raccolta rassegna storica dei comuni vol. 4 - anno 1972
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Università<br />
Religios<br />
i N.<br />
% sulla<br />
Popolaz.<br />
TERRENI Case con<br />
più vani<br />
In tom. N. partic.<br />
Bestiame<br />
grosso e<br />
minuto<br />
Capi<br />
Capitali<br />
circolanti<br />
in ducati<br />
NOTE<br />
Marsico. N. 46 1,1 2.780 - 1.500 75<br />
Moliterno 69 1,6 4.248 - 38+ 1.682 7.256 + oltre 16<br />
sottani<br />
Montemurro 87 3,6 - 266 - - -<br />
S. Martino 25 1,5 4.723 - 2 400+ 443 + suini<br />
Saponara 81 3,8 - 1.022 25 2.680 16.504<br />
Sarconi 14 1,2 1.225 - 4 196 477<br />
Spinoso 22 1,5 928 5+ 326 3.500 + oltre 3<br />
mulini<br />
Tramutola 54 1,7 2.760 16 354 2.272<br />
Passiamo, quindi, a circoscrivere più dappresso l’argomento <strong>dei</strong> capitali liquidi e perciò<br />
l’attività finanziaria ed immobiliare degli enti ecclesiastici. Le nostre considerazioni<br />
traggono spunto e fondamento dal citato manoscritto delle Annue Entrade del Capitolo<br />
del Clero di Moliterno, che ci tramanda 972 operazioni, delle quali alcune sono ereditate<br />
dagli ultimi anni del cinquecento, circa 450 si riferiscono al sec. XVII e quasi 500<br />
riguardano il periodo 1700-1771.<br />
Come si è accennato, le entrate della Santa Cassa provenivano da lasciti in danaro o in<br />
immobili a favore del clero, con la clausola della celebrazione di messe e preghiere di<br />
suffragio o per persone care defunte o per il testatore medesimo, del che veniva redatto<br />
apposito strumento.<br />
«A 21 febraro 1700 il Reverendo Clero have ricevuto dal’eredi del Mag.co Andrea<br />
Melillo docati centocinquanta et s’è obligato celebrarne messe settanta in<br />
perpetuamente per l’anima di detto Mag.co Andrea Melillo.<br />
L’Istromento è per mano di Notar Paulo D’Alessandro».<br />
Questo è uno <strong>dei</strong> pochissimi casi in cui il lascito comporta solo la celebrazione perpetua<br />
di settanta messe. Ma il manoscritto, tramanda la testuale particula legati Mag.ci Joseph<br />
Cozza che il Diacono-Procuratore-Sagrista del clero si fa un dovere di trascrivere non<br />
solo per il ragguarde<strong>vol</strong>e valore del lascito stesso (che in soli contanti ammonta a circa<br />
840 ducati), ma anche perché ogni paragrafo è corredato da una serie di clausole e<br />
sottoclausole le quali f<strong>anno</strong> arguire che il testatore abbia trattato del suffragio come di<br />
una puntigliosa operazione di investimento finanziario, circostanziata in modo da non<br />
lasciar spazio alcuno alla minima contestazione. Ed è un investimento perpetuo che si<br />
opera. Infatti, l’elemosina per la celebrazione delle messe (non diciamo onorario, ché<br />
sarebbe simonia) al clero, non doveva essere detratta dal capitale, bensì dall’interesse e<br />
perciò si fa scrupolo di postillare per ogni paragrafo quale cifra debba essere data al 10 e<br />
quale al 9% e di quale altra ancora il tasso d’interesse sia lasciato alla discrezione del<br />
clero purché non inferiore al 9%.<br />
Quando si trattava di un legato cospicuo ed a favore di un solo ente ecclesiastico, non<br />
mancavano liti con altri ordini religiosi, come nel caso che segue:<br />
«L’<strong>anno</strong> 1659 Nr. Giovanni Petrocelli stipulò Istromento di Accordo con li PP.<br />
Domenicani per li beni della Sig.ra Leonora Parisi, del quale il Clero n’era l’erede per<br />
Istromento di Nr. Horatio Bisignano à dì 4 di 7mbre 1606, e li furono assignati la<br />
massaria a Maglia con cerri, un orto in detto luogo con Casaleno, un pezzo di terra a<br />
Tempa Simone, un altro alli Malfitani, un altro al Piano di Berta ed un altro a Maglia<br />
soprana e la Massaria diruta».<br />
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