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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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tralci di connettivo circoscrivono delle aree neoplastiche di epatociti che spesso assumono anche un<br />

aspetto oncocitario con citoplasma molto abbondante<br />

Il colangiocellulare ha un architetture più ghiandolare che ricorda vagamente i duttuli biliari e che<br />

l’epatocellulare non ha<br />

Il misto e poi tutta una serie di tumori di vario tipo<br />

Uno benigno molto pericoloso è l’angioma cavernoso perché raggiunge in genere grosse dimensioni e va<br />

tolto con molta prudenza perché se si buca vengono fuori delle emorragie anche mortali perché è un<br />

angioma ricchissimo di lacune e di sangue.<br />

Pancreas<br />

La pancreatiti acute e croniche, tumori del pancreas esocrino, cenni del pancreas endocrino<br />

La funzione del tumore endocrino è correlata alla potenza cioè a seconda del marcatore neuroendocrino<br />

vip, bombesina, noi possiamo sapere questo tumore più che sulla morfologia che atteggiamento c’ha sotto<br />

il profilo dell’aggressività.<br />

Il pancreas normale ha una componente esocrina, le insule pancreatiche rappresentano la componente<br />

endocrina, le insule esocrine sono granuli che producono molti tipi d’enzima, dei duttuli pancreatici<br />

Una patologia rara ma molto grave la necrosi pancreatica acuta emorragica che rappresenta una causa di<br />

morte non trascurabile, la patogenesi non è del tutto definita, c’è un aumento dell’incidenza in pazienti che<br />

abusano di alcol<br />

Una caratteristica: ci troviamo vicino all’omento e ci sono delle macchie bianche, una pancreatite acute<br />

determina la liberazione di questi enzimi e avviene un autodigestione, produce lipasi e altri enzimi, le lipasi<br />

andando sul tessuto adiposo ampiamente diffuso a livello peritoneale può determinare questi focolai di<br />

steato-necrosi detti a goccia di cera lungo tutto il mesentere oppure determinare delle aree di necrosi<br />

emorragica legata in questo caso ad una necrosi più proteica che può dare luogo ad un meccanismo di selfperpetuation<br />

per cui il soggetto arriva a morte in poco tempo.<br />

Prostata<br />

La strutturazione anatomica<br />

La classificazione anatomica che voi avete fatto in anatomia ha scarso valore funzionale dal punto di vista<br />

clinico perché è più importante il modello cosiddetto di Mc Neal che divide la prostata in 3 regioni<br />

particolari, la prostata ha una capsula fibromuscolare, la divide in una zona di transizione indicata in giallo,<br />

quella che circonda per una buona metà della prostata l’uretra prostatica, questo crea confusione perché la<br />

zona centrale è considerata quella esterna a questa zona, quindi la zona transizionale che passa dal tessuto<br />

prostatico cioè dall’urotelio al tessuto ghiandolare, questa zona possiede una parte ghiandolare che<br />

costituisce il 5% del tessuto di tutte le ghiandole che stanno nella prostata che è una struttura ghiandolare<br />

come altri organi con una arborizzazione di dutti, dotti, acini; poi abbiamo la zona centrale che ha una zona<br />

del 25% delle ghiandole della prostata e poi la zona periferica esterna diciamo che ha il 75% delle<br />

ghiandole; di forma piramidale con una base di 4 cm, un apice grossomodo arrotondato e una lunghezza di<br />

3 cm, in condizioni normali in rapporto alla variabilità costituzionale è di 20-25 gr. Secondo il modello di Mc<br />

Neal se facciamo una topografia alla prostata noi vedremo al centro l’uretra, e intorno all’uretra la zona<br />

transizionale, poi la zona centrale, siamo a livello della regione basale nella regione prossimale adiacente<br />

alla vescica, mentre la zona transizionale in questa zona è poco sviluppata, qui vedete i dotti eiaculatori e<br />

qui l’uretra; nella regione mediana s’incomincia a sviluppare di più la zona periferica si riduce la zona<br />

centrale e la zona transizionale, nella regione apicale della prostata che sta verso il basso scompaiono le<br />

altre zone troviamo solo la zona periferica; nella zona dove c’è il cosiddetto verum montanum, una<br />

particolare conformazione della prostata, nelle vicinanze sboccano oltre ai dotti eiaculatori anche i dotti<br />

prostatici; dal punto di vista della strutturazione ghiandolare i dotti principali della prostata in genere non<br />

sono mai più di 20; i dotti poi si sfioccano in duttuli secondari per finire poi negli acini, se andiamo a fare<br />

una risonanza magnetica una forma di diagnostica per immagini molto utilizzata per la prostata vediamo la<br />

vescica, la zona periferica è in genere la più ricca di ghiandole, la zona centrale, la zona transizionale,<br />

l’uretra e vedete l’attacco della vescichette seminali che in genere hanno questa situazione dall’alto verso il<br />

basso in posizione centrale nella prostata. Nella prostata troviamo anche tessuto fibromuscolare nello<br />

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