Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope
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ANATOMIA PATOLOGICA: seconda lezione 19/10/2010<br />
Allora, abbiamo lasciato molti punti insospesi. Parlavamo dei geni oncosoppressori. Questi ultimi<br />
costituiscono un capitolo fondamentale dell’oncologia, perché, quando voi non eravate ancora in<br />
programma e quando si andava ai congressi di oncologia, c’erano due tendenze che si scontravano: quelli<br />
che erano portatori di istanze di ……ambientale perchè, avendo fatto studi sugli animali, dicevano che<br />
l’ambiente, il fumo e tutto il resto avevano un ruolo fondamentale; poi c’erano i genetisti che portavano<br />
avanti il discorso sulla genomica che secondo loro era alla base del cancro. I geni oncosoppressori sono stati,<br />
per anni, la sintesi di queste due tendenze. Mo vi risveglio un po’ qualche concetto hegeliano: quello di tesi<br />
antitesi e sintesi. Perché questo concetto? Perché si può ereditare e sicuramente si verifica questo, una<br />
delezione o comunque una mutazione di un gene oncosoppressore. Questo non determina alcun effetto xkè<br />
c’è l’altro allele che funziona e l’azione protettiva del gene oncosoppressore, come bloccare la cellula<br />
durante il ciclo cellulare, indurre la differenziazione permane. Ma se su quell’altro allele intervengono<br />
fattori ambientali, quindi cancerogeni, allora c’è una doppia condizione di omozigosi( di entrambi gli alleli)e<br />
crolla questo sistema protettivo. Il primo gene oncosoppressore codificato è stato l’rb, da retino blastoma.<br />
C’è stato un napoletano che ha studiato la storia degli rb e che si chiama Giordano. Egli ha trovato che gli rb<br />
sono una famiglia di geni, ha scritto un articolo che si chiama “who is the boss?”: chi è il boss della famiglia<br />
delle rb?! Perché poi c’è rb1, rb2,rb3, p105 e così via! Alla fine si è giunti a dire che non c’è proprio un boss,<br />
ma c’è una cooperativa.<br />
Allora, può succedere che vi sia una delezione doppia, in tal caso non c’è proteina, e questa proteina nel<br />
caso di rb1, rb2, p105 manca; oppure ci può stare una mutazione doppia, in tal caso viene fuori una<br />
proteina difettosa, quindi biologicamente non attiva ed anche in tal caso crolla questo sistema difensivo.<br />
Oppure possiamo avere ad un allele una mutazione e all’altro allele una delezione, ed è quello che si verifica<br />
più spesso, oppure ci può stare un doppio riarrangiamento per cui, per effetto di questa nuova posizione<br />
che assumono le sequenze o proprio il gene rb o anche moltissimi altri geni oncosoppressori, non c’è piu la<br />
produzione di questa proteina. E’ chiaro?<br />
Questa scatola che ci ha aperto i geni oncosoppressori ci ha spiegato anche una ipotesi per il cancro emessa<br />
trenta anni fa da Knudson, la cosiddetta “ipotesi dei due colpi”. Vi ricordate che abbiamo parlato della<br />
precancerosi, quindi in un primo tempo c’è una delezione o comunque una mutazione che uno eredita;<br />
questo rappresenta un terreno predisponente. Poi dopo abbiamo tutta una serie di mutazioni che<br />
coinvolgono il secondo allele o un riarrangiamento dello stesso per cui viene a mancare questa azione<br />
protettiva. Vi faccio vedere ora un’immagine dell’international cancer insitute di bethesda che riguarda le<br />
automobili! Una volta avevamo un’idea relativamente semplificata del problema perché ormai le cose sono<br />
diventate complessissime. Allora se ci stanno entrambi gli alleli dei due geni oncosoppressori, questa<br />
macchina non va a sbattere contro il muro del cancro, se si verifica nella seconda ipotesi una mutazione di<br />
un oncogene, cioè l’attivazione di un oncogene, se ci sono i geni oncosoppressori neanche succede niente;<br />
se c’è una delezione o una mutazione di un allele oncosoppressore,unita ad una mutazione dell’oncogene<br />
che agisce in maniera dominante,neanche succede niente. Quando succede? Quando c’è una mutazione<br />
comunque dei due alleli dei due geni oncosoppressori e la mutazione di un oncogene, è piu facile che possa<br />
insorgere il cancro. Quindi ricordatevi che da una parte c’è un’attività di tipo recessivo, dall’altra c’è<br />
un’attività di tipo dominante.<br />
Vediamo, per esempio, un gene oncosoppressore notissimo che è p53! p53 in oncologia è, come si dice a<br />
napoli , un po’ il prezzemolo: ce lo ritroviamo in quasi tutti i cancri. Può andare incontro a tutta una serie di<br />
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