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PIEMONTE MONDIALE<br />
SCIARE IN VIALATTEA<br />
IL CIRCO DELLA NEVE<br />
VIZI E VIRTÙ DEI SINDACI<br />
DELLA VIALATTEA<br />
UNA MONTAGNA<br />
DI MANIFESTI<br />
CRISTINA PARODI<br />
...UNA BELLEZZA MOZZAFIATO<br />
il MAGAZINE
GENIUS RICARICABILE.<br />
IL PRIMO CONTO CHE SI RICARICA<br />
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vendita gas - servizio teleriscaldamento e cogenerazione<br />
A Z I E N D A E N E R G E T I C A<br />
Dinamismo e tecnologia sono stati i principali fattori del successo dell’azienda<br />
energetica Metan Alpi Sestriere.<br />
Negli ultimi vent’anni abbiamo creato, sulle montagne olimpiche, un sistema di<br />
“produzione-distribuzione-utilizzo” del calore, su elevati standard e con risultati<br />
molto apprezzabili, caratterizzato da una forte anima tecnologica.<br />
L’obiettivo è la fornitura continua,<br />
sicura e garantita del gas metano<br />
per il riscaldamento domestico<br />
attraverso il teleriscaldamento<br />
(con produzione e distribuzione<br />
del calore a distanza) nel rispetto<br />
delle norme di qualità internazionali,<br />
senza trascurare la<br />
conseguente, sensibile diminuzione<br />
delle emissioni di C02 in<br />
sintonia con le direttive di Kyoto<br />
per la limitazione dei gas responsabili<br />
dell’effetto serra nel<br />
pieno rispetto dell’ambiente.<br />
Un’equazione firmata<br />
Metan Alpi<br />
Metan Alpi Sestriere<br />
Società di Vendita gas<br />
e di teleriscaldamento<br />
Uffici di Torino<br />
Via Bardonecchia 5 -10139 Torino (TO)<br />
Tel: (011) 333.09.11- Fax: (011) 333.09.39<br />
Uffici di Sestriere<br />
Via Azzurri d'Italia - 10058 Sestriere (TO)<br />
Tel: (0122) 75.53.64 - Fax: (0122) 76.882<br />
www.metanalpi.com
VIALATTEA UN SOGNO<br />
DA VIVERE<br />
VIALATTEA<br />
A CHI VENNE L’IDEA?<br />
A SESTRIERE GOLF ANCHE<br />
D’INVERNO<br />
SAUZE FREERIDE<br />
I GOFRI<br />
E... SON SOLO FINESTRE<br />
IL MAGAZINE
4<br />
5 • Calendario eventi <strong>2008</strong><br />
6 • Un sogno da vivere<br />
di GiOVANNi BRASSO<br />
8 • Vendono la Vialattea!!!<br />
di ALESSANdRO PERRON CABUS<br />
10 • La Valle: un paradiso per gli sportivi<br />
di MAURO CARENA<br />
11 • Artigianato e montagna<br />
di PAOLO PEVERARO<br />
12 • Riflessioni dall’interno<br />
di iLARiA PERRON CABUS & MASSiMO BONETTi<br />
16 • Piemonte Mondiale<br />
di GUALTiERO BRASSO<br />
20 • Sciare in Vialattea<br />
A CURA dELL’UffiCiO COMMERCiALE<br />
24 • Vialattea: “Il circo della neve...”<br />
di ViTTORiO SALUSSO<br />
28 • Vizi e Virtù... dei Sindaci della Vialattea<br />
di RiTA qUARTA & A. PERRON CABUS<br />
36 • Vialattea: a chi venne l’idea?<br />
di AMEdEO MACAGNO<br />
40 • Adolfo Kind<br />
di AMEdEO MACAGNO<br />
43 • Una montagna di manifesti<br />
di AMEdEO MACAGNO<br />
SOMMARIO<br />
52 • Cristina Parodi: una bellezza mozzafiato<br />
di RiTA qUARTA<br />
54 • Gian P. Gasperini: Sauze per amore<br />
di PAOLO BLANC<br />
57 • A Sestriere golf anche d’inverno<br />
di dONATELLA BERNARd<br />
64 • L’Adventure Village di Sauze d’Oulx<br />
A CURA dELLA REdAziONE<br />
67 • Sauze Freeride, mountain bike protagonista<br />
di ENRiCO GUALA<br />
75 • C. Romean e l’Ecomuseo a Salbertrand<br />
di SiMONA MOLiNO<br />
79 • Il popolo dell’incanto<br />
di RENATO SiBiLLE<br />
83 • Il cippo della Boursailles<br />
di ARTURO ALLEMANd<br />
87 • Portfolio<br />
di PAOLO MARRE<br />
92 • I Gofri. Tradizione e modernità<br />
di VALTER BRUNO<br />
101 • E...son solo finestre<br />
di PAOLO BLANC<br />
106 • Sciabile: il progetto delle Scuole<br />
108 • Gli atleti della Vialattea alla ribalta<br />
di CLAUdiO TESCARi<br />
lasciati trasportare<br />
dalle emozioni<br />
della Vialattea<br />
anche in estate<br />
Hanno collaborato: Giovanni Brasso; Alessandro Perron Cabus; Mauro Carena; Paolo Peveraro; Paola Parmentola; ilaria Perron Cabus; Massimo<br />
Bonetti; Gualtiero Brasso; Ufficio Commerciale Sestrieres spa; Vittorio Salusso; Roberto Serra; franco Capra; Mauro Cassi; Valter Marin;<br />
Roberto faure; Andrea Maria Colarelli; Comunità Montana Alta Valle Susa; Amedeo Macagno; Rita quarta; Cristina Parodi; Stefano Guindani;<br />
Paolo Blanc; Gian Piero Gasperini; Ufficio Stampa Genoa Calcio; donatella Bernard; Hermann Casse; Paolo de Chiesa; Enrico Guala;<br />
Comune di Sauze d’Oulx; Simona Molino; Renato Sibille; Arturo Allemand; Paolo Marre; Valter Bruno; Carla Scorza; Carlo Tomasi; Scuole Sci<br />
Sauze d’Oulx Project e freewhite ski Team ASd; Claudio Tescari; Matteo Ganora, Mauro Meneguzzi; Marita Bobba; Guia Perron Cabus, Brit<br />
Rubbio; Monica Allemand; Elisa Vottero; Carola Mellano; Claudia debernardi; Riccardo Rosi.<br />
La Vialattea ringrazia: Azimut spa (pag. 2/3 - 110/111) - Discovery Italy (pag. 14/15)- Villaggio Olimpico Sestriere (pag. 19/42) - Autoexpert (pag.<br />
22/23) - ADM Event Service (pag. 26/27) - ABC Gestioni (pag. 34/35 - 97) - Grand Hotel La Torre (pag. 39/107) - SnowCart (pag. 41) - EdiTur (pag.<br />
47/78) - K’enz Cafè (pag. 48/74) - Comune di Oulx (pag. 50/51); IVS ed EdilCori (pag. 56/73) - Tecnocasa (pag. 62) - Tecnorete (pag. 63) - Centro<br />
Servizi Turistici Torino 2006 (pag. 66/86) - Gianinetti (pag. 72) - F.lli Martina (pag. 84/85) - Bon Ton di Pietrini (pag. 98/99) - Ada Sport e Ski Golf<br />
Sestriere (pag. 104/105) - Banca CRT Sestriere (II di cop) - Metan Alpi Sestriere (III di cop /pag. 100) - SAPAV (pag. 112)<br />
VIALATTEA MAGAZINE - SESTRIERES spa<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: RITA QUARTA<br />
EDIZIONI: ED. BLANC - PROGETTO, GRAFICA E IMPAGINAZIONE: PUBBLI&CO Pubblicità e Comunicazione - STAMPA: LITOGRAF<br />
IV di Copertina: foto Matteo Ganora<br />
Info: pubblico.r@libero.it - www.<strong>vialattea</strong>.it - info@<strong>vialattea</strong>.it<br />
© è vietata la riproduzione anche parziale del materiale pubblicato.<br />
Supplemento al n° 40 di “Alta e bella” - Iscr. Tribunale di Torino n° 5130 del 3/04/1998<br />
VIALATTEA MAGAZINE n° 0 - PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA, SPORTIVA E CULTURALE
VIALATTEA<br />
<strong>2008</strong> calendario<br />
FEBBRAIO<br />
9-10 SESTRIERE WORLD CUP SCI ALPINO<br />
12 SESTRIERE FIS-SC-(SG+SL)-M*<br />
13 SESTRIERE FIS-SG-M*<br />
14-15 SESTRIERE FIS-2xSG-W*<br />
MARZO<br />
13-14 CLAVIERE FINALE COPPA EUROPA<br />
15-16 CLAVIERE FINALE FIS CARVING CUP<br />
22 SESTRIERE 28° UOVO D’ORO SAPAV<br />
27-28 SAUZE D’OULX FIS_NJR-2xGS-W-M<br />
29-30 SESTRIERE FIS-GS-SL-M<br />
APRILE<br />
1-2-3 SESTRIERE FIS_JUN-2xGS-SL-M<br />
5-6 SESTRIERE FIS-GS-SL-M<br />
9 SESTRIERE FIS_NJR-GS-W-M<br />
10 SESTRIERE FIS_NJR-GS-W-M<br />
11 SESTRIERE FIS_NJR-SL-W-M<br />
12 SESTRIERE FIS_NJR-SL-W-M<br />
*=GARE INSERITE NEL CIRCUITO ISTITUZIONALE GIOVANILE<br />
5
UN SOGNO DA VIVERE<br />
6<br />
EditorialE. UN SOGNO DA VIVERE<br />
DI GIOVANNI BRASSO<br />
PRESIDENTE SESTRIERES SPA<br />
qual è il motivo per cui le attività nascono e si sviluppano?<br />
qual è la ragione che ci fa progettare,<br />
crescere, progredire, che ci fa creare ricchezza e<br />
benessere? C’e sempre una combinazione salutare<br />
di incoerenza e razionalità, di ambizione e di buon<br />
senso, di sogno e realtà.<br />
Così anche un imprenditore alla soglia dei 60 anni<br />
come il sottoscritto, può ancora innamorarsi di<br />
un’idea, di un progetto, di un territorio e gettarsi a<br />
capofitto in un’attività che considera -senza retorica-<br />
esaltante.<br />
Per me la Vialattea, il suo comprensorio e le sue<br />
enormi potenzialità rappresentano proprio questo:<br />
un sogno da vivere tenendo gli occhi sempre bene<br />
aperti.<br />
Ecco perché pur avendo già tante esperienze professionali<br />
ed imprenditoriali alle spalle e pur non<br />
dovendo più preoccuparmi del fine mese, ho deciso<br />
di dedicarmi con passione ed impegno a questa<br />
nuova avventura con il mio amico Alessandro<br />
Perron Cabus.<br />
Le ragioni di questa scelta vanno spiegate: l’ho fatta perché ho sempre avuto la curiosità di guardare dietro gli<br />
angoli e perché, da sempre, ho lottato per raggiungere traguardi che si spostavano davanti al mio cammino e<br />
da subito mi sono convinto di quanto le mie caratteristiche umane e professionali potessero diventare tutt’uno<br />
con questa nuova avvincente sfida.<br />
Semplicemente, sono fatto così: mi piace sognare, i sogni non hanno nulla di reale, di concreto, di tangibile,<br />
sono appunto sogni per la loro ideale improbabilità.<br />
La Vialattea, per me, è davvero un’avventura, anche se non dimentico mai la componente razionale e pragmatica<br />
del lavoro quotidiano, intanto perché ci troviamo ad operare in un contesto socio-politico ben più<br />
importante dell’azienda medesima, poi perché, direttamente o indirettamente, rappresentiamo la linfa vitale<br />
di questo contesto ed infine perchè ci si confronta con situazioni ambientali e meteorologiche sulle quali si ha<br />
ben poco potere.<br />
da ottobre ad aprile, infatti, si è stabilmente sotto stress per 24 ore al giorno. Pensate sia brutto? Al contrario,<br />
è il senso della sfida, della competizione con se stessi, con le proprie paure, con le proprie ansie, con le proprie<br />
debolezze e con i fattori esterni; è il senso dell’avventura appunto. Probabilmente è proprio questa la magia di<br />
questo mestiere di questo territorio e di queste nostre montagne.<br />
Così come questa è la magia che ci fa constatare, anche visivamente, che quando giri la chiave che mette in<br />
moto gli impianti il mondo intorno a te cambia, le luci dei condomini si accendono, i negozi si riempiono, le<br />
strade si popolano di gente che ha voglia di divertirsi. C’è una sensazione che mi fa piacere trasmettere, quando<br />
giri quella famosa chiave pare quasi che la nebbia, capace di sbiadire il paesaggio fino al giorno prima, possa<br />
finalmente dissolversi per accendere la giostra del divertimento che ci accompagnerà per tutta la stagione.<br />
Senza enfasi: sono già profondamente riconoscente al sorriso pieno di fiducia che compare sul volto della<br />
gente, quando si determinano le condizioni per la produzione della neve, a quello dei turisti che scendono sul-
le splendide piste delle nostre montagne,<br />
alle dimostrazioni di apprezzamento di tutti<br />
coloro che sanno valutare l’importanza e la<br />
qualità del lavoro svolto.<br />
Apprezzo le critiche costruttive, i consigli<br />
utili e anche quelli inutili e le pacche amichevoli<br />
sulle spalle dalla gente; questo è il<br />
piacevole sortilegio del nuovo mestiere che<br />
ho deciso di intraprendere: il mestiere di impresario<br />
di un territorio.<br />
Non l’avrei mai detto sino a qualche tempo<br />
fa, sino a quando questa opportunità – perché<br />
di opportunità si tratta – mi è stata prospettata.<br />
La possibilità di fare un lavoro che,<br />
pur non essendo la forma di impresa più<br />
facile e redditizia di questa terra, sicuramente<br />
è una delle poche capace di darti delle<br />
sensazioni inimmaginabili ed ineguagliabili<br />
come quelle che viviamo tutti i giorni lavorando<br />
sulle nostre piste da sci.<br />
questa Azienda, non sono soltanto io a dirlo,<br />
incarna davvero il motore di più comunità,<br />
influenza la vita quotidiana di migliaia<br />
di persone che da noi si aspettano molto,<br />
così come noi ci attendiamo sempre molto<br />
da loro.<br />
Per questo motivo sono conscio della responsabilità<br />
che abbiamo e non taccio l’ambizione<br />
di voler far crescere ancora la Vialattea<br />
come Azienda e quindi come territorio.<br />
L’aspirazione è quella di poterci sviluppare<br />
ulteriormente, introducendo nuove attività<br />
a quelle del nostro core business, creare le<br />
basi per costruire un largo azionariato, cimentarsi<br />
nel campo della borsa, capitalizzare<br />
la società con altri beni e strutture: sogni,<br />
sempre sogni, quelli che continuano a spingere<br />
la mia passione di uomo e di imprenditore.<br />
Però sogni solidi, perché fondati su<br />
progetti seri e su previsioni attente al futuro<br />
sviluppo di questo specifico mercato e sulla<br />
bellezza ineguagliabile di queste nostre<br />
montagne con le loro straordinarie risorse e<br />
potenzialità.<br />
Il Presidente Ing. Giovanni Brasso<br />
e l’Amministratore Delegato Alessandro Perron Cabus<br />
REDAZIONALE<br />
7
VENDONO LA VIALATTEA<br />
8<br />
EditorialE. VENDONO LA<br />
VIALATTEA!!!<br />
DI ALESSANDRO PERRON CABUS<br />
AMMINISTRATORE DELEGATO SESTRIERES SPA<br />
… La Vialattea !!! Poco più di due anni fa, si sparse la voce<br />
che il gruppo fiat avrebbe venduto la Sestrieres SpA entro la<br />
fine di giugno 2006.<br />
Erano da pochissimi giorni terminate le Olimpiadi invernali<br />
ed il frastuono che la grande manifestazione sportiva, aveva<br />
portato con sé, ancora coinvolgeva in qualche modo Torino<br />
e le sue montagne.<br />
questa notizia, che inizialmente sembrava la solita “bufala”<br />
poco per volta si rivelò vera ed il passa parola sulla vicenda,<br />
attrasse l’attenzione di tutti noi in alta Valle, diventando in<br />
poco tempo l’argomento principe.<br />
i vari ragionamenti sull’evento Olimpico da poco concluso, passarono in secondo piano.<br />
Per svariati giorni non riuscii ad abituarmi a questa novità, più tentavo di rimuoverla dalla mente, più mi ritornava<br />
in testa prepotentemente: vendono la Vialattea !!!.<br />
Avevo come la sensazione che ci stessero facendo uno “sgarbo” che passassero di mano, un qualcosa che non<br />
era logico cedere, in quanto “patrimonio” di un’intera Valle.<br />
Per un certo periodo mi parve come se stessero consegnando, e chissà a chi, le nostre montagne, il nostro<br />
cielo, i nostri torrenti.<br />
Ormai alla proprietà fiat, ci eravamo tutti abituati da anni, era un qualcosa come al di sopra delle parti, era<br />
“Agnelli” e come tale appariva quasi “sovrannaturale”.<br />
Potevi condividerne o meno le scelte, apprezzarne o meno l’operato, non cambiava assolutamente nulla, rimaneva<br />
semplicemente una tua opinione personale, ma mai ci avrebbe sfiorato l’idea della possibilità che<br />
questa (per noi Valligiani) assoluta e determinante fonte di sopravvivenza e benessere, potesse essere rimessa<br />
sul mercato.<br />
Mentre continuavano le mie elucubrazioni quotidiane sulla Vialattea, una mattina accadde l’imprevedibile….<br />
un amico mi telefonò, anticipandomi la visita di un suo conoscente che si diceva interessato a conoscermi.<br />
il giorno dopo nel mio ufficio, un distinto signore (Gianfranco Brasso) si presentò, dicendomi che da informazioni<br />
assunte, mi avevano indicato come persona che poteva avere una visione abbastanza generale del<br />
turismo di Valle.<br />
Sulle prime pensai: ecco uno che non ha niente di meglio che farmi perdere mezz’ora di lavoro. invece, circa<br />
quattro mesi dopo io e “l’inge” in Via Nizza, firmavamo l’acquisto della Sestrieres.<br />
Trascorsi quei quattro mesi, tra i più intensi della mia vita, ci siamo subito trovati catapultati in una delle stagioni<br />
invernali, “meno invernali” di sempre…. pochissimi centimetri di neve… temperature estive.<br />
Ciò nonostante, imprecando contro le avversità e soffrendo quotidianamente, abbiamo tutto sommato portato<br />
a casa una stagione più che dignitosa e soddisfacente.<br />
Ora siamo alla nostra seconda stagione al timone del comprensorio, consapevoli dell’impegno assunto, ma<br />
sempre più soddisfatti della scelta fatta e con un pizzico d’esperienza in più.<br />
L’idea di creare un nostro “Magazine” mi è stata dettata anche dall’affetto che sento per questa mia Alta Valle e<br />
di conseguenza per il comprensorio sciistico della Vialattea.<br />
Vogliate perdonarmi, se qualche descrizione, qualche fotografia o racconto, potrà sembrarvi forse poco obiettivo<br />
o esageratamente di parte…. non è intenzionale ma probabilmente, provocato inconsapevolmente dal-
l’amore che nutro per questi luoghi.<br />
qui sono nato e qui ho vissuto tutta la mia vita.<br />
fin da ragazzino mi sono reso conto del privilegio che la fortuna mi ha concesso nel farmi nascere tra queste<br />
montagne, ancor di più, oggi ho la possibilità (o la presunzione) assieme al mio amico Brasso, di aiutare questa<br />
Valle a migliorarsi, qualificandola sempre più, come uno dei comprensori internazionali di maggior rilievo<br />
turistico.<br />
La società che amministro, ha un palmares difficilmente eguagliabile: più di cento gare valevoli per la coppa<br />
del mondo, un mondiale, un’Olimpiade….non so quale altro comprensorio possa vantare altrettanto.<br />
Logicamente questo non è un punto di arrivo, ma un motivo di orgoglio che ci spinge a continuare su questa<br />
strada, mantenendo, se non addirittura ampliando, il vantaggio che abbiamo fin qui acquisito sui nostri concorrenti.<br />
Lo scorso inverno, in condizioni quasi proibitive abbiamo svolto due prove di coppa del mondo femminile e ne<br />
abbiamo recuperata una terza, che gli Svizzeri non sono stati in grado di organizzare.<br />
quest’anno, le finali di Coppa Europa maschili e femminili che si svolgeranno a Montgenevre e Claviere in<br />
marzo, un super G e una discesa libera di coppa del mondo, dal sei al dieci febbraio al Sestriere, sono state<br />
propedeutiche, affinché la federazione internazionale prendesse la decisione di riconfermarci nuovamente lo<br />
slalom ed il gigante maschile di coppa del mondo, nella prossima stagione <strong>2008</strong>/2009.<br />
Siamo anche l’unico comprensorio sciistico al mondo, dove puoi permetterti di sciare in due nazioni diverse,<br />
difatti partendo da Sauze d’Oulx o da Pragelato, attraverso Borgata, Sestriere, San Sicario, Cesana, Claviere, si<br />
raggiunge la francese Montgenevre, assolutamente senza togliere gli sci dai piedi !<br />
Le recenti Olimpiadi ci hanno lasciato in eredità a San Sicario, una pista da Bob riconosciuta internazionalmente<br />
come la più tecnica e veloce in assoluto, usufruibile, oltre che per gli allenamenti delle squadre nazionali di<br />
tutto il mondo, anche dai turisti che possono volendo, provare l’emozione di buttarsi a circa 130 chilometri<br />
orari, nel tubo di ghiaccio Olimpionico.<br />
i trampolini del salto di Pragelato sono esteticamente uno spettacolo e anche qui ci si sta organizzando, affinché<br />
anche il semplice turista, “imbracato” e agganciato ad una fune di sicurezza, possa provare la sensazione<br />
di lanciarsi nel vuoto.<br />
Sui nostri 400 chilometri di piste, coperte per il 60% da innevamento programmato, le opportunità di scelta<br />
sono innumerevoli, dalle classiche piste “autostrada” dove tutti si sentono campioni, alle proibitive “nere” dove<br />
gli Atleti Olimpici ci hanno fatto sognare.<br />
Oppure in neve fresca, nei canaloni naturali, o ancora per i “Sauta Bialere” ovvero gli snow bordisti, nei nostri<br />
eccezionali snow park.<br />
Tutto questo lo scoprirete da soli, assieme alle tantissime “Baite” sparse sulle piste dove potrete riprendere fiato<br />
davanti ad un buon piatto di polenta o ad una “mocetta” di camoscio.<br />
Siamo certi che lo spettacolo, l’emozione delle nostre montagne dei nostri boschi, a fine inverno vi lascerà un<br />
poco di nostalgia…..niente rimpianti, sciolta la neve, molte delle piste si trasformano in esclusivi percorsi per<br />
le Montain Bike, sui nostri prati e boschi si possono effettuare meravigliose passeggiate a piedi ed a cavallo, i<br />
nostri ruscelli vi ospiteranno per “adrenaliniche” discese in rafting, le nostre pareti di roccia vi sfideranno ad arrampicarle,<br />
i parchi avventura, i ponti Tibetani, le piscine, i campi da Golf ed altre innumerevoli attività saranno<br />
una palestra naturale per mantenervi in ottima forma, per poi in inverno, nuovamente scatenarvi sulle piste<br />
della Vialattea…SULLE VOSTRE fANTASTiCHE PiSTE.<br />
VENDONO LA VIALATTEA<br />
9
UN PARADISO PER GLI SPORTIVI<br />
10<br />
LA VALLE: UN AUTENTICO PARADISO<br />
PER GLI SPORTIVI<br />
DI MAURO CARENA<br />
PRESIDENTE COMUNITÁ MONTANA ALTA VALLE SUSA<br />
L’adrenalina di una discesa mozzafiato sul bob o<br />
sugli sci. La quiete quasi irreale di una passeggiata<br />
solitaria in alta quota. La sfida di una parete di<br />
roccia da scalare e il divertimento di una giornata<br />
sulla neve. dalle prime discese con la tecnica del<br />
telemark ai moderni impianti olimpici, un soggiorno<br />
in Alta Valle Susa è un’esperienza che non<br />
si dimentica.<br />
Con impianti sciistici all’avanguardia, l’Alta Valle è<br />
considerata un autentico paradiso per sportivi di<br />
ogni disciplina, ma con un grande valore aggiunto:<br />
storia e tradizione millenarie si abbinano ad<br />
un’offerta turistica di prim’ordine, ad un ambiente<br />
naturale unico e alle più moderne strutture ricettive,<br />
all’enogastronomia di qualità e all’innovazione<br />
anche in questo settore, come nel prezioso Vino<br />
del Ghiaccio prodotto dalle nostre vigne. Un occhio<br />
di riguardo va poi rivolto a chi può incontrare<br />
difficoltà maggiori, ma altrettanto grandi soddisfazioni,<br />
nel praticare sport e vivere la montagna:<br />
i disabili trovano nella nostra Valle la possibilità di<br />
praticare attività a tutti i livelli.<br />
Abbiamo tradizioni, cucina, attività e mestieri tipici,<br />
costumi e lingue: un’identità forte che fa dell’Alta<br />
Valle Susa un punto di eccellenza in tutte le<br />
stagioni. Ogni cima, ogni pascolo, ma anche ogni<br />
edificio, fontana o cappella, raccontano la storia<br />
di un territorio nel cuore dell’Europa, che si apre<br />
al globale nel rispetto di una vita di nicchia, fatta<br />
a misura d’uomo per i residenti ma mantenuta e<br />
difesa anche per poterla offrire ai visitatori. Una<br />
montagna in cui la natura incontaminata fa da<br />
sfondo all’arte, ma anche al divertimento, in cui<br />
storia e sport, ambiente e cultura si fondono nelle<br />
opere di uomini che da millenni abitano e rendono<br />
viva questa Valle.<br />
Le imprese, gli slanci, le passioni, per cui uomini<br />
e donne dell’Alta Val Susa sono noti ben oltre i<br />
confini delle nostre amate montagne riguardano<br />
scalate ed imprese sportive, le più belle stazioni di<br />
Il Forte dello Chaberton<br />
sci ed i forti, la natura selvaggia e le opere d’arte,<br />
il carattere in apparenza chiuso, forse per modestia<br />
e riservatezza, in realtà fiero e coinvolgente<br />
se ben conosciuto. C’è una grande eredità di generazioni<br />
che hanno faticato, lottato e, fra queste<br />
montagne, trasformato le rocce in case, i declivi in<br />
pascoli, le pietre in vigne, due pezzi di legno in sci,<br />
gli sci in lavoro, sport e cultura.<br />
Per noi amministratori queste sono ragioni d’impegno,<br />
tematiche sui cui lavorare all’avanguardia<br />
per il bene del territorio, ma per chi in esso viene<br />
sono ragioni infinite per frequentarlo ed apprezzarlo.
ARTIGIANATO E MONTAGNA<br />
DI PAOLO PEVERARO<br />
VICE PRESIDENTE REGIONE PIEMONTE<br />
Artigianato e montagna sono da sempre legati da un relazione speciale:<br />
i prodotti e le lavorazioni tipiche del territorio montano raccontano<br />
infatti un pezzo importante della storia delle nostre valli e costituiscono<br />
un patrimonio di conoscenze e di tradizioni da preservare, per ragioni sia<br />
culturali che economiche e turistiche.<br />
Per questi motivi la Regione Piemonte ha sempre inteso valorizzare l’artigianato<br />
delle nostre montagne.<br />
Gli interventi nei confronti delle imprese artigiane si inseriscono in un quadro di normative comunitarie finalizzato<br />
a riqualificare e mantenere vitale il settore artigiano di qualità in quella parte del territorio che insiste<br />
sulle Comunità Montane.<br />
Attraverso alcune misure comunitarie si è cercato, come Regione, di inserire progetti di valorizzazione dell’artigianato<br />
dell’eccellenza, con azioni di “interventi a sostegno dell’artigianato artistico e tipico”, nell’ambito del<br />
Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2000-2006, Misura S - “incentivazione di attività turistiche e artigianali”<br />
Nel corso del 2002-2006, grazie all’espletamento di quattro bandi pubblici, circa 280 imprese dei settori legno,<br />
restauro ligneo, ceramica, vetro, oreficeria, stampa d’arte, tessile, metalli, alimentare, operanti in territorio di<br />
Comunità Montana, sono state finanziate per lavori di ristrutturazione, ampliamento, trasformazione locali;<br />
acquisto macchinari e attrezzature, etc. per un ammontare complessivo di aiuti di oltre 9,2 milioni di euro.<br />
A fronte degli aiuti concessi è attivato un volume di investimenti che supera i 23,3 milioni di Euro.<br />
Solo nell’area del torinese le comunità montane coinvolte sono 12 per un totale di 58 aziende, di cui una netta<br />
prevalenza di richieste (38) ha riguardato il settore legno, nei comparti della fabbricazione mobili, serramenti,<br />
complementi d’arredo e oggettistica.<br />
Sempre all’interno di questa misura ampio spazio si è dato, da parte della Regione, al Programma degli interventi<br />
concordato con le Comunità Montane.<br />
Attraverso questo intervento di supporto, Programma biennale 2002-2003 e 2004-2005, le Comunità Montane<br />
hanno potuto realizzare direttamente progetti di monografie, opuscoli, cataloghi, depliant illustrativi, cd rom,<br />
dVd, supporti multimediali a sostegno delle realtà produttive dell’artigianato di qualità presenti nella nostra<br />
regione, portando a termine i progetti avviati nel corso dei cinque anni.<br />
inoltre negli anni è cresciuto l’interesse per il mercato del merchandising (progetti della Valle Maira e della<br />
Comunità della Bisalta) con la presenza in importanti saloni italiani come Arezzo e Genova nonché ad appuntamenti<br />
internazionali come Parigi (Museum Expressions e Maison Objet).<br />
Per il periodo <strong>2007</strong>-2013 si è lavorato insieme ai colleghi del settore Promozione, Sviluppo e Credito dell’artigianato<br />
e agli uffici dell’Assessorato Economia Montana e foreste per la definizione di parti importanti del<br />
Programma PSR, relative alla creazione e allo sviluppo di micro-imprese.<br />
in particolare, visti i positivi riscontri segnalati nella fase precedente (anni 2000 – 2006), l’ attenzione è stata<br />
rivolta all’universo delle aziende dell’ artigianato d’ eccellenza, alla loro crescita e tenuta sul mercato, con un<br />
riguardo significativo al cambio generazionale dell’imprenditore artigiano.<br />
in dettaglio 14 sono le imprese della Val di Susa, 8 operano nel comparto del legno (fabbricazione mobili, serramenti),<br />
3 nell’alimentare (pasticceria, biscotti canestrelli, cioccolato), 2 nella lavorazione del ferro battuto.<br />
17 sono le imprese della Val Chisone, Germanasca e del Pinerolese, di cui 11 sono aziende che lavorano il legno<br />
e 2 riguardano l’alimentare (liquori e distillati), 5 le imprese in Val Sangone, di cui 3 aziende che fabbricano mobili<br />
e serramenti e 1 artigiano vetraio, 9 sono le imprese delle Valli di Lanzo che operano nel settore del legno<br />
e del restauro ligneo (fabbricazione mobili, serramenti, scale, complementi d’arredo, oggettistica, sculture in<br />
legno) con 1 impresa dell’alimentare di qualità (cioccolato).<br />
ARTIGIANATO E MONTAGNA<br />
11
RIFLESSIONI<br />
12<br />
RIFLESSIONI DALL’INTERNO<br />
DI ILARIA PERRON CABUS<br />
finita da poco l’università e con alle spalle l’esperienza di qualche piccolo impegno,<br />
non avrei personalmente mai creduto di potermi innamorare di un progetto<br />
in modo così viscerale, invece è andata proprio così.<br />
inutile nascondere che per stare seduta su questa sedia nessuno mi ha mai fatto un colloquio e neanche ho<br />
dovuto presentare un curriculum, mi sento fortunata estremamente fortunata perché faccio un lavoro magnifico<br />
e ho a che fare con persone che danno anima e corpo per questa azienda. Tutta la vita della mia famiglia<br />
è sempre ruotata attorno al grande circo della neve, non più tardi della scorsa settimana mi è capitata in mano<br />
una mia foto su un gatto delle nevi al Genevris con il mio nonno Ciaudano, scio su queste nevi da quando<br />
avevo tre anni ma fino allo scorso anno non mi ero resa conto di cosa girasse davvero intorno alla Vialattea. Mi<br />
piacerebbe poter invitare tutti i nostri clienti a qualche riunione o a qualche cena aziendale per fargli capire<br />
quale passione si respira in società, qui lavoriamo tutti per lo stesso scopo far divertire la gente e vi assicuro<br />
che per i ragazzi degli impianti, per le ragazze alle casse, per le persone in ufficio, per i nostri direttori, per<br />
il mio papà, per il nostro Presidente non esistono orari,non esistono festività o vacanze, esiste solo il grande<br />
amore per questo lavoro e per queste montagne e non sempre è tutto rose e fiori, quando il tuo lavoro dipende<br />
da qualche cosa più grande di te, da qualcosa di incontrollabile tutto diventa più difficile, quante telefonate<br />
da parte di mio papà ho ricevuto l’anno scorso “ com’è sta nevicando su? “ quando a Sauze sembrava potesse<br />
“ buttare giù qualcosa “ e sapevo che nel rispondere “ no papi qui non fa niente” ogni volta gli davo una coltellata,<br />
perché per chi non conosce la realtà l’acquisto della Vialattea può sembrare solo un altro investimento<br />
di due uomini un po’ più imprenditori degli altri ma per chi conosce veramente chi sono questi due uomini sa<br />
che in questo progetto sono stati investiti i risparmi di un’ intera vita, sa che ogni giorno c’è una sfida diversa,<br />
un problema da risolvere, momenti che sembrano insuperabili e difficoltà più grandi di loro ed è bellissimo<br />
vedere l’emozione negli occhi dei “capi” che guardando fuori dalla finestra abbozzano un sorriso un po’ superstizioso<br />
perché sta finalmente nevicando….<br />
DI MASSIMO BONETTI - UFFICIO COMMERCIALE<br />
quando ho iniziato a muovere i miei primi passi all’interno di questa azienda<br />
era il 1996 e i campionati del mondo di sci alpino erano alle porte, la squadra<br />
della “sportiva” era quasi completata e mi è stata prospettata l’idea di entrare a<br />
far parte del gruppo….. pronti via e mi sono ritrovato catapultato in un mondo<br />
per me tutto nuovo. L’allora “mio capo” Gianni Poncet, mi ha spedito a coordinare<br />
le operazioni tecniche all’interno del palazzetto dello sport di Sestriere<br />
adibito a sala stampa e centro produzione TV.<br />
i campionati Mondiali di Sci Alpino del 1997 passarono e per me la stagione<br />
estiva rappresentava il lavoro nella squadra che si occupava della manutenzione<br />
del campo da golf, passa l’estate, e l’inverno di nuovo alle porte mi vede continuare l’esperienza alla “sportiva”.<br />
La svolta nel 1998 quando Sam Laurent, a capo dell’ufficio Marketing mi dice che ha bisogno di una persona
per completare il suo team.<br />
qui devo aprire una piccola parentesi personale perché il mio arrivo all’ufficio marketing è stato piuttosto travagliato<br />
e solo l’ostinazione del mio futuro capo a fatto si che ciò potesse concretizzarsi.<br />
Lui diceva sempre che le persone devono avere un’opportunità………… e Sam questa opportunità l’ha data<br />
a me, mi ha dato l’opportunità di lavorare con lui e di entrare in un mondo nuovo, in un mondo dove non si<br />
smette mai di imparare ma anche un mondo che ti permette di dialogare con una miriade di persone di lingue,<br />
di culture e di mondi diversi; io di questo lo ringrazio e ribadisco che se non ci fosse stato Sam Laurent, oggi io<br />
non sarei qui all’ufficio commerciale della Sestrieres S.p.A..<br />
Passa il tempo e le cose cambiano, si evolvono; Sam, un grande professionista del “Commerciale & Marketing,<br />
per ragioni di salute deve lasciare il suo posto e viene sostituito da un collega, anzi gli uffici “Commerciale” e<br />
“Marketing” vengono accorpati e di due enti separati, se ne fa uno solamente.<br />
L’eredità professionale che mi portavo dietro, era il “prodotto plurigiornaliero”.<br />
Si inizia a lavorare con un prodotto più completo, si va alle fiere, si partecipa ai work shop, si allestiscono stand,<br />
si fanno viaggi interminabili in auto, in furgone, si passa da un aeroporto all’altro tutto per cercare di incrementare<br />
le vendite degli skipass.<br />
Trascorrono gli anni, arrivano le Olimpiadi di Torino 2006 e anch’esse passano ma una voce sempre più insistente<br />
aleggia nell’aria; dopo anni di si, no, si, no, si, no, la fiat decide di vendere la Sestrieres S.p.A. e per noi<br />
dipendenti inizia, per la prima volta nella storia, una sorta di apprensione per il futuro.<br />
il 29 giugno 2006, l’annuncio ufficiale a tutti i dipendenti e la presentazione della nuova proprietà…lo ricordo<br />
come fosse ora, tutti i dipendenti riuniti nella grande sala riunioni presso la sede della Sestrieres S.p.A. e<br />
l’ingegner Brasso che fa il suo ingresso, Alessandro Perron Cabus è già li e prende posto al suo fianco; breve<br />
discorso… e la storia della Sestrieres S.p.A., del paese di Sestriere e di gran parte della valle cambia, si chiude<br />
un’epoca e se ne apre un’altra.<br />
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese la nuova Sestrieres S.p.A. prende corpo ma<br />
già da subito si capisce che “il manico” è cambiato, non siamo più una piccolissima parte di una grande holding<br />
ma siamo l’azienda nella quale i proprietari hanno investito una vita di lavoro, investono non solo economicamente<br />
ma investono in termini umani, investono in passione, investono in entusiasmo; li si vede gioire quando<br />
le cose vanno bene e incupirsi quando vanno male ma sempre, sempre, sempre ciò che vogliono trasmettere<br />
a noi dipendenti è il senso di appartenenza ad un’azienda!<br />
Mi è stato chiesto più volte e da più parti quali differenze c’erano tra la passata e la presente gestione; la risposta<br />
che ho sempre dato e che più sento vicina alla realtà e quella che se prima la Sestrieres S.p.A. era gestita da<br />
manager che, comunque per bravi, seri e professionali che fossero, a fine mese non dovevano fare i conti con<br />
i propri denari, adesso, per dirla terra terra, il dare e l’avere comportano una differenza sostanziale nell’esito<br />
finale e pur rispettando profondamente le persone dell’azienda ed il loro operato, Giovanni Brasso e Alessandro<br />
Perron Cabus non sarebbero quello che sono, se non guardassero attentamente l’aspetto economico della<br />
loro azienda.<br />
Per la prima volta da quando lavoro alla Sestrieres S.p.A., si fanno piani commerciali dalla durata minima di tre<br />
anni, si programmano gli investimenti per i prossimi anni senza puntare disperatamente al ritorno economico<br />
immediato; in azienda si parla di investimenti tecnici ingenti da effettuarsi nei prossimi anni.<br />
Ora il lavoro dell’ufficio commerciale è direttamente coordinato da Alessandro Perron Cabus (per tutti noi Sandro),<br />
che non ha nessun problema a farsi dare del “tu” e a smorzare quel clima magari un pò rigido che si può<br />
creare tra datore di lavoro e dipendente; Sandro ha sempre fretta, è sempre di corsa e non è raro che mentre gli<br />
stai ancora parlando al telefono senti il classico suono tut, tut, tut...<br />
il presidente Giovanni Brasso (per tutti noi l’inge), ha la fama, e l’ha dimostrato da subito di essere “un duro”, è<br />
una persona tutta d’un pezzo che a volte mette un po’ di soggezione ma è una uomo estremamente rispettoso<br />
delle persone e del lavoro altrui.<br />
Ora tutta l’azienda è proiettata al futuro e sono sicuro, sarà impegnativo ma roseo per tutti.<br />
RIFLESSIONI<br />
13
“DISCOVERY ITALY” TRA TRADIZIONE E NUOVI MERCATI<br />
Il Tour Operator con sedi a Cesana, Torino e San Secondo di Pinerolo.<br />
TURISMO MONTANO:<br />
UN SETTORE<br />
CHE NON SI FERMA<br />
TURISMO MONTANO: Belgio, Francia, Inghilterra, Germania,<br />
L’eredità lasciata dalle Olimpiadi<br />
Invernali di Torino 2006 sulle montagne<br />
delle nostre valli sta maturando gli<br />
attesi frutti: le prenotazioni sono in<br />
aumento, in particolare per quanto<br />
riguarda gli arrivi di clienti stranieri.<br />
Un notevole contributo alla attrattività<br />
del territorio arriva inoltre dalle<br />
numerose nuove strutture ricettive e<br />
dai pregevoli spazi congressuali, che<br />
dopo l’evento olimpico sono in grado<br />
di offrire un ottimo rapporto tra qualità<br />
e prezzo.<br />
A Cesana Torinese, Torino e San<br />
Secondo di Pinerolo ha aperto le sue<br />
sedi il tour operator “Discovery Italy”,<br />
specializzato nell’organizzazione di<br />
pacchetti turistici, itinerari e vacanze<br />
sulle montagne dei XX Giochi Olimpici<br />
Invernali di Torino 2006: Bardonecchia,<br />
Cesana, Sansicario, Claviere, Pinerolo,<br />
Pragelato, Sauze d’Oulx, Sestriere e<br />
Torre Pellice.<br />
Negli ultimi mesi del <strong>2007</strong> “Discovery<br />
Italy” ha assunto e nominato nuovo<br />
Direttore Tecnico e Responsabile<br />
dell’attività di incoming per il settore<br />
Neve e Montagna la dottoressa Denise<br />
Hart, già responsabile dell’attività di<br />
incoming presso l’ATL 2 - Montagnedoc<br />
dal 2001: “Le prenotazioni per<br />
l’inverno stanno andando molto bene<br />
– annuncia – e per il settore corporate,<br />
sul quale stiamo puntando in modo<br />
particolare, abbiamo già prenotazioni<br />
di gruppi aziendali da tutta l’Europa.<br />
Stiamo lavorando, inoltre, attraverso<br />
tour operator stranieri per i clienti<br />
individuali e gruppi, con Olanda,<br />
Denise Hart<br />
nuovo Direttore Tecnico<br />
per il settore<br />
“Neve e Montagna”<br />
Stati Uniti ed Emirati Arabi”.<br />
Obiettivi futuri?<br />
“Vorremmo cominciare a vendere i<br />
viaggi incentive anche per la montagna<br />
estiva – risponde la Hart - che ha<br />
un’offerta ricchissima di attività adatte<br />
a questa tipologia di clientela”.<br />
Per incrementare ulteriormente<br />
l’attività di incoming “Discovery Italy” ha<br />
tradotto il proprio sito internet in ben<br />
nove lingue, (italiano, inglese, francese,<br />
tedesco, spagnolo, portoghese,<br />
russo, cinese e giapponese), in modo<br />
da indirizzare promozioni e servizi<br />
anche ai nuovi mercati emergenti, in<br />
particolare verso i paesi Bric (Brasile,<br />
Russia, Cina e India).<br />
Il sito attualmente riceve oltre 6.000<br />
visite al mese e consente di vendere<br />
direttamente a turisti privati, alcuni di<br />
questi arrivati addirittura dall’Australia. Per offrire un servizio di qualità a<br />
prezzi competitivi, “Discovery Italy” ha<br />
DISCOVERY ITALY,<br />
ESPERIENZA E PASSIONE<br />
Nato dopo le Olimpiadi di Torino<br />
2006 dalla “Selene Tour sas”, realtà del<br />
Pinerolese che dal 1991 opera nel<br />
settore del turismo e della consulenza<br />
per lo sviluppo economico locale,<br />
“Discovery Italy” può contare su<br />
uno staff di grande professionalità<br />
caratterizzato dalla profonda<br />
conoscenza del territorio e dalla<br />
passione per i viaggi, accumulate e<br />
consolidatesi nel tempo.<br />
L’attività di incoming si svolge su tutto<br />
il territorio nazionale, con un occhio<br />
di riguardo per il Piemonte, la città<br />
di Torino e l’area che ha ospitato le<br />
Olimpiadi Invernali del 2006.<br />
selezionato i migliori fornitori di servizi<br />
tra alberghi, dimore storiche, castelli,<br />
sale conferenze, attività sportive,<br />
ristoranti in quota, guide turistiche specializzate,accompagnatori<br />
multilingua<br />
e bus gran turismo: “Siamo in grado<br />
di preparare pacchetti completi<br />
personalizzati – spiega la Hart - dal<br />
soggiorno ai servizi collaterali, transfer,<br />
attività ludiche e di team building.<br />
L’esperienza di anni come operatori<br />
ci garantisce una perfetta conoscenza<br />
delle località e della loro offerta<br />
migliore.<br />
Inoltre – aggiunge - il nostro rapporto<br />
consolidato con i fornitori ci assicura<br />
i migliori prezzi con un alto livello di<br />
prestazione: fattori che, nell’insieme<br />
danno vita ad un’offerta unica ed un<br />
soggiorno indimenticabile”.
WORKSHOP, EXPO<br />
E MASTER UNIVERSITARI<br />
Nel giugno <strong>2007</strong> “Discovery Italy” ha<br />
organizzato un educational tour per<br />
far conoscere il territorio agli operatori<br />
italiani e stranieri invitati al “First<br />
Tourism Master Workshop”.<br />
L’educational tour ha preso in<br />
considerazione alcune delle piazze<br />
e dei monumenti più signifi cativi di<br />
Torino, il Museo del Gusto di Frossasco,<br />
il forte di Fenestrelle e il Lago Laux di<br />
Usseaux.<br />
Il “Tourism Master Workshop” è stato<br />
organizzato su iniziativa della SAA di<br />
Torino (Scuola di Amministrazione<br />
Aziendale dell’ Università di Torino)<br />
ed INFOR (Consorzio Interaziendale<br />
per la Formazione), nell’ambito<br />
del corso “Master in Management<br />
dell’Organizzazione e della Pro-<br />
mozione Turistica”.<br />
L’iniziativa è nata dalla collaborazione<br />
tra gli enti promotori del Master (SAA,<br />
Infor, Provincia di Torino) ed alcuni<br />
sponsor, tra cui THI (Turin Hotels<br />
International), Hotel-Residence Villa<br />
San Maurizio di Pinerolo, Class Hotel e,<br />
appunto, “Discovery Italy”.<br />
Gli allievi del Master hanno presentato<br />
ad una dozzina di tour operator italiani<br />
e stranieri varie proposte turistiche<br />
realizzate con la supervisione di<br />
“Discovery Italy”, inerenti la città di<br />
Torino ed il Piemonte.<br />
Per conto della Provincia di<br />
Torino, inoltre, nell’ambito di un<br />
progetto Interreg III, fi nanziato<br />
dall’Unione Europea e dalla Regione<br />
Piemonte, Discovery Italy sta<br />
sviluppando Pacchetti turistici tesi<br />
a valorizzare i “Saperi e Sapori” delle<br />
nostre vallate.<br />
Discovery Italy<br />
partecipa alle<br />
principali Fiere<br />
Internazionali<br />
per il turismo.<br />
“Cena in quota<br />
per gruppo<br />
aziendale”<br />
Sede legale ed operativa:<br />
SAN SECONDO DI PINEROLO (TO)<br />
10060 - Via Rivoira Don, 24<br />
Tel. +39 0121.503222<br />
Fax +39 0121.503229<br />
E-mail info@discoveryitaly.org<br />
Sedi operative:<br />
CESANA TORINESE (TO)<br />
10054 - Via Pinerolo 0<br />
Tel.: +39 0122.856033<br />
Fax: +39 0122.856177<br />
E-mail booking@discoveryitaly.org<br />
TORINO<br />
10135 - Corso Unione<br />
Sovietica 612/15b<br />
Tel. +39 011.3473640<br />
Fax +39 011.3473632<br />
E-mail info@discoveryitaly.eu
PIEMONTE MONDIALE<br />
16<br />
PIEMONTE MONDIALE<br />
Una settimana in vetrina.<br />
Dal 6 al 10 febbraio <strong>2008</strong><br />
DI GUALTIERO BRASSO<br />
Quest’inverno sulle nevi della Vialattea si<br />
svolgerà una grande evento: “Piemonte<br />
Mondiale, una settimana in vetrina”. In concomitanza<br />
con il periodo di Carnevale stiamo<br />
organizzando una serie di feste e manifestazioni<br />
che si susseguiranno dal 6 al 10<br />
Febbraio <strong>2008</strong>. L’ evento finale saranno le<br />
gare di Coppa del Mondo di sci femminile<br />
che si terranno a Sestriere, sulla pista Olimpica<br />
Kandahar Banchetta Nasi, il 9-10.<br />
Piemonte Mondiale è un’iniziativa importante<br />
e sulla quale noi tutti scommettiamo;<br />
verranno organizzate delle feste in diverse<br />
aree di Sestriere per tutta la durata della<br />
manifestazione.<br />
La settimana si aprirà con una cena al rifugio Tana<br />
della Volpe in collaborazione con il Rotary cui seguirà<br />
una fiaccolata sulla pista di gara da parte degli<br />
addetti ai lavori. Terminata la fiaccolata si darà<br />
il via ai fuochi artificiali che partendo da Borgata<br />
raggiungeranno Sestriere in un gioco di luci continuo<br />
che si concluderà sulla collina dietro il Palazzetto<br />
dello Sport.<br />
L’immagine che si vuole dare è quella di trasferire<br />
la gente e la manifestazione al colle, dove, proprio<br />
all’interno del Salone delle feste, come è stato ribattezzato<br />
per l’occasione il Palazzetto, continuerà<br />
la festa.<br />
qui, infatti, si terranno sfilate di moda, live music<br />
party, dj set e naturalmente la cena di Gala Sabato<br />
9 che quest’anno sarà ad invito fino alle 22 e poi<br />
aperta al pubblico.<br />
Nel parcheggio anteriore, invece, grazie ad una<br />
collaborazione con l’Abarth verrà progettata una<br />
pista di ghiaccio sulla quale, per quattro giorni i<br />
turisti potranno sperimentare l’ebbrezza di fare da<br />
passeggero ad ex piloti e campioni di rally.<br />
E’ prevista una zona eno-gastronomica al traguardo<br />
della pista di gara dove sarà servito agli spettatori<br />
un piatto classico di polenta e salsiccia e un<br />
bicchiere di fumante vin brùlè, il tutto mentre potranno<br />
tranquillamente seguire dal maxischermo<br />
le gesta delle atlete in gara.<br />
Sempre nella zona traguardo sarà allestita una tribuna<br />
da 500 posti e una tenda hospitality dove si<br />
potrà accedere solo con l’accredito della gara.<br />
L’obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico, specie<br />
le scuole con i ragazzi per dare una sensazione<br />
di festa. A tal proposito verranno studiate delle<br />
apposite coreografie con bandierine, trombette,<br />
fischioni, ecc…<br />
Nella zona dello Snowpark al colle si susseguiranno<br />
evoluzioni di freestyler, con feste a tema tra gli<br />
stand che saranno previsti in quei giorni e musica<br />
dal vivo. Ogni pomeriggio sarà in programma un<br />
contest, o con gli sci o con lo snowboard.
PIEMONTE MONDIALE<br />
18<br />
Riproporremo, visto il successo della stagione<br />
passata, “impianti in maschera”: la grande iniziativa<br />
degli operatori degli impianti che si travestono<br />
per il Carnevale e regalano caramelle e<br />
dolci ai bambini sulle piste. quest’anno vogliamo<br />
estendere l’idea a tutto il pubblico presente nella<br />
stazione mettendo a disposizione premi e gadget<br />
per le maschere più belle e divertenti.<br />
Come accennato in precedenza l’evento clou saranno<br />
le gare di discesa Libera e Super G femminile<br />
il Sabato e la domenica. quest’anno saranno<br />
disputate a Sestriere sulla pista che ha spesso<br />
ospitato molte tappe di Coppa del Mondo e con<br />
l’edizione di quest’inverno arriviamo a trent’anni<br />
di grandi successi solo per lo sci femminile.<br />
Anche l’accomodation delle atlete è stato studiato<br />
nel dettaglio; la carovana dello sci, infatti, sarà<br />
ospitata presso il lussuosissimo Villaggio Resort di<br />
Pragelato presso il quale saranno effettuate anche<br />
le premiazioni e le estrazioni pubbliche dei pettorali:<br />
un cinque stelle unico nella Vialattea con un<br />
collegamento diretto al campo di gara grazie alla<br />
nuova funivia Pattemouche-Anfiteatro.<br />
E’ notizia fresca il fatto che dalla stagione a venire,<br />
invece, torneranno sulle nevi di Sestriere un<br />
Gigante e uno Slalom maschile a dimostrazione<br />
che il Circo Bianco non può fare a meno di piste<br />
all’avanguardia su cui disputare le gare. E’ un risul-<br />
tato decisamente importante che riporta al colle<br />
lo spettacolo massimo dello sci. L’intento di “Piemonte<br />
Mondiale” è quello di creare un’ immagine<br />
festosa, di aggregazione al fine di promuovere il<br />
territorio e le Montagne Olimpiche sfruttando<br />
l’impatto visivo della manifestazione. Verranno<br />
proposte offerte promozionali per i possessori<br />
delle tessere stagionali e della famiglie, e in collaborazione<br />
con i commercianti del luogo stiamo<br />
cercando di realizzare una o più Notti Bianche con<br />
gli esercizi aperti fino a tarda notte. Lo scopo di<br />
questo progetto è la realizzazione di un programma<br />
ben definito di eventi e manifestazioni; la collocazione<br />
nei luoghi e nei tempi è stata studiata al<br />
fine di ottenere una continuità di appuntamenti e<br />
far si che ci possa essere sempre un flusso di presenze<br />
costante per ogni attività proposta durante<br />
la settimana. L’eredità lasciata dall’Olimpiade non<br />
deve essere solo una valigia piena di bei ricordi,<br />
ma dobbiamo impegnarci tutti affinché quell’ atmosfera<br />
e quello spirito continuino a riecheggiare<br />
nelle nostre valli e Piemonte Mondiale ci sembra il<br />
modo giusto per far si che questo accada. Speriamo,<br />
quindi, che possa essere una buona base da<br />
cui partire e ci auguriamo di poterlo far diventare<br />
un appuntamento annuale, ma per trasformarlo<br />
in realtà abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.<br />
Anche del vostro.
alicubi<br />
Sestriere 3-4-2<br />
Al Villaggio Olimpico vi aspettano<br />
3 piani di servizi a 4 stelle. A 2 passi dal cielo...<br />
Villaggio Olimpico di Sestriere<br />
Via Cesana s.n.c. - 10058 Sestriere (TO) Tel. 0122.798401<br />
Fax 0122.750846 - info@villaggioolimpicosestriere.it<br />
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IL CONFRONTO<br />
19
IL SCIARE CONFRONTO IN VIALATTEA<br />
20<br />
SCIARE IN VIALATTEA<br />
A CURA DELL’UFFICIO COMMERCIALE SESTRIERES SPA<br />
Nel comprensorio della Vialattea si scia sulle piste<br />
dei grandi campioni, sulle piste che hanno ospitato<br />
i XX Giochi Olimpici invernali di Torino 2006.<br />
La Vialattea dispone di impianti di risalita all’avanguardia<br />
realizzati per l’evento Olimpico, di piste di<br />
gara tecniche e spettacolari e di una rete di innevamento<br />
programmato potenziata ed altamente<br />
tecnologica supportata da nuovi bacini idrici utilizzati<br />
per la produzione di neve.<br />
L’offerta sciistica della Vialattea è vastissima: il<br />
comprensorio internazionale più esteso d’Europa,<br />
che si sviluppa tra italia e francia, spazia da Sestriere<br />
a Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere,<br />
sino alla francese Montgenèvre.<br />
E’ possibile accedere alle piste del comprensorio<br />
anche partendo da Pragelato con la nuova funivia<br />
Pattemouche - Anfiteatro.<br />
Offre oltre 200 piste, tutte collegate sci ai piedi,<br />
per un’estensione di circa 400 Km, tra i 1350 metri<br />
di Cesana ed i 2800 della Motta, con una rete di<br />
innevamento programmato che copre oltre il 60%<br />
della superficie sciabile.<br />
Gli sponsor della Vialattea ti<br />
ripagano lo skipass<br />
degno di nota il nuovo progetto di co-marketing.<br />
Oggi si scia in Vialattea e domani si risparmia sugli<br />
acquisti. Si paga 32 euro il giornaliero e si riceve<br />
un carnet di buoni sconto di valore pari a quello<br />
del giornaliero stesso.<br />
Se il costo della vita è sempre più elevato e non si<br />
vuol rinunciare ad una bella sciata, forse questo<br />
nuovo progetto può essere la soluzione, può invogliare<br />
a trascorrere una giornata sulla neve sapendo<br />
che quanto si è pagato per lo skipass può<br />
essere recuperato ottenendo sconti su articoli o<br />
beni di consumo, comunque di prima necessità.<br />
Tutti vanno al supermercato, fanno il pieno di carburante,<br />
si vestono e tutti telefonano.<br />
E sono proprio queste le aziende che Vialattea ha<br />
scelto per offrire un valore aggiunto al proprio skipass.<br />
L’obiettivo di questa nuova iniziativa commerciale<br />
è quello di attivare un importante sistema di “finanziamento<br />
del divertimento”.
Ecco gli Sponsor del progetto Co-Marketing: Erg,<br />
Carrefour, UNO Mobile e Kappa.<br />
Con ogni skipass giornaliero Vialattea viene consegnato<br />
un carnet di buoni sconto così suddiviso:<br />
· 1 coupon CARREfOUR del valore di 5 euro spendibile<br />
negli ipermercati del Piemonte aderenti all’iniziativa<br />
a fronte di una spesa minima di 50 euro<br />
per buono. Sono cumulabili un massimo di tre<br />
buoni per 150 euro di spesa.<br />
· 1 coupon ERG del valore di 7 euro (5 euro di carburante<br />
e 2 euro di lubrificante) spendibile presso<br />
i distributori del gruppo, in tutta italia. Ogni buono<br />
da 7 euro è composto da 5 tagliandi da 1 euro<br />
caduno di carburante ed 1 tagliando da 2 euro di<br />
lubrificante.<br />
i 7 euro sono così utilizzabili:<br />
1 tagliando da 1 euro ogni 30 euro di carburante<br />
acquistato.<br />
1 tagliando da 2 euro ogni litro di lubrificante acquistato.<br />
· 1 coupon UNO MOBiLE, nuovo operatore telefonico<br />
del gruppo Carrefour; con 5 euro di traffico<br />
telefonico in omaggio acquistando una ricarica<br />
di soli 15 euro. Paghi 15 e parli per 20. il buono<br />
è spendibile negli ipermercati Carrefour del Piemonte,<br />
aderenti all’iniziativa.<br />
· 1 coupon KAPPA del valore di 15 euro, spendibile<br />
presso tutti i negozi Robe di Kappa, Superga, K-<br />
Way, AlloSpaccio e Kappa Outlet (l’elenco di tutti i<br />
punti vendita è su www.robedikappa.net) a fronte<br />
di una spesa di 80 euro.<br />
Il conto è presto fatto:<br />
15 euro KAPPA +<br />
7 euro ERG +<br />
5 euro CARREfOUR +<br />
5 euro UNO MOBiLE =<br />
----------------------------------------<br />
32 euro Totale<br />
L’obiettivo del progetto, nel suo complesso, è proprio<br />
quello di ridurre il costo degli skipass, nel momento<br />
in cui vengono utilizzati solo alcuni buoni e<br />
di addirittura azzerarlo se vengono utilizzati tutti.<br />
in parallelo al progetto co-marketing sviluppato<br />
con i 4 main sponsor Erg, Carrefour, Uno Mobile<br />
e Kappa, si identificano anche gli “Amici della Via-<br />
lattea”: un pool di diverse aziende che applicano,<br />
a tutti gli sciatori che si presentano con lo skipass<br />
giornaliero o stagionale, sconti dal 5 al 30% su tutti<br />
i loro prodotti o servizi.<br />
Cinema Pathé Lingotto (www.pathe.it): 1 coupon<br />
del valore di 2.20 euro per tutti gli spettacoli nelle<br />
11 sale cinema, utilizzabile dal lunedì al venerdì,<br />
esclusi festivi e prefestivi. Costo del biglietto 5<br />
euro anziché 7,20 euro.<br />
Cavaglià (www.cavagliasrl.com): centro vendita<br />
di pavimenti, rivestimenti, sanitari. 6 punti vendita<br />
posizionati sul territorio. Sconti dal 5 al 15% in<br />
base agli articoli<br />
Carrozzeria Romagnoli (www.carrozzeriaromagnoli.it):<br />
mette a disposizione dei propri clienti<br />
eventuale vettura sostitutiva in caso di riparazione<br />
del mezzo. Sconto 15% sulle riparazioni per<br />
possessori di stagionali. Sconto 10% sulle riparazioni<br />
per possessori di skipass giornaliero.<br />
Enoteca B & R (www.berbevande.it): ingrosso e<br />
dettaglio, vini, liquori e champagne.<br />
Sconto 10% sui vini e 5% su liquori e champagne.<br />
Estel-Emporio degli Armadi di Torino (www.emporioarmadi-torino.it):<br />
Specializzato in armadi e<br />
cabine armadio. Sconto 25% per possessori di stagionale.<br />
Sconto 20% per possessori di giornaliero.<br />
PARTNER VIALATTEA<br />
CITROËN. Stretto rapporto di collaborazione con<br />
Citroën, per la prima volta protagonista insieme a<br />
Vialattea con il nuovo SUV, Citroën C-Crosser, vettura<br />
ufficiale del comprensorio.<br />
ACI. Continua il rapporto di collaborazione con<br />
l’Automobile Club Torino. Anche per la stagione<br />
invernale <strong>2007</strong>/<strong>2008</strong> verranno praticati sconti reciproci<br />
per la clientela.<br />
FONDIARIA-SAI. La fondiaria-Sai ripropone a tutti<br />
gli acquirenti di skipass Vialattea la polizza “Protezione<br />
Neve” che assicura lo sciatore con solo 2<br />
euro al giorno. in più, i clienti Vialattea potranno<br />
godere di particolari sconti sull’acquisto di nuove<br />
polizze.<br />
SCIARE IN VIALATTEA<br />
21
Autoexpert<br />
Intervista a Maurizio Cremonini<br />
Responsabile Flotte Aziendali e Vetture Usate FIAT GROUP AUTOMOBILES<br />
Cos’è il programma Autoexpert ?<br />
il brand Autoexpert è il marchio dell’usato garantito<br />
della fiat Group Automobiles (dedicato ai concessionari<br />
dei marchi fiat, Lancia e Alfa Romeo).<br />
il programma è nato nel 1996 con l’obiettivo primario<br />
di fornire ai clienti un usato certificato e garantito<br />
proprio dalla casa e dalla rete ufficiale del<br />
gruppo.<br />
Cosa offre oggi Autoexpert ?<br />
il contratto Autoexpert garantisce al cliente che<br />
acquista una autovettura o un veicolo commerciale<br />
leggero usati, una certificazione di controvalore<br />
dell’acquisto e la certezza di accurati controlli<br />
di qualità e sicurezza del veicolo.<br />
Molti sono i partner che collaborano al programma<br />
e tra questi ricordiamo Autocheck, che fornisce<br />
l’estratto storico del veicolo, Aci Global che garantisce<br />
l’assistenza stradale, TargaSys che provvede<br />
a rispondere alle richieste dei clienti con una linea<br />
verde dedicata e quattroruote con i suoi servizi di<br />
consulenza sui prezzi di mercato per l’usato.<br />
da ben tre anni Autoexpert è presente al fianco<br />
della Vialattea nella certezza che marchi ed ambienti<br />
esclusivi e di qualità ben si sposano pur nelle<br />
loro differenti caratteristiche: con Autoexpert si<br />
può “far strada” così come negli anni la Vialattea<br />
ha saputo crescere ed eccellere nello sci e nel turismo<br />
d’elite. inoltre con le stesse logiche di crescita<br />
del marchio a fianco dello sport abbiamo sponsorizzato<br />
il torneo finale mondiale del Nike Junior<br />
Tour, che si è svolto quest’anno a Torino presso lo<br />
Sporting – La Stampa, a cui hanno partecipato le<br />
promesse del futuro tennis mondiale.<br />
Quali sono le novità della stagione ?<br />
quest’anno abbiamo aggiunto alla tradizionale<br />
partnership con la Vialattea, un supporto importante<br />
al più noto circuito di gare di sci alpino per<br />
bambini, conosciuto come Trofeo Pinocchio, per<br />
“coltivarci i clienti sin dai primi passi…”!<br />
L’usato garantito...
www.autoexpert.it<br />
...scia con La ViaLattea<br />
©PUBBLi&CO
24<br />
VIALATTEA: “IL CIRCO DELLA NEVE...”<br />
DI VITTORIO SALUSSO<br />
Sciare è uno sport bellissimo!<br />
Passare una giornata in montagna, respirare l’ aria<br />
fresca, prendere la seggiovia e scivolare sulle piste…<br />
Sciare nella “ViALATTEA” è come prendere una<br />
grande giostra; è come in un circo, dove c’è una<br />
grande festa e tante persone lavorano per farti divertire…<br />
quando a dicembre metti gli sci per la prima volta,<br />
inizia lo spettacolo!
Ma, come in un circo, prima dello spettacolo bisogna<br />
preparare il palcoscenico…<br />
infatti, devi sapere che mentre sei al mare a fare<br />
il bagno e a prendere il sole, lavoriamo per preparare<br />
il palcoscenico tutto coperto di neve della<br />
“ViALATTEA”…<br />
durante l’estate aggiustiamo le seggiovie che ti<br />
hanno portato tante volte in punta alla montagna;<br />
le controlliamo perchè l’anno prossimo tu<br />
possa viaggiare con la massima sicurezza…<br />
Andiamo su e giù per le piste lavorando per renderle<br />
sempre più belle. Coltiviamo l’erba e aggiustiamo<br />
i tubi dei cannoni per fare la neve.<br />
Mentre ti mascheri per festeggiare la festa di<br />
Halloween, noi cominciamo a fare la danza della<br />
neve…<br />
Aspettando di vedere il nostro palcoscenico dipingersi<br />
di bianco, coloriamo la montagna con<br />
le reti, i materassi e gli striscioni che serviranno a<br />
proteggerti dagli ostacoli.<br />
quando siamo troppo stanchi per danzare e arriva<br />
il freddo, accendiamo i cannoni e spariamo la neve<br />
giorno e notte, per essere sicuri di non perdere il<br />
nostro appuntamento a dicembre…<br />
finalmente tutto diventa bianco…ma non è finita!<br />
in tutta fretta, accendiamo quelli che potrebbero<br />
sembrarti dei carro armati ed invece sono<br />
dei grossi “gatti” che spostano e lisciano la neve.<br />
Proprio come la trovi al mattino quando arrivi sulle<br />
piste…<br />
Al mattino, prima che incominci lo spettacolo, accendiamo<br />
l’interruttore e facciamo partire la giostra!<br />
Andiamo tutti al nostro posto; qualcuno alle<br />
seggiovie e qualcuno in giro per le piste a controllare<br />
che tu non corra pericoli…<br />
Mentre ci mettiamo il costume, siamo emozionati<br />
e felici di sapere che da lì a poco incominceremo<br />
ad accompagnarti per tutto l’inverno sulla nostra<br />
giostra…<br />
25
TURISMO E GLAMOUR<br />
LUCI<br />
26<br />
TECNOLOGIE<br />
VIDEO<br />
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PER EVENTI<br />
l’A.d.M. Illuminotecnica di De Marco Andrea<br />
& C. è un’azienda a conduzione familiare che<br />
si occupa dal 1992, di realizzazioni d’impianti<br />
multimediali mobili e fissi, installando sistemi<br />
di diffusione sonora, ripresa e diffusione<br />
video, immagini, illuminazioni tecniche, in<br />
aree espositive, centri congressi, parchi e teatri<br />
in Europa ed altre parti del mondo.<br />
Annovera fra i suoi clienti consolidati, prestigiosi<br />
marchi nazionali, dalle motociclette<br />
all’aereonautica, dalla nautica, all’automobile,<br />
dal fitness al teatro, dall’arredamento allo<br />
sport, dallo spettacolo alla cultura.<br />
Avvalendosi delle piú avanzate tecnologie è<br />
in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta,<br />
dall’installazione di maxi schermi televisivi<br />
alla realizzazione e visualizzazione di filmati<br />
tridimensionali, dalla videoproiezione alla<br />
diffusione sonora, all’illuminazione di grandi<br />
aree, dalle vette alle spiagge per la spettacolarizzazione<br />
di eventi e convention.<br />
Chiavi in mano, dall’idea progetto alla realizzazione,<br />
con un solo interlocutore.<br />
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Sede Legale: C.so Matteotti, 44 – 10121 TORiNO (TO)<br />
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I SINDACI<br />
28<br />
VIZI E VIRTÙ...<br />
DI RITA QUARTA con la complicità di ALESSANDRO PERRON CABUS<br />
Cesana Claviere Oulx<br />
Nome: ROBERTO<br />
Cognome: SERRA<br />
Età: 67<br />
Professione: pensionato. Ero dirigente<br />
del settore turistico<br />
Sindaco dal: 1999<br />
Colore preferito: celeste<br />
film preferito: Apocalypse now<br />
Musica preferita: italiana e country<br />
Hobby: tre punti e punto esclamativo<br />
Piatto preferito: verdure bollite<br />
il motto: pensare positivo e fare<br />
qualcosa per il futuro<br />
I tuoi colleghi dicono che caratterialmente<br />
sei il più “incazzoso” di<br />
tutti, è vero?<br />
Assolutamente vero.<br />
Il tuo consiglio comunale ti concede<br />
una segretaria personale<br />
per facilitarti nel tuo compito di<br />
amministratore di Cesana, devi<br />
scegliere una delle tre persone<br />
che ti propongono: Condolice<br />
Rice, Margaret Teacher, Monica<br />
Lewinsky, chi scegli?<br />
Condolice Rice.<br />
Confermi anche tu che il sindaco<br />
meno puntuale è quello di Se-<br />
Nome: fRANCO<br />
Cognome: CAPRA<br />
Età: 63<br />
Professione: maestro di sci, allenatore<br />
Sindaco dal: 2001<br />
Colore preferito: verde<br />
film preferito: forrest Gump<br />
Musica preferita: melodica country<br />
Hobby: un po’ tutti gli sport<br />
Piatto preferito: pasta ai frutti di<br />
mare<br />
Motto: auitati che dio ti aiuta<br />
Quando in pubblico il sindaco<br />
di Torino Chiamparino ti chiama<br />
“crava” cosa pensi?<br />
È una dimostrazione di affetto<br />
Come mai i tuoi colleghi sindaci,<br />
ti hanno soprannominato prima<br />
Vescovo ed ora addirittura Cardinale?<br />
Perché faccio carriera. E poi perché<br />
cerco sempre la pace e la condivisione.<br />
Alle riunioni qual è il sindaco che<br />
sistematicamente arriva per ultimo?<br />
Colarelli.<br />
Nome: MAURO<br />
Cognome: CASSi<br />
Età: 57<br />
Professione: libero professionista<br />
Sindaco dal: 1975-1985 e dal<br />
2004<br />
Colore preferito: blu<br />
film preferito: quiemada con<br />
Marlon Brando<br />
Musica preferita: Verdi<br />
Hobby: leggere<br />
Piatto preferito: bistecca alla fiorentina<br />
Motto: fortiter in re, suaviter in<br />
modo (forte nelle proprie convinzioni,<br />
dolce nel dirle)<br />
Mauro, sei l’unico sindaco del<br />
comprensorio che ha solo piste e<br />
non impianti, non rimpiangi un<br />
po’ di non aver accettato il primo<br />
progetto che l’amministrazione<br />
che ti ha preceduto aveva quasi<br />
portato in porto?<br />
Assolutamente no! Per l’amministrazione<br />
comunale di Oulx, essendo<br />
questo un impianto di arroccamento,<br />
sarebbe stato un costo<br />
enorme viste le politiche di contenimento<br />
per questi tipi di impianti<br />
di risalita.<br />
Hai vinto le ultime elezioni, è vero
Pragelato<br />
Nome: VALTER<br />
Cognome: MARiN<br />
Età: 53<br />
Professione: architetto<br />
Sindaco dal: 1999<br />
Colore preferito: granata<br />
film preferito: Per un pugno<br />
di dollari<br />
Musica preferita: jazz<br />
Hobby: pallavolo<br />
Piatto prefrito: tagliolini al burro<br />
Motto: non mollare mai<br />
Come mai tu cittadino di Sestriere<br />
sei diventato sindaco a Pragelato<br />
e non al Colle?<br />
Sono originario di Borgata Sestriere,<br />
e questo vuol dire perché Borgata<br />
fino al 1934 era frazione di<br />
Pragelato. L’originario di Borgata si<br />
sente molto più legato alla Val Chisone<br />
e quindi a Pragelato. furono<br />
due amici, al tempo amministratori,<br />
a propormelo. La prima risposta<br />
fu un no categorico. dopo 15 giorni<br />
tornarono alla carica. Al ché ho<br />
posto la condizione che mi sarei<br />
candidato per realizzare una se-<br />
DEI SINDACI<br />
DELLA VIALATTEA<br />
Sauze d’Oulx<br />
Nome: ROBERTO<br />
Cognome: fAURE<br />
Età: 46<br />
Professione: Agente di assicurazione<br />
Sindaco dal: aprile 2000<br />
Colore preferito: grigio<br />
film preferito: qualcuno volò sul<br />
nido del cuculo<br />
Musica preferita: di tutto un po’<br />
Hobby: camminare, un po’<br />
di bicicletta<br />
Piatto preferito: gofri<br />
Motto: cambiare comportamento<br />
per cambiare la vita<br />
Il tuo feeling con i funzionari regionali<br />
mi pare un po’ strano ...<br />
prima ti hanno fatto slittare di<br />
un anno i lavori di ripristino di<br />
una pista, ... adesso ti bloccano<br />
l’esecuzione del campo da Golf.<br />
Come mai?<br />
Nel progetto della pista 11, tra<br />
le cose che la Regione chiedeva<br />
c’era la catalogazione e l’eventuale<br />
spostamento dei formicai della<br />
formica “Ruffa”, una specie protetta.<br />
i funzionari hanno agito nel<br />
rispetto del loro compito e secondo<br />
le direttive di legge. Per quan-<br />
Sestriere<br />
Nome: ANdREA MARiA<br />
Cognome: COLARELLi<br />
Età: 43<br />
Professione: Architetto<br />
Sindaco dal: 2004<br />
Colore preferito: rosso<br />
film preferito: non uno in<br />
particolare<br />
Musica preferita: radio<br />
Hobby: di tutto e di più<br />
Piatto preferito: pasticci a base<br />
di patate<br />
Motto: mens sana in corpore<br />
sano<br />
Architetto Andrea Maria Colarelli,<br />
il sindaco più giovane della Vialattea<br />
e quello a capo della cittadina<br />
più famosa. Sei più orgoglioso<br />
o più preoccupato quando devi<br />
prendere decisioni che potrebbero<br />
condizionare gli altri comuni?<br />
Preoccupato no. E neanche orgoglioso.<br />
Certo mi fa piacere se vengo<br />
preso in considerazione.<br />
Sei un simpatizzante di Forza Italia,<br />
in occasione di un incontro<br />
con il Cavaliere, la tua fidanzata<br />
Cecilia cosa ti ha combinato?<br />
Non è detto che sia un simpatiz-<br />
I SINDACI<br />
29
I SINDACI<br />
30<br />
Cesana Claviere Oulx<br />
striere?<br />
Assolutamente si.<br />
Per quanto riguarda la tua parte<br />
di territorio, sei soddisfatto di<br />
questo primo anno di nuova gestione<br />
della Vialattea ?<br />
Si, sono soddisfatto. il mio giudizio<br />
per questo primo anno è positivo.<br />
Si è sciolta l’Atl di zona del tuo<br />
amico Chiabrera, unificandosi in<br />
una unica provinciale. Qual è il<br />
tuo giudizio?<br />
il giudizio è ancora sospeso. Siamo<br />
passati da una gestione personale<br />
ma puntuale, discutibile per certi<br />
versi e, pur non condividendola,<br />
apprezzabile per la conoscenza del<br />
territorio. La mia preoccupazione è<br />
che entrando in un sistema globale,<br />
le peculiarità dell’alta valle si paralizzino<br />
in un sistema di governo<br />
centrale.<br />
La stagione in corso è assolutamente<br />
positiva per il numero di<br />
presenze turistiche, finalmente<br />
tanti giovani. Un turismo nuovo?<br />
il nostro turismo è vecchio e non<br />
dinamico. il boom delle seconde<br />
case sviluppatosi intorno agli anni<br />
sessanta e settanta, aveva portato<br />
una ventata di entusiasmo, questo<br />
perché chi acquistava era comun-<br />
Dei tuoi colleghi di valle, quale ritieni<br />
che con il discorso Olimpico<br />
si sia mosso meglio di tutti?<br />
Credo che tutti noi abbiamo avuto<br />
enormi vantaggi dalle Olimpiadi,<br />
non saprei in realtà fare un nome.<br />
Tutti abbiamo cercato di muoverci<br />
al meglio per il bene del territorio.<br />
Cosa ti piace dell’attuale Vialattea<br />
e cosa eventualmente cambieresti?<br />
Lo sci è sempre più veloce e quindi<br />
se si riuscisse ad allargare le piste<br />
sarebbe l’ideale, certo, sempre<br />
compatibilmente con l’ambiente.<br />
E poi cercherei di lavorare di più<br />
sulla stagione estiva.<br />
Lui senz’altro non lo leggerà mai,<br />
un giudizio sincero specificatamente<br />
sul carattere del presidente<br />
della Vialattea Brasso?<br />
Persona positiva, determinata e<br />
con il quale mi piace parlare e lavorare.<br />
Hai necessità di consigli politici<br />
e amministrativi e puoi far riferimento<br />
ad un solo tuo collega<br />
sindaco, chi scegli ?<br />
dal punto di vista politico? Non<br />
che un buon numero di voti vi<br />
sono arrivati anche grazie ad un<br />
tuo collega di lista che omaggiava<br />
ai votanti pilloline blu? È vero che<br />
anche alcuni candidati nelle altre<br />
liste ne hanno fatto richiesta?<br />
Può darsi!<br />
Dicono che da buon politico, hai<br />
cambiato più partiti tu dell’onorevole<br />
Mastella, chi è più avanti, lui<br />
o tu ?<br />
È più avanti lui. E poi io non ho<br />
cambiato partito, non possiedo<br />
tessere. da quando il mio partito, la<br />
dC, che mi ha cullato all’inizio della<br />
mia avventura politica, si è sciolto<br />
nel 1989/90, non ho più preso tessere.<br />
Sono libero.<br />
Hai necessità di consigli politici<br />
e amministrativi e puoi far riferimento<br />
ad un solo tuo collega sindaco,<br />
chi scegli?<br />
due colleghi sindaci: uno, un ricordo,<br />
un vecchio sindaco di Sauze<br />
d’Oulx Talino Perron, come Sindaco<br />
pratico, e Giorgio La Pira come Sindaco<br />
dell’idealità.
Pragelato<br />
rie di progetti che però non si fermassero<br />
ai soli primi cinque anni<br />
di mandato. Ho così sottoposto il<br />
programma, di come avrei visto<br />
Pragelato. La mia idea era quella<br />
di rendere Pragelato e Sestriere un<br />
tutt’uno, con caratteristiche differenti<br />
ma complementari. Accettarono<br />
il programma... e da allora<br />
eccomi qui, con quei giovani, che<br />
ho voluto all’inizio e che domani<br />
saranno la futura classe dirigente.<br />
Qualche tuo collega ti indica come<br />
il sindaco che in questi ultimi anni<br />
si è mosso meglio e che ha portato<br />
maggiori benefici al proprio<br />
Paese, condividi questo giudizio?<br />
Non mi piace fare confronti. diciamo<br />
che abbiamo fatto un buon lavoro.<br />
Siamo passati da 400 a 1600<br />
posti letto ricettivi, abbiamo incrementato<br />
200 nuovi posti di lavoro<br />
permanenti. Sono soddisfazioni.<br />
Quasi tutti indicano il sindaco di<br />
Cesana, Roberto Serra il più irascibile<br />
di tutti, condividi anche tu<br />
questo giudizio ?<br />
Sì, ma ci si confronta sempre tranquillamente.<br />
Secondo il tuo parere, Regione<br />
e Provincia, hanno a cuore l’Alta<br />
Valle o a volte ci vedono come un<br />
territorio da sfruttare e basta?<br />
Ero molto soddisfatto fino a Olimpiadi<br />
comprese. C’era una conver-<br />
Sauze d’Oulx<br />
to riguarda il campo di golf la Regione<br />
ha bocciato il nostro primo<br />
progetto. fare un campo da golf<br />
in un’area così estesa, secondo la<br />
Regione, avrebbe compromesso<br />
la libera circolazione degli ungulati.<br />
da poco sono stato dal direttore<br />
generale del settore ambiente della<br />
Regione, per sottoporre il nuovo<br />
progetto.<br />
Un ricco piatto di fettuccine ed<br />
una bottiglia di Brunello di Fedriani,<br />
da consumare con il tuo<br />
vice sindaco, o un panino al gorgonzola,<br />
in compagnia della più<br />
carina delle tue dipendenti comunali?<br />
Ceno molto volentieri con Meneguzzi<br />
ma alle 23.00 ognuno a casa<br />
sua. Con la più carina del Comune<br />
vorrei trattenermi anche dopo.<br />
L’amministratore delegato della<br />
Vialattea Perron Cabus, è un tuo<br />
amico e concittadino, pensi che<br />
questo sia un’ottima cosa per<br />
Sauze D’Oulx, che sia negativa o<br />
semplicemente ininfluente?<br />
Lo apprezzo perché è un gran lavoratore<br />
ed ha un ottimo senso<br />
pratico, tuttavia vorrei convincerlo<br />
a valutare meglio ed apprezzare di<br />
più ciò che gli piace di meno.<br />
In quale di queste tre opzioni ti<br />
vedresti meglio: unico proprietario<br />
della Vittoria Assicurazioni,<br />
Sestriere<br />
zante di forza italia. Non sono di<br />
nessuno e non ho avuto appoggi<br />
fino ad oggi. Se sono sindaco di Sestriere<br />
lo devo solo a me ed a chi mi<br />
ha aiutato a diventarlo. Per quanto<br />
riguarda la mia fidanzata, durante<br />
la cerimonia di chiusura delle olimpiadi,<br />
il cavaliere mi ha incrociato<br />
e mi ha salutato, io, mi sono presentato,<br />
mi ha ringraziato del buon<br />
lavoro svolto. Accanto a me c’era la<br />
mia fidanzata e diciamo che non si<br />
è prodigata in saluti mielosi.<br />
Tutti i tuoi colleghi sindaci concordano<br />
che arrivi sempre a riunioni<br />
quasi terminate, come mai?<br />
Non è sempre così. diciamo che<br />
capita spesso che arrivo in ritardo.<br />
Come mai...ci sono tanti impegni,<br />
tanti problemi, ma certo questo<br />
non giustifica la cosa. dipende dall’importanza<br />
delle riunioni, in quelle<br />
importati è difficile che arrivi in<br />
ritardo. Per quanto mi riguarda,<br />
non credo che il mio ritardo pesi<br />
così tanto nelle decisioni da prendere.<br />
Oggi sono arrivato in ritardo<br />
solo di cinque minuti (...!).<br />
Quando hai saputo del cambio di<br />
proprietà della Sestrieres SpA, ti<br />
sei preoccupato, hai incrociato le<br />
dita, oppure sei stato felice della<br />
novità?<br />
Penso che il cambio della società<br />
era oramai necessario. E visto che<br />
I SINDACI<br />
31
I SINDACI<br />
32<br />
Cesana Claviere Oulx<br />
que affascinato dall’ambiente, dal<br />
territorio, dallo sci e tutto ciò che<br />
un paese di montagna poteva offrire.<br />
Poi le generazioni si evolvono<br />
e tendenzialmente i figli non è poi<br />
che seguano i genitori nei loro entusiasmi.<br />
Avere una clientela statica<br />
e ripetitiva condiziona comunque<br />
lo sviluppo di un territorio. Se<br />
non c’è la neve non vengono o al<br />
contrario, ci insegnano come battere<br />
le piste, come e quando aprire<br />
o chiudere gli impianti. danno giudizi<br />
sul come fare le cose in base al<br />
tempo, al vento, se questo arriva<br />
dal fraiteve la colpa è della società<br />
che gestisce gli impianti o del comune.<br />
due sono gli obiettivi: vivacizzare<br />
la valle puntando su di un<br />
turismo rivolto ai giovani. Anche<br />
la vecchietta che vede il ragazzo<br />
con i capelli verdi ed il piercing al<br />
naso, per lo meno si incuriosisce, si<br />
diverte e si rianima.<br />
Se si continua a vedere gente che<br />
gironzola un po’ stancamente, depressa<br />
e parla dell’euro troppo caro<br />
oppure di pannoloni e prostate, ci<br />
si intristisce. Ecco il successo della<br />
vicina francia, centinaia e centinaia<br />
di giovani, pieni di entusiasmo.<br />
Certo, bisognerebbe rinnovare anche<br />
la clientela negli alberghi, ma<br />
questo è un altro discorso, legato<br />
alle loro strategie.<br />
saprei.<br />
Ritieni anche tu, che per il fatto<br />
che abbiano esagerati finanziamenti<br />
pubblici, la vicina Montgenevre<br />
parta sempre e comunque<br />
avvantaggiata rispetto le restanti<br />
stazioni della Vialattea?<br />
Non è un problema di finanziamenti<br />
pubblici, perché forse ne<br />
prendiamo più noi.<br />
La differenza sta nella gestione della<br />
tassazione, questa si è completamente<br />
diversa.<br />
Consente che una parte del reddito<br />
prodotto nella località, rimanga<br />
sul territorio e venga investito per<br />
le strutture.<br />
Dicono che da tranquillo quale sei<br />
nella vita quotidiana, poi quando<br />
sali in macchina ti trasformi e vai<br />
come un pazzo, è vero ?<br />
Vado veloce...non come un pazzo!<br />
La stagione in corso è assolutamente<br />
positiva per il numero di<br />
presenze turistiche, finalmente<br />
tanti giovani. Un turismo nuovo?<br />
Sono sempre stato ottimista e credo<br />
che quest’anno in corso ne abbia<br />
avuto la conferma.<br />
Bisogna lavorare tutti insieme per<br />
dare sempre qualcosa in più, novità<br />
e qualità.<br />
dobbiamo puntare sui giovani.<br />
Sono in fondo loro il futuro per il<br />
nostro turismo.<br />
Ti ritieni soddisfatto di quanto le<br />
Olimpiadi hanno lasciato in eredità<br />
all’alta valle?<br />
Per niente soddisfatto.<br />
Come sindaco di un comune parzialmente<br />
coinvolto dalla Vialattea,<br />
che sensazione hai della nuova<br />
gestione?<br />
Sicuramente un miglioramento nei<br />
rapporti fra le comunità. inoltre, e<br />
ci tengo a dirlo, la nuova gestione,<br />
sta instaurando una sinergia anche<br />
con il Comune di Oulx.<br />
La stagione in corso è positiva per<br />
il numero di presenze turistiche,<br />
finalmente tanti giovani. Un turismo<br />
nuovo?<br />
Ho sempre sostenuto che la vera<br />
forza trainante per le nostre montagne<br />
sono i giovani, mettono allegria<br />
e l’entusiamo che spigionano<br />
rende sicuramente più piacevole<br />
lavorare.<br />
Confrontarsi con la nuova generazione,<br />
con chi adesso ha la voglia<br />
e la possibilità di viaggiare, e di vedere<br />
nuovi posti fa bene non solo<br />
a noi amministratori, ma anche e<br />
soprattutto al paese, mi riferisco<br />
in particolar modo agli operatori<br />
locali.<br />
il futuro dei nostri posti è nelle<br />
mani di questo nuovo flusso turistico,<br />
certo bisognerebbe cambiare<br />
un po’ tutto il sistema.
Pragelato<br />
genza di tutte le istituzioni. Adesso<br />
un qualche segnale di disattenzione<br />
si percepisce. A volte il territorio<br />
deve costantemente sollecitare. Ci<br />
sono però dei segnali di recupero.<br />
Speriamo.<br />
Un tuo sincero giudizio su questo<br />
primo anno di nuova gestione<br />
della Vialattea.<br />
Con molta franchezza ero preoccupato<br />
perché non avevo percepito,<br />
o non ero in grado di capire, se il<br />
management da un punto di vista<br />
di gestione delle piste tenesse uno<br />
standard di qualità come prima. Mi<br />
riferisco al discorso battittura, preparazione<br />
piste ed innevamento. in<br />
realtà, l’anno scorso, con l’inverno<br />
disastroso che abbiamo avuto, è<br />
stato un test notevolissimo e devo<br />
dire che hanno fatto veramente<br />
un gran figurone. Lo dico con convinzione.<br />
questo mi ha dato molta<br />
tranquillità.<br />
Stai partendo per una riunione e<br />
nella tua auto hai solo quattro posti,<br />
che sindaco lasci a piedi?<br />
Bisogna assolutamente rispondere?<br />
Prendo un pulmino da nove.<br />
Devi scegliere il tuo successore<br />
per la carica di sindaco di Pragelato,<br />
su chi cade a tua scelta?<br />
Sicuramente escluderei chi tra i<br />
miei colleghi non ha compreso la<br />
necessità di fare gruppo, di lavorare<br />
insieme.<br />
Sauze d’Oulx<br />
sultano di un emirato arabo con<br />
relativo harem annesso, regista di<br />
successo di film a luci rosse?<br />
Regista di film a luci rosse.<br />
Un tuo breve giudizio, del primo<br />
anno della nuova gestione della<br />
Vialattea.<br />
La prima gestione completa è stata<br />
quella della stagione 2006-<strong>2007</strong>.<br />
É stata un’annata di scarsa neve e<br />
temperature alte. il mio giudizio<br />
è quindi assolutamente positivo.<br />
quest’anno lo scenario è migliore.<br />
E poi mi sembra che il numero<br />
dei contenti superi di gran misura<br />
quello degli scontenti.<br />
Per concludere ti tocca una breve<br />
ma spiritosa barzelletta.<br />
due giovani carabinieri sardi vengono<br />
mandati dal loro Comandante<br />
a partecipare ai campionati<br />
mondiali di corsa.<br />
Arrivati a destinazione, vengono<br />
informati dall’albergatore che<br />
dovranno dormire in una sola<br />
camera con letto matrimoniale. i<br />
giovani carabinieri, d’accordo sulla<br />
sistemazione, prendono posto<br />
nella loro camera.<br />
Si mettono a letto molto presto per<br />
essere riposati il mattino dopo, ma<br />
durante la notte uno dei due, sobbalzando<br />
sul letto, si rivolge al collega,<br />
dicendo: ”ehi ma cosa stai facendo?”<br />
e l’altro:”mi sto toccando!”<br />
e l’amico: sì, ma lo stai facendo con<br />
il mio arnese”. “E lo so, ma io domani<br />
ho la gara!”<br />
Sestriere<br />
la vecchia proprietà non riteneva<br />
più indispensabile investire è stato<br />
sicuramente un bene che sia stata<br />
venduta.<br />
E ora dopo un primo anno di gestione,<br />
qual è il tuo giudizio?<br />
L’ingegnere e l’amministratore delegato<br />
sono assolutamente persone<br />
affidabili e che rispettano gli impegni.<br />
Hanno a cuore la società ed<br />
hanno sgombrato il campo da quei<br />
dubbi che inizialmente, soprattutto<br />
nella gente, si nutrivano. quindi<br />
la paura della speculazione o del<br />
mordi e fuggi oggi non esistono.<br />
Hai necessità di consigli politici<br />
e puoi far riferimento ad un solo<br />
tuo collega sindaco, chi scegli ?<br />
Credo che anche altri abbiamo<br />
detto il Vescovo. Sono entrato nella<br />
categoria dei Sindaci come il meno<br />
esperto, rispetto agli altri. Amministrare<br />
Sestriere deve essere un po’<br />
disgiunto dall’essere influenzato.<br />
Una notte con Monica Bellucci ti<br />
costa un anno di stipendio, con<br />
Rosy Bindi, ti permette di rimanere<br />
sindaco a vita, chi scegli ?<br />
Né una né l’altra. quando sono<br />
stato eletto, si era ipotizzato chissà<br />
cosa potessi combinare. Ho<br />
sempre avuto un comportamento<br />
impeccabile. Credo che un personaggio<br />
pubblico debba comunque<br />
condurre una vita discreta. Poi nelle<br />
mura di casa ognuno fa quello<br />
che crede.<br />
I SINDACI<br />
33
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A CHI VENNE L’IDEA?<br />
36<br />
Breve storia della Vialattea<br />
A chi venne l’idea?<br />
DI AMEDEO MACAGNO<br />
Si legge spesso che, Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana<br />
e le altre stazioni sciistiche della Vialattea<br />
fanno parte di un comprensorio prestigioso.<br />
Ideale per chi ama la montagna e gli sport ad<br />
essa collegati. Sestriere ne è l’epicentro. Sauze<br />
d’Oulx possiede piste con caratteristiche uniche<br />
al mondo ecc ecc.<br />
Tutto rigorosamente vero! Ma a chi venne<br />
l’idea? Chi fu il primo ad “inventarla”?<br />
Non c’è dubbio che negli anni ‘30, Edoardo<br />
Agnelli, figlio del senatore Giovanni, colui che<br />
fondò la Fiat, prima della sua prematura morte,<br />
aveva in mente qualche cosa del genere.<br />
Ma più che un comprensorio sciistico di grande<br />
dimensioni, Edoardo Agnelli realizzò un ente<br />
per la promozione turistica, che unì le Valli di<br />
Susa e Chisone. Grande appassionato di sci e<br />
montagna sicuramente voleva arrivare anche<br />
a quello che oggi si chiama Vialattea. Ma non
fece in tempo, un incidente aereo se lo portò<br />
via. Dopo la II Guerra Mondiale, nell’epoca della<br />
ricostruzione ci fu da rilanciare anche la montagna.<br />
E lo sviluppo turistico della zona, legato<br />
soprattutto allo sci significava la realizzazione<br />
di nuovi alberghi, seconde case, infrastrutture e<br />
più moderni impianti di risalita. Tutto costruito<br />
in breve tempo con un unico obiettivo: per far<br />
crescere le stazioni sciistiche per incrementare<br />
al meglio questo sport. A Sauze d’Oulx con le<br />
Famiglie Carretta e Ciaudano, al Sestriere con<br />
gli Agnelli e i Nasi, a San Sicario con alcune società<br />
sempre legate a nomi eccellenti dell’alta<br />
borghesia piemontese.<br />
Forse fin dall’inizio c’era l’intenzione di unire<br />
tutte le località in un unico dominio sciabile, ma<br />
nessuno riuscì a realizzarlo. Il primo che cercò di<br />
mettere d’ accordo un po’ tutti tra gli anni 60/70<br />
fu Marcello Paltrinieri. Maestro di sci, imprenditore,<br />
una vita passata a Sestriere, aveva bene in<br />
Dall’alto verso il basso:<br />
Il giovane Giovanni Agnelli ed il Senatore Giovanni Agnelli al<br />
Sestrieres.<br />
Il trasporto dei cavi per la funivia Alpette-Sises, la più elevata che<br />
sia stata costruita in tutta Italia quell’epoca (1931).<br />
Ampliamento dell’edificio di partenza della funivia<br />
Alpette-Sises (1933).<br />
Foto tratte da “Sestrieres, dalle origini agli anni ‘50”. G. Canale.<br />
A CHI VENNE L’IDEA?<br />
37
A CHI VENNE L’IDEA?<br />
38<br />
mente la Vialattea di oggi. fu lui a pensarla così<br />
com’è ora per primo. Ma alcune incomprensioni<br />
con chi comandava un tempo in fiat, proprietaria<br />
della maggior parte degli impianti sciistici della<br />
zona, ritardarono l’idea messa in piedi dal Paltrinieri,<br />
cioè la realizzazione della Vialattea, che<br />
venne in un certo senso archiviata. Ma in seguito<br />
avvenne ugualmente la sua realizzazione. Oserei<br />
dire, quasi “naturalmente”, o meglio per il “ritiro”<br />
dal mercato degli altri proprietari degli impianti<br />
della zona, come i Caretta, i Ciaudano, che in fasi<br />
diverse cedettero gli impianti di Sauze d’Oulx alla<br />
Sestrières. in seguito lo fece anche San Sicario.<br />
A questo punto siamo arrivati agli anni ‘80, tutti<br />
gli impianti di risalita passano nelle mani della<br />
fiat e del suo braccio operativo: la Sestrières Spa.<br />
Oggi la Sestrières è gestita da un nuovo Gruppo<br />
dirigenziale. L’ alleanza con la vicina Monginevro<br />
ed ecco la Vialattea oggi rinnovata e sempre più<br />
grande e completa grazie a nuove strategie con i<br />
partner d’Oltralpe.
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40<br />
ADOLFO KIND<br />
DI AMEDEO MACAGNO<br />
Non c’è dubbio che la prima grande impresa sciistica<br />
d’italia la fecero Adolfo e Paolo Kind, in compagnia<br />
di un tenente di artiglieria da montagna di<br />
nome Luciano Roiti. Salirono da Borgone di Susa,<br />
raggiunsero la cresta del Monte Salancia e si buttarono<br />
senza paura sino a Giaveno. “La neve era<br />
alta circa tre metri... nonostante queste condizioni,<br />
superammo ugualmente un dislivello di 1700<br />
metri in 5 ore e mezzo, tracciando un solco profondo<br />
dai 25 ai 50 centimetri…” scrisse il giovane<br />
ufficiale che, insieme ad Eugenio Rossi, capitano<br />
dei bersaglieri, anch’egli pioniere dello sci (aveva<br />
provato “skiare”al Moncenisio), intuì il prezioso<br />
utilizzo che tali attrezzi avrebbero avuto in campo<br />
militare. dell’impiego degli sciatori a scopi bellici,<br />
si occuperà poi, nel 1900, sulla Rivista Militare italiana,<br />
il Maggiore Oreste zavattari, con un vero e<br />
proprio trattato in materia, dal titolo: “Gli ski nella<br />
Guerra d’ inverno sulle nostre Alpi”. intanto i pionieri<br />
dello sci, seguendo i consigli di “papà Kind”,<br />
aumentarono vertiginosamente. Ma chi era veramente<br />
Adolfo Kind? E come mai la storia dello sci<br />
italiano è così legata a questo eclettico ingegnere<br />
svizzero, che a fine Ottocento compera il libro di<br />
Nansen - “Attraverso la Groenlandia con gli Ski” - e<br />
decide di sciare sotto casa e sulle montagne che<br />
circondano Torino? Per lui veniva prima la montagna<br />
con le sue avventure o l’ ingegneria? forse,<br />
se potessimo osservare la mappa genetica della<br />
famiglia Kind, avremmo la sorpresa di trovare cromosomi<br />
a forma di sci. fu proprio lui ad attirare<br />
in italia i due maestri norvegesi che davano spettacolo<br />
sciando in tutta Europa: i fratelli Harald e<br />
Trygwe Smith. Mete preferite dall’ ingegnere furono<br />
senza dubbio quelle dell’Alta Valle Susa. Si<br />
recò spesso sui pendii di Sauze d’ Oulx e di Bardonecchia<br />
dove in seguito i Kind presero anche casa.<br />
Adolfo Kind nasce a Coira nel 1848. dopo una<br />
laurea in chimica tecnica alla facoltà di ingegneria<br />
di Basilea, decise di trasferirsi in italia per dirigere<br />
una fabbrica di candele a Mira, vicino a Venezia.<br />
Poco tempo dopo, si trasferisce a Torino, dove nel<br />
1890, fonda la fabbrica Kind, che ben presto crebbe,<br />
soprattutto grazie all’abilità del suo fondatore<br />
che conosceva bene tutte le proprietà delle fibre<br />
necessarie a fare un buon stoppino. Tutto andava<br />
a gonfie vele. Ma presto, in casa Kind arrivò la<br />
tragedia. Esattamente il 5 agosto 1907, durante il<br />
tentativo di ascensione al Piz Bernina, “papà Kind”<br />
precipita e muore.<br />
Capanna Kind a Sauze d’Oulx.
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per il vostro wellness. Le tariffe del centro benessere,<br />
inoltre, sono state pensate per ogni esigenza: dal<br />
“mattino” alla “giornata relax”, dal “weekend in forma”<br />
alla “settimana benessere”. Da provare il “percorso<br />
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(la serata del giovedì è dedicata alla pizza) e scatenarsi<br />
con la baby dance e gli spettacoli del Mini e Junior Club<br />
fino alle 22.45. Con la formula ospiti, inoltre, i più piccoli<br />
avranno il loro pasto “versione giorno”, ovvero<br />
dalle 10 alle 17, e, se le condizioni del tempo<br />
lo permettono, indimenticabili uscite sulla neve<br />
a bordo di enormi bob e ciambelle gonfiabili.
UNA MONTAGNA DI<br />
MANIFESTI<br />
Il famoso manifesto di Felice Vellan, anni ‘50<br />
DI AMEDEO MACAGNO<br />
“È nata Sportina un sogno nella foresta. Sciatori<br />
non si nasce a Sportina si diventa”.<br />
Ecco uno dei tanti slogan che nell’immediato dopoguerra<br />
pubblicizzavano Sauze d’Oulx.<br />
Siamo nel 1950, e in molti manifesti pubblicitari<br />
delle stazioni di sport invernali delle valli di Susa<br />
e Chisone ci sono frasi come questa. Manifesti affascinanti<br />
e coloratissimi che molto spesso riportavano<br />
le opere di noti pittori dell’epoca, come,<br />
Cesare Maggi o felice Vellan.<br />
Ma la cartellonistica di montagna “made in italy”,<br />
nasce molti anni prima. E’ necessario fare un salto<br />
ai primi anni del 1900, quando la pubblicità sì esibisce<br />
come elemento di presentazione nei primi<br />
orari ferroviari o sulle pubblicazioni riservate all’alpinismo<br />
ed agli sport invernali.<br />
Gino Boccasile.<br />
Bozzetto a tempera per manifesto, cartolina e pieghevole, 1946.<br />
Anonimo. Bozzetto a tempera per manifesto non stampato, 1935 (circa).<br />
UNA MONTAGNA DI MANIFESTI<br />
43
UNA MONTAGNA DI MANIFESTI<br />
44<br />
i grandi formati, e cioè, i manifesti, salvo poche<br />
eccezioni, arrivano un po’ dopo. E sarà lo sci a farla<br />
da padrone su questi. Complice anche l’italia<br />
fascista che sostenne alla grande questo “nuovo<br />
sport”, che fino a pochi anni prima era praticato<br />
solo da una piccola elite e che durante il ventennio<br />
di Mussolini diventerà un passatempo più popolare.<br />
Nasce quindi un nuovo turismo, una nuova<br />
alternativa al soggiorno montano estivo. Ed ecco<br />
dunque i primi grandi manifesti pubblicitari.<br />
Negli anni trenta le più importanti “affiches” piemontesi<br />
sono quelle che pubblicizzano Sestriere.<br />
La località nata per volere del senatore Giovanni<br />
In alto a destra: Felice Vellan, “Gara della Leja”, Salice d’Ulzio, 1947.<br />
A fianco: Anonimo. Manifesto, stampa di Gros- Monti, 1930.
Autoritratto. Luigi Benedicenti, 2005.<br />
Agnelli e di suo figlio Edoardo, possiede oggi<br />
moltissimi manifesti pubblicitari “d’antan”.<br />
Tutti hanno una certa impronta, una loro<br />
classicità.<br />
A differenza di altre stazioni che mostrano<br />
orde di sciatori, spesso ammassati uno contro<br />
l’altro, le “affiches” del Colle, configurano<br />
quasi sempre sciatori immortalati nel pieno<br />
della loro discesa, ben lontani dalla folla.<br />
È il caso di un magnifico manifesto di Sestrières<br />
firmato nel 1935 da Mario Puppo, che ritrae<br />
una donna che alza un velo di neve sotto gli<br />
sci. Una donna solitaria è anche raffigurata nella<br />
più nota “affiches” di Gino Boccasile meglio conosciuta<br />
come: “la donna in verde” del 1948. Lei<br />
è una bella bruna con occhiali da sole che, seduta<br />
sulle nevi di Sestriere, sfoggia il suo abbronzatissimo<br />
“decolté”.<br />
Oggi questi manifesti sono ricercatissimi dai collezionisti<br />
e hanno raggiunto cifre da capogiro.<br />
A firmare le affiches della stazione che fu degli<br />
Agnelli, non furono solo Mario Puppo e Gino Boccasile,<br />
ma una miriade di illustratori più o meno<br />
noti come: Giuseppe Riccobaldi, Gugli Rossi, Adalberto<br />
Compagnoli e tanti altri.<br />
E quando dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’italia<br />
dovrà ricostruire anche il turismo di montagna,<br />
sarà curioso notare che il messaggio pubblicitario<br />
più in auge per Valle di Susa e Chisone, arriva da<br />
Sauze d’Oulx dove l’ingegnere Ettore Caretta, per<br />
lanciare Sportina, fa pubblicare un paio di manifesti<br />
di grande pregio. Ambedue comunicano<br />
naturalmente lo sci. il primo è datato 1947/48. Si<br />
tratta di una vera e propria cartina piste di grandi<br />
dimensioni che indica gli impianti dell’epoca e anche<br />
un primo collegamento con Sestriere. i disegni<br />
di alcuni sciatori sullo sfondo sono da attribuirsi<br />
Illustrazione per pieghevole pubblicitario dove è raffigurato lo<br />
scalone dei Duchi d’Aosta (Sestriere).<br />
Anonimo. Illustrazione per pieghevole<br />
pubblicitario, 1958.<br />
Cesare Maggi. Pubblicità Hotel Miravalle, 1923.<br />
Pieghevole turistico di Cesana e i Monti<br />
della Luna, copertina anni ‘50.<br />
45
46<br />
probabilmente a felice Vellan, autore del secondo<br />
e coloratissimo manifesto dove sono raffigurati<br />
tantissimi sciatori di ogni età che, sorridenti, sono<br />
ammassati in attesa di un impianto di risalita che<br />
li porterà sui campi da neve di Sportinia.<br />
Prima di Carretta, Sauze con l’immagine di uno<br />
sciatore (pare l’ex campione degli anni ‘20 Luigi<br />
faure immortalato in perfetto stile Telemark), veniva<br />
comunque pubblicizzata da alcune “Brochures”<br />
o cartoline firmate Cesare Maggi. Più che la località<br />
nel suo insieme, qui si pubblicizzava l’Hotel<br />
Miravalle di Placido Eydallin. Ma si sa! A quell’epoca,<br />
promuovere un solo albergo, era dare risalto<br />
all’intera stazione.<br />
2<br />
In alto: Giuseppe Riccobaldi del Bava. Manifesto pubblicitario su rivista e cartolina,<br />
1936.<br />
Sopra: Giuseppe Riccobaldi del Bava. Illustrazione per pieghevole pubblicitario, 1935.<br />
A fianco: Gugli Rossi. Tempera per manifesto non stampato, 1937.
K’enz Café e Residence du Commerce di Oulx.<br />
Come prima più di prima.<br />
Rivivono la tradizione e l’ospitalità.<br />
48<br />
Sin dai primi anni del ‘900 Oulx era considerato indiscusso<br />
centro strategico e nevralgico per lo sviluppo<br />
turistico-economico dell’alta valle di Susa.<br />
il paese disponeva infatti di un ufficio postale e<br />
telegrafo, Stazione Carabinieri, Guardia di finanza<br />
e forestali, Ufficio del Registro, sede di Pretura,<br />
Stazione ferroviaria internazionale. inoltre si costruivano<br />
negozi ed esercizi pubblici di buon gusto,<br />
bar, osterie ed alberghi che già offrivano moderni<br />
comfort, con servizio di automobili per ogni<br />
destinazione e servizio guide. “Una delle strutture<br />
più raccomandate, era il Commercio, con gran dehor,<br />
socio del Touring Club francese ed italiano,<br />
illuminazione elettrica, alloggi e camere unite e<br />
separate con comfort desiderabile, servizio<br />
inappuntabile, cucina di 1° ordine, pensione<br />
per famiglie, vini fini dell’astigiano e<br />
di Chiomonte, liquori, ufficio di corrispondenza,<br />
automobili e vetture per la francia”.<br />
questo avveniva nel 1913, come riportato<br />
nella Guida Turistica delle Alte Valli di Susa,<br />
Edoardo quaranta Editore fenils. Per tutto<br />
il ‘900 il Commercio è stato vero punto di<br />
riferimento per l’alta valle di Susa, con una<br />
vastissima clientela locale ed internazionale.<br />
Per oltre sessant’anni (1930-1992) la<br />
famiglia Blanc con cinque generazioni che<br />
DI PAOLO BLANC<br />
Sopra il Cav. Blanc con l’interprete Amedeo Perron<br />
in rigorosa livrea. Fine anni ‘50.<br />
Sotto: Hotel Commercio, Tabaccheria Valletti e Hotel Alpi<br />
Cozie. Primi decenni del ‘900.<br />
Lato: una carrozza sosta dinanzi al Commercio. Primi ‘900.
vi sono transitate, ne ha condotto il cammino. Al<br />
suo interno sono stati girati film prestigiosi come<br />
ad esempio il mitico film prodotto dalla Luxfilm,<br />
“il Cammino della speranza”, girato nel 1950 con<br />
protagonisti Raf Vallone e la bellissima Elena Varzi,<br />
conosciuta sul set e divenuta poi sua moglie.<br />
Personaggi quali Mike Bongiorno e Aldo Maccione,<br />
hanno usufruito periodicamente dei servizi e<br />
dell’ospitalità. Ed oggi l’ex Commercio è tornato a<br />
nuova vita, più bello ed attivo che mai.<br />
il bar, il K’enz Cafè, con le volte di un tempo, ha saputo<br />
mantenere quel gusto retrò, ma con un “progetto”<br />
di qualità e di ristorazione al servizio della<br />
clientela aggiornato ed al passo con i tempi.<br />
L’abilità nella progettazione del locale, rimasto<br />
intatto nelle sue peculiarità di tipico bar di montagna<br />
e la costante applicazione al lavoro e all’organizzazione<br />
tutti i giorni di Vincenzo e Letizia,<br />
rendono il K’enz uno dei bar di assoluto riferimento<br />
per tutta l’alta valle di Susa. il K’enz offre un<br />
servizio accurato di caffetteria ed aperitivi, con un<br />
bancone coloratissimo e ricchissimo di sfiziosità. il<br />
K’enz è anche birreria, dispone di sala giochi e sala<br />
fumatori. inoltre il locale si propone per rinfreschi,<br />
ricevimenti e meeting. divertenti e piacevoli le serate,<br />
praticamente ogni sabato dell’anno ed assolutamente<br />
imperdibili gli eventi con guest star.<br />
Le 17 camere dell’ex Albergo Commercio hanno<br />
lasciato posto al Residence du Commerce, una<br />
funzionale struttura gestita con professionalità da<br />
Rocco Campanella, densa di fascino e con servizi<br />
di altissima qualità. il Residence du Commerce dispone<br />
infatti di 15 ampi appartamenti di cui 8 Monolocali<br />
e 7 Bilocali, arredati in stile rustico montano,<br />
tutti dotati di servizi privati, angolo cottura<br />
completamente attrezzato e lavastoviglie.<br />
La vicinanza alla stazione ferroviaria, all’area taxi e<br />
fermata bus, nonché a circa 10/15 minuti dalle località<br />
sciistiche del vastissimo comprensorio della<br />
Vialattea, permettono senz’altro una vacanza<br />
“comoda” e da sogno o una residenza appropriata<br />
per esigenze professionali.<br />
Costantino Vitagliano<br />
e Melissa Satta<br />
al K’enz.
L’INTERVISTA<br />
40<br />
Oulx ti apre le porte<br />
La storia in breve<br />
È un paese di antiche origini, alcuni ritrovamenti<br />
archeologici attestano la presenza dell’uomo nella<br />
zona fin da tempi remoti. Vi abitarono le tribù celto-liguri<br />
del re Cozio e, in seguito, i Romani vi insediarono<br />
la mansione di Ad Martis. fino al iX secolo<br />
è un importante punto di passaggio e di sosta sulla<br />
strada per il Monginevro. Nel 1065 la Bolla del<br />
vescovo Cuniberto di Torino dona alla Prevostura<br />
di Oulx numerose chiese. Nell’Xi secolo, Oulx entra<br />
a far parte dei domini dei delfini di Vienne ed<br />
è centro di uno degli Escarton del brianzonese. A<br />
partire dal 1349, il territorio di Oulx viene ceduto<br />
alla corona di francia. Tra Cinquecento e Seicento<br />
è terra di scontro tra cattolici e valdesi nelle Guerre<br />
di Religione. Nel 1713, con il trattato di Utrecht,<br />
Oulx passa sotto il dominio dei Savoia.<br />
La parlata. il Patois<br />
in occasione della fiera dello Scapolare o alla fiera<br />
franca di Oulx si incontravano ogni anno persone<br />
provenienti da tutti i paesi della valle e anche da<br />
più lontano. Parlavano in patois e si comprendevano<br />
anche se vi erano differenze nella parlata.<br />
Ognuno riconosceva il luogo di provenienza degli<br />
altri dal loro modo di parlare. il patois con tutte<br />
le sue differenze e particolarità proviene in gran<br />
parte dal latino e fa parte delle lingue gallo-romanze.<br />
Il turismo<br />
Ad Oulx, nel 1906 veniva inaugurata la prima<br />
stazione di sci alpino con un’esibizione sciistica a<br />
Sauze d’Oulx, ricordava il Tournig Club nel 1935. “il<br />
bacino di Oulx è veramente imponente per la sua<br />
spaziosità e pel meraviglioso suo sfondo formato<br />
dalle massicce e nevose pareti di monti che lo circondano...”<br />
citava la Guida Turistica delle Alte Valli<br />
di Susa nel remoto 1913. “...Pel la bellezza dei suoi<br />
dintorni è nel periodo estivo frequentatissima da<br />
villeggianti e famiglie in cerca di una temperatura<br />
oltremodo salubre...”.
...per la Vialattea<br />
il territorio di Oulx, uno dei più vasti dell’alta valle<br />
di Susa, conta ben 18 frazioni: Villard, Constans,<br />
Clots, Royeres, Beaulard, Savoulx, Puy, Signols,<br />
Auberges, Beaume, Chateau Beaulard, Vazon,<br />
Pierremenaud, Gad, Soubras, Amazas, San Marco<br />
e Monfol.<br />
Piccoli tesori che racchiudono un immenso patrimonio<br />
di arte, storia e cultura.<br />
Oulx negli ultimi anni ha saputo offrire ai suoi fruitori<br />
una ricettività alberghiera sempre maggiore.<br />
dai pochi posti letto di qualche anno fa, oggi si<br />
contano numerose strutture ricettive in grado di<br />
garantire efficienza e professionalità per le più<br />
svariate esigenze.<br />
Le tradizioni<br />
La fiera franca, che si svolge annualmente la prima<br />
domenica di ottobre, è una delle più grandi<br />
ed importanti manifestazioni della Valle di Susa<br />
intera.<br />
Ad Oulx, ogni anno, arrivano migliaia di turisti, attratti<br />
dall’emozione di rivivere, oggi come ieri, le<br />
antiche usanze di un paese di montagna.<br />
La storia della fiera in uno spot.<br />
Nel 1494, per le strade di Oulx transitarono gli<br />
eserciti di Carlo Viii diretti alla conquista del regno<br />
di Napoli. Le schiere di Re Carlo imposero sacrifici<br />
enormi alla popolazione, come già era avvenuto<br />
nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d’Angiò.<br />
Per compensare la comunità dai danni subiti,<br />
il sovrano permise all’abitato di Oulx di tenere,<br />
ogni anno negli ultimi giorni d’estate a partire dal<br />
15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle<br />
tasse foranee.<br />
Più tardi, nel marzo 1529, francesco i concederà<br />
alla comunità di Oulx di tenere un mercato settimanale<br />
nella giornata di sabato.<br />
L’INTERVISTA<br />
51
CRISTINA PARODI<br />
52<br />
CRISTINA PARODI<br />
LE EMOZIONI DI CRISTINA DI CASA A<br />
JOUVENCEAUX<br />
DI RITA QUARTA<br />
FOTO DI STEFANO GUINDANI<br />
Cosa delle nostre montagne l’ha colpita in tal<br />
misura da farle diventare meta prediletta delle<br />
sue vacanze?<br />
“Sono sempre venuta a sciare a Sauze, sin da<br />
bambina. La mia famiglia ha origini piemontesi,<br />
di Alessandria, per l’esattezza. i miei genitori com-<br />
LA VIALATTEA...<br />
UNA BELLEZZA<br />
MOZZAFIATO<br />
prarono casa a Sauze, credo agli inizi degli anni<br />
’70, quando io ero piccolissima e da lì è iniziata la<br />
mia avventura sugli sci. Ho sempre trascorso le vacanze<br />
invernali a Sauze, venivamo anche d’estate,<br />
avevamo e possediamo tutt’ora la casa al condominio<br />
florida Prata, proprio in centro. Ricordo di<br />
essere cresciuta lì, d’inverno a sciare e a giocare su<br />
questi pianerottoli di casa, di quelle case che hanno<br />
il pianerottolo intorno alle scale e lì, bambini,<br />
correvamo come dei pazzi.<br />
Recentemente, essendo una famiglia molto numerosa,<br />
tra fratelli, sorelle, nipoti ecc, nella casa di<br />
Sauze non ci si stavamo più tutti, ed allora Giorgio<br />
ed io abbiamo deciso di staccarci. Contemporaneamente<br />
ho scoperto Jouvenceax, che devo dire,<br />
da ragazza non conoscevo,<br />
ma forse<br />
allora non era neanche<br />
così carina<br />
e ben tenuta. Ho<br />
scoperto il borgo<br />
grazie a dei miei<br />
amici che erano ve-<br />
“Andammo quindi<br />
a vedere il paese<br />
e rimanemmo colpiti<br />
dalla bellezza<br />
del borgo”<br />
nuti a trovarci a Sauze ed essendo tutti gli alberghi<br />
del paese pieni, trovarono posto in questo piccolo<br />
albergo a Jouvenceaux. Andammo quindi a vedere<br />
il paese e rimanemmo colpiti dalla bellezza del<br />
borgo. da lì iniziammo a sondare il terreno, cercando<br />
delle case da comprare e da ristrutturare,<br />
così abbiamo trovato la nostra attuale baita. C’è<br />
piaciuta sin dal primo momento”.<br />
Il Comprensorio della Vialattea è un connubio<br />
indissolubile di natura e sport. Paesaggi unici?<br />
“Ne ho girati tanti di posti montani, prima di ritornare<br />
a Sauze ed acquistare definitivamente casa a<br />
Jouvenceaux. devo ammettere che non ho trovato<br />
altrove un posto bello come l’intero comprensorio<br />
della Vialattea. Nel momento in cui ci sono le<br />
condizioni di tempo e di neve ottimali, ti permette<br />
di sciare tutto il giorno senza fare due volte la stes-
sa pista. Ha un’estensione incredibile ed una bellezza<br />
di paesaggio mozzafiato. Ma credo che questo<br />
corrisponda ad un’altra caratteristica di Sauze,<br />
che è rimasta una località sciistica molto sportiva,<br />
sana e poco mondana, se vogliamo. È differente<br />
dai tanti altri centri che hanno sviluppato un turismo<br />
un po’ di lusso, modaiolo. A Sauze va chi ama<br />
veramente sciare, gli sportivi”.<br />
La nostalgia per le nostre montagne le viene soprattutto<br />
quando....<br />
“Vivo a Bergamo e lavoro a Milano. A volte mi capita,<br />
quando sono costretta a rimanere in città per<br />
lavoro, di pensare a come sarebbe bello essere in<br />
montagna. Mi capita soprattutto durante le tiepide<br />
giornate di primavera, secondo me la stagione<br />
ideale per sciare...sono una gran freddolosa. Certo,<br />
il massimo del lusso sarebbe riuscire a sciare in un<br />
giorno infrasettimanale, quando non c’è nessuno,<br />
oppure farsi finalmente un bella settimana bianca,<br />
cosa che per il momento non siamo ancora mai riusciti<br />
a fare. Magari sciare di mercoledì, toh”!<br />
Ai suoi bimbi cosa offre il comprensorio della<br />
Vialattea?<br />
“Ho tre bimbi e sicuramente a Sauze non si annoiano.<br />
Le piste della Vialattea offrono la possibilità<br />
di sciare per diversi livelli di capacità. i due bimbi<br />
più grandi, di dieci e undici anni sciano bene e<br />
quindi vengono con noi senza problemi. La piccolina,<br />
che ha solo sei anni, ovviamente è un pelino<br />
più lenta e quindi cerchiamo di evitare i muri<br />
o le zone più ghiacciate, sulle quali incontrerebbe<br />
qualche difficoltà.<br />
Non cerchiamo cose strane. Abbiamo l’abitudine<br />
di sciare in tarda mattinata, ci fermiamo a mangiare<br />
in qualche posticino carino dove poter stare<br />
tutti insieme e poi, torniamo a casa a metà pomeriggio,<br />
stremati”.<br />
Cosa mi racconta della sua meravigliosa casa?<br />
“È semplice, in rigoroso stile montano, l’abbiamo<br />
fatta fare da davide, un falegname di Salbertrand.<br />
È bravissimo quel ragazzo. È una casa normalissima,<br />
è molto bella la struttura della baita. È stata<br />
ristrutturata mantenendo tutte le caratteristiche<br />
in legno e le pareti con le pietre a vista. quindi<br />
l’arredamento richiede veramente poco, per non<br />
caricarla troppo.<br />
È un’atmosfera molto bella”.<br />
CRISTINA PARODI<br />
53
GIAN PIERO GASPERINI<br />
54<br />
Gian Piero Gasperini<br />
Genova per lavoro, Sauze per amore<br />
DI PAOLO BLANC<br />
FOTO UFFICIO STAMPA GENOA CALCIO<br />
Nei giorni infuocati, da Natale all’Epifania, a molti<br />
sarà capitato di incrociare per le vie del paese, o<br />
“giù per il Moncrò”, Gian Piero Gasperini, il bravo<br />
allenatore da qualche anno in corso al Genoa e<br />
che si racconta sulle pagine del Magazine: “Amo<br />
la montagna d’inverno, qui ho la casa, per me è<br />
naturale venire a sciare. Sono di Grugliasco e frequento<br />
Sauze sin da ragazzino”.<br />
Cosa pensa delle Valli ex olimpiche?<br />
“Un’olimpiade molto positiva che ha dato lustro<br />
ed ampio risalto al territorio, alla sua bellezza, ‘noi’<br />
lo sappiamo bene: la forza è lo sci”.<br />
Ama Sauze d’Oulx?<br />
“qui è un ritrovo, per noi affezionati queste montagne<br />
rappresentano a tutti gli effetti una seconda<br />
casa, così vicine, così comode. io, quando arrivo<br />
mi sento meglio. Sauze mi piace anche l’estate.<br />
Sebbene si vada in ritiro e si inizi la preparazione<br />
atletica molto presto, una settimana almeno non<br />
la perdo mai. Spesso trascorro il ferragosto con la<br />
famiglia”.<br />
Tifoso di quale squadra?<br />
“Sono cresciuto nella Juventus, in quella società<br />
ho fatto tutta la trafila, ma...si è sempre tifosi della<br />
squadra che si allena”.<br />
Si dice che il calcio oggi, per le vicende che tutti<br />
conosciamo, sia malato. Cosa pensa della nuova<br />
iniziativa di portare più bambini e famiglie allo<br />
stadio?<br />
“io contesto che il calcio sia malato. È malato il<br />
contorno. Sono convinto che questo sport sia un<br />
grande veicolo per migliorare questa nostra società,<br />
ma purtroppo, anziché essere preso come<br />
esempio, spesso viene infangato per ragioni extracalcistiche.<br />
il calcio è una grande occasione per i<br />
bambini, per le famiglie, per riavvicinare e restituire<br />
i valori che sono dello sport e del calcio in particolare.<br />
Proprio dai bambini, dalla loro esaltazione<br />
positiva, si può creare un ambiente migliore.”.<br />
Quali sono gli episodi professionali come gio-
catore ed allenatore che ricorda con maggiore<br />
emozione?<br />
“É chiaro che i momenti in cui si vince sono quelli<br />
che rimangono impressi con più piacere. Ma<br />
ricordo espressamente la prima scelta che ho<br />
fatto quando smisi di giocare: allenare i giovani,<br />
ho proprio iniziato con i ragazzini di dodici anni<br />
della Juve. La seconda scelta importante è stata<br />
l’abbandono del settore giovanile per entrare nel<br />
mondo professionistico. E qui ho dovuto rimettere<br />
in gioco tutto ed andare a propormi. Una decisione<br />
in quel momento molto difficile, ma che si è<br />
rivelata poi molto fortunata. Ci tengo a sottolineare<br />
che allenare il settore giovanile è stata una palestra<br />
di vita incredibile ed ancora oggi quell’esperienza<br />
me la porto dietro e dentro di me. i giovani<br />
ti danno tutto, giocano in maniera disinteressata,<br />
hanno grande entusiasmo. Per questo riuscire a<br />
portare i ragazzi, le famiglie, i bambini negli stadi,<br />
dev’essere un obiettivo. in questo senso Genova<br />
è un caso piuttosto atipico: lo stadio è nella città,<br />
vicino alla gente, il nonno con il nipote che vanno<br />
alle partite, partecipano alle trasferte. i decreti che<br />
vietano questa possibilità sono assurdi”.<br />
il mister ritorna a bomba su ciò che certamente<br />
lo differenzia da molti allenatori professionisti: il<br />
grande lavoro fatto a stretto contatto con i più piccoli.<br />
Ama il calcio d’antan, non si parla di un mondo<br />
ovattato...che comunque gli appartiene. Come<br />
se la cava con gli sci ai piedi?<br />
(risata!) “Ho iniziato a sciare di nascosto, perché<br />
già giocavo e le società avevano posto il veto alla<br />
pratica dello sci. Sono un autodidatta, poi, a lungo<br />
andare... si scende con naturalezza. Lo sci dopo il<br />
calcio è il mio sport preferito”.<br />
Si diverte quindi sulla Vialattea?<br />
“É senz’altro uno dei più affascinanti comprensori<br />
sciistici in assoluto, molto vario, diverso nelle difficoltà<br />
e nei paesaggi che si incontrano. inoltre le<br />
piste sono ben battute, preparate. L’anno scorso<br />
l’organizzazione è stata fenomenale: una stagione<br />
intera senza neve e dalle temperature altissime.<br />
Eppure, anche in quelle condizioni improponibili,<br />
sono riusciti a farci sciare tutto l’anno ed è stato<br />
veramente un successo”.<br />
La prossima estate potremo assistere agli allenamenti<br />
del Genoa su qualche campo dell’alta<br />
valle?<br />
“Ci sono stati dei contatti, è un problema di strutture,<br />
la valle di Susa sta iniziando ad adeguarsi per<br />
poter ricevere squadre di calcio di un certo livello.<br />
Già vi è un fiorire di scuole calcio molto valide, ciò<br />
è positivo. qui ci sono tanti genovesi, Sauze è una<br />
colonia numerosissima, c’è un nuovo campo sportivo.<br />
quello che sarà possibile fare sarà fatto...”.<br />
Ci lasciamo così con uno dei suoi tanti sorrisi, e<br />
con un invito personale ad andarlo a vedere e trovare<br />
sul campo, durante il suo lavoro, lavoro che<br />
parte da lontano...<br />
in fondo Gian Piero Gasperini è uno di noi.<br />
Non gli ho chiesto dei campionati pulcini, giovanissimi,<br />
esordienti, in valle di Susa...avrebbe potuto<br />
spiazzarci.<br />
Da sinistra: Stefano Capozucca (consulente), il Mister Gasperini<br />
ed il vicepresidente Giambattista Pastorello.<br />
GIAN PIERO GASPERINI<br />
55
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Quest’inverno vado a Sestriere….<br />
a giocare a golf…<br />
DI DONATELLA BERNARD<br />
No…no…non avete letto male, tanto meno l’autore<br />
si è sbagliato, quest’inverno oltre a salire al<br />
Colle per percorrere le fantastiche piste della Vialattea<br />
gli appassionati di golf potranno praticare il<br />
loro sport preferito nel più grande campo indoor<br />
d’Europa.<br />
infatti potrete trovare proprio al Sestriere tutto<br />
quello che vi serve per praticare questo sport<br />
estivo anche quando il termometro segna 5 gradi<br />
sotto zero. Per sentirvi dei campioni d’alta quota<br />
ognuno di voi avrà a disposizione una nuovissima<br />
sacca di ferri, un maestro federale pronto a guidarvi<br />
in questa avventura e ben 25 metri di volo<br />
prima che la pallina finisca nella rete di contenzione.<br />
in una gabbia virtuale, grazie ad un macchinario<br />
all’avanguardia, potrete misurare la vostra abilità<br />
golfistica come se foste su veri e propri percorsi di<br />
campionato. il vostro swing, infatti, viene “ vivisezionato<br />
” da un congegno molto sofisticato che, in<br />
virtù dell’avanzatissima tecnologia raggiunta dall’impianto<br />
simulatore PGM, copia con precisione<br />
assoluta la traiettoria del colpo: scagliare la palla<br />
proiettandola sullo schermo gigante è una sensazione<br />
fantastica! Ma non finisce qui…in questa<br />
struttura potrete cimentarvi sul putting green (fedelmente<br />
riprodotto in erba sintetica ) e decidere<br />
di prendere lezioni con i nostri maestri federali<br />
(Sergio Bertaina, Hermann Casse, Alessandro Pittaluga)<br />
per arrivare all’appuntamento estivo più<br />
pronti che mai.<br />
Una domanda all’ideatore di questo progetto innovativo:<br />
Hermann perché una palestra di golf<br />
indoor a Sestriere?<br />
quest’idea è nata per dare qualcosa in più ad una<br />
stazione di fama mondiale come Sestriere, rendendola<br />
agli occhi di chi la frequenta un parco<br />
divertimento a 360 gradi.<br />
il commento conclusivo spetta a Paolo de Chiesa,<br />
GOLF D’INVERNO<br />
57
GOLF D’INVERNO<br />
58
“...resterete<br />
di stucco”<br />
GOLF D’INVERNO<br />
59
GOLF D’INVERNO<br />
60<br />
presidente del Golf Club Sestrieres: cosa pensa di<br />
questa novità?<br />
“Sono euforico e non esagero. i golfisti incalliti,<br />
ovvero il 99% dei giocatori, persino in montagna<br />
riescono a sdoppiarsi tra il piacere di sciare e la nostalgia<br />
per il golf. quella del mio amico Hermann è<br />
stata proprio un’idea geniale perché colma il vuoto<br />
del golfista in alta quota, offrendo la possibilità<br />
a chi non ha mai praticato il golf di avvicinalo<br />
aggirandone tabù e pregiudizi. Come si sa, però,<br />
le idee non bastano: bisogna raccogliere i sogni<br />
e trasformarli in realtà con entusiasmo e spirito<br />
imprenditoriale, come hanno fatto il Presidente<br />
della Vialattea Brasso, neogolfista già contagiato<br />
dal virus e l’amministratore delegato Perron<br />
Cabus, mio compagno di scorribande sulla neve<br />
quand’eravamo ragazzi, anch’egli innamorato del<br />
Golf. La struttura allestita nel Palasport non è un<br />
giocattolo: quando la vedrete, con le postazioni<br />
allineate su una scacchiera di smeraldo e il costosissimo<br />
simulatore a dominare il palcoscenico, resterete<br />
di stucco…”<br />
Paolo De Chiesa
GOLF INDOOR SESTRIERE<br />
ideatore e Responsabile struttura:<br />
Hermann Casse.<br />
Spogliatoio maschile e femminile,<br />
10 postazioni di pratica con volo<br />
a 25 metri.<br />
Gabbia con Putting green di 9 buche.<br />
Gabbia con Simulatore PGM<br />
(PROfESSiONAL GOLf MACHiNE).<br />
zona Relax a Bar.<br />
Orario di apertura: dalle 16 alle 22.<br />
Maestri federali: Sergio Bertaina,<br />
Hermann Casse, Alessandro Pittaluga e<br />
tre Assistenti.<br />
GOLF D’INVERNO<br />
61
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L’ADVENTURE VILLAGE DI SAUZE D’OULx<br />
Un momdo meraviglioso e pieno di avventura, ci aspetta a Sauze d’Oulx.<br />
Collocato a Sauze d’Oulx in una conca naturale,<br />
immerso tra abeti e noccioli, il Parco Avventura<br />
“Chambre d’Or” nasce con lo scopo di creare un<br />
luogo di svago, che sappia ben conciliare una<br />
giornata di vacanza sportiva, comune sia ad adulti<br />
che bambini. L’Adventure, che copre un’area<br />
di circa centomila metri, è composto da cinquanta<br />
diversi tragitti (denominati Atelier) sospesi tra<br />
gli alberi, uniti tra di loro da liane, ponti Tibetani,<br />
carrucole, passerelle aeree, scale di corda, trespoli<br />
mobili ed altro ancora. queste strutture nate in<br />
francia qualche anno fa, vengono realizzate senza<br />
modificare in alcun modo la natura circostante. i<br />
grandi alberi utilizzati, vengono “imbragati” dalle<br />
funi e dalle piazzole di partenza, in modo da non<br />
provocare assolutamente alcun danno alla pianta<br />
stessa, la vegetazione del sottobosco rimane<br />
quella naturalmente formatasi con il tempo e le<br />
stagioni. il parco è concepito come divertimento<br />
sportivo, ma soprattutto come posto di svago<br />
lontano da rumori, auto, smog e da tutte le condizioni<br />
che soprattutto in estate ci rendono quantomeno<br />
nervosi. La prerogativa dei vari Atelier, è<br />
quella di impegnare la mente oltre che il fisico, difatti<br />
iniziando l’avventura. Ci si trova, per forza di<br />
cose, assolutamente concentrati su quanto si sta<br />
compiendo, dimenticando tutto il resto, ma a fine<br />
percorso la soddisfazione è assicurata!<br />
Per coloro che si avvicinano per la prima volta a<br />
queste discipline, inizialmente con l’assistenza del
personale addetto, effettueranno un “briefing”, al<br />
fine di acquisire confidenza con l’attrezzatura<br />
(moschettoni e imbraco di sicurezza, che vengono<br />
forniti all’entrata) e percorreranno un breve<br />
tratto di prova, dopodichè completamente autosufficienti<br />
ed autonomi, conseguentemente al<br />
proprio coraggio e predisposizione, affronteranno<br />
il percorso che riterranno più confacente alle proprie<br />
capacità. Logicamente i ragazzi dello staff saranno<br />
sempre a disposizione per qualsiasi dubbio<br />
o difficoltà possa sorgere durante il percorso.<br />
il parco avventura si compone di 4 diversi tragitti<br />
di differente difficoltà:<br />
Percorso scoiattolo adatto ai più piccini, è divertente<br />
e si impara poco per volta ad avere dimestichezza<br />
con l’attrezzatura e con l’altezza (età dai<br />
4/5 anni in poi).<br />
Percorso avventura le difficoltà iniziano ad aumentare,<br />
a questo punto ci si trova ad una discreta<br />
altezza, immersi nella favolosa natura del<br />
bosco. (Adatto ad adulti e bambini sopra il metro<br />
e venti).<br />
Percorso belvedere qui le carrucole cominciano<br />
a farsi impegnative siamo a 20 Mt. di altezza e la<br />
vista sulla valle è ineguagliabile.<br />
Percorso adrenalina solo per i più coraggiosi, si<br />
sfiorano altezze da vertigine e sulle carrucole si<br />
superano gli ottanta chilometri orari.<br />
il parco d’estate è aperto tutti i giorni ad orario<br />
continuato, dalle 10,00 alle 19,00, dispone di aree<br />
attrezzate per il “pic nic” o barbecue, tappeti elastici<br />
e gonfiabili per i più piccini, sdraio prendisole.<br />
Per informazioni e/o prenotazioni<br />
0122-85.85.85 tariffe speciali per gruppi.<br />
ADRENALINA!<br />
ADVENTURE VILLAGE<br />
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66<br />
lA vacanza<br />
a Sauze d’Oulx<br />
il Centro Servizi Turistici nasce con l’intento di far<br />
vivere il meglio della vacanza in tutto il territorio<br />
italiano.<br />
Per quanto riguarda l’Alta Valle di Susa l’attività si<br />
concentra soprattutto a Sauze d’Oulx, con le sue<br />
infinite possibilità di emozioni e vacanza sia invernale<br />
che estiva.<br />
L’offerta proposta è ampia e ben articolata, si spazia<br />
dalle prenotazioni alberghiere, alle settimane<br />
bianche comprensive di hotel/residence, skipass<br />
e scuole sci fino all’organizzazione delle attività<br />
ricreative: cene tipiche in rifugio per assaporare<br />
i sapori di questo territorio ricco di tradizioni,<br />
avventurose discese sugli sci con le fiaccole accompagnati<br />
da maestri qualificati, emozionanti<br />
escursioni in motoslitta, mozzafiato discese con il<br />
bob per provare il brivido dei campioni olimpici<br />
e tanto altro per accontentare i desideri di tutti,<br />
grandi e piccini.<br />
d’ inverno o d’estate, non vanno poi dimenticate<br />
le attività sportive tradizionali o modernissime:<br />
per ricordarne alcune, sci, snowboard, sci alpinismo,<br />
pattinaggio sul ghiaccio, rafting e hydrospeed,<br />
golf, nuoto, equitazione, parapendio, freeclimbing,<br />
trekking, pesca sportiva, mountain bike<br />
e tanto altro ancora.<br />
A richiesta del cliente vengono preparati pacchetti<br />
su misura in ogni periodo dell’anno: dall’albergo<br />
al trasporto, alle attività sportive, alle gite culturali,<br />
al noleggio dell’attrezzatura. Contattateli: saranno<br />
in grado di soddisfare al meglio ogni vostra richiesta<br />
e necessità.<br />
Per informazioni:<br />
Centro Servizi Turistici<br />
Via Urbano Rattazzi, 5<br />
10123 Torino<br />
Tel +39 011 5063051<br />
Fax +39 011 5561449<br />
www.c-s-t.it<br />
info@c-s-t.it<br />
con la A maiuscola!
SAUZE FREERIDE,<br />
LA MOUNTAIN BIKE<br />
E’ PROTAGONISTA<br />
DELL’ESTATE<br />
DI ENRICO GUALA<br />
FOTO MATTEO GANORA<br />
Ha preso forma nell’estate <strong>2007</strong> il progetto Sauze<br />
freeride promosso dal Comune di Sauze d’Oulx,<br />
che vede coinvolti la Vialattea, il Consorzio forestale<br />
Alta Valle di Susa e la 4Guimp, società<br />
specializzata nello sviluppo turistico legato alla<br />
Mountain Bike ed al Cicloturismo.<br />
da qualche anno la seggiovia che collega Pra Riond<br />
con Sportinia ha iniziato a trasportare a monte<br />
SAUZE FREERIDE<br />
67
SAUZE FREERIDE<br />
68<br />
anche le biciclette da montagna, permettendo ai<br />
numerosi praticanti di questa disciplina di “guadagnare”<br />
dislivello positivo per godere appieno della<br />
bellezza del territorio di questo angolo di Alta Valle<br />
di Susa. E’ con la realizzazione dei tracciati freeride<br />
tuttavia che i biker hanno cominciato a popolare<br />
Sauze in gran numero, provenienti da tutta italia e<br />
dalla francia. il freeride, parallelo estivo dello sci<br />
come lo concepisce la maggior parte degli sciatori,<br />
è una pratica nata in Canada proprio in quelle<br />
stazioni sciistiche che hanno raccolto da Torino la<br />
fiamma Olimpica dei prossimi giochi. Un territorio<br />
molto attento ai nuovi fenomeni turistici che oggi<br />
vanta un mercato consolidato anche nella lunga<br />
stagione estiva.<br />
i percorsi freeride disegnati dalla 4Guimp e rea-
“<br />
il territorio di Sauze è<br />
stato disegnato dalla<br />
natura per il freeride<br />
”<br />
SAUZE FREERIDE<br />
69
SAUZE FREERIDE<br />
70<br />
lizzati dalle sapienti mani del Consorzio forestale<br />
sono stati progettati espressamente per la Mountain<br />
Bike e presentano alcune soluzioni uniche in<br />
italia. il territorio del Comune di Sauze ha delle<br />
caratteristiche davvero uniche per la tracciatura<br />
dei percorsi freeride in quanto ricco di “toboga”<br />
naturali, cambi di pendenza e boschi di rara bellezza.<br />
il tecnico canadese della 4Guimp Erik Burgon,<br />
esperto di progettazione delle strutture in<br />
legno ha affermato: “il territorio di Sauze è stato<br />
disegnato dalla natura per il freeride”.<br />
Nel <strong>2007</strong> erano ben 5 i tracciati di tutti i livelli di dif-<br />
ficoltà a disposizione dei biker: Sportinia Express,<br />
Karamell, Black Guizz, Rocce Nere e Rock Master a<br />
cui se ne aggiungeranno altri per la stagione <strong>2008</strong><br />
e 2009. Le strutture che hanno reso nel breve tempo<br />
Sauze una destinazione di riferimento in italia<br />
sono il Kraterdrome, un’area in cui i tracciati attraversano<br />
dei veri e propri crateri nei quali i biker<br />
possono addirittura compiere un giro di 360° e le<br />
varie strutture in legno come la “Slingshot”, in inglese<br />
fionda, una curva parabolica in legno di ben<br />
18 metri di lunghezza che “lancia” letteralmente i<br />
biker nel tratto di percorso che segue.
Gli ottimi risultati ottenuti nel <strong>2007</strong> hanno infatti<br />
ulteriormente convinto i promotori dell’iniziativa<br />
a proseguire nella strada intrapresa. L’estate <strong>2007</strong><br />
di Sauze freeride si è conclusa con la September<br />
fest, in cui centinaia di biker sono saliti a Sauze<br />
per provare in anteprima le bici <strong>2008</strong> messe a disposizione<br />
per l’occasione da numerose aziende<br />
del settore.<br />
Per il <strong>2008</strong> è previsto l’ampliamento del comprensorio<br />
freeride con la realizzazione di nuovi tracciati,<br />
strutture e servizi nel cuore del paese per rendere<br />
questa pratica ancora più accessibile ad un<br />
vasto pubblico. La possibilità di noleggiare bici ed<br />
attrezzature specifiche e di seguire corsi di base<br />
ed avanzati con istruttori qualificati, completano<br />
l’offerta di Sauze per chi si vuole avvicinare ad<br />
un’attività sportiva dinamica e divertente.<br />
L’attività bike di Sauze non si limita al freeride ma<br />
abbraccia anche il popolo della mountain bike<br />
pedalata con l’organizzazione della Gran fondo<br />
degli Alpini, manifestazione inserita nella Coppa<br />
Piemonte, che si svolgerà il 6 luglio, ed un evento<br />
del Challenge internazionale Superenduro. L’Enduro<br />
rappresenta infatti una novità assoluta nella<br />
Mountain Bike in italia, una competizione in cui i<br />
biker pedalano in salita entro un tempo stabilito<br />
per poi sfidarsi nelle prove speciali cronometrate<br />
in discesa. Un mix di forza, resistenza e tecnica in<br />
cui emerge il biker davvero completo. Un Circuito<br />
su cui saranno puntati gli occhi dei media e dell’intero<br />
settore che Sauze propone in anteprima<br />
per l’estate <strong>2008</strong>.<br />
SAUZE FREERIDE<br />
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Gianinetti<br />
Varie soluzioni<br />
per tende<br />
di tendenza<br />
Tra luci e ombre,<br />
echi di stili antichi<br />
Spazi da vivere<br />
all ’aperto<br />
Reti a doghe<br />
e materassi<br />
Grande scelta di moquettes,<br />
di tappeti orientali<br />
e contemporanei<br />
100 anni di storia, 100 anni di prodotti di qualità<br />
©PUBBLI&CO
I.V.S. ed EDIL.CO.RI.<br />
Alla fine degli anni ‘ 90 nel Comune di Oulx nascevano<br />
due aziende con obiettivi ben definiti e apparentemente<br />
diversi; nella realtà di lì a poco queste due aziende<br />
si incontrarono e iniziarono ad operare come un’unica<br />
impresa ben oliata che riusciva a conglobare tutte le<br />
esigenze di chi deve acquistare o ristrutturare un immobile:<br />
le due ditte di cui si parla sono l’i.V.S. s.r.l e la<br />
EdiL CO.Ri. s.r.l.<br />
• La I.V.S. si occupa nello specifico della realizzazione di<br />
impianti idro-sanitari, di riparazioni idrauliche in genere<br />
e della copertura in lamiera e rame di edifici pubblici<br />
e privati. dal 2001 l’i.V.S. ha dato una nuova svolta alla<br />
propria vita professionale e si è ulteriormente ingrandita<br />
inaugurando un ampio show-room adiacente ai<br />
propri uffici. Nel nuovo show-room il cliente può trovare<br />
una vasta gamma di sanitari, rubinetterie, arredo<br />
bagno, piastrelle e parquet delle migliori marche per<br />
poter arredare ogni ambiente della casa, splendidi caminetti<br />
e stufe a legna e a pellets per scaldare le fredde<br />
sere invernali che la montagna regala.<br />
Parlando di freddo invernale niente di meglio di un caldo<br />
idromassaggio piuttosto che una sauna ritemprante,<br />
magari dopo una giornata passata a sciare! L’i.V.S.<br />
può offrire tutto questo con una vasta scelta di vasche<br />
e box idromassaggio, ma soprattutto può costruire una<br />
sauna su misura per il Vostro bagno.<br />
Ma non bisogna cercare altrove, infatti l’EdiL CO.Ri. è<br />
l’azienda che può far diventare realtà tutti i desideri di<br />
cui l’i.V.S. ha solo mostrato le possibilità su carta.<br />
L’ EDIL CO.RI. è un’azienda costruttrice che non solo ristruttura,<br />
ma costruisce anche immobili per il privato<br />
e per il pubblico. Unendo le due imprese si è fatto in<br />
modo di costruire e rendere reali i sogni e le necessità<br />
dei clienti. Per agevolare ulteriormente la propria clientela<br />
l’EdiL CO.Ri. vende i propri immobili direttamente<br />
al privato senza intermediari immobiliari.<br />
Attualmente si sta lavorando alla programmazione e<br />
realizzazione di nuove iniziative immobiliari di varie<br />
metrature in alta Valle di Susa.<br />
Prima di recarsi nello splendido show-room ad Oulx.<br />
da casa si può comodamente visitare il nuovo sito internet<br />
(www.ivsnonsolobagno.com) e per farsi un’idea<br />
sull’ampia scelta dei prodotti.<br />
i.V.S. - Tel. 0122 832064 - fax 0122 831796<br />
info@ivsnonsolobagno.it<br />
Via Pellousieres, 18/m - Oulx (TO)<br />
EdiL.CO.Ri - Tel. 0122 831942 - fax 0122 831796<br />
Via Pellousieres, 18/m - Oulx (TO)<br />
...il sogno diventa realtà<br />
STORIA E TERRITORIO<br />
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K’enz Café<br />
Caffetteria - Birreria<br />
Sala giochi - Sala fumatori<br />
Sala per meeting e feste private.<br />
Oulx (TO) - Piazza Europa 3<br />
Tel. 0122 831792
COLOMBANO ROMEAN<br />
...e l’Ecomuseo di Salbertand a lui dedicato.<br />
In questa lontana, silenziosa e modesta epopea, è contenuto un intero microcosmo: il rapporto con la montagna<br />
dura e matrigna che solo la fatica può addolcire; l’abnegazione ed il lavoro che diventa quasi sfida quotidiana…<br />
una somma di simboli che racchiude in sè tutta l’idea del lavoro in montagna: l’ideale dunque per dare un nome al<br />
nostro Ecomuseo!<br />
DI SIMONA MOLINO<br />
La storia della Valle di Susa è una storia importante,<br />
scritta da grandi condottieri e dalle loro gesta e<br />
da povera gente che nei secoli ha saputo adattarsi<br />
ad un ambiente ostile come quello alpino, che ha<br />
imparato a sfruttare nel modo più costruttivo le<br />
scarse risorse a disposizione e che con il proprio<br />
lavoro ha plasmato un intero territorio.<br />
Colombano Romean, originario della Ramat,<br />
emigrato in Provenza a Saint Gilles, nella diocesi<br />
di Nimes, fa parte di questa categoria di uomini<br />
semplici ma capaci di opere incredibili.<br />
Egli rappresenta l’immagine simbolo dell’“altro<br />
lavoro” per eccellenza in montagna: quello del<br />
minatore e cavatore, mestiere duro ed ingrato<br />
ovunque, che quassù assume connotati di ancora<br />
maggiore pericolo e disagio.<br />
Pertus di Colombano Romean. Cartolina d’epoca. Collezione<br />
Marre-Molino<br />
Numerose sono le opere idrauliche che si possono<br />
incontrare sulle nostre montagne, ma il Pertus di<br />
Colombano Romean è decisamente la più ardita:<br />
un traforo a 2000 m di quota, lungo quasi cinquecento<br />
metri con una sezione di circa un metro e<br />
ottanta per un metro, per portare acqua a vivificare<br />
un intero versante sopra Chiomonte ed Exilles.<br />
Pare che fin dai tempi degli insediamenti Romani<br />
nella zona, la Cima dei quattro denti fosse stata<br />
aggirata da una conduttura a cielo aperto realizzata<br />
con tronchi di legno scavati; soluzione di<br />
COLOMBANO ROMEAN<br />
75
COLOMBANO ROMEAN<br />
76<br />
portata limitata, di difficile posa e bisognosa di<br />
continua e difficile manutenzione; sicuramente,<br />
già nel 1500 un canale portava acqua dal Galambra<br />
al Cels.<br />
Nel 1479 per migliorare i traffici del sale con<br />
la francia, fu scavato il Buco del Viso, che vide<br />
all’opera i migliori ingegneri francesi e che consentiva<br />
il passaggio di un mulo, a oltre 2000 metri<br />
di quota, utilizzabile un mese all’anno. Ciò fu sicuramente<br />
di stimolo agli abitanti del Cels che il<br />
3 Ottobre 1504, giorno di San Calimero, davanti<br />
al Notaio Giovanni Rostollan di Exilles, firmano un<br />
contratto grazie al quale venne loro consentito di<br />
ricavare dal Vallone di Touille, in territorio di Exilles,<br />
l’acqua per l’irrigazione.<br />
Passarono 22 anni prima di trovare chi fosse in<br />
grado di realizzarlo.<br />
il 20 ottobre 1526 venne redatta una convenzione<br />
tra gli abitanti delle Ramat consociati con quelli<br />
del Cels e Colombano Romean.<br />
Per otto lunghi anni il Romean scavò solitario, con<br />
mazze, cunei e picconi nelle viscere della montagna,<br />
vivendo con due sestieri di vino e due emine<br />
di segale al mese forniti dalle comunità per cui<br />
lavorava, che gli riconobbe inoltre in pagamento<br />
cinque fiorini ogni tesa di scavo.<br />
in questa lontana, silenziosa e modesta epopea,<br />
è contenuto un intero microcosmo: il rapporto<br />
con la montagna dura e matrigna che solo la fatica<br />
può addolcire; l’abnegazione ed il lavoro che<br />
diventa quasi sfida quotidiana… una somma di<br />
simboli che racchiude in sè tutta l’idea del lavoro<br />
in montagna: l’ideale dunque per dare un nome al<br />
nostro Ecomuseo!<br />
“Nòu méi d’ivēr, tréi méi d’ënfēr - Nove mesi d’inverno<br />
e tre mesi d’inferno” dicevano i nostri nonni<br />
quando in Alta dora si viveva esclusivamente con<br />
ciò che offriva l’avaro territorio e la vita era scandita<br />
dal ritmo delle stagioni. Tutti i lavori erano<br />
concentrati nei pochi mesi estivi durante i quali<br />
si preparavano le scorte affinchè uomini e animali<br />
potessero superare il lungo e freddo inverno.<br />
L’Ecomuseo “Colombano Romean - Lavoro e tradizione<br />
in Alta Valle di Susa” creato e gestito dal Parco<br />
Naturale Gran Bosco di Salbertrand, si prefigge<br />
di raccontare frammenti di quella storia: storia di<br />
uomini e del loro territorio.<br />
Il mulino idraulico dell’Ecomuseo<br />
E’ un percorso scoperta nel tempo e nello spazio,<br />
dove antichi edifici, attrezzi in uso nella vita quotidiana<br />
e l’insieme di conoscenze e pratiche ad<br />
essi intimamente collegati, rappresentano un’importante<br />
testimonianza della cultura materiale ed<br />
immateriale del passato.<br />
La Ghiacciaia ottocentesca, il Mulino idraulico, il<br />
forno a legna della frazione Oulme, la carbonaia,<br />
la Parrocchiale di San Giovanni Battista e la Cappella<br />
dell’Annunciazione, raccontano secoli di storia<br />
e di sfruttamento delle risorse del territorio e<br />
costituiscono punti dimostrativi di attività produttive<br />
effettuate con tecniche tradizionali.<br />
L’Ecomuseo ha come riferimento un territorio<br />
dove particolari fattori ambientali e storici hanno<br />
nel tempo plasmato e condizionato il modo di vivere,<br />
l’economia, le tradizioni e la cultura di una<br />
popolazione e per quel territorio deve essere uno<br />
strumento di sviluppo.<br />
E’ un’espressione della Comunità e con essa cresce<br />
e si arricchisce, è uno specchio in cui la gente deve
potersi riconoscere per acquistare consapevolezza<br />
della propria identità e creare prospettive per<br />
il futuro, ma è pure un laboratorio di studio, una<br />
scuola per i residenti e non.<br />
Oggi, grazie ad un’iniziativa del dipartimento di<br />
Antropologia Culturale della facoltà di lingue e<br />
letterature straniere dell’Università di Torino nell’ambito<br />
del Progetto Alfieri, finanziato dalla fondazione<br />
Cassa di Risparmio di Torino, Salbertrand<br />
è uno dei pochi comuni italiani ad essere dotato di<br />
Mappe di Comunità.<br />
Gli obiettivi dell’Ecomuseo si traducono in una<br />
continua attività di ricerca, documentazione e<br />
divulgazione che negli anni, ha portato alla pubblicazione<br />
di cinque Cahier (quaderni dell’ecomuseo)<br />
scritti in forma completamente bilingue<br />
italiana-occitana. Col tempo altri temi si aggiungeranno<br />
alle sezioni attualmente visitabili e nuovi<br />
sforzi verranno fatti per la conservazione e valorizzazione<br />
della nostra identità e del patrimonio<br />
locale.<br />
in fronte alla Stazione ferroviaria di Oulx ed a 10 minuti dalle piste<br />
da sci si trova il Residence du Commerce, un edificio storico completamente<br />
ristrutturato, composto da 15 ampi appartamenti arredati in<br />
stile rustico montano dotati di servizi privati, angolo cottura attrezzato<br />
e lavastoviglie.<br />
La confortevole atmosfera degli appartamenti, offre all’Ospite la sensazione<br />
di sentirsi veramente a casa, ideale per trascorrere un piacevole<br />
soggiorno con il massimo del relax.<br />
Aperto tutto l’anno.<br />
C.so Montenero 63 - Oulx - 10056 Torino<br />
Tel+39 0122 830896 - Cell +393389235625<br />
Fax +39 0122 830898 - info@residenceducommerce.it<br />
L’Ecomuseo Colombano Romean non è un museo<br />
per la Comunità ma della Comunità e grazie ad<br />
essa sta crescendo e diventando un importante<br />
punto di riferimento e di incontro.<br />
LE SEZIONI DELL’ECOMUSEO<br />
Le sezioni dell’Ecomuseo sono visitabili percorrendo<br />
un circuito ad anello che dal centro storico<br />
di Salbertrand arriva fino ai margini dell’area<br />
protetta:<br />
- il MULINO IDRAULICO MARTINET<br />
- L’ottocentesca GHIACCIAIA DI SALBERTRAND<br />
- La SMOKE-SAUNA<br />
- L’AIA CARBONILE<br />
- La CALCARA<br />
- L’antico FORNO a legna dell’Oulme<br />
- i TESORI DELLA PARROCCHIALE<br />
- La CAPPELLA DELL’ANNUNCIAZIONE<br />
- La GLORIEUSE RENTRÈE, il luogo della battaglia<br />
che decise le sorti del popolo Valdese durante<br />
il loro rimpatrio verso le terre d’origine.<br />
COLOMBANO ROMEAN<br />
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78<br />
camandona
IL POPOLO DELL’INCANTO<br />
Creature della fantasia popolare in Alta Valle di Susa<br />
DI RENATO SIBILLE<br />
Il Dahù<br />
La fantasia popolare dell’Alta Valle di Susa ha modellato<br />
esseri fantastici che abitavano e, spesso,<br />
tuttora abitano boschi, caverne, laghi, torrenti o<br />
pareti rocciose. Uno dei più famosi è certamente<br />
il dahù, animale mitico, molto diffuso sul versante<br />
francese e presente sulle cime dei monti dell’Alta<br />
Valle di Susa. Esistono molte varietà di dahù;<br />
quello nostrano, il dahutus Archamorensis, è un<br />
incrocio tra un camoscio, al quale peraltro assomiglia<br />
nelle fattezze, e una marmotta, dalla quale<br />
ha ereditato la lunghezza di due zampe. La particolarità<br />
di questo animale, infatti, è quella di avere<br />
due zampe più lunghe e due più corte, normalmente<br />
a coppie laterali per cui può avere le zampe<br />
di sinistra più lunghe e quelle di destra più corte<br />
o viceversa (possibilità di combinazioni diverse,<br />
zampe corte dietro e lunghe davanti o viceversa,<br />
o ancora a lunghezze incrociate, non hanno dato<br />
esiti evolutivi positivi). questa particolarità obbliga<br />
l’animale, per ovvi motivi di stabilità, a girare<br />
intorno alla montagna sempre nello stesso verso,<br />
orario o antiorario a seconda dell’appoggio consentito<br />
dalle zampe, e lo costringe ad accoppiarsi<br />
solamente con suoi pari poiché è evidente che un<br />
dahù mancinogiro e un dahù destrogiro possono<br />
solamente incontrarsi o scontrarsi frontalmente,<br />
senza possibilità di altro tipo di rapporto.<br />
il villaggio di Millaures è famoso per il Cin Garé,<br />
un cane ermafrodita un po’ tontolone, mentre nel<br />
lago Nero, sopra Sauze d’Oulx, nei pressi di Sportina,<br />
vive un capro dalle lunghe corna e dall’aspetto<br />
spaventoso che custodisce un favoloso tesoro<br />
chiuso in uno scrigno, affondato nelle acque del<br />
lago. Oltre che dall’animale, il tesoro è protetto<br />
da mulinelli e trombe d’acqua che risucchiano chi<br />
osa entrarvi, per espellerlo poi, privo di vita, nel<br />
sottostante vallone del Baracan. qui, nell’omonima<br />
sorgente, si narra che furono ritrovate le carcasse<br />
di due pecore inghiottite dal lago.<br />
Se il lupo è ritornato a popolare i boschi e i valloni<br />
solitari con qualche strage sporadica di bestiame,<br />
IL POPOLO DELL’INCANTO<br />
79
LEGGENDE<br />
80<br />
più spesso attribuibile ai cani randagi che alla sua<br />
voracità, certo non sono mai scomparse le leggende<br />
che lo riguardano. Si favoleggia di suonatori<br />
di violino capaci di ammaliare l’animale per<br />
lunghi tratti di strada rendendolo inoffensivo, o<br />
di tragiche vicende di muli sbranati e pastori miracolosamente<br />
risparmiati, o ancora di fanciulle<br />
sbadate, all’uscita dalla veglia serale, che lasciano<br />
estinguere il lume e cadono preda della belva che<br />
ne strazia le carni.<br />
Sebbene scomparso da molto tempo, l’orso, cacciato<br />
in modo brutale e costretto per secoli a cedere<br />
le zampe per ornare i portali dei signorotti<br />
locali, la sua presenza è attestata in numerosi<br />
toponimi sparsi lungo i versanti, nei pianori e nei<br />
passi alpini. La sua forza e la sua virilità erano oggetto<br />
di ammirazione e di pratiche rituali tanto<br />
che a Sauze d’Oulx e a Champlas du Col è ancora<br />
vivo il ricordo dell’uomo-orso inferocito, vestito<br />
di pelli e trascinato in catene per le strade, ridotto<br />
ad assaltare in modo grottesco donne e fanciulle<br />
incontrate lungo il cammino e, infine, ammansito<br />
e domato a suon di bastonate e di vino, per il<br />
giorno di Sant’Orso (1° febbraio). quel giorno è<br />
considerato dalla credenza popolare come un<br />
giorno rilevante dal punto di vista meteorologico,<br />
come ammonisce un proverbio: “Se l’orso mette<br />
ad asciugare la sua paglia al sole, ritorna a dormire<br />
per quaranta giorni!”. Vale a dire che: se il giorno<br />
di Sant’Orso c’è il sole, l’inverno sarà rigido ancora<br />
fino a metà marzo.<br />
Se la scomparsa dell’orso è dovuta alla caccia<br />
sconsiderata di cui è stato oggetto, la scomparsa<br />
del Marmoou, un mostro che abitava le tenebre e<br />
si aggirava nei pressi del villaggio di Salbertrand<br />
al calar della notte, è invece dovuta all’eccessiva<br />
illuminazione che ormai rischiara le notti di tutta<br />
la valle. La diffusione della luce elettrica, infatti,<br />
lo ha costretto a cercarsi luoghi remoti e solitari<br />
o a rifugiarsi nelle scure viscere della terra. Oggi i<br />
bambini non sono più spaventati dalla possibilità<br />
di fare un brutto incontro, ai margini dell’abitato,<br />
con quell’essere spaventevole che, c’è da giurarlo,<br />
va ghiotto di carne tenera e acerba.<br />
Nella piana di Savoulx, tra Oulx e Beaulard, un essere<br />
terrifico vive ancora ai giorni nostri nel canale<br />
della Bariérë. il canale artificiale della Bariérë attin-
ge acqua alla dora e attraversa le distese di prati,<br />
che si estendono dalla strada statale fin verso i<br />
luoghi ora occupati dall’autostrada Torino-Bardonecchia;<br />
fu scavato per rifornire la fabbrica del<br />
gesso, la fabriqquë dou Jîp, attiva tra il 1883 e i<br />
primi anni Sessanta del Novecento. Gli edifici della<br />
fabbrica, posta lungo la statale ad est dell’abitato<br />
di Signols, sono stati trasformati in abitati civili, ma<br />
tra le acque fangose del canale si nasconde ancora<br />
la temibile Chaptourtë, un mostro a metà tra un<br />
enorme gatto nero e una viscida rana. Agilissima<br />
nello spiccare balzi per acchiappare le sue prede,<br />
la Chaptourtë è sempre in agguato in attesa<br />
di qualche bimbo che osi avvicinarsi al bordo del<br />
canale senza la protezione di un adulto. È proprio<br />
di bambini che la Chaptourtë è ghiotta e li aspetta<br />
pazientemente, capace di appostarsi per mesi, o<br />
addirittura per anni, per poter tendere la sua imboscata<br />
ed acchiappare le tenere prede, con un<br />
balzo anfibio-felino, per trascinarle poi nelle acque<br />
dove consumerà il suo pasto. Non mancano<br />
le storie di fanciulli scomparsi e presumibilmente<br />
inghiottiti dal mostro del canale. Anche il letto<br />
del fiume, nei pressi di Melezet, è abitato da un<br />
mostro, stretto parente della Chaptourtë: si tratta<br />
della famigerata Cianpelo. i bambini vengono<br />
messi in guardia dall’avvicinarsi alle acque turbolente<br />
del fiume dove corrono il rischio del pauroso<br />
e fatale incontro.<br />
Tutt’altro che un mostro, invece, è l’omonima<br />
cianpelo delle Ramats di Chiomonte; si tratta infatti<br />
di un gioco per bambini che i nonni insegnavano<br />
ai piccoli durante le veglie invernali nelle<br />
stalle. il gioco consiste nell’abilità di intrecciare<br />
cinque ramoscelli o canapuli (frammenti di stelo<br />
della pianta della canapa residuo dell’operazione<br />
di stigliatura che veniva eseguita dagli uomini durante<br />
le veglie invernali), in modo da formare una<br />
struttura che ricorda molto vagamente una paletta<br />
o una padella, ma anche la tela di un ragno e<br />
forse questo è il contatto con la Cianpelo di Melezet<br />
anche se non abbiamo sufficienti informazioni<br />
per dire se quest’ultima tessa tele per catturare le<br />
prede. Un gioco innocente quello delle Ramats<br />
che lascia però libero sfogo alla fantasia sull’oggetto<br />
e insegna ai piccoli le primissime nozioni<br />
per impratichirsi nell’intreccio di rami di castagno<br />
e di salice con i quali vengono confezionati cestini<br />
e gerle.<br />
A Salbertrand i piccoli che si avventurano da soli<br />
lungo il corso della dora Riparia, possono imbattersi<br />
in un’altra creatura dell’acqua, forse meno<br />
orrenda della Chaptourtë o della Cianpelo, ma altrettanto<br />
pericolosa: è la Mař ‘d duiřä. questa creatura<br />
è capace di ammaliare i pargoli e di condurli<br />
con sé nel letto del fiume, cullandoli tra vortici e<br />
IL POPOLO DELL’INCANTO<br />
81
LEGGENDE<br />
82<br />
mulinelli senza lasciar loro alcuna possibilità di ritrovare<br />
la via del ritorno. La paura di quella ninfa<br />
crudele era tale in passato che i bimbi, anche se<br />
accompagnati da adulti, quando dovevano attraversare<br />
i ponti camminavano lesti, tenendosi<br />
bene al centro delle passerelle, nella speranza di<br />
non essere scorti dall’occhio vigile di quella creatura<br />
maliarda.<br />
La presenza delle faia, le fate burlone e dispettose,<br />
è segnalata un po’ ovunque: da Melezet<br />
a Beaulard, nei dintorni di Thures e di Cesana, a<br />
Oulx, Sauze d’Oulx, San Colombano, Salbertrand<br />
e Chiomonte. in moli luoghi isolati e tra i cespugli<br />
nel folto dei boschi è possibile scorgere le tracce<br />
del loro passaggio. Lune di erba incenerita in<br />
mezzo ai prati, lucciole scintillanti nel cuore della<br />
notte, fonti pazzerelle che gorgogliano in modo<br />
bizzarro ed irregolare, eco di voci inquietanti in<br />
grotte scure e misteriose, sono tutti segni inequivocabili<br />
della loro presenza. Sono creature piuttosto<br />
tranquille che si fanno gli affari loro o che<br />
combinano tutt’al più qualche innocente scherzo<br />
come spostare e nascondere oggetti, versare<br />
latte e farina, fare lo sgambetto, legare tra loro i<br />
lacci delle scarpe, spegnere lumi e candele e così<br />
via. Bisogna però fare molta attenzione a non infastidirle<br />
perchè non tollerano sgarbi e possono<br />
diventare tremende e vendicative quando si sentono<br />
offese o quando sono disturbate nei boschi<br />
di larice o di castagno in cui prediligono dimorare.<br />
qui non è raro incontrarle nei mesi autunnali, sedute<br />
su grossi funghi, intente a filare e tessere lana<br />
di pipistrello o fili di ragnatela.<br />
Certamente è molto più difficile trovare le tracce<br />
della Rafanhaudo, una bestia singolare imparentata<br />
con i pipistrelli, con le masche e con i diavoli<br />
dai quali ha ereditato l’aspetto infernale e il carattere<br />
malvagio. Ha abitudini prevalentemente<br />
notturne e si presenta sotto le sembianze di un<br />
orrendo animale nero, peloso con fauci spalancate<br />
e occhi enormi che emette versi paurosi; molti<br />
giurano di averla sentita grugnire e brontolare nei<br />
dintorni di Chiomonte e consigliano ai bambini<br />
di essere vigili e prudenti, ma sempre pronti a cogliere<br />
le tracce e ad ascoltare le storie del popolo<br />
dell’incanto.
Il cippo della Boursailles DI ARTURO ALLEMAND<br />
“Sono Arturo Allemand, un partigiano della classe<br />
1921, di Sauze d’Oulx, frazione Jouvenceaux.<br />
il 17 luglio 1944 un centinaio circa di tedeschi,<br />
provenienti da Bardonecchia, attaccò di sorpresa,<br />
intorno alle tre del mattino, le nostre postazioni<br />
partigiane del Triplex. Un gruppo di partigiani (circa<br />
7-8, io compreso) fu circondato e fatto prigioniero.<br />
fummo disarmati e riempiti di botte, anche<br />
con il calcio dei fucili. io riportai la frattura della<br />
spalla destra e altre contusioni; anche a distanza<br />
di tanti anni ne porto ancora le conseguenze e mi<br />
è stata riconosciuta l’invalidità di guerra.<br />
Malgrado le ferite ci caricarono di munizioni e ci<br />
obbligarono a portarle.<br />
L’avanzata dei tedeschi fu fermata dalle mitragliatrici<br />
del fraiteve ed in seguito giunsero rinforzi<br />
dalla val Chisone. fu una giornata terribile, in mezzo<br />
al fuoco dei due nemici.<br />
Ad un certo momento mi venne la malinconia<br />
pensando ai miei genitori, a quanto avrebbero<br />
sofferto se non mi fossi salvato e una voce misteriosa<br />
mi suggerì di fuggire.<br />
feci il segno della Croce, guardai la Cappella della<br />
Boursailles e, con uno scatto disperato, saltai giù<br />
per il Rio Nero. Per qualche centinaio di metri fui<br />
allo scoperto e facile bersaglio dei tedeschi, finchè<br />
giunsi nel bosco.<br />
lo attraversai e mi diressi verso Champlas. Lì giunsi<br />
al tramonto e il mattino successivo andai a Sestriere<br />
dove fui ricoverato nell’ospedaletto della Torre<br />
e curato dal Prof. Bermond di Oulx.<br />
Pensavo amaramente ai miei amici partigiani che<br />
non erano riusciti a scappare.<br />
dal 1945 ad oggi nel mese di luglio faccio celebrare<br />
la S. Messa al Col Basset. qualche anno dopo la<br />
guerra ho pensato di costruire un piccolo Cippo<br />
per ringraziare la madonna della Boursailles della<br />
grazia ricevuta. Non essendoci la strada carrozza-<br />
bile, ho trasportato sabbia e cemento su una slitta<br />
trainata dal mulo e ho recuperato le pietre nei<br />
paraggi. il Cippo ha la forma di un prisma a base<br />
triangolare con un tettuccio in pietra e ha una grata<br />
dietro la quale si vede una statuetta in gesso<br />
della Madonna. Ho deciso di edificarlo sul viottolo<br />
che ogni anno si percorreva a piedi il 2 luglio per<br />
la festa della Madonna della Boursailles.<br />
faccio presente che facevo parte della 1a divisione<br />
Alpina Val Chisone, comandata da Maggio Marcellin<br />
di Sestriere, maestro di sci ed ex sergente maggiore<br />
del 3° Alpini Classe 1914. Ora deceduto.<br />
“<br />
RICORDI<br />
83
La Società MARTINA S.r.l. si trova a Susa (TO),<br />
nel centro dell’arco alpino, a pochi chilometri<br />
dal confine francese e svizzero, con filiale operativa<br />
a Grugliasco (TO).<br />
fondata nel 1950 dalla famiglia Martina, l’azienda<br />
si è sviluppata negli anni diversificando la sua<br />
produzione e trasformandosi così da officina di<br />
carpenteria in realtà industriale di primo piano<br />
non soltanto in Val di Susa ma anche sui mercati<br />
nazionali ed internazionali, MARTiNA è un<br />
azienda dinamica, versatile, da sempre aperta<br />
alla modernizzazione e alla diversificazione.<br />
il personale, di alto livello professionale, è<br />
l’essenza della competitività, ogni settore è gestito<br />
da tecnici specializzati, idonei a rispondere<br />
alle diverse esigenze dei Clienti.<br />
Le risorse umane contano 95 dipendenti suddivisi<br />
nelle varie divisioni dell’organizzazione.<br />
Certificata iSO 9001:2000 opera in più settori :<br />
meccanica, costruzione di attrezzature particolari,<br />
realizzazione impianti industriali e alimentari,<br />
costruzione e montaggio di strutture metalliche<br />
per l’edilizia civile ed industriale, fornitura<br />
macchine e componenti per fonderie.<br />
All’avanguardia nelle tecnologie, forte di un organizzazione<br />
logistica ad alto livello che opera<br />
mediante le divisioni trasporto e sollevamento,<br />
garantisce prodotti personalizzati e di alta qualità<br />
con un sistema chiavi in mano, oltre ad un<br />
servizio impeccabile di installazione e manutenzione<br />
di impianti industriali e macchinari.<br />
La modernizzazione e la diversificazione sono le<br />
caratteristiche della Società MARTiNA che unitamente<br />
alla competitività ed alla qualità dei servizi<br />
forniti ne fanno un azienda in grado di affrontare<br />
le esigenze e i cambiamenti del mercato.<br />
MARTINA sRl<br />
CoRso sTATI UNITI 45<br />
10059 sUsA (To)<br />
INfo@MARTINAsUsA.CoM
a Sauze d ’Oulx<br />
Centro Servizi Turistici Torino 2006<br />
Viaggi di Sole & Neve srl<br />
via Urbano Rattazzi, 5 - 10123 Torino<br />
Tel +39 011 5063051 - +39 011 5068933 /<br />
Fax +39 011 5561449 - +39 011 5162021<br />
Lunedì-Venerdì 9.30-18.00<br />
Monday-Friday 9.30-18.00<br />
www.c-s-t.it - info@c-s-t.it
PORTFOLIO<br />
DI PAOLO MARRE<br />
in queste pagine vengono rappresentati gli animali simbolo delle nostre<br />
montagne, ritratti nei loro habitat naturali. Immagini uniche dei “reali” della<br />
Vialattea.<br />
il Gipeto. Espressione di libertà<br />
il Gallo forcello. Poesia e magici rituali<br />
PORTFOLIO<br />
87
PORTFOLIO<br />
TURISMO E GLAMOUR<br />
88<br />
Caprioli. La difficile scuola della montagna<br />
Cervi in velluto. Comunità e famiglia
Stambecco.<br />
Pochi ma buoni PORTFOLIO<br />
89
PORTFOLIO ENOGASTRONOMIA<br />
90<br />
Camosci. quando la salita è piacere
il lupo. il difficile ruolo dell’incompreso<br />
PORTFOLIO<br />
91
I GOFRI<br />
92<br />
I Gofri<br />
ANTICA TRADIZIONE E ghIOTTONERIA MODERNA<br />
DI VALTER BRUNO<br />
Nelle feste paesane delle valli olimpiche è consuetudine<br />
trovare, tra le varie prelibatezze culinarie<br />
offerte agli astanti, i gofri. Molti sono costoro<br />
che rivendicano la paternità di questo prodotto<br />
tipico o si autonominano depositari della vera<br />
ricetta, ma cosa sono veramente i gofri, da cosa<br />
deriva il loro appellativo, qual è la loro origine,<br />
quali gli ingredienti, come si preparano? Per dare<br />
una risposta a queste e altre curiosità siamo saliti<br />
a Roure, il piccolo comune della Val Chisone che,<br />
pur contando meno di mille anime, dimostra una<br />
notevole vitalità e sforna manifestazioni di indubbio<br />
richiamo nel corso dell’intero arco dell’anno.<br />
Tra queste spicca il “mondiale di gofri”.<br />
in quella sede abbiamo cominciato a raccogliere<br />
le prime risposte ai nostri quesiti: abbiamo così<br />
scoperto che i gofri sono cialde cucinate in apposite<br />
padelle di ghisa, denominate goufrìe o goufè.<br />
queste padelle, o ferri, hanno la caratteristica di<br />
avere due superfici quadrettate entro le quali viene<br />
cotta la pastella; la lavorazione a rilievo “stampa”<br />
il gofre conferendogli il classico aspetto goffrato,<br />
da cui l’appellativo.<br />
Le speciali padelle nelle quali vengono cotti i<br />
gofri devono la loro origine agli utensili di cui si<br />
serviva la chiesa per la confezione delle ostie fin<br />
dal quarto secolo, quando in Oriente cominciò ad<br />
apparire la forma schiacciata del pane consacrato.<br />
Anche in Occidente le ostie, dopo il quinto secolo,<br />
assunsero la forma arrotondata, pur con diametro<br />
e spessore notevolmente maggiori rispetto alle<br />
odierne.<br />
A partire dall’undicesimo secolo si utilizzò d’abitudine<br />
un’ostia più grande destinata al sacerdote<br />
e una più piccola per i fedeli; la produzione veniva<br />
nei monasteri ed era riservata agli uomini.<br />
Verso l’inizio del secolo dodicesimo le ostie avevano<br />
un diametro di 14 cm per poi scendere a 9<br />
e 8 cm. Gli stampi per la produzione delle ostie<br />
erano dapprima realizzati in pietra: il più antico<br />
reperto risale al sesto secolo ed è stato rinvenuto<br />
Ferro italiano<br />
Ferro Umbria 1600 Ferro Olanda 1700<br />
Ferro italiano
a Cartagine, mentre in tempi più recenti si passò<br />
all’uso del metallo. il più antico ferro<br />
da ostie italiano a cui si possa attribuire<br />
una datazione certa risale al<br />
1132 ed è conservato al Museo<br />
del Vino di Torgiano (Pe). Le<br />
ostie non consacrate venivano<br />
offerte durante i pellegrinaggi o<br />
nei giubilei; distribuite alle porte<br />
delle chiese, permettevano ai fedeli<br />
di sostentarsi fino all’ora dei pasti. Non<br />
considerate un alimento, potevano dare<br />
senso di sazietà senza nutrire, quindi il loro consumo<br />
non violava i precetti della Chiesa ed erano<br />
un risparmio per il pellegrino che le riceveva gratuitamente.<br />
A partire dal quindicesimo secolo la produzione<br />
passò anche in mano ai laici e con il tempo i decori<br />
ricavati sui ferri assunsero la funzione profana<br />
di contraddistinguere un casato o una proprietà.<br />
il Rinascimento fu il periodo della personalizzazione<br />
della cialda per cui i ferri portavano incisi,<br />
unitamente agli stemmi araldici, i nomi dei proprietari<br />
e talvolta quelli dell’incisore. A partire da<br />
questo momento iniziò la produzione di ferri di<br />
grande pregio artistico, usati per la produzione di<br />
dolci da consumarsi in occasioni speciali: in Umbria<br />
i nobili ed i vescovi fecero decorare i loro ferri<br />
da orafi e zecchieri, in Spagna i ferri entrarono nei<br />
beni inventariati delle diocesi mentre in francia<br />
non mancarono nelle liste di nozze delle famiglie<br />
borghesi facoltose.<br />
A partire da fine settecento la tecnica produttiva<br />
dei ferri cambiò notevolmente: la materia prima<br />
per il confezionamento passò dal ferro dolce alla<br />
ghisa, lo spessore diminuì e la tecnica di realizzazione<br />
del decoro passò dal bulino allo stampo;<br />
diventarono sempre più rari i simboli ed i motivi<br />
geometrici e man mano si arrivò alla semplice<br />
quadrettatura. Su questa base comune, negli ultimi<br />
secoli si ebbe un’evoluzione diversa a seconda<br />
della zona geografica: gli ingredienti base, la forma,<br />
la dimensione e la denominazione del prodotto<br />
si differenziarono notevolmente, ma ogni<br />
variante è comunque giunta fino ai giorni nostri<br />
e la tradizione rimane viva in molte regioni d’Europa.<br />
Approfondendo l’aspetto locale, si può supporre<br />
che i ferri per gofri delle nostre valli, simili ai<br />
ferri prodotti da metà ottocento in poi nelle<br />
fonderie francesi e belghe, siano giunti<br />
attraverso i contatti che gli abitanti delle<br />
vallate ebbero con le genti d’oltralpe,<br />
per flussi migratori o religiosi. dapprima<br />
importati dalla vicina francia o dalla<br />
Svizzera, furono poi realizzati in loco<br />
da alcuni fabbri della zona per alternarli al<br />
pane, mentre nei periodi di maggiori ristrettezze<br />
economiche sostituivano non solo il pane,<br />
ma anche la pietanza. Per recuperare informazioni<br />
certe in merito alla ricetta, non vi poteva essere<br />
sede migliore del “mondiale” di Roure.<br />
da una rapida inchiesta compiuta tra i partecipanti,<br />
si può dire che gli ingredienti base della pastella<br />
I GOFRI<br />
93
I GOFRI<br />
94<br />
La ricetta<br />
Ingredienti per 6 persone:<br />
700 gr di farina / 1 litro di acqua / sale<br />
1 bustina di lievito / lardo<br />
Preparazione:<br />
è uso cuocerli su piastre di ghisa (le gofriere)<br />
scaldate direttamente sul fuoco e strofinate<br />
con un pezzo di lardo. Preparare una pastella<br />
con farina, acqua, sale e lievito e lasciarla lievitare<br />
almeno due ore. Per non far appiccicare il<br />
gofri alla piastra, occorre ungerla con del lardo.<br />
Versare circa un mestolo di pastella sulla piastra<br />
di ghisa calda rigirandola velocemente ed<br />
estrarre il gofri dopo alcuni minuti. A piacere<br />
farcire il gofri con marmellata, miele o cioccolata.<br />
Se lo si preferisce salato, lo si può farcire<br />
con prosciutto, salame o formaggio.<br />
con la quale si confezionano i gofri sono “acqua, la<br />
farina, il lievito ed il sale” arricchiti in tempi recenti<br />
dall’aggiunta di latte e uova. A questo proposito i<br />
puristi hanno storto il naso di fronte alla presenza<br />
di latte ed ancor più delle uova, ma analizzando<br />
gli ingredienti utilizzati dai concorrenti meglio<br />
piazzati in classifica, si può tranquillamente affermare<br />
che i gofri più apprezzati dalla giuria e dal<br />
pubblico prevedevano l’utilizzo di entrambi gli<br />
ingredienti, pur in quantità limitate. questa che<br />
può essere vista come una mancanza di rispetto<br />
nei confronti della tradizione, dimostra per contro<br />
che i gofri sono un prodotto vivo e, pur mantenendo<br />
solide basi tradizionali, si adattano al gusto<br />
dei tempi senza perdere le loro caratteristiche di<br />
unicità. Ma, tornando agli ingredienti base, è necessaria<br />
qualche altra precisazione: la farina utilizzata,<br />
ad esempio, pare che in un primo tempo<br />
fosse quella d’orzo e questo dato limita notevolmente<br />
la zona d’origine del prodotto, infatti l’orzo<br />
era coltivato nella fascia alpina oltre i 600 m di<br />
quota, dove per ragioni climatiche non si poteva<br />
coltivare il grano. Era naturale quindi che la farina<br />
d’orzo fosse la materia prima per le cialde. Soltanto<br />
quando gli scambi commerciali con la pianura<br />
non furono più occasionali ma divennero regolari<br />
la farina di grano si affiancò a quella d’orzo. i gofri<br />
si cucinano e si consumano seduta stante, non<br />
si possono conservare e già pochi minuti dopo la<br />
cottura iniziano a perdere gusto e fragranza. Se<br />
ciò può rappresentare un limite per il quale mai<br />
sarà possibile trovare i gofri -quelli veri- nei negozi<br />
alimentari o sui banchi del supermercato, nel contempo<br />
può essere visto come un fattore positivo<br />
se adeguatamente sfruttato: diffondiamo il prodotto,<br />
creiamo curiosità intorno ad esso, faremo<br />
in modo che la gente abbia voglia di conoscerlo e<br />
per conoscerlo non avrà che un modo, venire nelle<br />
zone di produzione.<br />
Parenti stretti dei gofri sono le cialde prodotte in<br />
varie zone d’Europa. Le cialde hanno denominazioni<br />
diverse ma sono riconducibili ad un unico<br />
ceppo evolutivo: i bricelets tipicamente elvetici,<br />
i waffel del nord Europa, i gaufres dei paesi francofoni.<br />
Ad esempio la ricetta dei gaufres di Liegi<br />
al burro prevede: farina di frumento, zucchero,<br />
burro, materie grasse animali e vegetali, acqua,
uova, lievito, sostanze lievitanti, polvere di latte<br />
scremato, farina di soia, sale vaniglia o cannella<br />
ed è consigliata una presentazione in tavola su un<br />
piatto guarnito di gelato alla crema al centro e di<br />
crema chantilly alle estremità, nulla di più distante<br />
dai nostrani gofri.<br />
Anche tornando tra i confini italiani possiamo<br />
trovare un prodotto che dell’originale mantiene<br />
l’utensile per la cottura ma molto si allontana in<br />
merito ai contenuti gastronomici ed assume le più<br />
svariate denominazioni in base alla zona di produzione:<br />
ferratelle, pizzelle, nevole, ciarancelle, cancellette,<br />
catarrette o, in Piemonte, canestrelli.<br />
dove invece si possono trovare gli ingredienti<br />
poveri iniziali e la caratteristica dell’immediato<br />
consumo, così come per i gofri, ma per contro si<br />
è perso l’uso del ferro, è nell’Appennino emiliano<br />
romagnolo, in particolare nella zona fra il Reno e<br />
il Panaro, dove si confeziona il borlengo. Basato<br />
su una ricetta molto semplice, prevede una preparazione<br />
spettacolare: sì ottiene cuocendo per<br />
5-7 minuti una pasta liquida di farina, acqua e sale<br />
(anche qui “inquinate” dalla recente aggiunta di<br />
latte e uova) in un recipiente di rame stagnato,<br />
unto con una cotenna di prosciutto e lavorando<br />
con maestria l’impasto fino a farlo diventare una<br />
sottilissima sfoglia croccante. Tolto dal fuoco, si<br />
condisce con un trito di lardo aromatizzato con<br />
aglio, rosmarino e sale, poi con una spruzzata<br />
di parmigiano grattugiato. Ripiegato in quattro,<br />
va consumato immediatamente, proprio come i<br />
gofri.<br />
Altro prodotto che ha la stessa base povera ma si<br />
è riusciti ad industrializzare è la tigella. Sapiente<br />
impasto di farina, acqua, sale e lievito, era l’antico<br />
pane montanaro del modenese e deve il suo<br />
nome agli stampi di terra refrattaria usati per la<br />
sua cottura nel camino. Servita nella maggioranza<br />
delle trattorie modenesi, la tigella farcita col<br />
classico battuto di lardo aromatizzato, dai salumi<br />
o formaggi, si presta a sostituire degnamente il<br />
secondo e vi è chi la predilige con la Nutella, altro<br />
elemento comune coi gofri. questo prodotto<br />
rustico tipicamente modenese è stato oggetto in<br />
questi ultimi anni di una campagna di promozione<br />
industriale ed oggi può essere reperito nei negozi<br />
alimentari di tutta Europa. Come si può vedere,<br />
l’evoluzione delle antiche cialde da ostia ha preso<br />
strade diverse ben distanti tra loro: da un lato ha<br />
conservato il classico ferro per il confezionamento<br />
ma si è arricchita di ingredienti diventando spesso<br />
un dolce ipercalorico, dall’altro ha mantenuto la<br />
connotazione di cibo povero perdendo però l’uso<br />
del ferro tipico ed in alcuni casi ha trovato vie per<br />
un’affermazione industriale.<br />
I GOFRI<br />
95
Sauze d’Oulx<br />
Un soggiorno sereno in alta quota o<br />
in paese scegliendo tra i nostri B&B<br />
Orso Bianco<br />
In località Sportina a quota 2170.<br />
Luogo ideale per i veri amanti dello sci, situato<br />
direttamente nel cuore delle<br />
piste di Sauze d’Oulx è punto di<br />
partenza della famosa Vialattea.<br />
Gran Trun<br />
Situato nel cuore del Borgo Antico di Sauze<br />
d’Oulx, è stato ricavato da una “baita<br />
contadina”.<br />
Le caratteristiche volte a “pavaglione” del<br />
salone e delle camere in stile rustico montano,<br />
favoriscono a creare un’affascinante<br />
atmosfera d’altri tempi.<br />
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Pasticceria in Susa dal 1958<br />
Banqueting & Catering<br />
Cascina Roland<br />
Bon Ton di Pietrini<br />
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Tel. 0122 629 740<br />
Fax 011 964 12 02<br />
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Bon Ton di Pietrini<br />
da 50 anni l’arte del gusto<br />
La storia di Pietrini inizia nel 1958, quando il<br />
fondatore Eugenio, dopo aver appreso l’arte<br />
dolciaria nei migliori laboratori di pasticceria di<br />
Torino decide di trasferirsi a Susa, in quegli anni<br />
cittadina in grande sviluppo, per intraprendere,<br />
insieme alla moglie ida una nuova attività in<br />
proprio. i successi non tardano ad arrivare. Pietrini<br />
diviene infatti negli anni il sinonimo della<br />
golosità in valle di Susa e, come afferma anche<br />
Gualtiero Marchesi nella sua guida “Le migliori<br />
100 pasticcerie d’italia”, la “pasticceria Pietrini è<br />
una sosta d’obbligo per coloro che da Torino o<br />
Milano siano di passaggio in valle verso le mete<br />
sciistiche”. La tradizione non si perde negli anni:<br />
infatti Aldo, figlio di Eugenio, mantiene intatta<br />
la fama acquistata dal padre, ottenendo importanti<br />
riconoscimenti negli anni ’90 e ancora è<br />
vincitore del premio “Ghiottone Errante” de “La<br />
Stampa” nel 2004-2005 e, nel 2004, è insignito<br />
del titolo di “Artigiano eccellente” dalla Regione<br />
Piemonte. Una storia che potrebbe essere<br />
definita di “Resistenza umana” per difendere<br />
quelle produzioni artigianali e quella genuinità<br />
che sempre più facilmente stiamo perdendo.<br />
Ma dal 1997 Pietrini non è solo più sinonimo di<br />
dolci golosità, perché Gabriella, moglie di Aldo,<br />
dopo anni in pasticceria e dopo aver fondato<br />
insieme ad altri produttori della conca di Susa,<br />
“Susa Galupa”, associazione volta alla tutela ed<br />
alla promozione del patrimonio enogastronomico<br />
Valsusino, dà vita a “Bon Ton di Pietrini”,<br />
un ramo dell’attività destinato in principio ad<br />
esportate le produzioni dolci e salate della pasticceria,<br />
che presto si trasforma in una vera e<br />
propria realtà di “Banqueting & Catering”, spaziando<br />
dai grandi eventi aziendali con migliaia<br />
di persone, alle cerimonie private più sfarzose.<br />
Nel 2006 l’ultima sfida di Pietrini, una nuova attività,<br />
questa volta un ristorante con bar, camere<br />
e spazi per eventi; una struttura quattrocentesca<br />
completamente ristrutturata per permettere<br />
a tutti di godere dell’ospitalità e del gusto che<br />
da anni contraddistinguono il marchio Pietrini:<br />
benvenuti quindi a “Cascina Roland”. E la storia<br />
continua con la terza generazione di Pietrini:<br />
Marco Eugenio, nipote del fondatore, è infatti<br />
alla guida organizzativa del gruppo.<br />
Un’azienda in continuo sviluppo, senza mai<br />
dimenticare la famigliarità della conduzione e<br />
l’artigianalità del prodotto che hanno segnato<br />
la differenza in questi primi 50 anni di attività.<br />
www.pietrinisusa.it
100<br />
Metan Alpi Sestriere...<br />
Vi ricordate le recenti Olimpiadi invernali? Ci hanno<br />
portato tante emozioni, tanti atleti e turisti da<br />
tutto il mondo, ma anche cieli azzurri e aria pulita.<br />
E’ stato un evento ad impatto ambientale zero,<br />
perché calore ed energia, nelle località montane<br />
sede dei Giochi, sono state prodotte con il metano,<br />
combustibile pulito per eccellenza.<br />
Tutto grazie a Metan Alpi Sestriere, la società nota<br />
per aver realizzato, negli anni novanta, a Sestriere<br />
Colle, l’impianto di teleriscaldamento e cogenerazione,<br />
(produzione contemporanea di calore ed<br />
impatto ambientale zero.<br />
energia elettrica) più alto d’Europa.<br />
La società torinese oltre a potenziare l’impianto<br />
di Sestriere in attività dal ’93, ha anche realizzato,<br />
con un investimento di oltre dieci milioni di euro,<br />
due nuove centrali a Pragelato e a Sansicario, autentici<br />
gioielli tecnologici con prerogative tali da<br />
rendere i Giochi olimpici di Torino 2006 ad impatto<br />
ambientale zero.<br />
Gli impianti hanno dato un forte contributo per<br />
compensare le 150 mila tonnellate di emissioni di<br />
gas serra provocati dai Giochi Olimpici secondo le<br />
stime fatte dall’Agenzia Torino 2006.<br />
Un ulteriore obiettivo di Metan Alpi Sestriere è la<br />
continua, sensibile, diminuzione delle emissioni<br />
di C02 in sintonia con le direttive di Kyoto per la<br />
limitazione dei gas responsabili dell’effetto serra.<br />
A questi aspetti si accompagna una riduzione di<br />
particolati incombusti (PM 10), dannosi ovunque,<br />
ma particolarmente in un comprensorio turistico.<br />
“E’ questo un risvolto importante – spiega l’ing.<br />
Andrea Chiaves, Amministratore Unico di Metan<br />
Alpi Sestriere – la nostra società ha sempre privilegiato<br />
la qualità del servizio, con la fornitura continua,<br />
sicura e garantita del calore erogato con il<br />
teleriscaldamento (produzione e distribuzione<br />
del riscaldamento a distanza)<br />
e del gas metano nel rispetto<br />
delle norme di qualità internazionali”.<br />
Costi competitivi e risparmio<br />
energetico, ottenuti grazie all’efficienza<br />
degli impianti e ad<br />
una collaudata esperienza nella<br />
gestione del servizio, rappresentano<br />
il fiore all’occhiello<br />
di Metan Alpi, un gruppo ben<br />
radicato nella realtà alpina che<br />
opera nel settore ambientale<br />
e nella produzione di energia<br />
pulita..<br />
www.metanalpi.com
E... SON SOLO FINESTRE<br />
DI PAOLO BLANC<br />
Già Cesare Balbo nei primi decenni dell’800 esaltava<br />
la Valle di Susa: “Niun luogo di Piemonte può<br />
dirsi così fecondo di memorie antiche e nuove; nè vi<br />
à punta nè giogo, picco, colle o valle, che non ricordi<br />
qualche storia o tradizione o qualche memoria della<br />
nostra età”.<br />
La poetessa Ada Negri, in tempi non sospetti così<br />
ne ricordava il paesaggio:<br />
“Da le casette rustiche<br />
Disperse a gruppi sul montano fianco<br />
Narra il profilo bianco<br />
Tutto un passato di squisita pace”.<br />
A cavallo dei secoli iXX° e XX°, il Touring Club italiano,<br />
appena istituito, costantemente narrava sul<br />
suo mensile l’aspetto turistico di paesi montani,<br />
che giorno dopo giorno, ricevevano sempre più<br />
visite e consensi...<br />
L’Alta Valle di Susa rappresenta per storia, arte, tradizioni,<br />
ubicazione geografica, ambiente, bellezze<br />
paesaggistiche, operosità dei suoi abitanti, una<br />
TURISMO E...SON SOLO E GLAMOUR FINESTRE<br />
101
E...SON TURISMO SOLO E FINESTRE GLAMOUR<br />
102<br />
realtà incontestabile in ambito mondiale.<br />
Ce lo siamo scordati!<br />
decenni di operazioni di marketing soft e promozioni<br />
di incoming tout court, offrono al turista-visitatore<br />
aspetti limitati della Valle di Susa.<br />
Novantotto persone su cento vengono indirizzate<br />
a modelli standard di fruizione turistica: sci alpino,<br />
di fondo, con ciaspole, escursioni estive con<br />
ogni mezzo e modo, MTB a tutto spiano, eventi.<br />
Le due persone fuori dal target rappresentano<br />
una coppia, nella norma potenzialmente, ma che<br />
per una strana magia, è rimasta affascinata e nel<br />
contempo attonita da tanta “bellezza”. Sono le frazioni<br />
dell’Alta Valle di Susa, che sanno infondere<br />
ai prescelti intime emozioni. Le nostre frazioni, in<br />
questo caso sono uniche al mondo: la storia e l’architettura<br />
lo insegnano.<br />
Odori, aspetti di vita di un tempo passato ancora<br />
tangibili tra i viottoli, visi rigati dalla fatica dei<br />
campi, dal freddo e dal caldo, fontane con acqua<br />
limpida e fresca che scorga come allora, lucido<br />
ciottolato, dove qualche animale da soma viene
utilizzato tutt’ora per trasporto, voci legate ad<br />
antichi idiomi che riecheggiano ruvide... Cappelle,<br />
campanili, forni, fienili, meridiane, grange riattate<br />
con gusto che lasciano ancora evidenti quelle<br />
volte, targhe esterne sopra le porte semioscurate<br />
dal tempo, ma con date ed iniziali in via di rispolvero...<br />
Scorci unici che si possono ancora vivere, oggi<br />
come allora, scostando appena, tendine ricamate.<br />
Sì, le finestre sono un tramite per “uscire”, ma<br />
anche per “entrare” ed al di là di spesse mura con<br />
davanzali di fiori profumati, esiste un altro mondo,<br />
più intimo, riservato e che non vuole scomparire.<br />
Ma con un po’ di fortuna e cortesia, qualche casa<br />
potrà aprire al visitatore le sue porte e madie e<br />
piattaie dell’Alta Valle o tavolacci con la bottiglia<br />
di rosso al centro, potranno divenire icone di un<br />
turismo di nicchia ed esclusivo, fermato in qualche<br />
scatto fotografico.<br />
Una cornice messa su di un mobile in un soggiorno<br />
a 5000 chilometri di distanza, pensate, le nostre<br />
montagne, riconoscibili, senza indugio, concorrenza<br />
od errore.<br />
Contributo fotografico: Carla Scorza e Carlo Tomasi<br />
TURISMO E...SON SOLO E GLAMOUR FINESTRE<br />
103
Negozio molto ben attrezzato nel<br />
cuore di Sestriere<br />
Le marche esposte sono<br />
l’espressione del buon gusto<br />
della scelta dei marchi<br />
Rosy e Cristina, che ben gestisco-<br />
no l’attività, garantiscono la qua-<br />
lità delle attrezzature e dell’abbi-<br />
gliamento tecnico che qui potete<br />
trovare da adulti e da bambini<br />
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SCIABILE<br />
106<br />
SCIABILE.<br />
Il progetto delle scuole<br />
Buon giorno, allegri e solari utenti del meraviglioso<br />
comprensorio della Via Lattea.<br />
Noi siamo la scuola sci Sauze d’Oulx Project, e vorremmo<br />
parlarvi del nostro progetto “ Sciabile” che<br />
permette, grazie a B.M.W. italia, di fare sciare chi è<br />
diversamente abile in modo completamente gratuito.<br />
Va detto che, al contrario degli altri corsi, dove<br />
siamo noi ad insegnare, con il progetto sciabile<br />
invece impariamo!<br />
Un esempio può farvi capire come.<br />
il nostro primo allievo si chiama Emanuele ed è un<br />
ragazzo affetto da paraplegia, è venuto da noi un<br />
giorno di dicembre del lontano 2003, ci siamo presentati<br />
in 8 (otto) extra attivi e super motivati tanto<br />
che la sedia con gli sci è stata caricata scaricata<br />
e ricaricata varie volte e, benchè nuova,lucidata<br />
oliata fino a renderla luccicante e scivolosa come<br />
una macchina da corsa, gli sci, infine, sono stati<br />
preparati meglio che per una gara di coppa del<br />
mondo e i maestri a forza di scontrarsi hanno dovuto<br />
indossare il casco.<br />
quando, finalmente, ci siamo incontrati eravamo,<br />
un po’ sudati, scattanti come molle, tutti pronti a<br />
dare una mano, ad essere d’aiuto, ed Emanuele è<br />
saltato con la sua sedia dal pulmino e ha cominciato<br />
a salire le scale a marcia indietro a 32km all’ora.<br />
di colpo ci è passata l’apprensione e, dopo Emanuele<br />
abbiamo incontrato altri 327 portatori di<br />
disabilità e contiamo di continuare cosi’.<br />
Ci vediamo, quindi, sulle piste atletici e pimpanti,<br />
come sempre.<br />
E’ con immenso piacere che comunico l’assegnazione<br />
dei Campionati italiani in oggetto alla<br />
freewhite ski Team ASd.<br />
Nella riunione del 10 c.m. il dipartimento 5 del Comitato<br />
italiano Paralimpico ha verificato l’idoneità<br />
della proposta di candidatura ritenendo valida e<br />
consona alle loro richieste la sede da noi presentata.<br />
A distanza di 2 anni dai Giochi Paralimpici di Torino<br />
2006 rivivremo la pista Banchetta Giovanni<br />
Nasi come sede di tutte le gare.<br />
Chi fosse interessato a conoscere nel dettaglio<br />
l’organizzazione dell’evento e il progetto di partnership<br />
potrà richiedere info all’indirizzo campionatiitalianicip@freewhite
GRAND HOTEL LA TORRE A SAUZE D’OULx<br />
BENESSERE E DIVERTIMENTO<br />
in posizione centrale, vicinissimo alle piste da sci,<br />
il Grand Hotel La Torre dispone di 109 camere, e 5<br />
suite realizzate su due livelli.<br />
L’Hotel offre un confortevole e piacevole soggiorno<br />
a tutti gli amanti degli sport invernali che potranno<br />
usufruire di un servizio completo: lezioni<br />
private di sci, noleggio attrezzatura direttamente<br />
presso la reception. L’albergo si inserisce nel contesto<br />
della Vialattea, uno dei più estesi comprensori<br />
sciistici del mondo con i suoi 400 km di piste<br />
adatte a tutte le esigenze, dal principiante al campione<br />
e con 114 diversi percorsi provvisti di un sistema<br />
di 900 punti di innevamento artificiale e 92<br />
impianti di risalita. il nostro staff sarà lieto di accogliere<br />
gli ospiti per l’appuntamento con il relax nel<br />
nuovo centro benessere, dove troveranno sauna,<br />
tepidarium, frigidarium, hammam (bagno turco),<br />
vasca idromassaggio con getti d’acqua e cascate,<br />
centro estetico e sala fitness.<br />
La cucina di livello internazionale offre il servizio<br />
“à la carte” unitamente alla raffinata scelta di vini<br />
messa a disposizione dalla Cantina dell’Hotel, il<br />
tutto comodamente seduti nell’ampio salone ristorante<br />
con vista panoramica sulle montagne<br />
che circondano la valle.<br />
ALTRI SERVIZI<br />
· diSCO PUB<br />
· PiANO BAR<br />
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· SALA LETTURA<br />
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TURISMO LA TORRE E GLAMOUR<br />
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ATLETI DI CASA NOSTRA<br />
108<br />
Atleti di casa nostra alla ribalta<br />
Lo sport in passerella<br />
DI CLAUDIO TESCARI<br />
dopo l’evento clou delle Olimpiadi invernali di Torino<br />
2006, in Alta Valle Susa si è mosso qualcosa<br />
negli sport della neve. Sono diversi, infatti, gli atleti<br />
emergenti che possono ambire a traguardi futuri.<br />
Naturalmente la disciplina con più proseliti è lo<br />
sci alpino. Le speranze più concrete arrivano dalle<br />
donne, che fino a questo momento hanno ottenuto<br />
una serie di risultati significativi, tali da essere<br />
presi in considerazione. Ma veniamo al dunque<br />
analizzando brevemente il percorso compiuto<br />
da ogni atleta fino alla metà di gennaio <strong>2008</strong>. La<br />
22enne Camilla Alfieri, in forza al C.S. Esercito ma<br />
cresciuta sciisticamente ai 2.035 metri del Colle<br />
del Sestriere, ha vinto la Coppa Europa di slalom<br />
gigante nella passata stagione ed è quindi entrata<br />
di diritto a far parte del gruppo di Coppa del<br />
Mondo. La genovese, grande tifosa della Samp, è<br />
riuscita a portare a casa due eccellenti risultati nei<br />
giganti disputati: un 10° posto a Lienz, in Austria,<br />
dove nella seconda manche è riuscita nell’impresa<br />
di recuperare ben 17 posizioni ed un 12° posto<br />
guadagnato sulle nevi della Repubblica Ceca.<br />
Si è invece classificata 23° nella gara di Maribor,<br />
in Slovenia. insomma, dopo un avvìo in sordina,<br />
Camilla sta pian piano uscendo allo scoperto. Ha<br />
dimostrato di essere competitiva e lo sarà ancora<br />
di più quando riuscirà ad accaparrarsi un numero<br />
di pettorale più favorevole. Un’altra Camilla si è<br />
affacciata in punta di piedi sulla scena mondiale,<br />
magari anche con un po’ di timidezza, vista la sua<br />
giovane età, ma con la grinta giusta per emergere.<br />
E’ la ventenne Camilla Borsotti, atleta di Bardonecchia<br />
in forza al C.S. Carabinieri, che ha ottenuto il<br />
suo miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo<br />
nella supercombinata di St. Anton, in Austria,<br />
dove si è classificata settima grazie ad una prova<br />
superlativa nello slalom in cui ha ottenuto il terzo<br />
tempo.<br />
Un’atleta che invece ha già ottenuto risultati prestigiosi<br />
in passato, primo fra tutti il titolo olimpico<br />
di supergigante a Salt Lake City 2002, è daniela<br />
Ceccarelli, in forza al G.S. fiamme Oro. La romana,<br />
accasata a fenils (Cesana) e mamma di una bellis-<br />
Ruggero Rosi<br />
Giovanni Borsotti<br />
sima bambina di un anno, è ritornata prepotentemente<br />
in pista guadagnando tutta una serie di<br />
risultati, che la annoverano nuovamente nel lotto<br />
delle migliori nelle discipline veloci. E’ un gradito<br />
ritorno il suo, che premia la sua tenacia e che<br />
la onora. Pensate, che nella discesa di St. Anton,<br />
dove si è classificata settima, era al comando fino<br />
ad una ventina di secondi dal traguardo. i presupposti<br />
per migliorarsi ancora, pertanto, ci sono tutti.<br />
Tra le file azzurre ha inoltre fatto la sua comparsa<br />
in prima squadra un’altra giovane atleta, la ventenne<br />
Eleonora Teglia, di Sestriere, in forza al C.S.<br />
Esercito. Eleonora ha avuto modo di partecipare
Elisa Vottero<br />
a qualche gara di Coppa del Mondo senza peraltro<br />
riuscire ad entrare nel lotto delle migliori ma<br />
la ragazza è ancora giovane e le opportunità per<br />
progredire sono notevoli. Era invece riuscita ad<br />
esordire in Coppa Europa una giovane promessa<br />
altovalsusina, Alice Charret, di Sauze di Cesana, in<br />
forza allo Sci Club Sestriere, campionessa italiana<br />
giovani in carica, che si è infortunata di recente<br />
ed è stata costretta ad un intervento ai legamenti;<br />
stagione finita per lei, purtroppo. Sempre nell’ambito<br />
della Coppa Europa troviamo la diciottenne<br />
cesanese francesca Marsaglia, chiamata a gareggiare<br />
in questo difficile circuito, che rappresenta<br />
un ottimo trampolino di lancio verso traguardi più<br />
ambiti.<br />
in campo maschile la situazione è meno rosea. A<br />
partecipare a gare di Coppa del Mondo, in questi<br />
ultimi anni è stato Alessandro Roberto, atleta di<br />
Sauze d’Oulx in forza al C.S. Esercito, che ha raggranellato<br />
una serie di lusinghieri risultati in slalom<br />
gigante. E’ inoltre vice campione italiano della<br />
specialità. in Coppa Europa ci rappresenta il ventiduenne<br />
cesanese Matteo Marsaglia (C.S. Esercito),<br />
che sta facendosi le ossa. in nazionale C sono<br />
infine stati convocati i seguenti atleti: Giovanni<br />
Borsotti, in forza allo Sci Club Bardonecchia, 18<br />
anni, campione italiano aspiranti in carica; Adam<br />
Peraudo, 20 anni, di Cesana, in forza allo Sci Club<br />
Claviere; Mattia Casse, 18 anni, di Oulx, in forza<br />
allo Sci Carnia.<br />
Ed ora, esaminiamo brevemente, altri possibili ed<br />
eventuali protagonisti negli altri sport invernali.<br />
Ad onorare con successo i colori valsusini, nella<br />
fis Carving Cup, è la bardonecchiese Alessandra<br />
Merlin, detta Pucci, vincitrice lo scorso anno della<br />
sfera di cristallo. Nello skeleton possiamo contare<br />
su alcune nuove promesse (speriamo ndr) quali:<br />
Elisa Vottero, di Cesana; Giorgia Ozello, di Bardonecchia;<br />
Luca de Albertis, di Sauze d’Oulx; Silvio<br />
fiduccia, di Susa. Nel bob, a vestire l’azzurro è la<br />
giavenese Carola Mellano Garda. Nel freestyle si<br />
è inserito tra i migliori e partecipa alla Coppa del<br />
Mondo, nella specialità gobbe, il ventenne Ruggero<br />
Rosi, atleta in forza al Cus Torino ma cresciuto<br />
Carola Mellano<br />
sulle nevi di Sauze d’Oulx. Grande protagonista<br />
dello sci alpinismo italiano è il polivalente Matteo<br />
Eydallin, che milita nella categoria espoir. il<br />
22enne di Sauze d’Oulx ha conquistato lo scorso<br />
anno numerosi allori: principalmente una medaglia<br />
d’argento ai Mondiali di Artesina quindi un<br />
argento ed un bronzo agli Europei di Morzine (f).<br />
Matteo si cimenta con successo, durante l’estate,<br />
in sella alla mountain bike e nella corsa in montagna.<br />
Nella stagione estiva l’atleta emergente in<br />
questi ultimi anni è senza dubbio Andrea Tiberi,<br />
22enne di Oulx. in sella alla mountain bike è stato<br />
campione italiano, ha ottenuto il bronzo agli Europei<br />
ed ha vinto il circuito degli internazionali d’italia.<br />
questi sono solo alcuni dei suoi tanti successi.<br />
il portacolori della Ktm international si prepara ad<br />
una stagione che potrebbe anche portarlo alle<br />
Olimpiadi di Pechino traguardo insperato ma non<br />
impossibile. Sempre nelle due ruote dentate segnaliamo<br />
una giovane promessa, la diciottenne<br />
bardonecchiese francesca Bugnone (vincitrice<br />
del Challenge Nazionale Junior) ed un giovanissimo,<br />
che è salito alla ribalta nel panorama piemontese,<br />
il dodicenne Alessandro Roux, di Oulx, che<br />
nella sua categoria ha letteralmente sbaragliato il<br />
campo degli avversari vincendo tutto ciò che c’era<br />
da vincere.<br />
Matteo Eydallin (a sinistra)<br />
ATLETI DI CASA NOSTRA<br />
109
110<br />
Nuovo Azimut 58 Flying Bridge<br />
Capolavoro di Luminosità e Versatilità<br />
Sarà presentato al prossimo Salone Nautico di Genova<br />
il nuovo Azimut 58 flying Bridge sviluppato<br />
e costruito nei cantieri Azimut Yachts di Avigliana.<br />
Un tributo al mare, elemento da cui ogni forma<br />
trae vita. questo il pensiero da cui nasce l’idea<br />
creativa del nuovo Azimut 58: ampi fianchi da cui<br />
prendono forma grandi spazi nei quali vivere un<br />
rapporto diretto con il mare. Volumi generosi che<br />
riflettono nella forma le onde del mare.<br />
L’Azimut 58 flybridge, concepito da Stefano Righini,<br />
riflette nel colore verde mare, dedicato al primo<br />
modello, la bellezza della natura delle isole e degli<br />
atolli e diffonde negli interni del salone la luminosità<br />
dei panorami esterni attraverso immense vetrate<br />
e le nuove finestre rettangolari panoramiche<br />
della cabina armatore per la prima volta apribili.<br />
La prora molto ampia e squadrata, un flybridge<br />
che unisce in modo razionale l’area pranzo con<br />
la zona prendisole, sono questi i tratti distintivi<br />
dei volumi esterni che garantiscono il massimo<br />
comfort e piacere di vita a bordo.<br />
il layout degli interni permette la massima versatilità<br />
nell’uso degli spazi per offrire adattabilità<br />
estrema alle esigenze di tutti gli armatori: i letti a<br />
forbice o scorrevoli, rispettivamente della cabina<br />
ViP e della cabina Guest permettono una fruizione<br />
modulabile di questa area della zona notte; il<br />
salone che offre ai suoi ospiti una vista inedita e<br />
un rapporto diretto con il mare, grazie alla minor<br />
interferenza possibile dei montanti sulle ampie<br />
finestrature, diventa, all’occorrenza, un’area dove<br />
vivere momenti conviviali con gli ospiti o una<br />
zona relax perfettamente integrata con l’ampia e<br />
funzionale cucina collocata ad un livello superiore<br />
insieme all’area pranzo, pervase da grande luce,<br />
grazie all’utilizzo di mobili bassi.<br />
La luminosità del main deck viene accentuata dal<br />
colore chiaro rivelato dal rovere decapé che conferisce<br />
dolcezza e un carattere accogliente agli<br />
arredi interni creando un sottile contrasto di elementi<br />
con il marrone scuro degli inserti in cuoio.<br />
Le caratteristiche dell’Azimut 58 esprimono una linea<br />
di continuità stilistica con l’Azimut 47 flybridge<br />
presentato al Salone di Genova 2006, una scelta<br />
che rende i modelli Azimut Yachts riconoscibili<br />
in tutto il mondo e denota un preciso e coerente<br />
indirizzo di stile.<br />
i due motori MAN R6 da 800mHP spingono l’Azimut<br />
58 flybridge alla velocità massima di 32<br />
nodi.<br />
Sul profilo dell’entertainment technology, Azimut<br />
Yachts introduce su questo nuovo modello un geniale<br />
ritrovato: l’”i Boat®“un sistema di adattamento<br />
e applicazione dell’iPod al sistema audio dello<br />
yacht. Per la prima volta al mondo su uno yacht<br />
sono state realizzate “piattaforme” di applicazione<br />
dell’iPod nelle cabine guest per consentire il collegamento<br />
al sistema di diffusione audio unendo<br />
al piacere dello yachting la perfetta colonna sonora<br />
per un viaggio in mare.<br />
Lo stile degli Esterni<br />
il grande flybridge con base in teak presenta una<br />
razionale organizzazione degli spazi all’insegna<br />
della massima versatilità: la zona prendisole sul<br />
flybridge si unisce con quella pranzo con la possibilità<br />
di scegliere tra l’applicazione sul rollbar di<br />
un tendalino in bimini o un hard top rigido.<br />
La timoneria sul flybridge presenta un divanetto<br />
guida a due posti mentre l’area pranzo dispone di<br />
frigo, ice maker, lavello, tavolino e barbecue, men-
tre l’area prendisole è caratterizzata da un divano<br />
a “C” per sei persone e una spaziosa zona relax<br />
dove poter ospitare lettini con schienale pieghevole.<br />
in alternativa è possibile alloggiare in questa<br />
area il tender, altrimenti posizionabile sulla spiaggetta<br />
di poppa abbattibile, all’insegna della massima<br />
versatilità, Sul fly può essere collocato anche<br />
un tenderlift della portata di 400 kg.<br />
La prua squadrata ospita un grande prendisole e<br />
la sua forma garantisce grande volumetria nella<br />
cabina ViP.<br />
Le tre finestrature rettangolari panoramiche a centro<br />
barca rappresentano un’innovazione stilistica<br />
assoluta per il nuovo modello di Azimut Yachts<br />
offrendo luminosità senza confini e un contatto<br />
diretto con il mare in cabina armatore. Le finestrature<br />
rettangolari introducono una evoluzione ulteriore<br />
rispetto al passato presentando una parte<br />
apribile nella sezione centrale alta.<br />
il pozzetto in teak è tra i più grande della categoria,<br />
offre luci dimmerabili ed è dotato di un grande<br />
divano che nasconde inoltre la discesa all’area<br />
equipaggio.<br />
Main Deck<br />
il Salone si presenta molto ampio e caratterizzato<br />
da straordinaria luminosità grazie a grandi finestrature<br />
che creano un’inscindibile continuità di<br />
luce tra il salone, l’area pranzo e l’area di comando<br />
del ponte principale.<br />
Sul lato sinistro si trova un comodo divano per<br />
otto persone, convertibile all’occorrenza in letto<br />
doppio, e a destra un divano a due posti eventualmente<br />
sostituibile con mobile, impianto Radio<br />
Cd e televisione 32” LCd, garantendo il massimo<br />
comfort per gli ospiti a bordo.<br />
Ad un livello superiore, raccordato al salone da<br />
una salita, si trovano la dinette e la grande cucina<br />
nonché la plancia di comando con un sedile di<br />
guida e due posti lato guida, joystick di manovra<br />
e pannelli di supporto strumentazione per offrire<br />
massima semplicità e comodità di pilotaggio.<br />
La cucina è dotata di un piano cottura a tre fuochi,<br />
forno microonde e grill, un piano di lavoro in<br />
Aquaguard marrone con due lavelli, lavastoviglie<br />
e lavasciuga. L’intera cucina è impreziosita da mobili<br />
e aree di calpestio in rovere decapé. Tutti gli<br />
elementi della cucina sono posizionati ad un’altezza<br />
inferiore rispetto alle finestrature per offrire<br />
grande luce negli interni e un senso di calore e accoglienza<br />
per l’armatore e i suoi ospiti a bordo.<br />
armadi con interni in cedro naturale.<br />
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tre l’area prendisole è caratterizzata da un divano<br />
a “C” per sei persone e una spaziosa zona relax<br />
dove poter ospitare lettini con schienale pieghevole.<br />
in alternativa è possibile alloggiare in questa<br />
area il tender, altrimenti posizionabile sulla spiaggetta<br />
di poppa abbattibile, all’insegna della massima<br />
versatilità, Sul fly può essere collocato anche<br />
un tenderlift della portata di 400 kg.<br />
La prua squadrata ospita un grande prendisole e<br />
la sua forma garantisce grande volumetria nella<br />
cabina ViP.<br />
Le tre finestrature rettangolari panoramiche a centro<br />
barca rappresentano un’innovazione stilistica<br />
assoluta per il nuovo modello di Azimut Yachts<br />
offrendo luminosità senza confini e un contatto<br />
diretto con il mare in cabina armatore. Le finestrature<br />
rettangolari introducono una evoluzione ulteriore<br />
rispetto al passato presentando una parte<br />
apribile nella sezione centrale alta.<br />
il pozzetto in teak è tra i più grande della categoria,<br />
offre luci dimmerabili ed è dotato di un grande<br />
divano che nasconde inoltre la discesa all’area<br />
equipaggio.<br />
Main Deck<br />
il Salone si presenta molto ampio e caratterizzato<br />
da straordinaria luminosità grazie a grandi finestrature<br />
che creano un’inscindibile continuità di<br />
luce tra il salone, l’area pranzo e l’area di comando<br />
del ponte principale.<br />
Sul lato sinistro si trova un comodo divano per<br />
otto persone, convertibile all’occorrenza in letto<br />
doppio, e a destra un divano a due posti eventualmente<br />
sostituibile con mobile, impianto Radio<br />
Cd e televisione 32” LCd, garantendo il massimo<br />
comfort per gli ospiti a bordo.<br />
Ad un livello superiore, raccordato al salone da<br />
una salita, si trovano la dinette e la grande cucina<br />
nonché la plancia di comando con un sedile di<br />
guida e due posti lato guida, joystick di manovra<br />
e pannelli di supporto strumentazione per offrire<br />
massima semplicità e comodità di pilotaggio.<br />
La cucina è dotata di un piano cottura a tre fuochi,<br />
forno microonde e grill, un piano di lavoro in<br />
Aquaguard marrone con due lavelli, lavastoviglie<br />
e lavasciuga. L’intera cucina è impreziosita da mobili<br />
e aree di calpestio in rovere decapé. Tutti gli<br />
elementi della cucina sono posizionati ad un’altezza<br />
inferiore rispetto alle finestrature per offrire<br />
grande luce negli interni e un senso di calore e accoglienza<br />
per l’armatore e i suoi ospiti a bordo.<br />
armadi con interni in cedro naturale.<br />
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