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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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linfociti vanno fuori dall’area portale e quindi coinvolgono marginalmente in questo caso gli spazi<br />

periportali con focale necrosi epatocellulare; il grado 3 è invece quando questa infiammazione e necrosi<br />

degli epatociti è ancora più massiva; il grado 4 invece quando troviamo quella necrosi bridging cosi detta a<br />

ponte con necrosi evidente di tutta la membrana limitante, è solo questione di tempo in questo grado a cui<br />

segue sempre la fibrosi.<br />

Invece il grado di fibrosi è lo staging: stadio 0 no fibrosi; stadio 1 c’è una fibrosi portale cioè riguarda solo lo<br />

spazio portale; stadio 2 la fibrosi è totale; stadio 3 c’è una fibrosi a ponte probabilmente completa ma non<br />

c’è un evidente distorsione tipica della cirrosi quindi c’è una situazione un po’ a ponte tra l’epatite cronica<br />

attiva e la cirrosi perché ci stanno dei setti ma non cono completi quindi non si delinea ancora il nodo<br />

cirrotico che è tutto circondato da fibrosi; lo stadio 4 è cirrosi quando proprio vediamo il nodulo alla biopsia<br />

anche se incompleto sopra e sotto, in blu il connettivo con evidente necrosi porto-portale poiché da una<br />

spazio portale andiamo ad un altro c’è ancora l’infiammazione, un po’ di fibrosi, se andiamo più avanti può<br />

scomparire l’infiammazione e determinarsi la fibrosi. Una cirrosi micro-macronodulare con noduli in tutto il<br />

fegato è soprattutto un problema post-epatitico che predomina dalle nostre parti mentre in nord italia<br />

prevale quella alcolica. Cirrosi micronodulare 3 mm è questo distacco che è una cirrosi alcolica. Un’istologia<br />

ad ampio respiro vediamo tutti i noduli, come l’architettura del parenchima epatico si è completamente<br />

sovvertita. Poiché c’è una distorsione di tutto il parenchima a volte vediamo una proliferazione di duttuli<br />

biliari che cercano in qualche modo di captare quello che possono captare perché tutto quel sistema di cui<br />

abbiamo parlato con questa architettura salta perché nello spazio di disse si perde la normale fenestrazione<br />

degli spazi sinusoidali, non solo ma questi sinusoidi acquisiscono la membrana basale e si va incontro al<br />

processo di capillarizzazione di questi sinusoidi e ciò implica che quegli scambi che si facevano prima ora<br />

non si possono più fare, inoltre nello spazio di disse noi notiamo anche una proliferazione di cellule<br />

fibroblastiche e miofibroblastiche che viene ad aggravare questo muro che si trova tra spazi sinusoidali ed<br />

epatociti, gli epatociti stessi che stanno qui vicino perdono gli epatociti che pescano nei sinusoidi perché<br />

hanno una superfice villosa villi sul citoplasma, e poi si depositano e lo spazio di disse si dilata<br />

enormemente, ovviamente se mettiamo anche insieme la fibrosi delle aree portali quindi la compressione<br />

di tutti i sistemi delle resistenze, tutta la circolazione epatica, venosa viene tutta sconvolta, per il<br />

cambiamento di queste situazioni emodinamiche quella anastomosi si potenziano quindi avremo degli<br />

shunt artero-venosi, un aumento della resistenza a livello dei sinusoidi che poi sarà responsabile<br />

dell’ipertensione portale, caput medusae, ascite e tutto il resto. La ridotta irrorazione degli epatociti<br />

determina una ridotta funzionalità degli epatociti causa a sua volta di tutta una serie di problemi, per<br />

esempio l’inattivazione nel fegato di particolari ormoni se non avviene c’è la persistenza di aldosterone<br />

ormone antidiuretico e c’è una ritenzione idrosalina, c’è anche una mancata disintossicazione e andiamo<br />

incontro poi ad encefalopatie cosiddetta porto-sistemica poiché queste sostanze tossiche possono superare<br />

la BEE e arrivare al cervello. La cirrosi è una condizione con alta precancerosità, i pazienti vanno seguiti per<br />

le complicazioni quali ipertensione e altre, ma soprattutto per lo sviluppo a cancro che è frequente, dalle<br />

nostre parti il cancro epatico più frequente è quello su cirrosi, in cui all’improvviso uno dei tanti noduli<br />

cirrotici che ci stanno manifestano già alterazioni displastiche classiche come abbiamo già visto in altri<br />

organi possono poi diventare cancro, in altri paesi come asia e america abbiamo il cancro epatocellulare su<br />

fegato sano con una sola massa legato ad aflatossine e altre sostanze alimentari, quello su fegato cirrotico è<br />

multicentrico per ovvi motivi perché è colpito un po’ tutto il fegato. Nel passaggio da cirrosi a displasia a<br />

carcinoma epatocellulare c’è un rischio per anno di avere il cancro in pazienti cirrotici pari al 3-5% dei<br />

pazienti moltiplicate questi dati per 10 anni e vedete che il rischio diventa molto alto.<br />

Le principali lesioni tumorali del fegato<br />

L’iperplasia focale nodulare è una situazione molto strana in cui anche l’ecografista si può spaventare in cui<br />

vede un nodulo non ben circoscritto che è stato associato con dati molto contrastanti all’assunzione della<br />

cosiddetta pillola anticoncezionale.<br />

L’adenoma epatocellulare si differenzia dal cancro e dal parenchima epatico normale perché non ha una<br />

chiara delimitazione capsulare perché ci mancano le aree portali e quindi non è proprio un fegato normale<br />

Il carcinoma epatocellullare ha tutta una varietà da perdere il cervello, quello giovanile si chiama<br />

fibrolamellare o oncocitico perché ha uno stroma fibroso parallelo di fibre connettivali parallele e questi<br />

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