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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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stroma però se andiamo a vedere come sono strutturate le ghiandole sono mucoidi talvolta soprattutto nei<br />

soggetti anziani possiamo trovare questi calcoli corpora amilacei perché molto ricchi di glicogeno e sostante<br />

saccaridi; una caratteristica fondamentale è oltre alle cellule ghiandolare c’è un anello di cellule cubiche che<br />

circonda, è una tipica architettura che abbiamo visto in altri organi in questo caso si chiamano cellule basali,<br />

quindi c’è una doppia stratificazione, queste cellule basali hanno anche una struttura mioepiteliale vedrete<br />

e che circondano le cellule ghiandolari propriamente dette, queste cellule dello strato cosiddetto basale<br />

esprimono la p63 come succedeva nella mammella e la citocheratina ad alto peso molecolare che non<br />

viene espressa invece dalle cellule ghiandolari particolarmente dette, questo è un parametro che è<br />

importante sapere. Le stems cell della prostata. Se noi andiamo a vedere come si diramano i dotti, c’è una<br />

parte prossimale, una intermedia e una distale e poi qui si formano tanti acini che sono le parti ghiandolari,<br />

noi possiamo ritrovare a livello della parte prossimale delle stems cell cosiddette di primo tipo, la parte<br />

iniziale dei dotti, mano a mano che andiamo nelle diramazioni secondarie troviamo le stems cell di secondo<br />

tipo, poi possiamo trovare anche delle cellule neuroendocrine affianco o interposte alle cellule staminali; la<br />

differenziazione tra cellule staminali primo e secondo tipo è molto importante lo vedremo poi nei tumori,<br />

quelle di primo tipo hanno maggiore capacità evolutiva, proliferative e differenziativa diciamo che sono le<br />

più totipotenti, possono evolvere e seguire varie linee differenziative e sono indipendenti dagli ormoni,<br />

mentre il secondo tipo che si trova in una parte intermedia è androgeno dipendente cioè incominciano a<br />

comparire in queste cellule i recettori per gli androgeni, questo concetto è alla base di tutta la terapia e<br />

l’evoluzione del cancro prostatico.<br />

Le prostatiti<br />

Le acute non ne parliamo proprio.<br />

Le croniche possono essere batteriche o autoimmunitarie, possono esserci anche virus e miceti, ma c’è una<br />

patologia molto emergente che la chiamiamo prostatite ma non è neanche chiaro se è una prostatite e ha<br />

dei disturbi che riguardano l’erezione, poi durante la minzione e che è legata allo stress, a particolari<br />

abitudini, come ad esempio nelle patologie testicolari già ve ne ho parlato anche il tipo d’indumento che<br />

s’indossano le aderenze e così via tali da determinare anche il cancro dei tessuti sessuali; le prostatiti sono<br />

una patologia molto diffusa e soprattutto le croniche sono anche difficilmente curabili poiché la ghiandola<br />

ha uno scheletro fibroso o fibromuscolare è difficile che gli stessi antibiotici possano intervenire in sede, ci<br />

sono dei trattamenti molto cruenti, molto pubblicizzati su internet che prevedono iniezioni dirette nella<br />

prostata. C’è un problema grosso non ancora risolto, che riguarda il fatto che certamente esiste una<br />

connessione tra intestino e prostata anche se non è stata dimostrata bene da un punto di vista anatomico,<br />

perché non raramente oggi poiché c’è anche un aumento della stipsi cronica legato a particolari abitudini<br />

alimentari ma legato anche a particolari esigenze lavorative per cui non c’è più la concentrazione che c’era<br />

una volta; per cui si determina un ipertono degli sfinteri anali, tutte patologie correlate sono tutte in<br />

aumento, per cui questo potrebbe determinare un inversione del flusso perché non raramente nella<br />

prostata, se uno si fa un esame dell’urina i batteri escono sempre anche se è stata raccolta in maniera<br />

asettica, perché molti urologi non conoscono un concetto banale, la presenza di batteri non giustifica il<br />

concetto di prostatite, per dire prostatite devo trovare gli anelli infiammatori, come trovare lattobacilli nel<br />

pap test, anche se non è dimostrato nella prostata ci sono escherichia coli in quantità.<br />

La malocoplachia è una particolare lesione che può colpire la prostata o la vescica e che è legata ad una<br />

presenza massiva di escherichia coli, ne parleremo più avanti, e determina tutta una serie di alterazioni che<br />

possono simulare il tumore, la sintomatologia è disturbi vari alla minzione, agli ureteri, eiaculazione<br />

dolorosa anche impotenza e poi la cosa più grave il PSA, ce n’è uno più specifico e uno meno specifico, ma<br />

basta che aumenta di un poco il PSA che ha un cut off molto basso, mi pare 4 o 5, appena arriva a 4,5 si<br />

scatena una paura terribile; anche la risonanza dimostra una struttura disomogenea della prostata per la<br />

presenza di queste aree di edema, di questa infiammazione, di queste atrofie ghiandolari. L’atrofia<br />

ghiandolare che pure è frequente dopo i 50 anni, spesso può determinare delle forme sclerotiche, come<br />

pure vedete in questo caso le ghiandole diventano rare, diventano anche cistiche ma c’è un aumento della<br />

fibrosi, ovviamente laddove c’è un aumento della fibrosi si scatenano tutta una serie di disturbi urinari di<br />

cui parleremo più avanti.<br />

La patologia che affligge gran parte dell’umanità maschile è l’iperplasia o ipertrofia prostatica nodulare o<br />

adenoma, in effetti è un termine improprio perché per iperplasia noi abbiamo un aumento delle cellule, un<br />

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