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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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marcatore ma non nella sbobbinatura, probabilmente l’avrò preso dalle slides, comunque volevo<br />

segnalarvelo).<br />

-Poi abbiamo cellule dendritiche site all’interno dei follicoli, cellule follicolari che sono a nucleo<br />

chiaro, con un citoplasma particolare, con dei prolungamenti diciamo, come in generale tutte<br />

queste cellule e che sono CD 23 + e hanno funzione di produzione proteine a funzione antiapoptotica.<br />

Sono importanti in quanto se noi in un linfonodo, a seguito di un processo patologico<br />

più o meno importante, vogliamo sapere dove si trovava il centro germinativo prima di tale<br />

processo, se facciamo il CD 23 ritroviamo la precedente sede di detto follicolo, e se saranno<br />

dispersi in qualche modo, disordinati nel contesto linfonodale, risaliremo al fatto che è accaduto<br />

qualche fenomeno che ha determinato questo sconvolgimento. Il centro germinativo è pieno di<br />

queste cellule.<br />

-Infine abbiamo le cellule interdigitate che partecipano al trasporto dei linfociti, per esempio verso<br />

i linfociti B, per la produzione poi di anticorpi.<br />

Per quanto riguarda poi la zona midollare del linfonodo, c’è in realtà poco da dire. E’ un’area<br />

prevalentemente B, ricca di vasi, e ricca di plasmacellule. La plasmacellula non esprime il CD 20 ma<br />

un suo marcatore specifico che è il CD 138.<br />

Cosa fa l’anatomopatologo quando è dinanzi ad un linfonodo?<br />

Innanzitutto deve scegliere il trattamento. Oggi la maggior parte degli antigeni resiste al<br />

trattamento in formalina-paraffina, che è il trattamento classico. Solo particolari antigeni non<br />

resistono a detto trattamento, bensì vengono denaturati e si deve dunque in questi casi congelare<br />

il linfonodo, ma questo oggi si verifica molto raramente;<br />

- C’è una morfologia tradizionale, che è alla base di tutto, ossia si procede all’osservazione del<br />

linfonodo.<br />

-Possiamo ricorrere ad indagini istochimiche, ad esempio è importante il reticolo, che ci da<br />

informazioni riguardo all’impalcatura ed in genere il reticolo in un linfonodo è un reticolo sottile.<br />

Già in base al reticolo possiamo distinguere leucemie e linfomi, in genere nel linfoma il reticolo è<br />

distrutto, mentre nella leucemia c’è una forma di sostituzione delle cellule che lo costituiscono.<br />

-Poi abbiamo l’immuno-istochimica, con la ricerca di tutti i marcatori prima visti ed anche altri;<br />

-Metodiche di ibridazione in situ ossia metodiche FISH;<br />

-l’analisi molecolare per particolari applicazioni;<br />

-oggi si va molto diffondendo la cito-fluorimetria sui linfonodi che è una metodica molto semplice,<br />

che prevede la possibilità di estrarre con una siringa i linfociti dal linfonodo, metterli nel citofluorimetro<br />

mediante anticorpi e avere già un’analisi quantitativa delle diverse popolazioni e<br />

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