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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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tossicità di ogni farmaco e si ha maggior possibilità di colpire più cloni perché agiamo su più<br />

fronti.<br />

Tra le complicanze dobbiamo ricordare anche l’ipotiroidismo anche se rappresenta la<br />

complicanza più banale.<br />

GRAFICO: la linea blu segna l’incidenza di seconde malattie maligne e vedete come aumentano<br />

a distanza di molti anni, anche gli eventi cardiovascolari si comportano allo stesso modo<br />

mentre la recidiva del linfoma di Hodgkin ha un giro di boa a 5 anni.<br />

Quindi se non c’è una recidiva nei primi 5 anni, difficilmente ci potrà essere nel resto della vita<br />

però dobbiamo stare attenti per le complicanze di tipo cardiopolmonari e complicanze<br />

neoplastiche di altra natura.<br />

Siccome il linfoma di Hodgkin non ha una pre-cancerosi, così come tutti i linfomi, si è fatto un<br />

grosso sforzo per identificare lesioni che precedono lo sviluppo di un linfoma.<br />

Si parla di centri progressivamente trasformati. Che cosa vuol dire trasformati?<br />

Questo è un centro germinativo dove possiamo vedere che il mantello penetra all’interno del<br />

centro germinativo; quindi per centri progressivamente trasformati intendiamo la penetrazione<br />

di aree del mantello, della corona all’interno del centro germinativo. Questa condizione una<br />

volta si riteneva che fosse una pre-cancerosi evidente, oggi si è visto che è una pre-cancerosi<br />

molto debole nel senso che il rischio di sviluppare un linfoma di Hodgkin a predominanza<br />

linfocitaria varia da 0 fino al massimo al 5% (dipende dalle varie casistiche).<br />

GIUSEPPE MOSCATI<br />

Fu uno dei primi a Napoli ad interessarsi di linfoma di Hodgkin.<br />

LINFOMI NON HODGKIN<br />

Perché la slide lavori in corso? Perché a partire dagli anni ’70 con le rivoluzioni introdotte<br />

dall’immunologia, incominciò una rivoluzione dei linfomi che non è finita più.<br />

I linfoma non-Hodgkin hanno un’incidenza maggiore rispetto ai linfoma di Hodgkin.<br />

I linfoma non-Hodgkin si situano come incidenza al 5° posto tra le neoplasie maligne, ma come<br />

causa di morte scende molto cioè fino al 9-10°, ciò vuol dire che c’è stato un grande vantaggio<br />

sulla mortalità di questi linfomi che in genere sono più aggressivi rispetto ai linfomi di Hodgkin.<br />

Se noi vediamo le possibilità di ammalarsi di linfoma non-Hodgkin in rapporto all’età,<br />

vediamo che il rischio cresce con l’aumentare dell’età per cui la possibilità su<br />

100.000 casi arriva al 2-3% ed è un’incidenza ragguardevole. Dobbiamo però<br />

considerare un altro problema e cioè quello economico. Se guardiamo la spesa<br />

sanitaria per patologia, vediamo che i linfomi<br />

non-Hodgkin si situano al 4° posto ed è quasi vicino alla spesa per il polmone pur<br />

avendo un’incidenza molto inferiore perché i linfomi non-Hodgkin richiedono dei<br />

trattamenti continui, delle verifiche continue (TAC, RM, ecc) per vedere come sta<br />

andando avanti la malattia.<br />

CLASSIFICAZIONI DEI LINFOMI NON-HODGKIN<br />

Esistono vecchie classificazioni come RAPPAPORT, di cui non parliamo.<br />

I due pilastri fondamentali di questa classificazione sono stati un tedesco e un inglese negli<br />

anni ’75. Le loro classificazioni sono rimaste in piedi per molti anni e anche le nuove<br />

classificazioni risentono della loro impostazione.<br />

Per la prima volta nel ’75 loro introdussero il concetto di linfoma non-Hodgkin a cellule B e T.<br />

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