09.06.2013 Views

Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

perniciose o magaloblastiche. La sede principale della gastrite di tipo A è il corpo ed il fondo.<br />

L’evoluzione è rappresentata dall’atrofia gastrica; dove si determina questa aplasia è facile<br />

osservare aree di metaplasia intestinale. Guardate com’è interessante questa cosa; se le cellule<br />

staminali che stanno nello stomaco vedono che non c’è acido, si mettono a fare la mucosa<br />

intestinale. La metaplasia la riconosciamo per la presenza delle globet cell che sono cellule<br />

caliciformi che sono chiare perché sono piene di muco e questo muco si scioglie con i comuni<br />

processi di fissazione. Nelle zone in cui sono rimaste le ghiandole gastriche, non sono le ghiandole<br />

gastriche tipiche del fondo corpo, ma sono ghiandole gastriche più tipo piloro; per questo poi si va<br />

in contro ad una sorta di atrofia. Scompaiono quindi le ghiandole gastriche che hanno le cellule<br />

parietali e le cellule principali. IMMAGINE: qui vediamo un residuo di ghiandola con dei linfociti e<br />

qui si vede proprio bene perché questa parte di ghiandola è rimasta ancora, mentre qui no. Proprio<br />

la presenza di questi aspetti morfologici che si chiamano complessi linfoepiteliali, cioè vediamo<br />

cellule linfocitarie che erodono le ghiandole gastriche, è la spiegazione della patogenesi. LA<br />

GASTRITE C: questa incide molto. E’ coinvolta anche nei disordini alimentari, stress e così via. Si<br />

viene a creare un reflusso del succo biliare pancreatico dal duodeno nello stomaco. Voi sapete che<br />

queste sostanze che refluiscono sono basiche ed il piloro è abituato a sostanze acide, non basiche.<br />

Si determina quindi questa gastrite da reflusso e la sede principale è il piloro.. difficilmente arriva<br />

oltre perché riguarda proprio quel tratto di mucosa gastrica interessata dal reflusso. Alcuni<br />

chiamano la gastrite C anche gastrite chimica … ma tecnicamente non è proprio una gastrite<br />

perché elementi infiammatori ne vediamo pochissimi perché essendo una gastrite legata al<br />

reflusso, la mucosa cerca di reagire a questo evento patologico. Reagisce con un ispessimento della<br />

mucosa, le foveole si allungano quasi come un tentativo di difesa da questo succo alcalino; i vasi<br />

che vedete qui si congestionano e poi abbiamo una caratteristica peculiare di questa gastrite, che<br />

non si verifica in altre e cioè la muscolaris mucosae che in genere rappresenta il confine tra<br />

mucosa e sottomucosa, si arborizza all’interno della mucosa; percui trovare delle fibrocellule nella<br />

mucosa (confermandolo ad esempio con un marcatore delle fibrocellule muscolari come l’actina),<br />

insieme all’iperplasia e all’ispessimento con anche edema della mucosa, è un segno della gastrite<br />

cosiddetta chimica da reflusso. LA GASTRITE B: tende ad essere multifocale partendo dal piloro ma<br />

tendendo ad estendersi alla piccola curva e anche verso la regione del fondo. E’ la gastrite che per<br />

eccellenza è legata all’ Helicobacter Pylori. Dai dati possiamo desumere l’importanza di questo<br />

germe: è presente 20-40% della popolazione.. questa è l’incidenza globale, ma ci sono molte<br />

differenze geografiche; è implicato nel 90% delle gastriti croniche, nel 60% delle ulcere gastriche,<br />

nel 95% delle ulcere duodenali e, attraverso meccanismi di cui poi parleremo, è implicato nel 50%<br />

dei carcinomi gastrici e nei linfomi gastrici. La prima sede di localizzazione del germe è<br />

probabilmente il piloro; poi però tende a diventare multicentrico e questo è il motivo per cui<br />

l’endoscopista fa biopsie al piloro, al fondo, al corpo in modo da avere un quadro completo della<br />

colonizzazione. C’è un lavoro su Nature 2010 in cui si parla del fatto che, con la scoperta<br />

dell’America, abbiamo importato oltre alle patate ecc anche un ceppo di Helicobacter più forte<br />

(però già avevamo i nostri ceppi). L’aspetto più caratteristico dell’helicobacter è l’infiltrato<br />

granulocitario. Immagine: qui vedete la distruzione della mucosa gastrica ad opera dei granulociti<br />

evocati dal’ Helicobacter. C’è un parallelismo tra numero di Helicobacter (si chiama colonizzazione)<br />

e numero di granulociti. Con la colorazione GIEMSA l’HP si vede meglio. In linea di massima rimane<br />

scaricato da www.sunhope.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!