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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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giganti, plurinucleate, miste a linfociti e in questi buchi, ci sono altre sostanze dentro miste a<br />

sostanze oleose; può succedere di avere mastiti granulomatose anche per altre cause, anche in<br />

gravidanza, per esempio, perché in gravidanza fuoriesce del latte, si rompe qualche dotto e si può<br />

avere una reazione granulomatosa, anche per batteri e potete ancora vedere cellule giganti e<br />

osservate questi corpi all’interno di queste cellule giganti, questi si chiamano corpi asteroidi, perché<br />

hanno un nucleo centrale con dei filamenti, in passato si dava molta importanza a questi corpi che<br />

ritroveremo in un’altra patologia; ci può essere una mastite granulomatosa anche nelle aree<br />

adiacenti al cancro, però questo succede raramente e a volte il processo ma stitico può mascherare<br />

la presenza del cancro, raramente succede, e poi ci sono mastiti granulomatose da altre cause.<br />

Steatonecrosi: qui vedete l’aspetto mammografico con aree di varia densità, cistiche, ma non sono<br />

aree cistiche, piuttosto aree di necrosi; può essere associato anche a delle calcificazioni che voi<br />

vedete qui, vedete ancora cellule giganti e la necrosi del tessuto adiposo, che a volte assume un<br />

aspetto membranoso perché resta solo la membrana della cellula, non si vede più il nucleo perché la<br />

cellula è andata in necrosi.<br />

La lobulite linfocitaria sclerosante è caratterizzata d aqueste cuffie di linfociti che circondano i dotti<br />

e i lobuli; il problema nasce perché c’è un tipo di linfoma che fa pure questo pattern, ne parleremo.<br />

Si sa che questa è una patologia autoimmunitaria e gli infiltrati che conosciamo sono fatti da<br />

linfociti e plasmacellule e talora, a testimonianza di una forte sollecitazione immunitaria, troviamo<br />

anche i follicoli linfocitari secondari, quelli che solitamente troviamo nei linfonodi.<br />

La malattia fibrocistica,anche,è diffusissima, nelle casistiche settorie questa patologia incide per il<br />

60%, nelle casistiche cliniche per il 30%, l’età di massima incidenza è tra i 25 e i 45 anni.La<br />

diffusione di questa patologia ci rende consapevoli anche di un problema: intervento o non<br />

intervento? Dipende dai casi. La malattia fibrocistica non è considerata un fattore di rischio del<br />

cancro, ma bisogna dire che la stessa, però non esclude la presenza di un cancro all’interno, per cui<br />

l’interpretazione di un quadro mammografico di un cancro insorto su mastopatia fibrocistica è<br />

molto più problematico. Dal punto di vista clinico, la paziente stessa avverte delle cisti e delle<br />

noularità mammarie, la cisti è più molle, si riconosce, il nodulo è più forte perché corrisponde alla<br />

fibrosi; avvertirà anche dei cambiamenti in rapporto al ciclo mestruale, perché vi ho detto che gli<br />

estrogeni e il progesterone condizionano, per cui avvertirà un senso di tensione mammariain<br />

coincidenza con il ciclo e addirittura le cisti possono modificare le loro dimensioni in rapporto al<br />

ciclo mestruale e molto spesso sono bilaterali; ovviamente, questa bilateralità insieme agli altri<br />

segni clinici ci fa capire che è una mastopatia fibrocistica, quindi se si fa lo screening, l’avere una<br />

mastopatia fibrocistica non è una condizione per includere e seguire le pazienti con un maggiore<br />

follow-up, ma seguono gli screening comuni, con il solo problema che questa patologia di fondo<br />

può mascherare altre situazioni, talora troviamo foci di calcificazioni, spesso c’è di fondo un<br />

iperestrogenismo; in genere, poi, questa sintomatologia tende a scomparire durante la menopausa e<br />

ciò conferma che c’è un rapporto di retto con l’iperestrogenismo. Voglio chiarirvi questa patologia<br />

perché dai libri non si capisce bene; e ve la voglio rappresentare con un ombrello: la malattia<br />

fibrocistica è un modello base, quali sono le altre categorie? Le cisti semplici, delimitate da un<br />

epitelio sieroso;le cisti apocrine (sapete che la secrezione apocrina avviene per decapitazione) che<br />

normalmente nella mammella non ci sono;la fibrosi, che contribuisce a dare queste modularità e poi<br />

l’adenosi, ovvero una iperplasia dei lobuli e delle strutture duttali; queste fanno parte del modello<br />

base, ci può, poi, essere infiammazione, calcificazione. Sotto questo ombrello, poi, abbiamo altri<br />

tipi di lesioni che possono far parte di un quadro di mastopatia fibrocistica come avviene spesso o,<br />

addirittura, più raramente possono venire da sole, senza far parte del quadro della mastopatia<br />

fibrocistica, possiamo avere, quindi, lesioni iperplastiche e canceromatose che possono essere<br />

frequentemente associate alla mastopatia fibrocistica o venire da sole; infatti vedete che tutte le<br />

lesioni stanno sotto lo stesso ombrello, ma queste (lesioni iperplastiche e canceromatose) stanno ai<br />

margini perché possono anche venire da sole.<br />

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