raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972
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il significato di nucleo familiare. E che le università del Regno dopo il 1669 siano state<br />
numerate per un complesso di 394.821 fuochi rispetto ai 500.105 precedenti, si<br />
giustifica con il fatto che, per effetto della grande peste del decennio precedente, la<br />
popolazione era talmente diminuita che fu necessità ridurre in media del 21 per cento il<br />
carico fiscale di tutte le città e terre del Regno. E' probabile che la Basilicata ebbe a<br />
soffrire conseguenze più gravi della peste, poiché il carico fiscale della provincia fu<br />
ridotto del 30 per cento (da 39.254 a 27.795 fuochi). Per quanto riguarda l'Alto Agri,<br />
non tenendo conto di Saponara e di Marsico Nuovo, che allora facevano parte del<br />
Principato Citra (Salerno), le altre università ebbero la riduzione da 2.632 a 1.547<br />
fuochi, cioè di oltre il 42 per cento. Sarebbe da argomentare che questa plaga ebbe a<br />
subire una mortalità tra le più alte dell'intero reame? Comunque la percentuale massima<br />
si ebbe a Marsico Vetere (70%) e la minima (11%) a Moliterno. Certo è che all'inizio<br />
del secolo XVIII la crisi demografica era ancora profonda, anche per effetto del<br />
terremoto che, qualche lustro prima, aveva devastato la provincia, con epicentro nella<br />
zona che è oggetto del nostro studio. A <strong>vol</strong>er tentare un computo sia pure approssimativo<br />
della popolazione all'inizio del secolo, perciò, si correrebbe il rischio di citare cifre<br />
fantasiose. Un punto di riferimento sia pure approssimativo si può rilevare dall'inchiesta<br />
Gaudioso per gli anni 1735-36 1 , in base alla quale, eccettuate Saponara e Marsico N., le<br />
<strong>comuni</strong>tà dell'Alto Agri contavano una popolazione di 23.300 abitanti che, secondo i<br />
dati del Dizionario Giustiniani, avrebbe avuto un incremento di oltre il 45% nei successivi<br />
60 anni. Poiché entrambi questi autori riferiscono i dati parziali arrotondati al<br />
migliaio o al mezzo migliaio, è logico supporre un'abbondante approssimazione per<br />
eccesso. Altro punto di riferimento è il paziente computo da noi ricavato dai rispettivi<br />
catasti onciari, i quali però, non essendo stati redatti tutti nello stesso <strong>anno</strong> (trascuriamo<br />
il particolare del mese e del giorno come vuole la moderna tecnica di rilevamento<br />
demografico) h<strong>anno</strong> valore solo per un determinato comune e per un certo <strong>anno</strong>. Anche<br />
a <strong>vol</strong>erli comparare con i dati riportati dal Gaudioso e dal Giustiniani, sia pure per avere<br />
un'idea soltanto indicativa, si avrebbero risultati molto inesatti: epidemie, terremoti e<br />
carestie erano tanto frequenti che il ritmo demografico risultava completamente<br />
scon<strong>vol</strong>to da un <strong>anno</strong> all'altro. Se si dovesse dare a questa valle un simbolo, il ragno<br />
potrebbe esserne l'emblema: quando sembra aver tramato la sua tela, un accidenti gliela<br />
spazza via e lui, con paziente puntigliosità, senza fretta, quasi fatalisticamente, torna<br />
daccapo, pur sapendo che prima o poi il suo lavoro sarà ancora distrutto.<br />
La natura aspra <strong>dei</strong> luoghi, i frequenti scon<strong>vol</strong>gimenti del ritmo demografico sono da<br />
<strong>anno</strong>verare tra le cause della lentezza di quel progresso che, malgrado gli uomini e le<br />
cose e nonostante le sue contraddizioni e squilibri, pur si verifica in ogni società come<br />
in ogni uomo.<br />
1 Descrizione della Provincia di Basilicata - fatta per ordine di Sua Maestà, che Dio guardi, da<br />
D. Rodrigo Maria Gaudioso, avvocato fiscale della R. Udienza di detta Provincia. - MS<br />
conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli. L'inchiesta fu ordinata da Carlo III che, attraversando<br />
la parte nord della Basilicata, fu penosamente colpito dalle misere condizioni <strong>dei</strong><br />
borghi. Ma, a parte il manoscritto, la commozione del Re non provocò alcun effetto pratico.<br />
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