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Verso la maniera moderna: da Mantegna a Raffaello - Artleo.it

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Giovanni Romano - <strong>Verso</strong> <strong>la</strong> <strong>maniera</strong> <strong>moderna</strong>: <strong>da</strong> <strong>Mantegna</strong> a <strong>Raffaello</strong><br />

ma che ebbe il fortunato destino di sposare Armonia<br />

(almeno secondo i pettegolezzi delle Dionisiache di<br />

Nonno). Il secondo dipinto costesco ci ripropone un<br />

regno popo<strong>la</strong>to di musici cui presiede Como, dio delle<br />

feste, seduto accanto al<strong>la</strong> sol<strong>it</strong>a Venere celeste, mentre<br />

quel<strong>la</strong> terrena, accosciata al suolo, rischia quasi di essere<br />

calpestata <strong>da</strong> Apollo. Sullo sfondo Giano e Mercurio<br />

svolgono lo stesso ufficio toccato a Minerva nel giardino<br />

del<strong>la</strong> Virtú. Il filo che lega l’intera serie è quindi un<br />

elogio, in cinque cap<strong>it</strong>oli, dell’Amore celeste e delle sue<br />

v<strong>it</strong>torie, con premio finale per <strong>la</strong> sua adepta che è accolta<br />

nel regno di Anteros e coronata come per un trionfo<br />

all’antica.<br />

Non è necessario cercare molto lontano il materiale<br />

di base su cui è stato costru<strong>it</strong>o questo approdo figurato,<br />

un poco fuori tempo, di un dibatt<strong>it</strong>o vivissimo nell’Italia<br />

delle corti intorno al tema amoroso. Fuori tempo perché<br />

al momento del<strong>la</strong> sua conclusione risulta già superato<br />

<strong>da</strong>l<strong>la</strong> prima edizione degli Aso<strong>la</strong>ni del Bembo; esempio<br />

unico comunque, e questo è vanto tutto proprio di<br />

Isabel<strong>la</strong> d’Este e del <strong>Mantegna</strong>, perché propone per una<br />

via non mai praticata con tanto rigore il paragone tra <strong>la</strong><br />

letteratura e l’arte, con evidente preferenza per quest’ultima.<br />

Isabel<strong>la</strong> non scrisse mai professionalmente,<br />

resta viva per noi nel<strong>la</strong> sua acuta intelligenza pol<strong>it</strong>ica,<br />

nel<strong>la</strong> sua disponibil<strong>it</strong>à agli amichevoli affetti, nelle<br />

improvvise suscettibil<strong>it</strong>à di autonoma «donna di pa<strong>la</strong>zzo»,<br />

nel<strong>la</strong> sua inesausta curios<strong>it</strong>à, persino nelle sue rimozioni<br />

psicologiche, attraverso le bellissime lettere che<br />

sono giunte fino a noi; ma l’intima col<strong>la</strong>borazione col<br />

<strong>Mantegna</strong> consente alle sue convinzioni di p<strong>la</strong>tonismo<br />

cortigiano un canale espressivo anche attraverso le<br />

immagini, con piena fiducia nel<strong>la</strong> loro maggior suggestione<br />

e nel loro piú intenso potere emotivo. I riferimenti<br />

letterari di Isabel<strong>la</strong> sono i trattati piú grevemente<br />

compi<strong>la</strong>tori sul l’amore, <strong>da</strong>gli Anteroticorum libri di<br />

Storia dell’arte Einaudi 22

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