Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope
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idrostatica e dalla pressione osmotica. Sono fenomeni che portano anche a conseguenze come la<br />
alterazione della premeabilità capillare.<br />
-L'ultrafiltrazione è il passaggio dell'acqua mediante una barriera quale, in questo caso, è l'endotelio<br />
composto dai pori attraverso cui passano le sostanze. Il fenomeno di ultrafiltrazione è dovuto a due<br />
forze fisiche: pressione idrostatica, che in genere spinge i fluidi attraverso i pori verso proteine e<br />
verso mucopolisaccaridi, e la pressione osmotica che è una pressione che è esercitata dalla proteine<br />
sull'acqua. Queste forze si combinano fino a stabilire un equilibrio, e nell'infiammazione, quando<br />
aumenta la pressione idrostatica, una quantità di acqua passa attraverso il vaso nel compartimento<br />
extracellulare L'aumento della permeabilità del vaso fa si che vengano trascinate nel comparto<br />
extravasale sia acqua, che soluti e molecole che determinano la presenza di liquido extravasale.<br />
(Immagine) Qui si possono osservare le tipice alterazioni che si verificano in una infiammazione<br />
dove, se in condizioni normali le cellule del vaso non formano pori evidenti, quando aumenta la<br />
pressione idrostatico le cellule endoteliali si distanziano tra loro formando i pori attraverso cui<br />
possono passare le sostanze.<br />
La popolazione vasale invece è composta da cellule che intervengono nella infiammazione acuta,<br />
dove sono presenti solo granulociti eosinofili, basofili e neutrofili, mentre nella fase cronica (la prof<br />
dice di nuovo acuta...boh) sono riscontrabili anche altri tipi cellulari.<br />
I globuli rossi sono presenti anche loro in entrambe le fasi e la loro presenza nell'interstizio è<br />
conseguenza del flusso ematico che si rallenta a causa della perdita di acqua attraverso le pareti del<br />
vaso. La pressione che si ha attraverso l'endotelio dà a queste cellule una conformazione nuova che<br />
ne permette la aggregazione e il deposito alle pareti del vaso, tendendo sempre a portare ad un<br />
aumento della viscosità ematica, causata dalla formazione di “pile” di eritrociti.<br />
I neutrofili sono riscontrati come parte figurata nell'infiammazione acuta e sono presenti nel sangue<br />
e sono il 45% di tutte le cellule ematiche e sono rimpiazzabili da cellule del midollo osseo. Si<br />
muovono rapidamente rispetto alle altre cellule, e sopratutto contengono molti di quegli enzimi<br />
lisosomiali come perossidasi, fosfatasi, che sono coinvolti nel processo dell'infiammazione. Queste<br />
cellule stimolano la marginazione (tappezzando la parete vasale), migrano attraverso il vaso e il<br />
rimaneggiamento del danno vasale. Possono poi, mediante la diapedesi, espletare la loro<br />
chemiotassi che porta queste cellule nel focolaio flogistico.<br />
Inoltre con la fagocitosi possono avere parte attiva nella infiammazione.<br />
Per quanto riguarda l'aumento della permeabilità del vaso riconosciamo delle fasi dove si può avere<br />
una risposta infiammatoria o la formazione nell'endotelio di alcune aperture proprio a causa della<br />
contrazione delle stesse cellule endoteliali. La risposta può poi essere prolungata anche di molte ore<br />
dove il danno è diretto all'endotelio dallo stimolo lesivo. I fenomeni possono essere:<br />
• Risposta prolungata ritardata con riorganizzazione delle proteine delle cellule interessate e<br />
quindi del loro citoscheletro, provocando proprio l'allontanamento delle cellule le une dalle<br />
altre.<br />
• Danno mediato da leucociti che, attivati, rilasciano metaboliti tossici<br />
• Aumentata transcitosi dove c'è aumento di canali endoteliali con agglomerati di vescicole e<br />
vacuoli che vengono esocitati.<br />
• Neoangiogenesi di nuovi vasi che sono collegati tra loro fino alla formazione di una fitta<br />
rete vascolare.<br />
• Stasi venosa: dovuta al fatto che l'acqua fuoriesce con conseguente riorganizzazione delle<br />
emazie e aumento della viscosità del sangue. Il flusso quindi rallenta e i leucociti intanto si<br />
accumulano a livello dell'endotelio e vi aderiscono prima poi di migrare attraverso di esso. I<br />
leucociti nel vaso costituiscono i fenomeni della marginazione, del rotolamento e della<br />
adesione all'endotelio. Possono passare attraverso l'endotelio stesso con la diapedesi, quindi<br />
migrare nell'interstizio mediante stimoli chemiotattici e colonizzare i tessuti circostanti.<br />
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