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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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ANATOMIA PATOLOGICA lezione del 30/11/10<br />

Prof. Rossiello<br />

Oggi parliamo dell’ovaio. L’ovaio, tra gli organi genitali, è sicuramente quello più complicato. La<br />

volta precedente abbiamo parlato dell’embriologia, ho cercato di semplificarvela quanto più<br />

possibile; l’embriologia è importante per capire alcune patologie che si ripercuotono su tutta la<br />

sfera genitale femminile. Dal punto di vista embriologico vi sono molte analogie con la sfera<br />

genitale feminile, almeno per un determinato periodo di tempo. Tutto comincia a livello della<br />

CAVITA’ CELOMATICA, una cavità che si forma precocemente già dopo poche settimane. Ecco<br />

(immagine), questa è la struttura dell’ovaio che è pochi centimetri(in gravidanza aumentano le<br />

dimensioni) dove vediamo una corticale, (qua vediamo una piccola cisti)e una midollare che è fatta<br />

da uno stroma particolare perché può fare di tutto; poi c’è l’ilo che è questa parte vicino alla tuba<br />

che è la parte dove ci sono i vasi, la rete ovarii. Cosa succede in questa cavità celomatica? Vi<br />

risparmio tutti i meccanismi molecolari e genetici, vedete che tutto deve procedere con dei<br />

meccanismi di precisione di tipo svizzero. C’è infatti una certa frequenza di malformazioni genitali,<br />

soprattutto dell’utero (utero bisettato, utero bicorne ecc). Comunque nella maggior parte dei casi<br />

questo meccanismo funziona perfettamente. Allora, dal sacco vitellino,( che molti di voi pensano<br />

sia una membrana, un sacchetto) in particolare dalla faccia ventrale, incominciano a migrare delle<br />

cellule, che sono cellule germinali primordiali, cioè quelle che andranno a formare gli ovociti; esse<br />

fanno una migrazione enorme, e dove si vanno a posizionare? Si vanno a posizionare sulle creste<br />

genitali. In questa cavità(immagine), si formano due creste, in realtà tre, solo che quella centrale<br />

andrà a formare una parte dell’intestino. Queste due creste sono chiamate le creste genitali. Da<br />

queste creste, voi vedete una struttura qui che è quasi simile ad un tubulo con un occhiello finale,<br />

ecco questi sono i dotti paramesonefrici(poi vedremo cosa sono). Andiamo avanti: queste piccole<br />

cellule bianche, sono le cellule che vengono dal sacco vitellino. Queste cellule si vengono a<br />

posizionare alle spalle, cioè un po’ dietro alla cresta genitale, il connettivo incomincia a proliferare<br />

e si forma lo stroma ovarico che dovrà accogliere le cellule germinali primordiali che diventeranno<br />

ovociti. Cosa succede poi? Si forma un’incisura, un’invaginazione a livello delle due creste, una di<br />

qua e una di là; l’ epiltelio invaginato si chiama “mulleriano”, perché da questo epitelio<br />

deriveranno gli organi genitali, cioè deriverà la vagina, la tuba, l’utero e così via. Un'altra struttura è<br />

il dotto mesonefrico o “wolfiano”a forma di S, da cui deriverà l’abbozzo renale; questo spiega la<br />

vicinanza con l’ovaio e certi residui wolfiani a volte possono rimanere nell’ovaio. Tutta questa<br />

struttura (immagine) è rivestita dall’epitelio celomatico che è importantissimo perché una parte<br />

andrà a rivestire l’ovaio, il resto formerà il mesotelio. Vediamo un’immagine ingrandita: ecco qui<br />

vediamo questa invaginazione con l’epitelio mulleriano da cui prenderà origine utero, vagina tuba,<br />

mentre quest’altra struttura è il dotto tagliato di trasverso che si chiama anche wolfiano. Questo<br />

epitelio celomatico di rivestimento può mostrare nell’adulto tutta una serie di<br />

metaplasie( metaplasia sierosa, ciliare, endometroide, mucoide e una tradizionale che solitam si<br />

trova nelle vie urinarie)probabilmente sempre per un contatto embriologico con organi circostanti.<br />

Questo è l’ilo ovarico, queta è la rete ovarii che è molto simile nella sua struttura alla rete testis.<br />

Andiamo avanti: questa è la dinamica ciclica del follicolo. Ci sono le cellule germinali primordiali;<br />

scaricato da www.sunhope.it

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