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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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Se abbiamo dei risultati dubbi, ricorriamo alla biologia molecolare cioè adottiamo una tecnica<br />

di ibridazione in situ cioè andiamo a cercare direttamente il gene per vedere se è amplificato o<br />

meno. Il problema è che a volte le cellule possono essere tetraploidi, aneuploidi cioè avere un<br />

contenuto di DNA maggiore e quindi io posso trovare questa sequenza pluriespressa nella<br />

cellula, però si tratta di una falsa iperesppressione legata all'aumento del contenuto di DNA.<br />

Cosa facciamo? Qui vedete due colori e cioè il verde (isocianato di fluorescina) ed il rosso<br />

(rodamina). Andiamo a cercare una sequenza del DNA sempre conservata, che non si altera<br />

neppure nel cancro ad esempio qualcosa che ha a che fare con il tratto prossimale dei telomeri<br />

o qualsiasi altra sequenza che non si altera nel cancro e che mi da un segnale verde.<br />

Io mi devo trovare in una cellula due segnali verdi e due segnali rossi in condizioni normali; se<br />

invece troverò due segnali verdi e 9 o 10 segnali rossi, allora diremo che l'amplificazione è<br />

notevole. Per motivi economici dobbiamo riservare questa tecnica ai casi dubbi.<br />

Cosa significa ibridazione in situ? Se vogliamo identificare un gene dobbiamo disporre di una<br />

sequenza di DNA complementare alla sequenza cercata e leghiamo questa sequenza sonda ad<br />

un tracciante fluorescinato.<br />

Prima di tutto dobbiamo denaturare il DNA della cellula in modo da ottenere due monoidi (si<br />

denatura col calore, con degli acidi ecc).<br />

Una volta ottenuti i monoidi, la sequenza sonda ha una forte affinità per il suo omologo e<br />

poiché c'è una sostanza fluorescinata che funge da sistema di rilevazione, noi troveremo quindi<br />

la sequenza in questo modo.<br />

E' definita ibridazione perchè avviene un ibrido tra la sequenza originale e la sequenza sonda.<br />

Da alcuni anni si è scoperto che l'HER-1 ha un ruolo nella cancerogenesi del colon-retto ed ha<br />

un significato prognostico notevole; c'è una minoranza di cancri del colon-retto che esprime<br />

questa amplificazione e che quindi si avvale di questa terapia biologica.<br />

Qual è il senso della terapia biologica? Bloccare in qualche modo questi recettori.<br />

I recettori li possiamo bloccare con:<br />

- inibitori delle tirosin-chinasi<br />

- anticorpi rivolti contro questi recettori, in modo da bloccare i recettori. Abbiamo avuto<br />

risultati nel colon-retto, invece lo stomaco è una new entry cioè è entrato nella realtà da un<br />

anno, altri tumori stanno in fase di studio<br />

Parliamo dei fattori di crescita.<br />

A livello sperimentale si tolsero i fattori di crescita dal mezzo di coltura perchè senza questi<br />

fattori il cancro si dovrebbe arrestare. Si scoprì che le cellule neoplastiche attraverso la<br />

selezione clonale si producono loro i fattori di crescita in maniera autocrina o paracrina, per<br />

esempio uno di questi fattori è il TGF perchè si riteneva che lo producessero solo le cellule<br />

tumorali. Si scoprì poi che il TGF può essere prodotto anche dalle cellule dello stroma<br />

connettivale che accompagna il cancro.<br />

Altri fattori di crescita sono quelli legati al microambiente cioè quelli che incidono sui fibroblasti<br />

e sul tessuto connettivale e qui abbiamo: l'IGF (insuline-like growth factor), l'EGF (epidermal<br />

growth factor) e tutta una serie di recettori e fattori di crescita in grado di determinare delle<br />

modificazioni dello stroma connettivale del cancro, tale da favorire lo sviluppo del cancro<br />

stesso.<br />

Per esempio il TGF ha due facce, a seconda delle condizioni in cui si trova, degli stimoli che ci<br />

sono nell'ambiente può agire con un'attività di soppressione o con un'attività pro-oncogenica,<br />

quindi favorendo l'angiogenesi e favorendo lo sviluppo e la proliferazione del tumore.<br />

I rimodellatori della cromatina appartengono a diverse classi. Cosa vuol dire rimodellatore è<br />

propriamente la disposizione del filamento rispetto al nucleosoma ed ha una funzione<br />

importantissima perchè può essere accessibile o non accessibile ai fattori di trascrizione.<br />

Queste proteine che si chiamano rimodellatori della cromatina, favoriscono l'accessibilità o<br />

meno di questa sequenza genica.<br />

I fattori di trascrizione già li conoscete (dita di zinco, elica giro elica)<br />

scaricato da www.sunhope.it

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