09.06.2013 Views

Un Congresso per lo sviluppo della Podologia nel Mondo - AIP

Un Congresso per lo sviluppo della Podologia nel Mondo - AIP

Un Congresso per lo sviluppo della Podologia nel Mondo - AIP

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

di i<strong>per</strong>correzione che provoca i<strong>per</strong>pressione dando<br />

punti di do<strong>lo</strong>re, ischemia,rossore,eccesso di un<br />

piano inclinato che supina il medio-retro piede che<br />

può varizzare l’avampiede.<br />

Altezza: è molto variabile in funzione all’obiettivo teraupetico.<br />

Può essere utilizzato come elemento fisio<strong>lo</strong>gico<br />

o può dare una correzione di vari mm in<br />

base alla pato<strong>lo</strong>gia che il paziente presenta.<br />

Funzione: supporta la volta plantare , raccogliendo le<br />

principali strutture ossee mediali che la compongono.<br />

In funzione del problema del paziente, viene usato<br />

con fine di contenzione, scarico e/o correzione.<br />

Figura 7 - arco <strong>lo</strong>ngitudinale interno<br />

2. Estensione di morton/prolunga funzionale<br />

del primo raggio<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: questo sostegno inizia alla fine dell’arco<br />

<strong>lo</strong>ngitudinale interno e si allarga fino alla zona subcapitale<br />

del primo metatarso. Può prolungarsi fino<br />

alla falange prossimale dell’alluce e, incluso, fino<br />

alla fine del primo dito immobilizzando<strong>lo</strong> completamente.<br />

Funzioni: utilizzato principalmente in pazienti con alluce<br />

rigido.<br />

Realizzazione<br />

L’ortesi plantare in polipropilene viene realizzata come<br />

qualsiasi altra ortesi termoformabile. Dopo la realizzazione<br />

del calco, si pone il materiale in un forno fino a<br />

render<strong>lo</strong> mo<strong>della</strong>bile (180°) e, in seguito, viene posto<br />

sul calco <strong>nel</strong>l’estrusore. <strong>Un</strong>a volta raffreddato, si elimina<br />

il materiale in eccesso con un macchinario adeguato,<br />

e successivamente sgrossato alla mola. Infine,<br />

vengono applicati i sostegni in base alle pato<strong>lo</strong>gie del<br />

paziente. Bisogna ricordare che l’ortesi plantare in polipropilene<br />

viene sempre realizzata in ¾ in quanto deve<br />

lasciare indisturbato l’avampiede durante la deambulazione<br />

<strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere la libertà d’azione delle dita <strong>nel</strong>la<br />

fase propulsiva.<br />

Conclusioni<br />

Dopo aver testato e valutato <strong>per</strong>sonalmente la realizzazione<br />

di questo tipo di ortesi plantare, possiamo<br />

affermare che la lavorazione è facile e ve<strong>lo</strong>ce, mentre<br />

dal punto di vista biomeniccanico è in grado di correggere<br />

le diverse pato<strong>lo</strong>gie podaliche, oltre ad essere<br />

un plantare leggero e flessibile in grado di distribuire<br />

uniformemente le forze agenti sul piede. n<br />

SITOGRAFIA<br />

www.wikipedia.it<br />

www.footclinic.it<br />

pslc.ws/italian/pp.htm<br />

Figura 8 - estensione di Morton<br />

MEDICINA<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!