09.06.2013 Views

Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

presenti neutrofili ed emazie, e se nell'immagine può essere un primo stadio, in questa<br />

(immagine 2)si vede organizzazione della fibrina.<br />

(immagine 3) qui invece si vede tutta la parte figurata delle cellule che si organizza formando un<br />

tessuto che non si può riconoscere se non come cellule di una infiammazione cronica:<br />

plasmacellule, neutrofili, linfociti e tutti i componenti della flogosi cronica.<br />

A livello alveolare per esempio può essere sieroso. Nelle cavità può poi essere fibrinoso, o<br />

sierofibrinoso. La persistenza e la natura dell'essudato aggravano la situazione del quadro sopratutto<br />

in rapporto all'agente che ha provocato la lesione stessa. Nei tessuti l'essudato può causare forme di<br />

necrosi locale, stimolando la attività di angioblasti e fibroblasti e che, una volta eliminato il tessuto<br />

necrotico, stimolano la cicatrizzazione e quindi la guarigione dall'evento.<br />

Cenno sull'immunoistochimica:<br />

Con l'immunoistochimica, utile per chiarire alcuni quadri dell'infiammazione e anche per i tumori,<br />

andiamo a ricercare l'antigene specifico. Questa branca ha dato una grossa svolta a quelli che sono<br />

stati per anni dei dubbi dell' atonomia patologica e ha assunto dei teoremi classici dell'immunologia<br />

che sono stati trasportati a quella che è l'anatomia patologica di laboratorio. L' anatomia patologica<br />

ha fatto sua la classica reazione antigene-anticorpo . E su questo teorema ha lavorato con anticorpi<br />

specifici contro quel determinato antigene. Quelle colorazioni che voi vedrete che per esempio<br />

hanno come coloranti la ematossilina-eosina, sono diverse dalle colorazioni che si vedono<br />

nell'immunoistochimica, perchè nell'immunoistochimica noi andiamo a non solo identificare<br />

l'antigene, ma anche a caretterizzare il luogo dove è avvenuta la reazione antigene/anticorpo. Per cui<br />

gli antigeni che sono in laboratorio sono tutti antigeni prodotti in commercio e sono diversi per tutte<br />

le caratteristiche biochimiche dell'antigine in genere sono diretti verso gli specifici antigeni che noi<br />

vogliamo andare a ricercare . Tipo per esempio la cromogranina dove c'è l'anticorpo anti<br />

cromogranina che va a localizzare dove si trova la cromogranina e addirittura in quante quantità si<br />

può trovare in quel tessuto. Questo lo vedrete più chiaramente quando farete i linfomi proprio<br />

perchè l'immunoistochimica è riuscita a caratterizzare tutti i fenotipi di tutti i linfociti e quindi di<br />

tutte le patologie. Le colorazioni che vedrete sono mirate esclusivamente agli antigeni che noi<br />

vogliamo andare a ricercare. Gli antigeni sono delle macromolecole con un peso molecolare<br />

sufficiente per poter innescare una reazione antigene/anticorpo quindi non è sempre valido che noi<br />

andiamo a cercare una proteina perchè ha un peso molecolare maggiore, quindi possiamo andare a<br />

cercare dei carboidrati delle lectine o altri tipi di proteine molto più basse come peso molecolare.<br />

Per ogni antigene tissutale o cellulare sono stati costruiti in laboratorio degli anticorpi specifici<br />

verso questi antigeni e successivamente per quelli che sono gli antigeni tumorali ecco perchè noi<br />

oggi differenziamo un tumore mesoteliale da quello epiteriale perchè alcuni tumori esprimono<br />

determinati antigeni mentre nella normalità questi antigeni non li ritroviamo.<br />

scaricato da www.sunhope.it<br />

Raffaele

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!