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Verso la maniera moderna: da Mantegna a Raffaello - Artleo.it

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Giovanni Romano - <strong>Verso</strong> <strong>la</strong> <strong>maniera</strong> <strong>moderna</strong>: <strong>da</strong> <strong>Mantegna</strong> a <strong>Raffaello</strong><br />

ra che nacquero i manuali per non commettere errori di<br />

gusto, di etichetta, di religione, di comportamento, o<br />

d’altro, secondo una strategia integralista che gli anni di<br />

Isabel<strong>la</strong> d’Este non conoscono ancora. Può sorprendere,<br />

ma non troppo a rifletterci, il fatto che quelle corti<br />

di ultimo manierismo guar<strong>da</strong>ssero oltre i modelli tardoquattrocenteschi<br />

– oltre una società ancora piena di<br />

avventure personali, e di sventure naturalmente, talvolta<br />

indipendenti persino <strong>da</strong>l censo e <strong>da</strong>l sangue, e si<br />

riferissero piuttosto all’esperienza delle corti tardogotiche,<br />

ignorando le aperture anche sociali dell’umanesimo.<br />

Di qui qualche motivo del<strong>la</strong> sfortuna storica che è toccata<br />

agli anni di passaggio tra Quattrocento e Cinquecento;<br />

anni di crisi pol<strong>it</strong>ica vistosa, ma non anni vuoti<br />

e senza germi di importanti nov<strong>it</strong>à future. Se mai mer<strong>it</strong>a<br />

una riflessione insoddisfatta, almeno per quanto attiene<br />

al<strong>la</strong> cultura figurativa, il mancato rinnovamento nel<br />

campo religioso, che anzi subisce l’iniziativa del<strong>la</strong> cultura<br />

cortigiana e vi si adegua. Sul finire del secolo non<br />

si può dire che <strong>la</strong> Madonna del<strong>la</strong> V<strong>it</strong>toria al Louvre e <strong>la</strong><br />

pa<strong>la</strong> di Santa Maria in Organo ora a Mi<strong>la</strong>no possano<br />

stare al<strong>la</strong> pari dei Trionfi o dello studiolo. La qual<strong>it</strong>à personale<br />

del <strong>Mantegna</strong> è fuori discussione, ma importa<br />

riconoscere che solo le due imprese profane possono<br />

assurgere a forme simboliche del<strong>la</strong> fior<strong>it</strong>ura cortigiana in<br />

Italia, non i due dipinti ecclesiastici. Il discorso vale per<br />

Mantova e per il resto d’Italia, <strong>da</strong>l momento che nemmeno<br />

<strong>la</strong> Firenze di Savonaro<strong>la</strong> seppe proporre qualche<br />

p<strong>la</strong>usibile alternativa; non saprei dire quanto fosse possibile<br />

in concreto, e l’iconoc<strong>la</strong>stia riformata potrebbe<br />

apparire una risposta negativa per disperazione, se non<br />

fosse accompagnata <strong>da</strong> una prepotente esplosione di grafica<br />

mil<strong>it</strong>ante, ad altissimo livello.<br />

Al di là delle favole antiche lo studiolo di Isabel<strong>la</strong> ce<strong>la</strong><br />

un privato <strong>it</strong>inerario iconologico, per usare un ambiguo<br />

termine di mo<strong>da</strong>, che si individua solo mettendo in suc-<br />

Storia dell’arte Einaudi 20

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