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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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connettivale,si deformano,si sagomano le une con le altre,per cui assumono irregolarità<br />

nucleari,delle atipie. Questo è un fenomeno che si realizza sempre quando una cellula si trova in<br />

situazioni di agonia tenta di moltiplicarsi,quasi a voler conservare la vita. Questa è una cosa che<br />

sanno bene gli esperti di diagnostica intraoperatoria,perché per esempio se io faccio una diagnosi<br />

intraoperatoria di lesione cerebrale e non conosco il problema,molto spesso nei tumori cerebrali<br />

sono molto importanti le figure mitotiche,nel pezzo congelato queste cellule vanno in mitosi,e<br />

quindi mi trovo un numero di mitosi sproporzionato alle atipie del tessuto legato proprio a questa<br />

situazione di sofferenza. Questa sofferenza di queste cellule,poi si traduce in atipie,perché cercano<br />

di moltiplicarsi,probabilmente è difficile anche moltiplicarsi una situazione in cui stanno una<br />

addosso all’altra e quindi si deformano,anche il materiale nucleare si disperde e nascono tutta una<br />

serie di problemi. Vi ho spiegato questa dinamica non per un fatto accademico,ma perché può<br />

essere causa di un errore diagnostico.<br />

Questi sono dei dati che ci provengono dall’ American Cancer Society nel 2008,e questo riguarda<br />

la mortalità per cancro,e vedete che la mortalità per tumore della mammella negli ultimi anni si è<br />

ridotta e questo è indicativo di successo della terapia. Vediamo invece dal punto di vista<br />

dell’incidenza e della mortalità,vedete, per quanto riguarda l’incidenza nella femmina la mammella<br />

è al primo posto,perché da solo il cancro della mammella rappresenta il 26% di tutti i tumori maligni<br />

che si possono manifestare;per quanto riguarda la mortalità però la mammella scende al secondo<br />

posto,perché sale al primo il polmone. Quindi il polmone,pur avendo una minore incidenza,ha una<br />

mortalità maggiore rispetto alla mammella e questo vuol dire che il trattamento del carcinoma<br />

mammario ha riscontrato dei progressi che non si sono registrati nel carcinoma polmonare.<br />

Questo è il tasso grezzo di questa associazione nazionale dei registri,registrato per paese. In Italia<br />

ci situiamo vicino alla media che è 109 casi per 100000 abitanti per anno. In paesi come la Grecia<br />

e l’Irlanda l’incidenza è minore,perché anche per il cancro alla mammella ci sono dei fattori<br />

protettivi,cioè l’allattamento al seno,la gravidanza precoce ecc. Anche in Spagna l’incidenza è<br />

abbastanza bassa,mentre ci sono dei paesi come la Svezia,il Belgio,la Danimarca dove l’incidenza<br />

è maggiore che in Italia. È molto interessante uno studio fatto un po’ di tempo fa,dove alla base<br />

della storia naturale del cancro alla mammella non c’è solo un fattore razziale,ma ci sono anche<br />

delle abitudini. In America fu fatto uno studio sulle donne giapponesi. In Giappone c’è una bassa<br />

incidenza di cancro della mammella,ma se le donne giapponesi si trasferiscono in America,questa<br />

incidenza cambia e aumenta molto,avvicinandosi a quella americana. Già nella prima generazione<br />

c’è un aumento,nella seconda poi quasi si eguaglia all’incidenza americana che è più alta che in<br />

Europa. Questo vuol dire che indubbiamente c’è una predisposizione genetica,ma l’incidenza è<br />

anche legata ad abitudini di vita.<br />

Per quanto riguarda l’età di incidenza,per alcuni autori ci sono due picchi:uno in età giovanile ed<br />

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