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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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deputate alla sintesi dei pezzi di DNA mancanti del telomero. Queste telomerasi agiscono in maniera molto<br />

complessa(ma non ve ne parlo). Si è visto che le cellule della linea germinale (cioè gli spermatozoi nell’uomo<br />

e gli ovociti nella donna)sono ricchissimi di telomerasi, così come le cellule staminali, le cellule embrionali e<br />

le cellule maligne nel 99% dei casi, questo ci spiega questa grande capacità re plicativa che hanno queste<br />

cellule. Nella cellula somatica adulta, invece, la telomerasi è poco espressa. Vedete c’è una differenza<br />

profonda che ci dà lo spunto per una nuova strategia terapeutica del cancro.<br />

Adesso ci fermiamo per fare un discorso un po’ più ad ampio raggio. Abbiamo analizzato tutti questi<br />

fenomeni, adesso ci rendiamo conto che tutti questi fenomeni sono pezzi di un mosaico più complesso.<br />

Questi sono i due numeri delle riviste di “science”del 2000 e del 2001 in cui, con una certa concorrenza,<br />

veniva riportata la conclusione del cosiddetto “progetto Manattan”cioè la caratterizzazione del DNA umano.<br />

Quando avvenne questo si gridò finalmente ad un’epoca nuova della medicina; bhè, questo non è niente di<br />

nuovo. Voi non lo sapete, ma già verso la fine dell’800 il medico si credeva onnipotente, e se non riusciva a<br />

concludere niente, si diceva che era solo questione di tempo. La scienza può spiegare il “come”, ma mai il<br />

“perché”. Ecco la teoria dell’ultimo vagone, cioè non si riesce mai ad arrivare alla motrice, perché il big ben<br />

sì, ma chi ha premuto il grilletto? il brodo primordiale sì, ma chi è che è stato il dado? Ecco imparate che<br />

nella ricerca si oscilla tra l’ottimismo e la depressione, si fa un po’ sta ginnastica (che poi è la ginnastica che<br />

si fa anche nella vita!). Comunque, per mostrarvi delle realtà molto complesse c’è chi adopera un’orchestra,<br />

uno spartito musicale, ma non si presta bene. Diciamo che il DNA in un sistema ferroviario corrisponde ai<br />

binari, allora noi avevamo conosciuto tutta la rete ferroviaria, ma dovevamo conoscere il percorso dei treni,<br />

quindi sapere dove vanno. Poi abbiamo saputo che ci sono anche gli scambi, che un binario può essere<br />

morto e un binario può essere molto attivo; nasce così l’epigenetica. L’epigenetica sono tutte quelle<br />

alterazioni funzionali che possono determinare l’espressività o il silenzio( cioè il gene ci stà però non è<br />

espresso; non è espresso significa che è presente però non funziona). Si arriva poi ad una cosa che fa<br />

mettere le mani nei capelli, la cosiddetta “post-genomica”che si è aperta un po’ più di un anno fa perchè si è<br />

visto che, in fin dei conti, per avere un’idea del traffico ferroviario, sì ci stanno i binari, ma ci stanno anche i<br />

rapporti fra i vari treni, le coincidenze da rispettare, la cooperazione tra i vari capistazione, tutta una serie di<br />

problemi che sono di una complessità enorme, tanto è vero che c’è ancora chi è convinto che si può fare<br />

una diagnosi basandoci su un gene: è una stupidaggine perché se voi avete già studiato queste cose, sapete<br />

che, nel cancro, non c’è nessuna caratteristica molecolare-genetica che ci possa far fare diagnosi, tranne che<br />

non si parli di malattie genetiche, ma anche lì ci sarebbe da discutere. Non so se vi sono chiari questi tre<br />

compartimenti. È nato anche il problema di definire che cos’è quest’era post genomica, si parla anche di<br />

“proteomica”, perché? Se andiamo a fare un confronto, il numero delle proteine è almeno tre volte in più<br />

del numero dei geni, anche perché il dogma “un gene,una proteina” è saltato! Esiste anche una<br />

“trascrittomica” che è quella che studia i fattori di trascrizione perché, in effetti il gene ci può stare, può<br />

essere mutato quanto volete voi, i geni oncosoppressori sono sottratti, non c’è capacità di trascrivere. Poi<br />

c’è l’interazione tra i geni: i cosiddetti “microarray”. Ovviamente se io dovessi fare una diagnosi con un<br />

microarray nella regione campania, dopo una decina di diagnosi io mi mangerei già tutto il bilancio della<br />

regione campania!!<br />

A questo punto si parla di un “effetto Rashomon”,eeh, quando voi ancora dovevate nascere, i vostri genitori<br />

non si erano ancora sposati, uscì questo film giapponese che fece epoca. Quindi che cosa fa il microarray? Il<br />

microarray fotografa tutti geni che sono attivi in quel momento(perché non è importante il singolo gene, ma<br />

l’insieme di quelli che sono attivi in quel momento), in modo da avere un’idea complessa della situazione.<br />

Voi capite come fare ricerca oggi, è qualcosa di terribile perché implica non solo la biologia, la chimica ma<br />

anche l’ingegneria, il computer, perché per fare queste palline(del microarray)di tutti i colori ci vuole<br />

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