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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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corrisponde al 70%. Altre possibilità sono:un corredo 3x se i 2 spermatozoi sono xx,oppure un<br />

xyy.In tutti questi casi abbiamo un aborto precoce. Quando invece la mola è diginica,cioè quando il<br />

corredo dell’uovo è diploide,può evvenire lo sviluppo fino al secondo trimestre di gravidanza,ma<br />

con gravi malformazioni. Quindi nella mola parziale il risultato è sempre una triploidia,mentre nella<br />

mola completa è una diploidia,perché in quest’ultima la cellula uovo è vuota.<br />

Il corio carcinoma nella metà dei casi si può manifestare dopo una mola vescicolare;in ¼ dei casi<br />

si può manifestare in seguito ad aborto,a gravidanza ectopica,o a una gravidanza normale.Quasi<br />

mai si sviluppa durante la gravidanza,molto spesso a distanza e in media dopo un anno,ma in<br />

alcuni casi anche dopo molti anni. In questo caso abbiamo delle emorragie,ma il parametro che ho<br />

sottolineato,che lo distingue dalle mole,è che non abbiamo villi,ma abbiamo grandi atipie. Questo<br />

tumore tende a dare metastasi. Il corio carcinoma gestazionale,ossia correlato alla gravidanza,<br />

anche se a distanza dalla gravidanza stessa risponde abbastanza alla chemioterapia, mentre il<br />

corio carcinoma extragestazionale non risponde bene alla chemioterapia. Con questa terapia<br />

chiamata MAC: metotrexate-actinomicina-clorambucile c’è una sopravvivenza a 5 anni superiore<br />

all’ 80% nel coiriocarcinoma gestazionale,che fino a poco tempo fa era impensabile. Questo è<br />

grossomodo l’aspetto,ossia una struttura molto emorragica. Come sapete questa formazioni hanno<br />

una straordinaria capacità di mettersi a contatto con i vasi e quindi è un tumore che tende ad<br />

embolizzare facilmente.<br />

Il tumore trofoblastico del sito d’impianto placentare è un tumore dei trofoblasti intermedi. Questi<br />

hanno una modesta secrezione di hcg,per cui il tumore,dal punto di vista clinico può restare un po’<br />

nascosto,anche se tende ad invadere i vasi.Si può presentare come un leiomioma,però un<br />

leiomioma che penetra nella parete,tanto è vero che in questi casi bisogna stare molto<br />

attenti,perchè se si fa un raschiamento uterino si rischia di facilitare la penetrazione in profondità di<br />

queste cellule trofoblastiche,al punto da rendere necessaria l’isterectomia. Questa situazione è<br />

resistente alla chemioterapia,ha un tasso di mortalità più basso,intorno al 20%. Queste cellule non<br />

sono cellule trofoblasti che né sinciziotrofoblastiche; presentano una debole positività per l’hcg.<br />

Placche e noduli della sede d’impianto lasciamoli stare. Quella invece che noi vediamo<br />

frequentemente è una complicanza della gravidanza,praticamente dopo il parto,si forma il<br />

cosiddetto globo di sicurezza,cioè la parete dell’utero si contrae,finiscono le emorragie,a volte con<br />

l’aiuto di farmaci che bloccano le arteriole.<br />

Può succedere però una metrorragia che persiste. Questo è legato ad un errore,che non sappiamo<br />

ancora perché avviene,le cellule trofoblastiche,anziché limitarsi ad infiltrare la parte deciduale<br />

dell’endometrio,vanno più in profondità nel miometrio,e si chiama reazione esagerata del sito<br />

d’impianto,il cui nome antico è quello di endometrite sinciziale.<br />

Anche questa è una sorpresa che può capitare sui giornali,perché l’ostetrico può non intervenire<br />

tempestivamente a fermare l’emorragia che può essere anche grave,vedete qua il miometrio come<br />

scaricato da www.sunhope.it

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