Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope
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idotto di meno del 62%, anzi anche aldisotto del 50% se vogliamo; quindi un’utilità c’è: ha più che<br />
dimezzato il numero di interventi chirurgici.<br />
Allora riepilogando tra di noi, cosa deve fare il clinico in questi casi? Se si tratta di una lesione inadeguata o<br />
benigna, ripetere l’FNA. Se è benigna lo ripetiamo perché abbiamo detto che due agoaspirtati fatti a<br />
distanza di alcuni mesi, un anno, se tutti e due negativi, ci danno un’elevata sensibilità. Se invece è<br />
inadeguato si fa la biopsia, oppure si fa la chirurgia perché non c’è altro modo per saperlo. Se siamo nella<br />
zona rossa non c’è dubbio, bisogna fare la chirurgia e la terapia oncologica senza perdere tempo. Se siamo<br />
nella zona grigia non facciamo altro che ripetere che si può fare la diagnosi dopo chirurgia, l’intraoperatoria<br />
per le lesioni sospette e la chirurgia dopo. Il ruolo dei marcatori sinceramente si è un po’ ridimensionato<br />
perché si è visto che questi marcatori, dati per assoluti un po’ di tempo fa, hanno delle falle anche loro,<br />
dando dei falsi positivi e dei falsi negativi. Quindi se vi viene un paziente che è spaventato da un oncologo,<br />
perché poi gli oncologi sono specializzati in questo, vi sono alcuni oncologi la cui strategia, nell’approccio<br />
con il paziente, altro che alleanza terapeutica, è un approccio terroristico tanto che il paziente si spaventava<br />
e quando poi stava bene, chiaramente sviluppava una devozione ed esprimeva una disponibilità economica<br />
maggiore.<br />
Allora, parliamo di un altro sistema la cui esistenza si è cominciata a chiarire dagli anni’ 50, per poi definirsi<br />
negli ultimi 15-20 anni, tanto è vero che ha assunto diversi nomi: sistema neuroendocrino diffuso, sistema<br />
neuroendocrino, una volta chiamato sistema APUD(non so se avete mai sentito questa definizione che è<br />
sbagliata perché la caratteristica apud è una caratteristica che hanno solo alcune di queste cellule). Sistema<br />
neuroendocrino diffuso vuol dire un sistema di cellule che si vanno a mettere dappertutto, una specie di<br />
prezzemolo di tutti gli organi! Poi abbiamo ghiandole endocrine propriamente dette e quindi la tiroide,<br />
l’ipofisi e così via e poi abbiamo dei clusters, cioè degli aggregati endocrini(pancreas esocrino e pancreas<br />
endocrino), ma adesso parliamo solo del sistema endocrino diffuso, la tiroide invece appartiene alle<br />
ghiandole endocrine storiche, cioè quelle propriamente dette.<br />
Che cos’è questo sistema? In linea di massima questo sistema è molto penalizzato, tanto è vero che nei libri<br />
di testo è difficile trattarli in maniera unica, cioè in un unicum; sono invece sparpagliati in tutti gli organi(ad<br />
es nel polmone, nell’intestino si parla di carcinoide), mentre invece appartengono ad un sistema<br />
nosologicamente unico. Ovviamente, a seconda dell’organo in cui originano, assumono delle caratteristiche.<br />
Noi comunque tratteremo questo sistema in maniera unitaria. Da dove vengono queste cellule? Mi pare che<br />
già abbiamo parlato di questo traffico che c’è dalla cresta neurale. La cresta neurale è una specie di<br />
elicottero da cui decollano un sacco di cellule: i melanociti, che andranno a colonizzare tutta la pelle,<br />
(talvolta si bloccano, per motivi di traffico, in organi che non sono la cute e possono nascere i melanomi<br />
delle parti profonde); nascono le cellule appartenenti al sistema simpatico e parasimpatico e nascono<br />
queste cellule neuroendocrine, addirittura c’è stato uno studio che le cellule endocrine nascono da questa<br />
porzione(immagine) della cresta neurale, una porzione medio-bassa della cresta neurale. Da lì poi partono e<br />
colonizzano quasi tutti gli organi, tanto è vero che queste cellule le troviamo nella mammella, nell’apparato<br />
gastro-intestinale, nell’apparato respiratorio e si stanno scoprendo un po’ dappertutto, perfino negli organi<br />
genitali. Perché la natura ha provveduto a dare questa dispersione di cellule endocrine? Sembra quasi un<br />
surplus, una cosa inutile, invece non è una cosa inutile. Se noi andiamo a fare un esame banale di una cripta<br />
intestinale e usiamo un marcatore di queste cellule, vedremo che queste cellule le ritroviamo soprattutto a<br />
livello basale. Sappiamo anche che la cellula staminale di quell’organo è in grado anche di differenziarsi in<br />
cellula neuroendocrina e in cellula epiteliale. Questo spiega parecchie cose, cioè a livello staminale ha in sé<br />
la potenzialità di seguire due strade: la strada epiteliale e la strada neuroendocrina ma anche il fenotipo<br />
neuro ectodermico di cui parleremo. Qualcuno vi ha parlato delle cellule peace-maker? Ecco vedete, loro<br />
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