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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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analizzatore di immagine vediamo quanto stroma c'è in ogni uno di questi quadrati in modo da avere un<br />

valore medio è ovvio che più stroma c'è più stiamo tranquilli, difficilmente una atipia a si accompagna a un<br />

stroma normale, c'è sempre una riduzione dello stroma poiché c'è un esuberante crescita ghiandolare. Due)<br />

perimetro delle membrane basali:più è grande questo perimetro più vuol dire che la ghiandola non solo si<br />

ramifica, ma ha anche dei contorni irregolari, non ha il contorno sferico classico della ghiandola<br />

endometriale semplice. Tre) il pleomorfismo nucleare: non si calcola l'asse nel senso della lunghezza ma<br />

l'asse nel senso trasversale cioè praticamente se il nucleo è più “grasso o più secco” piuttosto che il più<br />

lungo o più corto. Quattro) e poi un parametro molecolare, cioè pten, le ghiandole prive di questo gene<br />

sono quelle che hanno la atipia citologica. Alla fine si fa un calcolo matematico molto complesso e ne viene<br />

fuori un punteggio che se è inferiore a zero indica una EIN. Tutto ciò che invece è superiore a uno è una no<br />

EIN, diventa dubbio quando siamo tra zero e uno.si comincia a discutere anche del gene p-53 ma non è<br />

stato ancora accreditato. Perché questo sistema EIN? questo è un lavoro abbastanza recente che analizza<br />

come questo sistema rappresenta una discriminante all'interno di tutte le categorie classiche che noi<br />

abbiamo visto, ad esempio nel iperplasia complessa atipica solo il 79% delle lesioni è EIN c'è un 21% che<br />

presenta i caratteri dell'iperplasia complessa atipica ma non È EIN . Nel iperplasia complessa solo il 44% è<br />

EIN, nel iperplasia semplice il 5% è EIN, ecco il razionale di questa classificazione. in alcuni studi prospettic,i<br />

tassi di sopravvivenza mostrano quali possibilità ci sono che non ci sia un carcinoma associato: se è una<br />

situazione di no EIN quindi non precancerosi la possibilità che ci sia il cancro praticamente è uguale a zero,<br />

se invece noi abbiamo EIN la possibilità che ci sia associato un cancro è poco meno del 40% quindi abbiamo<br />

un parametro che è più discriminante rispetto alla aggressività della lesione che sembra distinguere allo<br />

stato attuale, anche se approssimativamente, quelle lesioni che più frequentemente possono essere<br />

addirittura associate al cancro.<br />

Cosa noi dobbiamo fare quindi sulla base di questa classificazione EIN, dal punto di vista pratico? Se ci<br />

troviamo di fronte a una situazione non EIN allora, noi sappiamo che non ci doVREBBE essere rischio di<br />

trasformazione, non ci dovrebbe essere il rischio di un carcinoma associato, allora si può stare tranquilli, e<br />

fare tutt'una serie di terapie ormonali di cui certamente vi parleranno i ginecologi. Se invece ci troviamo di<br />

fronte a EIN che cosa possiamo fare? In linea di massima una EIN accertata significa che c'è il rischio di<br />

progressione di carcinomi associati, c'è anche il rischio di falsi negativi cioè che la biopsia è andata a colpire<br />

un'area di EIN ma che magari lì vicino ci può essere un cancro, allora qual è il comportamento più logico<br />

razionale? L'isterectomia associata a diagnosi intraoperatoria, diagnosi intraoperatoria perché devo<br />

escludere che non ci sia un cancro, ovvero un cancro aggressivo lì vicino, quindi disponibilità del chirurgo e<br />

dell'anatomopatologo. Ma ci sono delle eccezioni, ci possiamo trovare a volte di fronte a donne giovani o<br />

relativamente giovani (a causa dell’innalzamento dell’età del primo figlio) che sono portatrici di questa<br />

patologia, e allora si può accettare, anche se questo è un comportamento a rischio, nell'ambito della<br />

consapevolezza del rischio quindi con un consenso informato intensificando il follow-up, molto spesso c'è<br />

anche un certo rapporto con l'obesità ovvero con la quantità di grasso corporea<br />

il polipo dell'endometrio è una situazione molto frequente, bisogna distinguere i veri polipi dai falsi polipi.<br />

per esempio un falso polipo dell'endometrio è quando c'è un'iperplasia dell'endometrio circoscritta e non<br />

diffusa a tutta la mucosa; in questo caso, cosa succede? C'è un'area della mucosa che si solleva, e se si fa<br />

una visita e si riesce a vedere nella cavità, questa lesione si vede come un polipo e, la richiesta che viene<br />

fatta all’ anatomopatologo è quella di individuare la natura di questo polipo anche se in realtà questo non è<br />

un vero polipo, ma è solo un endometrio iper plastico che in questo caso si chiama iperplasia focale perché<br />

avrebbe solo un'area. Il vero polipo dell'endometrio invece, che è più raro, deve avere per definizione un<br />

asse connettivo-vascolare. Quindi non lo stroma citogeno come nel primo caso (falso polipo), qui vediamo<br />

solo una fibrosi nell’asse poi vedete le ghiandole endometriale intorno. poi abbiamo dei polipi che possono<br />

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