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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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capacità e quindi la funzionalità di rientrare in rigenerazione. Con questo ci si spiega perchè alcune ferite<br />

guariscono in un certo periodo di tempo senza lasciare esiti cicatriziali mentre altre no. Questo è il classico<br />

esempio, come vi dicevo, nelle ustioni che ognuno di noi ha subito qualche volta, sia con l’esposizione al<br />

sole oppure con il fuoco, in cui poi la cute ritorna come prima; oppure nella classica polmonite lobare…<br />

questo (figura) è un classico quadro di polmonite dove vedete alcuni alveoli deformati dall’evento<br />

infiammatorio.. qui vedete c’è addirittura la formazione del pus.. qui invece c’è ancora una raccolta di<br />

macrofagi .. ma, tutto sommato, alla fine del processo questa situazione rimane piuttosto così. La<br />

rigenerazione è un altro evento dove entrano in gioco delle cellule, dove c’è stata appunto l’infiammazione,<br />

che hanno la facoltà di rigenerarsi. Esempio è dato dal’evento di guarigione della polmonite lobare in cui<br />

abbiamo la restituzione totale dello stesso epitelio oppure, altro esempio, la rigenerazione totale di alcuni<br />

assoni - c’è un errore.. vabbè (si riferisce alle slide)- dei nervi periferici dopo l’evento di un trauma. La<br />

guarigione per cicatrizzazione ha un’esecuzione piuttosto riorganizzativa perché in effetti si sostituisce al<br />

tessuto di prima un tessuto di struttura completamente diverso, quindi un nuovo tessuto connettivo<br />

vascolare, che va incontro a questa nuova organizzazione; questo è un processo che completa il tessuto<br />

colpito dalla lesione proprio perché va incontro a delle modificazioni, per esempio sostituzione di collagene<br />

e va a costituire quella che sarà la nostra cicatrice fibrosa. L’esempio si vede in questo caso che se noi<br />

abbiamo una ferita da taglio con un coltello, superficialmente non vediamo niente ma se facciamo una<br />

sezione longitudinale nella zona della lesione noi vedremo che in superficie tutto sommato la lesione si è<br />

ristabilita, ma all’interno, nel derma sottostante il taglio ci sono due colorazioni.. una più intensa, l’altra più<br />

pallida .. questo perché la zona che costeggia la zona più chiara è costituita da tessuto normale, quindi da<br />

derma che non ha subito la lesione, mentre la zona qui è più pallida perché si è avuta una trasformazione,<br />

una rigenerazione per sostituire la lesione avuta con la formazione di fibre collagene ; se noi facessimo delle<br />

colorazioni specifiche per mettere in evidenza il collagene noi avremmo questa zona molto più colorata<br />

perché vengono messe in evidenza queste fibre- Vedo che la signorina continua a ridere con il vostro collega<br />

a fianco .. evidentemente è molto preparata ( ahahahahaha ) .. vabbè! – Il processo di organizzazione,<br />

invece – ma voi pensate che chi sta da questa parte non vede niente???.. sn stata pure io dalla vostra parte<br />

(prufessorè .. molto e molto tempo fa!) – allora … per quanto riguarda invece le caratteristiche<br />

dell’infiammazione cronica (la prof si è persa il periodo di prima) cominciamo a definire quelli che sono i<br />

passaggi: per prima un’infiltrazione di alcune cellule, non più neutrofili, ma cellule mononucleate come<br />

macrofagi, linfociti e plasmacellule.. quindi vedete che lo scenario cambia. Quest’immagine l’avevo<br />

proiettata ieri e si vede che ci sono delle cose che non vanno. Vi sto facendo questi esempi non perché mi<br />

piace farli, ma perché più avanti il professore vi farà vedere dei quadri e vi chiederà un giudizio.. quindi non<br />

sottovalutate queste immagini. Quindi se io vi dico: “non abbiamo più neutrofili“.. voi capite il perché e<br />

quando il prof vi presenterà delle immagini con l’infiammazione voi, se siete stati attenti, dovete capire se si<br />

tratta di un’infiammazione acuta o cronica proprio perché la morfologia e lo scenario di determinate cellule<br />

cambia completamente. Il danno tissutale diciamo che dipende dalla persistenza dell’agente<br />

lesivo e nello stesso tempo dalla quantità delle cellule infiammatorie che in un certo senso accorrono alle<br />

lesione. I tentativi di guarigione possono creare un nuovo connettivo, un neoconnettivo, con, a monte, i due<br />

processi di angiogenesi ma anche di fibrosi. Quello che è importante nell’infiammazione cronica è che è<br />

caratterizzata da due fenomeni: 1)degenerativo, quindi l’infiammazione cronica può portare ad una<br />

degenerazione ed arrivare alla necrosi; ecco perché alcune volte quando vediamo dei preparati, la necrosi ci<br />

fa capire che c’è stata prima un’infiammazione cronica. Per noi la necrosi è molto importante, perché, se vi<br />

ricordate quando abbiamo parlato di fissativi, l’obiettivo principale della fissazione è proprio quello di non<br />

andare incontro alla necrosi.. perché è una difesa, badate bene , cioè l’organismo (penso volesse dire un<br />

tessuto) nel momento in cui non si trova in un ambiente suo, dove è abituato ad essere, perché viene tolto<br />

ad esempio per un intervento chirurgico o quant’altro, la prima cosa che fa è difendersi.. è un meccanismo<br />

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