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TRASCRIZIONE


Il DNA funziona da stampo per la sintesi di molecole di RNA.<br />

In questo modo l’informazione genetica<br />

diventa direttamente utilizzabile per la cellula<br />

Capac<strong>it</strong>à di esprimersi dell’informazione genetica<br />

DOGMA CENTRALE<br />

DNA<br />

(linguaggio chimico=nucleotidi)<br />

RNA<br />

(linguaggio chimico=nucleotidi)<br />

PROTEINE<br />

(linguaggio chimico=aminoacidi)<br />

TRASCRIZIONE<br />

TRADUZIONE


mRNA:<br />

porta l'informazione per la sintesi di una determinata proteina.<br />

tRNA:<br />

molecola adattatrice - ogni tRNA è specifico per il trasporto di un<br />

determinato aminoacido – converte sequenze di nucleotidi in sequenze di<br />

amminoacidi<br />

Ribosoma:<br />

INTERAZIONE TRA mRNA, tRNA e RIBOSOMI<br />

officina che permette il corretto appaiamento tra mRNA e i diversi tRNA e<br />

partecipa attivamente alla formazione della catena proteica.


Nel piano: il filamento 5'→3' assume una forma detta a quadrifoglio<br />

-zone a bracci in cui le basi sono appaiate<br />

-anse senza appaiamento per basi modificate post-trascrizionalmente<br />

Iniziando dal 5‘:<br />

- ANSA D: vi si lega l'enzima aminoacilsintetasi specifico per legare un<br />

determinato aminoacido al suo tRNA.<br />

- ANSA dell'ANTICODONE: contiene una tripletta complementare e antiparallela<br />

al codone che sull'mRNA codifica per un determinato aminoacido.<br />

- Un'ansa variabile<br />

STRUTTURA MOLECOLARE DEL tRNA<br />

- ANSA del TϕC (ϕ=pseudouracile): necessaria per il legame tra il tRNA e rRNA 5S<br />

presente nella subun<strong>it</strong>à grande del ribosoma.<br />

Il tRNA termina al 3' con un codone CCA<br />

(aggiunto postrascrizionalmente)<br />

a cui viene legato l'aminoacido specifico di quel<br />

tRNA.


Il tRNA nello spazio si ripiega in una struttura detta a L rovesciata dove<br />

rimangono bene accessibili l'ansa dell'anticodone e l'aminoacido<br />

legato.


Esempio di reazione di legame dell'aminoacido al tRNA<br />

aminoacilsintetasi leu (specifico per leucina)<br />

tRNA + LEUCINA+ ATP tRNA LEU + AMP+P+P<br />

(energia)<br />

L'aminoacido con il suo gruppo carbossilico (-COOH)<br />

si lega all'-OH del C 3 del ribosio del nucleotide (A) al<br />

3' del tRNA.<br />

Le aminoacil-sintetasi sono 20 una per ogni<br />

aminoacido.<br />

Ognuna trasferisce un AA diverso sul rispettivo tRNA.<br />

I tRNA sono più di 20 (circa 30-40 in procarioti e<br />

anche 50 in Eucarioti) per cui ad alcuni aminoacidi<br />

corrisponde più di un tRNA.


STRUTTURA MOLECOLARE DEL RIBOSOMA<br />

Il ribosoma ha una struttura molecolare complessa formata da rRNA e<br />

proteine ribosomiali.<br />

In eucarioti gli rRNA vengono prodotti nel nucleolo (tranne il 5S<br />

prodotto nel nucleo) dove entrano anche le proteine ribosomiali<br />

prodotte nel c<strong>it</strong>oplasma che si assemblano con i rispettivi rRNA per dare<br />

i ribosomi.<br />

In procarioti tutto ciò avviene nel c<strong>it</strong>oplasma.<br />

I ribosomi procariotici sono più piccoli dei ribosomi eucariotici.<br />

Le differenze tra ribosomi procariotici ed eucariotici sono dovute al<br />

numero e alle grandezze diverse degli rRNA e al numero e alle<br />

grandezze diverse delle proteine.<br />

I ribosomi sono formati da due subun<strong>it</strong>à (piccola e grande) che si<br />

assemblano solo al momento della traduzione (le due subun<strong>it</strong>à<br />

ribosomiali si assemblano e diventano funzionali solo in presenza di<br />

mRNA).


c<strong>it</strong>oplasma<br />

Proteine del<br />

ribosoma<br />

Nucleo<br />

nucleolo<br />

Assemblaggio del ribosoma<br />

c<strong>it</strong>oplasma<br />

Pori nucleari


S<strong>it</strong>o A per l’aminoacil-tRNA<br />

S<strong>it</strong>o P per il peptidil-tRNA


IN PROCARIOTI<br />

Il filamento di mRNA inizia con una sequenza detta LEADER, che non viene<br />

tradotta in proteina, contenente la sequenza di Shine-Delgarno.<br />

Tale sequenza si appaia durante la traduzione con l'rRNA 16S.<br />

La sequenza codificante inizia sempre con la tripletta AUG e termina con una<br />

tripletta detta di STOP.<br />

Segue un tratto detto TRAILER (rimorchio) non codificante.<br />

I geni che codificano per proteine sono POLICISTRONICI (ad un unico promotore<br />

seguono tutti i geni di una determinata via metabolica per cui vengono trascr<strong>it</strong>ti<br />

tutti contemporaneamente).<br />

IN EUCARIOTI<br />

L'mRNA ha struttura simile a quella dei Procarioti.<br />

In aggiunta:<br />

-5’ CAP (7-metilguanosina): si legherà all'rRNA 18S durante la traduzione<br />

-coda di poliA al 3'.<br />

STRUTTURA DEGLI mRNA<br />

I geni che codificano per proteine sono MONOCISTRONICI (ciascun gene ha il<br />

suo proprio promotore).


Perché avvenga la traduzione è necessario passare da un linguaggio<br />

fatto di NUCLEOTIDI ad un linguaggio di AMINOACIDI.<br />

Gli aminoacidi presenti in tutte le proteine sono 20 mentre le basi sono<br />

solo 4.<br />

Se ogni base specificasse per 1 amminoacido, avremmo solo 4<br />

aminoacidi specificati 4 1 =4.<br />

Se la combinazione di due basi specificasse per 1 aminoacido,<br />

avremmo:4 2 =16 aminoacidi specificati.<br />

Se la combinazione di tre basi specificasse per 1 aminoacido, avremmo:<br />

4 3 =64 combinazioni per 20 aminoacidi.<br />

Il codice pertanto è a triplette, cioè la combinazione di tre basi specifica<br />

per 1 aminoacido.<br />

Ogni tripletta è detta CODONE.<br />

IL CODICE GENETICO<br />

Esistono 3 triplette non codificano per nessun aminoacido e sono dette<br />

di STOP (UAG; UAA; UGA).


Poiché ci sono 64-3 (codoni di stop)=61 triplette per 20 aminoacidi si<br />

dice che il codice è DEGENERATO o RIDONDANTE cioè ogni<br />

aminoacido può essere specificato da più di un codone.<br />

Esempio: leucina 6 codoni, valina 4 codoni, triptofano e metionina 1<br />

codone, etc…. (Si può osservare inoltre che i diversi codoni per un<br />

aminoacido sono diversi soprattutto nella 3 base).<br />

CARATTERISTICHE DEL CODICE GENETICO<br />

Il codice genetico è UNIVERSALE cioè uguale per tutti gli esseri<br />

viventi tranne alcune eccezioni.<br />

Il codice genetico NON E' AMBIGUO cioè un determinato codone<br />

specifica per un solo aminoacido.<br />

Il codice genetico è senza punteggiature cioè viene letto linearmente<br />

(di tre basi in tre basi) e non è sovrapponibile (es. la stessa base non<br />

può essere letta come l’ultima di un codone e la prima del successivo).


MUTAZIONI PUNTIFORMI IN ZONE CODIFICANTI<br />

una base<br />

-Transizione da purina a purina (A o G) o da pirimidina a pirimidina (C o T)<br />

-Trasversione da purina a pirimidina o viceversa<br />

Conseguenze:<br />

1) nessuna se ad essere colp<strong>it</strong>a è la terza base di un codone e il nuovo codone codifica<br />

per lo stesso aminoacido<br />

2) cambio dell'aminoacido specificato dal codone ora mutato<br />

3) proteina più corta se un codone per l'aminoacido si tramuta in un codone di STOP<br />

Es. UUA→UAA<br />

(Leu→ stop)<br />

4) proteina più lunga se ad esempio da un codone di stop per mutazione si passa ad un<br />

aminoacido qualsiasi<br />

B) DELEZIONE o INSERZIONE di una base<br />

Cambio della cornice di lettura. Da quel nucleotide (deleto o inser<strong>it</strong>o) la proteina sarà<br />

tutta diversa perché a codoni diversi corrisponderanno AA diversi<br />

AUG⏐CAA⏐CCC⏐GGA⏐UAA⏐GCU⏐UAA<br />

(delezione)<br />

AUG⏐CAA⏐CCC⏐GGU⏐AAG⏐CUU⏐AA…


TRADUZIONE<br />

1) La lettura dell'mRNA procede in direzione 5'→3‘<br />

2) La sintesi proteica procede<br />

dall'estrem<strong>it</strong>à N-terminale<br />

all'estrem<strong>it</strong>à C-terminale del polipeptide<br />

3) La traduzione ha inizio sempre con<br />

Formil-metionina in Procarioti<br />

Metionina in Eucarioti.<br />

Il codone per Metionina è AUG<br />

L'anticodone è UAC.


1) INIZIO:<br />

L'mRNA si lega alla SUBUNITA' PICCOLA ribosomiale e al tRNA met (codone<br />

con anticodone) grazie a fattori di inizio (3 in procarioti, 7/8 in eucarioti) e<br />

ad 1 GTP→GMP+P+P che dona energia necessaria per il legame.<br />

L'mRNA in procarioti si lega con la sequenza SHINE-DALGARNO al 16S rRNA<br />

mentre in eucarioti l'mRNA si lega con il cappuccio (5-metilguanosina) al 18S<br />

rRNA.<br />

Successivamente si assembla la SUBUNITÀ GRANDE contenente due s<strong>it</strong>i detti<br />

A e P per accogliere i tRNA.<br />

Solo il 1° tRNA met si lega direttamente al s<strong>it</strong>o P.


2) ALLUNGAMENTO<br />

Il 2° tRNA con l‘AA corrispondente si lega all'mRNA (2°codone/anticodone) e alla<br />

subun<strong>it</strong>à grande, nel s<strong>it</strong>o A del ribosoma, grazie a fattori di allungamento (in<br />

Procarioti Ts e Tu, in Eucarioti Ef1-Ef1β) e ad 1 molecola di GTP che si scinde<br />

donando energia.<br />

Il legame che si forma tra i due AA avviene tra il gruppo carbossilico (-COOH)<br />

della metionina e il gruppo amminico (-NH 2 ) del 2° AA (legame peptidico).<br />

Enzima responsabile è la Peptidil-transferasi.<br />

Dopo la formazione del legame peptidico il 1° tRNA, rimasto scarico della<br />

metionina, viene allontanato dal s<strong>it</strong>o P.<br />

Avviene quindi la traslocazione:<br />

l'mRNA scivola di un codone trascinandosi il 2° tRNA che passa dal s<strong>it</strong>o A al s<strong>it</strong>o<br />

P, lasciando il s<strong>it</strong>o A libero per l'attacco del 3° tRNA.<br />

Questa traslocazione è mediata da un fattore di traslocazione e dalla scissione di<br />

una molecola di GTP.<br />

Il ciclo si ripete tante volte quanti sono gli AA che devono essere legati.


3) TERMINAZIONE<br />

Quando sul s<strong>it</strong>o A si trova un codone di STOP, a cui non<br />

corrisponde nessun tRNA, la sintesi si arresta.<br />

Inoltre esistono fattori di rilascio che si legano al s<strong>it</strong>o A<br />

impedendo comunque l'attacco dei tRNA.<br />

La catena polipeptidica si stacca dall'ultimo tRNA grazie<br />

ad un enzima (idrolasi) con consumo di una molecola di<br />

GTP. Le due subun<strong>it</strong>à ribosomiali si disassemblano.


IL VACILLAMENTO DELLE BASI<br />

Il legame tra codone e anticodone è complementare e<br />

antiparallelo.<br />

Esempio: 3'CAG5' (anticodone)<br />

5'GUC3' (codone)<br />

Il numero dei codoni (61) è più grande di quello degli anticodoni.<br />

61 codoni (3 sono codoni di stop) mentre i tRNA sono circa 30-40<br />

in procarioti e anche 50 in Eucarioti)<br />

Questo implica che alcune molecole di tRNA con il loro anticodone<br />

sono capaci di accoppiarsi a più di un codone.


Alcuni tRNA hanno una struttura tale da richiedere un appaiamento<br />

accurato nelle prime due posizioni del codone (5') e da tollerare un<br />

appaiamento scorretto (oscillante) in terza posizione.<br />

Questo appaiamento approssimativo rende possibile combinare 20 AA ai<br />

loro 61 codoni servendosi per esempio di solo 30/50 molecole di tRNA.<br />

Frequentemente al 5' dell'anticodone (corrispondente alla terza base<br />

del codone) esiste la base modificata inosina capace di complementarsi<br />

sia con A, C, U.


BILANCIO ENERGETICO<br />

DELLA TRADUZIONE<br />

Esempio proteina di 100 aa<br />

1 GTP per il complesso di inizio<br />

99 GTP per l'attacco dei 99 tRNA<br />

99 GTP per la traslocazione dei 99 tRNA<br />

1 GTP per il rilascio della proteina<br />

Totale 200 GTP che corrisponde a 2 GTP per ogni<br />

aminoacido.<br />

Riassumendo 1AA=2GTP


PROTEINE<br />

Le proteine sono dei polimeri di aminoacidi detti anche catene<br />

polipeptidiche.<br />

Gli aminoacidi possono essere destrogiri (D-) e levogiri (L-).<br />

Negli organismi viventi sono presenti solo L-aminoacidi. Gli<br />

aminoacidi sono 20.<br />

Ciascun aminoacido è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da un Cα a cui sono legati un<br />

gruppo carbossilico (COOH), un gruppo amminico (NH 2 ), un H,<br />

e un gruppo variabile detto radicale. I radicali conferiscono ad<br />

ogni aminoacido la propria specific<strong>it</strong>à.


-APOLARI (idrofobici) che contengono nel radicale un gruppo idrofobico ( es.-<br />

CH3)<br />

-POLARI (idrofilici) che si suddividono in:<br />

POLARI ACIDI che contengono nel radicale un gruppo acido (es.-COOH),<br />

POLARI BASICI che contengono nel radicale un gruppo basico (es.-NH2),<br />

POLARI NON CARICHI che contengono nel loro radicale sia un gruppo acido che un<br />

gruppo basico o comunque un gruppo idrofilico per cui il loro pH è neutro.


Gli aminoacidi tra loro sono legati con un legame peptidico che si<br />

forma tra il gruppo COOH di un aminoacido e il gruppo NH 2 del<br />

successivo aminoacido con l'eliminazione di una molecola di acqua.<br />

Questo legame è un legame covalente più forte perché più breve<br />

del singolo legame e quindi si avvicina ad avere le caratteristiche<br />

di un doppio legame.


Le proteine presentano tre livelli di struttura e alcune anche un quarto<br />

livello.<br />

STRUTTURA PRIMARIA<br />

E' rappresentata dalla sequenza lineare degli aminoacidi legati da legami<br />

peptidici determinata dal gene.<br />

STRUTTURA SECONDARIA<br />

LE PROTEINE E LORO STRUTTURA<br />

Gran parte delle proteine, anche se in alcuni punti hanno una struttura<br />

irregolare, presentano lunghi tratti con una struttura regolare ad α-elica o a<br />

foglietto pieghettato β.<br />

L'α-elica e il foglietto pieghettato β sono dati da legami ad H che si<br />

instaurano tra differenti gruppi peptidici.<br />

Nell' α-elica l'ossigeno carbossilico di ciascun legame peptidico forma un<br />

legame ad idrogeno con l'idrogeno del gruppo amminico dell'aminoacido<br />

che si trova quattro residui più avanti nella sequenza lineare.<br />

Nel foglietto pieghettato β i legami ad H si instaurano tra gli atomi che<br />

formano i legami peptidici appartenenti a catene polipeptidiche diverse o a<br />

porzioni dello stesso polipeptide ripiegato su se stesso.


STRUTTURA TERZIARIA<br />

La struttura terziaria è determinata da legami che si formano tra<br />

radicali di diversi aminoacidi che organizzati nelle strutture<br />

secondarie vengono a trovarsi vicino.<br />

Tali legami possono essere di tutti i tipi<br />

( ionici, covalenti, ad idrogeno, idrofobici etc…) e determinano la<br />

struttura tridimensionale della catena polipeptidica (es. proteine<br />

globulari).<br />

La struttura terziaria viene modificata inoltre dalle interazioni degli<br />

aminoacidi con l'ambiente in cui la catena polipeptidica si trova.<br />

(es. proteine di membrana tenderanno ad esporre all'esterno gli aminoacidi<br />

idrofobici capaci di interagire con i lipidi ).<br />

STRUTTURA QUATERNARIA<br />

Alcune proteine specialmente quelle con funzione enzimatica,<br />

possono assumere una struttura quaternaria che deriva<br />

dall'associazione di più catene polipeptidiche.<br />

Se le catene polipeptidiche sono uguali si parlerà di dimeri (2 catene<br />

polipeptidiche), tetrameri (4), etc…<br />

Le catene che si associano possono essere differenti e ciascuna<br />

prende il nome di subun<strong>it</strong>à (vedi RNA-polimerasi in procarioti).


Considerando la definizione di introni indicare il rapporto corretto in<br />

ogni gene tra il numero degli esoni e degli introni:<br />

a) Esoni= introni +1<br />

b) Esoni=introni<br />

c) Esoni= introni –1<br />

d) Esoni= 2 volte gli introni


La TATA box è una sequenza presente:<br />

1. Al 5’ dei geni in procarioti<br />

2. Al 5’ dei geni per mRNA in eucarioti<br />

3. Sull’ mRNA nella sequenza leader<br />

4. Al 5’ dei geni per rRNA in eucarioti<br />

5. Al 5’ dei geni per tRNA in eucarioti


Descrivete le possibili conseguenze nella traduzione del seguente mRNA<br />

mutato rispetto a quello nativo<br />

5’ UUCCCAAUCACAUAAGUAGCC 3’ RNA mutato<br />

5’ UUCCCAAUCACAUACGUAGCC 3’ RNA nativo<br />

(codoni di stop UAG, UAA, UGA)


La polimerasi I è la polimerasi che trascrive:<br />

1. Tutti gli RNA in procarioti<br />

2. tRNA e 5S ribosomiali in eucarioti<br />

3. Gli snRNA e si trova nel nucleolo<br />

4. Gli rRNA e si trova nel nucleolo<br />

5. Gli hnRNA in eucarioti


RNA-POLIMERASI I<br />

Si trova nel nucleolo<br />

1) Trascrive un filamento precursore 45S da cui vengono poi r<strong>it</strong>agliati i tre rRNA: 28S,<br />

18S, 5,8S.<br />

2) Il DNA contenente i geni per gli rRNA si trova nel nucleolo.<br />

3) La trascrizione avviene nel nucleolo<br />

4) Le proteine ribosomiali vengono prodotte nel c<strong>it</strong>oplasma e successivamente rientrano nel<br />

nucleo e quindi nel nucleolo dove si assemblano con i rispettivi rRNA per dare le due<br />

subun<strong>it</strong>à ribosomiali.<br />

1) La polimerasi I ha bisogno di 2 fattori trascrizionali generali (B ed S) per poter<br />

iniziare la trascrizione che si legano al promotore (da -100/-50 a +20).<br />

RNA-POLIMERASI III<br />

Si trova nel nucleo.<br />

1) Trascrive i diversi tRNA e l' rRNA 5S (unico ribosomiale non prodotto nel nucleolo<br />

dove poi migrerà).<br />

2) La polimerasi III ha bisogno di fattori di trascrizione generali per iniziare (A,B,C<br />

per rRNA 5S e B,C per i tRNA).<br />

3) Le zone regolatrici di attacco dei fattori trascrizionali e RNA-polimerasi non sono a<br />

monte del trascr<strong>it</strong>to ma a valle: Promotori Interni.


RNA-POLIMERASI II<br />

Si trova nel nucleo.<br />

1) Trascrive RNA primari (hnRNA) che successivamente verranno modificati<br />

(maturazione) per dare mRNA funzionanti.<br />

2) Per iniziare ha bisogno di fattori trascrizionali generali (D, B, F, E, H).<br />

3) Tali fattori si legano ad una sequenza del promotore detta TATA BOX (-<br />

40).<br />

Esistono anche a monte della TATA BOX sequenze ricche di CG e CAAT BOX<br />

.

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