Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope
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TUMORI OVARICI<br />
I tumori ovarici sono terribili perché:<br />
- riguardano sempre un'età giovanile, adulta<br />
- non danno segni di se precoci, quindi li identifichiamo in uno stato più avanzato di sviluppo<br />
- sono tumori che hanno un'elevata mortalità<br />
In linea di massima le neoplasie benigne, che pure sono molto espresse, cioè l'80% dei tumori<br />
ovarici sono benigni prevalgono in un'età più giovanile mentre le forme maligne prevalgono in<br />
età più adulta però l'età media è di 45 anni quindi vuol dire che l'incidenza va dall'età quasi<br />
pediatrica, possiamo avere tumori anche a 15-16 anni, mentre è difficile avere tumori del<br />
genere dopo i 60 anni.<br />
La sintomatologia è tardiva, aspecifica, possiamo avere:<br />
- dissezione e dolore addominale però se abbiamo questo vuol dire che il tumore già è<br />
diventato grande<br />
- irregolarità mestruale<br />
- turbe urinarie, gastroenteriche ecc<br />
Il 75% dei casi viene identificato nello stadio III e IV che sono degli stadi avanzati.<br />
I fattori di rischio sono:<br />
- l'obesità. L'obesità è sempre correlata perché il tessuto adiposo non è un tessuto inerte, può<br />
produrre degli ormoni ed è esso stesso legato a problemi ormonali<br />
- contraccettivi orali, anche se alcuni sostengono che sono fattori protettivi, altri dicono che<br />
non sono fattori protettivi invece altri dicono che sono indifferenti<br />
- fattori genetici, come BRCA1 e BRCA2 che coinvolgono anche l’ovaio (ne abbiamo parlato<br />
nella mammella) e poi esistono altri fattori genetici che determinano un elevato rischio di<br />
carcinoma ovarico<br />
Abbiamo dei marcatori che si utilizzavano molto una volta, anche adesso si utilizzano, però<br />
sappiate che non esiste un marcatore assoluto.<br />
Tra i marcatori, molto noti sono i CA125, CA15-3, CA-72-4. Questi marcatori aumentano<br />
soprattutto in particolari tumori epiteliali dell’ovaio, mentre altri tumori, che sono la maggior<br />
parte dei tumori, hanno altri marcatori.<br />
Questa è la casistica della mortalità dell’American Cancer Society che è una valutazione<br />
globale.<br />
Come vedete la mortalità dei tumori dell’ovaio sta al quinto posto (nelle donne il polmone ha<br />
superato la mammella), al terzo posto c’è il colon-retto.<br />
L’ovaio incide per il 5%, però dovete calcolare che non è una neoplasia molto frequente<br />
rispetto ai polmoni quindi se incide per il 5% della mortalità, vuol dire che è un’elevata<br />
mortalità. Pensate che la mammella che è molto più frequente dell’ovaio, incide per il 15%.<br />
Se vedete l’andamento della mortalità in questo grafico che raggruppa i dati dal 1930 fino ai<br />
nostri giorni, vedete che l’ovaio ha una curva stazionaria e ciò vuol dire che è migliorata la<br />
sopravvivenza perché invece la mammella e il colon-retto hanno curve in discesa.<br />
Lo possiamo vedere meglio confrontando due annate e cioè 1991-2005. Il guadagno che c’è<br />
stato nella mortalità per il cancro ovarico in questi 15 anni è bassissimo e cioè 9,36%.<br />
Paragonate questo guadagno invece al guadagno che c’è stato nella mammella che è del 27%,<br />
al colon-retto dove arriviamo al 28%, ai linfomi non-Hodgkin che si avvicinano al 19% oggi<br />
l’hanno anche superato grazie alle nuove terapie.<br />
Diciamo che l’ovaio è uno di quei casi che ha registrato un miglioramento molto basso.<br />
LINEE DIFFERENZIATIVE DEI TUMORI OVARICI<br />
Vi ricordate che abbiamo parlato di un epitelio di superficie che deriva dall’epitelio celomatico,<br />
poi abbiamo parlato di uno stroma fibroso, poi abbiamo parlato delle cellule della granulosa e<br />
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