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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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Emostasi<br />

I processi coagulativi in condizioni normali tengono il sangue allo stato liquido mentre<br />

stimolano la formazione del coagulo in presenza di danno vasale.<br />

Il processo di emostasi in seguito ad un danno vascolare la linea della emostasi<br />

presenta più fasi:<br />

• I fase: vasocostrizione arteriolare dovuta ad un meccanismo neurogeno riflesso<br />

e da secrezione locale di endotelina<br />

• II fase: adesione ed attivazione delle piastrine con rilascio di alcuni granuli<br />

secretori che costituiscono il tappo emostatico<br />

• III fase: il fattore tissutale (o precoagulante) agisce sulle piastrine per attivare<br />

la cascata della coagulazione attivando la trombina A, che converte il<br />

fibrinogeno circolante in fibrina insolubile che va a depositarsi localmente.<br />

La fibrina e le piastrine cosi aggregate vanno a formare il tappo che può<br />

arrestare l'emorragia e prevenirne di ulteriori.<br />

Trombosi<br />

Formazione di masse solide che si possono formare nel cuore, nelle arterie, nelle vene<br />

e nei capillari a partire da elementi circolanti. Si spiega come una inappropriata<br />

attivazione del processo emostatico che si ha quando c'è formazione di coagulo di<br />

sangue in un vaso non danneggiato e quando si ha occlusione trombotica di un vaso in<br />

seguito ad un danno. La patogenesi è spiegata con la triade di Virchow dove c'è:<br />

1- danno endoteliale<br />

2- turbolenza o stasi del flusso sanguigno<br />

3- ipercoagulabilità del sangue<br />

I trombi possono svilupparsi nelle cavità cardiache ed in particolare a livello delle<br />

cuspidi valvolari e in tutti i vasi. La sede da cui hanno origine ne determina la forma.<br />

I trombi arteriosi sono originati da danno endoteliale, dove sono presenti turbolenze a<br />

livello per esempio della biforcazione del vaso e tendono a crescere in maniera<br />

retrogada rispetto al loro punto di attacco.<br />

Quelli formati nel cuore e nella aorta presentano laminazione dette “strie di zahn” che<br />

microscopicamente sono strati chiari costituiti da fibrina e piastrine, e da strati più<br />

scuri che sono costituiti da eritrociti. I trombi in queste sedi sono detti “murali”.<br />

• Trombi arteriosi sono in genere occlusivi e possono essere originati da una<br />

placca di aterosclerosi o altri danno vasali come nelle vasculiti o nei traumi. Si<br />

presentano con colorito grigiastro, sono friabili e sono costituiti da un reticolo<br />

irregolare di piastrine, fibrina, eritrociti e leucociti, che si presentano degenerati<br />

e per questo causano la friabilità.<br />

• Trambi venosi: causati da stasi, si espandono in direzione del flusso sanguigno<br />

e possono formare emboli. Portano ad occlusione del vaso e sono detti “trombi<br />

rossi” perchè contengono quantità di eritrociti maggiore a quelli arteriosi.<br />

La flebotrombosi origina prevalentemente dalle vene delle estremità inferiori e<br />

dalle valvole cardiache quando sono presenti endocarditi batteriche o fungine.<br />

In pazienti con ipercoagulabilità si sviluppano endocarditi trombotiche non<br />

batteriche e si ritrovano anche in pazienti con LES che possono sviluppare<br />

endocarditi verrucose, formando complessi antigene-anticorpo circolanti.<br />

Evoluzione del trombo:<br />

1. Fase di propagazione, dove il trombo accumula piastrine e fibrina provocando<br />

occlusioni vascolari<br />

2. Fase di embolizzazione quando il trombo si stacca ed arriva in altre sedi<br />

3. Fase di dissoluzione possono essere rimossi ed eliminati dalla attività fibrolitiche<br />

del vaso stesso, o possono andare incontro a organizzazione formando<br />

infiammazione e fibrosi. Possono anche essere inglobati a livello dello stesso<br />

vaso causando ispessimento dell'intima vasale.<br />

scaricato da www.sunhope.it

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