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Sbobinature complete Anatomia Patologica - SunHope

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emorragiche o necrotiche legate all’invasività di questi tumori. Le masse sono polipoidi e<br />

coinvolgono precocemente sia l’endometrio che il miometrio; ha una strutturazione che noi<br />

definiamo bifasica perché notiamo aree epiteliali atipiche cioè tipo adenocarcinoma e anche lo<br />

stroma è maligno, quindi bifasico perché notiamo cellule fusate maligne e cellule epiteliali maligne.<br />

Lo chiamiamo mulleriano ( però questo è qualcosa che ha sempre a che fare con le cellule<br />

staminali) perché l’epitelio mulleriano ( cioè quello da cui deriveranno tutti gli organi genitali) ha in<br />

sé la capacità di differenziarsi, come vedremo. sia in tessuto mesenchimale, sia in tessuto epiteliale.<br />

La componente stromale può anche fare qualche scherzo, può addirittura dare cartilagine, per cui<br />

possiamo trovare aree di condrosarcoma, osteosarcoma, leomiosarcoma, rabdomiosarcoma, è un<br />

tumore che può dare qualsiasi cosa, soprattutto nella componente stromale; è ovvio che trovandoci<br />

un quadro così eterogeneo, chi non lo conosce può restare molto perplesso per la sua complessità.<br />

Esprime CD10, nelle aree epiteliali esprime la citocheratina, in quelle mesenchimali esprime la<br />

vimentina, tutte queste caratteristiche sono bifasiche perché ci fanno comprendere che ha una<br />

componente epiteliale e una mesenchimale maligna. Esistono anche varietà, ad esempio:<br />

adenosarcoma, significa che la componente ghiandolare è normale o quasi – comunque non<br />

neoplastica- e la componente fibrosa è maligna e si chiama adenosarcoma, non tumore misto perché<br />

la componente ghiandolare è benigna; l’adenofibroma è la sua varietà benigna in entrambe le<br />

componenti, epiteliale e mesenchimale, quindi tumore mulleriano misto ma benigno.<br />

[IMMAGINE]Tumore mulleriano misto maligno. Vedete la componente ghiandolare atipica,<br />

maligna e il sarcoma, fatto di cellule atipiche: la coesistenza delle aree mesenchimali maligne ci a<br />

fare diagnosi di tumore mulleriano misto. Addirittura possiamo trovare nello stroma delle cellule<br />

che si differenziano in senso di cellule muscolari striate, ad esempio la mioglobina è un marker del<br />

tessuto muscolare striato, quindi tipo rabdomiosarcoma.[IMMAGINE]Questo è l’adenosarcoma<br />

perché voi vedete la componente ghiandolare pressappoco normale perché somiglia all’endometrio,<br />

è questa [mesenchima]che è la componente atipica;[IMMAGINE]E poi l’adenofibroma in cui sono<br />

tutte e due normali, sia la componente epiteliale, sia quella stromale che tende ad assumere un<br />

andamento polipoide.<br />

LEIOMIOMI<br />

Questi sono i tumori più frequenti. E’ un tumore che può avere localizzazione varia e, a seconda di<br />

questa, abbiamo una sintomatologia corrispondente. Abbiamo il leiomioma sottosieroso che sta<br />

all’esterno perché l’utero è rivestito da una membrana sierosa, sta quasi all’esterno e dà meno<br />

fastidio pur raggiungendo dimensioni voluminose; io ho visto leiomiomi grandi come un feto<br />

meravigliandomi di come l’organismo si adatti, perché un leiomioma di queste dimensioni<br />

determina tutta una serie di sconvolgimenti soprattutto a livello intestinale perché è una massa<br />

enorme che preme sulle anse intestinali, quindi può determinare fenomeni di stipsi di vario tipo<br />

quando raggiunge queste grosse dimensioni; abbiamo invece l’intramurale che sta nello spessore del<br />

miometrio e può determinare, poiché ostacola le arteriole spirali, le metrorragie e quindi dà segni di<br />

sé, così come metrorragie le può dare il sottomucosale che si trova subito sotto l’endometrio,<br />

potendo dar luogo anche ad ulcerazioni e può succedere che a furia di erniare in superficie si<br />

distende nella cavità. E’ un tumore che parte dall’alto, si estende, dovendo crescere, nella cavità che<br />

trova davanti e si chiama in questo caso mioma nascens perché sembra nascere dalla cervice invece<br />

no, la sua radice è più in alto. Il leiomioma colpisce in oltre il 40% di donne di età maggiore ai<br />

50anni, le casistiche autoptiche però ci dicono che è difficile trovare un cadavere che non abbia un<br />

leiomioma per cui probabilmente è molto più diffuso, solo si tratta di leiomiomi che non hanno dato<br />

fastidio, le dimensioni possono essere variabili, qui sono descritte indagini molecolari di questi geni<br />

HMGIC, HMGIY che però hanno scarsa importanza perché si tratta di tumori benigni, una<br />

degenerazione maligna è eccezionale, pensare che un leiomioma possa diventare un leomiosarcoma<br />

è molto difficile; quindi il leiomioma è una lesione benigna che impone il trattamento chirurgico in<br />

determinati casi, quando per la sede può determinare metrorragie o altro, quando si tratta di una<br />

donna giovane che voglia avere figli; a volte si può fare l’intervento in laparoscopia se è esterno, o<br />

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