più grande di te, da qualcosa di incontrollabile tutto diventa più difficile, quante telefonate<br />

da parte di mio papà ho ricevuto l’anno scorso “ com’è sta nevicando su? “ quando a Sauze sembrava potesse<br />

“ buttare giù qualcosa “ e sapevo che nel rispondere “ no papi qui non fa niente” ogni volta gli davo una coltellata,<br />

perché per chi non conosce la realtà l’acquisto della Vialattea può sembrare solo un altro investimento<br />

di due uomini un po’ più imprenditori degli altri ma per chi conosce veramente chi sono questi due uomini sa<br />

che in questo progetto sono stati investiti i risparmi di un’ intera vita, sa che ogni giorno c’è una sfida diversa,<br />

un problema da risolvere, momenti che sembrano insuperabili e difficoltà più grandi di loro ed è bellissimo<br />

vedere l’emozione negli occhi dei “capi” che guardando fuori dalla finestra abbozzano un sorriso un po’ superstizioso<br />

perché sta finalmente nevicando….<br />

DI MASSIMO BONETTI - UFFICIO COMMERCIALE<br />

quando ho iniziato a muovere i miei primi passi all’interno di questa azienda<br />

era il 1996 e i campionati del mondo di sci alpino erano alle porte, la squadra<br />

della “sportiva” era quasi completata e mi è stata prospettata l’idea di entrare a<br />

far parte del gruppo….. pronti via e mi sono ritrovato catapultato in un mondo<br />

per me tutto nuovo. L’allora “mio capo” Gianni Poncet, mi ha spedito a coordinare<br />

le operazioni tecniche all’interno del palazzetto dello sport di Sestriere<br />

adibito a sala stampa e centro produzione TV.<br />

i campionati Mondiali di Sci Alpino del 1997 passarono e per me la stagione<br />

estiva rappresentava il lavoro nella squadra che si occupava della manutenzione<br />

del campo da golf, passa l’estate, e l’inverno di nuovo alle porte mi vede continuare l’esperienza alla “sportiva”.<br />

La svolta nel 1998 quando Sam Laurent, a capo dell’ufficio Marketing mi dice che ha bisogno di una persona


per completare il suo team.<br />

qui devo aprire una piccola parentesi personale perché il mio arrivo all’ufficio marketing è stato piuttosto travagliato<br />

e solo l’ostinazione del mio futuro capo a fatto si che ciò potesse concretizzarsi.<br />

Lui diceva sempre che le persone devono avere un’opportunità………… e Sam questa opportunità l’ha data<br />

a me, mi ha dato l’opportunità di lavorare con lui e di entrare in un mondo nuovo, in un mondo dove non si<br />

smette mai di imparare ma anche un mondo che ti permette di dialogare con una miriade di persone di lingue,<br />

di culture e di mondi diversi; io di questo lo ringrazio e ribadisco che se non ci fosse stato Sam Laurent, oggi io<br />

non sarei qui all’ufficio commerciale della Sestrieres S.p.A..<br />

Passa il tempo e le cose cambiano, si evolvono; Sam, un grande professionista del “Commerciale & Marketing,<br />

per ragioni di salute deve lasciare il suo posto e viene sostituito da un collega, anzi gli uffici “Commerciale” e<br />

“Marketing” vengono accorpati e di due enti separati, se ne fa uno solamente.<br />

L’eredità professionale che mi portavo dietro, era il “prodotto plurigiornaliero”.<br />

Si inizia a lavorare con un prodotto più completo, si va alle fiere, si partecipa ai work shop, si allestiscono stand,<br />

si fanno viaggi interminabili in auto, in furgone, si passa da un aeroporto all’altro tutto per cercare di incrementare<br />

le vendite degli skipass.<br />

Trascorrono gli anni, arrivano le Olimpiadi di Torino 2006 e anch’esse passano ma una voce sempre più insistente<br />

aleggia nell’aria; dopo anni di si, no, si, no, si, no, la fiat decide di vendere la Sestrieres S.p.A. e per noi<br />

dipendenti inizia, per la prima volta nella storia, una sorta di apprensione per il futuro.<br />

il 29 giugno 2006, l’annuncio ufficiale a tutti i dipendenti e la presentazione della nuova proprietà…lo ricordo<br />

come fosse ora, tutti i dipendenti riuniti nella grande sala riunioni presso la sede della Sestrieres S.p.A. e<br />

l’ingegner Brasso che fa il suo ingresso, Alessandro Perron Cabus è già li e prende posto al suo fianco; breve<br />

discorso… e la storia della Sestrieres S.p.A., del paese di Sestriere e di gran parte della valle cambia, si chiude<br />

un’epoca e se ne apre un’altra.<br />

Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese la nuova Sestrieres S.p.A. prende corpo ma<br />

già da subito si capisce che “il manico” è cambiato, non siamo più una piccolissima parte di una grande holding<br />

ma siamo l’azienda nella quale i proprietari hanno investito una vita di lavoro, investono non solo economicamente<br />

ma investono in termini umani, investono in passione, investono in entusiasmo; li si vede gioire quando<br />

le cose vanno bene e incupirsi quando vanno male ma sempre, sempre, sempre ciò che vogliono trasmettere<br />

a noi dipendenti è il senso di appartenenza ad un’azienda!<br />

Mi è stato chiesto più volte e da più parti quali differenze c’erano tra la passata e la presente gestione; la risposta<br />

che ho sempre dato e che più sento vicina alla realtà e quella che se prima la Sestrieres S.p.A. era gestita da<br />

manager che, comunque per bravi, seri e professionali che fossero, a fine mese non dovevano fare i conti con<br />

i propri denari, adesso, per dirla terra terra, il dare e l’avere comportano una differenza sostanziale nell’esito<br />

finale e pur rispettando profondamente le persone dell’azienda ed il loro operato, Giovanni Brasso e Alessandro<br />

Perron Cabus non sarebbero quello che sono, se non guardassero attentamente l’aspetto economico della<br />

loro azienda.<br />

Per la prima volta da quando lavoro alla Sestrieres S.p.A., si fanno piani commerciali dalla durata minima di tre<br />

anni, si programmano gli investimenti per i prossimi anni senza puntare disperatamente al ritorno economico<br />

immediato; in azienda si parla di investimenti tecnici ingenti da effettuarsi nei prossimi anni.<br />

Ora il lavoro dell’ufficio commerciale è direttamente coordinato da Alessandro Perron Cabus (per tutti noi Sandro),<br />

che non ha nessun problema a farsi dare del “tu” e a smorzare quel clima magari un pò rigido che si può<br />

creare tra datore di lavoro e dipendente; Sandro ha sempre fretta, è sempre di corsa e non è raro che mentre gli<br />

stai ancora parlando al telefono senti il classico suono tut, tut, tut...<br />

il presidente Giovanni Brasso (per tutti noi l’inge), ha la fama, e l’ha dimostrato da subito di essere “un duro”, è<br />

una persona tutta d’un pezzo che a volte mette un po’ di soggezione ma è una uomo estremamente rispettoso<br />

delle persone e del lavoro altrui.<br />

Ora tutta l’azienda è proiettata al futuro e sono sicuro, sarà impegnativo ma roseo per tutti.<br />

RIFLESSIONI<br />

13


“DISCOVERY ITALY” TRA TRADIZIONE E NUOVI MERCATI<br />

Il Tour Operator con sedi a Cesana, Torino e San Secondo di Pinerolo.<br />

TURISMO MONTANO:<br />

UN SETTORE<br />

CHE NON SI FERMA<br />

TURISMO MONTANO: Belgio, Francia, Inghilterra, Germania,<br />

L’eredità lasciata dalle Olimpiadi<br />

Invernali di Torino 2006 sulle montagne<br />

delle nostre valli sta maturando gli<br />

attesi frutti: le prenotazioni sono in<br />

aumento, in particolare per quanto<br />

riguarda gli arrivi di clienti stranieri.<br />

Un notevole contributo alla attrattività<br />

del territorio arriva inoltre dalle<br />

numerose nuove strutture ricettive e<br />

dai pregevoli spazi congressuali, che<br />

dopo l’evento olimpico sono in grado<br />

di offrire un ottimo rapporto tra qualità<br />

e prezzo.<br />

A Cesana Torinese, Torino e San<br />

Secondo di Pinerolo ha aperto le sue<br />

sedi il tour operator “Discovery Italy”,<br />

specializzato nell’organizzazione di<br />

pacchetti turistici, itinerari e vacanze<br />

sulle montagne dei XX Giochi Olimpici<br />

Invernali di Torino 2006: Bardonecchia,<br />

Cesana, Sansicario, Claviere, Pinerolo,<br />

Pragelato, Sauze d’Oulx, Sestriere e<br />

Torre Pellice.<br />

Negli ultimi mesi del <strong>2007</strong> “Discovery<br />

Italy” ha assunto e nominato nuovo<br />

Direttore Tecnico e Responsabile<br />

dell’attività di incoming per il settore<br />

Neve e Montagna la dottoressa Denise<br />

Hart, già responsabile dell’attività di<br />

incoming presso l’ATL 2 - Montagnedoc<br />

dal 2001: “Le prenotazioni per<br />

l’inverno stanno andando molto bene<br />

– annuncia – e per il settore corporate,<br />

sul quale stiamo puntando in modo<br />

particolare, abbiamo già prenotazioni<br />

di gruppi aziendali da tutta l’Europa.<br />

Stiamo lavorando, inoltre, attraverso<br />

tour operator stranieri per i clienti<br />

individuali e gruppi, con Olanda,<br />

Denise Hart<br />

nuovo Direttore Tecnico<br />

per il settore<br />

“Neve e Montagna”<br />

Stati Uniti ed Emirati Arabi”.<br />

Obiettivi futuri?<br />

“Vorremmo cominciare a vendere i<br />

viaggi incentive anche per la montagna<br />

estiva – risponde la Hart - che ha<br />

un’offerta ricchissima di attività adatte<br />

a questa tipologia di clientela”.<br />

Per incrementare ulteriormente<br />

l’attività di incoming “Discovery Italy” ha<br />

tradotto il proprio sito internet in ben<br />

nove lingue, (italiano, inglese, francese,<br />

tedesco, spagnolo, portoghese,<br />

russo, cinese e giapponese), in modo<br />

da indirizzare promozioni e servizi<br />

anche ai nuovi mercati emergenti, in<br />

particolare verso i paesi Bric (Brasile,<br />

Russia, Cina e India).<br />

Il sito attualmente riceve oltre 6.000<br />

visite al mese e consente di vendere<br />

direttamente a turisti privati, alcuni di<br />

questi arrivati addirittura dall’Australia. Per offrire un servizio di qualità a<br />

prezzi competitivi, “Discovery Italy” ha<br />

DISCOVERY ITALY,<br />

ESPERIENZA E PASSIONE<br />

Nato dopo le Olimpiadi di Torino<br />

2006 dalla “Selene Tour sas”, realtà del<br />

Pinerolese che dal 1991 opera nel<br />

settore del turismo e della consulenza<br />

per lo sviluppo economico locale,<br />

“Discovery Italy” può contare su<br />

uno staff di grande professionalità<br />

caratterizzato dalla profonda<br />

conoscenza del territorio e dalla<br />

passione per i viaggi, accumulate e<br />

consolidatesi nel tempo.<br />

L’attività di incoming si svolge su tutto<br />

il territorio nazionale, con un occhio<br />

di riguardo per il Piemonte, la città<br />

di Torino e l’area che ha ospitato le<br />

Olimpiadi Invernali del 2006.<br />

selezionato i migliori fornitori di servizi<br />

tra alberghi, dimore storiche, castelli,<br />

sale conferenze, attività sportive,<br />

ristoranti in quota, guide turistiche specializzate,accompagnatori<br />

multilingua<br />

e bus gran turismo: “Siamo in grado<br />

di preparare pacchetti completi<br />

personalizzati – spiega la Hart - dal<br />

soggiorno ai servizi collaterali, transfer,<br />

attività ludiche e di team building.<br />

L’esperienza di anni come operatori<br />

ci garantisce una perfetta conoscenza<br />

delle località e della loro offerta<br />

migliore.<br />

Inoltre – aggiunge - il nostro rapporto<br />

consolidato con i fornitori ci assicura<br />

i migliori prezzi con un alto livello di<br />

prestazione: fattori che, nell’insieme<br />

danno vita ad un’offerta unica ed un<br />

soggiorno indimenticabile”.


WORKSHOP, EXPO<br />

E MASTER UNIVERSITARI<br />

Nel giugno <strong>2007</strong> “Discovery Italy” ha<br />

organizzato un educational tour per<br />

far conoscere il territorio agli operatori<br />

italiani e stranieri invitati al “First<br />

Tourism Master Workshop”.<br />

L’educational tour ha preso in<br />

considerazione alcune delle piazze<br />

e dei monumenti più signifi cativi di<br />

Torino, il Museo del Gusto di Frossasco,<br />

il forte di Fenestrelle e il Lago Laux di<br />

Usseaux.<br />

Il “Tourism Master Workshop” è stato<br />

organizzato su iniziativa della SAA di<br />

Torino (Scuola di Amministrazione<br />

Aziendale dell’ Università di Torino)<br />

ed INFOR (Consorzio Interaziendale<br />

per la Formazione), nell’ambito<br />

del corso “Master in Management<br />

dell’Organizzazione e della Pro-<br />

mozione Turistica”.<br />

L’iniziativa è nata dalla collaborazione<br />

tra gli enti promotori del Master (SAA,<br />

Infor, Provincia di Torino) ed alcuni<br />

sponsor, tra cui THI (Turin Hotels<br />

International), Hotel-Residence Villa<br />

San Maurizio di Pinerolo, Class Hotel e,<br />

appunto, “Discovery Italy”.<br />

Gli allievi del Master hanno presentato<br />

ad una dozzina di tour operator italiani<br />

e stranieri varie proposte turistiche<br />

realizzate con la supervisione di<br />

“Discovery Italy”, inerenti la città di<br />

Torino ed il Piemonte.<br />

Per conto della Provincia di<br />

Torino, inoltre, nell’ambito di un<br />

progetto Interreg III, fi nanziato<br />

dall’Unione Europea e dalla Regione<br />

Piemonte, Discovery Italy sta<br />

sviluppando Pacchetti turistici tesi<br />

a valorizzare i “Saperi e Sapori” delle<br />

nostre vallate.<br />

Discovery Italy<br />

partecipa alle<br />

principali Fiere<br />

Internazionali<br />

per il turismo.<br />

“Cena in quota<br />

per gruppo<br />

aziendale”<br />

Sede legale ed operativa:<br />

SAN SECONDO DI PINEROLO (TO)<br />

10060 - Via Rivoira Don, 24<br />

Tel. +39 0121.503222<br />

Fax +39 0121.503229<br />

E-mail info@discoveryitaly.org<br />

Sedi operative:<br />

CESANA TORINESE (TO)<br />

10054 - Via Pinerolo 0<br />

Tel.: +39 0122.856033<br />

Fax: +39 0122.856177<br />

E-mail booking@discoveryitaly.org<br />

TORINO<br />

10135 - Corso Unione<br />

Sovietica 612/15b<br />

Tel. +39 011.3473640<br />

Fax +39 011.3473632<br />

E-mail info@discoveryitaly.eu


PIEMONTE MONDIALE<br />

16<br />

PIEMONTE MONDIALE<br />

Una settimana in vetrina.<br />

Dal 6 al 10 febbraio <strong>2008</strong><br />

DI GUALTIERO BRASSO<br />

Quest’inverno sulle nevi della Vialattea si<br />

svolgerà una grande evento: “Piemonte<br />

Mondiale, una settimana in vetrina”. In concomitanza<br />

con il periodo di Carnevale stiamo<br />

organizzando una serie di feste e manifestazioni<br />

che si susseguiranno dal 6 al 10<br />

Febbraio <strong>2008</strong>. L’ evento finale saranno le<br />

gare di Coppa del Mondo di sci femminile<br />

che si terranno a Sestriere, sulla pista Olimpica<br />

Kandahar Banchetta Nasi, il 9-10.<br />

Piemonte Mondiale è un’iniziativa importante<br />

e sulla quale noi tutti scommettiamo;<br />

verranno organizzate delle feste in diverse<br />

aree di Sestriere per tutta la durata della<br />

manifestazione.<br />

La settimana si aprirà con una cena al rifugio Tana<br />

della Volpe in collaborazione con il Rotary cui seguirà<br />

una fiaccolata sulla pista di gara da parte degli<br />

addetti ai lavori. Terminata la fiaccolata si darà<br />

il via ai fuochi artificiali che partendo da Borgata<br />

raggiungeranno Sestriere in un gioco di luci continuo<br />

che si concluderà sulla collina dietro il Palazzetto<br />

dello Sport.<br />

L’immagine che si vuole dare è quella di trasferire<br />

la gente e la manifestazione al colle, dove, proprio<br />

all’interno del Salone delle feste, come è stato ribattezzato<br />

per l’occasione il Palazzetto, continuerà<br />

la festa.<br />

qui, infatti, si terranno sfilate di moda, live music<br />

party, dj set e naturalmente la cena di Gala Sabato<br />

9 che quest’anno sarà ad invito fino alle 22 e poi<br />

aperta al pubblico.<br />

Nel parcheggio anteriore, invece, grazie ad una<br />

collaborazione con l’Abarth verrà progettata una<br />

pista di ghiaccio sulla quale, per quattro giorni i<br />

turisti potranno sperimentare l’ebbrezza di fare da<br />

passeggero ad ex piloti e campioni di rally.<br />

E’ prevista una zona eno-gastronomica al traguardo<br />

della pista di gara dove sarà servito agli spettatori<br />

un piatto classico di polenta e salsiccia e un<br />

bicchiere di fumante vin brùlè, il tutto mentre potranno<br />

tranquillamente seguire dal maxischermo<br />

le gesta delle atlete in gara.<br />

Sempre nella zona traguardo sarà allestita una tribuna<br />

da 500 posti e una tenda hospitality dove si<br />

potrà accedere solo con l’accredito della gara.<br />

L’obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico, specie<br />

le scuole con i ragazzi per dare una sensazione<br />

di festa. A tal proposito verranno studiate delle<br />

apposite coreografie con bandierine, trombette,<br />

fischioni, ecc…<br />

Nella zona dello Snowpark al colle si susseguiranno<br />

evoluzioni di freestyler, con feste a tema tra gli<br />

stand che saranno previsti in quei giorni e musica<br />

dal vivo. Ogni pomeriggio sarà in programma un<br />

contest, o con gli sci o con lo snowboard.


PIEMONTE MONDIALE<br />

18<br />

Riproporremo, visto il successo della stagione<br />

passata, “impianti in maschera”: la grande iniziativa<br />

degli operatori degli impianti che si travestono<br />

per il Carnevale e regalano caramelle e<br />

dolci ai bambini sulle piste. quest’anno vogliamo<br />

estendere l’idea a tutto il pubblico presente nella<br />

stazione mettendo a disposizione premi e gadget<br />

per le maschere più belle e divertenti.<br />

Come accennato in precedenza l’evento clou saranno<br />

le gare di discesa Libera e Super G femminile<br />

il Sabato e la domenica. quest’anno saranno<br />

disputate a Sestriere sulla pista che ha spesso<br />

ospitato molte tappe di Coppa del Mondo e con<br />

l’edizione di quest’inverno arriviamo a trent’anni<br />

di grandi successi solo per lo sci femminile.<br />

Anche l’accomodation delle atlete è stato studiato<br />

nel dettaglio; la carovana dello sci, infatti, sarà<br />

ospitata presso il lussuosissimo Villaggio Resort di<br />

Pragelato presso il quale saranno effettuate anche<br />

le premiazioni e le estrazioni pubbliche dei pettorali:<br />

un cinque stelle unico nella Vialattea con un<br />

collegamento diretto al campo di gara grazie alla<br />

nuova funivia Pattemouche-Anfiteatro.<br />

E’ notizia fresca il fatto che dalla stagione a venire,<br />

invece, torneranno sulle nevi di Sestriere un<br />

Gigante e uno Slalom maschile a dimostrazione<br />

che il Circo Bianco non può fare a meno di piste<br />

all’avanguardia su cui disputare le gare. E’ un risul-<br />

tato decisamente importante che riporta al colle<br />

lo spettacolo massimo dello sci. L’intento di “Piemonte<br />

Mondiale” è quello di creare un’ immagine<br />

festosa, di aggregazione al fine di promuovere il<br />

territorio e le Montagne Olimpiche sfruttando<br />

l’impatto visivo della manifestazione. Verranno<br />

proposte offerte promozionali per i possessori<br />

delle tessere stagionali e della famiglie, e in collaborazione<br />

con i commercianti del luogo stiamo<br />

cercando di realizzare una o più Notti Bianche con<br />

gli esercizi aperti fino a tarda notte. Lo scopo di<br />

questo progetto è la realizzazione di un programma<br />

ben definito di eventi e manifestazioni; la collocazione<br />

nei luoghi e nei tempi è stata studiata al<br />

fine di ottenere una continuità di appuntamenti e<br />

far si che ci possa essere sempre un flusso di presenze<br />

costante per ogni attività proposta durante<br />

la settimana. L’eredità lasciata dall’Olimpiade non<br />

deve essere solo una valigia piena di bei ricordi,<br />

ma dobbiamo impegnarci tutti affinché quell’ atmosfera<br />

e quello spirito continuino a riecheggiare<br />

nelle nostre valli e Piemonte Mondiale ci sembra il<br />

modo giusto per far si che questo accada. Speriamo,<br />

quindi, che possa essere una buona base da<br />

cui partire e ci auguriamo di poterlo far diventare<br />

un appuntamento annuale, ma per trasformarlo<br />

in realtà abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.<br />

Anche del vostro.


alicubi<br />

Sestriere 3-4-2<br />

Al Villaggio Olimpico vi aspettano<br />

3 piani di servizi a 4 stelle. A 2 passi dal cielo...<br />

Villaggio Olimpico di Sestriere<br />

Via Cesana s.n.c. - 10058 Sestriere (TO) Tel. 0122.798401<br />

Fax 0122.750846 - info@villaggioolimpicosestriere.it<br />

www.villaggioolimpicosestriere.it<br />

IL CONFRONTO<br />

19


IL SCIARE CONFRONTO IN VIALATTEA<br />

20<br />

SCIARE IN VIALATTEA<br />

A CURA DELL’UFFICIO COMMERCIALE SESTRIERES SPA<br />

Nel comprensorio della Vialattea si scia sulle piste<br />

dei grandi campioni, sulle piste che hanno ospitato<br />

i XX Giochi Olimpici invernali di Torino 2006.<br />

La Vialattea dispone di impianti di risalita all’avanguardia<br />

realizzati per l’evento Olimpico, di piste di<br />

gara tecniche e spettacolari e di una rete di innevamento<br />

programmato potenziata ed altamente<br />

tecnologica supportata da nuovi bacini idrici utilizzati<br />

per la produzione di neve.<br />

L’offerta sciistica della Vialattea è vastissima: il<br />

comprensorio internazionale più esteso d’Europa,<br />

che si sviluppa tra italia e francia, spazia da Sestriere<br />

a Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere,<br />

sino alla francese Montgenèvre.<br />

E’ possibile accedere alle piste del comprensorio<br />

anche partendo da Pragelato con la nuova funivia<br />

Pattemouche - Anfiteatro.<br />

Offre oltre 200 piste, tutte collegate sci ai piedi,<br />

per un’estensione di circa 400 Km, tra i 1350 metri<br />

di Cesana ed i 2800 della Motta, con una rete di<br />

innevamento programmato che copre oltre il 60%<br />

della superficie sciabile.<br />

Gli sponsor della Vialattea ti<br />

ripagano lo skipass<br />

degno di nota il nuovo progetto di co-marketing.<br />

Oggi si scia in Vialattea e domani si risparmia sugli<br />

acquisti. Si paga 32 euro il giornaliero e si riceve<br />

un carnet di buoni sconto di valore pari a quello<br />

del giornaliero stesso.<br />

Se il costo della vita è sempre più elevato e non si<br />

vuol rinunciare ad una bella sciata, forse questo<br />

nuovo progetto può essere la soluzione, può invogliare<br />

a trascorrere una giornata sulla neve sapendo<br />

che quanto si è pagato per lo skipass può<br />

essere recuperato ottenendo sconti su articoli o<br />

beni di consumo, comunque di prima necessità.<br />

Tutti vanno al supermercato, fanno il pieno di carburante,<br />

si vestono e tutti telefonano.<br />

E sono proprio queste le aziende che Vialattea ha<br />

scelto per offrire un valore aggiunto al proprio skipass.<br />

L’obiettivo di questa nuova iniziativa commerciale<br />

è quello di attivare un importante sistema di “finanziamento<br />

del divertimento”.


Ecco gli Sponsor del progetto Co-Marketing: Erg,<br />

Carrefour, UNO Mobile e Kappa.<br />

Con ogni skipass giornaliero Vialattea viene consegnato<br />

un carnet di buoni sconto così suddiviso:<br />

· 1 coupon CARREfOUR del valore di 5 euro spendibile<br />

negli ipermercati del Piemonte aderenti all’iniziativa<br />

a fronte di una spesa minima di 50 euro<br />

per buono. Sono cumulabili un massimo di tre<br />

buoni per 150 euro di spesa.<br />

· 1 coupon ERG del valore di 7 euro (5 euro di carburante<br />

e 2 euro di lubrificante) spendibile presso<br />

i distributori del gruppo, in tutta italia. Ogni buono<br />

da 7 euro è composto da 5 tagliandi da 1 euro<br />

caduno di carburante ed 1 tagliando da 2 euro di<br />

lubrificante.<br />

i 7 euro sono così utilizzabili:<br />

1 tagliando da 1 euro ogni 30 euro di carburante<br />

acquistato.<br />

1 tagliando da 2 euro ogni litro di lubrificante acquistato.<br />

· 1 coupon UNO MOBiLE, nuovo operatore telefonico<br />

del gruppo Carrefour; con 5 euro di traffico<br />

telefonico in omaggio acquistando una ricarica<br />

di soli 15 euro. Paghi 15 e parli per 20. il buono<br />

è spendibile negli ipermercati Carrefour del Piemonte,<br />

aderenti all’iniziativa.<br />

· 1 coupon KAPPA del valore di 15 euro, spendibile<br />

presso tutti i negozi Robe di Kappa, Superga, K-<br />

Way, AlloSpaccio e Kappa Outlet (l’elenco di tutti i<br />

punti vendita è su www.robedikappa.net) a fronte<br />

di una spesa di 80 euro.<br />

Il conto è presto fatto:<br />

15 euro KAPPA +<br />

7 euro ERG +<br />

5 euro CARREfOUR +<br />

5 euro UNO MOBiLE =<br />

----------------------------------------<br />

32 euro Totale<br />

L’obiettivo del progetto, nel suo complesso, è proprio<br />

quello di ridurre il costo degli skipass, nel momento<br />

in cui vengono utilizzati solo alcuni buoni e<br />

di addirittura azzerarlo se vengono utilizzati tutti.<br />

in parallelo al progetto co-marketing sviluppato<br />

con i 4 main sponsor Erg, Carrefour, Uno Mobile<br />

e Kappa, si identificano anche gli “Amici della Via-<br />

lattea”: un pool di diverse aziende che applicano,<br />

a tutti gli sciatori che si presentano con lo skipass<br />

giornaliero o stagionale, sconti dal 5 al 30% su tutti<br />

i loro prodotti o servizi.<br />

Cinema Pathé Lingotto (www.pathe.it): 1 coupon<br />

del valore di 2.20 euro per tutti gli spettacoli nelle<br />

11 sale cinema, utilizzabile dal lunedì al venerdì,<br />

esclusi festivi e prefestivi. Costo del biglietto 5<br />

euro anziché 7,20 euro.<br />

Cavaglià (www.cavagliasrl.com): centro vendita<br />

di pavimenti, rivestimenti, sanitari. 6 punti vendita<br />

posizionati sul territorio. Sconti dal 5 al 15% in<br />

base agli articoli<br />

Carrozzeria Romagnoli (www.carrozzeriaromagnoli.it):<br />

mette a disposizione dei propri clienti<br />

eventuale vettura sostitutiva in caso di riparazione<br />

del mezzo. Sconto 15% sulle riparazioni per<br />

possessori di stagionali. Sconto 10% sulle riparazioni<br />

per possessori di skipass giornaliero.<br />

Enoteca B & R (www.berbevande.it): ingrosso e<br />

dettaglio, vini, liquori e champagne.<br />

Sconto 10% sui vini e 5% su liquori e champagne.<br />

Estel-Emporio degli Armadi di Torino (www.emporioarmadi-torino.it):<br />

Specializzato in armadi e<br />

cabine armadio. Sconto 25% per possessori di stagionale.<br />

Sconto 20% per possessori di giornaliero.<br />

PARTNER VIALATTEA<br />

CITROËN. Stretto rapporto di collaborazione con<br />

Citroën, per la prima volta protagonista insieme a<br />

Vialattea con il nuovo SUV, Citroën C-Crosser, vettura<br />

ufficiale del comprensorio.<br />

ACI. Continua il rapporto di collaborazione con<br />

l’Automobile Club Torino. Anche per la stagione<br />

invernale <strong>2007</strong>/<strong>2008</strong> verranno praticati sconti reciproci<br />

per la clientela.<br />

FONDIARIA-SAI. La fondiaria-Sai ripropone a tutti<br />

gli acquirenti di skipass Vialattea la polizza “Protezione<br />

Neve” che assicura lo sciatore con solo 2<br />

euro al giorno. in più, i clienti Vialattea potranno<br />

godere di particolari sconti sull’acquisto di nuove<br />

polizze.<br />

SCIARE IN VIALATTEA<br />

21


Autoexpert<br />

Intervista a Maurizio Cremonini<br />

Responsabile Flotte Aziendali e Vetture Usate FIAT GROUP AUTOMOBILES<br />

Cos’è il programma Autoexpert ?<br />

il brand Autoexpert è il marchio dell’usato garantito<br />

della fiat Group Automobiles (dedicato ai concessionari<br />

dei marchi fiat, Lancia e Alfa Romeo).<br />

il programma è nato nel 1996 con l’obiettivo primario<br />

di fornire ai clienti un usato certificato e garantito<br />

proprio dalla casa e dalla rete ufficiale del<br />

gruppo.<br />

Cosa offre oggi Autoexpert ?<br />

il contratto Autoexpert garantisce al cliente che<br />

acquista una autovettura o un veicolo commerciale<br />

leggero usati, una certificazione di controvalore<br />

dell’acquisto e la certezza di accurati controlli<br />

di qualità e sicurezza del veicolo.<br />

Molti sono i partner che collaborano al programma<br />

e tra questi ricordiamo Autocheck, che fornisce<br />

l’estratto storico del veicolo, Aci Global che garantisce<br />

l’assistenza stradale, TargaSys che provvede<br />

a rispondere alle richieste dei clienti con una linea<br />

verde dedicata e quattroruote con i suoi servizi di<br />

consulenza sui prezzi di mercato per l’usato.<br />

da ben tre anni Autoexpert è presente al fianco<br />

della Vialattea nella certezza che marchi ed ambienti<br />

esclusivi e di qualità ben si sposano pur nelle<br />

loro differenti caratteristiche: con Autoexpert si<br />

può “far strada” così come negli anni la Vialattea<br />

ha saputo crescere ed eccellere nello sci e nel turismo<br />

d’elite. inoltre con le stesse logiche di crescita<br />

del marchio a fianco dello sport abbiamo sponsorizzato<br />

il torneo finale mondiale del Nike Junior<br />

Tour, che si è svolto quest’anno a Torino presso lo<br />

Sporting – La Stampa, a cui hanno partecipato le<br />

promesse del futuro tennis mondiale.<br />

Quali sono le novità della stagione ?<br />

quest’anno abbiamo aggiunto alla tradizionale<br />

partnership con la Vialattea, un supporto importante<br />

al più noto circuito di gare di sci alpino per<br />

bambini, conosciuto come Trofeo Pinocchio, per<br />

“coltivarci i clienti sin dai primi passi…”!<br />

L’usato garantito...


www.autoexpert.it<br />

...scia con La ViaLattea<br />

©PUBBLi&CO


24<br />

VIALATTEA: “IL CIRCO DELLA NEVE...”<br />

DI VITTORIO SALUSSO<br />

Sciare è uno sport bellissimo!<br />

Passare una giornata in montagna, respirare l’ aria<br />

fresca, prendere la seggiovia e scivolare sulle piste…<br />

Sciare nella “ViALATTEA” è come prendere una<br />

grande giostra; è come in un circo, dove c’è una<br />

grande festa e tante persone lavorano per farti divertire…<br />

quando a dicembre metti gli sci per la prima volta,<br />

inizia lo spettacolo!


Ma, come in un circo, prima dello spettacolo bisogna<br />

preparare il palcoscenico…<br />

infatti, devi sapere che mentre sei al mare a fare<br />

il bagno e a prendere il sole, lavoriamo per preparare<br />

il palcoscenico tutto coperto di neve della<br />

“ViALATTEA”…<br />

durante l’estate aggiustiamo le seggiovie che ti<br />

hanno portato tante volte in punta alla montagna;<br />

le controlliamo perchè l’anno prossimo tu<br />

possa viaggiare con la massima sicurezza…<br />

Andiamo su e giù per le piste lavorando per renderle<br />

sempre più belle. Coltiviamo l’erba e aggiustiamo<br />

i tubi dei cannoni per fare la neve.<br />

Mentre ti mascheri per festeggiare la festa di<br />

Halloween, noi cominciamo a fare la danza della<br />

neve…<br />

Aspettando di vedere il nostro palcoscenico dipingersi<br />

di bianco, coloriamo la montagna con<br />

le reti, i materassi e gli striscioni che serviranno a<br />

proteggerti dagli ostacoli.<br />

quando siamo troppo stanchi per danzare e arriva<br />

il freddo, accendiamo i cannoni e spariamo la neve<br />

giorno e notte, per essere sicuri di non perdere il<br />

nostro appuntamento a dicembre…<br />

finalmente tutto diventa bianco…ma non è finita!<br />

in tutta fretta, accendiamo quelli che potrebbero<br />

sembrarti dei carro armati ed invece sono<br />

dei grossi “gatti” che spostano e lisciano la neve.<br />

Proprio come la trovi al mattino quando arrivi sulle<br />

piste…<br />

Al mattino, prima che incominci lo spettacolo, accendiamo<br />

l’interruttore e facciamo partire la giostra!<br />

Andiamo tutti al nostro posto; qualcuno alle<br />

seggiovie e qualcuno in giro per le piste a controllare<br />

che tu non corra pericoli…<br />

Mentre ci mettiamo il costume, siamo emozionati<br />

e felici di sapere che da lì a poco incominceremo<br />

ad accompagnarti per tutto l’inverno sulla nostra<br />

giostra…<br />

25


TURISMO E GLAMOUR<br />

LUCI<br />

26<br />

TECNOLOGIE<br />

VIDEO<br />

info@admilluminotecnica.com<br />

www.admilluminotecnica.com<br />

AUDIO


PER EVENTI<br />

l’A.d.M. Illuminotecnica di De Marco Andrea<br />

& C. è un’azienda a conduzione familiare che<br />

si occupa dal 1992, di realizzazioni d’impianti<br />

multimediali mobili e fissi, installando sistemi<br />

di diffusione sonora, ripresa e diffusione<br />

video, immagini, illuminazioni tecniche, in<br />

aree espositive, centri congressi, parchi e teatri<br />

in Europa ed altre parti del mondo.<br />

Annovera fra i suoi clienti consolidati, prestigiosi<br />

marchi nazionali, dalle motociclette<br />

all’aereonautica, dalla nautica, all’automobile,<br />

dal fitness al teatro, dall’arredamento allo<br />

sport, dallo spettacolo alla cultura.<br />

Avvalendosi delle piú avanzate tecnologie è<br />

in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta,<br />

dall’installazione di maxi schermi televisivi<br />

alla realizzazione e visualizzazione di filmati<br />

tridimensionali, dalla videoproiezione alla<br />

diffusione sonora, all’illuminazione di grandi<br />

aree, dalle vette alle spiagge per la spettacolarizzazione<br />

di eventi e convention.<br />

Chiavi in mano, dall’idea progetto alla realizzazione,<br />

con un solo interlocutore.<br />

A.d.M. EVENT SERViCE s.r.l<br />

Sede Legale: C.so Matteotti, 44 – 10121 TORiNO (TO)<br />

Sede Operativa: Via Avigliana, 77<br />

10040 RiVALTA di TORiNO (TO)<br />

Tel. 011.9032999 – fax. 011.9032919<br />

©PUBBLi&CO


I SINDACI<br />

28<br />

VIZI E VIRTÙ...<br />

DI RITA QUARTA con la complicità di ALESSANDRO PERRON CABUS<br />

Cesana Claviere Oulx<br />

Nome: ROBERTO<br />

Cognome: SERRA<br />

Età: 67<br />

Professione: pensionato. Ero dirigente<br />

del settore turistico<br />

Sindaco dal: 1999<br />

Colore preferito: celeste<br />

film preferito: Apocalypse now<br />

Musica preferita: italiana e country<br />

Hobby: tre punti e punto esclamativo<br />

Piatto preferito: verdure bollite<br />

il motto: pensare positivo e fare<br />

qualcosa per il futuro<br />

I tuoi colleghi dicono che caratterialmente<br />

sei il più “incazzoso” di<br />

tutti, è vero?<br />

Assolutamente vero.<br />

Il tuo consiglio comunale ti concede<br />

una segretaria personale<br />

per facilitarti nel tuo compito di<br />

amministratore di Cesana, devi<br />

scegliere una delle tre persone<br />

che ti propongono: Condolice<br />

Rice, Margaret Teacher, Monica<br />

Lewinsky, chi scegli?<br />

Condolice Rice.<br />

Confermi anche tu che il sindaco<br />

meno puntuale è quello di Se-<br />

Nome: fRANCO<br />

Cognome: CAPRA<br />

Età: 63<br />

Professione: maestro di sci, allenatore<br />

Sindaco dal: 2001<br />

Colore preferito: verde<br />

film preferito: forrest Gump<br />

Musica preferita: melodica country<br />

Hobby: un po’ tutti gli sport<br />

Piatto preferito: pasta ai frutti di<br />

mare<br />

Motto: auitati che dio ti aiuta<br />

Quando in pubblico il sindaco<br />

di Torino Chiamparino ti chiama<br />

“crava” cosa pensi?<br />

È una dimostrazione di affetto<br />

Come mai i tuoi colleghi sindaci,<br />

ti hanno soprannominato prima<br />

Vescovo ed ora addirittura Cardinale?<br />

Perché faccio carriera. E poi perché<br />

cerco sempre la pace e la condivisione.<br />

Alle riunioni qual è il sindaco che<br />

sistematicamente arriva per ultimo?<br />

Colarelli.<br />

Nome: MAURO<br />

Cognome: CASSi<br />

Età: 57<br />

Professione: libero professionista<br />

Sindaco dal: 1975-1985 e dal<br />

2004<br />

Colore preferito: blu<br />

film preferito: quiemada con<br />

Marlon Brando<br />

Musica preferita: Verdi<br />

Hobby: leggere<br />

Piatto preferito: bistecca alla fiorentina<br />

Motto: fortiter in re, suaviter in<br />

modo (forte nelle proprie convinzioni,<br />

dolce nel dirle)<br />

Mauro, sei l’unico sindaco del<br />

comprensorio che ha solo piste e<br />

non impianti, non rimpiangi un<br />

po’ di non aver accettato il primo<br />

progetto che l’amministrazione<br />

che ti ha preceduto aveva quasi<br />

portato in porto?<br />

Assolutamente no! Per l’amministrazione<br />

comunale di Oulx, essendo<br />

questo un impianto di arroccamento,<br />

sarebbe stato un costo<br />

enorme viste le politiche di contenimento<br />

per questi tipi di impianti<br />

di risalita.<br />

Hai vinto le ultime elezioni, è vero


Pragelato<br />

Nome: VALTER<br />

Cognome: MARiN<br />

Età: 53<br />

Professione: architetto<br />

Sindaco dal: 1999<br />

Colore preferito: granata<br />

film preferito: Per un pugno<br />

di dollari<br />

Musica preferita: jazz<br />

Hobby: pallavolo<br />

Piatto prefrito: tagliolini al burro<br />

Motto: non mollare mai<br />

Come mai tu cittadino di Sestriere<br />

sei diventato sindaco a Pragelato<br />

e non al Colle?<br />

Sono originario di Borgata Sestriere,<br />

e questo vuol dire perché Borgata<br />

fino al 1934 era frazione di<br />

Pragelato. L’originario di Borgata si<br />

sente molto più legato alla Val Chisone<br />

e quindi a Pragelato. furono<br />

due amici, al tempo amministratori,<br />

a propormelo. La prima risposta<br />

fu un no categorico. dopo 15 giorni<br />

tornarono alla carica. Al ché ho<br />

posto la condizione che mi sarei<br />

candidato per realizzare una se-<br />

DEI SINDACI<br />

DELLA VIALATTEA<br />

Sauze d’Oulx<br />

Nome: ROBERTO<br />

Cognome: fAURE<br />

Età: 46<br />

Professione: Agente di assicurazione<br />

Sindaco dal: aprile 2000<br />

Colore preferito: grigio<br />

film preferito: qualcuno volò sul<br />

nido del cuculo<br />

Musica preferita: di tutto un po’<br />

Hobby: camminare, un po’<br />

di bicicletta<br />

Piatto preferito: gofri<br />

Motto: cambiare comportamento<br />

per cambiare la vita<br />

Il tuo feeling con i funzionari regionali<br />

mi pare un po’ strano ...<br />

prima ti hanno fatto slittare di<br />

un anno i lavori di ripristino di<br />

una pista, ... adesso ti bloccano<br />

l’esecuzione del campo da Golf.<br />

Come mai?<br />

Nel progetto della pista 11, tra<br />

le cose che la Regione chiedeva<br />

c’era la catalogazione e l’eventuale<br />

spostamento dei formicai della<br />

formica “Ruffa”, una specie protetta.<br />

i funzionari hanno agito nel<br />

rispetto del loro compito e secondo<br />

le direttive di legge. Per quan-<br />

Sestriere<br />

Nome: ANdREA MARiA<br />

Cognome: COLARELLi<br />

Età: 43<br />

Professione: Architetto<br />

Sindaco dal: 2004<br />

Colore preferito: rosso<br />

film preferito: non uno in<br />

particolare<br />

Musica preferita: radio<br />

Hobby: di tutto e di più<br />

Piatto preferito: pasticci a base<br />

di patate<br />

Motto: mens sana in corpore<br />

sano<br />

Architetto Andrea Maria Colarelli,<br />

il sindaco più giovane della Vialattea<br />

e quello a capo della cittadina<br />

più famosa. Sei più orgoglioso<br />

o più preoccupato quando devi<br />

prendere decisioni che potrebbero<br />

condizionare gli altri comuni?<br />

Preoccupato no. E neanche orgoglioso.<br />

Certo mi fa piacere se vengo<br />

preso in considerazione.<br />

Sei un simpatizzante di Forza Italia,<br />

in occasione di un incontro<br />

con il Cavaliere, la tua fidanzata<br />

Cecilia cosa ti ha combinato?<br />

Non è detto che sia un simpatiz-<br />

I SINDACI<br />

29


I SINDACI<br />

30<br />

Cesana Claviere Oulx<br />

striere?<br />

Assolutamente si.<br />

Per quanto riguarda la tua parte<br />

di territorio, sei soddisfatto di<br />

questo primo anno di nuova gestione<br />

della Vialattea ?<br />

Si, sono soddisfatto. il mio giudizio<br />

per questo primo anno è positivo.<br />

Si è sciolta l’Atl di zona del tuo<br />

amico Chiabrera, unificandosi in<br />

una unica provinciale. Qual è il<br />

tuo giudizio?<br />

il giudizio è ancora sospeso. Siamo<br />

passati da una gestione personale<br />

ma puntuale, discutibile per certi<br />

versi e, pur non condividendola,<br />

apprezzabile per la conoscenza del<br />

territorio. La mia preoccupazione è<br />

che entrando in un sistema globale,<br />

le peculiarità dell’alta valle si paralizzino<br />

in un sistema di governo<br />

centrale.<br />

La stagione in corso è assolutamente<br />

positiva per il numero di<br />

presenze turistiche, finalmente<br />

tanti giovani. Un turismo nuovo?<br />

il nostro turismo è vecchio e non<br />

dinamico. il boom delle seconde<br />

case sviluppatosi intorno agli anni<br />

sessanta e settanta, aveva portato<br />

una ventata di entusiasmo, questo<br />

perché chi acquistava era comun-<br />

Dei tuoi colleghi di valle, quale ritieni<br />

che con il discorso Olimpico<br />

si sia mosso meglio di tutti?<br />

Credo che tutti noi abbiamo avuto<br />

enormi vantaggi dalle Olimpiadi,<br />

non saprei in realtà fare un nome.<br />

Tutti abbiamo cercato di muoverci<br />

al meglio per il bene del territorio.<br />

Cosa ti piace dell’attuale Vialattea<br />

e cosa eventualmente cambieresti?<br />

Lo sci è sempre più veloce e quindi<br />

se si riuscisse ad allargare le piste<br />

sarebbe l’ideale, certo, sempre<br />

compatibilmente con l’ambiente.<br />

E poi cercherei di lavorare di più<br />

sulla stagione estiva.<br />

Lui senz’altro non lo leggerà mai,<br />

un giudizio sincero specificatamente<br />

sul carattere del presidente<br />

della Vialattea Brasso?<br />

Persona positiva, determinata e<br />

con il quale mi piace parlare e lavorare.<br />

Hai necessità di consigli politici<br />

e amministrativi e puoi far riferimento<br />

ad un solo tuo collega<br />

sindaco, chi scegli ?<br />

dal punto di vista politico? Non<br />

che un buon numero di voti vi<br />

sono arrivati anche grazie ad un<br />

tuo collega di lista che omaggiava<br />

ai votanti pilloline blu? È vero che<br />

anche alcuni candidati nelle altre<br />

liste ne hanno fatto richiesta?<br />

Può darsi!<br />

Dicono che da buon politico, hai<br />

cambiato più partiti tu dell’onorevole<br />

Mastella, chi è più avanti, lui<br />

o tu ?<br />

È più avanti lui. E poi io non ho<br />

cambiato partito, non possiedo<br />

tessere. da quando il mio partito, la<br />

dC, che mi ha cullato all’inizio della<br />

mia avventura politica, si è sciolto<br />

nel 1989/90, non ho più preso tessere.<br />

Sono libero.<br />

Hai necessità di consigli politici<br />

e amministrativi e puoi far riferimento<br />

ad un solo tuo collega sindaco,<br />

chi scegli?<br />

due colleghi sindaci: uno, un ricordo,<br />

un vecchio sindaco di Sauze<br />

d’Oulx Talino Perron, come Sindaco<br />

pratico, e Giorgio La Pira come Sindaco<br />

dell’idealità.


Pragelato<br />

rie di progetti che però non si fermassero<br />

ai soli primi cinque anni<br />

di mandato. Ho così sottoposto il<br />

programma, di come avrei visto<br />

Pragelato. La mia idea era quella<br />

di rendere Pragelato e Sestriere un<br />

tutt’uno, con caratteristiche differenti<br />

ma complementari. Accettarono<br />

il programma... e da allora<br />

eccomi qui, con quei giovani, che<br />

ho voluto all’inizio e che domani<br />

saranno la futura classe dirigente.<br />

Qualche tuo collega ti indica come<br />

il sindaco che in questi ultimi anni<br />

si è mosso meglio e che ha portato<br />

maggiori benefici al proprio<br />

Paese, condividi questo giudizio?<br />

Non mi piace fare confronti. diciamo<br />

che abbiamo fatto un buon lavoro.<br />

Siamo passati da 400 a 1600<br />

posti letto ricettivi, abbiamo incrementato<br />

200 nuovi posti di lavoro<br />

permanenti. Sono soddisfazioni.<br />

Quasi tutti indicano il sindaco di<br />

Cesana, Roberto Serra il più irascibile<br />

di tutti, condividi anche tu<br />

questo giudizio ?<br />

Sì, ma ci si confronta sempre tranquillamente.<br />

Secondo il tuo parere, Regione<br />

e Provincia, hanno a cuore l’Alta<br />

Valle o a volte ci vedono come un<br />

territorio da sfruttare e basta?<br />

Ero molto soddisfatto fino a Olimpiadi<br />

comprese. C’era una conver-<br />

Sauze d’Oulx<br />

to riguarda il campo di golf la Regione<br />

ha bocciato il nostro primo<br />

progetto. fare un campo da golf<br />

in un’area così estesa, secondo la<br />

Regione, avrebbe compromesso<br />

la libera circolazione degli ungulati.<br />

da poco sono stato dal direttore<br />

generale del settore ambiente della<br />

Regione, per sottoporre il nuovo<br />

progetto.<br />

Un ricco piatto di fettuccine ed<br />

una bottiglia di Brunello di Fedriani,<br />

da consumare con il tuo<br />

vice sindaco, o un panino al gorgonzola,<br />

in compagnia della più<br />

carina delle tue dipendenti comunali?<br />

Ceno molto volentieri con Meneguzzi<br />

ma alle 23.00 ognuno a casa<br />

sua. Con la più carina del Comune<br />

vorrei trattenermi anche dopo.<br />

L’amministratore delegato della<br />

Vialattea Perron Cabus, è un tuo<br />

amico e concittadino, pensi che<br />

questo sia un’ottima cosa per<br />

Sauze D’Oulx, che sia negativa o<br />

semplicemente ininfluente?<br />

Lo apprezzo perché è un gran lavoratore<br />

ed ha un ottimo senso<br />

pratico, tuttavia vorrei convincerlo<br />

a valutare meglio ed apprezzare di<br />

più ciò che gli piace di meno.<br />

In quale di queste tre opzioni ti<br />

vedresti meglio: unico proprietario<br />

della Vittoria Assicurazioni,<br />

Sestriere<br />

zante di forza italia. Non sono di<br />

nessuno e non ho avuto appoggi<br />

fino ad oggi. Se sono sindaco di Sestriere<br />

lo devo solo a me ed a chi mi<br />

ha aiutato a diventarlo. Per quanto<br />

riguarda la mia fidanzata, durante<br />

la cerimonia di chiusura delle olimpiadi,<br />

il cavaliere mi ha incrociato<br />

e mi ha salutato, io, mi sono presentato,<br />

mi ha ringraziato del buon<br />

lavoro svolto. Accanto a me c’era la<br />

mia fidanzata e diciamo che non si<br />

è prodigata in saluti mielosi.<br />

Tutti i tuoi colleghi sindaci concordano<br />

che arrivi sempre a riunioni<br />

quasi terminate, come mai?<br />

Non è sempre così. diciamo che<br />

capita spesso che arrivo in ritardo.<br />

Come mai...ci sono tanti impegni,<br />

tanti problemi, ma certo questo<br />

non giustifica la cosa. dipende dall’importanza<br />

delle riunioni, in quelle<br />

importati è difficile che arrivi in<br />

ritardo. Per quanto mi riguarda,<br />

non credo che il mio ritardo pesi<br />

così tanto nelle decisioni da prendere.<br />

Oggi sono arrivato in ritardo<br />

solo di cinque minuti (...!).<br />

Quando hai saputo del cambio di<br />

proprietà della Sestrieres SpA, ti<br />

sei preoccupato, hai incrociato le<br />

dita, oppure sei stato felice della<br />

novità?<br />

Penso che il cambio della società<br />

era oramai necessario. E visto che<br />

I SINDACI<br />

31


I SINDACI<br />

32<br />

Cesana Claviere Oulx<br />

que affascinato dall’ambiente, dal<br />

territorio, dallo sci e tutto ciò che<br />

un paese di montagna poteva offrire.<br />

Poi le generazioni si evolvono<br />

e tendenzialmente i figli non è poi<br />

che seguano i genitori nei loro entusiasmi.<br />

Avere una clientela statica<br />

e ripetitiva condiziona comunque<br />

lo sviluppo di un territorio. Se<br />

non c’è la neve non vengono o al<br />

contrario, ci insegnano come battere<br />

le piste, come e quando aprire<br />

o chiudere gli impianti. danno giudizi<br />

sul come fare le cose in base al<br />

tempo, al vento, se questo arriva<br />

dal fraiteve la colpa è della società<br />

che gestisce gli impianti o del comune.<br />

due sono gli obiettivi: vivacizzare<br />

la valle puntando su di un<br />

turismo rivolto ai giovani. Anche<br />

la vecchietta che vede il ragazzo<br />

con i capelli verdi ed il piercing al<br />

naso, per lo meno si incuriosisce, si<br />

diverte e si rianima.<br />

Se si continua a vedere gente che<br />

gironzola un po’ stancamente, depressa<br />

e parla dell’euro troppo caro<br />

oppure di pannoloni e prostate, ci<br />

si intristisce. Ecco il successo della<br />

vicina francia, centinaia e centinaia<br />

di giovani, pieni di entusiasmo.<br />

Certo, bisognerebbe rinnovare anche<br />

la clientela negli alberghi, ma<br />

questo è un altro discorso, legato<br />

alle loro strategie.<br />

saprei.<br />

Ritieni anche tu, che per il fatto<br />

che abbiano esagerati finanziamenti<br />

pubblici, la vicina Montgenevre<br />

parta sempre e comunque<br />

avvantaggiata rispetto le restanti<br />

stazioni della Vialattea?<br />

Non è un problema di finanziamenti<br />

pubblici, perché forse ne<br />

prendiamo più noi.<br />

La differenza sta nella gestione della<br />

tassazione, questa si è completamente<br />

diversa.<br />

Consente che una parte del reddito<br />

prodotto nella località, rimanga<br />

sul territorio e venga investito per<br />

le strutture.<br />

Dicono che da tranquillo quale sei<br />

nella vita quotidiana, poi quando<br />

sali in macchina ti trasformi e vai<br />

come un pazzo, è vero ?<br />

Vado veloce...non come un pazzo!<br />

La stagione in corso è assolutamente<br />

positiva per il numero di<br />

presenze turistiche, finalmente<br />

tanti giovani. Un turismo nuovo?<br />

Sono sempre stato ottimista e credo<br />

che quest’anno in corso ne abbia<br />

avuto la conferma.<br />

Bisogna lavorare tutti insieme per<br />

dare sempre qualcosa in più, novità<br />

e qualità.<br />

dobbiamo puntare sui giovani.<br />

Sono in fondo loro il futuro per il<br />

nostro turismo.<br />

Ti ritieni soddisfatto di quanto le<br />

Olimpiadi hanno lasciato in eredità<br />

all’alta valle?<br />

Per niente soddisfatto.<br />

Come sindaco di un comune parzialmente<br />

coinvolto dalla Vialattea,<br />

che sensazione hai della nuova<br />

gestione?<br />

Sicuramente un miglioramento nei<br />

rapporti fra le comunità. inoltre, e<br />

ci tengo a dirlo, la nuova gestione,<br />

sta instaurando una sinergia anche<br />

con il Comune di Oulx.<br />

La stagione in corso è positiva per<br />

il numero di presenze turistiche,<br />

finalmente tanti giovani. Un turismo<br />

nuovo?<br />

Ho sempre sostenuto che la vera<br />

forza trainante per le nostre montagne<br />

sono i giovani, mettono allegria<br />

e l’entusiamo che spigionano<br />

rende sicuramente più piacevole<br />

lavorare.<br />

Confrontarsi con la nuova generazione,<br />

con chi adesso ha la voglia<br />

e la possibilità di viaggiare, e di vedere<br />

nuovi posti fa bene non solo<br />

a noi amministratori, ma anche e<br />

soprattutto al paese, mi riferisco<br />

in particolar modo agli operatori<br />

locali.<br />

il futuro dei nostri posti è nelle<br />

mani di questo nuovo flusso turistico,<br />

certo bisognerebbe cambiare<br />

un po’ tutto il sistema.


Pragelato<br />

genza di tutte le istituzioni. Adesso<br />

un qualche segnale di disattenzione<br />

si percepisce. A volte il territorio<br />

deve costantemente sollecitare. Ci<br />

sono però dei segnali di recupero.<br />

Speriamo.<br />

Un tuo sincero giudizio su questo<br />

primo anno di nuova gestione<br />

della Vialattea.<br />

Con molta franchezza ero preoccupato<br />

perché non avevo percepito,<br />

o non ero in grado di capire, se il<br />

management da un punto di vista<br />

di gestione delle piste tenesse uno<br />

standard di qualità come prima. Mi<br />

riferisco al discorso battittura, preparazione<br />

piste ed innevamento. in<br />

realtà, l’anno scorso, con l’inverno<br />

disastroso che abbiamo avuto, è<br />

stato un test notevolissimo e devo<br />

dire che hanno fatto veramente<br />

un gran figurone. Lo dico con convinzione.<br />

questo mi ha dato molta<br />

tranquillità.<br />

Stai partendo per una riunione e<br />

nella tua auto hai solo quattro posti,<br />

che sindaco lasci a piedi?<br />

Bisogna assolutamente rispondere?<br />

Prendo un pulmino da nove.<br />

Devi scegliere il tuo successore<br />

per la carica di sindaco di Pragelato,<br />

su chi cade a tua scelta?<br />

Sicuramente escluderei chi tra i<br />

miei colleghi non ha compreso la<br />

necessità di fare gruppo, di lavorare<br />

insieme.<br />

Sauze d’Oulx<br />

sultano di un emirato arabo con<br />

relativo harem annesso, regista di<br />

successo di film a luci rosse?<br />

Regista di film a luci rosse.<br />

Un tuo breve giudizio, del primo<br />

anno della nuova gestione della<br />

Vialattea.<br />

La prima gestione completa è stata<br />

quella della stagione 2006-<strong>2007</strong>.<br />

É stata un’annata di scarsa neve e<br />

temperature alte. il mio giudizio<br />

è quindi assolutamente positivo.<br />

quest’anno lo scenario è migliore.<br />

E poi mi sembra che il numero<br />

dei contenti superi di gran misura<br />

quello degli scontenti.<br />

Per concludere ti tocca una breve<br />

ma spiritosa barzelletta.<br />

due giovani carabinieri sardi vengono<br />

mandati dal loro Comandante<br />

a partecipare ai campionati<br />

mondiali di corsa.<br />

Arrivati a destinazione, vengono<br />

informati dall’albergatore che<br />

dovranno dormire in una sola<br />

camera con letto matrimoniale. i<br />

giovani carabinieri, d’accordo sulla<br />

sistemazione, prendono posto<br />

nella loro camera.<br />

Si mettono a letto molto presto per<br />

essere riposati il mattino dopo, ma<br />

durante la notte uno dei due, sobbalzando<br />

sul letto, si rivolge al collega,<br />

dicendo: ”ehi ma cosa stai facendo?”<br />

e l’altro:”mi sto toccando!”<br />

e l’amico: sì, ma lo stai facendo con<br />

il mio arnese”. “E lo so, ma io domani<br />

ho la gara!”<br />

Sestriere<br />

la vecchia proprietà non riteneva<br />

più indispensabile investire è stato<br />

sicuramente un bene che sia stata<br />

venduta.<br />

E ora dopo un primo anno di gestione,<br />

qual è il tuo giudizio?<br />

L’ingegnere e l’amministratore delegato<br />

sono assolutamente persone<br />

affidabili e che rispettano gli impegni.<br />

Hanno a cuore la società ed<br />

hanno sgombrato il campo da quei<br />

dubbi che inizialmente, soprattutto<br />

nella gente, si nutrivano. quindi<br />

la paura della speculazione o del<br />

mordi e fuggi oggi non esistono.<br />

Hai necessità di consigli politici<br />

e puoi far riferimento ad un solo<br />

tuo collega sindaco, chi scegli ?<br />

Credo che anche altri abbiamo<br />

detto il Vescovo. Sono entrato nella<br />

categoria dei Sindaci come il meno<br />

esperto, rispetto agli altri. Amministrare<br />

Sestriere deve essere un po’<br />

disgiunto dall’essere influenzato.<br />

Una notte con Monica Bellucci ti<br />

costa un anno di stipendio, con<br />

Rosy Bindi, ti permette di rimanere<br />

sindaco a vita, chi scegli ?<br />

Né una né l’altra. quando sono<br />

stato eletto, si era ipotizzato chissà<br />

cosa potessi combinare. Ho<br />

sempre avuto un comportamento<br />

impeccabile. Credo che un personaggio<br />

pubblico debba comunque<br />

condurre una vita discreta. Poi nelle<br />

mura di casa ognuno fa quello<br />

che crede.<br />

I SINDACI<br />

33


Sauze d’Oulx<br />

Sestriere<br />

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A CHI VENNE L’IDEA?<br />

36<br />

Breve storia della Vialattea<br />

A chi venne l’idea?<br />

DI AMEDEO MACAGNO<br />

Si legge spesso che, Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana<br />

e le altre stazioni sciistiche della Vialattea<br />

fanno parte di un comprensorio prestigioso.<br />

Ideale per chi ama la montagna e gli sport ad<br />

essa collegati. Sestriere ne è l’epicentro. Sauze<br />

d’Oulx possiede piste con caratteristiche uniche<br />

al mondo ecc ecc.<br />

Tutto rigorosamente vero! Ma a chi venne<br />

l’idea? Chi fu il primo ad “inventarla”?<br />

Non c’è dubbio che negli anni ‘30, Edoardo<br />

Agnelli, figlio del senatore Giovanni, colui che<br />

fondò la Fiat, prima della sua prematura morte,<br />

aveva in mente qualche cosa del genere.<br />

Ma più che un comprensorio sciistico di grande<br />

dimensioni, Edoardo Agnelli realizzò un ente<br />

per la promozione turistica, che unì le Valli di<br />

Susa e Chisone. Grande appassionato di sci e<br />

montagna sicuramente voleva arrivare anche<br />

a quello che oggi si chiama Vialattea. Ma non


fece in tempo, un incidente aereo se lo portò<br />

via. Dopo la II Guerra Mondiale, nell’epoca della<br />

ricostruzione ci fu da rilanciare anche la montagna.<br />

E lo sviluppo turistico della zona, legato<br />

soprattutto allo sci significava la realizzazione<br />

di nuovi alberghi, seconde case, infrastrutture e<br />

più moderni impianti di risalita. Tutto costruito<br />

in breve tempo con un unico obiettivo: per far<br />

crescere le stazioni sciistiche per incrementare<br />

al meglio questo sport. A Sauze d’Oulx con le<br />

Famiglie Carretta e Ciaudano, al Sestriere con<br />

gli Agnelli e i Nasi, a San Sicario con alcune società<br />

sempre legate a nomi eccellenti dell’alta<br />

borghesia piemontese.<br />

Forse fin dall’inizio c’era l’intenzione di unire<br />

tutte le località in un unico dominio sciabile, ma<br />

nessuno riuscì a realizzarlo. Il primo che cercò di<br />

mettere d’ accordo un po’ tutti tra gli anni 60/70<br />

fu Marcello Paltrinieri. Maestro di sci, imprenditore,<br />

una vita passata a Sestriere, aveva bene in<br />

Dall’alto verso il basso:<br />

Il giovane Giovanni Agnelli ed il Senatore Giovanni Agnelli al<br />

Sestrieres.<br />

Il trasporto dei cavi per la funivia Alpette-Sises, la più elevata che<br />

sia stata costruita in tutta Italia quell’epoca (1931).<br />

Ampliamento dell’edificio di partenza della funivia<br />

Alpette-Sises (1933).<br />

Foto tratte da “Sestrieres, dalle origini agli anni ‘50”. G. Canale.<br />

A CHI VENNE L’IDEA?<br />

37


A CHI VENNE L’IDEA?<br />

38<br />

mente la Vialattea di oggi. fu lui a pensarla così<br />

com’è ora per primo. Ma alcune incomprensioni<br />

con chi comandava un tempo in fiat, proprietaria<br />

della maggior parte degli impianti sciistici della<br />

zona, ritardarono l’idea messa in piedi dal Paltrinieri,<br />

cioè la realizzazione della Vialattea, che<br />

venne in un certo senso archiviata. Ma in seguito<br />

avvenne ugualmente la sua realizzazione. Oserei<br />

dire, quasi “naturalmente”, o meglio per il “ritiro”<br />

dal mercato degli altri proprietari degli impianti<br />

della zona, come i Caretta, i Ciaudano, che in fasi<br />

diverse cedettero gli impianti di Sauze d’Oulx alla<br />

Sestrières. in seguito lo fece anche San Sicario.<br />

A questo punto siamo arrivati agli anni ‘80, tutti<br />

gli impianti di risalita passano nelle mani della<br />

fiat e del suo braccio operativo: la Sestrières Spa.<br />

Oggi la Sestrières è gestita da un nuovo Gruppo<br />

dirigenziale. L’ alleanza con la vicina Monginevro<br />

ed ecco la Vialattea oggi rinnovata e sempre più<br />

grande e completa grazie a nuove strategie con i<br />

partner d’Oltralpe.


GRAND HOTEL LA TORRE - Via della Torre 4 - SAUZE D’OULX (TO)<br />

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ADOLFO KIND<br />

40<br />

ADOLFO KIND<br />

DI AMEDEO MACAGNO<br />

Non c’è dubbio che la prima grande impresa sciistica<br />

d’italia la fecero Adolfo e Paolo Kind, in compagnia<br />

di un tenente di artiglieria da montagna di<br />

nome Luciano Roiti. Salirono da Borgone di Susa,<br />

raggiunsero la cresta del Monte Salancia e si buttarono<br />

senza paura sino a Giaveno. “La neve era<br />

alta circa tre metri... nonostante queste condizioni,<br />

superammo ugualmente un dislivello di 1700<br />

metri in 5 ore e mezzo, tracciando un solco profondo<br />

dai 25 ai 50 centimetri…” scrisse il giovane<br />

ufficiale che, insieme ad Eugenio Rossi, capitano<br />

dei bersaglieri, anch’egli pioniere dello sci (aveva<br />

provato “skiare”al Moncenisio), intuì il prezioso<br />

utilizzo che tali attrezzi avrebbero avuto in campo<br />

militare. dell’impiego degli sciatori a scopi bellici,<br />

si occuperà poi, nel 1900, sulla Rivista Militare italiana,<br />

il Maggiore Oreste zavattari, con un vero e<br />

proprio trattato in materia, dal titolo: “Gli ski nella<br />

Guerra d’ inverno sulle nostre Alpi”. intanto i pionieri<br />

dello sci, seguendo i consigli di “papà Kind”,<br />

aumentarono vertiginosamente. Ma chi era veramente<br />

Adolfo Kind? E come mai la storia dello sci<br />

italiano è così legata a questo eclettico ingegnere<br />

svizzero, che a fine Ottocento compera il libro di<br />

Nansen - “Attraverso la Groenlandia con gli Ski” - e<br />

decide di sciare sotto casa e sulle montagne che<br />

circondano Torino? Per lui veniva prima la montagna<br />

con le sue avventure o l’ ingegneria? forse,<br />

se potessimo osservare la mappa genetica della<br />

famiglia Kind, avremmo la sorpresa di trovare cromosomi<br />

a forma di sci. fu proprio lui ad attirare<br />

in italia i due maestri norvegesi che davano spettacolo<br />

sciando in tutta Europa: i fratelli Harald e<br />

Trygwe Smith. Mete preferite dall’ ingegnere furono<br />

senza dubbio quelle dell’Alta Valle Susa. Si<br />

recò spesso sui pendii di Sauze d’ Oulx e di Bardonecchia<br />

dove in seguito i Kind presero anche casa.<br />

Adolfo Kind nasce a Coira nel 1848. dopo una<br />

laurea in chimica tecnica alla facoltà di ingegneria<br />

di Basilea, decise di trasferirsi in italia per dirigere<br />

una fabbrica di candele a Mira, vicino a Venezia.<br />

Poco tempo dopo, si trasferisce a Torino, dove nel<br />

1890, fonda la fabbrica Kind, che ben presto crebbe,<br />

soprattutto grazie all’abilità del suo fondatore<br />

che conosceva bene tutte le proprietà delle fibre<br />

necessarie a fare un buon stoppino. Tutto andava<br />

a gonfie vele. Ma presto, in casa Kind arrivò la<br />

tragedia. Esattamente il 5 agosto 1907, durante il<br />

tentativo di ascensione al Piz Bernina, “papà Kind”<br />

precipita e muore.<br />

Capanna Kind a Sauze d’Oulx.


INFO: O: Sede - Via Rovigo 9 - 10152 Torino (Italy)<br />

Pista - Sauze d’Oulx, in località Pin Court - Torino<br />

(Ex sito Olimpico partenza free-style) - Cell.: +39 349 0609702<br />

STORIA DELLO SCI<br />

41


Tutto il benessere che vuoi<br />

Al Villaggio Olimpico vi aspetta un’accogliente<br />

e attrezzata Beauty Farm con sauna, vasca idromassaggio,<br />

bagno turco ed esperte mani per diversi tipi<br />

di massaggi. In questi spazi del relax, ogni particolare,<br />

dagli ambienti ai colori, alle particolari scelte di illuminazione<br />

è stato studiato e allestito con la massima attenzione<br />

per il vostro wellness. Le tariffe del centro benessere,<br />

inoltre, sono state pensate per ogni esigenza: dal<br />

“mattino” alla “giornata relax”, dal “weekend in forma”<br />

alla “settimana benessere”. Da provare il “percorso<br />

umido”.<br />

Questione di gusto<br />

Se invece siete dei palati raffinati, il ristorante diVino<br />

Olimpo è una tappa obbligata. Ad accogliervi un locale<br />

rilassante, dall’ambiente moderno ed elegante, declinato<br />

in sfumature amaranto. I tavoli sono disposti attorno a<br />

una cella termoregolata, con vetrine a vista che ospitano<br />

oltre 650 etichette di vini. Le specialità gastronomiche<br />

Villaggio Olimpico di Sestriere<br />

Via Cesana s.n.c. - 10058 Sestriere (TO) Tel. 0122.798401<br />

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42<br />

Relax in quota<br />

L’inverno è più comodo<br />

spaziano dalla più classica cucina italiana, spesso rivisitata,<br />

alle specialità locali, tra cui spiccano prelibatezze come<br />

la fonduta, il vitello fassone e il dessert piemontese<br />

per eccellenza, il “bunet”. Il venerdì, serata di pesce<br />

fresco. Se tornate per la terza volta potrete ottenere il<br />

10% di sconto (bevande escluse). Fin dalla prima volta,<br />

poi, se siete in sei o più persone, prenotando,<br />

vi aspetta una piacevole sorpresa...<br />

Liberi tutti!<br />

A intrattenere i più piccoli, ci pensa il programma<br />

di animazione del gruppo Samarcanda. Al Villaggio,<br />

i vostri bambini potranno cenare a partire dalle 19.30<br />

(la serata del giovedì è dedicata alla pizza) e scatenarsi<br />

con la baby dance e gli spettacoli del Mini e Junior Club<br />

fino alle 22.45. Con la formula ospiti, inoltre, i più piccoli<br />

avranno il loro pasto “versione giorno”, ovvero<br />

dalle 10 alle 17, e, se le condizioni del tempo<br />

lo permettono, indimenticabili uscite sulla neve<br />

a bordo di enormi bob e ciambelle gonfiabili.


UNA MONTAGNA DI<br />

MANIFESTI<br />

Il famoso manifesto di Felice Vellan, anni ‘50<br />

DI AMEDEO MACAGNO<br />

“È nata Sportina un sogno nella foresta. Sciatori<br />

non si nasce a Sportina si diventa”.<br />

Ecco uno dei tanti slogan che nell’immediato dopoguerra<br />

pubblicizzavano Sauze d’Oulx.<br />

Siamo nel 1950, e in molti manifesti pubblicitari<br />

delle stazioni di sport invernali delle valli di Susa<br />

e Chisone ci sono frasi come questa. Manifesti affascinanti<br />

e coloratissimi che molto spesso riportavano<br />

le opere di noti pittori dell’epoca, come,<br />

Cesare Maggi o felice Vellan.<br />

Ma la cartellonistica di montagna “made in italy”,<br />

nasce molti anni prima. E’ necessario fare un salto<br />

ai primi anni del 1900, quando la pubblicità sì esibisce<br />

come elemento di presentazione nei primi<br />

orari ferroviari o sulle pubblicazioni riservate all’alpinismo<br />

ed agli sport invernali.<br />

Gino Boccasile.<br />

Bozzetto a tempera per manifesto, cartolina e pieghevole, 1946.<br />

Anonimo. Bozzetto a tempera per manifesto non stampato, 1935 (circa).<br />

UNA MONTAGNA DI MANIFESTI<br />

43


UNA MONTAGNA DI MANIFESTI<br />

44<br />

i grandi formati, e cioè, i manifesti, salvo poche<br />

eccezioni, arrivano un po’ dopo. E sarà lo sci a farla<br />

da padrone su questi. Complice anche l’italia<br />

fascista che sostenne alla grande questo “nuovo<br />

sport”, che fino a pochi anni prima era praticato<br />

solo da una piccola elite e che durante il ventennio<br />

di Mussolini diventerà un passatempo più popolare.<br />

Nasce quindi un nuovo turismo, una nuova<br />

alternativa al soggiorno montano estivo. Ed ecco<br />

dunque i primi grandi manifesti pubblicitari.<br />

Negli anni trenta le più importanti “affiches” piemontesi<br />

sono quelle che pubblicizzano Sestriere.<br />

La località nata per volere del senatore Giovanni<br />

In alto a destra: Felice Vellan, “Gara della Leja”, Salice d’Ulzio, 1947.<br />

A fianco: Anonimo. Manifesto, stampa di Gros- Monti, 1930.


Autoritratto. Luigi Benedicenti, 2005.<br />

Agnelli e di suo figlio Edoardo, possiede oggi<br />

moltissimi manifesti pubblicitari “d’antan”.<br />

Tutti hanno una certa impronta, una loro<br />

classicità.<br />

A differenza di altre stazioni che mostrano<br />

orde di sciatori, spesso ammassati uno contro<br />

l’altro, le “affiches” del Colle, configurano<br />

quasi sempre sciatori immortalati nel pieno<br />

della loro discesa, ben lontani dalla folla.<br />

È il caso di un magnifico manifesto di Sestrières<br />

firmato nel 1935 da Mario Puppo, che ritrae<br />

una donna che alza un velo di neve sotto gli<br />

sci. Una donna solitaria è anche raffigurata nella<br />

più nota “affiches” di Gino Boccasile meglio conosciuta<br />

come: “la donna in verde” del 1948. Lei<br />

è una bella bruna con occhiali da sole che, seduta<br />

sulle nevi di Sestriere, sfoggia il suo abbronzatissimo<br />

“decolté”.<br />

Oggi questi manifesti sono ricercatissimi dai collezionisti<br />

e hanno raggiunto cifre da capogiro.<br />

A firmare le affiches della stazione che fu degli<br />

Agnelli, non furono solo Mario Puppo e Gino Boccasile,<br />

ma una miriade di illustratori più o meno<br />

noti come: Giuseppe Riccobaldi, Gugli Rossi, Adalberto<br />

Compagnoli e tanti altri.<br />

E quando dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’italia<br />

dovrà ricostruire anche il turismo di montagna,<br />

sarà curioso notare che il messaggio pubblicitario<br />

più in auge per Valle di Susa e Chisone, arriva da<br />

Sauze d’Oulx dove l’ingegnere Ettore Caretta, per<br />

lanciare Sportina, fa pubblicare un paio di manifesti<br />

di grande pregio. Ambedue comunicano<br />

naturalmente lo sci. il primo è datato 1947/48. Si<br />

tratta di una vera e propria cartina piste di grandi<br />

dimensioni che indica gli impianti dell’epoca e anche<br />

un primo collegamento con Sestriere. i disegni<br />

di alcuni sciatori sullo sfondo sono da attribuirsi<br />

Illustrazione per pieghevole pubblicitario dove è raffigurato lo<br />

scalone dei Duchi d’Aosta (Sestriere).<br />

Anonimo. Illustrazione per pieghevole<br />

pubblicitario, 1958.<br />

Cesare Maggi. Pubblicità Hotel Miravalle, 1923.<br />

Pieghevole turistico di Cesana e i Monti<br />

della Luna, copertina anni ‘50.<br />

45


46<br />

probabilmente a felice Vellan, autore del secondo<br />

e coloratissimo manifesto dove sono raffigurati<br />

tantissimi sciatori di ogni età che, sorridenti, sono<br />

ammassati in attesa di un impianto di risalita che<br />

li porterà sui campi da neve di Sportinia.<br />

Prima di Carretta, Sauze con l’immagine di uno<br />

sciatore (pare l’ex campione degli anni ‘20 Luigi<br />

faure immortalato in perfetto stile Telemark), veniva<br />

comunque pubblicizzata da alcune “Brochures”<br />

o cartoline firmate Cesare Maggi. Più che la località<br />

nel suo insieme, qui si pubblicizzava l’Hotel<br />

Miravalle di Placido Eydallin. Ma si sa! A quell’epoca,<br />

promuovere un solo albergo, era dare risalto<br />

all’intera stazione.<br />

2<br />

In alto: Giuseppe Riccobaldi del Bava. Manifesto pubblicitario su rivista e cartolina,<br />

1936.<br />

Sopra: Giuseppe Riccobaldi del Bava. Illustrazione per pieghevole pubblicitario, 1935.<br />

A fianco: Gugli Rossi. Tempera per manifesto non stampato, 1937.


K’enz Café e Residence du Commerce di Oulx.<br />

Come prima più di prima.<br />

Rivivono la tradizione e l’ospitalità.<br />

48<br />

Sin dai primi anni del ‘900 Oulx era considerato indiscusso<br />

centro strategico e nevralgico per lo sviluppo<br />

turistico-economico dell’alta valle di Susa.<br />

il paese disponeva infatti di un ufficio postale e<br />

telegrafo, Stazione Carabinieri, Guardia di finanza<br />

e forestali, Ufficio del Registro, sede di Pretura,<br />

Stazione ferroviaria internazionale. inoltre si costruivano<br />

negozi ed esercizi pubblici di buon gusto,<br />

bar, osterie ed alberghi che già offrivano moderni<br />

comfort, con servizio di automobili per ogni<br />

destinazione e servizio guide. “Una delle strutture<br />

più raccomandate, era il Commercio, con gran dehor,<br />

socio del Touring Club francese ed italiano,<br />

illuminazione elettrica, alloggi e camere unite e<br />

separate con comfort desiderabile, servizio<br />

inappuntabile, cucina di 1° ordine, pensione<br />

per famiglie, vini fini dell’astigiano e<br />

di Chiomonte, liquori, ufficio di corrispondenza,<br />

automobili e vetture per la francia”.<br />

questo avveniva nel 1913, come riportato<br />

nella Guida Turistica delle Alte Valli di Susa,<br />

Edoardo quaranta Editore fenils. Per tutto<br />

il ‘900 il Commercio è stato vero punto di<br />

riferimento per l’alta valle di Susa, con una<br />

vastissima clientela locale ed internazionale.<br />

Per oltre sessant’anni (1930-1992) la<br />

famiglia Blanc con cinque generazioni che<br />

DI PAOLO BLANC<br />

Sopra il Cav. Blanc con l’interprete Amedeo Perron<br />

in rigorosa livrea. Fine anni ‘50.<br />

Sotto: Hotel Commercio, Tabaccheria Valletti e Hotel Alpi<br />

Cozie. Primi decenni del ‘900.<br />

Lato: una carrozza sosta dinanzi al Commercio. Primi ‘900.


vi sono transitate, ne ha condotto il cammino. Al<br />

suo interno sono stati girati film prestigiosi come<br />

ad esempio il mitico film prodotto dalla Luxfilm,<br />

“il Cammino della speranza”, girato nel 1950 con<br />

protagonisti Raf Vallone e la bellissima Elena Varzi,<br />

conosciuta sul set e divenuta poi sua moglie.<br />

Personaggi quali Mike Bongiorno e Aldo Maccione,<br />

hanno usufruito periodicamente dei servizi e<br />

dell’ospitalità. Ed oggi l’ex Commercio è tornato a<br />

nuova vita, più bello ed attivo che mai.<br />

il bar, il K’enz Cafè, con le volte di un tempo, ha saputo<br />

mantenere quel gusto retrò, ma con un “progetto”<br />

di qualità e di ristorazione al servizio della<br />

clientela aggiornato ed al passo con i tempi.<br />

L’abilità nella progettazione del locale, rimasto<br />

intatto nelle sue peculiarità di tipico bar di montagna<br />

e la costante applicazione al lavoro e all’organizzazione<br />

tutti i giorni di Vincenzo e Letizia,<br />

rendono il K’enz uno dei bar di assoluto riferimento<br />

per tutta l’alta valle di Susa. il K’enz offre un<br />

servizio accurato di caffetteria ed aperitivi, con un<br />

bancone coloratissimo e ricchissimo di sfiziosità. il<br />

K’enz è anche birreria, dispone di sala giochi e sala<br />

fumatori. inoltre il locale si propone per rinfreschi,<br />

ricevimenti e meeting. divertenti e piacevoli le serate,<br />

praticamente ogni sabato dell’anno ed assolutamente<br />

imperdibili gli eventi con guest star.<br />

Le 17 camere dell’ex Albergo Commercio hanno<br />

lasciato posto al Residence du Commerce, una<br />

funzionale struttura gestita con professionalità da<br />

Rocco Campanella, densa di fascino e con servizi<br />

di altissima qualità. il Residence du Commerce dispone<br />

infatti di 15 ampi appartamenti di cui 8 Monolocali<br />

e 7 Bilocali, arredati in stile rustico montano,<br />

tutti dotati di servizi privati, angolo cottura<br />

completamente attrezzato e lavastoviglie.<br />

La vicinanza alla stazione ferroviaria, all’area taxi e<br />

fermata bus, nonché a circa 10/15 minuti dalle località<br />

sciistiche del vastissimo comprensorio della<br />

Vialattea, permettono senz’altro una vacanza<br />

“comoda” e da sogno o una residenza appropriata<br />

per esigenze professionali.<br />

Costantino Vitagliano<br />

e Melissa Satta<br />

al K’enz.


L’INTERVISTA<br />

40<br />

Oulx ti apre le porte<br />

La storia in breve<br />

È un paese di antiche origini, alcuni ritrovamenti<br />

archeologici attestano la presenza dell’uomo nella<br />

zona fin da tempi remoti. Vi abitarono le tribù celto-liguri<br />

del re Cozio e, in seguito, i Romani vi insediarono<br />

la mansione di Ad Martis. fino al iX secolo<br />

è un importante punto di passaggio e di sosta sulla<br />

strada per il Monginevro. Nel 1065 la Bolla del<br />

vescovo Cuniberto di Torino dona alla Prevostura<br />

di Oulx numerose chiese. Nell’Xi secolo, Oulx entra<br />

a far parte dei domini dei delfini di Vienne ed<br />

è centro di uno degli Escarton del brianzonese. A<br />

partire dal 1349, il territorio di Oulx viene ceduto<br />

alla corona di francia. Tra Cinquecento e Seicento<br />

è terra di scontro tra cattolici e valdesi nelle Guerre<br />

di Religione. Nel 1713, con il trattato di Utrecht,<br />

Oulx passa sotto il dominio dei Savoia.<br />

La parlata. il Patois<br />

in occasione della fiera dello Scapolare o alla fiera<br />

franca di Oulx si incontravano ogni anno persone<br />

provenienti da tutti i paesi della valle e anche da<br />

più lontano. Parlavano in patois e si comprendevano<br />

anche se vi erano differenze nella parlata.<br />

Ognuno riconosceva il luogo di provenienza degli<br />

altri dal loro modo di parlare. il patois con tutte<br />

le sue differenze e particolarità proviene in gran<br />

parte dal latino e fa parte delle lingue gallo-romanze.<br />

Il turismo<br />

Ad Oulx, nel 1906 veniva inaugurata la prima<br />

stazione di sci alpino con un’esibizione sciistica a<br />

Sauze d’Oulx, ricordava il Tournig Club nel 1935. “il<br />

bacino di Oulx è veramente imponente per la sua<br />

spaziosità e pel meraviglioso suo sfondo formato<br />

dalle massicce e nevose pareti di monti che lo circondano...”<br />

citava la Guida Turistica delle Alte Valli<br />

di Susa nel remoto 1913. “...Pel la bellezza dei suoi<br />

dintorni è nel periodo estivo frequentatissima da<br />

villeggianti e famiglie in cerca di una temperatura<br />

oltremodo salubre...”.


...per la Vialattea<br />

il territorio di Oulx, uno dei più vasti dell’alta valle<br />

di Susa, conta ben 18 frazioni: Villard, Constans,<br />

Clots, Royeres, Beaulard, Savoulx, Puy, Signols,<br />

Auberges, Beaume, Chateau Beaulard, Vazon,<br />

Pierremenaud, Gad, Soubras, Amazas, San Marco<br />

e Monfol.<br />

Piccoli tesori che racchiudono un immenso patrimonio<br />

di arte, storia e cultura.<br />

Oulx negli ultimi anni ha saputo offrire ai suoi fruitori<br />

una ricettività alberghiera sempre maggiore.<br />

dai pochi posti letto di qualche anno fa, oggi si<br />

contano numerose strutture ricettive in grado di<br />

garantire efficienza e professionalità per le più<br />

svariate esigenze.<br />

Le tradizioni<br />

La fiera franca, che si svolge annualmente la prima<br />

domenica di ottobre, è una delle più grandi<br />

ed importanti manifestazioni della Valle di Susa<br />

intera.<br />

Ad Oulx, ogni anno, arrivano migliaia di turisti, attratti<br />

dall’emozione di rivivere, oggi come ieri, le<br />

antiche usanze di un paese di montagna.<br />

La storia della fiera in uno spot.<br />

Nel 1494, per le strade di Oulx transitarono gli<br />

eserciti di Carlo Viii diretti alla conquista del regno<br />

di Napoli. Le schiere di Re Carlo imposero sacrifici<br />

enormi alla popolazione, come già era avvenuto<br />

nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d’Angiò.<br />

Per compensare la comunità dai danni subiti,<br />

il sovrano permise all’abitato di Oulx di tenere,<br />

ogni anno negli ultimi giorni d’estate a partire dal<br />

15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle<br />

tasse foranee.<br />

Più tardi, nel marzo 1529, francesco i concederà<br />

alla comunità di Oulx di tenere un mercato settimanale<br />

nella giornata di sabato.<br />

L’INTERVISTA<br />

51


CRISTINA PARODI<br />

52<br />

CRISTINA PARODI<br />

LE EMOZIONI DI CRISTINA DI CASA A<br />

JOUVENCEAUX<br />

DI RITA QUARTA<br />

FOTO DI STEFANO GUINDANI<br />

Cosa delle nostre montagne l’ha colpita in tal<br />

misura da farle diventare meta prediletta delle<br />

sue vacanze?<br />

“Sono sempre venuta a sciare a Sauze, sin da<br />

bambina. La mia famiglia ha origini piemontesi,<br />

di Alessandria, per l’esattezza. i miei genitori com-<br />

LA VIALATTEA...<br />

UNA BELLEZZA<br />

MOZZAFIATO<br />

prarono casa a Sauze, credo agli inizi degli anni<br />

’70, quando io ero piccolissima e da lì è iniziata la<br />

mia avventura sugli sci. Ho sempre trascorso le vacanze<br />

invernali a Sauze, venivamo anche d’estate,<br />

avevamo e possediamo tutt’ora la casa al condominio<br />

florida Prata, proprio in centro. Ricordo di<br />

essere cresciuta lì, d’inverno a sciare e a giocare su<br />

questi pianerottoli di casa, di quelle case che hanno<br />

il pianerottolo intorno alle scale e lì, bambini,<br />

correvamo come dei pazzi.<br />

Recentemente, essendo una famiglia molto numerosa,<br />

tra fratelli, sorelle, nipoti ecc, nella casa di<br />

Sauze non ci si stavamo più tutti, ed allora Giorgio<br />

ed io abbiamo deciso di staccarci. Contemporaneamente<br />

ho scoperto Jouvenceax, che devo dire,<br />

da ragazza non conoscevo,<br />

ma forse<br />

allora non era neanche<br />

così carina<br />

e ben tenuta. Ho<br />

scoperto il borgo<br />

grazie a dei miei<br />

amici che erano ve-<br />

“Andammo quindi<br />

a vedere il paese<br />

e rimanemmo colpiti<br />

dalla bellezza<br />

del borgo”<br />

nuti a trovarci a Sauze ed essendo tutti gli alberghi<br />

del paese pieni, trovarono posto in questo piccolo<br />

albergo a Jouvenceaux. Andammo quindi a vedere<br />

il paese e rimanemmo colpiti dalla bellezza del<br />

borgo. da lì iniziammo a sondare il terreno, cercando<br />

delle case da comprare e da ristrutturare,<br />

così abbiamo trovato la nostra attuale baita. C’è<br />

piaciuta sin dal primo momento”.<br />

Il Comprensorio della Vialattea è un connubio<br />

indissolubile di natura e sport. Paesaggi unici?<br />

“Ne ho girati tanti di posti montani, prima di ritornare<br />

a Sauze ed acquistare definitivamente casa a<br />

Jouvenceaux. devo ammettere che non ho trovato<br />

altrove un posto bello come l’intero comprensorio<br />

della Vialattea. Nel momento in cui ci sono le<br />

condizioni di tempo e di neve ottimali, ti permette<br />

di sciare tutto il giorno senza fare due volte la stes-


sa pista. Ha un’estensione incredibile ed una bellezza<br />

di paesaggio mozzafiato. Ma credo che questo<br />

corrisponda ad un’altra caratteristica di Sauze,<br />

che è rimasta una località sciistica molto sportiva,<br />

sana e poco mondana, se vogliamo. È differente<br />

dai tanti altri centri che hanno sviluppato un turismo<br />

un po’ di lusso, modaiolo. A Sauze va chi ama<br />

veramente sciare, gli sportivi”.<br />

La nostalgia per le nostre montagne le viene soprattutto<br />

quando....<br />

“Vivo a Bergamo e lavoro a Milano. A volte mi capita,<br />

quando sono costretta a rimanere in città per<br />

lavoro, di pensare a come sarebbe bello essere in<br />

montagna. Mi capita soprattutto durante le tiepide<br />

giornate di primavera, secondo me la stagione<br />

ideale per sciare...sono una gran freddolosa. Certo,<br />

il massimo del lusso sarebbe riuscire a sciare in un<br />

giorno infrasettimanale, quando non c’è nessuno,<br />

oppure farsi finalmente un bella settimana bianca,<br />

cosa che per il momento non siamo ancora mai riusciti<br />

a fare. Magari sciare di mercoledì, toh”!<br />

Ai suoi bimbi cosa offre il comprensorio della<br />

Vialattea?<br />

“Ho tre bimbi e sicuramente a Sauze non si annoiano.<br />

Le piste della Vialattea offrono la possibilità<br />

di sciare per diversi livelli di capacità. i due bimbi<br />

più grandi, di dieci e undici anni sciano bene e<br />

quindi vengono con noi senza problemi. La piccolina,<br />

che ha solo sei anni, ovviamente è un pelino<br />

più lenta e quindi cerchiamo di evitare i muri<br />

o le zone più ghiacciate, sulle quali incontrerebbe<br />

qualche difficoltà.<br />

Non cerchiamo cose strane. Abbiamo l’abitudine<br />

di sciare in tarda mattinata, ci fermiamo a mangiare<br />

in qualche posticino carino dove poter stare<br />

tutti insieme e poi, torniamo a casa a metà pomeriggio,<br />

stremati”.<br />

Cosa mi racconta della sua meravigliosa casa?<br />

“È semplice, in rigoroso stile montano, l’abbiamo<br />

fatta fare da davide, un falegname di Salbertrand.<br />

È bravissimo quel ragazzo. È una casa normalissima,<br />

è molto bella la struttura della baita. È stata<br />

ristrutturata mantenendo tutte le caratteristiche<br />

in legno e le pareti con le pietre a vista. quindi<br />

l’arredamento richiede veramente poco, per non<br />

caricarla troppo.<br />

È un’atmosfera molto bella”.<br />

CRISTINA PARODI<br />

53


GIAN PIERO GASPERINI<br />

54<br />

Gian Piero Gasperini<br />

Genova per lavoro, Sauze per amore<br />

DI PAOLO BLANC<br />

FOTO UFFICIO STAMPA GENOA CALCIO<br />

Nei giorni infuocati, da Natale all’Epifania, a molti<br />

sarà capitato di incrociare per le vie del paese, o<br />

“giù per il Moncrò”, Gian Piero Gasperini, il bravo<br />

allenatore da qualche anno in corso al Genoa e<br />

che si racconta sulle pagine del Magazine: “Amo<br />

la montagna d’inverno, qui ho la casa, per me è<br />

naturale venire a sciare. Sono di Grugliasco e frequento<br />

Sauze sin da ragazzino”.<br />

Cosa pensa delle Valli ex olimpiche?<br />

“Un’olimpiade molto positiva che ha dato lustro<br />

ed ampio risalto al territorio, alla sua bellezza, ‘noi’<br />

lo sappiamo bene: la forza è lo sci”.<br />

Ama Sauze d’Oulx?<br />

“qui è un ritrovo, per noi affezionati queste montagne<br />

rappresentano a tutti gli effetti una seconda<br />

casa, così vicine, così comode. io, quando arrivo<br />

mi sento meglio. Sauze mi piace anche l’estate.<br />

Sebbene si vada in ritiro e si inizi la preparazione<br />

atletica molto presto, una settimana almeno non<br />

la perdo mai. Spesso trascorro il ferragosto con la<br />

famiglia”.<br />

Tifoso di quale squadra?<br />

“Sono cresciuto nella Juventus, in quella società<br />

ho fatto tutta la trafila, ma...si è sempre tifosi della<br />

squadra che si allena”.<br />

Si dice che il calcio oggi, per le vicende che tutti<br />

conosciamo, sia malato. Cosa pensa della nuova<br />

iniziativa di portare più bambini e famiglie allo<br />

stadio?<br />

“io contesto che il calcio sia malato. È malato il<br />

contorno. Sono convinto che questo sport sia un<br />

grande veicolo per migliorare questa nostra società,<br />

ma purtroppo, anziché essere preso come<br />

esempio, spesso viene infangato per ragioni extracalcistiche.<br />

il calcio è una grande occasione per i<br />

bambini, per le famiglie, per riavvicinare e restituire<br />

i valori che sono dello sport e del calcio in particolare.<br />

Proprio dai bambini, dalla loro esaltazione<br />

positiva, si può creare un ambiente migliore.”.<br />

Quali sono gli episodi professionali come gio-


catore ed allenatore che ricorda con maggiore<br />

emozione?<br />

“É chiaro che i momenti in cui si vince sono quelli<br />

che rimangono impressi con più piacere. Ma<br />

ricordo espressamente la prima scelta che ho<br />

fatto quando smisi di giocare: allenare i giovani,<br />

ho proprio iniziato con i ragazzini di dodici anni<br />

della Juve. La seconda scelta importante è stata<br />

l’abbandono del settore giovanile per entrare nel<br />

mondo professionistico. E qui ho dovuto rimettere<br />

in gioco tutto ed andare a propormi. Una decisione<br />

in quel momento molto difficile, ma che si è<br />

rivelata poi molto fortunata. Ci tengo a sottolineare<br />

che allenare il settore giovanile è stata una palestra<br />

di vita incredibile ed ancora oggi quell’esperienza<br />

me la porto dietro e dentro di me. i giovani<br />

ti danno tutto, giocano in maniera disinteressata,<br />

hanno grande entusiasmo. Per questo riuscire a<br />

portare i ragazzi, le famiglie, i bambini negli stadi,<br />

dev’essere un obiettivo. in questo senso Genova<br />

è un caso piuttosto atipico: lo stadio è nella città,<br />

vicino alla gente, il nonno con il nipote che vanno<br />

alle partite, partecipano alle trasferte. i decreti che<br />

vietano questa possibilità sono assurdi”.<br />

il mister ritorna a bomba su ciò che certamente<br />

lo differenzia da molti allenatori professionisti: il<br />

grande lavoro fatto a stretto contatto con i più piccoli.<br />

Ama il calcio d’antan, non si parla di un mondo<br />

ovattato...che comunque gli appartiene. Come<br />

se la cava con gli sci ai piedi?<br />

(risata!) “Ho iniziato a sciare di nascosto, perché<br />

già giocavo e le società avevano posto il veto alla<br />

pratica dello sci. Sono un autodidatta, poi, a lungo<br />

andare... si scende con naturalezza. Lo sci dopo il<br />

calcio è il mio sport preferito”.<br />

Si diverte quindi sulla Vialattea?<br />

“É senz’altro uno dei più affascinanti comprensori<br />

sciistici in assoluto, molto vario, diverso nelle difficoltà<br />

e nei paesaggi che si incontrano. inoltre le<br />

piste sono ben battute, preparate. L’anno scorso<br />

l’organizzazione è stata fenomenale: una stagione<br />

intera senza neve e dalle temperature altissime.<br />

Eppure, anche in quelle condizioni improponibili,<br />

sono riusciti a farci sciare tutto l’anno ed è stato<br />

veramente un successo”.<br />

La prossima estate potremo assistere agli allenamenti<br />

del Genoa su qualche campo dell’alta<br />

valle?<br />

“Ci sono stati dei contatti, è un problema di strutture,<br />

la valle di Susa sta iniziando ad adeguarsi per<br />

poter ricevere squadre di calcio di un certo livello.<br />

Già vi è un fiorire di scuole calcio molto valide, ciò<br />

è positivo. qui ci sono tanti genovesi, Sauze è una<br />

colonia numerosissima, c’è un nuovo campo sportivo.<br />

quello che sarà possibile fare sarà fatto...”.<br />

Ci lasciamo così con uno dei suoi tanti sorrisi, e<br />

con un invito personale ad andarlo a vedere e trovare<br />

sul campo, durante il suo lavoro, lavoro che<br />

parte da lontano...<br />

in fondo Gian Piero Gasperini è uno di noi.<br />

Non gli ho chiesto dei campionati pulcini, giovanissimi,<br />

esordienti, in valle di Susa...avrebbe potuto<br />

spiazzarci.<br />

Da sinistra: Stefano Capozucca (consulente), il Mister Gasperini<br />

ed il vicepresidente Giambattista Pastorello.<br />

GIAN PIERO GASPERINI<br />

55


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Quest’inverno vado a Sestriere….<br />

a giocare a golf…<br />

DI DONATELLA BERNARD<br />

No…no…non avete letto male, tanto meno l’autore<br />

si è sbagliato, quest’inverno oltre a salire al<br />

Colle per percorrere le fantastiche piste della Vialattea<br />

gli appassionati di golf potranno praticare il<br />

loro sport preferito nel più grande campo indoor<br />

d’Europa.<br />

infatti potrete trovare proprio al Sestriere tutto<br />

quello che vi serve per praticare questo sport<br />

estivo anche quando il termometro segna 5 gradi<br />

sotto zero. Per sentirvi dei campioni d’alta quota<br />

ognuno di voi avrà a disposizione una nuovissima<br />

sacca di ferri, un maestro federale pronto a guidarvi<br />

in questa avventura e ben 25 metri di volo<br />

prima che la pallina finisca nella rete di contenzione.<br />

in una gabbia virtuale, grazie ad un macchinario<br />

all’avanguardia, potrete misurare la vostra abilità<br />

golfistica come se foste su veri e propri percorsi di<br />

campionato. il vostro swing, infatti, viene “ vivisezionato<br />

” da un congegno molto sofisticato che, in<br />

virtù dell’avanzatissima tecnologia raggiunta dall’impianto<br />

simulatore PGM, copia con precisione<br />

assoluta la traiettoria del colpo: scagliare la palla<br />

proiettandola sullo schermo gigante è una sensazione<br />

fantastica! Ma non finisce qui…in questa<br />

struttura potrete cimentarvi sul putting green (fedelmente<br />

riprodotto in erba sintetica ) e decidere<br />

di prendere lezioni con i nostri maestri federali<br />

(Sergio Bertaina, Hermann Casse, Alessandro Pittaluga)<br />

per arrivare all’appuntamento estivo più<br />

pronti che mai.<br />

Una domanda all’ideatore di questo progetto innovativo:<br />

Hermann perché una palestra di golf<br />

indoor a Sestriere?<br />

quest’idea è nata per dare qualcosa in più ad una<br />

stazione di fama mondiale come Sestriere, rendendola<br />

agli occhi di chi la frequenta un parco<br />

divertimento a 360 gradi.<br />

il commento conclusivo spetta a Paolo de Chiesa,<br />

GOLF D’INVERNO<br />

57


GOLF D’INVERNO<br />

58


“...resterete<br />

di stucco”<br />

GOLF D’INVERNO<br />

59


GOLF D’INVERNO<br />

60<br />

presidente del Golf Club Sestrieres: cosa pensa di<br />

questa novità?<br />

“Sono euforico e non esagero. i golfisti incalliti,<br />

ovvero il 99% dei giocatori, persino in montagna<br />

riescono a sdoppiarsi tra il piacere di sciare e la nostalgia<br />

per il golf. quella del mio amico Hermann è<br />

stata proprio un’idea geniale perché colma il vuoto<br />

del golfista in alta quota, offrendo la possibilità<br />

a chi non ha mai praticato il golf di avvicinalo<br />

aggirandone tabù e pregiudizi. Come si sa, però,<br />

le idee non bastano: bisogna raccogliere i sogni<br />

e trasformarli in realtà con entusiasmo e spirito<br />

imprenditoriale, come hanno fatto il Presidente<br />

della Vialattea Brasso, neogolfista già contagiato<br />

dal virus e l’amministratore delegato Perron<br />

Cabus, mio compagno di scorribande sulla neve<br />

quand’eravamo ragazzi, anch’egli innamorato del<br />

Golf. La struttura allestita nel Palasport non è un<br />

giocattolo: quando la vedrete, con le postazioni<br />

allineate su una scacchiera di smeraldo e il costosissimo<br />

simulatore a dominare il palcoscenico, resterete<br />

di stucco…”<br />

Paolo De Chiesa


GOLF INDOOR SESTRIERE<br />

ideatore e Responsabile struttura:<br />

Hermann Casse.<br />

Spogliatoio maschile e femminile,<br />

10 postazioni di pratica con volo<br />

a 25 metri.<br />

Gabbia con Putting green di 9 buche.<br />

Gabbia con Simulatore PGM<br />

(PROfESSiONAL GOLf MACHiNE).<br />

zona Relax a Bar.<br />

Orario di apertura: dalle 16 alle 22.<br />

Maestri federali: Sergio Bertaina,<br />

Hermann Casse, Alessandro Pittaluga e<br />

tre Assistenti.<br />

GOLF D’INVERNO<br />

61


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Scegliere di acquistare la seconda casa in montagna continua ad essere un investimento<br />

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quale sempre più persone sono a conoscenza dei vari aspetti positivi e non, l’investimento in<br />

montagna rimane uno dei più solidi, richiesti, certi, sicuri e rivalutabili nel tempo. Tenendo<br />

sopratutto conto della potenzialità delle nostre zone, a Sestriere e Pragelato vi è sempre più<br />

richiesta, anche per la locazione. Questo sopratutto in seguito al periodo post-olimpico, pertanto<br />

l’acquisto di un appartamento oggi nelle aree sopra citate, è un sicuro investimento e<br />

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iscriz. ruolo società n° 7223 CCIAA Torino


ADVENTURE VILLAGE<br />

64<br />

L’ADVENTURE VILLAGE DI SAUZE D’OULx<br />

Un momdo meraviglioso e pieno di avventura, ci aspetta a Sauze d’Oulx.<br />

Collocato a Sauze d’Oulx in una conca naturale,<br />

immerso tra abeti e noccioli, il Parco Avventura<br />

“Chambre d’Or” nasce con lo scopo di creare un<br />

luogo di svago, che sappia ben conciliare una<br />

giornata di vacanza sportiva, comune sia ad adulti<br />

che bambini. L’Adventure, che copre un’area<br />

di circa centomila metri, è composto da cinquanta<br />

diversi tragitti (denominati Atelier) sospesi tra<br />

gli alberi, uniti tra di loro da liane, ponti Tibetani,<br />

carrucole, passerelle aeree, scale di corda, trespoli<br />

mobili ed altro ancora. queste strutture nate in<br />

francia qualche anno fa, vengono realizzate senza<br />

modificare in alcun modo la natura circostante. i<br />

grandi alberi utilizzati, vengono “imbragati” dalle<br />

funi e dalle piazzole di partenza, in modo da non<br />

provocare assolutamente alcun danno alla pianta<br />

stessa, la vegetazione del sottobosco rimane<br />

quella naturalmente formatasi con il tempo e le<br />

stagioni. il parco è concepito come divertimento<br />

sportivo, ma soprattutto come posto di svago<br />

lontano da rumori, auto, smog e da tutte le condizioni<br />

che soprattutto in estate ci rendono quantomeno<br />

nervosi. La prerogativa dei vari Atelier, è<br />

quella di impegnare la mente oltre che il fisico, difatti<br />

iniziando l’avventura. Ci si trova, per forza di<br />

cose, assolutamente concentrati su quanto si sta<br />

compiendo, dimenticando tutto il resto, ma a fine<br />

percorso la soddisfazione è assicurata!<br />

Per coloro che si avvicinano per la prima volta a<br />

queste discipline, inizialmente con l’assistenza del


personale addetto, effettueranno un “briefing”, al<br />

fine di acquisire confidenza con l’attrezzatura<br />

(moschettoni e imbraco di sicurezza, che vengono<br />

forniti all’entrata) e percorreranno un breve<br />

tratto di prova, dopodichè completamente autosufficienti<br />

ed autonomi, conseguentemente al<br />

proprio coraggio e predisposizione, affronteranno<br />

il percorso che riterranno più confacente alle proprie<br />

capacità. Logicamente i ragazzi dello staff saranno<br />

sempre a disposizione per qualsiasi dubbio<br />

o difficoltà possa sorgere durante il percorso.<br />

il parco avventura si compone di 4 diversi tragitti<br />

di differente difficoltà:<br />

Percorso scoiattolo adatto ai più piccini, è divertente<br />

e si impara poco per volta ad avere dimestichezza<br />

con l’attrezzatura e con l’altezza (età dai<br />

4/5 anni in poi).<br />

Percorso avventura le difficoltà iniziano ad aumentare,<br />

a questo punto ci si trova ad una discreta<br />

altezza, immersi nella favolosa natura del<br />

bosco. (Adatto ad adulti e bambini sopra il metro<br />

e venti).<br />

Percorso belvedere qui le carrucole cominciano<br />

a farsi impegnative siamo a 20 Mt. di altezza e la<br />

vista sulla valle è ineguagliabile.<br />

Percorso adrenalina solo per i più coraggiosi, si<br />

sfiorano altezze da vertigine e sulle carrucole si<br />

superano gli ottanta chilometri orari.<br />

il parco d’estate è aperto tutti i giorni ad orario<br />

continuato, dalle 10,00 alle 19,00, dispone di aree<br />

attrezzate per il “pic nic” o barbecue, tappeti elastici<br />

e gonfiabili per i più piccini, sdraio prendisole.<br />

Per informazioni e/o prenotazioni<br />

0122-85.85.85 tariffe speciali per gruppi.<br />

ADRENALINA!<br />

ADVENTURE VILLAGE<br />

65


66<br />

lA vacanza<br />

a Sauze d’Oulx<br />

il Centro Servizi Turistici nasce con l’intento di far<br />

vivere il meglio della vacanza in tutto il territorio<br />

italiano.<br />

Per quanto riguarda l’Alta Valle di Susa l’attività si<br />

concentra soprattutto a Sauze d’Oulx, con le sue<br />

infinite possibilità di emozioni e vacanza sia invernale<br />

che estiva.<br />

L’offerta proposta è ampia e ben articolata, si spazia<br />

dalle prenotazioni alberghiere, alle settimane<br />

bianche comprensive di hotel/residence, skipass<br />

e scuole sci fino all’organizzazione delle attività<br />

ricreative: cene tipiche in rifugio per assaporare<br />

i sapori di questo territorio ricco di tradizioni,<br />

avventurose discese sugli sci con le fiaccole accompagnati<br />

da maestri qualificati, emozionanti<br />

escursioni in motoslitta, mozzafiato discese con il<br />

bob per provare il brivido dei campioni olimpici<br />

e tanto altro per accontentare i desideri di tutti,<br />

grandi e piccini.<br />

d’ inverno o d’estate, non vanno poi dimenticate<br />

le attività sportive tradizionali o modernissime:<br />

per ricordarne alcune, sci, snowboard, sci alpinismo,<br />

pattinaggio sul ghiaccio, rafting e hydrospeed,<br />

golf, nuoto, equitazione, parapendio, freeclimbing,<br />

trekking, pesca sportiva, mountain bike<br />

e tanto altro ancora.<br />

A richiesta del cliente vengono preparati pacchetti<br />

su misura in ogni periodo dell’anno: dall’albergo<br />

al trasporto, alle attività sportive, alle gite culturali,<br />

al noleggio dell’attrezzatura. Contattateli: saranno<br />

in grado di soddisfare al meglio ogni vostra richiesta<br />

e necessità.<br />

Per informazioni:<br />

Centro Servizi Turistici<br />

Via Urbano Rattazzi, 5<br />

10123 Torino<br />

Tel +39 011 5063051<br />

Fax +39 011 5561449<br />

www.c-s-t.it<br />

info@c-s-t.it<br />

con la A maiuscola!


SAUZE FREERIDE,<br />

LA MOUNTAIN BIKE<br />

E’ PROTAGONISTA<br />

DELL’ESTATE<br />

DI ENRICO GUALA<br />

FOTO MATTEO GANORA<br />

Ha preso forma nell’estate <strong>2007</strong> il progetto Sauze<br />

freeride promosso dal Comune di Sauze d’Oulx,<br />

che vede coinvolti la Vialattea, il Consorzio forestale<br />

Alta Valle di Susa e la 4Guimp, società<br />

specializzata nello sviluppo turistico legato alla<br />

Mountain Bike ed al Cicloturismo.<br />

da qualche anno la seggiovia che collega Pra Riond<br />

con Sportinia ha iniziato a trasportare a monte<br />

SAUZE FREERIDE<br />

67


SAUZE FREERIDE<br />

68<br />

anche le biciclette da montagna, permettendo ai<br />

numerosi praticanti di questa disciplina di “guadagnare”<br />

dislivello positivo per godere appieno della<br />

bellezza del territorio di questo angolo di Alta Valle<br />

di Susa. E’ con la realizzazione dei tracciati freeride<br />

tuttavia che i biker hanno cominciato a popolare<br />

Sauze in gran numero, provenienti da tutta italia e<br />

dalla francia. il freeride, parallelo estivo dello sci<br />

come lo concepisce la maggior parte degli sciatori,<br />

è una pratica nata in Canada proprio in quelle<br />

stazioni sciistiche che hanno raccolto da Torino la<br />

fiamma Olimpica dei prossimi giochi. Un territorio<br />

molto attento ai nuovi fenomeni turistici che oggi<br />

vanta un mercato consolidato anche nella lunga<br />

stagione estiva.<br />

i percorsi freeride disegnati dalla 4Guimp e rea-


“<br />

il territorio di Sauze è<br />

stato disegnato dalla<br />

natura per il freeride<br />

”<br />

SAUZE FREERIDE<br />

69


SAUZE FREERIDE<br />

70<br />

lizzati dalle sapienti mani del Consorzio forestale<br />

sono stati progettati espressamente per la Mountain<br />

Bike e presentano alcune soluzioni uniche in<br />

italia. il territorio del Comune di Sauze ha delle<br />

caratteristiche davvero uniche per la tracciatura<br />

dei percorsi freeride in quanto ricco di “toboga”<br />

naturali, cambi di pendenza e boschi di rara bellezza.<br />

il tecnico canadese della 4Guimp Erik Burgon,<br />

esperto di progettazione delle strutture in<br />

legno ha affermato: “il territorio di Sauze è stato<br />

disegnato dalla natura per il freeride”.<br />

Nel <strong>2007</strong> erano ben 5 i tracciati di tutti i livelli di dif-<br />

ficoltà a disposizione dei biker: Sportinia Express,<br />

Karamell, Black Guizz, Rocce Nere e Rock Master a<br />

cui se ne aggiungeranno altri per la stagione <strong>2008</strong><br />

e 2009. Le strutture che hanno reso nel breve tempo<br />

Sauze una destinazione di riferimento in italia<br />

sono il Kraterdrome, un’area in cui i tracciati attraversano<br />

dei veri e propri crateri nei quali i biker<br />

possono addirittura compiere un giro di 360° e le<br />

varie strutture in legno come la “Slingshot”, in inglese<br />

fionda, una curva parabolica in legno di ben<br />

18 metri di lunghezza che “lancia” letteralmente i<br />

biker nel tratto di percorso che segue.


Gli ottimi risultati ottenuti nel <strong>2007</strong> hanno infatti<br />

ulteriormente convinto i promotori dell’iniziativa<br />

a proseguire nella strada intrapresa. L’estate <strong>2007</strong><br />

di Sauze freeride si è conclusa con la September<br />

fest, in cui centinaia di biker sono saliti a Sauze<br />

per provare in anteprima le bici <strong>2008</strong> messe a disposizione<br />

per l’occasione da numerose aziende<br />

del settore.<br />

Per il <strong>2008</strong> è previsto l’ampliamento del comprensorio<br />

freeride con la realizzazione di nuovi tracciati,<br />

strutture e servizi nel cuore del paese per rendere<br />

questa pratica ancora più accessibile ad un<br />

vasto pubblico. La possibilità di noleggiare bici ed<br />

attrezzature specifiche e di seguire corsi di base<br />

ed avanzati con istruttori qualificati, completano<br />

l’offerta di Sauze per chi si vuole avvicinare ad<br />

un’attività sportiva dinamica e divertente.<br />

L’attività bike di Sauze non si limita al freeride ma<br />

abbraccia anche il popolo della mountain bike<br />

pedalata con l’organizzazione della Gran fondo<br />

degli Alpini, manifestazione inserita nella Coppa<br />

Piemonte, che si svolgerà il 6 luglio, ed un evento<br />

del Challenge internazionale Superenduro. L’Enduro<br />

rappresenta infatti una novità assoluta nella<br />

Mountain Bike in italia, una competizione in cui i<br />

biker pedalano in salita entro un tempo stabilito<br />

per poi sfidarsi nelle prove speciali cronometrate<br />

in discesa. Un mix di forza, resistenza e tecnica in<br />

cui emerge il biker davvero completo. Un Circuito<br />

su cui saranno puntati gli occhi dei media e dell’intero<br />

settore che Sauze propone in anteprima<br />

per l’estate <strong>2008</strong>.<br />

SAUZE FREERIDE<br />

71


Gianinetti<br />

Varie soluzioni<br />

per tende<br />

di tendenza<br />

Tra luci e ombre,<br />

echi di stili antichi<br />

Spazi da vivere<br />

all ’aperto<br />

Reti a doghe<br />

e materassi<br />

Grande scelta di moquettes,<br />

di tappeti orientali<br />

e contemporanei<br />

100 anni di storia, 100 anni di prodotti di qualità<br />

©PUBBLI&CO


I.V.S. ed EDIL.CO.RI.<br />

Alla fine degli anni ‘ 90 nel Comune di Oulx nascevano<br />

due aziende con obiettivi ben definiti e apparentemente<br />

diversi; nella realtà di lì a poco queste due aziende<br />

si incontrarono e iniziarono ad operare come un’unica<br />

impresa ben oliata che riusciva a conglobare tutte le<br />

esigenze di chi deve acquistare o ristrutturare un immobile:<br />

le due ditte di cui si parla sono l’i.V.S. s.r.l e la<br />

EdiL CO.Ri. s.r.l.<br />

• La I.V.S. si occupa nello specifico della realizzazione di<br />

impianti idro-sanitari, di riparazioni idrauliche in genere<br />

e della copertura in lamiera e rame di edifici pubblici<br />

e privati. dal 2001 l’i.V.S. ha dato una nuova svolta alla<br />

propria vita professionale e si è ulteriormente ingrandita<br />

inaugurando un ampio show-room adiacente ai<br />

propri uffici. Nel nuovo show-room il cliente può trovare<br />

una vasta gamma di sanitari, rubinetterie, arredo<br />

bagno, piastrelle e parquet delle migliori marche per<br />

poter arredare ogni ambiente della casa, splendidi caminetti<br />

e stufe a legna e a pellets per scaldare le fredde<br />

sere invernali che la montagna regala.<br />

Parlando di freddo invernale niente di meglio di un caldo<br />

idromassaggio piuttosto che una sauna ritemprante,<br />

magari dopo una giornata passata a sciare! L’i.V.S.<br />

può offrire tutto questo con una vasta scelta di vasche<br />

e box idromassaggio, ma soprattutto può costruire una<br />

sauna su misura per il Vostro bagno.<br />

Ma non bisogna cercare altrove, infatti l’EdiL CO.Ri. è<br />

l’azienda che può far diventare realtà tutti i desideri di<br />

cui l’i.V.S. ha solo mostrato le possibilità su carta.<br />

L’ EDIL CO.RI. è un’azienda costruttrice che non solo ristruttura,<br />

ma costruisce anche immobili per il privato<br />

e per il pubblico. Unendo le due imprese si è fatto in<br />

modo di costruire e rendere reali i sogni e le necessità<br />

dei clienti. Per agevolare ulteriormente la propria clientela<br />

l’EdiL CO.Ri. vende i propri immobili direttamente<br />

al privato senza intermediari immobiliari.<br />

Attualmente si sta lavorando alla programmazione e<br />

realizzazione di nuove iniziative immobiliari di varie<br />

metrature in alta Valle di Susa.<br />

Prima di recarsi nello splendido show-room ad Oulx.<br />

da casa si può comodamente visitare il nuovo sito internet<br />

(www.ivsnonsolobagno.com) e per farsi un’idea<br />

sull’ampia scelta dei prodotti.<br />

i.V.S. - Tel. 0122 832064 - fax 0122 831796<br />

info@ivsnonsolobagno.it<br />

Via Pellousieres, 18/m - Oulx (TO)<br />

EdiL.CO.Ri - Tel. 0122 831942 - fax 0122 831796<br />

Via Pellousieres, 18/m - Oulx (TO)<br />

...il sogno diventa realtà<br />

STORIA E TERRITORIO<br />

73


K’enz Café<br />

Caffetteria - Birreria<br />

Sala giochi - Sala fumatori<br />

Sala per meeting e feste private.<br />

Oulx (TO) - Piazza Europa 3<br />

Tel. 0122 831792


COLOMBANO ROMEAN<br />

...e l’Ecomuseo di Salbertand a lui dedicato.<br />

In questa lontana, silenziosa e modesta epopea, è contenuto un intero microcosmo: il rapporto con la montagna<br />

dura e matrigna che solo la fatica può addolcire; l’abnegazione ed il lavoro che diventa quasi sfida quotidiana…<br />

una somma di simboli che racchiude in sè tutta l’idea del lavoro in montagna: l’ideale dunque per dare un nome al<br />

nostro Ecomuseo!<br />

DI SIMONA MOLINO<br />

La storia della Valle di Susa è una storia importante,<br />

scritta da grandi condottieri e dalle loro gesta e<br />

da povera gente che nei secoli ha saputo adattarsi<br />

ad un ambiente ostile come quello alpino, che ha<br />

imparato a sfruttare nel modo più costruttivo le<br />

scarse risorse a disposizione e che con il proprio<br />

lavoro ha plasmato un intero territorio.<br />

Colombano Romean, originario della Ramat,<br />

emigrato in Provenza a Saint Gilles, nella diocesi<br />

di Nimes, fa parte di questa categoria di uomini<br />

semplici ma capaci di opere incredibili.<br />

Egli rappresenta l’immagine simbolo dell’“altro<br />

lavoro” per eccellenza in montagna: quello del<br />

minatore e cavatore, mestiere duro ed ingrato<br />

ovunque, che quassù assume connotati di ancora<br />

maggiore pericolo e disagio.<br />

Pertus di Colombano Romean. Cartolina d’epoca. Collezione<br />

Marre-Molino<br />

Numerose sono le opere idrauliche che si possono<br />

incontrare sulle nostre montagne, ma il Pertus di<br />

Colombano Romean è decisamente la più ardita:<br />

un traforo a 2000 m di quota, lungo quasi cinquecento<br />

metri con una sezione di circa un metro e<br />

ottanta per un metro, per portare acqua a vivificare<br />

un intero versante sopra Chiomonte ed Exilles.<br />

Pare che fin dai tempi degli insediamenti Romani<br />

nella zona, la Cima dei quattro denti fosse stata<br />

aggirata da una conduttura a cielo aperto realizzata<br />

con tronchi di legno scavati; soluzione di<br />

COLOMBANO ROMEAN<br />

75


COLOMBANO ROMEAN<br />

76<br />

portata limitata, di difficile posa e bisognosa di<br />

continua e difficile manutenzione; sicuramente,<br />

già nel 1500 un canale portava acqua dal Galambra<br />

al Cels.<br />

Nel 1479 per migliorare i traffici del sale con<br />

la francia, fu scavato il Buco del Viso, che vide<br />

all’opera i migliori ingegneri francesi e che consentiva<br />

il passaggio di un mulo, a oltre 2000 metri<br />

di quota, utilizzabile un mese all’anno. Ciò fu sicuramente<br />

di stimolo agli abitanti del Cels che il<br />

3 Ottobre 1504, giorno di San Calimero, davanti<br />

al Notaio Giovanni Rostollan di Exilles, firmano un<br />

contratto grazie al quale venne loro consentito di<br />

ricavare dal Vallone di Touille, in territorio di Exilles,<br />

l’acqua per l’irrigazione.<br />

Passarono 22 anni prima di trovare chi fosse in<br />

grado di realizzarlo.<br />

il 20 ottobre 1526 venne redatta una convenzione<br />

tra gli abitanti delle Ramat consociati con quelli<br />

del Cels e Colombano Romean.<br />

Per otto lunghi anni il Romean scavò solitario, con<br />

mazze, cunei e picconi nelle viscere della montagna,<br />

vivendo con due sestieri di vino e due emine<br />

di segale al mese forniti dalle comunità per cui<br />

lavorava, che gli riconobbe inoltre in pagamento<br />

cinque fiorini ogni tesa di scavo.<br />

in questa lontana, silenziosa e modesta epopea,<br />

è contenuto un intero microcosmo: il rapporto<br />

con la montagna dura e matrigna che solo la fatica<br />

può addolcire; l’abnegazione ed il lavoro che<br />

diventa quasi sfida quotidiana… una somma di<br />

simboli che racchiude in sè tutta l’idea del lavoro<br />

in montagna: l’ideale dunque per dare un nome al<br />

nostro Ecomuseo!<br />

“Nòu méi d’ivēr, tréi méi d’ënfēr - Nove mesi d’inverno<br />

e tre mesi d’inferno” dicevano i nostri nonni<br />

quando in Alta dora si viveva esclusivamente con<br />

ciò che offriva l’avaro territorio e la vita era scandita<br />

dal ritmo delle stagioni. Tutti i lavori erano<br />

concentrati nei pochi mesi estivi durante i quali<br />

si preparavano le scorte affinchè uomini e animali<br />

potessero superare il lungo e freddo inverno.<br />

L’Ecomuseo “Colombano Romean - Lavoro e tradizione<br />

in Alta Valle di Susa” creato e gestito dal Parco<br />

Naturale Gran Bosco di Salbertrand, si prefigge<br />

di raccontare frammenti di quella storia: storia di<br />

uomini e del loro territorio.<br />

Il mulino idraulico dell’Ecomuseo<br />

E’ un percorso scoperta nel tempo e nello spazio,<br />

dove antichi edifici, attrezzi in uso nella vita quotidiana<br />

e l’insieme di conoscenze e pratiche ad<br />

essi intimamente collegati, rappresentano un’importante<br />

testimonianza della cultura materiale ed<br />

immateriale del passato.<br />

La Ghiacciaia ottocentesca, il Mulino idraulico, il<br />

forno a legna della frazione Oulme, la carbonaia,<br />

la Parrocchiale di San Giovanni Battista e la Cappella<br />

dell’Annunciazione, raccontano secoli di storia<br />

e di sfruttamento delle risorse del territorio e<br />

costituiscono punti dimostrativi di attività produttive<br />

effettuate con tecniche tradizionali.<br />

L’Ecomuseo ha come riferimento un territorio<br />

dove particolari fattori ambientali e storici hanno<br />

nel tempo plasmato e condizionato il modo di vivere,<br />

l’economia, le tradizioni e la cultura di una<br />

popolazione e per quel territorio deve essere uno<br />

strumento di sviluppo.<br />

E’ un’espressione della Comunità e con essa cresce<br />

e si arricchisce, è uno specchio in cui la gente deve


potersi riconoscere per acquistare consapevolezza<br />

della propria identità e creare prospettive per<br />

il futuro, ma è pure un laboratorio di studio, una<br />

scuola per i residenti e non.<br />

Oggi, grazie ad un’iniziativa del dipartimento di<br />

Antropologia Culturale della facoltà di lingue e<br />

letterature straniere dell’Università di Torino nell’ambito<br />

del Progetto Alfieri, finanziato dalla fondazione<br />

Cassa di Risparmio di Torino, Salbertrand<br />

è uno dei pochi comuni italiani ad essere dotato di<br />

Mappe di Comunità.<br />

Gli obiettivi dell’Ecomuseo si traducono in una<br />

continua attività di ricerca, documentazione e<br />

divulgazione che negli anni, ha portato alla pubblicazione<br />

di cinque Cahier (quaderni dell’ecomuseo)<br />

scritti in forma completamente bilingue<br />

italiana-occitana. Col tempo altri temi si aggiungeranno<br />

alle sezioni attualmente visitabili e nuovi<br />

sforzi verranno fatti per la conservazione e valorizzazione<br />

della nostra identità e del patrimonio<br />

locale.<br />

in fronte alla Stazione ferroviaria di Oulx ed a 10 minuti dalle piste<br />

da sci si trova il Residence du Commerce, un edificio storico completamente<br />

ristrutturato, composto da 15 ampi appartamenti arredati in<br />

stile rustico montano dotati di servizi privati, angolo cottura attrezzato<br />

e lavastoviglie.<br />

La confortevole atmosfera degli appartamenti, offre all’Ospite la sensazione<br />

di sentirsi veramente a casa, ideale per trascorrere un piacevole<br />

soggiorno con il massimo del relax.<br />

Aperto tutto l’anno.<br />

C.so Montenero 63 - Oulx - 10056 Torino<br />

Tel+39 0122 830896 - Cell +393389235625<br />

Fax +39 0122 830898 - info@residenceducommerce.it<br />

L’Ecomuseo Colombano Romean non è un museo<br />

per la Comunità ma della Comunità e grazie ad<br />

essa sta crescendo e diventando un importante<br />

punto di riferimento e di incontro.<br />

LE SEZIONI DELL’ECOMUSEO<br />

Le sezioni dell’Ecomuseo sono visitabili percorrendo<br />

un circuito ad anello che dal centro storico<br />

di Salbertrand arriva fino ai margini dell’area<br />

protetta:<br />

- il MULINO IDRAULICO MARTINET<br />

- L’ottocentesca GHIACCIAIA DI SALBERTRAND<br />

- La SMOKE-SAUNA<br />

- L’AIA CARBONILE<br />

- La CALCARA<br />

- L’antico FORNO a legna dell’Oulme<br />

- i TESORI DELLA PARROCCHIALE<br />

- La CAPPELLA DELL’ANNUNCIAZIONE<br />

- La GLORIEUSE RENTRÈE, il luogo della battaglia<br />

che decise le sorti del popolo Valdese durante<br />

il loro rimpatrio verso le terre d’origine.<br />

COLOMBANO ROMEAN<br />

77


78<br />

camandona


IL POPOLO DELL’INCANTO<br />

Creature della fantasia popolare in Alta Valle di Susa<br />

DI RENATO SIBILLE<br />

Il Dahù<br />

La fantasia popolare dell’Alta Valle di Susa ha modellato<br />

esseri fantastici che abitavano e, spesso,<br />

tuttora abitano boschi, caverne, laghi, torrenti o<br />

pareti rocciose. Uno dei più famosi è certamente<br />

il dahù, animale mitico, molto diffuso sul versante<br />

francese e presente sulle cime dei monti dell’Alta<br />

Valle di Susa. Esistono molte varietà di dahù;<br />

quello nostrano, il dahutus Archamorensis, è un<br />

incrocio tra un camoscio, al quale peraltro assomiglia<br />

nelle fattezze, e una marmotta, dalla quale<br />

ha ereditato la lunghezza di due zampe. La particolarità<br />

di questo animale, infatti, è quella di avere<br />

due zampe più lunghe e due più corte, normalmente<br />

a coppie laterali per cui può avere le zampe<br />

di sinistra più lunghe e quelle di destra più corte<br />

o viceversa (possibilità di combinazioni diverse,<br />

zampe corte dietro e lunghe davanti o viceversa,<br />

o ancora a lunghezze incrociate, non hanno dato<br />

esiti evolutivi positivi). questa particolarità obbliga<br />

l’animale, per ovvi motivi di stabilità, a girare<br />

intorno alla montagna sempre nello stesso verso,<br />

orario o antiorario a seconda dell’appoggio consentito<br />

dalle zampe, e lo costringe ad accoppiarsi<br />

solamente con suoi pari poiché è evidente che un<br />

dahù mancinogiro e un dahù destrogiro possono<br />

solamente incontrarsi o scontrarsi frontalmente,<br />

senza possibilità di altro tipo di rapporto.<br />

il villaggio di Millaures è famoso per il Cin Garé,<br />

un cane ermafrodita un po’ tontolone, mentre nel<br />

lago Nero, sopra Sauze d’Oulx, nei pressi di Sportina,<br />

vive un capro dalle lunghe corna e dall’aspetto<br />

spaventoso che custodisce un favoloso tesoro<br />

chiuso in uno scrigno, affondato nelle acque del<br />

lago. Oltre che dall’animale, il tesoro è protetto<br />

da mulinelli e trombe d’acqua che risucchiano chi<br />

osa entrarvi, per espellerlo poi, privo di vita, nel<br />

sottostante vallone del Baracan. qui, nell’omonima<br />

sorgente, si narra che furono ritrovate le carcasse<br />

di due pecore inghiottite dal lago.<br />

Se il lupo è ritornato a popolare i boschi e i valloni<br />

solitari con qualche strage sporadica di bestiame,<br />

IL POPOLO DELL’INCANTO<br />

79


LEGGENDE<br />

80<br />

più spesso attribuibile ai cani randagi che alla sua<br />

voracità, certo non sono mai scomparse le leggende<br />

che lo riguardano. Si favoleggia di suonatori<br />

di violino capaci di ammaliare l’animale per<br />

lunghi tratti di strada rendendolo inoffensivo, o<br />

di tragiche vicende di muli sbranati e pastori miracolosamente<br />

risparmiati, o ancora di fanciulle<br />

sbadate, all’uscita dalla veglia serale, che lasciano<br />

estinguere il lume e cadono preda della belva che<br />

ne strazia le carni.<br />

Sebbene scomparso da molto tempo, l’orso, cacciato<br />

in modo brutale e costretto per secoli a cedere<br />

le zampe per ornare i portali dei signorotti<br />

locali, la sua presenza è attestata in numerosi<br />

toponimi sparsi lungo i versanti, nei pianori e nei<br />

passi alpini. La sua forza e la sua virilità erano oggetto<br />

di ammirazione e di pratiche rituali tanto<br />

che a Sauze d’Oulx e a Champlas du Col è ancora<br />

vivo il ricordo dell’uomo-orso inferocito, vestito<br />

di pelli e trascinato in catene per le strade, ridotto<br />

ad assaltare in modo grottesco donne e fanciulle<br />

incontrate lungo il cammino e, infine, ammansito<br />

e domato a suon di bastonate e di vino, per il<br />

giorno di Sant’Orso (1° febbraio). quel giorno è<br />

considerato dalla credenza popolare come un<br />

giorno rilevante dal punto di vista meteorologico,<br />

come ammonisce un proverbio: “Se l’orso mette<br />

ad asciugare la sua paglia al sole, ritorna a dormire<br />

per quaranta giorni!”. Vale a dire che: se il giorno<br />

di Sant’Orso c’è il sole, l’inverno sarà rigido ancora<br />

fino a metà marzo.<br />

Se la scomparsa dell’orso è dovuta alla caccia<br />

sconsiderata di cui è stato oggetto, la scomparsa<br />

del Marmoou, un mostro che abitava le tenebre e<br />

si aggirava nei pressi del villaggio di Salbertrand<br />

al calar della notte, è invece dovuta all’eccessiva<br />

illuminazione che ormai rischiara le notti di tutta<br />

la valle. La diffusione della luce elettrica, infatti,<br />

lo ha costretto a cercarsi luoghi remoti e solitari<br />

o a rifugiarsi nelle scure viscere della terra. Oggi i<br />

bambini non sono più spaventati dalla possibilità<br />

di fare un brutto incontro, ai margini dell’abitato,<br />

con quell’essere spaventevole che, c’è da giurarlo,<br />

va ghiotto di carne tenera e acerba.<br />

Nella piana di Savoulx, tra Oulx e Beaulard, un essere<br />

terrifico vive ancora ai giorni nostri nel canale<br />

della Bariérë. il canale artificiale della Bariérë attin-


ge acqua alla dora e attraversa le distese di prati,<br />

che si estendono dalla strada statale fin verso i<br />

luoghi ora occupati dall’autostrada Torino-Bardonecchia;<br />

fu scavato per rifornire la fabbrica del<br />

gesso, la fabriqquë dou Jîp, attiva tra il 1883 e i<br />

primi anni Sessanta del Novecento. Gli edifici della<br />

fabbrica, posta lungo la statale ad est dell’abitato<br />

di Signols, sono stati trasformati in abitati civili, ma<br />

tra le acque fangose del canale si nasconde ancora<br />

la temibile Chaptourtë, un mostro a metà tra un<br />

enorme gatto nero e una viscida rana. Agilissima<br />

nello spiccare balzi per acchiappare le sue prede,<br />

la Chaptourtë è sempre in agguato in attesa<br />

di qualche bimbo che osi avvicinarsi al bordo del<br />

canale senza la protezione di un adulto. È proprio<br />

di bambini che la Chaptourtë è ghiotta e li aspetta<br />

pazientemente, capace di appostarsi per mesi, o<br />

addirittura per anni, per poter tendere la sua imboscata<br />

ed acchiappare le tenere prede, con un<br />

balzo anfibio-felino, per trascinarle poi nelle acque<br />

dove consumerà il suo pasto. Non mancano<br />

le storie di fanciulli scomparsi e presumibilmente<br />

inghiottiti dal mostro del canale. Anche il letto<br />

del fiume, nei pressi di Melezet, è abitato da un<br />

mostro, stretto parente della Chaptourtë: si tratta<br />

della famigerata Cianpelo. i bambini vengono<br />

messi in guardia dall’avvicinarsi alle acque turbolente<br />

del fiume dove corrono il rischio del pauroso<br />

e fatale incontro.<br />

Tutt’altro che un mostro, invece, è l’omonima<br />

cianpelo delle Ramats di Chiomonte; si tratta infatti<br />

di un gioco per bambini che i nonni insegnavano<br />

ai piccoli durante le veglie invernali nelle<br />

stalle. il gioco consiste nell’abilità di intrecciare<br />

cinque ramoscelli o canapuli (frammenti di stelo<br />

della pianta della canapa residuo dell’operazione<br />

di stigliatura che veniva eseguita dagli uomini durante<br />

le veglie invernali), in modo da formare una<br />

struttura che ricorda molto vagamente una paletta<br />

o una padella, ma anche la tela di un ragno e<br />

forse questo è il contatto con la Cianpelo di Melezet<br />

anche se non abbiamo sufficienti informazioni<br />

per dire se quest’ultima tessa tele per catturare le<br />

prede. Un gioco innocente quello delle Ramats<br />

che lascia però libero sfogo alla fantasia sull’oggetto<br />

e insegna ai piccoli le primissime nozioni<br />

per impratichirsi nell’intreccio di rami di castagno<br />

e di salice con i quali vengono confezionati cestini<br />

e gerle.<br />

A Salbertrand i piccoli che si avventurano da soli<br />

lungo il corso della dora Riparia, possono imbattersi<br />

in un’altra creatura dell’acqua, forse meno<br />

orrenda della Chaptourtë o della Cianpelo, ma altrettanto<br />

pericolosa: è la Mař ‘d duiřä. questa creatura<br />

è capace di ammaliare i pargoli e di condurli<br />

con sé nel letto del fiume, cullandoli tra vortici e<br />

IL POPOLO DELL’INCANTO<br />

81


LEGGENDE<br />

82<br />

mulinelli senza lasciar loro alcuna possibilità di ritrovare<br />

la via del ritorno. La paura di quella ninfa<br />

crudele era tale in passato che i bimbi, anche se<br />

accompagnati da adulti, quando dovevano attraversare<br />

i ponti camminavano lesti, tenendosi<br />

bene al centro delle passerelle, nella speranza di<br />

non essere scorti dall’occhio vigile di quella creatura<br />

maliarda.<br />

La presenza delle faia, le fate burlone e dispettose,<br />

è segnalata un po’ ovunque: da Melezet<br />

a Beaulard, nei dintorni di Thures e di Cesana, a<br />

Oulx, Sauze d’Oulx, San Colombano, Salbertrand<br />

e Chiomonte. in moli luoghi isolati e tra i cespugli<br />

nel folto dei boschi è possibile scorgere le tracce<br />

del loro passaggio. Lune di erba incenerita in<br />

mezzo ai prati, lucciole scintillanti nel cuore della<br />

notte, fonti pazzerelle che gorgogliano in modo<br />

bizzarro ed irregolare, eco di voci inquietanti in<br />

grotte scure e misteriose, sono tutti segni inequivocabili<br />

della loro presenza. Sono creature piuttosto<br />

tranquille che si fanno gli affari loro o che<br />

combinano tutt’al più qualche innocente scherzo<br />

come spostare e nascondere oggetti, versare<br />

latte e farina, fare lo sgambetto, legare tra loro i<br />

lacci delle scarpe, spegnere lumi e candele e così<br />

via. Bisogna però fare molta attenzione a non infastidirle<br />

perchè non tollerano sgarbi e possono<br />

diventare tremende e vendicative quando si sentono<br />

offese o quando sono disturbate nei boschi<br />

di larice o di castagno in cui prediligono dimorare.<br />

qui non è raro incontrarle nei mesi autunnali, sedute<br />

su grossi funghi, intente a filare e tessere lana<br />

di pipistrello o fili di ragnatela.<br />

Certamente è molto più difficile trovare le tracce<br />

della Rafanhaudo, una bestia singolare imparentata<br />

con i pipistrelli, con le masche e con i diavoli<br />

dai quali ha ereditato l’aspetto infernale e il carattere<br />

malvagio. Ha abitudini prevalentemente<br />

notturne e si presenta sotto le sembianze di un<br />

orrendo animale nero, peloso con fauci spalancate<br />

e occhi enormi che emette versi paurosi; molti<br />

giurano di averla sentita grugnire e brontolare nei<br />

dintorni di Chiomonte e consigliano ai bambini<br />

di essere vigili e prudenti, ma sempre pronti a cogliere<br />

le tracce e ad ascoltare le storie del popolo<br />

dell’incanto.


Il cippo della Boursailles DI ARTURO ALLEMAND<br />

“Sono Arturo Allemand, un partigiano della classe<br />

1921, di Sauze d’Oulx, frazione Jouvenceaux.<br />

il 17 luglio 1944 un centinaio circa di tedeschi,<br />

provenienti da Bardonecchia, attaccò di sorpresa,<br />

intorno alle tre del mattino, le nostre postazioni<br />

partigiane del Triplex. Un gruppo di partigiani (circa<br />

7-8, io compreso) fu circondato e fatto prigioniero.<br />

fummo disarmati e riempiti di botte, anche<br />

con il calcio dei fucili. io riportai la frattura della<br />

spalla destra e altre contusioni; anche a distanza<br />

di tanti anni ne porto ancora le conseguenze e mi<br />

è stata riconosciuta l’invalidità di guerra.<br />

Malgrado le ferite ci caricarono di munizioni e ci<br />

obbligarono a portarle.<br />

L’avanzata dei tedeschi fu fermata dalle mitragliatrici<br />

del fraiteve ed in seguito giunsero rinforzi<br />

dalla val Chisone. fu una giornata terribile, in mezzo<br />

al fuoco dei due nemici.<br />

Ad un certo momento mi venne la malinconia<br />

pensando ai miei genitori, a quanto avrebbero<br />

sofferto se non mi fossi salvato e una voce misteriosa<br />

mi suggerì di fuggire.<br />

feci il segno della Croce, guardai la Cappella della<br />

Boursailles e, con uno scatto disperato, saltai giù<br />

per il Rio Nero. Per qualche centinaio di metri fui<br />

allo scoperto e facile bersaglio dei tedeschi, finchè<br />

giunsi nel bosco.<br />

lo attraversai e mi diressi verso Champlas. Lì giunsi<br />

al tramonto e il mattino successivo andai a Sestriere<br />

dove fui ricoverato nell’ospedaletto della Torre<br />

e curato dal Prof. Bermond di Oulx.<br />

Pensavo amaramente ai miei amici partigiani che<br />

non erano riusciti a scappare.<br />

dal 1945 ad oggi nel mese di luglio faccio celebrare<br />

la S. Messa al Col Basset. qualche anno dopo la<br />

guerra ho pensato di costruire un piccolo Cippo<br />

per ringraziare la madonna della Boursailles della<br />

grazia ricevuta. Non essendoci la strada carrozza-<br />

bile, ho trasportato sabbia e cemento su una slitta<br />

trainata dal mulo e ho recuperato le pietre nei<br />

paraggi. il Cippo ha la forma di un prisma a base<br />

triangolare con un tettuccio in pietra e ha una grata<br />

dietro la quale si vede una statuetta in gesso<br />

della Madonna. Ho deciso di edificarlo sul viottolo<br />

che ogni anno si percorreva a piedi il 2 luglio per<br />

la festa della Madonna della Boursailles.<br />

faccio presente che facevo parte della 1a divisione<br />

Alpina Val Chisone, comandata da Maggio Marcellin<br />

di Sestriere, maestro di sci ed ex sergente maggiore<br />

del 3° Alpini Classe 1914. Ora deceduto.<br />

“<br />

RICORDI<br />

83


La Società MARTINA S.r.l. si trova a Susa (TO),<br />

nel centro dell’arco alpino, a pochi chilometri<br />

dal confine francese e svizzero, con filiale operativa<br />

a Grugliasco (TO).<br />

fondata nel 1950 dalla famiglia Martina, l’azienda<br />

si è sviluppata negli anni diversificando la sua<br />

produzione e trasformandosi così da officina di<br />

carpenteria in realtà industriale di primo piano<br />

non soltanto in Val di Susa ma anche sui mercati<br />

nazionali ed internazionali, MARTiNA è un<br />

azienda dinamica, versatile, da sempre aperta<br />

alla modernizzazione e alla diversificazione.<br />

il personale, di alto livello professionale, è<br />

l’essenza della competitività, ogni settore è gestito<br />

da tecnici specializzati, idonei a rispondere<br />

alle diverse esigenze dei Clienti.<br />

Le risorse umane contano 95 dipendenti suddivisi<br />

nelle varie divisioni dell’organizzazione.<br />

Certificata iSO 9001:2000 opera in più settori :<br />

meccanica, costruzione di attrezzature particolari,<br />

realizzazione impianti industriali e alimentari,<br />

costruzione e montaggio di strutture metalliche<br />

per l’edilizia civile ed industriale, fornitura<br />

macchine e componenti per fonderie.<br />

All’avanguardia nelle tecnologie, forte di un organizzazione<br />

logistica ad alto livello che opera<br />

mediante le divisioni trasporto e sollevamento,<br />

garantisce prodotti personalizzati e di alta qualità<br />

con un sistema chiavi in mano, oltre ad un<br />

servizio impeccabile di installazione e manutenzione<br />

di impianti industriali e macchinari.<br />

La modernizzazione e la diversificazione sono le<br />

caratteristiche della Società MARTiNA che unitamente<br />

alla competitività ed alla qualità dei servizi<br />

forniti ne fanno un azienda in grado di affrontare<br />

le esigenze e i cambiamenti del mercato.<br />

MARTINA sRl<br />

CoRso sTATI UNITI 45<br />

10059 sUsA (To)<br />

INfo@MARTINAsUsA.CoM


a Sauze d ’Oulx<br />

Centro Servizi Turistici Torino 2006<br />

Viaggi di Sole & Neve srl<br />

via Urbano Rattazzi, 5 - 10123 Torino<br />

Tel +39 011 5063051 - +39 011 5068933 /<br />

Fax +39 011 5561449 - +39 011 5162021<br />

Lunedì-Venerdì 9.30-18.00<br />

Monday-Friday 9.30-18.00<br />

www.c-s-t.it - info@c-s-t.it


PORTFOLIO<br />

DI PAOLO MARRE<br />

in queste pagine vengono rappresentati gli animali simbolo delle nostre<br />

montagne, ritratti nei loro habitat naturali. Immagini uniche dei “reali” della<br />

Vialattea.<br />

il Gipeto. Espressione di libertà<br />

il Gallo forcello. Poesia e magici rituali<br />

PORTFOLIO<br />

87


PORTFOLIO<br />

TURISMO E GLAMOUR<br />

88<br />

Caprioli. La difficile scuola della montagna<br />

Cervi in velluto. Comunità e famiglia


Stambecco.<br />

Pochi ma buoni PORTFOLIO<br />

89


PORTFOLIO ENOGASTRONOMIA<br />

90<br />

Camosci. quando la salita è piacere


il lupo. il difficile ruolo dell’incompreso<br />

PORTFOLIO<br />

91


I GOFRI<br />

92<br />

I Gofri<br />

ANTICA TRADIZIONE E ghIOTTONERIA MODERNA<br />

DI VALTER BRUNO<br />

Nelle feste paesane delle valli olimpiche è consuetudine<br />

trovare, tra le varie prelibatezze culinarie<br />

offerte agli astanti, i gofri. Molti sono costoro<br />

che rivendicano la paternità di questo prodotto<br />

tipico o si autonominano depositari della vera<br />

ricetta, ma cosa sono veramente i gofri, da cosa<br />

deriva il loro appellativo, qual è la loro origine,<br />

quali gli ingredienti, come si preparano? Per dare<br />

una risposta a queste e altre curiosità siamo saliti<br />

a Roure, il piccolo comune della Val Chisone che,<br />

pur contando meno di mille anime, dimostra una<br />

notevole vitalità e sforna manifestazioni di indubbio<br />

richiamo nel corso dell’intero arco dell’anno.<br />

Tra queste spicca il “mondiale di gofri”.<br />

in quella sede abbiamo cominciato a raccogliere<br />

le prime risposte ai nostri quesiti: abbiamo così<br />

scoperto che i gofri sono cialde cucinate in apposite<br />

padelle di ghisa, denominate goufrìe o goufè.<br />

queste padelle, o ferri, hanno la caratteristica di<br />

avere due superfici quadrettate entro le quali viene<br />

cotta la pastella; la lavorazione a rilievo “stampa”<br />

il gofre conferendogli il classico aspetto goffrato,<br />

da cui l’appellativo.<br />

Le speciali padelle nelle quali vengono cotti i<br />

gofri devono la loro origine agli utensili di cui si<br />

serviva la chiesa per la confezione delle ostie fin<br />

dal quarto secolo, quando in Oriente cominciò ad<br />

apparire la forma schiacciata del pane consacrato.<br />

Anche in Occidente le ostie, dopo il quinto secolo,<br />

assunsero la forma arrotondata, pur con diametro<br />

e spessore notevolmente maggiori rispetto alle<br />

odierne.<br />

A partire dall’undicesimo secolo si utilizzò d’abitudine<br />

un’ostia più grande destinata al sacerdote<br />

e una più piccola per i fedeli; la produzione veniva<br />

nei monasteri ed era riservata agli uomini.<br />

Verso l’inizio del secolo dodicesimo le ostie avevano<br />

un diametro di 14 cm per poi scendere a 9<br />

e 8 cm. Gli stampi per la produzione delle ostie<br />

erano dapprima realizzati in pietra: il più antico<br />

reperto risale al sesto secolo ed è stato rinvenuto<br />

Ferro italiano<br />

Ferro Umbria 1600 Ferro Olanda 1700<br />

Ferro italiano


a Cartagine, mentre in tempi più recenti si passò<br />

all’uso del metallo. il più antico ferro<br />

da ostie italiano a cui si possa attribuire<br />

una datazione certa risale al<br />

1132 ed è conservato al Museo<br />

del Vino di Torgiano (Pe). Le<br />

ostie non consacrate venivano<br />

offerte durante i pellegrinaggi o<br />

nei giubilei; distribuite alle porte<br />

delle chiese, permettevano ai fedeli<br />

di sostentarsi fino all’ora dei pasti. Non<br />

considerate un alimento, potevano dare<br />

senso di sazietà senza nutrire, quindi il loro consumo<br />

non violava i precetti della Chiesa ed erano<br />

un risparmio per il pellegrino che le riceveva gratuitamente.<br />

A partire dal quindicesimo secolo la produzione<br />

passò anche in mano ai laici e con il tempo i decori<br />

ricavati sui ferri assunsero la funzione profana<br />

di contraddistinguere un casato o una proprietà.<br />

il Rinascimento fu il periodo della personalizzazione<br />

della cialda per cui i ferri portavano incisi,<br />

unitamente agli stemmi araldici, i nomi dei proprietari<br />

e talvolta quelli dell’incisore. A partire da<br />

questo momento iniziò la produzione di ferri di<br />

grande pregio artistico, usati per la produzione di<br />

dolci da consumarsi in occasioni speciali: in Umbria<br />

i nobili ed i vescovi fecero decorare i loro ferri<br />

da orafi e zecchieri, in Spagna i ferri entrarono nei<br />

beni inventariati delle diocesi mentre in francia<br />

non mancarono nelle liste di nozze delle famiglie<br />

borghesi facoltose.<br />

A partire da fine settecento la tecnica produttiva<br />

dei ferri cambiò notevolmente: la materia prima<br />

per il confezionamento passò dal ferro dolce alla<br />

ghisa, lo spessore diminuì e la tecnica di realizzazione<br />

del decoro passò dal bulino allo stampo;<br />

diventarono sempre più rari i simboli ed i motivi<br />

geometrici e man mano si arrivò alla semplice<br />

quadrettatura. Su questa base comune, negli ultimi<br />

secoli si ebbe un’evoluzione diversa a seconda<br />

della zona geografica: gli ingredienti base, la forma,<br />

la dimensione e la denominazione del prodotto<br />

si differenziarono notevolmente, ma ogni<br />

variante è comunque giunta fino ai giorni nostri<br />

e la tradizione rimane viva in molte regioni d’Europa.<br />

Approfondendo l’aspetto locale, si può supporre<br />

che i ferri per gofri delle nostre valli, simili ai<br />

ferri prodotti da metà ottocento in poi nelle<br />

fonderie francesi e belghe, siano giunti<br />

attraverso i contatti che gli abitanti delle<br />

vallate ebbero con le genti d’oltralpe,<br />

per flussi migratori o religiosi. dapprima<br />

importati dalla vicina francia o dalla<br />

Svizzera, furono poi realizzati in loco<br />

da alcuni fabbri della zona per alternarli al<br />

pane, mentre nei periodi di maggiori ristrettezze<br />

economiche sostituivano non solo il pane,<br />

ma anche la pietanza. Per recuperare informazioni<br />

certe in merito alla ricetta, non vi poteva essere<br />

sede migliore del “mondiale” di Roure.<br />

da una rapida inchiesta compiuta tra i partecipanti,<br />

si può dire che gli ingredienti base della pastella<br />

I GOFRI<br />

93


I GOFRI<br />

94<br />

La ricetta<br />

Ingredienti per 6 persone:<br />

700 gr di farina / 1 litro di acqua / sale<br />

1 bustina di lievito / lardo<br />

Preparazione:<br />

è uso cuocerli su piastre di ghisa (le gofriere)<br />

scaldate direttamente sul fuoco e strofinate<br />

con un pezzo di lardo. Preparare una pastella<br />

con farina, acqua, sale e lievito e lasciarla lievitare<br />

almeno due ore. Per non far appiccicare il<br />

gofri alla piastra, occorre ungerla con del lardo.<br />

Versare circa un mestolo di pastella sulla piastra<br />

di ghisa calda rigirandola velocemente ed<br />

estrarre il gofri dopo alcuni minuti. A piacere<br />

farcire il gofri con marmellata, miele o cioccolata.<br />

Se lo si preferisce salato, lo si può farcire<br />

con prosciutto, salame o formaggio.<br />

con la quale si confezionano i gofri sono “acqua, la<br />

farina, il lievito ed il sale” arricchiti in tempi recenti<br />

dall’aggiunta di latte e uova. A questo proposito i<br />

puristi hanno storto il naso di fronte alla presenza<br />

di latte ed ancor più delle uova, ma analizzando<br />

gli ingredienti utilizzati dai concorrenti meglio<br />

piazzati in classifica, si può tranquillamente affermare<br />

che i gofri più apprezzati dalla giuria e dal<br />

pubblico prevedevano l’utilizzo di entrambi gli<br />

ingredienti, pur in quantità limitate. questa che<br />

può essere vista come una mancanza di rispetto<br />

nei confronti della tradizione, dimostra per contro<br />

che i gofri sono un prodotto vivo e, pur mantenendo<br />

solide basi tradizionali, si adattano al gusto<br />

dei tempi senza perdere le loro caratteristiche di<br />

unicità. Ma, tornando agli ingredienti base, è necessaria<br />

qualche altra precisazione: la farina utilizzata,<br />

ad esempio, pare che in un primo tempo<br />

fosse quella d’orzo e questo dato limita notevolmente<br />

la zona d’origine del prodotto, infatti l’orzo<br />

era coltivato nella fascia alpina oltre i 600 m di<br />

quota, dove per ragioni climatiche non si poteva<br />

coltivare il grano. Era naturale quindi che la farina<br />

d’orzo fosse la materia prima per le cialde. Soltanto<br />

quando gli scambi commerciali con la pianura<br />

non furono più occasionali ma divennero regolari<br />

la farina di grano si affiancò a quella d’orzo. i gofri<br />

si cucinano e si consumano seduta stante, non<br />

si possono conservare e già pochi minuti dopo la<br />

cottura iniziano a perdere gusto e fragranza. Se<br />

ciò può rappresentare un limite per il quale mai<br />

sarà possibile trovare i gofri -quelli veri- nei negozi<br />

alimentari o sui banchi del supermercato, nel contempo<br />

può essere visto come un fattore positivo<br />

se adeguatamente sfruttato: diffondiamo il prodotto,<br />

creiamo curiosità intorno ad esso, faremo<br />

in modo che la gente abbia voglia di conoscerlo e<br />

per conoscerlo non avrà che un modo, venire nelle<br />

zone di produzione.<br />

Parenti stretti dei gofri sono le cialde prodotte in<br />

varie zone d’Europa. Le cialde hanno denominazioni<br />

diverse ma sono riconducibili ad un unico<br />

ceppo evolutivo: i bricelets tipicamente elvetici,<br />

i waffel del nord Europa, i gaufres dei paesi francofoni.<br />

Ad esempio la ricetta dei gaufres di Liegi<br />

al burro prevede: farina di frumento, zucchero,<br />

burro, materie grasse animali e vegetali, acqua,


uova, lievito, sostanze lievitanti, polvere di latte<br />

scremato, farina di soia, sale vaniglia o cannella<br />

ed è consigliata una presentazione in tavola su un<br />

piatto guarnito di gelato alla crema al centro e di<br />

crema chantilly alle estremità, nulla di più distante<br />

dai nostrani gofri.<br />

Anche tornando tra i confini italiani possiamo<br />

trovare un prodotto che dell’originale mantiene<br />

l’utensile per la cottura ma molto si allontana in<br />

merito ai contenuti gastronomici ed assume le più<br />

svariate denominazioni in base alla zona di produzione:<br />

ferratelle, pizzelle, nevole, ciarancelle, cancellette,<br />

catarrette o, in Piemonte, canestrelli.<br />

dove invece si possono trovare gli ingredienti<br />

poveri iniziali e la caratteristica dell’immediato<br />

consumo, così come per i gofri, ma per contro si<br />

è perso l’uso del ferro, è nell’Appennino emiliano<br />

romagnolo, in particolare nella zona fra il Reno e<br />

il Panaro, dove si confeziona il borlengo. Basato<br />

su una ricetta molto semplice, prevede una preparazione<br />

spettacolare: sì ottiene cuocendo per<br />

5-7 minuti una pasta liquida di farina, acqua e sale<br />

(anche qui “inquinate” dalla recente aggiunta di<br />

latte e uova) in un recipiente di rame stagnato,<br />

unto con una cotenna di prosciutto e lavorando<br />

con maestria l’impasto fino a farlo diventare una<br />

sottilissima sfoglia croccante. Tolto dal fuoco, si<br />

condisce con un trito di lardo aromatizzato con<br />

aglio, rosmarino e sale, poi con una spruzzata<br />

di parmigiano grattugiato. Ripiegato in quattro,<br />

va consumato immediatamente, proprio come i<br />

gofri.<br />

Altro prodotto che ha la stessa base povera ma si<br />

è riusciti ad industrializzare è la tigella. Sapiente<br />

impasto di farina, acqua, sale e lievito, era l’antico<br />

pane montanaro del modenese e deve il suo<br />

nome agli stampi di terra refrattaria usati per la<br />

sua cottura nel camino. Servita nella maggioranza<br />

delle trattorie modenesi, la tigella farcita col<br />

classico battuto di lardo aromatizzato, dai salumi<br />

o formaggi, si presta a sostituire degnamente il<br />

secondo e vi è chi la predilige con la Nutella, altro<br />

elemento comune coi gofri. questo prodotto<br />

rustico tipicamente modenese è stato oggetto in<br />

questi ultimi anni di una campagna di promozione<br />

industriale ed oggi può essere reperito nei negozi<br />

alimentari di tutta Europa. Come si può vedere,<br />

l’evoluzione delle antiche cialde da ostia ha preso<br />

strade diverse ben distanti tra loro: da un lato ha<br />

conservato il classico ferro per il confezionamento<br />

ma si è arricchita di ingredienti diventando spesso<br />

un dolce ipercalorico, dall’altro ha mantenuto la<br />

connotazione di cibo povero perdendo però l’uso<br />

del ferro tipico ed in alcuni casi ha trovato vie per<br />

un’affermazione industriale.<br />

I GOFRI<br />

95


Sauze d’Oulx<br />

Un soggiorno sereno in alta quota o<br />

in paese scegliendo tra i nostri B&B<br />

Orso Bianco<br />

In località Sportina a quota 2170.<br />

Luogo ideale per i veri amanti dello sci, situato<br />

direttamente nel cuore delle<br />

piste di Sauze d’Oulx è punto di<br />

partenza della famosa Vialattea.<br />

Gran Trun<br />

Situato nel cuore del Borgo Antico di Sauze<br />

d’Oulx, è stato ricavato da una “baita<br />

contadina”.<br />

Le caratteristiche volte a “pavaglione” del<br />

salone e delle camere in stile rustico montano,<br />

favoriscono a creare un’affascinante<br />

atmosfera d’altri tempi.<br />

ABC Gestioni - Piazza Assietta 7 - Sauze d’Oulx (To) - Tel. 0122 858585 - fax 0122 850085<br />

www.gestioniabc.it - info@gestioniabc.it


enjoy in Vialattea


©PUBBLI&CO<br />

Pasticceria in Susa dal 1958<br />

Banqueting & Catering<br />

Cascina Roland<br />

Bon Ton di Pietrini<br />

Tel. 011 976 28 91<br />

Tel. 0122 629 740<br />

Fax 011 964 12 02<br />

www.pietrinisusa.it<br />

info@pietrinisusa.it


Bon Ton di Pietrini<br />

da 50 anni l’arte del gusto<br />

La storia di Pietrini inizia nel 1958, quando il<br />

fondatore Eugenio, dopo aver appreso l’arte<br />

dolciaria nei migliori laboratori di pasticceria di<br />

Torino decide di trasferirsi a Susa, in quegli anni<br />

cittadina in grande sviluppo, per intraprendere,<br />

insieme alla moglie ida una nuova attività in<br />

proprio. i successi non tardano ad arrivare. Pietrini<br />

diviene infatti negli anni il sinonimo della<br />

golosità in valle di Susa e, come afferma anche<br />

Gualtiero Marchesi nella sua guida “Le migliori<br />

100 pasticcerie d’italia”, la “pasticceria Pietrini è<br />

una sosta d’obbligo per coloro che da Torino o<br />

Milano siano di passaggio in valle verso le mete<br />

sciistiche”. La tradizione non si perde negli anni:<br />

infatti Aldo, figlio di Eugenio, mantiene intatta<br />

la fama acquistata dal padre, ottenendo importanti<br />

riconoscimenti negli anni ’90 e ancora è<br />

vincitore del premio “Ghiottone Errante” de “La<br />

Stampa” nel 2004-2005 e, nel 2004, è insignito<br />

del titolo di “Artigiano eccellente” dalla Regione<br />

Piemonte. Una storia che potrebbe essere<br />

definita di “Resistenza umana” per difendere<br />

quelle produzioni artigianali e quella genuinità<br />

che sempre più facilmente stiamo perdendo.<br />

Ma dal 1997 Pietrini non è solo più sinonimo di<br />

dolci golosità, perché Gabriella, moglie di Aldo,<br />

dopo anni in pasticceria e dopo aver fondato<br />

insieme ad altri produttori della conca di Susa,<br />

“Susa Galupa”, associazione volta alla tutela ed<br />

alla promozione del patrimonio enogastronomico<br />

Valsusino, dà vita a “Bon Ton di Pietrini”,<br />

un ramo dell’attività destinato in principio ad<br />

esportate le produzioni dolci e salate della pasticceria,<br />

che presto si trasforma in una vera e<br />

propria realtà di “Banqueting & Catering”, spaziando<br />

dai grandi eventi aziendali con migliaia<br />

di persone, alle cerimonie private più sfarzose.<br />

Nel 2006 l’ultima sfida di Pietrini, una nuova attività,<br />

questa volta un ristorante con bar, camere<br />

e spazi per eventi; una struttura quattrocentesca<br />

completamente ristrutturata per permettere<br />

a tutti di godere dell’ospitalità e del gusto che<br />

da anni contraddistinguono il marchio Pietrini:<br />

benvenuti quindi a “Cascina Roland”. E la storia<br />

continua con la terza generazione di Pietrini:<br />

Marco Eugenio, nipote del fondatore, è infatti<br />

alla guida organizzativa del gruppo.<br />

Un’azienda in continuo sviluppo, senza mai<br />

dimenticare la famigliarità della conduzione e<br />

l’artigianalità del prodotto che hanno segnato<br />

la differenza in questi primi 50 anni di attività.<br />

www.pietrinisusa.it


100<br />

Metan Alpi Sestriere...<br />

Vi ricordate le recenti Olimpiadi invernali? Ci hanno<br />

portato tante emozioni, tanti atleti e turisti da<br />

tutto il mondo, ma anche cieli azzurri e aria pulita.<br />

E’ stato un evento ad impatto ambientale zero,<br />

perché calore ed energia, nelle località montane<br />

sede dei Giochi, sono state prodotte con il metano,<br />

combustibile pulito per eccellenza.<br />

Tutto grazie a Metan Alpi Sestriere, la società nota<br />

per aver realizzato, negli anni novanta, a Sestriere<br />

Colle, l’impianto di teleriscaldamento e cogenerazione,<br />

(produzione contemporanea di calore ed<br />

impatto ambientale zero.<br />

energia elettrica) più alto d’Europa.<br />

La società torinese oltre a potenziare l’impianto<br />

di Sestriere in attività dal ’93, ha anche realizzato,<br />

con un investimento di oltre dieci milioni di euro,<br />

due nuove centrali a Pragelato e a Sansicario, autentici<br />

gioielli tecnologici con prerogative tali da<br />

rendere i Giochi olimpici di Torino 2006 ad impatto<br />

ambientale zero.<br />

Gli impianti hanno dato un forte contributo per<br />

compensare le 150 mila tonnellate di emissioni di<br />

gas serra provocati dai Giochi Olimpici secondo le<br />

stime fatte dall’Agenzia Torino 2006.<br />

Un ulteriore obiettivo di Metan Alpi Sestriere è la<br />

continua, sensibile, diminuzione delle emissioni<br />

di C02 in sintonia con le direttive di Kyoto per la<br />

limitazione dei gas responsabili dell’effetto serra.<br />

A questi aspetti si accompagna una riduzione di<br />

particolati incombusti (PM 10), dannosi ovunque,<br />

ma particolarmente in un comprensorio turistico.<br />

“E’ questo un risvolto importante – spiega l’ing.<br />

Andrea Chiaves, Amministratore Unico di Metan<br />

Alpi Sestriere – la nostra società ha sempre privilegiato<br />

la qualità del servizio, con la fornitura continua,<br />

sicura e garantita del calore erogato con il<br />

teleriscaldamento (produzione e distribuzione<br />

del riscaldamento a distanza)<br />

e del gas metano nel rispetto<br />

delle norme di qualità internazionali”.<br />

Costi competitivi e risparmio<br />

energetico, ottenuti grazie all’efficienza<br />

degli impianti e ad<br />

una collaudata esperienza nella<br />

gestione del servizio, rappresentano<br />

il fiore all’occhiello<br />

di Metan Alpi, un gruppo ben<br />

radicato nella realtà alpina che<br />

opera nel settore ambientale<br />

e nella produzione di energia<br />

pulita..<br />

www.metanalpi.com


E... SON SOLO FINESTRE<br />

DI PAOLO BLANC<br />

Già Cesare Balbo nei primi decenni dell’800 esaltava<br />

la Valle di Susa: “Niun luogo di Piemonte può<br />

dirsi così fecondo di memorie antiche e nuove; nè vi<br />

à punta nè giogo, picco, colle o valle, che non ricordi<br />

qualche storia o tradizione o qualche memoria della<br />

nostra età”.<br />

La poetessa Ada Negri, in tempi non sospetti così<br />

ne ricordava il paesaggio:<br />

“Da le casette rustiche<br />

Disperse a gruppi sul montano fianco<br />

Narra il profilo bianco<br />

Tutto un passato di squisita pace”.<br />

A cavallo dei secoli iXX° e XX°, il Touring Club italiano,<br />

appena istituito, costantemente narrava sul<br />

suo mensile l’aspetto turistico di paesi montani,<br />

che giorno dopo giorno, ricevevano sempre più<br />

visite e consensi...<br />

L’Alta Valle di Susa rappresenta per storia, arte, tradizioni,<br />

ubicazione geografica, ambiente, bellezze<br />

paesaggistiche, operosità dei suoi abitanti, una<br />

TURISMO E...SON SOLO E GLAMOUR FINESTRE<br />

101


E...SON TURISMO SOLO E FINESTRE GLAMOUR<br />

102<br />

realtà incontestabile in ambito mondiale.<br />

Ce lo siamo scordati!<br />

decenni di operazioni di marketing soft e promozioni<br />

di incoming tout court, offrono al turista-visitatore<br />

aspetti limitati della Valle di Susa.<br />

Novantotto persone su cento vengono indirizzate<br />

a modelli standard di fruizione turistica: sci alpino,<br />

di fondo, con ciaspole, escursioni estive con<br />

ogni mezzo e modo, MTB a tutto spiano, eventi.<br />

Le due persone fuori dal target rappresentano<br />

una coppia, nella norma potenzialmente, ma che<br />

per una strana magia, è rimasta affascinata e nel<br />

contempo attonita da tanta “bellezza”. Sono le frazioni<br />

dell’Alta Valle di Susa, che sanno infondere<br />

ai prescelti intime emozioni. Le nostre frazioni, in<br />

questo caso sono uniche al mondo: la storia e l’architettura<br />

lo insegnano.<br />

Odori, aspetti di vita di un tempo passato ancora<br />

tangibili tra i viottoli, visi rigati dalla fatica dei<br />

campi, dal freddo e dal caldo, fontane con acqua<br />

limpida e fresca che scorga come allora, lucido<br />

ciottolato, dove qualche animale da soma viene


utilizzato tutt’ora per trasporto, voci legate ad<br />

antichi idiomi che riecheggiano ruvide... Cappelle,<br />

campanili, forni, fienili, meridiane, grange riattate<br />

con gusto che lasciano ancora evidenti quelle<br />

volte, targhe esterne sopra le porte semioscurate<br />

dal tempo, ma con date ed iniziali in via di rispolvero...<br />

Scorci unici che si possono ancora vivere, oggi<br />

come allora, scostando appena, tendine ricamate.<br />

Sì, le finestre sono un tramite per “uscire”, ma<br />

anche per “entrare” ed al di là di spesse mura con<br />

davanzali di fiori profumati, esiste un altro mondo,<br />

più intimo, riservato e che non vuole scomparire.<br />

Ma con un po’ di fortuna e cortesia, qualche casa<br />

potrà aprire al visitatore le sue porte e madie e<br />

piattaie dell’Alta Valle o tavolacci con la bottiglia<br />

di rosso al centro, potranno divenire icone di un<br />

turismo di nicchia ed esclusivo, fermato in qualche<br />

scatto fotografico.<br />

Una cornice messa su di un mobile in un soggiorno<br />

a 5000 chilometri di distanza, pensate, le nostre<br />

montagne, riconoscibili, senza indugio, concorrenza<br />

od errore.<br />

Contributo fotografico: Carla Scorza e Carlo Tomasi<br />

TURISMO E...SON SOLO E GLAMOUR FINESTRE<br />

103


Negozio molto ben attrezzato nel<br />

cuore di Sestriere<br />

Le marche esposte sono<br />

l’espressione del buon gusto<br />

della scelta dei marchi<br />

Rosy e Cristina, che ben gestisco-<br />

no l’attività, garantiscono la qua-<br />

lità delle attrezzature e dell’abbi-<br />

gliamento tecnico che qui potete<br />

trovare da adulti e da bambini<br />

ADA SPORT - VIA LOUSET - SESTRIERE<br />

tel. 0122 77247 - e-mail: adasport@email.it


SKI GOLF Sestriere<br />

Via Pinerolo 6/a - Tel. 0122 755186 / 77372<br />

ARTICOLI<br />

SPORTIVI<br />

SKI-GOLF<br />

da Cristina<br />

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Deposito<br />

Riparazioni<br />

Negozio specializzato nel<br />

noleggio di attrezzatura sciistica<br />

Super attrezzato nella vendita di SOUVENIRS di ogni tipo


SCIABILE<br />

106<br />

SCIABILE.<br />

Il progetto delle scuole<br />

Buon giorno, allegri e solari utenti del meraviglioso<br />

comprensorio della Via Lattea.<br />

Noi siamo la scuola sci Sauze d’Oulx Project, e vorremmo<br />

parlarvi del nostro progetto “ Sciabile” che<br />

permette, grazie a B.M.W. italia, di fare sciare chi è<br />

diversamente abile in modo completamente gratuito.<br />

Va detto che, al contrario degli altri corsi, dove<br />

siamo noi ad insegnare, con il progetto sciabile<br />

invece impariamo!<br />

Un esempio può farvi capire come.<br />

il nostro primo allievo si chiama Emanuele ed è un<br />

ragazzo affetto da paraplegia, è venuto da noi un<br />

giorno di dicembre del lontano 2003, ci siamo presentati<br />

in 8 (otto) extra attivi e super motivati tanto<br />

che la sedia con gli sci è stata caricata scaricata<br />

e ricaricata varie volte e, benchè nuova,lucidata<br />

oliata fino a renderla luccicante e scivolosa come<br />

una macchina da corsa, gli sci, infine, sono stati<br />

preparati meglio che per una gara di coppa del<br />

mondo e i maestri a forza di scontrarsi hanno dovuto<br />

indossare il casco.<br />

quando, finalmente, ci siamo incontrati eravamo,<br />

un po’ sudati, scattanti come molle, tutti pronti a<br />

dare una mano, ad essere d’aiuto, ed Emanuele è<br />

saltato con la sua sedia dal pulmino e ha cominciato<br />

a salire le scale a marcia indietro a 32km all’ora.<br />

di colpo ci è passata l’apprensione e, dopo Emanuele<br />

abbiamo incontrato altri 327 portatori di<br />

disabilità e contiamo di continuare cosi’.<br />

Ci vediamo, quindi, sulle piste atletici e pimpanti,<br />

come sempre.<br />

E’ con immenso piacere che comunico l’assegnazione<br />

dei Campionati italiani in oggetto alla<br />

freewhite ski Team ASd.<br />

Nella riunione del 10 c.m. il dipartimento 5 del Comitato<br />

italiano Paralimpico ha verificato l’idoneità<br />

della proposta di candidatura ritenendo valida e<br />

consona alle loro richieste la sede da noi presentata.<br />

A distanza di 2 anni dai Giochi Paralimpici di Torino<br />

2006 rivivremo la pista Banchetta Giovanni<br />

Nasi come sede di tutte le gare.<br />

Chi fosse interessato a conoscere nel dettaglio<br />

l’organizzazione dell’evento e il progetto di partnership<br />

potrà richiedere info all’indirizzo campionatiitalianicip@freewhite


GRAND HOTEL LA TORRE A SAUZE D’OULx<br />

BENESSERE E DIVERTIMENTO<br />

in posizione centrale, vicinissimo alle piste da sci,<br />

il Grand Hotel La Torre dispone di 109 camere, e 5<br />

suite realizzate su due livelli.<br />

L’Hotel offre un confortevole e piacevole soggiorno<br />

a tutti gli amanti degli sport invernali che potranno<br />

usufruire di un servizio completo: lezioni<br />

private di sci, noleggio attrezzatura direttamente<br />

presso la reception. L’albergo si inserisce nel contesto<br />

della Vialattea, uno dei più estesi comprensori<br />

sciistici del mondo con i suoi 400 km di piste<br />

adatte a tutte le esigenze, dal principiante al campione<br />

e con 114 diversi percorsi provvisti di un sistema<br />

di 900 punti di innevamento artificiale e 92<br />

impianti di risalita. il nostro staff sarà lieto di accogliere<br />

gli ospiti per l’appuntamento con il relax nel<br />

nuovo centro benessere, dove troveranno sauna,<br />

tepidarium, frigidarium, hammam (bagno turco),<br />

vasca idromassaggio con getti d’acqua e cascate,<br />

centro estetico e sala fitness.<br />

La cucina di livello internazionale offre il servizio<br />

“à la carte” unitamente alla raffinata scelta di vini<br />

messa a disposizione dalla Cantina dell’Hotel, il<br />

tutto comodamente seduti nell’ampio salone ristorante<br />

con vista panoramica sulle montagne<br />

che circondano la valle.<br />

ALTRI SERVIZI<br />

· diSCO PUB<br />

· PiANO BAR<br />

· WiNE LOUNGE<br />

· SALA LETTURA<br />

· SALA TV<br />

· MiNi CLUB<br />

NEI DINTORNI:<br />

· ELiPORTO 200 MT<br />

· TENNiS 200 MT<br />

· MANEGGiO 200 MT<br />

· CALCiO 200 MT<br />

· iMPiANTi di RiSALiTA 350 MT<br />

· RAfTiNG 15 KM<br />

· GOLf 25 KM<br />

· CASiNÒ (30 KM)<br />

PER VENIRE A TROVARCI:<br />

AUTOSTRAdA A32 TO-BARdONECCHiA<br />

Uscita OULX-CiRCONVALLAziONE<br />

GRAND HOTEL LA TORRE - Sauze d’Oulx (TO) - Tel 0122 859812 - fax 0122 853984<br />

info@grandhotellatorre.it<br />

TURISMO LA TORRE E GLAMOUR<br />

107 99<br />

©PUBBLi&CO


ATLETI DI CASA NOSTRA<br />

108<br />

Atleti di casa nostra alla ribalta<br />

Lo sport in passerella<br />

DI CLAUDIO TESCARI<br />

dopo l’evento clou delle Olimpiadi invernali di Torino<br />

2006, in Alta Valle Susa si è mosso qualcosa<br />

negli sport della neve. Sono diversi, infatti, gli atleti<br />

emergenti che possono ambire a traguardi futuri.<br />

Naturalmente la disciplina con più proseliti è lo<br />

sci alpino. Le speranze più concrete arrivano dalle<br />

donne, che fino a questo momento hanno ottenuto<br />

una serie di risultati significativi, tali da essere<br />

presi in considerazione. Ma veniamo al dunque<br />

analizzando brevemente il percorso compiuto<br />

da ogni atleta fino alla metà di gennaio <strong>2008</strong>. La<br />

22enne Camilla Alfieri, in forza al C.S. Esercito ma<br />

cresciuta sciisticamente ai 2.035 metri del Colle<br />

del Sestriere, ha vinto la Coppa Europa di slalom<br />

gigante nella passata stagione ed è quindi entrata<br />

di diritto a far parte del gruppo di Coppa del<br />

Mondo. La genovese, grande tifosa della Samp, è<br />

riuscita a portare a casa due eccellenti risultati nei<br />

giganti disputati: un 10° posto a Lienz, in Austria,<br />

dove nella seconda manche è riuscita nell’impresa<br />

di recuperare ben 17 posizioni ed un 12° posto<br />

guadagnato sulle nevi della Repubblica Ceca.<br />

Si è invece classificata 23° nella gara di Maribor,<br />

in Slovenia. insomma, dopo un avvìo in sordina,<br />

Camilla sta pian piano uscendo allo scoperto. Ha<br />

dimostrato di essere competitiva e lo sarà ancora<br />

di più quando riuscirà ad accaparrarsi un numero<br />

di pettorale più favorevole. Un’altra Camilla si è<br />

affacciata in punta di piedi sulla scena mondiale,<br />

magari anche con un po’ di timidezza, vista la sua<br />

giovane età, ma con la grinta giusta per emergere.<br />

E’ la ventenne Camilla Borsotti, atleta di Bardonecchia<br />

in forza al C.S. Carabinieri, che ha ottenuto il<br />

suo miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo<br />

nella supercombinata di St. Anton, in Austria,<br />

dove si è classificata settima grazie ad una prova<br />

superlativa nello slalom in cui ha ottenuto il terzo<br />

tempo.<br />

Un’atleta che invece ha già ottenuto risultati prestigiosi<br />

in passato, primo fra tutti il titolo olimpico<br />

di supergigante a Salt Lake City 2002, è daniela<br />

Ceccarelli, in forza al G.S. fiamme Oro. La romana,<br />

accasata a fenils (Cesana) e mamma di una bellis-<br />

Ruggero Rosi<br />

Giovanni Borsotti<br />

sima bambina di un anno, è ritornata prepotentemente<br />

in pista guadagnando tutta una serie di<br />

risultati, che la annoverano nuovamente nel lotto<br />

delle migliori nelle discipline veloci. E’ un gradito<br />

ritorno il suo, che premia la sua tenacia e che<br />

la onora. Pensate, che nella discesa di St. Anton,<br />

dove si è classificata settima, era al comando fino<br />

ad una ventina di secondi dal traguardo. i presupposti<br />

per migliorarsi ancora, pertanto, ci sono tutti.<br />

Tra le file azzurre ha inoltre fatto la sua comparsa<br />

in prima squadra un’altra giovane atleta, la ventenne<br />

Eleonora Teglia, di Sestriere, in forza al C.S.<br />

Esercito. Eleonora ha avuto modo di partecipare


Elisa Vottero<br />

a qualche gara di Coppa del Mondo senza peraltro<br />

riuscire ad entrare nel lotto delle migliori ma<br />

la ragazza è ancora giovane e le opportunità per<br />

progredire sono notevoli. Era invece riuscita ad<br />

esordire in Coppa Europa una giovane promessa<br />

altovalsusina, Alice Charret, di Sauze di Cesana, in<br />

forza allo Sci Club Sestriere, campionessa italiana<br />

giovani in carica, che si è infortunata di recente<br />

ed è stata costretta ad un intervento ai legamenti;<br />

stagione finita per lei, purtroppo. Sempre nell’ambito<br />

della Coppa Europa troviamo la diciottenne<br />

cesanese francesca Marsaglia, chiamata a gareggiare<br />

in questo difficile circuito, che rappresenta<br />

un ottimo trampolino di lancio verso traguardi più<br />

ambiti.<br />

in campo maschile la situazione è meno rosea. A<br />

partecipare a gare di Coppa del Mondo, in questi<br />

ultimi anni è stato Alessandro Roberto, atleta di<br />

Sauze d’Oulx in forza al C.S. Esercito, che ha raggranellato<br />

una serie di lusinghieri risultati in slalom<br />

gigante. E’ inoltre vice campione italiano della<br />

specialità. in Coppa Europa ci rappresenta il ventiduenne<br />

cesanese Matteo Marsaglia (C.S. Esercito),<br />

che sta facendosi le ossa. in nazionale C sono<br />

infine stati convocati i seguenti atleti: Giovanni<br />

Borsotti, in forza allo Sci Club Bardonecchia, 18<br />

anni, campione italiano aspiranti in carica; Adam<br />

Peraudo, 20 anni, di Cesana, in forza allo Sci Club<br />

Claviere; Mattia Casse, 18 anni, di Oulx, in forza<br />

allo Sci Carnia.<br />

Ed ora, esaminiamo brevemente, altri possibili ed<br />

eventuali protagonisti negli altri sport invernali.<br />

Ad onorare con successo i colori valsusini, nella<br />

fis Carving Cup, è la bardonecchiese Alessandra<br />

Merlin, detta Pucci, vincitrice lo scorso anno della<br />

sfera di cristallo. Nello skeleton possiamo contare<br />

su alcune nuove promesse (speriamo ndr) quali:<br />

Elisa Vottero, di Cesana; Giorgia Ozello, di Bardonecchia;<br />

Luca de Albertis, di Sauze d’Oulx; Silvio<br />

fiduccia, di Susa. Nel bob, a vestire l’azzurro è la<br />

giavenese Carola Mellano Garda. Nel freestyle si<br />

è inserito tra i migliori e partecipa alla Coppa del<br />

Mondo, nella specialità gobbe, il ventenne Ruggero<br />

Rosi, atleta in forza al Cus Torino ma cresciuto<br />

Carola Mellano<br />

sulle nevi di Sauze d’Oulx. Grande protagonista<br />

dello sci alpinismo italiano è il polivalente Matteo<br />

Eydallin, che milita nella categoria espoir. il<br />

22enne di Sauze d’Oulx ha conquistato lo scorso<br />

anno numerosi allori: principalmente una medaglia<br />

d’argento ai Mondiali di Artesina quindi un<br />

argento ed un bronzo agli Europei di Morzine (f).<br />

Matteo si cimenta con successo, durante l’estate,<br />

in sella alla mountain bike e nella corsa in montagna.<br />

Nella stagione estiva l’atleta emergente in<br />

questi ultimi anni è senza dubbio Andrea Tiberi,<br />

22enne di Oulx. in sella alla mountain bike è stato<br />

campione italiano, ha ottenuto il bronzo agli Europei<br />

ed ha vinto il circuito degli internazionali d’italia.<br />

questi sono solo alcuni dei suoi tanti successi.<br />

il portacolori della Ktm international si prepara ad<br />

una stagione che potrebbe anche portarlo alle<br />

Olimpiadi di Pechino traguardo insperato ma non<br />

impossibile. Sempre nelle due ruote dentate segnaliamo<br />

una giovane promessa, la diciottenne<br />

bardonecchiese francesca Bugnone (vincitrice<br />

del Challenge Nazionale Junior) ed un giovanissimo,<br />

che è salito alla ribalta nel panorama piemontese,<br />

il dodicenne Alessandro Roux, di Oulx, che<br />

nella sua categoria ha letteralmente sbaragliato il<br />

campo degli avversari vincendo tutto ciò che c’era<br />

da vincere.<br />

Matteo Eydallin (a sinistra)<br />

ATLETI DI CASA NOSTRA<br />

109


110<br />

Nuovo Azimut 58 Flying Bridge<br />

Capolavoro di Luminosità e Versatilità<br />

Sarà presentato al prossimo Salone Nautico di Genova<br />

il nuovo Azimut 58 flying Bridge sviluppato<br />

e costruito nei cantieri Azimut Yachts di Avigliana.<br />

Un tributo al mare, elemento da cui ogni forma<br />

trae vita. questo il pensiero da cui nasce l’idea<br />

creativa del nuovo Azimut 58: ampi fianchi da cui<br />

prendono forma grandi spazi nei quali vivere un<br />

rapporto diretto con il mare. Volumi generosi che<br />

riflettono nella forma le onde del mare.<br />

L’Azimut 58 flybridge, concepito da Stefano Righini,<br />

riflette nel colore verde mare, dedicato al primo<br />

modello, la bellezza della natura delle isole e degli<br />

atolli e diffonde negli interni del salone la luminosità<br />

dei panorami esterni attraverso immense vetrate<br />

e le nuove finestre rettangolari panoramiche<br />

della cabina armatore per la prima volta apribili.<br />

La prora molto ampia e squadrata, un flybridge<br />

che unisce in modo razionale l’area pranzo con<br />

la zona prendisole, sono questi i tratti distintivi<br />

dei volumi esterni che garantiscono il massimo<br />

comfort e piacere di vita a bordo.<br />

il layout degli interni permette la massima versatilità<br />

nell’uso degli spazi per offrire adattabilità<br />

estrema alle esigenze di tutti gli armatori: i letti a<br />

forbice o scorrevoli, rispettivamente della cabina<br />

ViP e della cabina Guest permettono una fruizione<br />

modulabile di questa area della zona notte; il<br />

salone che offre ai suoi ospiti una vista inedita e<br />

un rapporto diretto con il mare, grazie alla minor<br />

interferenza possibile dei montanti sulle ampie<br />

finestrature, diventa, all’occorrenza, un’area dove<br />

vivere momenti conviviali con gli ospiti o una<br />

zona relax perfettamente integrata con l’ampia e<br />

funzionale cucina collocata ad un livello superiore<br />

insieme all’area pranzo, pervase da grande luce,<br />

grazie all’utilizzo di mobili bassi.<br />

La luminosità del main deck viene accentuata dal<br />

colore chiaro rivelato dal rovere decapé che conferisce<br />

dolcezza e un carattere accogliente agli<br />

arredi interni creando un sottile contrasto di elementi<br />

con il marrone scuro degli inserti in cuoio.<br />

Le caratteristiche dell’Azimut 58 esprimono una linea<br />

di continuità stilistica con l’Azimut 47 flybridge<br />

presentato al Salone di Genova 2006, una scelta<br />

che rende i modelli Azimut Yachts riconoscibili<br />

in tutto il mondo e denota un preciso e coerente<br />

indirizzo di stile.<br />

i due motori MAN R6 da 800mHP spingono l’Azimut<br />

58 flybridge alla velocità massima di 32<br />

nodi.<br />

Sul profilo dell’entertainment technology, Azimut<br />

Yachts introduce su questo nuovo modello un geniale<br />

ritrovato: l’”i Boat®“un sistema di adattamento<br />

e applicazione dell’iPod al sistema audio dello<br />

yacht. Per la prima volta al mondo su uno yacht<br />

sono state realizzate “piattaforme” di applicazione<br />

dell’iPod nelle cabine guest per consentire il collegamento<br />

al sistema di diffusione audio unendo<br />

al piacere dello yachting la perfetta colonna sonora<br />

per un viaggio in mare.<br />

Lo stile degli Esterni<br />

il grande flybridge con base in teak presenta una<br />

razionale organizzazione degli spazi all’insegna<br />

della massima versatilità: la zona prendisole sul<br />

flybridge si unisce con quella pranzo con la possibilità<br />

di scegliere tra l’applicazione sul rollbar di<br />

un tendalino in bimini o un hard top rigido.<br />

La timoneria sul flybridge presenta un divanetto<br />

guida a due posti mentre l’area pranzo dispone di<br />

frigo, ice maker, lavello, tavolino e barbecue, men-


tre l’area prendisole è caratterizzata da un divano<br />

a “C” per sei persone e una spaziosa zona relax<br />

dove poter ospitare lettini con schienale pieghevole.<br />

in alternativa è possibile alloggiare in questa<br />

area il tender, altrimenti posizionabile sulla spiaggetta<br />

di poppa abbattibile, all’insegna della massima<br />

versatilità, Sul fly può essere collocato anche<br />

un tenderlift della portata di 400 kg.<br />

La prua squadrata ospita un grande prendisole e<br />

la sua forma garantisce grande volumetria nella<br />

cabina ViP.<br />

Le tre finestrature rettangolari panoramiche a centro<br />

barca rappresentano un’innovazione stilistica<br />

assoluta per il nuovo modello di Azimut Yachts<br />

offrendo luminosità senza confini e un contatto<br />

diretto con il mare in cabina armatore. Le finestrature<br />

rettangolari introducono una evoluzione ulteriore<br />

rispetto al passato presentando una parte<br />

apribile nella sezione centrale alta.<br />

il pozzetto in teak è tra i più grande della categoria,<br />

offre luci dimmerabili ed è dotato di un grande<br />

divano che nasconde inoltre la discesa all’area<br />

equipaggio.<br />

Main Deck<br />

il Salone si presenta molto ampio e caratterizzato<br />

da straordinaria luminosità grazie a grandi finestrature<br />

che creano un’inscindibile continuità di<br />

luce tra il salone, l’area pranzo e l’area di comando<br />

del ponte principale.<br />

Sul lato sinistro si trova un comodo divano per<br />

otto persone, convertibile all’occorrenza in letto<br />

doppio, e a destra un divano a due posti eventualmente<br />

sostituibile con mobile, impianto Radio<br />

Cd e televisione 32” LCd, garantendo il massimo<br />

comfort per gli ospiti a bordo.<br />

Ad un livello superiore, raccordato al salone da<br />

una salita, si trovano la dinette e la grande cucina<br />

nonché la plancia di comando con un sedile di<br />

guida e due posti lato guida, joystick di manovra<br />

e pannelli di supporto strumentazione per offrire<br />

massima semplicità e comodità di pilotaggio.<br />

La cucina è dotata di un piano cottura a tre fuochi,<br />

forno microonde e grill, un piano di lavoro in<br />

Aquaguard marrone con due lavelli, lavastoviglie<br />

e lavasciuga. L’intera cucina è impreziosita da mobili<br />

e aree di calpestio in rovere decapé. Tutti gli<br />

elementi della cucina sono posizionati ad un’altezza<br />

inferiore rispetto alle finestrature per offrire<br />

grande luce negli interni e un senso di calore e accoglienza<br />

per l’armatore e i suoi ospiti a bordo.<br />

armadi con interni in cedro naturale.<br />

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tre l’area prendisole è caratterizzata da un divano<br />

a “C” per sei persone e una spaziosa zona relax<br />

dove poter ospitare lettini con schienale pieghevole.<br />

in alternativa è possibile alloggiare in questa<br />

area il tender, altrimenti posizionabile sulla spiaggetta<br />

di poppa abbattibile, all’insegna della massima<br />

versatilità, Sul fly può essere collocato anche<br />

un tenderlift della portata di 400 kg.<br />

La prua squadrata ospita un grande prendisole e<br />

la sua forma garantisce grande volumetria nella<br />

cabina ViP.<br />

Le tre finestrature rettangolari panoramiche a centro<br />

barca rappresentano un’innovazione stilistica<br />

assoluta per il nuovo modello di Azimut Yachts<br />

offrendo luminosità senza confini e un contatto<br />

diretto con il mare in cabina armatore. Le finestrature<br />

rettangolari introducono una evoluzione ulteriore<br />

rispetto al passato presentando una parte<br />

apribile nella sezione centrale alta.<br />

il pozzetto in teak è tra i più grande della categoria,<br />

offre luci dimmerabili ed è dotato di un grande<br />

divano che nasconde inoltre la discesa all’area<br />

equipaggio.<br />

Main Deck<br />

il Salone si presenta molto ampio e caratterizzato<br />

da straordinaria luminosità grazie a grandi finestrature<br />

che creano un’inscindibile continuità di<br />

luce tra il salone, l’area pranzo e l’area di comando<br />

del ponte principale.<br />

Sul lato sinistro si trova un comodo divano per<br />

otto persone, convertibile all’occorrenza in letto<br />

doppio, e a destra un divano a due posti eventualmente<br />

sostituibile con mobile, impianto Radio<br />

Cd e televisione 32” LCd, garantendo il massimo<br />

comfort per gli ospiti a bordo.<br />

Ad un livello superiore, raccordato al salone da<br />

una salita, si trovano la dinette e la grande cucina<br />

nonché la plancia di comando con un sedile di<br />

guida e due posti lato guida, joystick di manovra<br />

e pannelli di supporto strumentazione per offrire<br />

massima semplicità e comodità di pilotaggio.<br />

La cucina è dotata di un piano cottura a tre fuochi,<br />

forno microonde e grill, un piano di lavoro in<br />

Aquaguard marrone con due lavelli, lavastoviglie<br />

e lavasciuga. L’intera cucina è impreziosita da mobili<br />

e aree di calpestio in rovere decapé. Tutti gli<br />

elementi della cucina sono posizionati ad un’altezza<br />

inferiore rispetto alle finestrature per offrire<br />

grande luce negli interni e un senso di calore e accoglienza<br />

per l’armatore e i suoi ospiti a bordo.<br />

armadi con interni in cedro naturale.<br />

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