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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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uno in età più avanzata;invece dai risultati dei dati raccolti nei registri tumori italiani riscontriamo un<br />

picco tra i 50 e i 70 anni; la curva comincia a salire dai 30-35 anni in su. Ci sono anche cancri più<br />

giovanili,e il tal caso esiste l’ereditarietà. Nel 10% dei casi infatti esiste una predisposizione<br />

genetica ereditaria,e quando si trasmette di generazione in generazione,c’è sempre una maggiore<br />

precocità. Questi sono i dati dell’Istituto Superiore di Sanità che dimostrano che sia tra i 45 e i 64<br />

anni e sia dopo i 65 anni sta sempre in testa la mammella. Per quanto riguarda la mortalità e<br />

l’incidenza,vedete,in totale, in una vita da 0 a 84 anni c’è 1 possibilità su 9 di prendere un cancro<br />

alla mammella per tutte le donne,quindi si può comprendere l’interesse per questo tipo di cancro.<br />

Più aumenta l’età,più aumenta anche la mortalità.<br />

Questo è un grafico per le regioni d’Italia. In Campania per esempio si registrano circa 3000 casi<br />

all’anno. Un tasso grezzo risulta tra i più bassi,cioè 99 su 100000,sarà vero?perchè già vi ho<br />

spiegato che diversi ospedali non inviano i dati e non hanno nemmeno il registro tumori,per cui ci<br />

dobbiamo fidare dei dati parziali; mentre abbiamo regioni come il Piemonte dove questo tasso è<br />

182/100000,quindi molto molto elevato.<br />

Vi risparmio tutta la storia naturale del cancro della mammella perché in effetti già abbiamo fatto<br />

una parte generale,ma in effetti sappiamo che ci sono tutta una serie di cose che noi già abbiamo<br />

visto,dall’attività telomerasica,la ciclina ,le caderine e cosi via,quello su cui mi soffermo sono le<br />

forme ereditarie che rappresentano il 5-10% di tutti i cancri della mammella e sono legate<br />

soprattutto a mutazioni dei geni BRCA-1 e BRCA-2,come mi è successo nel caso di una<br />

studentessa,infatti anche la sorella aveva una lesione. Lei fu sottoposta ad una mastopatia<br />

bilaterale della mammella e il caso fu risolto.<br />

I tumori epiteliali maligni della mammella.<br />

Questa è una sintesi,perché ci sono una marea di forme,ogni anno escono 7, 8 forme<br />

nuove,perché c’è un interesse pazzesco su questo tumore della mammella.. I carcinomi in<br />

situ,allora abbiamo già visto il lobulare,il duttale,il papillare, ovviamente il duttale fa la parte del<br />

leone perché è il 5% di tutti i tumori maligni,il lobulare il 2%.il papillifero è molto raro perché è<br />

meno dell’1%. Per quanto riguarda i carcinomi invasivi,il carcinoma duttale rappresenta il 70-72%<br />

dei casi di tumori maligni. Vi ricordo che qua c’è una sigla: NOS che significa “not otherwise<br />

specified”,cioè lo chiamano duttale perché ha delle precise caratteristiche però può assumere<br />

aspetti molto vari. Poi abbiamo un carcinoma lobulare che riguarda un 12%dei casi,il carcinoma<br />

tubulare il 3%, il carcinoma mucoide, e il carcinoma midollare l’1%. Si chiama midollare un<br />

cancro,a prescindere da quello della tiroide che rappresenta un caso particolare perché è un<br />

carcinoma neuroendocrino, ma quando diciamo midollare non intendiamo un carcinoma<br />

neuroendocrino,ma midollare vuol dire povero di stroma,che assume consistenza midollare,cioè<br />

quasi gelatinosa,molle. Poi abbiamo altre varietà di cui parliamo proprio per cenno, e poi abbiamo<br />

scaricato da www.sunhope.it

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