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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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macrofagi attivati è particolare perché danno una serie di risposte, secernono una serie di sostante, una<br />

serie di prodotti. L’azione dipende dal tipo di attivazione che ha avuto: possiamo avere la differenziazione in<br />

macrofagi normali oppure quando vengono attivati dai linfociti T ad esempio possono andare incontro o a<br />

necrosi del tessuto stesso o formazione di fibrosi. Quali sono le fasi? In un primo momento abbiamo un<br />

reclutamento dei monociti nel tessuto a livello del microcircolo; questi, una volta reclutati riescono a<br />

superare il vaso e una volta arrivati nella zona extravasale iniziano una serie di divisioni e alcuni diventano<br />

macrofagi della zona, mentre altri continuano la divisione in base agli stimoli che hanno avuto. Come vi<br />

dicevo, le altre cellule che concorrono a questo processo sono i leucociti che a seconda del loro agente<br />

stimolate possono addirittura trasformarsi in neutrofili, per esempio, o addirittura in macrofagi oppure<br />

riformarsi come neutrofili (ragazzi, mi dispiace ma questa secondo me sta dando i numeri … io vi sto solo<br />

riportando le sue testuali parole.. varrà la pena controllare poi dalle slide quello che sta dicendo). Abbiamo,<br />

poi, le plasmacellule che in genere originano dai linfociti B; a volte noi ritroviamo nell’infiammazione i<br />

prodotti delle plasmacellule e quindi riconosciamo la cellula per la stimolazione che ha dato e per la<br />

morfologia della cellula stessa.. la plasmacellula è classica perché ha il nucleo caratteristico tipo a ruota di<br />

carretto, quindi c’ha queste raggiere che ci dicono che è una plasmacellula e quindi queste agiscono<br />

direttamente con una risposta immunitaria verso l’antigene specifico dando immunoglobuline specifiche e<br />

aspecifiche. Possiamo avere gli eosinofili che si ritrovano molto nelle infiammazioni in genere provocate da<br />

parassiti, nelle infiammazioni allergiche; l’azione degli eosinofili caratterizza quello che è un processo<br />

infiammatorio totalmente allergico. Possiamo avere i mastociti che contribuiscono a produrre delle sostanze<br />

per la formazione di fibrosi.<br />

Abbiamo definito l’infiammazione come infiammazione interstiziale e infiammazione granulomatosa. Gli<br />

eventi sono molto diversi. Nell’ infiammazione INTERTSTIZIALE abbiamo come protagonisti sempre le solite<br />

cellule che però hanno una distribuzione piuttosto sparsa, non solo nella zona lesa.. abbiamo una<br />

ristrutturazione piuttosto disordinata; queste infiammazioni possono essere associate ad alcuni quadri di<br />

sclerosi nell’organo colpito. La ritroviamo in alcuni quadri come ad esempio quelli dell’appendicite cronica ..<br />

L’infiammazione GRANULOMATOSA oltre a riconoscere dei fenomeni vascolari essudativi, con in genere<br />

essudati anche copiosi, vi possono essere delle modificazioni molto particolari costituite da quelle che<br />

chiamiamo cellule giganti. Le cellule giganti sono dei segni patognomonici per quanto riguarda alcune<br />

infiammazioni. Le cellule giganti, chiamate così nell’infiammazione cronica, hanno la caratteristica di avere<br />

dei nuclei in numero superiore alla norma., cioè ha più di un nucleo e questi nuclei sono organizzati in un<br />

certo modo. Ricordate la forma dell’organizzazione nucleare, perché in base all’organizzazione nucleare si<br />

distinguono altre cellule giganti … quando farete il linfoma di hodgkin vi ricorderete di questo concetto;<br />

quindi sono cellule chiamate epitelioidi oppure cellule giganti. Questa (figura) è una colecistite, anzi no ..<br />

scusatemi.. è un’appendice (iamm che cazz!).. è un’appendicite cronica macroscopicamente. Questo è il<br />

nostro reperto, invece, che abbiamo prodotto in laboratorio… e vediamo che è un’infiammazione<br />

granulomatosa perchè gli infiltrati sono sparsi e invadono completamente la zona, ma vedete queste zone<br />

chiare? Queste zone chiare non sono altro che cellule epitelioidi. Questa invece (figura) è una colecisti dove<br />

l’infiltrato infiammatorio è completamente sparso però non c’è la presenza di cellule epitelioidi. Com’è la<br />

composizione del granuloma? Questa immagine è molto didattica : fondamentalmente vediamo che è<br />

circoscritto ed è costituito da una serie di cellule completamente diverse le une dalle altre; esternamente<br />

c’è una corona di cellule che sono le nostre cellule fibroblastiche, internamente troviamo una corona di<br />

leucociti e all’interno troviamo una corona di macrofagi che se vengono attivati da determinati stimoli, da<br />

determinate citochine, vanno a formare le cellule giganti; vi ricordo di guardare attentamente la morfologia<br />

di queste cellule e la disposizione nucleare perché vedete che tutta la cellula è un unico citoplasma unito tra<br />

di loro, incastrato e omogeneizzato allo stesso tempo l’uno dentro l’altro, ma i nuclei si spostano alla<br />

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