A Caorle il congresso nazionale 2008 Marisa Raciti - Distretto Lions ...

Anno 8 N.5 - Maggio/Giugno 2007 - Poste Italiane spa - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Padova - Reg. trib. Ve N. 1273 del 3/12/97
Anno 8 N.5 - Maggio/Giugno 2007 - Poste Italiane spa - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Padova - Reg. trib. Ve N. 1273 del 3/12/97
LA VOTAZIONE
A Caorle
il congresso
nazionale 2008
a pagina 8 e 9
LA TESTIMONIANZA
Marisa Raciti:
«la morte assurda
di mio marito»
a pagina 9 e 10
ELEZIONI
Nuovi governatori
alla ribalta
a pagina 16, 25 e 36
Notiziario dei distretti 108 Ta1-Ta 2-Ta 3 della “The International Association of Lions Club”

TEMPO DI LIONS
Notiziario dei Distretti 108 Ta1, 108 Ta2, 108 Ta3
della The International Association of Lions Club
Anno 8 - N. 5 - Maggio/Giugno 2007
Anno Sociale 2006/2007 - Costo annuo abb.to € 7,98
Registrato presso il Tribunale di Venezia
n. 1273 del 3 Dicembre 1997
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Dario Nicoli
Condirettori:
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Lions Club Distretto 108 Ta3
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Poste Italiane spa - Spedizione in abb. postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB Padova
Sommario
ATTUALITÀ
8 Caorle batte Ravenna
Ospiterà la prossima assemblea
9 “Non si può morire a causa di
un pallone”
11 Annullo postale
I 90 anni del Lions
11 Club aperti alle famiglie
Castellani nel “team 20k”
12 Grande risultato di solidarietà
e di immagine
DISTRETTO 108 TA1
Il tavolo presidenziale al congresso nazionale di chiusura di Fiuggi
Foto in copertina:
i governatori Paolo Tacchi, Roberto Adami e Jacob Pinackatt e al congresso nazionale di Fiuggi
16 Risultati straordinari con un
grande lavoro di gruppo
18 Tema di studio e service
finestre sul territorio
18 Dove va il lionismo?
20 “Ossigenoterapia domiciliare a
lungo termine”, una sfida che
si può vincere
21 “Stava”, per non dimenticare
22 Ricerca, trentamila euro contro
la fibrosi cistica
DISTRETTO 108 TA2
25 Saccari nuovo governatore
Nicoloso eletto vice
TEMPO DI
LIONS
26 Tanti pesci nella rete
28 “Donne e pari opportunità”
31 Pordenone Naonis, al primo
vagito abbatte le barriere
architettoniche
32 Pensieri e osservazioni
DISTRETTO 108 TA3
36 L’iniziativa
36 Bertoldi governatore eletto
40 Antenore in trionfo a San
Martino di Castrozza
41 Una lezione di democrazia e
libertà
42 L’anziano e i suoi valori
43 Scandalosa Traviata
45 Vita dei club: distretto 108 Ta1
54 Vita dei club: distretto 108 Ta2
63 Vita dei club: distretto 108 Ta3
LE PAGINE DEI LEO
72 1977 - 2007
I trent’anni della nostra storia
72 Ta1, i Leo nel futuro…
senza dimenticare il presente
73 Concreti e visibili
5

8
IL CONGRESSO NAZIONALE
Caorle batte Ravenna
Ospiterà la prossima assemblea
Larga partecipazione di soci veneti garantisce il
successo. Bocchini direttore internazionale, Tatangelo
presidente del consiglio dei governatori.
Adami racconta le fasi più salienti dei lavori:
“Solo 11 mesi per organizzarci”
I
l club di Caorle sarà sede
del Congresso nazionale
del Lions che si svolgerà nel
maggio del 2008. Il club veneto
ha battuto al congresso di Fiuggi
la candidatura di Ravenna, che
ospiterà, invece, il congresso del
2009. È la notizia più importante
per i distretti del triveneto,
che l’anno scorso hanno avuto
l’onore di ospitare il congresso
a Verona. Il successo di Caorle
(161 voti contro i 49 di Ravenna)
è stato favorito dalla presenza
massiccia di Lions provenienti
da numerosi club (Contarina,
Mestre, Rovigo, Padova, Stra,
Cittadella, Caorle, Santo Stino di
Livenza, Treviso, Jesolo Lido, San
Donà, Venezia, Mogliano Veneto.
Seconda notizia attesa, dopo la
bagarre di Verona la nomina del
direttore Internazionale. È stato
eletto Ermanno Bocchini, past
governatore del distretto 108
YA. Presidente del Consiglio dei
governatori 2007 - 2008: Rocco
Tatangelo (distretto 108 IB 3).
Tema nazionale 2007-2008:
“Dignità e diritti nel mondo dei
minori. Rischi e abusi da Internet
e psicofarmaci. Service nazionale
2007 - 2008: “Acqua per la vita
- obiettivo Africa”. Sono stati
approvati come service permanenti:
So.San. “Organizzazione Lions
Solidarietà Sanitaria” ed il “Progetto
sordità”.
“Il 55° congresso nazionale
Lions, che si è tenuto a Fiuggi a
fi ne maggio, ha rappresentato
senza dubbio un importante
momento per dimostrare a noi
soci Lions in primis e all’esterno
la capacità di essere ancora una
volta capaci di riproporre in modo
concreto ed effi ciente la nostra
capacità di dire “We serve” - dice il
governatore del distretto 108 Ta3
Roberto Adami - Personalmente
ho avuto l’opportunità di vivere
un’esperienza intensa, magica,
ricca di soddisfazioni: giovedì
mattina incontro con i governatori
eletti per esporre il mio pensiero
su aspetti amministrativi e fi scali
che riguardano i Lions club
(oltre a strutture come distretti
e multidistretto) con particolare
riferimento all’esperienza positiva
maturata quest’anno nel nostro
distretto; giovedì pomeriggio
ultima riunione del consiglio dei
governatori, nel corso della quale
ho sottoposto ad approvazione
sia una proposta di assestamento
del preventivo 2006 – 2007 alla
luce di quanto consuntivato
al 31.3.2007 ed alle proiezioni
del risultato al 30.6.2007 sia la
necessità di utilizzare parzialmente
il fondo di dotazione costituito da
avanzi di esercizi precedenti per
far fronte alle spese eccezionali di
pubblicità (con inserzioni apparse
su molti quotidiani e settimanali
a più riprese) sostenute nel corso
dell’esercizio in corso, utilizzo
sottoposto poi all’approvazione
dell’assemblea nel corso dei lavori
congressuali sabato mattina.
Giovedì sera la presentazione,
nel corso di una cena di gala,
dei governatori eletti di ciascun
distretto a cura dei governatori in
carica”.
“Ho vissuto da vicino la
trepidazione dei candidati a
pesidente del consiglio dei
governatori per l’anno 2007
– 2008 - prosegue Adami - ma la
fase senz’altro più vivace è stata
quelle che ha preceduto l’elezione
a direttore internazionale in una
sala stracolma di delegati (quasi
2000 i votanti) che tifavano per
i quattro candidati in un clima
quasi all’americana, ma comunque

sempre composto. Per noi del
distretto 108 Ta3 c’era, però, un
evento per il quale ci eravamo
mobilitati in massa: la candidatura
di Caorle per l’organizzazione del
56° congresso nazionale, previsto
nel maggio 2008. Gli amici del Lions
club di Caorle hanno dimostrato,
oltre ad una grande professionalità,
anche una ottima capacità nelle
relazioni interpersonali con i
delegati provenienti da tutta Italia,
allestendo uno stand capace di
attirare l’attenzione e di suscitare
ammirazione.
Domenica mattina il momento
clou, dopo un tira e molla sulla
sospensione dei lavori nella serata
di sabato: la presentazione della
candidatura a cura del presidente
Remigio Verlato e del presidente di
circoscrizione Livio Trevisiol, con
proiezione di un bellissimo video
realizzato per la circostanza. Poi gli
attimi concitati di votazione con
un risultato eccezionale: vittoria
netta di Caorle nei confronti di
Ravenna”.
“Stupendo! - prosegue - I nostri
delegati (e soprattutto le delegate)
esplodevano in un grido di gioia:
avevamo vinto! Mi sono trovato
circondato dalle congratulazioni
degli altri governatori per un
successo che ha confermato,
ancora una volta, la nostra
capacità di lavorare in gruppo, di
essere molto uniti e soprattutto
di saper ben proporre e centrare
anche grandi obiettivi. Per la
prima volta il distretto 108 Ta3
in 12 anni di vita avrà, quindi,
l’onore di ospitare il congresso
nazionale Lions e il mio grazie,
pure a nome di tutti i soci Lions
del distretto, va a quanti hanno
saputo cogliere il suggerimento
che avevo lanciato nell’autunno
scorso, alla ferma determinazione
dei soci del Lions club di Caorle
capitanati da Remigio Verlato, del
presidente di circoscrizione Livio
Trevisiol, a quanti ci hanno seguito
in questa avventura a Fiuggi, al
nostro governatore eletto Maurizio
Bertoldi, che ha sostenuto anch’egli
con forza questa iniziativa prima e
durante i lavori congressuali”.
“Ora - conclude Adami - dovremo
rimboccarci le maniche, perché
abbiamo poco più di 11 mesi per
mettere a punto l’organizzazione,
ma non ho dubbi al riguardo, la
“macchina” distrettuale, grazie ad
un lavoro “corale” di prim’ordine,
abbinata alla effi cienza degli amici
del Lions club Caorle e degli enti
che fi nora hanno dato il loro
appoggio, sarà senz’altro in grado di
affrontare anche questa prova con
serenità e grande professionalità”.
A Fiuggi i lavori si sono conclusi
nella tarda mattinata di domenica
con la tradizionale presentazione
dei governatori eletti, del presidente
del consiglio dei governatori eletto
Rocco Tatangelo e del direttore
internazionale eletto Ermanno
Bocchini al numeroso pubblico
ancora presente in sala, in una
atmosfera intessuta di applausi
festosi e beneaugurati, con un
arrivederci a Caorle nel maggio
2008.
di Gianfranco Coccia
ormai notte. Da poche ore
È si è concluso un meeting
- come lo chiamiamo noi Lions
- con Marisa Raciti e i suoi figli
Fabiana ed Alessio, incontro che si
è svolto in seno alla Comunità di
Sacra Famiglia, una parrocchia nelle
vicinanze di Prato della Valle, in
Padova.
Don Marco Pozza, oramai da tutti
conosciuto in città come don Spritz
per la sua attività di evangelizzatore
nel mondo dei giovani delle piazze,
ne è stato l’ideatore ed il motore.
UNA LEZIONE DI VITA DALLA FAMIGLIA RACITI
TEMPO DI
LIONS
“Non si può morire
a causa di un pallone”
Incontro con la moglie e la figlia del poliziotto ucciso
a Catania. “Ho saputo dalla tv che mio marito era
morto”. “Mio padre era un uomo meraviglioso”
A
L’APPUNTAMENTO
Raduno Lions
in Cadore
nche quest’anno si
rinnova l’appuntamento
estivo tra i monti del Cadore il
5 agosto alle 12.30 a San Vito
in riva allo splendido lago dello
chalet.
L’incontro, che di anno in anno
richiama un sempre maggior
numero di soci dei distretti Ta1,
Ta2, Ta3 e di altri provenienti
da varie parti d’Italia, è
organizzato da Alda Schiavi e
Beppino Unterberger.
Per informazioni:
Alda cell. 348 3500630
Beppino tel. 0435 71002
Dopo l’annuncio datone pochi
giorni prima, c’era molta attesa ed
emozione per l’arrivo di Marisa,
moglie dell’ispettore Filippo Raciti
lapidato il 2 febbraio di quest’anno
dagli ultras del derby Catania
- Palermo e, purtroppo come tutti
sappiamo, morto poche ore dopo
gli scontri avvenuti nei pressi dello
stadio etneo.
Si è unito il questore Alessandro
Marangoni con moglie e figlioletta
in tenerissima età e ancora molti
poliziotti, tutti per stringersi a loro
nell’abbraccio della gente.
“È stata un’accoglienza calorosa
9

e piena di maturità”, ha subito
sottolineato Marisa durante
l’incontro con gli adolescenti e i loro
genitori.
Tutto comincia subito a snodarsi
con la proiezione delle tragiche
immagini degli scontri di Catania,
delle foto in divisa di Raciti e presto
scende sugli sguardi dei presenti un
velo di grande commozione.
Marisa racconta di aver appreso la
notizia soltanto dal Telegiornale
delle 22 di quella sera e non da altre
fonti, iniziando da quelle “ufficiali”:
e così non riesce a trattenere le
lacrime ricordando, poi, di aver
visto il corpo del marito reso quasi
irriconoscibile da tanta violenza
subita in un pomeriggio che doveva
essere di festa sportiva.
La giornata ci ha consegnato
l’immagine di una famiglia
straordinaria che, pur nel grande
dolore, manifesta una ferma
compostezza ed un altissimo senso
della propria dignità.
Quando il dibattito s’accende, i
temi toccati sono molti. Parla dei
poliziotti che quando escono di
casa non vanno al lavoro ma “in
servizio”, quel servizio nei territori
dove essi operano giorno dopo
giorno. Parla, soprattutto, del
perdono.
Il perdono va, secondo lei, chiesto
e meritato perché spetta solo a Dio
darlo. Deve essere una conseguenza
di un pentimento reale che va
dimostrato. La morte del marito
dev’essere un segno per il Paese che
deve esprimere quei valori in cui si
identificava Filippo, Paese che ne è
uscito offeso.
Non prova odio, Marisa, per quei
giovani; semmai pena perché non
hanno imparato, o non è stato
loro insegnato, il valore della vita
e il rispetto della divisa. Sotto ogni
poliziotto c’è un uomo, un figlio,
un marito, un padre, una famiglia.
La morte di Filippo dev’essere un
segno per Catania e il resto del Paese
in cui, nascondendosi dietro una
sciarpa, ci si “uccide per un pallone”.
Interviene il Questore Marangoni:
“viviamo in una società in cui molte
famiglie non hanno percezione
di quel che fanno i loro figli,
10
soprattutto allo stadio. La polizia
può contenere questi fenomeni
di violenza insensata, ma non
risolverli”. Anche la polizia di
Padova ha vissuto con commozione
quelle ore drammatiche per tutto
il Corpo. Il giorno dopo il tragico
fatto, il questore si era recato dagli
uomini del Reparto Mobile; hanno
parlato per oltre un’ora e hanno
pianto senza vergogna perché “noi
poliziotti siamo persone normali:
figli, padri, mariti, tutti convinti di
fare il mestiere più bello del mondo.
Marisa Grasso moglie di Filippo Raciti
Un mestiere che ti entra nel sangue
come una malattia infettiva e che
non ti lascia più”.
Tutti hanno un sussulto di
commozione quando interviene la
figlia Fabiana che si esprime con
una tale maturità e orgoglio che
colpiscono. Ricorda la tristezza che
provava ad essere spesso emarginata
in passato da qualche compagno
di scuola che la considerava “figlia
di uno sbirro”, “a cui non ho più
badato quando ho capito che
quei ragazzi non meritano il mio
rispetto”. “Mio papà era un uomo
meraviglioso che mi ha insegnato
che la cosa più importante è
l’amore. Non provo odio contro
nessuno ma soffro perché hanno
strappato una parte di me”. Le
conclusioni ci riportano ai ricordi
di coloro che hanno conosciuto
Filippo Raciti, che lo descrivono
come un uomo che stava dalla parte
dei deboli: difenderli era la propria
missione e sin da quando era piccolo
il suo sogno era stato quello di
entrare nella Polizia. Al seguito del
feretro e davanti al maxischermo
allestito in piazza Duomo, centinaia
di agenti di polizia e di carabinieri
ne avevano dato l’ultimo addio
tenendosi abbracciati fra loro e
asciugandosi le lacrime che, anche in
un pomeriggio di questa domenica
d’incontro a Padova, hanno ancora
solcato i visi degli adolescenti e dei
loro genitori presenti all’incontro.
Tutti accorsi per ascoltare le parole
di una famiglia distrutta dal dolore
ma portatrice, nella sua stupenda
compostezza, di un messaggio
che rifugge l’odio ed il rancore ma
che vuole, al tempo stesso, farci
sentire sempre più vicini ai tutori
dell’ordine impegnati sempre di
più al servizio del Paese. Sotto la
porta del commissariato Politeano
di Palermo dopo gli incidenti che
hanno causato l’assurda morte di
Flippo Raciti un anonimo ha scritto:
“Vi regalo un fiore, perché dai fiori
nasce l’amore;
un fiore, per tutte le volte che venite
chiamati sbirri;
un fiore, perché non esistono solo
persone che vi disprezzano;
un fiore, perché guadagnarsi il pane,
non basta più solo lavorare;
un fiore, perché le croci di cui è
affastellata la vostra memoria
recano la dicitura “morti e non
vittime”;
un fiore, per tutte le volte che
vorreste reagire ma siete costretti a
subire;
un fiore, per tutte le volte che la
vostra dignità viene calpestata;
un fiore, per tutte le volte che vi
sputano addosso perché mostrate
una divisa;
un fiore, perché purtroppo è il
massimo che possa permettermi;
solo un fiore, perché per
rendervi l’onore che meritate
non basterebbero tutti i fiori del
mondo”.

U
n annullo postale per il 90º
anniversario dell’associazione
Internazionale dei Lions
club.
Si tratta di un’iniziativa svoltasi a
Chivasso, in provincia di Torino,
dove, il 7 giugno,
presso l’uffi cio postale Chivasso
1, è stato emesso un annullo
quadrato raffi gurante l’immagine
di Melvin Jones, fondatore del
Lions club International.
Sui lati dell’annullo la scritta «90º
Anniversario Fondazione Lions
club International» oltre alla data e
all’uffi cio di emissione.
In questa stessa data, nel 1917, un
uomo d’affari di Chicago, Melvin
Jones invitò un gruppo di
A
CELEBRAZIONE
Annullo postale
I 90 anni del Lions
colleghi ad aiutarlo a gettare
le fondamenta per costituire
un’organizzazione il cui obiettivo
fosse quello di migliorare
le comunità. Invitò, poi, le
associazioni simili alla sua a unirsi
per allargare i propri orizzonti e
il nuovo gruppo prese il nome di
«Association of Lions club».
A soli tre anni dalla sua
creazione, l’associazione divenne
internazionale, grazie alla nascita
del primo club in Canada nel 1920.
Questa importante espansione
internazionale continuò con la
nascita di nuovi club, in particolare
in Europa, Asia e Africa negli anni
‘50 e ‘60.
Ad oggi, il Lions club International
Club aperti alle famiglie
Castellani nel “team 20k”
lla fi ne dello scorso anno il
distretto 108 Ta1, attraverso
la News Letter inviata ai soci, ha
dato notizia dell’invito rivolto
a tutti i club dal presidente
internazionale Jimmy Ross a dare
nuovo vigore all’associazione
attraverso la costituzione di “club
aperti alle famiglie”, ritenuti
un momento importante per
rafforzare l’immagine dei Lions,
per rinnovare e stimolare l’attività
all’interno delle rispettive
comunità.
Una vera e propria sfi da quella
del presidente Ross che ha
ottenuto risultati molto positivi
in varie parti del mondo, che si
conta di rinnovare in occasione
della nuova annata lionistica
e dei festeggiamenti per il 90°
anniversario di fondazione.
Negli ultimi dodici mesi il LCI, il
programma d’affi liazione familiare,
ha consentito di mettere a punto
programmi specifi ci, coinvolgendo i
membri dei nuclei familiari.
Per sostenere tutto questo sta per
far entrare in campo una nuova
squadra che sarà impegnata
direttamente a raggiungere questo
obiettivo. Nel corso dell’anno
sociale 2007 - 2008 sarà, infatti,
presentato il “Team 20K”, formato
da Lions che si sono distinti per
le loro capacità di conoscenza e
leadership e che lavoreranno per far
crescere l’associazione ed espandere
TEMPO DI
LIONS
conta 1 milione e
300mila uomini e donne che
lavorano insieme per migliorare il
mondo, distribuiti in circa 45.000
club situati in 200 paesi e aree
geografi che.
i nostri service. Sarà suddiviso
in DG (E), i “DG Mentori”,
che forniranno assistenza ai
governatori distrettuali, ed in
“Coordinatori” che saranno
nominati a livello multidistrettuale
allo scopo di aiutare i governatori
nella pianifi cazione e nella
realizzazione degli obiettivi.
A far parte del gruppo dei
“Coordinatori” è stato chiamato il
pdg Alberto Castellani (Rovereto
Host), con lettera del primo
vicepresidente internazionale
Mahendra Amarasuriya inviata da
Oack Brooke il 21 maggio scorso.
In tale veste Castellani dovrà
aiutare i governatori distrettuali
ad individuare potenziali settori di
crescita, ad utilizzare i programmi
destinati al raggiungimento
della crescita associativa ed alla
promozione e realizzazione
degli obiettivi del programma
presidenziale 2007 - 2008. La prima
riunione informativa si svolgerà il 5
luglio prossimo a Chicago.
11

12
GIORNATA NAZIONALE SIGHT FIRST II
Grande risultato
di solidarietà e di immagine
N
ella splendida cornice del
Teatro Filarmonico di Verona
si è chiusa una giornata straordinaria
per il movimento lionistico italiano,
che nel 90° di fondazione e 50° del
suo arrivo in Italia, si è presentato
sulle piazze di tutta Italia, sostenuto
da un battage promozionale che
ha investito i media nazionali,
come forse non era mai accaduto
in passato, per far conoscere le
tante iniziative rivolte alle persone
più sfortunate e soprattutto alla
raccolta di fondi per la compagna
“Sight First 2” contro la cecità. È
stato il coronamento di un’azione
che ha coinvolto tutti i club del
distretto, diventato nell’occasione
il punto di riferimento nazionale
per la distribuzione delle 40 mila
orchidee fatte arrivare direttamente
dall’Olanda. Problemi logistici,
organizzativi, strutturali sono stati
superati con entusiasmo, con un
risultato complessivo che è andato
oltre ogni previsione, come ha
sottolineato il governatore Jacob
Pinackatt, anche nella sua veste di
responsabile nazionale per la “Sight
First 2”. I Lions sono usciti allo
scoperto, senza alcun timore e molti
club hanno esaurito i quantitativi
richiesti con largo anticipo sulla
chiusura della manifestazione; così
l’obiettivo finale è stato largamente
superato, con un incremento che si
aggira attorno al 230 per cento.
“Voglio ringraziare tutti i 50 mila
Lions italiani per quanto hanno
fatto e per quanto continueranno
a fare nei prossimi mesi – ha
detto Pinackatt –. Un risultato
straordinario visto che siamo
soltanto al secondo dei tre anni
previsti per questa campagna
mondiale, voluta in accordo con
l’Organizzazione Mondiale della
Sanità per combattere la cecità
soprattutto nei paesi poveri, in
particolare in quelli dei grandi fiumi
equatoriali, e restituire una speranza
di vita normale a 37 milioni
di persone che, diversamente,
diventerebbero cieche. Si è trattato
di uno slancio collettivo splendido,
che ha avuto il suo momento
Alberto Zucchetta, il governatore Jacob Pinackatt e Andrea Chiarini
conclusivo nella giornata nazionale
“un’orchidea per la vista”, ma con
tanti altri momenti significativi
nel corso dell’intero anno. In tutto
questo un ruolo importante ha
avuto il nostro distretto, distintosi
anche nella raccolta di fondi tanto
Il premio
“We Serve” 2007
a Danilo Pavan
I
l premio “We Serve”,
assegnato al socio
benemerito Danilo Pavan per i
suoi alti meriti morali e per la
sua instancabile opera dedita
a rendere concreti gli scopi e
le finalità Lions (“Un esempio
per tutti” l’ha definito Jacob
Pinackatt), è stato istituito
dai club di Verona città, per
ricordare persone meritevoli di
segnalazione per la loro attività
di volontariato a servizio dei
più deboli. Consiste in una
scultura creata in metalli nobili
dal maestro orafo Alberto
Zucchetta su iniziativa dei
club cittadini, una sorta di
“prototipo” per arrivare alla
realizzazione di un grande
monumento che sintetizzi il
“messaggio dei Lions veronesi
al mondo” 40 anni dopo aver
donato alla città la famosissima
statua di Giulietta, simbolo di
amore e di pace. Zucchetta,
socio Lions, ha ricordato la
simbologia dell’opera che vuole
lanciare “un messaggio di pace,
di fratellanza e di solidarietà
attraverso una struttura ideale,
con un obelisco a forma di L
(Lions) attorno al quale ruotano
cinque aironi (i continenti) a
portare nel mondo gli ideali di
solidarietà propri dei Lions”. La
statua sarà donata alla città e
dovrebbe trovare collocazione
in piazza Pradaval. Ha ritirato
il premio Andrea Chiarini,
presidente di Verona Host.

da conquistare il primato in Europa
e da collocarsi tra i primissimi al
mondo”. La manifestazione era stata
presentata qualche giorno prima al
prefetto di Verona, Italia Fortunati,
che aveva espresso al governatore
Jacob Pinackatt ed alla delegazione
della città e delle provincia, tutto il
suo compiacimento per l’iniziativa
dei Lions a favore delle popolazioni a
rischio di cecità. Il suo significato va
ben oltre l’aspetto della solidarietà,
pure fondamentale, implicando
un diverso modo di rapportarsi in
una società non sempre attenta ai
problemi sociali, come confermano
anche le altre iniziative di
volontariato svolte dall’associazione,
dei cani guida, del libero parlato,
della raccolta di occhiali usati. In
effetti, la manifestazione ha avuto
un notevole impatto sul territorio,
rivelandosi particolarmente utile
come momento di sensibilizzazione
e di informazione dell’opinione
pubblica su un problema tanto
grave quanto facilmente risolvibile.
Il traguardo dei 200 milioni di
dollari in tre anni resta più che mai
possibile e questo permetterà di
intervenire concretamente in tutto
il mondo. Splendida la conclusione
al Filarmonico, come detto, con
l’applauditissimo concerto lirico
organizzato in collaborazione con
la Fondazione Arena di Verona e la
partecipazione di noti artisti (dalla
soprano Shue Son al tenore Giorgio
Casciarri, alla soprano Hye Won
Nam al baritono Giuseppe Garra,
con Patrizia Quarta al pianoforte).
A tutti il ringraziamento del
governatore Jacob Pinackatt:
“Ringrazio la Fondazione Arena, il
TEMPO DI
LIONS
sovrintendente Claudio Orazi, il
sindaco Paolo Zanotto e gli artisti
che hanno messo a disposizione il
loro talento per una causa tanto
nobile”. Concetti ripresi anche da
Cesare Diazzi nella sua veste di
coordinatore per la “Sight First”.
Il concerto lirico è stato preceduto
da una cerimonia densa di
significati: la consegna del premio
“We Serve”, alla prima edizione,
a Danilo Pavan, già presidente del
consiglio dei governatori, alle prese
in questo momento con problemi di
salute. È toccato al past - direttore
internazionale Massimo Fabio
ricordarne la figura. “Danilo Pavan
è nel ricordo di tutti noi per quanto
ha fatto nei trent’anni di impegno
lionistico e per l’insegnamento che
in questo periodo ci ha dato, agendo
sempre con grande umiltà e facendo
della qualità del suo impegno la
linea guida del suo modo di agire e
di operare”. Una giornata dunque
destinata ad essere ricordata a lungo
nella storia lionistica del distretto
108 Ta1.
Tarcisio Caltran
13

DISTRETTO 108 Ta1
16
CONGRESSO DISTRETTUALE A CAVAION VERONESE
Risultati straordinari
con un grande lavoro di gruppo
Nella relazione del governatore Jacob Pinackatt
i momenti salienti dell’attività. Significativo
cambiamento di rotta all’insegna del servizio. Il Ta1
punta di diamante per la Sight First 2. Claudio Pasini
eletto nuovo governatore, mentre il suo vice sarà
Gianmarco Sciacchero
C
Il tavolo della presidenza con il presidente del consiglio dei governatori Jone Giummo
laudio Pasini (Bassano Host)
sarà il nuovo governatore
del distretto 108 Ta1, mentre
Gianmarco Sciacchero (Verona
Catullo) prenderà il posto di
vicegovernatore per l’anno
sociale 2007 - 08. Questo l’esito
dell’intensa giornata che a
Cavaion Veronese ha impegnato
i delegati dei 50 club delle
province di Bolzano, Trento,
Verona e Vicenza nella kermesse
tradizionalmente riservata alla
relazione del governatore uscente
ed agli altri impegni statutari,
prima del passaggio di consegne
di fine giugno. L’entusiasmo di
una scelta, lo spirito lionistico,
la partecipazione hanno trovato
momenti di forte intensità
in quanti si sono ritrovati nel
messaggio di Jacob Pinackatt, il
quale ha puntualizzato i momenti
più significativi del suo mandato,
ma anche le ragioni fondanti
dell’etica lionistica e dell’azione di
servizio alla società.
“È stato un anno di intenso lavoro a
livello distrettuale e multidistrettuale,
in cui ho potuto constatare con gioia
e soddisfazione che moltissimi soci
dedicano una parte rilevante del
loro tempo al prossimo”, ha detto il
governatore, aggiungendo tuttavia
con grande schiettezza che non
sono mancate le spine. ”Nella
nostra associazione non devono esserci
protagonismi o gelosie. Il nostro è un
servizio di volontariato, espressione
corale di un lavoro di gruppo”. Ed
il suo gruppo ha lavorato con
abnegazione e passione. I risultati
lo dimostrano: creazione del nuovo
sito distrettuale, dell’annuario che
ha aperto una strada nuova anche
in ambito multidistrettuale, il
rinnovo della rivista, la soluzione
indicata per l’archivio storico, la
rivisitazione della Fondazione,
la news letter, le linee guida del
rapporto con i Leo, la formazione,
l’attività Merl, il tema di
studio distrettuale ed i service
multidistrettuali, i convegni, le
attività sportive, la raccolta di
occhiali usati, il poster per la pace
insieme con i distretti Ta2 e Ta3,
le visite ai club (“un’esperienza
bellissima, ovunque accolti con affetto
e fraterna amicizia”).
Commozione nel ricordo di Danilo
Pavan, al quale è stato assegnato
il premio “We serve” per la sua
opera di servizio, soddisfazione
per la straordinaria dimostrazione
di sensibilità e partecipazione a
sostegno della “Sight First 2”, a
cui “ho dedicato gran parte del mio
tempo, raggiungendo obiettivi di
gran lunga superiori alle previsioni
grazie all’apporto di tutti i club e dei
soci, soprattutto di quelli del nostro
distretto, assurto a riferimento in
ambito mondiale”.
Jacob Pinackatt ha snocciolato
dati sbalorditivi, che sono valsi
l’apprezzamento del presidente
internazionale Jimmy Ross:
”L’Italia è al primo posto in Europa
nella raccolta di fondi con 2.224 mila
dollari già raccolti che dovrebbero
consentire di superare l’obiettivo
previsto al termine della campagna.
E qui il nostro distretto ha giocato
un ruolo fondamentale, grazie anche
Il governatore Jacob Pinackatt durante la sua
relazione

all’enorme sforzo organizzativo
compiuto per la giornata nazionale
nella quale sono stati raccolti oltre
350 mila dollari, ma anche dando
un apporto sensibile in termini
quantitativi. Alla fine saranno
superati ampiamente i 550 mila
dollari! Con 23 club modello (fra
poco 24) ed una zona modello unica
al mondo, quella del Garda, il ta1
è diventato il fiore all’occhiello della
campagna. Il mio grazie riconoscente
a tutti”.
Il governatore Pinackatt,
auspicando una maggiore presa di
coscienza delle diversità, oltre che
un rapporto interno leale che dia
spazio solo alle critiche costruttive,
ha concluso augurando a Claudio
Pasini un proficuo lavoro ed
assicurandogli che ”in qualsiasi
momento sarà a sua completa
disposizione”. Un lungo applauso
di approvazione e di solidarietà
per il lavoro svolto si è levato
spontaneo dalla platea di delegati, a
condividere un percorso segnato da
tappe tanto significative per la vita
del distretto.
Di rilievo il parterre delle autorità
lionistiche presenti, dal presidente
del consiglio del governatori Jone
Giummo, il quale ha sottolineato
come questo distretto abbia
“fatto miracoli”, in particolare
con lo strepitoso successo della
“Sigh First”, (tanto che il Rotary
International ha proposto il
Lions per il suo prestigioso
riconoscimento, “quanto di meglio
ci si potesse attendere”. ”Dovete
essere fieri di quanto è stato fatto”) e
continuare a lavorare con serenità
e chiarezza, lasciando da parte
ogni litigiosità. Roberto Adami,
governatore del Ta3, ha ringraziato
per l’impegno che Pinackatt ed il
Ta1 hanno dato, soffermandosi
sulla collaborazione in atto, specie
per quanto riguarda il Poster per
la pace, il campo Alpe Adria, i
Leo e la rivista, auspicando un
chiarimento per quanto riguarda i
confini dei distretti e sollecitando a
sostenere la candidatura di Caorle
2008 per il congresso nazionale.
Cesare Diazzi, coordinatore “Sigh
First”, è tornato sugli sbalorditivi
DISTRETTO 108 Ta1
risultati ottenuti dal distretto
“punta di diamante in Europa”.
Speciali riconoscimenti Lions per
questo sono stati assegnati ai
past - governatori Hans Egger
e Corrado Buscemi, a Gigino
Gandini, Giuseppe Maria
Barisonzo e Giorgio Stefani.
Dal presidente distrettuale Leo,
Giovanni Piazza, è venuta la
conferma di un rapporto sempre
più stretto e solidale tra Lions e
Leo al termine di un anno ricco
di innovazioni e di cambiamenti,
ricordando che a settembre
dovrebbe entrare in funzione
l’associazione “multidistretto
Leo 108 Italy Onlus” ed il
tema operativo realizzato con
l’associazione per la ricerca sul
cancro (AIRC). I giovani sono
comunque in crescita e il grande
obiettivo sarebbe la nascita di un
club a Verona e Bolzano. Sulla
Fondazione ha riferito il presidente
Hans Egger, mentre Maurizio
Ratti ha presentato l’iniziativa per
il libro parlato attuata a Trento
con le istituzioni locali. Spazio
poi al dibattito, agli interventi
degli officer, agli adempimenti
statutari ed alla presentazione dei
candidati, di cui riferiamo a parte.
Il Gran Gala serale ha chiuso una
giornata di grande effetto, intensa
e partecipata, organizzata in modo
impeccabile dal club di Bussolengo
- Pescantina, guidato dal solerte
Bruno Jachemet, grazie anche alla
collaborazione degli sponsor.
CLAUDIO PASINI
NUOVO
GOVERNATORE
E GIANMARCO
SCIACCHERO VICE
Scontata l’elezione di Claudio
Pasini alla carica di governatore,
ma non per questo priva di
pathos. ”È una giornata importante
per me e per il mio club, che vivo
con un’emozione particolarmente
intensa – ha detto subito dopo la
proclamazione –. Mi auguro di
essere accettato come è stato accettato
Jacob Pinackatt, con il quale ho vissuto
passo dopo passo un anno intenso,
TEMPO DI
LIONS
L’intervento del vicegovernatore Claudio Pasini
che mi ha permesso di conoscere i
club e di partecipare all’attività
multidistrettuale che quest’anno ha
dato al nostro distretto tanta visibilità.
Il primo obiettivo è di dare continuità
all’azione del governatore, così forte
e chiara nelle scelte, di operare con
rigorosità ed applicazione ma anche
con grande disponibilità all’ascolto,
per essere sempre vicino ai club, ai
soci. Naturalmente conto sull’aiuto di
tutti, a cominciare dal gruppo che mi
starà accanto”.
Dopo aver presentato i primi
componenti della sua “squadra”
Pasini ha ricordato alcuni punti del
suo programma, che avrà modo di
presentare più dettagliatamente
nella convention di apertura
a settembre: il ripristino del
presidente di circoscrizione, un
adeguato spazio per la cultura,
per la scienza, per lo sport, per
l’ambiente, l’attenzione alle
spese, l’annuario distrettuale,
l’informatizzazione e tutte le
altre iniziative avviate da Jacob
Pinackatt. Pasini ha concluso
chiedendo a tutti “grande
disponibilità, con l’entusiasmo di
essere Lions e di crescere insieme in un
clima fatto di semplicità, di serenità
nei rapporti e nell’agire”.
Gianmarco Sciacchero, sorpreso
dall’emozione, dopo aver fatto
riferimento al suo club che gli ha
chiesto di impegnarsi in prima
persona, ha ringraziato tutti i
congressisti, assicurando che farà
17

DISTRETTO 108 Ta1
del suo meglio per rispondere
alle attese ed ha sottolineato
l’importanza del concetto di
servizio per consentire agli altri
di esprimere le loro capacità, il
rapporto con i club e con i Leo,
na decisione, in particolare,
approvata dal congresso
distrettuale di Cavaion, interessa
tutti i club e merita una prima
riflessione per sottolineare il
cambiamento culturale che essa
introduce. È la proposta del Centro
Studi, già approvata dal gabinetto
distrettuale, divenuta per volontà
dei delegati parte integrante
del nostro regolamento. Essa
stabilisce che, a partire dall’anno
sociale 2008 - 2009, verrà abolito
il tradizionale abbinamento
tema di studio distrettuale
- service distrettuale e vi sarà
solamente un tema di studio che
automaticamente si trasformerà
nei due anni successivi in service.
Nel primo anno i club dovranno
affrontare il tema prescelto per
discuterlo, analizzarlo, capire
come essi possano in seguito
dare una pratica attuazione alle
sue indicazioni. Nel secondo e
terzo anno ogni club darà il suo
contributo di lavoro per realizzare
concretamente, da soli o insieme,
le finalità individuate. Questo
significa che i club non dovranno
più dedicare una parte delle loro
risorse e del loro impegno a due
distinti compiti (tema di studio
e service); un solo valido tema di
studio solleciterà nei club l’energia
e la creatività che, per due anni,
gli consentiranno di adattarsi alle
esigenze del territorio e della sua
popolazione, per soddisfare le loro
aspettative. In questo modo le
18
U
il ruolo del centro studi e della
formazione, l’impegno ad esaltare
gli ideali lionistici per evitare
quanto avvenuto lo scorso anno al
congresso di Verona.
Ha chiuso ricordando
CONGRESSO DI CHIUSURA/PROPOSTA DEL CENTRO STUDI
Tema di studio e service
finestre sul territorio
attività distrettuali non diverranno
dopo un anno qualcosa da
archiviare e sostituire senza che ne
rimanga traccia; anzi, esse saranno
incisive, efficaci, di lunga durata, e
sempre più potranno legare i club
al territorio.
Un’apposita commissione, fin dal
prossimo anno sociale, valuterà
le proposte di tema e di service
facendo in tal modo da filtro
fra i proponenti ed i delegati al
congresso; dovrà stimolare la
creatività dei club e coordinare le
proposte oltre che esprimere una
valutazione di fattibilità. Il fatto
che a questo congresso nessuno
abbia presentato una proposta
di service distrettuale e che vi sia
stata una sola – eccellente peraltro
– proposta di tema di studio sta a
significare che i club sono stanchi
di questa ripetitività. Le nuove
norme daranno loro modo di
affrontare con nuovo entusiasmo
questa sfida, nella consapevolezza
che essa si radicherà nel rapporto
con la popolazione arricchendolo
di nuovi contenuti.
Il nostro congresso di chiusura è
stato tenuto saldamente in pugno
dal governatore. Facendo leva
sulla sua pacata energia e sul suo
equilibrio emotivo egli ha saputo
dare ai delegati, sconcertati da
alcuni vivaci dibattiti ma animati
dal giusto spirito positivo e da
vera consapevolezza lionistica,
l’indicazione dei valori che devono
sempre prevalere su ogni forma
di divisione. In tal modo egli
ha guidato il congresso verso
decisioni significative, come quella
illustrata, che potranno incidere
positivamente sul nostro futuro di
associazione di servizio.
IL PUNTO/CONSIDERAZIONI A MARGINE DEL CONGRESSO
Dove va il lionismo?
Federico Steinhaus
Tre punti caldi: consuntivo, Fondazione e rapporti fra i
soci. Poco rispetto, poca tolleranza e pochissima umiltà
di Alberto Castellani
L
uci e ombre al
congresso annuale
del distretto 108 Ta1,
il momento clou di
un’annata, la sede
corretta per valutare ciò
che si è fatto e decidere
Alberto Castellani
semplicemente il salmo 133 per
sottolineare che “il nostro stare
insieme è qualcosa che trascina e
coinvolge”.
Tarcisio Caltran
cosa si farà. Luci e
ombre, come in tutte
le cose umane, ma, e
questa considerazione
è condivisa da molti
dei presenti con cui
ho affrontato il tema,
come si sta verificando
da qualche anno nella

nostra associazione anche a
livello nazionale, con le ombre
che aumentano. Luci e ombre
nelle presenze. Oltre 160 delegati
presenti su circa 200 aventi
diritto, ben oltre l’80%, e questo
è un segnale positivo, segno di
partecipazione e di interesse per
la vita del distretto. Ma se poi
vediamo quanti hanno discusso e
votato gli argomenti che contano, i
temi di studio, i service, i bilanci, la
Fondazione, etc., vediamo numeri
molto inferiori a conferma del
sospetto che, votato per l’amico
che si vuol mandare a ricoprire la
prima carica del distretto, il resto
interessi poco.
Luci e ombre nelle candidature
e nelle proposte. Due eccellenti
candidati alla carica di vice
governatore due Lions con anni
di militanza, preparati, capaci,
intelligenti; un vero peccato non
poterli votare entrambi, ma poi
una sola proposta tra tema e
service, una sola proposta per la
sede del prossimo congresso, quasi
che su questi argomenti nulla
i 50 club avessero da proporre.
Luci e ombre negli interventi. A
fronte di passaggi significativi, in
linea con gli scopi e le parti più
belle del nostro codice etico, altri
eccessivamente aspri, polemici
oltre il giusto, a volte oltre i limiti
dell’offesa personale, con frasi che
sembravano buttate alla platea
non per favorire una riflessione,
ma solo per far polemica o, peggio,
per insultare un avversario. E
questo non da una sola parte,
anche se poi sempre in ogni
generalizzazione si finisce per
mettere assieme cattivelli, cattivi e
cattivissimi!
Ho faticato molto a non
intervenire; non potevo per il
ruolo che avevo, non volevo
perché in quel clima avrei
rischiato di esacerbare gli animi
pur desiderando solo condurli a
ragionamenti, critici sì, come era
ed è sempre giusto, ma pacati nella
forma e corretti nella sostanza.
Oggi però, a bocce ferme, con la
possibilità di leggere e rileggere,
limare e correggere, cerco di dare il
DISTRETTO 108 Ta1
mio contributo, “sempre mirando
a costruire, non a distruggere”.
E affronterò tre punti caldi: il
bilancio consuntivo 2005 - 2006, la
Fondazione, i rapporti tra i soci.
Cominciamo dall’ultimo aspetto,
che non evidenzia momenti critici
solo nelle assise distrettuali e
nazionali, ma anche nella vita di
club.
C’è poco rispetto, poca tolleranza,
pochissima umiltà. Si ascolta
poco, si critica subito a volte
senza soppesare le parole con la
conseguenza di essere ridicolizzati
come quel delegato critico, che di
motivi validi per criticare ne aveva
in quantità, perché nessuno è
perfetto ed errori ne commettiamo
tutti e ne sono stati commessi,
che nella foga ha citato in modo
errato un articolo di regolamento
facendosi così rapidamente zittire.
Ascoltiamo umilmente e
attentamente; se qualche
relazione non ci convince, non
pensiamo subito che ci si voglia
imbrogliare; se un bilancio non ci
convince, chiediamo spiegazioni
ed eventualmente esprimiamo il
nostro dissenso, ma non con il
tono di chi crede di aver scoperto
il governatore o il suo tesoriere
con le mani nella marmellata. A
tutti può capitare di scivolare, si
valuti bene come e perché altri
possano essere eventualmente
scivolati e si pongano le basi
perché ciò non si ripeta. Questo
significa “mirando a costruire e
non a distruggere”, questo deve
essere a base di rapporti corretti
tra Lions. La polemica eccessiva, il
muro contro muro non risolvono
nulla, disamorano, scandalizzano,
allontanano i migliori.
La Fondazione è un’ottima
iniziativa, uno strumento di azione
a servizio che può dare ottimi
frutti; deve muoversi con regole
chiare in un contesto legislativo
che cambia. Bisogna valutare,
discutere, correggere alcune norme,
su cui c’è già accordo nel distretto,
aggiustarne probabilmente altre
perché la mutata legislazione ci
toglie altrimenti la possibilità di
raccogliere più fondi, ma questo
TEMPO DI
LIONS
va fatto con calma, con pacatezza.
Nessuno vuole impossessarsi
della Fondazione, nessuno vuole
estromettere altri dalla sua
gestione; si tratta di trovare norme
che siano funzionali ed allo stesso
tempo rispettose della volontà dei
soci.
Nella sua relazione il presidente
Egger ha chiesto ai delegati
un voto sui principi cui ci si
vorrebbe uniformare nella
stesura del nuovo statuto e del
nuovo regolamento, un voto
per sapere se fossero favorevoli,
o meno, alla trasformazione in
Onlus. Era un voto consultivo,
non era vincolante; su statuto e
regolamento è sovrana l’assemblea
dei soci, ma visto che è la
Fondazione del distretto poteva
essere utile sapere cosa ne pensasse
il distretto nella sua forma
più ampia e rappresentativa, il
congresso appunto.
A mio parere la maggioranza
dei presenti non ha neppure
capito cosa il relatore chiedesse.
Poco male, nell’assemblea della
Fondazione i soci delibereranno,
ma è stata un’occasione persa.
Il bilancio approvato a
maggioranza. Alcune cifre non
hanno convinto, alcuni sforamenti
sono parsi eccessivi, sono stati
avanzati dubbi.
È legittimo discutere, chiedere
spiegazioni, dimostrare con le
parole e con il voto eventuale
contrarietà ad un documento che
non piace, ma più importante è
cercare di capire, porre dei paletti,
stabilire regole per cui in futuro sia
difficile il ripetersi degli eventuali
errori.
Io sono certo dell’onestà del
governatore Egger, del suo
tesoriere e dei revisori dei conti
e della loro assoluta buona fede
nell’adempiere ai loro mandati nel
modo che sembrava loro migliore.
Perciò niente attacchi personali,
ma riesame dei regolamenti per
vedere se e come si possa fare
più chiarezza, definire meglio i
compiti, stabilire procedure per
cui i deliberati congressuali, ed
in primis il bilancio preventivo
19

DISTRETTO 108 Ta1
abbiano il loro giusto valore;
le eventuali difformità siano
motivate, approvate dal gabinetto
distrettuale, e chiaramente
presentate al congresso che deve
comunque ratificare il bilancio
n Italia sono circa 60
mila le persone costrette
a ricorrere all’ossigenoterapia
domiciliare a lungo termine (un
migliaio nella sola provincia di
Verona) con un costo complessivo
di 200 milioni di euro l’anno.
Questo sistema permette a buona
parte dei pazienti di recuperare
gradualmente una completa
autonomia.
L’aspetto tuttavia più
preoccupante è quello sociale,
legato all’emarginazione dei
pazienti che devono superare
difficoltà e vere e proprie
20
I
CONVEGNO A VERONA
consuntivo.
A questo modo di comportarsi
vorrei richiamare i Lions, a una
critica serrata nelle argomentazioni
ma corretta nei toni, sempre
rispettosa.
“Ossigenoterapia domiciliare
a lungo termine”, una sfida
che si può vincere
Il vice governatore Claudio Pasini e il direttore dei servizi sociali Ulss 20, Angelo De Cristan
barriere architettoniche, e
delle loro famiglie, di fronte a
diffidenze, incomprensioni, scarsa
informazione.
Problemi di ordine tecnico e
sociale, di cui le istituzioni devono
farsi carico con maggiore assiduità
per individuare e promuovere i
mezzi necessari alla rimozione
degli ostacoli che impediscono
la mobilità e quindi garantire
una buona qualità della vita.
Le famiglie ed i pazienti non
possono essere lasciati soli a
combattere contro gli effetti delle
pneumopatologie degenerative.
Ricordiamoci di essere “Cauti
nella critica (non acritici), generosi
nella lode (di chi ha fatto con
intelligenza e si è impegnato, noi
dei fannulloni), sempre mirando a
costruire e non a distruggere”.
Di tutto questo si è fatto carico il
Lions, quando ha inserito tra i temi
di studio multidistrettuali quello
delle “Persone in ossigenoterapia
domiciliare a lungo termine”, allo
scopo di porre l’accento su una
patologia di cui poco si parla,
ma che è in costante espansione
sia per l’innalzamento dell’età
sia per l’aumento di forme di
inquinamento.
L’obiettivo è di fare opera di
sensibilizzazione, fornendo
maggiori informazioni
sull’argomento, e soprattutto
costruire una rete sociale attorno
a queste persone per impedire
che vengano in qualche modo
emarginate, ma ritrovino invece
condizioni di vita accettabili. È una
sfida che la società e le istituzioni,
a cominciare dalle Ulss, devono
raccogliere per i prossimi anni
con buone possibilità di ridurne
l’impatto, pur tenendo conto dal
fatto che le malattie respiratorie
sono in costante incremento.
Dell’argomento si è parlato nel
corso di un convegno distrettuale,
organizzato nella città scaligera
dal club Verona Cangrande alla
sala convegni di Unicredit Banca,
di fronte ad una platea di medici,
tecnici e rappresentanti delle
associazioni. È stata l’occasione
per tracciare un quadro della
situazione, ma anche per indicare
possibili soluzioni per migliorare
la qualità della vita di quanti
sono colpiti da insufficienza
respiratoria, bronchite cronica e
broncopatie ostruttive.
I lavori, dopo il saluto di Luciano
Fiorese del club Verona Cangrande,
sono stati aperti da Giancarlo
Ragno, officer distrettuale, il
quale ha ricordato le ragioni che
hanno portato all’evidenziazione
di un tema così attuale. Il
vicegovernatore Claudio Pasini ha

posto l’accento sull’importanza
di un momento di riflessione
stimolante per i Lions e per quanti,
operatori e tecnici, hanno a che
fare con la gestione dei pazienti
sul territorio, mentre Angelo
De Cristan, a nome dell’Ulss
20, ha ricordato l’impegno e le
iniziative in atto sul problema
che, tra l’altro, è stato inserito
tra le priorità del piano regionale
sanitario.
Puntuale e dettagliata l’analisi del
Lions Antonio Dezio (coordinatore
scientifico del convegno), il quale
ha sottolineato le dimensioni del
ema di studio di quest’anno,
per ricordare un momento
tragico della nostra storia,
ma anche per porre l’accento
sulla necessità di coltivare un
rapporto corretto con il territorio,
sull’esigenza di salvaguardare
l’ambiente per non rischiare di
essere travolti da fatti analoghi.
Come invece è accaduto per il
Vajont, prima, ma anche a Sarno
(Campania), in Valtellina ed in
Piemonte.
Nell’aula magna del museo
tridentino di scienze naturali a
Trento si è tenuta una significativa
serata, organizzata dai club
Trento Host, Trento Cesio e
Trento del Concilio, e dalla zona
B (delegato Franca Rossi), con la
proiezione del filmato “Stava 19
luglio” di Gabriele Cipollitti, per
mettere in evidenza la genesi,
cause e responsabilità della
catastrofe che ha sconvolto Stava
e Tesero. Numerosi erano stati gli
avvertimenti venuti da episodi
analoghi accaduti in precedenza
in varie parti del mondo, ma
erano stati passati sotto silenzio,
o sottovalutati, anziché essere
presi ad esempio per favorire un
momento di analisi e di confronto
TEMA DI STUDIO
DISTRETTO 108 Ta1
Il segretario del congresso Antonio Dezio
“Stava”, per non dimenticare
T
sui pericoli derivanti dai bacini di
decantazione.
“Fossimo stati messi
accuratamente a conoscenza di
quanto avvenuto altrove, forse il
nostro atteggiamento nei confronti
di quelle discariche sarebbe stato
Stava dopo il disastro
TEMPO DI
LIONS
problema, i percorsi diagnostici,
le strategie riabilitative e
terapeutiche. Nelle due sessioni
sono stati poi approfonditi i
temi dell’approccio terapeutico
e riabilitativo, dell’assistenza
domiciliare, degli aspetti emotivi,
psicologici e relazioni, ma anche
del fondamentale apporto
assicurato dal volontariato, delle
esperienze vissute, della mobilità
e sicurezza dei pazienti, con la
lettura magistrale di Roberto
Dal Negro su “L’ossigenoterapia
domiciliare a lungo termine: 20
anni di storia”.
diverso”, ha precisato il presidente
dell’associazione familiari delle
vittime e della fondazione Stava
onlus, Graziano Lucchi.
Nessuno sapeva e nessuno era
stato messo al corrente di quei
pericoli e così il 19 luglio 1985 si
contarono 268 vittime innocenti
di una tragedia che, come altre, si
poteva evitare.
Anche per questo la fondazione
Stava onlus si è posta come
obiettivo quello di informare
per prevenire altre catastrofi
21

DISTRETTO 108 Ta1
analoghe. Per questo è stato
creato il sito “Stava1985.it” e sono
state avviate diverse iniziative
ei club della zona G
(Valdagno, Arzignano,
Lonigo, Vicenza Host, Vicenza La
Rotonda e Vicenza Palladio) hanno
dedicato una serata di emozioni e
di eleganza per una nobile causa:
suscitare e promuovere attenzione
nei confronti della lotta contro la
fi brosi cistica.
22
S
INTERMEETING A VILLA TRISSINO (ZONA G)
Ricerca, trentamila euro
contro la fibrosi cistica
Ospite straordinario il presidente
della Valentino Fashion Group,
Matteo Marzotto, accompagnato
da Alessia Fabiani, madrina della
serata, nella prestigiosa cornice
di Villa Trissino. Numerose
le autorità lionistiche, in
rappresentanza dei club che hanno
aderito all’iniziativa.
Oltre trecento gli ospiti che
hanno accolto l’invito dei Lions
e che hanno testimoniato, con
Un momento dell’intermeeting a Villa Trissino
di sensibilizzazione. Tra queste
è stato dato vita ad un master
universitario di secondo livello,
la consueta generosità lionistica,
un’attenzione ed una sensibilità
particolare a sostegno della ricerca
per la lotta contro la fi brosi cistica.
Ha fatto gli onori di casa,
impeccabile anfi trione, Giannino
Marzotto, il quale ha messo a
disposizione la sua splendida
dimora per ospitare la serata.
Il conte Marzotto, che festeggiava
nell’occasione anche il suo 79°
compleanno, nel dare il benvenuto
a tutti i presenti, ha ricordato il
suo profondo ed autentico legame
di affetto nei confronti del Lions
club Valdagno, di cui è stato socio
fondatore nel 1961 e presidente.
“Quando fondammo il nostro
sodalizio – ha sottolineato – dissi
che il Lions avrebbe dato un
pluralismo democratico al paese,
organizzato con la collaborazione
dei Lions club del Trentino e del
distretto 108 Ta1.
perché avrebbe offerto occasioni
di incontro, di confronto e di
dialogo. Il Lions ha il senso del
service ed è quello che sta facendo
Matteo questa sera. È importante
che il Lions faccia il bene, ma
allegramente, perché di solito
quelli che fanno il bene sono tristi
da morire.”
Il vicegovernatore Claudio
Pasini ed i presidenti Renzo
Rizzi e Antonio Cappello
hanno sottolineato lo “spirito
di solidarietà e di servizio che
hanno animato la serata”, mentre
Gianni Mastella, direttore
scientifi co della fondazione per
la fi brosi cistica, ha ripercorso le
tappe di “un’avventura iniziata
dieci anni fa e costruita sulla
forza delle donazioni, che hanno
consentito di sostenere 77 progetti
di ricerca”. Matteo Marzotto,
in qualità di testimonial e
vicepresidente e cofondatore della
fondazione, ha parlato di questa
patologia ancor oggi incurabile,
nei confronti della quale si sta
sviluppando nell’opinione pubblica
un’attenzione sempre crescente.
“La fondazione è la mia passione.
Ho capito che la mia visibilità
poteva essere utile alla causa
e mi sono fatto coinvolgere
con entusiasmo” ha sostenuto
ricordando, non senza una nota di
commozione, la sorella Annalisa,
mancata proprio a causa di questa
malattia. Ha inoltre raccontato
quanto sia forte il suo legame con
la dimora dello zio, sede preferita
per le riunioni e le cerimonie di
famiglia.
La serata si è conclusa con la
raccolta di fondi, tramite una
lotteria, che ha fruttato 12 mila
euro; molti hanno versato anche
un contributo sul conto della
fondazione, così da raccogliere i 30
mila euro necessari per adottare un
intero progetto di ricerca.
Maria Ronconi

DISTRETTO 108 Ta2
XI ASSEMBLEA DI CHIUSURA
Saccari nuovo governatore
Nicoloso eletto vice
Ricco parterre di ospiti al congresso di Cavaso del
Tomba. Melvin Jones al Leo club di Camposampiero
e ai familiari del compianto cerimoniere distrettuale,
Ferdinando Maria Bordignon. Tacchi: “Concentriamo
tutto il nostro impegno sull’essere a scapito
dell’apparire”
D
opo un anno di intenso e
accurato lavoro, sabato 5
maggio, si è chiuso, uffi cialmente,
l’anno lionistico 2006/2007 del
distretto 108 Ta2 presieduto dal
governatore Paolo Tacchi che
rimarrà, comunque, in carica fi no
al prossimo luglio quando scenderà
in campo il nuovo governatore
eletto nell’ambito dell’XI
assemblea di chiusura tenutasi a
Cavaso del Tomba, presso l’Asolo
Golf club.
Al congresso hanno partecipato
numerosi delegati che hanno dato
vita a una riunione vivace, animata
e di buon auspicio per un profi cuo
lavoro futuro.
L’assemblea si è aperta con
l’esecuzione degli inni e la
lettura degli scopi del Lions club
international e dell’etica lionistica.
Sono state numerose le autorità
civili e lionistiche ospiti.
Dopo i saluti, quasi tutti gli
intervenuti hanno sottolineato
il valore degli ideali del Lions
club International, ideali, spesso,
calpestati e negati.
Particolarmente interessanti alcune
considerazioni esposte da Jacob
Pinackatt governatore del distretto
Ta1 sul service “Sight First 2” e da
Roberto Adami, governatore del
Ta3 sul Poster per la pace e sugli
scambi giovanili in collaborazione
con il Campo Alpe Adria.
Jacob Pinackatt ha ricordato il
grande successo ottenuto dalla
manifestazione dello scorso
15 aprile quando, nelle piazze
italiane, sono state distribuite
40 mila orchidee a sostegno della
campagna “Sight First 2” e ha
aggiunto: “È la prima volta che
la nostra associazione scende in
piazza e, visti i risultati, possiamo
dire che abbiamo lavorato bene
tutti insieme per il bene comune.
A livello nazionale, si sono attivati
340 Lions club e sono stati raccolti
350 mila dollari dalla vendita
delle orchidee e 40 mila dollari
attraverso gli sms.
Voglio ringraziare tutti i soci
per la sensibilità, la disponibilità
dimostrate e l’entusiasmo
profuso. È questa un’ulteriore
conferma della forza e della
capacità organizzativa del nostro
Movimento”.
Roberto Adami ha evidenziato la
TEMPO DI
LIONS
sinergia fra i tre distretti che si è
creata nell’organizzare il concorso
“Poster per la pace” e nell’offrire un
servizio migliore ai nostri giovani
ospiti del Campo Alpe Adria.
“È necessario – ha concluso il
governatore del distretto 108
Ta3 – pensare e coinvolgere il
più possibile i giovani nei nostri
service e iniziative se vogliamo
formare e infl uire positivamente
sulla crescita della società di
domani incentivandone il senso
di appartenenza, la coscienza
critica e suggerendo una effi cace
progettualità per il futuro”.
A questo punto, l’intervento del
governatore Paolo Tacchi, che,
dopo un breve saluto, ha espresso
soddisfazione per i numerosi
delegati presenti ricordando loro
l’importante lavoro che avrebbero
dovuto svolgere nel pomeriggio;
ha dato, poi, la parola a Giorgio
Terrazzani, coordinatore del
concorso “Poster per la pace”, che
ha illustrato il signifi cato che sta
acquistando, in ambito educativo
e didattico, questo service. Ogni
anno, il concorso raccoglie sempre
più consensi e riesce a coinvolgere
le numerose Scuole Medie del
territorio. È seguita la premiazione
di alcuni partecipanti al 19°
concorso: “Celebriamo la pace”,
che, con gioia e rispetto, hanno
ritirato l’ambito riconoscimento.
Un momento di grande
Il governatore Paolo Tacchi con Giulia, la ragazza premiata con il Melvin Jones
25

DISTRETTO 108 Ta2
coinvolgimento e solennità si è
verifi cato quando il governatore
ha consegnato a Giulia Guidolin
del Leo club di Camposampiero,
distretto 108 Ta3, e ai familiari
del compianto cerimoniere
distrettuale, Ferdinando Maria
Bordignon, le Melvin Jones,
onorifi cenza lionistica di grande
prestigio.
Le motivazioni che hanno
portato all’assegnazione di
questo riconoscimento sono,
naturalmente, diverse, ma
entrambe hanno esaltato e
realizzato concretamente quel
senso di altruismo, abnegazione,
amore, disponibilità e sensibilità
verso il prossimo, verso coloro che
hanno più bisogno di noi che sono
i capisaldi del nostro essere Lions.
“We serve” un motto che, per loro,
è diventato uno stile di vita.
Con semplicità e stupore, Giulia
e la signora Francesca, moglie di
Ferdinando Maria Bordignon,
hanno ringraziato per questa
manifestazione di stima, amicizia,
affetto e simpatia.
Sia la premiazione dei ragazzi sia la
consegna delle Melvin Jones sono
stati momenti importanti ricchi di
carica emotiva.
Sono, quindi, continuati i lavori
del congresso con la presentazione,
la discussione e l’approvazione,
da parte dei delegati, delle diverse
relazioni illustrate dal segretario
distrettuale, Gino Eger, e dal
tesoriere, Giamberto Andriollo,
relativamente al bilancio
2006/2007 al 31 marzo 2007 e al
bilancio consuntivo 2005/2006, da
parte del past tesoriere Massimo
Szalay.
Il governatore Paolo Tacchi ha
svolto la relazione sull’attività
portata avanti durante l’anno.
È stata un’analisi attenta, critica
e scrupolosa che, accanto alle
numerose positività, non ha
dimenticato di evidenziare anche
alcuni limiti e carenze.
Nelle parole del governatore,
ripetuti sono stati i riferimenti
alla sobrietà, alla semplicità,
alla collaborazione tra i club
e allo spirito di amicizia che
26
hanno caratterizzato il suo anno
lionistico e che, in qualche modo,
vorrebbe lasciare come messaggio
per l’avvenire.
“Concentriamo tutto il nostro
impegno sull’essere a scapito
dell’apparire, che, spesso,
purtroppo, ha il sopravvento nella
nostra attuale società; investiamo
sui giovani educandoli a quello
spirito di comprensione che
dovrebbe avvicinare i popoli.
Avevo iniziato il mio anno
sociale con il motto “Varcare i
confi ni……”, non so se abbia
raggiunto lo scopo, non spetta a
me dirlo: personalmente, conservo
gelosamente nel mio cuore tutte
le testimonianze che ho ricevuto,
toccato e vissuto e, lasciatemelo
dire con sincerità d’intenti, ne sono
ammirato, fi ero ed orgoglioso”.
I coordinatori delle varie aree
hanno affrontato le diverse
problematiche sottolineando
ciò che è stato fatto e quello che
resta ancora da fare suggerendo,
comunque, soluzioni, interventi e
stimoli di rifl essione comune.
Le nomine distrettuali del nuovo
governatore e del nuovo vice
governatore hanno monopolizzato
la seconda parte della giornata;
dopo una breve presentazione
degli aspiranti alle cariche sociali,
i delegati hanno espresso il loro
voto.
Sono risultati eletti per l’anno
lionistico 2007/2008:
Claudio Saccari del club Trieste
Host come governatore;
Mario Nicoloso del club di San
Daniele del Friuli come vice
governatore.
“Il tempo delle parole è fi nito,
ha lasciato il posto al progettare,
alla capacità di ascoltare per
relazionarsi con empatia con tutti
coloro che credono e si adoperano
per una società migliore, una
società più serena, tranquilla e
chiara nei suoi intenti”.
Sono questi alcuni spunti delle
indicazioni programmatiche
del nuovo governatore, Claudio
Saccari, il quale ha concluso il
suo discorso citando una frase del
fi losofo tedesco Nietzche: “Possa
aiutarci il tempo a diventare
chiari” e tutti noi ce lo auguriamo
di cuore per poter realizzare
e perseguire, con più vigore e
caparbietà, la mission di ogni
socio Lions: “Creare e promuovere
fra tutti i popoli uno spirito
di comprensione per i bisogni
umanitari attraverso volontari
servizi coinvolgenti le comunità e
la cooperazione internazionale”.
“Non più parole, ma fatti”.
IL CONGRESSO DI CHIUSURA/CAMPAGNA SIGHT FIRST II
Tanti pesci nella rete
i stiamo avvicinando alla
chiusura del secondo anno
della campagna Sight First II che
continuerà fino a giugno 2008.
In questo secondo anno si è
iniziato a raccogliere i frutti della
rete organizzativa intessuta lo
scorso anno.
È quindi con grande soddisfazione
che vi comunico i risultati
Ernesto Zeppa
La relazione dell’officer distrettuale sulla raccolta
fondi per la lotta alla cecità. L’Italia al primo posto in
Europa per la generosità
C
raggiunti a tutt’oggi a livello
mondiale e gli ottimi risultati
ottenuti dalla nostra area e dal
nostro distretto.
Al 27 aprile nel mondo sono stati
raccolti 84.241.950 milioni di
dollari, che corrispondono al 38%
del totale.
Già sapere che dopo due aree
orientali e una americana quella

DISTRETTO 108 Ta2
Silvano Toniato illustra i risultati Sight First II al congresso di chiusura di Asolo
multinazionale denominata area
IV – 3 assegnata al Pdi Giovanni
Rigone che comprende l’Europa
e la Turchia ha versato 2.941.184
dollari, pari al 48 %: questa area
è la quarta al mondo in questo
impegno di raccolta fondi.
In Europa l’Italia è al 1° posto e il
nostro multidistretto ha versato
2.632.160 dollari; il nostro settore
coordinato dal Pdg Cesare Diazzi
che comprende i distretti Ta1, Ta2,
Ta3 e Tb è il primo in Italia con
869.726 dollari raccolti che sono
pari all’80 % del versato.
Già la prima campagna Sight
First II è stata una iniziativa a
livello mondiale che ha raggiunto
grandi risultati nella lotta contro
la cecità in molte parti della terra.
Quando qualcuno ci chiede chi
siamo e cosa facciamo noi Lions
con orgoglio tutti noi elenchiamo
le molteplici iniziative che la
nostra organizzazione ha saputo
realizzare per questo nobile scopo.
Con la CsfII attualmente in atto
saremo in grado di continuare su
questa strada. Nel maggio 2006 il
comitato consulente Sight First ha
erogato decine e decine di sussidi
per diversi milioni di dollari: in
Congo, Kenya, Tanzania, Uganda,
Brasile, India, Sri Lanka, Tailandia,
Cina, ecc..
Oltre il 91% dei fondi raccolti
saranno utilizzati per tutti quei
progetti sottoposti al comitato
internazionale dai club Lions di
tutto il mondo. Solo dopo una
attenta verifica da parte di una
commissione sulla fattibilità
del progetto proposto, verranno
elargite le somme richieste e
comunque la buona fine del
progetto viene seguita in prima
persona dai Lions beneficiari.
Questa è una garanzia assoluta
che solo la nostra associazione
possiede.
Vi posso inoltre anticipare che
sono allo studio proposte di
progetti in Europa ed in particolare
modo anche in Italia per interventi
mirati al campo della ricerca.
Desidero ringraziare tutti i nostri
club, nessuno escluso, ma in
particolare i nostri cinque club
modello di Asolo, Duino Aurisina,
Lignano, Susegana Castello di
Collalto e Tolmezzo che con il loro
impegno morale assunto di versare
oltre 400 dollari per socio sono
la spinta trainante per il nostro
distretto, si sono da soli prefissati
una raccolta fondi per quasi 65000
TEMPO DI
LIONS
dollari Usa entro giugno 2008,
contribuendo così quasi ad un
terzo di quanto ci è stato richiesto,
come budget dalla sede centrale
americana per il raggiungimento
dei 212.000 mila dollari per il Ta2 e
dei 200 milioni di dollari nel resto
del mondo.
Grazie anche al nostro governatore
Paolo Tacchi per la completa
disponibilità e appoggio dato a
me e tutti gli otto coordinatori di
gruppo della campagna, grazie agli
officer distrettuali e a tutti coloro
tra voi che a vario titolo hanno
decretato il successo fino ad ora
raggiunto con la raccolta fondi,
e permettetemi personalmente
di dire un grazie al nostro Pdg
Ettore Ristagno per la fiducia che
mi ha dato e per avermi onorato
di servire in questo importante
incarico triennale cui darò tutto
il mio impegno per portarlo a
termine con successo con tutti voi.
Al 27 aprile i nostri coordinatori
hanno raggiunto questi risultati.
Vedete nella prima colonna gli
importi versati e nella seconda
quelli in promessa di versamento
entro giugno 2008.
Importo versato
impegno versamento
entro giugno 2008
zona A Giuseppe Unterberger
9.500 12.500
zona B Leonardo Forabosco
21.000 10.300
zona C Grazia Massa
4.450 16.600
zona D Giorgio Rossetto
22.000 16.600
zona E Michael Lahey
8.000 15.600
zona F Enrico Bocus
7.500 24.250
zona G Anna Dessy
20.300 17.600
zona H Rinaldo Mazzocco
28.214 5.614
-----------------------------------------------
120.964 129.764
Per un totale di 250.728 dollari usa.
Per la fine di giugno 2007 e questa
27

DISTRETTO 108 Ta2
estate abbiamo ricevuto dai nostri
club un’ulteriore promessa di
versamenti per oltre 48.000 dollari
Usa che sommati a quanto fino ad
ora versato porteranno il totale a
168.964 dollari Usa, quasi 80% del
richiestoci.
Al raggiungimento del budget
fissato dalla sede centrale di
212.000 dollari Usa rimarrebbe
quindi da raccogliere entro giugno
2008 un ulteriore importo di
43.036 dollari ma mi auguro, con
queste prospettive e il futuro
impegno di noi tutti, che potremo
largamente superare la raccolta
fondi di ben ulteriori 50.000 dollari
Usa.
Anche l’iniziativa nazionale
del 15 aprile è stato un grosso
successo, sia per quanto raccolto
con la vendita delle orchidee pari
a 400.000 dollari e quasi 50.000
dollari Usa raccolti con gli SMS
e sia per l’immagine che oltre
20000 Lions italiani hanno dato
scendendo sulle piazze d’Italia
per la prima volta dopo 90 anni
della nostra vita associativa, con
il supporto di radio, televisione,
quotidiani, periodici.
Vi invito tutti quindi a completare
questo impegno morale che ci
siamo assunti con i Lions di
tutto il mondo, affinché si possa
raggiungere e superare la somma
prefissata entro giugno 2008 se
non anche prima, somma che
renderà pienamente operativa la
CsfII e si potranno salvare ulteriori
milioni di persone diversamente
condannate a una vita al buio.
Mi è arrivata lo scorso mese una
lettera del nostro Ppi Tae Sup - Lee
che mi chiedeva nell’occasione
del nostro congresso di chiusura
di oggi di ringraziare a suo nome
voi tutti per le decine di migliaia
di persone nei paesi più poveri
della terra, uomini, donne, vecchi,
bambini che potranno ottenete
o preservare il grande dono della
vista grazie alla generosità dei
Lions del nostro distretto Ta2.
Probabilmente nessuno di noi
saprà mai il nome di queste
persone, così come nessuno di loro
saprà il vostro, ma di una cosa
28
dovete sicuramente essere certi
qui oggi, con il vostro impegno
e la vostra generosità dimostrata
avete scritto i vostri nomi nel
grande libro della vita, e di questo
siatene orgogliosi, perché è questa
– credetemi amici – la più nobile
essenza di essere e sentirci uomini
e donne Lions.
Queste sono le autentiche spinte
inarrestabili che dopo 90 anni
della nostra associazione ci danno
I
l 2007 è l’anno scelto
dall’Unione Europea per
richiamare l’attenzione sul
tema delle “Pari opportunità”.
L’argomento è vastissimo e a livello
europeo è oggetto di una strategia
di attuazione che riguarderà il
quinquennio 2006 - 2010.
Il governatore Paolo Tacchi e
tutto il distretto 108 Ta2 hanno
voluto evidenziare con un
convegno, aperto al pubblico,
l’entusiasmo per continuare a
servire e sperare per un mondo
migliore e più giusto: da ciò
ricaviamo anche la forza di volare
alto, al di sopra delle inevitabili
miserie, debolezze e assurdi
protagonismi che qualche volta,
perché siamo uomini e donne,
incontriamo nel nostro percorso
associativo.
Silvano Toniato
CONVEGNO DEL DISTRETTO LIONS 108 TA2
“Donne e pari opportunità”
Conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura.
Solidarietà e collaborazione
Paolo Tacchi al convegno di Udine
l’impegno dei Lions in favore delle
pari opportunità, mettendo al
centro le donne e in particolare le
problematiche della conciliazione
tra i tempi del lavoro con quelli
cosiddetti di cura (famiglia, tempo
libero, hobby, …).
Per dare maggiore significato
è stata scelta la giornata di
domenica 15 aprile, il “Lions day”.
I partecipanti - quasi 140 - sono
stati accolti nella bella cornice

del Salone del Parlamento del
castello di Udine in una splendida
giornata primaverile e hanno
seguito con molto interesse i
prestigiosi relatori intervenuti.
Un’importante sottolineatura va
data alla convenzione stipulata
nell’occasione con la Regione Friuli
Venezia Giulia, rappresentata
dall’assessore alle Finanze (ma
anche alle Pari opportunità)
Michela Del Piero, che ha
organizzato il convegno assieme
al nostro distretto, avendo la
collaborazione del Comune di
Udine.
La focalizzazione del convegno
- come dichiarato in apertura dal
past governatore Ugo Lupattelli,
responsabile del Centro Studi
distrettuale e coordinatore
del convegno - è stata rivolta
all’importanza della collaborazione
quale strumento per realizzare le
iniziative che intendono superare
le difficoltà incontrate dalle
donne; collaborazione ottenuta
tramite una solidarietà attiva tra
le varie realtà del territorio (enti
pubblici, privati e associazioni di
volontariato/umanitarie); in tale
ambito l’ente pubblico può svolgere
un ruolo centrale di stimolo,
aggregazione e promozione.
In premessa gli indirizzi di saluto
portati dall’assessore Gianna
Malisani per il comune di Udine
e dall’assessore Del Piero per
la Regione Friuli V. Giulia. Agli
esponenti politici e al pubblico
in sala si è rivolto quindi il
governatore del distretto Lions
108 Ta2, Paolo Tacchi, che ha
ringraziato per la presenza e per la
collaborazione le amministrazioni
comunali, provinciali e regionali
che hanno contribuito alla
realizzazione del convegno, che
si pone come passo iniziale di un
cammino di collaborazione tra
i Lions, le altre associazioni e le
amministrazioni pubbliche. Il
presidente del club Udine Host,
Remo Casucci, ha portato il saluto
dei club di Udine che hanno avuto
parte attiva nell’organizzazione.
In chiusura della parte introduttiva
la lettura degli ‘scopi del lionismo’
DISTRETTO 108 Ta2
dalla voce di Nadia Brogi Lupattelli,
responsabile del comitato
distrettuale per lo sviluppo e la
partecipazione femminile, che
assieme al Centro Studi ha curato
l’organizzazione del convegno.
Nella prima relazione Luisella
Pavan Woolfe, consigliere principale
della commissione europea per
le pari opportunità di Bruxelles,
ha presentato un quadro della
situazione europea negli ultimi
cinquant’anni a partire dall’art.
119 del Trattato di Roma del 1957
che per primo sancisce il principio
dell’uguaglianza tra uomini e
donne, pensato però per la libera
circolazione della manodopera più
che per una vera e propria parità di
genere.
Il balzo di qualità si realizza
qualche anno dopo con il Trattato
di Amsterdam che parla di diritti
paritari. Una legislazione da
esso derivata riconosce in anni
successivi parità di retribuzione,
di trattamento nel posto di lavoro,
di tutela delle lavoratrici madri,
di accesso ai beni e ai servizi,
di uguaglianza nella sicurezza
sociale. Il corpus legislativo
dell’Unione europea è in continuo
aggiornamento: di recente è stato
creato l’Istituto europeo di studi di
genere che verrà messo in opera nel
Il convegno di Udine
TEMPO DI
LIONS
corso dell’anno.
Nonostante il livello legislativo
avanzato, la situazione pratica
dimostra tuttavia l’esistenza
di divari nel mercato del lavoro
che nascondono una realtà
preoccupante: sono le donne senza
figli a essere inserite nel mercato
del lavoro, esattamente il contrario
di quanto avviene per gli uomini
e divari si riscontrano anche nel
livello di responsabilità nel lavoro.
La situazione italiana, rapportata
a quella europea, rivela uno stato
di ancor maggiore difficoltà.
Migliore la situazione della
Francia e dei Paesi Scandinavi
che sono all’avanguardia in
Europa nel favorire il tessuto
dei servizi di cura e vedono i
risultati di questi investimenti
nell’aumento del tasso di
fertilità e, contemporaneamente,
nell’aumento del tasso di
partecipazione della donna al
mondo del lavoro.
In chiusura la relatrice ha
indicando il parternariato
come unica via possibile; una
collaborazione tra pubblico,
privato, volontariato, parti sociali;
ha elogiato quindi iniziative
come il convegno che mettono a
confronto tutte le parti.
L’assessore alle Pari opportunità
29

DISTRETTO 108 Ta2
della Regione Fvg, Michela
Del Piero, ha illustrato tutte le
iniziative messe in atto dalla
Regione per favorire la presenza
femminile in ambito politico al
fine di arrivare a un “passaggio
importante di mentalità”.
Il quadro dell’occupazione
femminile in Regione è positivo per
quanto riguarda il tasso, ma nella
tipologia e nel livello retributivo
non è paritario.
Tre leggi sono state varate tra il
2004 e il 2005 sul “tema del buon
lavoro”, su “badanti” su “sistema
30
educativo integrato per la prima
infanzia”. L’impianto normativo è
quindi adeguato, il passo ulteriore
sarà promuovere iniziative pratiche
per arrivare alla “conciliazione”
che costituisce l’anticamera
alle pari opportunità affinché
l’imprenditoria “consideri la
lavoratrice madre una risorsa e non
un peso”. Un passo importante
sarà la creazione di un bilancio
pubblico regionale di genere che
permetterà di collocare le risorse in
maniera opportuna.
Ha chiuso questa prima parte
degli interventi il governatore del
distretto 108 Ta2, Paolo Tacchi,
presentato da Ugo Lupattelli come
“quota azzurra” nel tavolo dei
relatori.
Il governatore ha ricordato che la
data del convegno coincide con
il “Lions Day” nel quale i club
effettuano la raccolta di fondi per
Sight First II, un’iniziativa nata
grazie alla tenacia e all’impegno di
Helen Keller che il 30 giugno del
1925 spinse i Lions a diventare “i
cavalieri dei ciechi nella crociata
contro le tenebre” e ha ritenuto
pertanto questo convegno un
modo per onorarla. Quanto al
tema delle pari opportunità il
governatore si è dichiarato un “non
esperto del settore”, preferendo
pertanto presentare una serie
di considerazioni derivate da
esperienze personali nel mondo
del lavoro, dell’amministrazione
pubblica, dei Lions, del
volontariato.
Paola Asquini, dirigente della
Regione Fvg e responsabile del
sarvizio pari opportunità, ha
sottolineato l’importanza della
collaborazione tra pubblico e
privato per raggiungere risultati
concreti e la necessità di favorire
politiche aggregate tra enti diversi.
Gianna Malisani, assessore alla
Cultura del Comune di Udine,
ha citato le iniziative principali
messe in atto dal Comune per le
pari opportunità soffermandosi sul
progetto “Conciliazione tra tempi
di cura e di cultura” che mira ad
agevolare le donne impegnate nella
famiglia alla partecipazione agli
eventi culturali.
Di prestigio la presenza del
presidente della Provincia di
Trieste, Maria Teresa Bassa
Poropat, che ha illustrato nel
dettaglio il “Progetto part - time”
che mira a favorire la libera scelta
di questo contratto, preferito in
genere dalle lavoratrici donne, e
appoggiato dalle organizzazioni
sindacali che condividono lo
spirito dell’iniziativa. Il presidente
ha individuato in un “mix di
pubblico e privato” la strada
che porterà a possibili soluzioni

positive ed esprime condivisione
con l’assessore Del Piero
sull’opportunità di costituire un
bilancio regionale di genere.
Silvia Altran, assessore alle
pari opportunità del Comune
di Monfalcone, si è soffermata
sul progetto “Tieniti il tempo”,
che mira alla collaborazione e
all’attivazione del buon vicinato
per la conciliazione dei tempi
di lavoro e dei tempi di cura; il
progetto è nato in collaborazione
con i Comuni di San Canzian,
Ronchi, Fogliano, Redipuglia.
DISTRETTO 108 Ta2
NUOVO CLUB NEL DISTRETTO TA2
Pordenone Naonis,
al primo vagito abbatte
le barriere architettoniche
“P
ordenone Naonis” è il nome
del nuovo lions club di
Pordenone. È nato ufficialmente
mercoledì 9 maggio nell’ambito
della splendida cornice del Palazzo
Montereale Mantica nel centro
storico cittadino.
Dopo la cerimonia ufficiale si
è tenuta la cena di gala nello
storico ristorante Hotel Moderno.
I membri del nuovo club sono
in tutto 24, professionisti
appartenenti a diversi ambiti,
equamente divisi tra uomini e
donne.
Il progetto del nuovo sodalizio
risale alla primavera scorsa.
«Abbiamo incominciato a
incontrarci, e con l’aiuto,
determinante, del governatore
Paolo Tacchi, dell’officer
Extention Giorgio Martini,del
presidente del Pordenone Host
Gianfilippo Renzetti e della
lions guida Vera Casagrande
- spiega il presidente Pierfrancesco
Scatà -, la situazione è andata
via via strutturandosi e ora il
club, espletati gli adempimenti
Susanna Cilitti, dell’Ufficio
distrettuale di Sacile, ha
portato la propria esperienza
di collaborazione tra i sette
comuni del distretto sacilese
6.1 e la Provincia unitamente a
varie associazioni del territorio. Il
progetto intende aiutare le madri,
con bambini piccoli, che desiderano
rimanere o rientrare al lavoro dopo
la maternità, al fine di superare
“la mentalità collettiva che vede
le donne madri che decidono di
rientrare al lavoro come portatrici
di costi”.
Paolo Tacchi consegna la Charter al presidente del
club Pordenone Naonis
di carattere burocratico, è
finalmente operativo. I nuovi
soci hanno scelto liberamente e
consapevolmente di aderire alla
associazione internazionale dei
Lions club, e così si sono resi
disponibili, con fare attivo e
concreto, a servire il prossimo, e
ad andare incontro ai bisogni e
alle necessità della società e della
comunità in cui viviamo, con
impegno personale e collettivo».
«Uno dei primi obiettivi del
TEMPO DI
LIONS
Il governatore Paolo Tacchi
ha chiuso i lavori con un
ringraziamento e un saluto a tutti
i presenti.
Il saluto finale ai convenuti è stato
affidato ai “Lions Singers”, coro del
club Trieste Host formato da Lions
triestini che, sotto la direzione
del maestro Severino Zannerini,
hanno interpretato alcuni brani
significativi del loro repertorio
dedicato all’amicizia e alle donne.
Nadia Brogi Lupattelli
e Maria Rosa Formentin
club a livello locale - prosegue
il presidente - è la realizzazione
di un service, (che stiamo
svolgendo in collaborazione con
l’amministrazione comunale),
volto alla progressiva eliminazione
delle barriere architettoniche negli
spazi e negli edifici pubblici del
centro cittadino che limitano la
mobilità non soltanto delle persone
diversamente abili, ma anche di
quelle semplicemente anziane o
che hanno problemi di mobilità.
Ciò sarà possibile attraverso
un sistema di rilevamento e di
monitoraggio effettuato dai singoli
soci coadiuvati da alcuni tecnici.
Questo lavoro sarà trasfuso in
una dettagliata relazione che
consegneremo al Comune in modo
da raggiungere l’obiettivo finale:
la fisica eliminazione delle barriere
architettoniche».
«Un secondo obiettivo del club, di
più ampio respiro - spiega ancora
Scatà - è la realizzazione del
progetto adolescenza. Si tratta di
un service svolto in collaborazione
con il club di Pordenone e di
Sesto al Reghena in Sylvis che,
nello specifico, si rivolge alle
scuole medie di Casarsa e di
Porcia, con totale coinvolgimento
degli insegnati degli adolescenti
e delle loro famiglie. A livello
internazionale il nostro nuovo
club non mancherà di aderire, nelle
forme ritenute più opportune, alla
campagna mondiale Sight First II».
Il presidente ricorda che la nascita
del nuovo club si inserisce in
31

DISTRETTO 108 Ta2
un particolare momento storico
non soltanto perché quest’anno
ricorre il 90° anniversario della
costituzione del Lion Club
International, avvenuta a Chicago
nel 1917, ma anche perché il
prossimo anno verrà celebrato
il 50° anniversario della nascita
del Pordenone Host, avvenuta il
22 marzo 1958 per iniziativa di
illustri e illuminati soci fondatori
pordenonesi, tra i quali Alberto
Ballarin, Fabio Consolo, Amelio
Maestri, Giacomo Ros, Enrico
Santin, Valentino Toniolo e Guido
Zanussi.
Durante la cerimonia di consegna
32
L
Il governatore con i soci fondatori del club Pordenone Naonis
BLOCK - NOTES
Pensieri e osservazioni
a “Conferenza d’Inverno”
dei distretti Ya e Yb cui
i rispettivi governatori Paolo
Lomonte e Francesco Salmè mi
hanno cortesemente invitato a
partecipare, è stato per me un vero
e proprio tuffo in un Lionismo
un po’diverso, un Lionismo
che ho chiamato con affetto
“meridionale”, che mi ha fatto
toccare con mano come ciascuno
di noi abbia una sua propria via
di realizzazione degli scopi e del
modo di vivere l’associazione. Il
calore umano, la cordialità della
della charter gli inni nazionali sono
stati eseguti dal Quartetto d’ottoni
dell’Accademia “Cesare Bendinelli”
istituita dalla Scuola di Musica
“Salvador Gandino” di Porcia,
diretta dal Diego Cal e Gianpaolo
Doro.
È seguito l’intervento del lions
guida che ha presentato i soci
fondatori, ai quali il governatore,
previa apposizione della loro firma
sulla Charter Card, ha appuntato i
distintivi e consegnato attestato e
guidoncino.
Il governatore Paolo Tacchi e il
presidente del Pordenone Host
Gianfilippo Renzetti, hanno poi
ospitalità, un’organizzazione
pressoché perfetta che ha
contraddistinto questo comune
Congresso dei due distretti,
assieme al 404 della Tunisia, che
ha visto la partecipazione di oltre
1200 delegati e accompagnatori
mi ha veramente colpito per il
clima di amicizia e comunanza
d’intenti che l’ha contraddistinto,
e per la concretezza dei temi di
comune interesse tra le due sponde
del Mediterraneo che sono stati
trattati da relatori di prim’ordine,
tra cui l’Ambasciatore d’Italia e
proceduto, rispettivamente, alla
rituale consegna della Charter
Card e del guidonone, nonché della
campana e del martello.
Sono quindi intervenuti il
presidente del nuovo club,
il presidente della Provincia
Elio De Anna e il sindaco di
Pordenone Sergio Bolzonello i quali
entrambi si sono rallegrati per la
costituzione del nuovo sodalizio,
assicurando la loro attenzione per
le prossime iniziative, e rivolgendo
al club i migliori messaggi augurali.
La parte celebrativa della cerimonia
si è conclusa con l’intervento del
governatore il quale, innanzitutto,
non ha mancato di osservare che i
Lions hanno una mission comune
nel mondo: creare e promuovere
tra tutti i popoli uno spirito
di comprensione per i bisogni
umanitari attraverso volontari
servizi coinvolgenti le comunità e
la cooperazione internazionale.
Durante la cena di gala a tutti
i presenti è stato offerto un
omaggio costituito da un leoncino
di terracotta manufatto e
confezionato da persone disabili;
Il denaro utilizzato per l’acquisto
di questi omaggi è stato riversato
nelle casse della sezione Anfass
cittadina presso la quale queste
persone sono accolte.
Ministri tunisini, e che si sono stati
suggellati infine da un gemellaggio
tra i distretti presenti.
A maggio prossimo anche nel
nostro distretto avremo un
incontro internazionale dedicato
alla “pace” fra i popoli del
mondo: club di cinque nazioni si
ritroveranno a Gradisca per questa
occasione, che si tramanda negli
anni, volta a rinsaldare con i vincoli
dell’amicizia i Lions del Mondo:
dovremo essere capaci, e lo saremo,
di fare di questa manifestazione
una pagina indimenticabile di
questo anno…
Per restare nel campo della
internazionalità, non posso
dimenticare la positiva, intensa e
costruttiva riunione tenuta a Bari
tra gli Youth Exchange Chairperson

– Y.E.C. – e i direttori dei Campi
Giovanili Internazionali per la
programmazione dei Campi e
degli Scambi Internazionali. Solo
chi non ha provato almeno una
volta nella vita questa esperienza
di ospitalità e di scambio, che vede
la partecipazione di migliaia di
giovani di tutto il mondo, tra cui
330 italiani di cui 39 del nostro
distretto Ta2, quello più numeroso,
non può capire cosa essi siano, cosa
rappresentino per l’associazione
Internazionale, che cosa ha
perso non partecipandovi… Per
me, che me ne occupo da anni
e che sono stato il direttore del
“Campo Alpe Adria” prima e del
“Campo Italia” poi, rappresentano
il fiore all’occhiello delle attività
distrettuali – senza nulla voler
togliere alle altre – perché
esprimono al meglio la stessa
nostra mission “Creare e stimolare
tra tutti i popoli uno spirito
di comprensione…” e se non
cominciamo dai giovani, ditemi voi
da chi dovremmo cominciare?!
Ecco perché, tra gli altri motivi,
il distretto ha voluto dire
grazie ad una Leo del club di
Camposanpiero, del Ta3, Giulia
Guidolin, che ha letteralmente
rischiato la sua giovane vita nel
servizio nella staff del XXXV
Campo Italia, offrendole la MJF,
che le sarà consegnata nel corso del
Congresso distrettuale di Chiusura
del Ta2.
Dagli incontri di circoscrizione
che si sono tenuti in febbraio e
dalle visite del governatore che
si sono succedute nel tempo,
emerge a chiare lettere un distretto
impegnato e deciso a raggiungere le
mete che si è dato, grazie al grande
“gioco di squadra” che è stato
messo in atto sin dall’inizio per – lo
ricordate? – “Varcare i Confini”,
assieme e in associazione d’intenti:
i club, salvo qualche rara eccezione
che dobbiamo pur comprendere,
lavorano in comunione d’intenti
a livello di zona e di distretto e, in
parte, anche nell’attuazione delle
proposte che sono state fatte a
livello multidistrettuale.
L’impegno poi a livello
DISTRETTO 108 Ta2
internazionale, con la Campagna
Sight First II, è un esempio di che
cosa possano fare i Lions quando
si coalizzano per un unico, grande
e condiviso scopo per alleviare le
sofferenze dell’Umanità, senza
dimenticare che attorno a questo
service, che rappresenta un faro
per tutti noi, ne ruotano altri di
non inferiore importanza, quali la
“Raccolta occhiali Usati”, il “Libro
Parlato” e i “Cani Guida”, solo per
citarne alcuni.
Siamo talmente convinti della
necessità della presenza e della
partecipazione attiva del maggior
numero di Lions del Ta2, che, a
livello di distretto, abbiamo voluto
tagliare tutte le spese ritenute
superflue e dedicate più all’apparire
che all’essere, per concentrare,
invece, tutto il nostro impegno,
anche economico, per mandare i
nostri officer a tutti gli incontri,
nazionali e internazionali che
vengano proposti: consideriamo
queste esperienze un investimento
per il futuro del distretto e del suo
sviluppo.
Non posso e non devo essere io,
infine, a raccontare quanto di
grande e di importante fanno molti
nostri club, in associazione con
altri, ed in collaborazione con Enti,
Scuole, ASL e Amministrazioni
Laura e Paolo
TEMPO DI
LIONS
locali e regionali, anche se ne
avrei voglia: a loro comunque
sempre il grazie più sincero e
l’ammirazione del distretto
tutto: io personalmente conservo
gelosamente nel mio cuore tutte
le testimonianze che ho ricevuto,
toccato e vissuto con voi tutti
del Ta2 e, lasciatemelo dire con
sincerità d’intenti, ne sono
ammirato, fiero ed orgoglioso.
L’anno si avvia al suo termine, ma
molto ci è chiesto ancora di fare: le
necessità di chi soffre non cessano,
né andranno in vacanza questa
estate, e neanche noi potremo
andarci se quel distintivo che
portiamo, con giustificato orgoglio,
ha un senso e un significato reale e
veritiero.
Non posso infine, però, non
riconoscere che ho incontrato
anche problemi, contrasti,
inimicizie, pochi per fortuna,
ma che mi hanno comunque
amareggiato e fatto riflettere su
come non sempre la nostra Etica,
fatta di comprensione e amicizia,
di dialogo e di carità reciproca,
sempre mirante a costruire e mai a
distruggere, anche contro il nostro
personale egoismo, venga vissuta e
condivisa…
Paolo Tacchi
33

DISTRETTO 108 Ta3
log, uno strumento di
sviluppo per la nostra
associazione. Sta assumendo sempre
maggiore rilevanza e popolarità il
fenomeno “blog”, tanto che molti
“big” dello spettacolo, giornalisti,
politici, aziende oltre a tanti
giovani hanno creato un proprio
“blog”. E qualcuno ha tratto dal
proprio blog anche un libro che va
a ruba…. Anche noi Lions abbiamo
pensato alla creazione di un nostro
blog, perché - per quanto si faccia
- la nostra associazione ha pur
sempre una visibilità limitata sia
all’interno che all’esterno. Abbiamo
fatto, nel corso del corrente anno
sociale, passi da gigante nella
comunicazione, con news inviate
ai soci, con l’avvio di una rivista on
line Tempodilions, con la sezione
sul sito internet “Il Gazzettino
parla di noi”….… ma il gabinetto
ha ritenuto di avviare un ulteriore
momento di comunicazione
dal costo quasi nullo ma che
consente di raggiungere obiettivi
che difficilmente si possono
raggiungere con i consueti canali.
La nostra associazione, fortemente
impegnata attraverso i molti Lions
club, in progetti di solidarietà e di
sostegno alle istituzioni in iniziative
di grande valenza, invia molti
comunicati stampa, ma non sempre
gli stessi trovano spazio sulla carta
stampata o sono oggetto di notizia
nei tanti giornali radio o Tv locali
….Premesso che i blog sono per
lo più frequentati da visitatori a
tema e tenuto conto che i Lions di
Padova da mesi si stanno occupando
sulle iniziative da intraprendere
per il recupero del Castello dei
Carraresi di Piazza Castello, ecco,
quindi, l’idea di lanciare un blog su
questo tema con l’obiettivo di avere
qualche centinaio di visitatori al
giorno e poter quindi rappresentare
un punto di riferimento per la città
su questo argomento, partendo
inizialmente con i soli soci Lions.
Avere un blog nostro su questo
36
B
L’iniziativa
argomento ci consente di
comunicare le nostre idee, di
consentire ai nostri soci e a
quanti ci sono vicini di prendere
parte attiva alle discussioni, di
difendere il nostro operato ed in
generale di essere - come si suol
dire - “in piazza”, per contribuire
fattivamente allo sviluppo della
nostra città, per diventare “opinion
leader” in questo progetto, il tutto
supportato ovviamente da una
forma di controllo affidata a una
valente officer distrettuale, Rita
Testa. Ci si può domandare perché
un blog dei Lions: perché il blog si
aurizio Bertoldi, medico,
del club Mogliano Veneto
è stato eletto governatore del
Distretto Lions 108 Ta3 per l’anno
2007-2008 al congresso svolto
il 20 maggio all’Alta Forum di
Campodarsego. Vice governatore è
stato eletto l’ingegnere padovano
Sandro Castellana del club Abano
Terme Euganee. All’assemblea
hanno partecipato 174 delegati
su 191 aventi diritto di voto in
rappresentanza dei 49 club delle
province di Treviso, Venezia,
Padova e Rovigo che fanno parte
del distretto. Ai lavori, coordinati
dal governatore in carica Roberto
Adami, hanno partecipato, tra gli
altri, il presidente del consiglio
dei governatori Ione Giummo, il
presta più facilmente al colloquio,
all’apertura di discussioni, al
racconto quasi in stile personale,
oltre che di argomenti di interesse
istituzionale anche di aspetti
associativi, perché partecipare al
blog è semplice e il blog può salire
facilmente anche tra i siti più
visitati, facendo quindi sì che tutta
la nostra associazione Lions abbia
così una visibilità pari alle attese.
Non abbiamo pensato al blog
solo perché è di moda, ma perché
crediamo fermamente a questo
nuovo modo di dialogare.
…..Il nostro Lions sta
ringiovanendo, e il blog è un nuovo
vestito adatto a questa nuova
volontà….
Roberto Adami
IL CONGRESSO DI CHIUSURA
Bertoldi governatore eletto
Dal club di Mogliano la nuova guida del distretto.
«Presteremo grande attenzione ai club».
Castellana (Abano Terme) vice. La relazione morale di
Adami: «Durante l’anno che si avvia alla conclusione
tante iniziative di notevole spessore. Ci siamo
avvicinati alla soglia dei duemila soci»
M
sottosegretario Paolo Giaretta, il
sindaco di Campodarsego Paola
Candiotto, il governatore del
distretto 108 Ta1 Jacob Pinackatt il
governatore del distretto 108 Ta2
Paolo Tacchi e il delegato di zona del
Lions Club Malta, Tom A. Restall.
Un suggestivo cerimoniale ben
orchestrato da Gianni Sarragioto
aperto dall’ingresso delle bandiere
americana, europea e italiana ha
dato il via al congresso, che si è
incentrato sulla relazione morale
del governatore Adami che lascerà
l’incarico annuale in luglio e sulla
elezione del suo successore.
«All’assemblea di apertura
avevamo rivolto l’attenzione in
modo particolare sulla necessità di
visibilità della nostra associazione;

ci eravamo ripromessi di operare in
modo concreto, con entusiasmo,
con l’obiettivo di coinvolgere i soci
in un clima di amicizia - ha esordito
Adami -. Ora, in fase consuntiva,
possiamo dire che abbiamo cercato
di accendere luci, di stimolare
voglia di fare, di incentivare i soci
a porre a disposizione della nostra
associazione tempo, capacità,
esperienze con l’obiettivo di creare
le premesse per la realizzazione
di validi progetti di servizio o di
iniziative sociali. I club hanno
operato dovunque con grande
determinazione ed efficacia,
portando avanti moltissimi service,
piccoli e grandi, momentanei o
permanenti, in grado di offrire
sostegno di tipo culturale, sociale,
economico, di aggregazione».
«Devo affermare di essere rimasto
spesso senza parole di fronte a
tante iniziative di uno spessore
notevole - ha proseguito il
governatore - e i club quest’anno
hanno dimostrato in modo tangibile
di saper operare insieme in tante
circostanze: ricordo solo alcune
iniziative a titolo esemplificativo
con il convegno sull’ossigenoterapia,
il concerto della Fanfara dei
Carabinieri, il recupero del castello
dei Carraresi, il campionato
mondiale di golf, il concerto in
ricordo dei Beatles a Treviso, il
convegno su L’informazione aiuta
a vivere, il convegno su Energia
e inquinamento, la cena al buio,
serviti da camerieri ciechi, i molti
eventi promossi a Treviso, a
Mestre, Chioggia, a Venezia, nel
Veneto Orientale, le iniziative
congiuntamente portate avanti dai
Lions di Rovigo Badia e della bassa
padovana.Un modello di sviluppo
che ha dato grandi frutti, con una
partecipazione dei soci corale,
sentita, con un ritorno di immagine
eccezionale».
«Ci siamo riavvicinati alla soglia dei
2000 soci, dopo anni di regresso,
grazie anche alla nascita di due
nuovi club - ha sottolineato Adami.
Pensate, alla data di ieri sono entrati
ben 113 nuovi soci dal primo luglio
2006. E a fine giugno nascerà
un nuovo terzo club. Un fatto
DISTRETTO 108 Ta3
eccezionale, che conferma la validità
dell’azione della nostra associazione
permeata da un clima di grande
entusiasmo».
Adami ha quindi illustrato le
innovazioni organizzative adottate
a livello distretuale durante l’anno,
ha ringraziato gli officer più attivi,
ha sottolineato l’efficacia e il valore
di alcune iniziative attuate durante
l’anno, tra cui la consegna 1° Premio
Melvin Jones donna alla giornalista
israeliana Manuella Dviri, una donna
che - dopo l’uccisione di un figlio da
parte dei palestinesi - tanto si sta
adoperando per iniziative di pace tra
palestinesi e israeliani.
TEMPO DI
LIONS
commissione specifica presieduta da
Ivo Bonaguro, il distretto 108 Ta3
risulta quello che ha raccolto in Italia
il maggior numero di occhiali usati.
Il governatore ha offerto un
contributo ai familiari di Sammy
Basso, un ragazzo di Spresiano
affetto da progeria, una malattia
rara (3 casi in Italia, 45 nel mondo),
che procura a chi ne sia affetto tutte
le problematiche della senescenza.
Adami ha promesso che quello
consegnato durante il congresso è
solo il primo contributo e che ne
seguiranno altri. Il padre di Sammy
ha ringraziato chi ha operato e chi
opera a favore di suo figlio.
Da sinistra Paolo Tacchi, Jone Giummo, Roberto Adami, Maurizio Bertoldi e Jacob Pinackatt
«Abbiamo completato anche l’iter
burocratico della Fondazione di
Club Lions del nostro Distretto
- ha detto -, ottenendo ad aprile
- dopo le necessarie modifiche allo
statuto concordate con l’Agenzia
delle Entrate - la qualifica di
Onlus, aspetto che consentirà
benefici fiscali ai donatori, siano
essi privati che imprese, nel caso di
donazioni, oltre a poter beneficiare
del contributo del 5 per mille, di
cui tanto si parla in questi giorni. Il
consiglio di amministrazione della
Fondazione ha deliberato di recente
di sostenere l’iniziativa Mozambico
del Lions Club Rovigo».Grazie
alla forte azione da parte della
La centralità dei club è il punto
cardine del programma del
governatore neoletto Maurizio
Bertoldi, medico chirurgo, socio lions
dal 1983. “Il criterio di solidarietà
- ha proseguito Bertoldi - non deve
essere inteso solo in termini di
assistenza o di pura distribuzione
di denaro, ma specialmente come
attiva partecipazione ai problemi
della collettività. Dobbiamo
collaborare in maniera propositiva e
paritetica con le autorità pubbliche,
offrendo la nostra professionalità, la
nostra idealità, il nostro impegno».
“Si cercherà di estendere a tutto il
distretto il progetto Martina - ha
detto ancora Bertoldi - Martina era
37

DISTRETTO 108 Ta3
una giovane di 23 anni che, morendo
di cancro al seno, ha chiesto di
aiuare i ragazzi e prevenire questa
malattia”. Continueranno la raccolta
degli occhiali usati e l’aiuto al
centro per i cani guida di Limbiate.
Particolare attenzione sarà per il
progetto Eurafrica come richiesto
dalla sede centrale. Proseguiranno
le attività per i protocolli d’intesa
con le amministrazioni, l’aiuto alla
pro senectute, gli scambi giovanili, i
Lions a Teatro, i rapporti col mondo
della cultura e quant’altro di utile
e importante è stato fatto in questi
anni. Dopo il governatore Adami,
anche il presidente del distretto
Leo 108 Ta3, Giovanni Prearo, ha
esposto la sua relazione per l’anno
sociale ’06-’07. L’officer distrettuale
addetto ai Leo, Mario Ongaro,
ha sottolineato l’impegnativo
lavoro svolto quest’anno dai Leo
del distretto 108 Ta3 e ha fatto un
bilancio dell’attività svolta in prima
persona al termine del suo mandato
triennale. Maurizio Rosa officer del
service nazionale “Mai più bambini
sordi ha concluso la sua relazione
con una petizione dei lions club del
distretto 108 Ta3 al governo italiano
affinché sottoponga al parlamento
un disegno di legge che riconosca
e tuteli la lingua italiana dei segni.
L’iniziativa è stata poi illustrata da
Wilma Viscardini Donà del club
Elena Cornaro Piscopia.
“I giovani e l’alcol” è stato
votato dall’assemblea come tema
distrettuale per il prossimo anno.
Lo ha presentato il club di Badia
Polesine Adige Po, che ha battuto il
tema “Nuove opportunità per i non
vedenti”, presentato dal lions club
Rovigo. Renzo Agosto dello Stra
Riviera del Brenta Host ha vinto il
concorso di fotografia distrettuale
mentre tre premi per i videoclib
sono andati ex aequo ai club:Abano
Gaspara Stampa che ha presentato
“Bisogno d’aria”, Treviso Host con
“Omaggio ai Beatles” e Monselice
con “Federico II e i suoi Leoni”.
Come service del governatore è stato
premiato “Nursey in Questura” del
club Mestre Castelvecchio.
Il presidente del Caorle, Remigio
Verlato, ha illustrato un video a
40
sostegno della candidatura della
sua città come sede del prossimo
congresso nazionale, il Padova
Carraresi si è candidato invece come
organizzatore dell’assemblea di
Chiusura per l’anno sociale 2007-
2008. La presentazione è stata
fatta da Manuela Meneghello.
Sede designata è Monastier
di Treviso a Villa Fiorita. Altri
interventi: Giorgio Desideri,
presidente della Commissione
per il Service “+integrazione =
+sicurezza”; Sandro Castellana,
LO SPORT /IL CAMPIONATO DISTRETTUALE DI SCI
Antenore in trionfo
a San Martino di Castrozza
I
La valanga giallobù ha riconquistato il trofeo che
l’anno scorso era stato vinto dal Rovigo
l Lions club Padova Antenore
trionfa all’XI campionato
distrettuale di sci di San Martino
di Castrozza e riporta a casa il
trofeo che l’anno scorso era stato
appannaggio del Rovigo. La valanga
gialloblù si è presentata in forze
quest’anno e ha rinverdito un alloro
che aveva conquistato altre volte nel
passato. Ben 715 i punti conquistati
dall’Antenore, che ha dominato
la classifica per club battendo il
San Pelagio (453) e il Rovigo (296).
La squadra dell’Antenore sul podio
sul tema nazionale “Mobililità delle
persone in ossigenoterapia a lungo
termine”; Giorgio Perini, segretario
distrettuale; Lidio Schiavi, Tesoriere
distrettuale; Dario Nicoli, direttore
responsabile della rivista “Tempo di
Lions”; Chiara Brigo (Sight First II);
Domenico Lalli, officer informatico;
Massimo Rossetto, segretario del
Centro Studi; Ivo Bonaguro (Cani
guida); Domenico Busatto, del Lions
club Rovigo.
Dario Nicoli e Luigi Luppi
Un distacco che la dice lunga sulla
qualità e la quantità delle forze in
pista. Nella classifica assoluta Lions
maschile, al primo posto Alberto
Adami dell’Antenore, al secondo
Michele Sedita dell’Abano Terme
Euganee e al terzo ancora l’Antenore
con Massimo Griggio. Accoppiata
dell’Antenore con Grazia Maria
Riccitiello (prima) e Daniela Dentelli
(seconda) nella classifica assoluta
femminile, seguite da Marina
Giro del Cornaro Piscopia. Marta

Geremia del Mogliano ha vinto
invece l’8° trofeo Leo, seguita da
Elena Bocci (Mogliano) e Veronica
Covre (Jesolo). Al primo posto nella
classifica maschile Antonio Martin
di Jesolo, al secondo Andrea Prearo
U
DISTRETTO 108 Ta3
di Piove di Sacco e al terzo Alberto
Bertoldi di Mogliano. La classifica
assoluta maschile registra al primo
posto Jacopo Dalla Paola dell’Arquà
Petrarca, al secondo Luca Cuzzola
del San Pelagio e al terzo Alberto
LA RIVOLUZIONE D’UNGHERIA AL CLUB ABANO GASPARA STAMPA
Una lezione
di democrazia e libertà
ngheria, 22 ottobre 1956:
gli studenti di Budapest si
riuniscono in assemblea. Chiedono
il ritiro delle truppe sovietiche e il
ritorno a capo del governo di Imre
Nagy. Vogliono libere elezioni.
Il giorno dopo, 23 ottobre, scoppia
la rivolta.
Piazza del Parlamento è gremita:
ci sono moltissimi studenti, ma
anche operai, impiegati… oltre
duecentomila persone.
Chiedono a gran voce che al
governo vada il democratico
Imre Nagy al posto del dispotico
stalinista Ràkosi.
Ma il sogno di libertà dura
poco. Già all’indomani i carri
armati russi entrano in città e ci
sono scontri con gli insorti. Il 4
novembre le truppe sovietiche
invadono Budapest. L’insurrezione
è repressa. Nagy, che nel frattempo
ha dato vita ad un governo di
coalizione, viene imprigionato,
giudicato in tutta segretezza e
condannato all’impiccagione.
Ancora lunghi anni di buio
attendono il popolo ungherese,
che soltanto nel 1989 giunge alla
democratizzazione del regime.
I solenni funerali di Imre Nagy,
celebrati in quell’anno in forma
solenne, vedono una enorme
partecipazione di popolo.
Ecco la grande lezione della
Storia: gli insorti d’Ungheria,
allora sconfitti, perseguitati,
costretti all’esilio, non sono vinti
ma vincitori. Il grande anelito
alla democrazia e alla libertà di
un intero popolo si è nutrito del
loro coraggio e del loro esempio:
né il tempo né la dittatura hanno
potuto sradicarlo dal cuore degli
Ungheresi.
A raccontare quei giorni
drammatici e concitati ad un
pubblico attento e commosso c’è
Lajos Okolicsànyi. Oggi illustre
rappresentante del mondo
accademico patavino, essendo
ordinario di Gastroenterologia alla
Facoltà di Medicina dell’Università
di Padova, nel ‘56 Lajos, appena
diciottenne, fu uno degli studenti
che diedero vita all’insurrezione,
insignito per questo della medaglia
di “eroe della libertà”.
“È il 23 ottobre - racconta - e
un corteo di 1500 studenti sfila
TEMPO DI
LIONS
Adami dell’Antenore. Nella classifica
assoluta femminile, al primo posto
Giovanna Culatti del Rovigo, al
secondo Maddalena Andretta del
Cittadella e al terzo Marta Geremia
del Mogliano.
dall’Università al Parlamento.
Quando vi arriva le fila si sono
ingrossate di operai, intellettuali,
impiegati, uomini e donne
qualunque. Tutta Budapest è
insorta! Tentano di leggere alla
radio un proclama in 16 punti
in cui chiedono la ritirata delle
truppe sovietiche, libere elezioni,
un sistema pluripartitico… in
poche parole democrazia!. Il tram
su cui mi trovo viene fermato dalla
folla. Mi mettono in mano il foglio
con le 16 richieste. Leggo e corro
in ufficio da mia madre che lo
trascrive in un moltiplicatore, poi
comincio a distribuire…”.
Il pubblico ascolta turbato. Avrà
avuto paura quel ragazzo così
giovane dentro ad eventi tanto
più grandi di lui? La vera paura,
spiega il prof. Okolicsànyi, sta
nella mancanza di libertà. Solo chi
ha provato questo - aggiunge - può
capire.
Quella di cui parla il professore è
la paura che paralizzò il popolo
ungherese nei lunghi anni di
regime seguiti all’approvazione
41

DISTRETTO 108 Ta3
nel 1948 della Costituzione
Comunista, anni vissuti in un
clima di sospetti e di terrore
crescente, sotto il controllo
sempre più incombente dell’Avo,
la temibile polizia segreta politica.
La vittima più illustre di questo
periodo fu il cardinale Jòzsef
Mindzentj, Primate d’Ungheria,
la cui condanna a morte fu poi
commutata in ergastolo.
E il racconto torna agli eventi
del 56: il 30 novembre, svanito
ormai definitivamente il breve
sogno rivoluzionario, Okolicsànyi
sale con il padre sul treno che
lo avrebbe portato in Austria..
verso la libertà. Come tantissimi
connazionali sperimenta così
l’incerta e dolorosa esperienza
dell’esilio, senza un approdo
sicuro, senza risorse, senza punti
di riferimento. Ma conosce anche
il valore incommensurabile
dell’amicizia e della solidarietà.
Infatti una inaspettata quanto
efficiente catena di solidarietà lo
porta presto a Padova, dove Lajos
riesce a realizzare il suo sogno di
frequentare l’università e diventare
medico. Padova sarà la sua seconda
patria.
“Chi ha aiutato me - conclude
il professore - voleva in realtà
ribadire e difendere il diritto
inalienabile di ogni uomo ad essere
libero”.
È una grande lezione di dignità
e coraggio quella del professor
Okolicsànyi, che ha toccato tutti i
cuori.
Ma la più commossa di tutti è
Ildiko Da Re, la socia ungherese
del club Gaspara Stampa che ha
organizzato questo incontro.
Anche lei, che era una bambina nei
giorni della rivoluzione, conserva
ancora nitido il ricordo di quei
momenti storici, di quella mattina
in cui, accendendo la radio, sentì
le voci inneggianti alla libertà
riconquistata e alla cacciata dei
sovietici, sottolineate dalle dolci
note dell’inno nazionale: “Dio,
benedici il popolo ungherese e
dagli forza d’animo…”.
42
Rita Cardaioli Testa
O
L’ANGOLO DELLA PRO SENECTUTE
L’anziano e i suoi valori
gni epoca si è interrogata
sul significato da dare alla
vecchiaia. Il concetto di anzianità
e vecchiaia ha avuto sempre
una valenza contraddittoria. È
nozione comune che nell’antichità
gli anziani fossero circondati da
grande rispetto, perché considerati
saggi e depositari della storia della
comunità.
Tuttavia insieme a questo
concetto e a questa considerazione
sussisteva l’idea che l’anziano fosse
un peso, qualcosa di inutile da
abbandonare.
Nell’isola di Geo in Asia Minore,
i vecchi bevevano un decotto
di cicuta, come fece Socrate,
allo scopo di poter sfamare al
loro posto le nuove vite, che nel
frattempo venivano alla luce.
Tradizione cantata dal poeta greco
Bacchilide come da G. Pascoli nei
Poemi Conviviali. Questo concetto
di inutilità a distanza di 2400 anni
è stato ripreso da Arthur Miller,
celebre drammaturgo statunitense,
- che narra la parabola finale della
vita di un commesso viaggiatore,
che ha perduto il suo lavoro per
là raggiunta anzianità, si suicida
per permettere ai suoi eredi di
godere il premio di assicurazione.
Una concezione estrema per cui
l’anziano vale più da morto che da
vivo. In conclusione l’ambiguità
di questo tempo dell’esistenza
umana che Lévi-Strauss chiama la
“Vita breve”, accompagna tutta la
storia dell’umanità. Il più grande
esaltatore di questo periodo è
Cicerone che nel suo libro “Cato
Maior - De Senectute” esprime la
convinzione nella vitalità fisica ed
intellettuale dell’anziano e nella
sua capacità di dare un contributo
alla vita anche quando sembra che
questa stia per abbandonarlo.
Questa valutazione contraddittoria
della anzianità-vecchiaia si ritrova
e rinnova continuamente. Infatti,
in una recente intervista di Tiziano
Treu, pubblicata sulla rivista
“L’Impresa” del marzo 2007 l’ex
ministro ricordava che in Italia
abbiamo oltre due milioni di
persone occupabili, tra i 50 e i 60
anni, con un dato in crescita, il
che si accompagna ad un tasso di
occupazione femminile che è i 2/3
di quello che bisognerebbe avere
ed a un tasso di occupazione degli
anziani che è metà di quello che
occorrerebbe. Questo contraddice
nella pratica lo slogan, che gli
anziani sono una “risorsa”. Il
ministro infatti, ricorda “che si
fanno tanti discorsi sulle risorse
umane e poi si continua a cercare
di liberarsi di un cinquantenne
per prendere un “ragazzetto”, con
contratto a termine o un co.co.
co. in frode alla legge”. È giunto
il momento di superare questa
ambiguità, sempre in agguato.
Bisogna fare di più per agevolare il
lavoro degli anziani. Forti dell’idea
che una buona vecchiaia poggia
su una buona gioventù, bisogna
prepararsi per tempo al momento
che quella irrompa nella vita e la
modifichi. Il momento di crisi è
quello in cui la persona perde il
suo ruolo sociale ed economico.
In questo momento la persona va
accompagnata. Ma pensando ad
una preparazione di lungo periodo
occorre abituarsi ad una maggiore
elasticità della vita che permetta di
seguire altri percorsi oltre a quello
che è stato principale nell’esistenza
passata. Si deve insistere
sull’educazione permanente.
Per le fascia più anziana occorre
inventare sempre nuove modalità
di istruzione e di passatempo
in modo da utilizzare il tempo
nel modo migliore. Soprattutto
nel campo del prendersi cura
dell’anziano è sempre più
necessaria la collaborazione tra
pubblico e privato che vale anche

a sburocratizzare un campo dove i
sentimenti contano più delle regole
pur necessarie.
In conclusione il nostro avvenire
non consiste in un’immortalità
fisica.
V
erdi l’immaginava attraente,
provocante, fors’anche
immersa nell’aura vagamente
peccaminosa di un boudoir, ma
la censura arcigna del 1853 lo
costrinse a vestire la sua Dama delle
camelie quasi come un’educanda.
E così La Traviata , dopo l’incerto
esordio veneziano, è stata per anni
protagonista di un drammone
amoroso ottocentesco capace di
suscitare emozioni strappalacrime.
Non così la Violetta di Robert
Carlsen, che ha inaugurato la
nuova Fenice nel 2004 suscitando
scandalo e clamori e che si è
ripresentata nell’aprile scorso sul
palcoscenico del teatro lagunare in
un trasparente negligé che lasciava
ben poche cose all’immaginazione
dello spettatore. Una Traviata che
percorre la sua parabola di lusso e di
lussuria e che muore in miseria tra
l’indifferenza degli amici impegnati
in un invadente baccanale e
l’andirivieni gli imbianchini che già
ristrutturano la sua camera.
Commenti di sorpresa in sala, ma
un grande successo di pubblico e
di critica che il regista canadese ha
bissato nell’attuale stagione lirica
dello spendido teatro veneziano
dirigendo ben tre compagnie in
una serie di repliche che, dopo
una “prima” saltata per motivi
sindacali, hanno registrato il tutto
esaurito con largo anticipo.
Gradito omaggio a Lions e Rotary
club la prova aperta del 18 aprile,
impeccabilmente organizzata
dall’officer Lions Fernando Albano,
che ha saputo ancora una volta
offrire al distretto Ta3 l’opportunità
di assistere a uno spettacolo
LIRICA/ALLA FENICE
Scandalosa Traviata
DISTRETTO 108 Ta3
La vera qualità della vita “si
trova in una società accogliente
e fraterna, dove ciascuno di noi
troverà il suo posto fino al suo
ultimo giorno, che sarà capace di
assicurare a tutti, allontanando
d’eccezione. Certo, perché ,
benché di una prova si trattasse,
Maria Luigia Borsi è stata una
Violetta coinvolgente e dotata del
fisico del ruolo, Dario Schmunck
un passionale Alfredo, mentre
Vladimir Stoyanov, forse un po’
troppo ingessato nel moderno
doppiopetto grigio ha sfoderato
la sua calda voce offrendoci
un Giorgio Germont severo ma
rassicurante. Robert Caresen
cala la protagonista nella società
moderna, mondana e festaiola,
in cui niente si fa per niente. Il
sesso, ma soprattutto il denaro
la fanno da padrone in questo
mondo, frivolo e fragile. Il denaro
è dovunque: nel preludio quando
i clienti ricompensano Violetta;
nel bosco di betulle disegnate
sul fondale che rappresentano la
sua dimora di campagna, dove al
Il palco d’onore della Fenice
TEMPO DI
LIONS
l’angoscia e la solitudine troppo
spesso quotidiane, una vecchiaia
felice in una vita che termini
dolcemente”.
Giancarlo Rossi
posto di foglie cadono banconote;
in Germont padre che anch’esso
paga Violetta per lasciare il figlio.
Persino in Annina che paga il
dottore dopo che ha visitato per
l’ultima volta la donna morente.
Una Traviata scandalosa e senza
speranza quella che Carlsen ha
voluto offrire ai lions, che hanno
ascoltato attentamente le musiche,
guardato altrettanto attentamente
scene e personaggi, sentenziato
– forse più per obbligo verso le
mogli che li accompagnavano che
per intima convinzione – che il
regista ha spinto un po’ troppo
sull’acceleratore del buon gusto.
Impeccabile la direzione di Paolo
Arrivabeni, che ha saputo far
vibrare le corde più sensibili,
accompagnando gli artisti in
un crescendo vocale che si è
esaltato nel secondo e terzo atto.
Inappuntabili le scene e i costumi
di Patrick Kinmonth, l’orchestra e
il coro del Teatro La Fenice. Uno
spettacolo da discutere, ma rivedere.
Dario Nicoli
43

N
VERONA CATULLO
“Un sorriso per
Mothuka”
ello scorso anno sociale si è
tenuto un meeting dedicato
al volontariato odontoiatrico,
durante il quale il socio Carlo
Carlini ha tenuto un’interessante
videoproiezione sull’attività di
Smile Mission Onlus (Solidarietà
Odontoiatrica Internazionale),
una dinamica associazione
veronese che riunisce dentisti,
odontotecnici ed assistenti dentali
i quali prestano gratuitamente la
loro opera in favore di persone in
stato di necessità, in Italia e nel
mondo, promuovendo la salute
con particolare riguardo alla bocca
e ai denti.
Nell’occasione la numerosa platea
si è appassionata alle iniziative in
India e specialmente al nascente
progetto di Mothuka (Rajasthan),
i cui abitanti sono soprattutto
dediti all’agricoltura e con un
reddito pro capite che definire
modesto è davvero un eufemismo.
Qui, un’onlus locale, denominata
Baba Bhagwan Dass society, ha
avviato la costruzione di un centro
dedicato all’istruzione infantile,
all’emancipazione della donna,
all’erogazione di cure sanitarie
e, in collaborazione con Smile
Mission Onlus, di un servizio
odontoiatrico. All’incontro era
intervenuto un rappresentante
della Baba Bhagwan Dass society,
Raj Singh, con il governatore Jacob
Pinackatt.
Il club decise quindi di sostenere
la creazione del centro di
Mothuka. L’attuale presidente,
Attilio Castellani, ha proseguito il
service ottenendo due poltrone da
dentista, corredate di accessori e
strumenti, da inviare alla località
indiana. Contemporaneamente
è stata prospettata la possibilità
di vedere da vicino la realtà in
cui opera il socio e di incontrare
la popolazione a cui l’iniziativa
era rivolta. Così con il past
- presidente Nazareno Bellè è
VITA DEI CLUB 108 Ta1
Il presidente Attilio Castellani accolto al villaggio di Mothuka (India)
stato organizzato un viaggio in
India, inserendo anche la visita
al villaggio di Mothuka, che ha
permesso di fare una scoperta
emozionante di questa realtà.
Quando si parla di India, spesso si
affacciano alla mente evocazioni
fantastiche o immagini stereotipe;
sarebbe invece più corretto
usare la dicitura “subcontinente
indiano”, che meglio definisce
un contesto tanto complesso e
variegato sotto l’aspetto religioso,
economico e sociale. In effetti, vi
si possono incontrare l’eccellenza
nel campo informatico, così
come sacche di indigenza e
radicate credenze religiose, che
penalizzano pesantemente
soprattutto alcune classi sociali.
Proprio contattando queste realtà
si può cogliere il fascino, il modo
di essere e di vivere di questo
grande popolo, che sicuramente
procede a velocità diverse, ma che
possiede il tratto comune di grande
gentilezza e senso dell’ospitalità
che l’Occidente purtroppo va
perdendo.
Al nostro arrivo ci hanno
fatto salire su carri trainati da
dromedari, accolti dal lancio di
fiori da parte di donne e bambini,
e dal dono di corone di fiori. Il
capo villaggio ha abbracciato il
TEMPO DI
LIONS
presidente Castellani ed omaggiato
gli ospiti di un turbante, segno di
grande rispetto ed onore. Molto
interessante lo spettacolino dei
bambini della scuola che, con
canti e balletti, hanno spiegato la
necessità di abolire il matrimonio
in età infantile, di dare alle donne
il dovuto rispetto e di frequentare
la scuola. Le attrezzature sono
arrivate in grandi contenitori,
riempiti di erbe officinali, dove
vengono esposte a vapori curativi
le persone con problemi cardiaci o
colpite da ictus. In questo modo
c’è stato non solo l’incontro tra
Oriente ed Occidente, ma anche
tra la “nostra” medicina e quella
ayurvedica.
VERONA EUROPA
Violenza
quotidiana
e sicurezza
enomeni di violenza
“F
quotidiana ed eventuali
rimedi” è stato il tema affrontato
dal procuratore capo di Verona,
Guido Papalia, nel corso di una
serata di particolare interesse,
45

VITA DEI CLUB 108 Ta1
presentata dal presidente del club,
Paola Alberta Costa, e dal generale
Giuseppe Montalbano, che ha
introdotto l’argomento.
“Il problema riguarda, forse, più
la sicurezza che la violenza - ha
esordito Papalia -, che non sempre
sono collegati fra loro. Così come
la richiesta di rinforzi non sempre
è giustifi cata da reali situazioni
di allarme. Sicurezza signifi ca
garanzia di svolgere la propria
attività, di poter girare in città
in tutta tranquillità, di trovare
la propria abitazione come la
avevamo lasciata, di permettere
ai minori di giocare serenamente
nelle strade”. Il discorso è poi
inevitabilmente scivolato sugli
extracomunitari, la cui presenza
sul territorio viene indicata come
causa di violenza.
Un maggior numero di “diversi”
non porta necessariamente ad un
aumento dei reati, ha aggiunto
il procuratore capo, anche
se l’emarginazione di questi
immigrati porta a commettere atti
di microcriminalità legati più a
fatti singoli che ad organizzazioni
malavitose.
Il rimedio non è quello di
diminuire il fl usso migratorio, ma
di evitare di abbandonare chi è in
regola, anche perché purtroppo
il disagio porta all’aggressione.
Cercare di integrare gli stranieri,
46
poi attuare una serie di interventi
di prevenzione, dall’illuminazione
delle strade agli impianti di
video - sorveglianza, portare
a compimento l’iniziativa del
poliziotto di quartiere, dotare la
città di adeguati servizi igienici, la
cui mancanza talvolta genera scene
disgustose se non addirittura atti
osceni. Singolarmente possiamo
attivare alcuni accorgimenti in
grado di tutelarci, come i sistemi
di allarme nelle case e nelle auto.
Fondamentale è il controllo
della criminalità che agisce nel
territorio.
Il procuratore capo di Verona ha
quindi posto l’accento su una
situazione allarmante che sta
aumentando in maniera notevole.
“Dobbiamo difenderci dalla strada
o dalla famiglia? Perché i tanti
episodi di violenza che accadono
fra le mura domestiche stanno ad
indicare la famiglia come fattore
criminogeno. Occorre aggredire le
cause, capire come superare la crisi
che attanaglia le famiglie”.
Rispondendo alle numerose
domande dei soci Guido Papalia
ha ricordato come la legislazione
italiana non consenta oggi di
affrontare i gravi problemi che si
presentano.
“In quest’ottica, l’indulto è stato
negativo. Per quanto riguarda i
clandestini, lo Stato non è in grado
Da sinistra, il procuratore Papalia, la presidente Costa ed il generale Montalbano
di accompagnarli alla frontiera,
né può tenerli nei centri di
permanenza; però dice loro: ‘se ti
ritrovo, ti arresto’. Ed è anche vero
che la legge talvolta favorisce il
buonismo verso chi commette atti
illegali”.
La serata si è conclusa con un
brindisi collettivo per festeggiare
il compleanno del sovrintendente
della Fondazione Arena, Claudio
Orazi socio del club.
VERONA HOST
Terrorismo islamista
niente allarmismi
iportare a Verona il generale
R
dei carabinieri, Giampaolo
Ganzer, comandante del Ros
(Raggruppamento Operativo
Speciale), non è stato facile per
Andrea Chiarini, presidente del
Verona Host, soprattutto per gli
impegni legati alla situazione
interna ed internazionale ed ai
conseguenti problemi di sicurezza.
La risposta è stata tuttavia
lusinghiera da parte dei sette
club cittadini, e di Soroptimist
che ha aderito ad un’iniziativa
utile per approfondire un tema
particolarmente attuale, “Il
terrorismo di matrice islamista ed i
riflessi sulla civiltà occidentale”.
Un argomento, che il relatore (già
comandante del gruppo a Verona)
ha sviluppato attraverso un’ampia
panoramica, frutto della lunga
esperienza maturata nella lotta
alla criminalità, con l’obiettivo
di favorire un momento di
riflessione su aspetti che incidono
sostanzialmente sulla nostra vita
e con i quali saremo chiamati
sempre più spesso a confrontarci.
Negli anni settanta il pericolo
maggiore veniva dal terrorismo
interno; a partire dagli anni
novanta la minaccia principale
è arrivata dal terrorismo
internazionale di matrice islamista,
che ha avuto un forte impatto
sull’opinione pubblica per ragioni
oggettive, conseguenza diretta

Il generale Giampaolo Ganzer con il presidente
Andrea Chiarini
delle stragi, e psicologiche dovendo
affrontare qualcosa di poco noto.
Disorienta la figura del terrorista
suicida, che mira ad obiettivi
indiscriminati, lontana dalla nostra
mentalità; ancor più choccante la
presenza della donna. In genere
siamo di fronte a persone poco
colte, ma che conoscono la nostra
civiltà e la giudicano immorale.
La guerra santa è il risultato di una
lettura estremizzata del corano,
che si è trasformata da difensiva
(nei paesi occupati) a offensiva allo
scopo di abbattere i regimi apostati
e, soprattutto, di ricreare il grande
califfato mondiale, come quello
fermato alle porte di Vienna nel
1690.
L’escalation inizia negli anni
80 in Libano per proseguire in
Algeria (“c’è stato un errore di
valutazione”) e Marocco, quindi
nella guerra balcanica prima di
trasferirsi in Afghanistan e Irak.
Il generale Ganzer ha ricordato
che in Italia su un milione di
musulmani solo il 10 per cento
circa è praticante e di questo l’1
per cento è integralista; quindi
l’attenzione si concentra su
costoro per prevenire eventuali
minacce.
L’obiettivo è la difesa dei nostri
principi, costruiti su fondamenta
VITA DEI CLUB 108 Ta1
ellenistiche, romane e cristiane,
ma dobbiamo nello stesso tempo
cercare il dialogo con chi lo accetta,
che è la maggioranza, lavorare sul
piano sociale, sulla prevenzione
e naturalmente sull’attività
investigativa e giudiziaria, senza
cadere in eccessi che potrebbero
esserci ritorti contro.
Molto utile la collaborazione
internazionale per una difesa
integrata, la conoscenza
dell’avversario ed il controllo
incrociato con la criminalità
comune.
Niente allarmismi dunque, ma
un’analisi seria ed attenta di chi
non sottovaluta il pericolo e non
lascia nulla al caso per garantire la
sicurezza dei cittadini, scossi, come
è naturale, dopo le stragi delle Torri
Gemelle, di Londra, Madrid, etc.
“Il nostro compito è di impedire
che questi attentati avvengano”
ha concluso Ganzer davanti un
pubblico particolarmente attento
ed interessato.
Presenti alla serata anche il
colonnello Georg Di Pauli,
comandante del gruppo carabinieri
di Verona.
VERONA CANGRANDE
Apparecchiatura
per la radioattività
G
razie al Verona Cangrande
ora l’ospedale di Borgo
Trento può utilizzare una
apparecchiatura di nuova
generazione per la registrazione
della radioattività, in particolare a
livello tiroideo. Il sistema esegue
una vasta gamma di analisi e
verrà utilizzato in particolare
per la terapia radiometabolica
dell’ipertiroidismo.
La consegna dell’impianto è
avvenuta con una cerimonia
all’unità operativa di medicina
nucleare dell’ospedale (nella foto),
alla quale hanno partecipato
il presidente del club Gian
Gaetano Rinaldi ed il consigliere
Vincenzo Agnello, già primario
TEMPO DI
LIONS
del pronto soccorso del nosocomio
scaligero, presenti la presidente
dell’associazione Abeo, Maria
Grazia Viapiana, e, per l’Asl, il
direttore dell’unità operativa di
medicina nucleare Piergiorgio
Giorgetti, il direttore dell’istituto
di radiologia del policlinico di
Borgo Roma, Roberto Pozzo
Mocelli, e Mario Feberghini
dell’istituto di radiologia.
I sanitari hanno ringraziato il
Verona Cangrande per il service
(“il più importante e significativo
del nostro anno sociale” ha
sottolineato Rinaldi), perché
l’attrezzatura viene a colmare
una lacuna avvertita da anni e
permetterà all’azienda ospedaliera
di Verona di essere all’avanguardia
anche in questo settore di grande
valenza anche sociale.
L’apparecchiatura, progettata
specificamente per la medicina
nucleare, offre la possibilità
di studiare singolarmente le
modalità di concentrazione a
livello tiroideo della dose traccia
di radioiodio somministrata al
paziente, ricavando dati funzionali
ghiandolari, che, associati a
quelli volumetrici ecografici,
permetteranno di ottimizzare
la metodica, con una precisa e
personalizzata calibrazione della
dose terapeutica di radioiodio per
il paziente, evitando così possibili
sovradosaggi.
47

VITA DEI CLUB 108 Ta1
LONIGO
Premio di studio
sulle nuove opportunità
l mondo degli adolescenti
vive un momento di grande
difficoltà. La cronaca quotidiana ci
riporta episodi grandi e piccoli di
un disagio crescente, di una sfida
continua alle regole tradizionali
della società. Stanno nascendo
nuovi linguaggi, nuove forme di
comunicazione; nuove culture
si inseriscono nel nostro tessuto
sociale, apportando tradizioni ed
abitudini tanto diverse. Gli stessi
giovani, che dispongono della
vastità del mondo globalizzato,
sentono il bisogno di aggregarsi
in “clan”, quasi spaventati
dall’ampiezza del loro orizzonte.
I Lions, per la loro vocazione di
servizio, non possono ignorare
questi fenomeni. I giovani sono
il futuro della nostra società,
sono l’elemento di raccordo tra
il “lume a petrolio” dei nostri
nonni e la società multietnica
ed ipertecnologica che si sta
delineando. È nostro compito,
dunque, metter loro a disposizione
quei principi etici da cui possano
trarre, e trasmettere alle
generazioni successive, valori
48
I
Il presidente del club Valter Rebesan con i premiati
e regole di un vivere ordinato e
pacifico.
Per governare il fenomeno bisogna
prima conoscerlo. Per questo il club
di Lonigo ha istituito un premio
di studio rivolto agli alunni delle
ultime classi delle scuole medie
superiori del territorio, con lo
scopo di conoscere il pensiero
dei giovani su specifici aspetti
del nostro vivere quotidiano. Il
tema di quest’anno, scelto coi
dirigenti scolastici interessati,
richiamando il preambolo della
costituzione europea, invitava
i concorrenti ad un’analisi sulle
opportunità socio - culturali ed
economico - professionali offerte
ai giovani cittadini europei e
sulle competenze necessarie per
coglierne tutte le potenzialità.
Un tema di ampio respiro,
sviluppato con taglio anche
diverso dai 24 concorrenti, che
ha visto vincitori Jacopo Zambon
(1° Premio) e Claudia Schiavo
(2° Premio) del Liceo Ginnasio
“L. Pavoni” e Paolo Padovan (3°
Premio) dell’Istituto Tecnico
Agrario “A. Trentin” di Lonigo.
La cerimonia di proclamazione
dei vincitori e di consegna dei
premi da parte del presidente
del club, Valter Rebesan, si è
svolta alla presenza del sindaco
di Lonigo, Silvano Marchetto, e
dell’assessore alla cultura, Vanna
Vigolo, dei dirigenti scolastici e
degli insegnanti, nella moderna
sala riunioni della Cantina sociale
di Lonigo, messa a disposizione
dal socio e direttore Giancarlo
Prevarin.
Ospite d’onore alla manifestazione
è stato il Pdg Franco Marin, il
quale, ricollegandosi agli elaborati
dei vincitori, ha sviluppato
un’ampia relazione sulla nuova
Europa, sottolineando la necessità
di valori etici e sociali condivisi
a garanzia di un coesistere
pacifico di popoli e culture
diverse, ma evidenziando anche
l’insorgere di una competizione
sempre più ampia e qualificata
e tale da rendere indispensabile
l’acquisizione di solide competenze
specialistiche per un sicuro
inserimento nella società.
BASSANO HOST E MERANO MAIENSE
Gemellaggio
nel segno
delle affinità
e le finalità principali di un
S
gemellaggio tra Lions sono
di favorire incontri tra soci per
migliorare la loro conoscenza,
accrescere l’amicizia reciproca,
scambiarsi notizie sui diversi
modi di espletare l’azione del
club, intraprendere un’efficiente
collaborazione per manifestazioni
e la realizzazione in comune di
service, dobbiamo riconoscere che
quello tra Bassano del Grappa Host
e Merano Maiense è iniziato e
continua nel migliore dei modi.
Abbiamo avuto alcuni incontri
informali per presentarci, iniziare
la conoscenza, ricercare le analogie
esistenti tra i due paesi. Merano e
Bassano hanno una popolazione
tra i 37 ed i 40.000 abitanti;
sono circondate da un sistema
montuoso, cime più alte a Merano,
più modeste a Bassano; hanno un
altopiano luogo di villeggiatura,
l’altopiano del Salto e quello

I presidenti Eugenio Rinaldi, Christa Raffeiner ed il Vdg Claudio Pasini
di Asiago; sono attraversate
da un fiume, il Passirio ed il
Brenta; hanno entrambe attività
turistiche, più importanti quelle
di Merano, mentre a Bassano
è florida l’industrializzazione
e le attività di artigianato. E,
per accontentare gli sportivi
citiamo che l’hochey è praticato
in entrambe le città: su pista a
Bassano, su ghiaccio a Merano.
Inoltre in entrambe le città c’è una
squadra di calcio militante in serie
minori.
Ci è sembrato che le analogie
fossero di buon auspicio.
Così abbiamo ufficializzato il
gemellaggio, nel 2005 nel palazzo
principesco di Merano, nella sala
consiliare del comune di Bassano
nell’aprile dello scorso anno.
Due incontri felicissimi che hanno
incrementato rapporti d’amicizia e
sensi di stima tra tutti i soci.
Così era naturale che Bassano
si recasse in visita a Merano,
sabato 5 maggio. Il programma
prevedeva la visita al Castel Tirolo,
la passeggiata lungo il Passirio
per ammirare la Meranoflor per
concludere la bella giornata in un
locale caratteristico, dove, oltre
alla presidente Christa Raffeiner
ed ai coniugi Egger, che ci hanno
accompagnati per tutto il giorno,
VITA DEI CLUB 108 Ta1
abbiamo incontrato numerosi
vecchi e nuovi amici. Una giornata
veramente piacevole.
Ora attendiamo la visita degli
amici di Merano, per ricambiare
gentilezza ed amicizia.
U
PESCHIERA
La pattuglia
acrobatica
na serata diversa, frizzante,
“tricolore” quella presentata
dal club aricilense, presieduto da
Albino Monauni, nella tradizionale
sede invernale degli incontri
conviviali, incentrata sulla
pattuglia acrobatica delle Frecce
Tricolori con maggiore riferimento
all’edizione biennale che si tiene
proprio a Peschiera del Garda.
Quasi goliardica l’esuberanza dei
giovani relatori nel presentare i
filmati dei “top gun” nostrani,
accompagnata dalle dettagliate
spiegazioni tecniche di Giorgio
Aloisi, già maresciallo fotografo
in volo della pattuglia acrobatica
per ben quindici anni. Curiosa
anche la presentazione della
TEMPO DI
LIONS
tuta di volo originale, indossata
con casco e maschera da un
socio prestatosi all’occorrenza.
Appassionante il commento
introduttivo di Massimo Zuccotti,
personaggio eclettico, giornalista,
corrispondente militare, ricercatore
di cose aeronautiche, speaker
ufficiale dell’air show “Ali su
Peschiera”.
Nell’occasione è stato presentato
in anteprima assoluta un
documento dell’anno 1923,
peraltro ancora ben conservato e
firmato da re Vittorio Emanuele e
dal ministro della guerra Armando
Diaz, si proprio quel personaggio
che guidò alla vittoria le truppe
italiane nel 1918 e stilò il famoso
“bollettino della vittoria” in cui
annunciava la rotta dell’esercito
austriaco ed il successo italiano.
Questo documento su carta
ministeriale è il decreto che
autorizza alcuni ufficiali
dell’esercito a passare nei ranghi
dell’Arma Aeronautica appena
costituitasi in quel periodo.
Egidio Castellani GARDA BENACUS, PESCHIERA DEL
GARDA E BUSSOLENGO
I
“Un Carabiniere
allo specchio”
ntermeeting particolarmente
riuscito quello effettuato dai
club di Garda Benacus, Peschiera
del Garda e Bussolengo, che ha
visto l’intervento di 140 tra soci
ed amici, venuti ad accogliere nel
modo migliore il generale dell’Arma
dei Carabinieri, Gaetano Calcagni,
il quale ha presentato nell’occasione
il suo libro “Un carabiniere allo
specchio”.
Una presenza numericamente
elevata con la quale il Lions
ha voluto significare la grande
simpatia verso i carabinieri in
genere, ma anche un implicito
ringraziamento per un’attività
meticolosa e preziosa per la
nostra sicurezza, svolta sull’intero
territorio nazionale. Dal resto gli
aspetti precipui di questa figura
49

VITA DEI CLUB 108 Ta1
insostituibile sono emersi anche
dalla pubblicazione presentata ed
accolta con grande interesse dai
presenti. Soddisfatti i tre presidenti,
Mario Quintarelli, Albino Monauni
e Bruno Jachemet, anche perché nel
corso della serata è stata raccolta
la somma di 13.200 euro destinati
all’associazione dei bambini di
carabinieri deceduti in servizio,
da quelli che hanno lasciato la
vita a Nassirya, o in Kossovo, a
quelli morti nell’espletamento
del servizio svolto normalmente
e quotidianamente sul territorio
nazionale per assicurare la sicurezza
dei cittadini.
50
Il generale Gaetano Calcagni con i tre presidenti dei club organizzatori della serata
VALPOLICELLA
Storie di emigranti
della Lessinia
N
el mese di febbraio il
club della Valpolicella
ha organizzato a San Pietro in
Cariano, in sala Lonardi, una
serata dedicata agli emigranti,
alla loro nostalgia ed ai loro
sacrifici, introdotta dal presidente
Dario Boscaini e dalla giornalista
Giancarla Gallo.
In apertura, Riccardo Ceni ha
portato il saluto della “Associazione
Veronesi nel Mondo” di cui
è presidente, lasciando poi la
parola a don Francesco Ballarini
(valpolicellese), il quale ha dato
un’interessante testimonianza
della lunga esperienza umanitaria
in terra d’Argentina. Il socio Sergio
Ruzzenente ha quindi ricordato
l’impegno verso gli emigranti del
compianto concittadino Attilio
Beghini e del coro “El Vesoto” di
San Floriano, che con i suoi concerti
in America, Europa, Sud Africa
ed Australia, ha portato ovunque
l’emozione della “voce della lontana
Italia”.
Anche la Valpolicella è stata terra
di emigrazione; per questo, e per
la professionalità degli interpreti,
il folto pubblico ha seguito con
assoluta attenzione ed una certa
emozione l’anteprima della
rappresentazione “Il ponte sugli
oceani - Lessinia, Veneto, Italia:
Storie di emigranti”, tratta dal
libro omonimo (presente l’autore
Raffaello Canteri), che è stato
frutto di una rigorosa ricerca
storica negli archivi comunali
e parrocchiali, e che riporta
testimonianze dirette, liete, ma più
spesso drammatiche.
La serata è stata molto intensa, ma
il tempo è volato via in un baleno, a
testimonianza dell’alto gradimento
del programma proposto.
C.V.
ASIAGO SETTE COMUNI
Cinema: Venezia
non teme la concorrenza
enezia non ha motivo di
“V
temere che sia messo in
discussione il suo primato di
città del cinema”. Marco Muller,
direttore della mostra di Venezia,
liquida subito la presunta rivalità
con Roma, ma aggiunge: “Sarebbe
bene che in Italia superassimo
questa fase ad alto indice di
litigiosità tra festival”.
Ospite del club a Gallio, Muller
ha parlato della sua vita e del
cinema, soffermandosi sulle
diverse esperienze formative
e professionali, dagli studi di
antropologia e dal dottorato in una
Cina in piena rivoluzione culturale
maoista, con le biblioteche chiuse
ai borsisti italiani, al cinema
come diversivo che si è evoluto in
passione e poi nella professione
di attore, produttore, critico e
“fabbricante di festival”.
Ha quindi ripercorso gli anni
dell’infanzia, quanto trascorreva le
vacanze ad Asiago, in località Val
Giardini (di cui ricorda la statua
di Don Bosco), frequentando le
famiglie Olmi e Kezich. Doveroso
chiedergli cosa pensa del “Festival
del cinema italiano opere prime”
che si svolge ogni estate a Gallio e
che ha il pregio di rivelare i nuovi
talenti di casa nostra.
“Rappresenta una grande
opportunità per far vedere dei film
che altrimenti non verrebbero
mai visti. Ben venga ogni
manifestazione che offre questa
possibilità, in una situazione come
quella attuale in cui i pochi cinema
che mettono in programmazione
certi film lo fanno per pochissimo
tempo, dovendo lasciare il posto ai
“campioni d’incassi”.
Per quanto riguarda la televisione,
in Italia come nel resto d’Europa
il 70% degli spazi è occupato dal
cinema americano. È un peccato,
perché il cinema è il modo migliore
per conoscere tutto il mondo”.
Il numero di sale cinematografiche

diminuisce nel tempo, nei piccoli
centri come nelle città, anche
per la diversa accessibilità ai film
concessa dalle tecnologie digitali.
“Non voglio parlare male dei
dvd – chiarisce Muller –, però
l’emozione condivisa davanti al
grande schermo all’interno di
una sala cinematografica è tutta
un’altra cosa.
I supporti digitali, però, hanno
anche il merito di preservare i
capolavori della storia del cinema
che altrimenti sarebbero destinati
a scomparire”. Un film non è
solo un’esperienza estetica, ma in
qualche modo può aiutare a vivere.
Al termine dell’incontro a Marco
Muller ha ricevuto una targa
del club con una litografia dal
presidente Giancarlo Stella, ed
un libro di antiche foto di Asiago
da parte dell’assessore al turismo
Roberto Rigoni.
N
Otto nuovi soci
sull’altopiano
el tradizionale incontro
con il club, il governatore
Jacob Pinackatt ha messo
l’accento sull’importanza della
“Sight First II”, ricordando i
risultati raggiunti con la prima
VITA DEI CLUB 108 Ta1
campagna e gli obiettivi di questa
seconda edizione per rispondere
concretamente all’allarme
lanciato dall’Oms. Un’emergenza
che richiede l’impegno di tutti,
a cominciare dai club che si
sono messi subito in azione per
contribuire alla riuscita della
campagna.
E in questo non fa eccezione il club
asiaghese, molto attivo anche sul
fronte degli altri service principali.
In particolare il presidente
Giancarlo Stella ha consegnato
al governatore un contributo
dei Lions dell’Altopiano per il
centro cani guida per ciechi. Nel
novantesimo anniversario della
fondazione il movimento lionistico
conferma la sua grande diffusione
a tutte le latitudini del pianeta,
ma anche la sua formidabile
forza a servizio delle popolazioni
meno fortunate, o colpite da gravi
calamità.
Nel corso della serata sono stati
presentati al governatore ben otto
nuovi soci (se non è record per una
sola serata, poco ci manca).
Sono entrati a far parte del club
“Asiago 7 Comuni” Claudio
Pasqualin, Gabriele Ceccato,
Michele Iuliani, Cesare Spisani,
Luciano Tasca, Franco Leonardo,
Giuliano Spiller e Agostino
Panozzo.
La serata con il direttore della mostra del cinema di Venezia ad Asiago
TEMPO DI
LIONS
VALDAGNO
Ambulanza
alla Croce Rossa
l club di Valdagno, nella
I sua opera di sostegno
delle attività sociali, nell’anno
2004/2005 con la presidenza di
Claudio Berti ha elargito una
somma al comitato locale della
Croce Rossa Italiana, consentendo
così, unitamente agli altri fondi
disponibili, l’acquisto di una nuova
ambulanza per il trasporto infermi.
Il nuovo mezzo è stato inaugurato
alla presenza di varie autorità civili
ed istituzionali nei mesi scorsi.
il presidente della Croce Rossa di Valdagno, Paola
Guglielmi Dal Sasso, con Claudio Berti
VALDALPONE
Energia rinnovabile,
scelta obbligata
l risparmio energetico e l’uso
I
di fonti di energia rinnovabile
sono un’esigenza irrinunciabile
della società moderna a causa del
progressivo esaurimento delle scorte
di combustibili di origine fossile e
degli effetti negativi sull’ambiente
e sulla salute delle persone. Occorre
51

VITA DEI CLUB 108 Ta1
tuttavia un’informazione più
obbiettiva, più consona alla realtà,
che riporti il problema nelle sue
reali dimensioni. Non si giustificano
le forme di allarmismo esasperato,
quando non si tratta addirittura
di catastrofismo, di notizie
estremizzate che tendono solo a
pilotare l’opinione pubblica. Così si
bloccano le iniziative, si danneggia
l’economia, si rinuncia a trovare
con determinazione le possibili
soluzioni alternative. Ospite
del Valdalpone, presieduto da
Aristide Marcazzan, il direttore del
dipartimento di energia meccanica
dell’università di Padova, Alberto
Mirandola, ha parlato di “energia,
ambiente e risparmio” davanti ad
un pubblico numeroso, presenti i
sindaci di Vestenanova (Edo Dalla
Verde), di Montecchia di Crosara
(Giuseppe Cavazza) e Roncà
(Lorella Mansoldo). All’incontro
sono intervenuti anche il past
- presidente nazionale, Roberto
Scerbo, ed il past - governatore
Corrado Buscemi, con i presidenti
dei club di Lonigo (Valter Rebesan),
San Bonifacio (Bruno Capella) e
San Giovanni Lupatoto (Giovanni
Marchi). Con un’accurata analisi
tecnica Mirandola si è soffermato
sul fenomeno energetico e sulle
fonti alternative, dal solare al
fotovoltaico, dal teleriscaldamento
all’energia idroelettrica, eolica,
termica, geotermica, fino alle
biomasse ed ai biocombustibili,
che insieme in Italia coprono
appena il 7 per cento fabbisogno.
La dipendenza dall’estero è quindi
molto forte, soggetta sempre più
a crisi periodiche dei rifornimenti,
l’ultima delle quali lo scorso
anno quando è stato bloccato
il flusso di gas dalla Russia. Il
problema va affrontato con un
impegno generalizzato di tutti,
dalle istituzioni al cittadino, con
un’informazione adeguata e con
una maggiore sensibilità anche per
gli effetti che l’uso di combustibili
tradizionali ha sull’inquinamento.
L’assessore regionale Stefano
Valdegamberi, tra i fautori della
ricerca e dell’uso di fonti di energia
rinnovabile, ha messo l’accento
52
sull’importanza di un’efficace
politica di risparmio, da realizzare
anche attraverso piccoli interventi
che hanno un grande valore per
la formazione di una sana cultura
energetica, primo passo per arrivare
all’obiettivo del 20 per cento di
energia rinnovabile fissato nel
recente vertice di Bruxelles per
i paesi dell’UE, per contenere i
consumi, ridurre l’inquinamento e
salvaguardare la salute e l’ambiente.
In questo contesto vanno visti
gli esperimenti effettuati a
Badia Calavena, dove tuttavia il
risultato più eclatante resta lo
sportello energetico a disposizione
dei cittadini. Per l’assessore
Valdegamberi occorre un’operazione
culturale e qui le istituzioni
hanno un ruolo di proposta e di
formazione fondamentale.
Da parte sua il prof. Mirandola
ha ricordato che la soluzione, a
livello regionale veneto, va ricercata
in un insieme di iniziative, dalla
realizzazione di un valido sistema
metropolitano al passante di
Mestre, dai parcheggi satelliti
e dai bus navetta agli impianti
per lo smaltimento dei rifiuti,
dall’adeguamento dei sistemi di
riscaldamento e condizionamento
allo sviluppo di fonti energetiche
alternative; il tutto senza
drammatizzare.
Consegnati
dodicimila occhiali
l club Valdalpone ha
proceduto nei mesi scorsi
alla consegna di dodicimila paia di
occhiali, nuovi e graduati, a Carlo
Vivian, responsabile per la raccolta
di occhiali usati.
Un quantitativo notevole, raccolto
grazie all’impegno di Guido
Tizian ed alla collaborazione di
un gruppo di amici che operano
nell’ambito dei “fuoristrada” e delle
associazioni di volontariato, che
va ad aggiungersi ai tremila paia di
occhiali già messi a disposizione lo
scorso anno.
Il tutto è stato reso possibile grazie
all’amicizia ed allo scambio di
aiuti che si è stabilito tra questi
gruppi ed il club Valdalpone e
che consente reciprocamente di
raggiungere obiettivi di particolare
interesse sociale.
La consegna è avvenuta con il
supporto di tre mezzi fuoristrada,
in quanto l’idea e la creazione
di questo service li ha avuti
protagonisti fin dall’inizio.
Attualmente il club è fortemente
impegnato con Missionland,
un’associazione dell’alto vicentino
operante in Africa.
Il presidente Aristide Marcazzan, il tesoriere Guido Tizian e il cerimoniere Aldo Tregnago con Carlo Vivian nel
magazzino raccolta di Marostica (Vicenza)
I

VITA DEI CLUB 108 Ta2
54
S
TRIESTE EUROPA
Collaborazione
Italia - Mongolia
i chiama Altanzul Tsogbayar,
la bambina mongola di 5
anni che è stata sottoposta ad
una delicata operazione chirurgica
presso la clinica universitaria
dell’ospedale di Catanzaro
per cercare di correggere una
malformazione congenita ai piedi e
darle la possibilità di camminare.
La piccola è giunta in Italia
accompagnata dalla mamma
Oyunbileg Tuvshinyargal, grazie
a un service plurimo. Il Trieste
Europa ha sostenuto una parte
dei costi per l’iniziativa e per la
precisione le spese di viaggio da e
per la terra di Gengis Khan per le
due persone.
Altre realtà si sono adoperate
e attivate per questo caso
umanitario, dall’Unione mongola
per la Pace e l’Amicizia, al Lions
della capitale mongola presieduto
da Bilegt, al console di quel Paese
a Trieste, Aldo Colleoni, nonché
– sempre nell’ambito del service
– i Lions medici - chirurghi di
Catanzaro per quanto attiene
l’intervento.
Un grande gesto di concreta
solidarietà che accumuna i sodalizi
lionistici e dove il Trieste Europa
rappresenta un significativo
episodio a livello internazionale.
In questo contesto si è svolta
la cerimonia di conferimento
a Colleoni dell’onorificenza
dell’Accademia delle Scienze alla
presenza del presidente Chadraa
e di quello dell’associazione
Mongolia - Italia Ch. Batjargal.
Dieci giovani artisti
premiati in nome
della pace
remiazione ufficiale al Teatro
Miela per dieci vincitori
dell’edizione 2007 “Un poster per
la pace” coordinato nel capoluogo
del Friuli Venezia Giulia dal Trieste
Aldo Colleoni riceve la medaglia dell’Accademia delle scienze
P
Europa che ha registrato una
partecipazione di 250 ragazzi,
studenti di 4 scuole.
In una dichiarazione ai media il
presidente Edoardo Daneu nel
sottolineare che “i giovani sono
il futuro e che tale concorso è un
modo per attirare l’attenzione
della gioventù su quanto la pace
sia un bene prezioso “ha ribadito
che l’obiettivo 2008 è quello di
arrivare a coinvolgere non meno
di 500 studenti di una decina di
scuole compresi gli Istituti sloveni
attivi a Trieste.
Hanno raccontato, tra il serio ed il
faceto la grande forza terapeutica
del sorriso e dell’allegria, i clown
dottori della Compagnia dell’Arpa
che fa parte dell’associazione
Gruppo Azione Umanitaria
e che li vede impegnati ogni
mercoledì nei reparti dell’Ospedale
infantile triestino Burlo Garofolo
– soprattutto nella sezione
oncologica – e due sabati al mese
al pronto soccorso dello stesso
ospedale, nell’assistenza dei piccoli
pazienti.
Anche con questa iniziativa e con
la conviviale è stata raccolta una
considerevole somma destinata a
sostenere l’attività di volontariato
della “fabbrica del sorriso”.
Targa ricordo
al Nobel Ivo Andric
I
l Trieste Europa in accordo
con il Consolato generale
della Repubblica di Serbia a Trieste,
su proposta di personalità della
cultura della Comunità serba
attiva nel capoluogo giuliano, e
con la collaborazione del Comune
ha realizzato e posto una targa
sull’edificio sito in Piazza Venezia,
già sede del Consolato del Regno
dei Serbi, Croati e Sloveni negli
anni ‘20 del secolo scorso, in
memoria del periodo lavorativo
in quella sede dell’allora giovane
diplomatico Ivo Andric.
La cerimonia si è svolta il 4 maggio
alla presenza delle massime
autorità istituzionali locali, dei
rappresentanti dei Consolati di
Serbia, Croazia e Slovenia e delle
Comunità religiose.
Con questa iniziativa il Trieste
Europa ha inteso da un lato
arricchire i segni delle memorie
storiche cittadine e, dall’altro
ricordare, nel quadro degli
scopi fondativi del Sodalizio,
una personalità che ha esaltato
l’ideale della convivenza pacifica
tra diverse comunità etniche e
religiose soprattutto nell’area
balcano - danubiana.
Grande scrittore, unico autore
jugoslavo insignito nel 1961 del

premio Nobel per la letteratura
in un’epoca in cui la Jugoslavia,
dal punto di vista culturale
rappresentava un’amalgama di
intreccio di Oriente ed Occidente,
di cattolicesimo e ortodossia, islam
ed ebraismo.
Nei suoi scritti viene evidenziata
Trieste realtà che congiunge/separa
i mondi slavo - germanico e quello
italo - latino.
Per l’occasione è stata edita,
grazie al Comune di Monfalcone,
una pregevole pubblicazione, a
limitata tiratura, contenente due
racconti inediti in lingua italiana
dello stesso Andric, definito
scrittore serbo, croato, bosniaco,
balcanico, ma anche mitteleuropeo
e mondiale.
Gran ballo
del pompiere
on la collaborazione del
C Comando dei Vigili del
Fuoco, il Trieste Europa ha
organizzato il 30 marzo 2007
presso la sede della caserma una
serata danzante e relativa lotteria.
L’iniziativa cui hanno partecipato i
soci dei 6 sodalizi lionistici triestini
oltre ai pompieri e loro familiari,
ha avuto lo scopo benefico pro
service internazionale Sight First
(prevenzione della cecità).
VITA DEI CLUB 108 Ta2
MANIAGO – SPILIMBERGO
Corso formativo
sull’obesità
infantile
n’ulteriore importante
U iniziativa è stata portata
a termine dal club Maniago
- Spilimbergo in collaborazione
con la Scuola Media Statale di
Spilimbergo. Si è trattato di un
corso informativo - formativo
sull’obesità infantile riservato
agli insegnanti di Spilimbergo al
fine di sensibilizzarli sulle gravi
conseguenze di salute a cui un
bambino può andare incontro
a causa di un comportamento
alimentare sbagliato.
Tale corso rientra nel progetto
“Stili di vita come fattori di
promozione alla salute” che i
Lions della provincia di Pordenone
insieme con l’azienda per i servizi
sanitari del Friuli Occidentale
stanno sviluppando nell’ambito
territoriale.
Relatori, Giuseppe Maraglino,
medico endocrinologo e
diabetologo, e Giuseppe Filippelli,
medico cardiologo.
Il dott. Maraglino ha illustrato
la cattiva educazione alimentare
presente soprattutto nelle
fasce più giovani d’età oltre
TEMPO DI
LIONS
che le varie e pericolose
sollecitazioni pubblicitarie a cui
quotidianamente siamo sottoposti.
Da queste prime analisi sono state
poi date importanti informazioni
sulle capacità nutrizionali degli
alimenti oltre che indicate le
metodologie e le strategie che, gli
stessi insegnanti, possono attuare
per sensibilizzare i bambini e le
stesse famiglie verso un “mangiare
sano”.
Il dott. Filippelli ha sviluppato
il tema delle patologie legate a
questo problema soprattutto
per quanto riguarda i rischi
cardiovascolari che una
alimentazione inadeguata può
provocare anche in giovane età con
effetti devastanti in età adulta.
27ª Charter night
l club Maniago - Spilimbergo
I
ha festeggiato i 27 anni di
attività lionistica.
Il presidente, Riccardo Dado,
ha ricordato le più importanti
iniziative svolte nel corso di
questi anni: dalla fondazione e
sostegno della Cooperativa San
Mauro a Maniago dove trovano
occupazione numerose persone
disabili al sostegno della legge
sulla donazione organi alla recente
istituzione presso la Biblioteca
civica di Spilimbergo di una
sezione dedicata al “libro parlato”.
Inoltre ha voluto ricordare il
grande impegno sostenuto in
favore della legge per la “donazione
organi” e delle iniziative a
supporto della Campagna del Lions
club Internazionale “SightFirst”.
La cerimonia è stata anche
l’occasione per la celebrazione di
due importanti eventi per il club.
Per prima si è svolta l’investitura
uffi ciale di un nuovo socio. Si
tratta di Stefano Zavagno, medico
e direttore della Casa di riposo a
Spilimbergo oltre che componente
dell’unità distrettuale della
medicina generale del distretto
Nord.
Successivamente, e con grande
solennità, è stata consegnata ad
55

VITA DEI CLUB 108 Ta2
Arnaldo Carli la “Melvin Jones”
per il suo grande impegno nei
confronti delle persone portatrici
di handicap che lo hanno portato
recentemente a compiere un
ulteriore signifi cativo gesto: la
donazione della propria abitazione
al Comune di Maniago con il
preciso vincolo che la stessa venga
utilizzata a favore ed al sostegno
dei portatori di handicap.
56
BELLUNO SAN MARTINO
Voglia di autonomia
mportante iniziativa
I presentata dal presidente
club Belluno S. Martino, Andrea
Terribile, che ha voluto affrontare
un tema tanto attuale, quanto
scottante: quello dell’autonomia
della Regione Veneto e lo ha fatto
con Marino Finozzi presidente del
Consiglio Regionale del Veneto,
che ha raccontato il complesso e
combattuto iter legislativo della
recente riforma costituzionale.
Finozzi ha sottolineato come il
problema dell’autonomia sia un
problema tra Stato e Regione.
Il primo potrebbe, secondo la
costituzione italiana, concedere
a regioni a statuto ordinario, con
una propria legge speciale, ulteriori
forme e condizioni particolari
di autonomia, naturalmente
limitate ad alcuni aspetti della
gestione della cosa pubblica, ma
pur sempre ambiti dalle Regioni.
Ciò peraltro risulta di difficile
attuazione per il grande fermento
che c’è intorno alle materie
oggetto di tale concessione.La
Regione Veneto, dal canto suo
preme per esempio, per ottenere
forme di fiscalità che la adeguino
ad altre Regioni soprattutto quelle
confinanti dell’Europa centrale, e
per mantenere un adeguato livello
di servizi ai cittadini, attualmente
penalizzati rispetto ad altri
abitanti, anche del nord d’Italia. Il
riconoscimento di una maggiore
autonomia potrebbe passare
anche e soprattutto attraverso la
possibilità, concessa dalla stessa
costituzione europea alle regioni,
di colloquiare direttamente
con le altre regioni dell’Europa,
senza passare attraverso lo
Stato. Il dibattito che è seguito
alla esposizione, moderato dalla
giornalista Marcella Corrà, è stato
molto incalzante per l’interesse
generale che il tema suscita nei
cittadini del Veneto.
UDINE DUOMO
Il mercato dell’arte
S
erata all’insegna dell’arte al
club Udine Duomo. Ospite
al meeting tenutosi lo scorso
fi ne settimana nella sede del club
udinese, Stefano Moreni, direttore
del dipartimento di Arte Moderna
e Contemporanea della casa d’aste
Sotheby’s.
Laureato in Estetica e diplomato
presso il Chrstie’s Fine and
Decorative Arts Corse di Londra,
Moreni, dal 1997 è responsabile
delle vendite in Italia per la
prestigiosa casa d’aste londinese.
Argomento quanto mai attuale
e interessante quello trattato
nel corso della serata: “Il
mercato dell’arte: tra passione e
investimento”.
Nella sua brillante esposizione,
Moreni, dopo aver illustrato
ai presenti un breve profi lo di
Sotheby’s, la più antica casa
d’aste del mondo, si è soffermato
su alcuni aspetti etici relativi al
mercato dell’arte.
L’investimento in opere d’arte,
e in particolare in quelle del
Novecento, ha subito in questi
ultimi anni un’accelerazione
esponenziale, incrementando
sensibilmente sia il giro di
affari, che il volume di vendite e
conseguentemente provocando un
forte rialzo delle quotazione delle
opere stesse. Partendo da questa
considerazione, Moreni, si è poi
soffermato su alcune rifl essioni
utili, sia per coloro che conoscono
questo affascinante mondo, sia
per coloro che, come neofi ti,
intendono avvicinarsi.
L’arte deve essere sostenuta
dalla passione, se manca
l’aspetto emotivo e passionale,
il collezionismo non ha senso,
e solo in questi casi, l’arte, se
accompagnata da una profonda
conoscenza, può diventare un
ottimo investimento, capace
di rendimenti a due cifre in
concorrenza ai tradizionali
investimenti fi nanziari. Il ruolo
della casa d’aste è secondo
Moreni, proprio quello di offrire
al collezionista opportunità
scrupolosamente selezionate,
offrendo allo stesso tempo
solidi garanzie e una qualifi cata
consulenza.
Moreni, prima di rispondere alle
numerose domande e alle curiosità
formulate dai soci del club e
dagli ospiti presenti, ha ricordato
con piacere l’indimenticabile
esperienza vissuta a Udine
nel maggio del 1998, quando
Sotheby’s ha voluto rendere
omaggio a Udine, città natale di
Afro, presentando in anteprima la
prestigiosa collezione di Stanley
Seeger, una delle più importanti e
articolate raccolte di arte italiana
del dopoguerra, poi proposta in
un’asta storica a Milano.
Udine, città ricca di cultura e
terra di un collezionismo sentito,
ha ricordato Moreni, ha avuto il
privilegio di riportare in “patria”
uno dei massimi capolavori di
Afro, “Solchiaro”, che assieme
all’opera “Il giardino della
speranza” batté tutti i record
(quasi mezzo miliardo di lire, di
quel tempo).
Paolo Pugnetti
GRADISCA D’ISONZO - CORMÒNS
Giornata della pace
gni anno i Lions club di
O
Friesach (Austria), Rijeka
(Croazia), Ostuni (Italia),
Mosonmagyarovar (Ungheria),
Lubiana Tivoli (Slovenia) e
Gradisca d’Isonzo - Cormòns
(Italia) si riuniscono, a turno
in una nazione diversa, per

promuovere la cultura della pace
e per consolidare i loro rapporti di
amicizia e di collaborazione. Di
fronte a una sincera condivisione
degli alti valori etici insiti nella
pace, le differenze e le distanze di
qualunque tipo vengono a cadere
e perciò il desiderio di partecipare
all’importante evento lionistico
spinge ogni anno le delegazioni dei
vari club associati ad affrontare
lunghi viaggi, pur di non mancare
all’appuntamento.
Quest’anno la manifestazione è
stata ospitata a Gradisca d’Isonzo,
dove il 12 maggio, le delegazioni
si sono incontrate in municipio,
alla presenza delle autorità. È
seguito, nel pomeriggio nella sala
Bergamas, un concerto corale
“Città di Gradisca” diretta da Luca
Perissin e del Coro del Collegio del
Mondo Unito dell’Adriatico diretto
da Stefano Sacher e composto
mediamente da una trentina di
allievi. La presenza dei giovani
del Collegio del Mondo Unito ha
un preciso significato in quanto
loro stessi, attraverso l’istruzione
internazionale, diventano cittadini
responsabili e nello stesso tempo
messaggeri dei nobili ideali della
giustizia e della pace. Al termine
si è svolta la Marcia della pace con
la passeggiata dei cittadini e dei
Lions attorno al centro storico di
Gradisca aperta dagli stessi cori e
con la partecipazione di un gruppo
equestre.
La mattina del giorno dopo le
delegazioni Lions delle 5 Nazioni
si sono recate al monumento
dell’Ara Pacis di Medea, dedicato
ai caduti della 2ª guerra mondiale,
e al cimitero di guerra Austro
- Ungarico di Fogliano - Redipuglia.
Salvatore Cutrupi
GORIZIA MARIA THERESIA
Infusore portatile
contro il parkinson
I
ntensa l’attività del club
Gorizia Maria Theresia.
Il primo impegno portato
VITA DEI CLUB 108 Ta2
brillantemente a termine è
stato il tradizionale torneo di
golf “Coppa d’autunno”, giunto
all’undicesima edizione. Il torneo,
svoltosi il 24 settembre 2006 sui
campi del Golf & Country club
Gorizia - Castello di Spessa, ha
consentito di raccogliere fondi per
l’acquisto di un Microjet Crono
Par, infusore portatile per la terapia
antiparkinson.
È seguito, il 15 novembre 2006, un
meeting sul tema: Odontoiatria,
fatti e misfatti.
Giovanni Morassi, medico
odontoiatra di Gorizia, membro
dell’associazione Dentisti Italiani
e dell’American Academy of
Periodontology, dopo aver
introdotto la figura professionale
del dentista e definito il suo
inquadramento legale, si è
soffermato su alcuni “fatti e
misfatti” di cui talvolta si legge
e che è opportuno conoscere e
inquadrare opportunamente, per
evitare aspetti non corretti della
pratica dentistica, in cui talvolta
possono incappare i pazienti.
Giovanni Morassi ha parlato
dei nuovi materiali estetici e del
loro uso, illustrando il discorso
con diapositive e abbondante
casistica. Particolarmente
interessante è risultata la storia
dell’implantologia e della sua
Gorizia Maria Theresia, torneo di golf, Coppa d’Autunno
TEMPO DI
LIONS
evoluzione che l’ha portata oggi a
livelli di grandissima affidabilità
e a risultati che rendono quasi
impossibile distinguere un dente
naturale da uno su impianto
osteointegrato.
Infine, domenica 4 febbraio, il
club, in collaborazione con il
Circolo del Burraco di Gorizia,
ha organizzato un torneo di
Burraco presso il Circolo Ufficiali
della caserma Guella a Gorizia.Il
torneo, cui hanno perso parte più
di cento persone, ha consentito
di raccogliere fondi a favore del
service Sight First II.
Loredana Rossi Devetag
SACILE
Lotta alla cecità
a campagna Sight First
L rappresenta da anni a questa
parte il più importante o quanto
meno uno dei più importanti
impegni del Lions International e il
club di Sacile, presieduto da Antonio
Daneluz, ne ha fatto un punto di
riferimento per la propria attività
di service per l’anno in corso. A
questo proposito è stata indetta
una manifestazione pubblica sia
per far conoscere il significato e gli
57

VITA DEI CLUB 108 Ta2
scopi del Sight First II in campo
internazionale, sia per rendere
noto quanto è stato fatto e quanto
è in programma da parte del
Lions club locale. Sono stati così
ricordati: 1) l’attuazione del Libro
parlato per ipo – e non vedenti in
funzione già da due anni presso la
biblioteca comunale; 2) la raccolta
di occhiali usati presso quattro
punti prestabiliti che già hanno
consentito di inviarne seicento paia
al centro nazionale di raccolta di
Chiasso; 3) la presentazione della
giornata nazionale del Sight First
II da tenersi nella piazza principale
di Sacile; 4) la partecipazione al
service Cani Guida. Nel corso del
convegno il coordinatore distrettuale
del Sight First II, Silvano Toniato, ha
presentato e commentato un filmato
che illustra quanto la Flci ha fatto e
sta facendo per combattere le cecità
e per portare aiuto alle popolazioni
di tutto il mondo colpite da
calamità naturali. Il convegno ha
preceduto di pochi giorni la visita
del governatore distrettuale Paolo
Tacchi, al quale l’officer Giorgio
Martini ha illustrato anche il service
tutto locale che ha come tema lo
studio dei diversi ponti sul fiume
Livenza che attraversa la città e che
ha dato origine anche al “premio
Livenza” a scadenza annuale e
che interessa anche le località di
Carole e Motta di Livenza, sedi
di Lions club. Mario Valente ha
esposto i programmi in atto contro
l’obesità infantile, mentre Siro
Carniello, assessore comunale per
la salute nonché dirigente medico
presso il locale ospedale civile,
ha esposto quanto in atto per il
miglioramento delle condizioni
sanitarie, per la prevenzione delle
malattie e per la promozione della
salute in Sacile, denominata “città
sana” per antonomasia. Al termine
della riunione è stata consegnata la
somma “operazione Bolivia” raccolta
dai Lions sacilesi in occasione della
“festa degli auguri” a Danilo Pavan,
responsabile della Caritas locale e
promotore della campagna di aiuti
in favore delle popolazioni boliviane.
58
Gianluigi Giovetti
S
TARCENTO
Melvin Jones
a Luciano
abato 13 aprile, in occasione
della 18° charter del club
friulano di Tarcento, è avvenuta
anche la visita del governatore
Paolo Tacchi.
Presieduta dal presidente
“ripetente” Luigi Di Lenardo,
già delegato di zona, offi cer
distrettuale e Mjf, la serata è
stata arricchita dalla presenza di
numerose autorità lionistiche e
cittadine del territorio, oltre ai
presidenti o rappresentanti di tutti
i club della zona E.
In una atmosfera di vivà cordialità
e ricca di ospiti il presidente Di
Lenardo ha ricordato il ricco
programma realizzato assieme
ai soci del suo club in questa
annata e si è particolarmente
soffermato sull’importante service
della campagna Sight First II,
ringraziando i soci per l’impegno
e la collaborazione profuse nel
raggiungimento dei traguardi
prefi ssati all’inizio dell’anno.
Prima del consueto discorso del
governatore Paolo Tacchi che ha
concluso la serata, la conviviale si
è particolarmente arricchita di un
gesto lionistico che ha ottenuto
il compiacimento se non la gioia
di tutti presenti: la consegna,
meritatissima, della Melvin Jones
Fellowip al socio fondatore Filippo
Luciano, direttore amministrativo
di Italvia Spa. Luciano, già
presidente e offi cer distrettuale
dal 2001, è conosciuto da molti di
noi, è una persona che si è sempre
dedicato con umiltà ed amicizia
alla crescita non solo del suo club
di Tarcento ma anche del distretto
e della nostra associazione.
I
Melvin Jones al socio Filippo Luciano
Silvano Toniato
Bambini e ragazzi
nell’operazione
Sight First II
l Lions club Tarcento, pur
proseguendo localmente
nella sua tradizionale attività di
servizio nei settori dell’assistenza
e della cultura, ha improntato
quest’anno sociale sulla “Sight
First 2” ed a questo indirizzo ha
ricondotto anche i tradizionali
festosi appuntamenti. Al service
internazionale sono state così
dedicate anche l’apertura e la
chiusura delle feste natalizie.
È tradizione consolidata che
il gemellato club carinziano
di Arnoldstein - Bad Bleiberg
(Dobratsch) doni al Comune
di Tarcento un gigantesco
abete natalizio; quest’anno
nell’occasione gli amici austriaci
hanno accompagnato l’abete
con il loro Sankt Nicolaus ed i
Krampus, mentre i Tarcentini ci

hanno messo una dozzina di Babbi
Natale, santi e babbi atipici, poiché
più che a donare, erano impegnati
a raccogliere.
Alla festa dell’accensione
dell’albero, festa della luce, i
ragazzi e le ragazze di Tarcento
sono stati invitati, con un
messaggio recapitato dai Lions
nelle scuole, a partecipare alla
battaglia contro la cecità con
un loro personale contributo
(senza ricorrere ai genitori) e a
trasformare così la festa in un
momento di solidarietà nell’ambito
della “Sight First 2” in favore dei
bambini che non possono godere
delle luci del Natale.
A tale scopo prima dell’accensione
dell’albero, nell’oscurità più
completa è stato proiettato il
fi lmato della “Sight First”.
Ha risposto una marea di
bambini, di scolari e di studenti;
Sankt Nikolaus e i Babbi Natale
hanno raccolto le buste: micro
- offerte personali con tante
monete e monetine; con momenti
commoventi: una maestra ha
portato le buste di cinque scolari
che non potevano partecipare alla
festa, ma che hanno voluto far
giungere i loro piccoli contributi
per chi non vede.
E così è accaduto anche domenica
7 gennaio quando il festoso
concerto d’ottoni “Buon anno in
musica” del complesso i BRASS
E VONDE del maestro Marco
Maiero, offerto dal Lions club
alla cittadinanza nel gremito
Auditorium delle Scuole Medie, si
è trasformato in un signifi cativo
atto di solidarietà: un augurio
concreto di buon anno ai non
vedenti sulle ali della “Sight First”.
T
Luigi Di Lenardo
UDINE CASTELLO
Segno donna
re donne dalle esperienze
di vita straordinarie hanno
ricevuto a palazzo Belgrado, a
Udine, il riconoscimento di 10
VITA DEI CLUB 108 Ta2
club service friulani afferenti ai
Lions, alle Soroptimist, alla Fidapa,
all’Inner Weel e all’Animi, nel corso
della manifestazione “segno donna”.
Sono Fev von Hassel, vedova
Pirzio Biroli, Gabrielle Paruzzi ed
Ernestina Maran Tarn. Tre donne
portatrici di storie diverse, di età
diverse, ma tutte accumunate da
un esemplare impegno morale,
sociale e civile. La Von Hassel è
stata protagonista e vittima di
una storia drammatica legata
alle vicende della guerra: suo
padre, ambasciatore di Germania
a Roma, fu tra gli organizzatori
dell’attentato a Hitler. Fu impiccato
a Berlino e tutta la sua famiglia
venne perseguitata. Sua fi glia Fev
che aveva sposato il diplomatico
friulano Detalmo Pirzio Biroii fu
prelevata da casa, fu separata dai
due fi gli in tenerà età che potrà
ritrovare solo a guerra fi nita dopo
una lunga odissea. Una vicenda
drammatica che ha costituito il
soggetto dell’originale televisivo
“I fi gli strappati” recentemente
trasmesso da Rai Uno. Ernestina
Maran Tarn è una paladina storica
dei diritti dei disabili, animatrice
dell’associazione delle famiglie dei
ragazzi meno fortunati, l’Anfass,
e promotrice di volontariato
nota in tutta la regione. Gabriella
Peruzzi, campionessa olimpiomica
tarvisiana, ha raccolto sfi de
esemplari nello sport e nella
vita, tali da essere additata ad
TEMPO DI
LIONS
esempio dell’agonismo femminile.
La manifestazione si è tenuta
nella sede della provincia in una
sala affollata, è stata presentata
dalla presidente del Lions club
di Udine Castello Lidia Sangoi
che, d’accordo con gli altri club
sponsor della manifestrazione, ha
preannunciato la trasformazione
della manifestazione “segno donna”
in appuntamento annuale.
Fev von Hassel, Gabrielle Pia Peruzzi ed Ernestina Maran Tarn con Lidia Sangoi
U
UDINE HOST
Il service
“Sight First II”
n interessante incontro,
organizzato dal Lions
club Udine Host, si è svolto
il 12 febbraio,nel salone di un
albergo cittadino, su un tema
di impegno lionistico nazionale
e internazionale, cioè il service
“Sight First II”. Alla relazione
È seguita una discussione
in cui sono intervenuti vari
soci, a sottolineare l’iniziativa
pienamente rispondente al
motto lionistico “we serve” e
l’opportunità di sollecitare al
problema la pubblica sensibilità.
A conclusione dell’incontro ha
preso la parola Edda Calligaris,
presidente dell’Unione Italiana
Ciechi e Ipovedenti della sezione
di Udine, la quale ha presentato
l’attività trentacinquennale della
59

VITA DEI CLUB 108 Ta2
Villa Masieri di Tricesimo (Udine),
casa famiglia regionale per anziani
non vedenti. La dott. Calligaris
ha concluso con l’invito a una
sensibilità maggiore nei confronti
della cultura della cecità, e ha
ringraziato l’azione promossa dai
Lions, nonchè il club Udine Host,
che in altre occasioni è stato vicino
alla Villa Masieri, con la fornitura
di attrezzature e di libri ad hoc con
il sistema di scrittura Braille.
60
S
Bruno Londero
PIEVE DI CADORE
Il sogno/realtà
di padre Gabicho
abato 17 marzo, presso la
consueta sede del club, l’hotel
Ferrovia di Calalzo, si è svolta
una conviviale del Lions club di
Pieve di Cadore, preceduta da una
relazione in cui i soci ed ospiti sono
stati aggiornati dall’ing. Lombardi,
dirigente della ditta Gatto Astucci
S.r.l. di Domegge di Cadore, del
progetto lama a Pungalà in Equador,
inizialmente avviato dalla grande
umanità e generosità del socio
Fabrizio De Silvestro e da anni
abbracciato con entusiasmo da tutti
i soci del club. Oltre ai numerosi
soci e consorti erano ospiti presenti
anche il governatore Paolo Tacchi
con numerse autorità lionistiche
del distretto, e anche il vescovo
di Belluno e Feltre monsignor
Giuseppe Andrich, a cui è stato
presentato l’ideatore di questo
progetto in Equador, padre Gabriel
Barriga Arias, della parrocchia de
Pungalà di Riobamba, in visita in
Italia e a cui è stata consegnata una
importante somma di denaro per
l’acquisto di ulteriori 200 lama al
suo rientro in sud America.
Il progetto, iniziato nel 2003 con
un piccolo fondo concesso dal papa
Giovanni Paolo II, si è sviluppato
con il sostegno di tutti coloro
che hanno voluto condividere il
sogno di Padre Barriga, chiamato
amorevolmente dalla sua gente
“padrecito Gabicho”. Sogno questo
che grazie a Fabrizio De Silvestro e
poi dei soci tutti del club di Pieve è
diventata una meravigliosa realtà
che ha salvato dalla fame e ha
impedito l’abbandono del proprio
territorio di molta popolazione
indigena dell’Equador, popolazione
che ha così riacquistato fi ducia in
se stessa e ritrovato la dignità degli
antichi e forti abitanti delle Ande,
con una capacità di sostentamento
in un ritrovato ed armonioso
rapporto con la sua cultura e il suo
territorio, consentendo a questi
poverissimi di essere pienamente
protagonisti e responsabili del
proprio destino. Attualmente
la popolazione dei lama, nella
provincia del Chimborazo, è
di circa 4000 animali, ma le
potenzialità sono ben più grandi,
almeno di 500.000 lama. Il sogno
di padre Gabicho passa attraverso
il progetto di ripopolamento di
questo animale storico, considerato
sacro e sorgente di vita e vigore,
il lama scomparso da secoli dalle
montagne andine dell’Equador
perché falcidiato dai colonizzatori
che avevano introdotto altri
animali, coma la mucca e la
pecora. Alla fi ne della serata, con
la collaborazione del governatore
Paolo Tacchi, il presidente di Pieve
di Cadore Carlo Costan Dorigon
ha voluto consegnare all’amico
socio Fabrizio De Silvestro la nostra
più grande onorifi cenza lionistica,
la Melvin Jones, e sottolineo mai
così pienamente meritata, tra la
grande commozione e un lungo e
caloroso applauso di tutti i presenti,
ad un autentico Lions con la L
maiuscola, la cui grande generosità
ha cambiato la vita a migliaia di
persone salvandole da una vita di
stenti, miseria e immigrazione.
Silvano Toniato
SESTO AL REGHENA IN SYLVIS
La serata
della solidarietà
ella sede degli alpini di
N Fiume Veneto in provincia di
Pordenone, si è svolta una serata
per raccogliere fondi da devolvere
alla campagna Sight First II.
Una serata all’insegna della
solidarietà, per ridonare nuova vita
attraverso nuovi occhi a milioni di
persone nel mondo. A organizzarla
è stato il Lions club di Sesto al
Reghena in Sylvis. Alla festa di
beneficenza hanno preso parte
oltre 350 persone. Il rito conviviale
è stato allietato dalle performance
dei ginnasti, giovanissimi e meno,
dello Sporting house di Fiume
Veneto, ed è stata anche allestita
una mostra di pittura e scultura
con opere di Dante Turchetto e
Guido Fantuz. L’ottima riuscita
della serata è stata resa possibile
grazie anche alla collaborazione
Mons. Giuseppe Andrich e padre Gabriel Barriga Arias, con il governatore e il presidente del club Pieve di Cadore

dei volontari delle associazioni
Ana, Tavella, Pro Loco Fiume
in festa nonché della generosità
delle ditte locali. Nell’occasione
il club di Sesto al Reghena ha
voluto dare il suo contributo a
un’altra iniziativa di solidarietà: si
tratta della raccolta fondi lanciata
dall’associazione Pro Ambulanza
per l’acquisto di una nuova
autolettiga a Fiume Veneto.
Festa della solidarietà al Lions club Sesto al Reghena
Gabriella Sfreddo
ODERZO
La campagna
Sight First II
abato 14 aprile il club di
S Oderzo ha organizzato
al Teatro Brandolini uno show
musicale dal titolo “Il gospel
incontra il grande jazz”, con la
partecipazione del complesso
formato da P. Corsini al pianoforte,
P. Terzariol alla chitarra, D.
Giacomazzi al contrabbasso e
S. Gerardo alla batteria. Le parti
cantate sono state interpretate
dalla fiorentina Barbara Casini,
affezionata da giovinetta al Brasile
– sua seconda patria musicale
– e diventata la più importante
interprete di musica brasiliana
in Italia. Il 15 aprile, il club si è
presentato in Piazza Grande con
una estesa rassegna di libri di varia
attualità e per tutte le età, che
VITA DEI CLUB 108 Ta2
ha attratto l’attenzione dei molti
presenti. I più che soddisfacente
ricavato delle due manifestazioni
– di oltre 2000 euro - rappresenta
solo una quota del ragguardevole
importo da destinare ad uno dei più
importanti service internazionali
qual è il Sight First II.
Aldo Vianello
La visita
del governatore
el presentare i suoi
N proponimenti, il governatore
Paolo Tacchi ha profuso le energie
intellettuali e la passione per i
Lions con un discorso volto a
puntualizzare l’essenza del sodalizio
e come da sempre ha inteso e
intende interpretarne la sostanza.
Ha iniziato manifestando viva
soddisfazione per la nascita del 50°
club distrettuale Gemona - Celti
(sponsor Tolmezzo), segno di
vitalità e validità dei programmi
sviluppati nel territorio, in
particolare con la sempre maggior
conoscenza dei Lions presso il
grande pubblico.Nel nome dei
service, ha poi approvato quelli
pluriennali – e impegnativi – del
nostro club, riferiti il primo al
progetto Cernobyl per il concreto
aiuto ai minori di quella regione,
portatori ancora delle conseguenze
del disastro nucleare di vent’anni
fa ed il secondo al riordino
TEMPO DI
LIONS
dell’archivio parrocchiale del
duomo di Oderzo, risalente al XV°
secolo, già sede vescovile sin dai
tempi di Aquileia, ricco pertanto
di documentazioni storiche della
travagliata vita della comunità.
Un punto essenziale ha rimarcato
il governatore nel far presente
il Sight First II, che avrà come
manifestazione internazionale la
giornata del 15 aprile 2007 in tutte
le piazze per portare a conoscenza
del pubblico il coraggioso
programma di ricuperare alla cecità
almeno 20 - 25 milioni di sofferenti,
per i quali sono state calcolate
strutture logistiche e prestazioni
professionali per un impegno di 200
milioni di dollari in tre anni, somma
da ottenere attraverso donazioni
spontanee, manifestazioni e
sponsorizzazioni.
Egli ha quindi ricordato che in
occasione della convention di
Chicago del 2003 tutti gli statuti
sono stati annullati. Da allora
si deve far base sullo “statuto
tipo” uguale per tutto il mondo,
composto di soli dieci articoli e sul
quale ogni club deve improntare
modifiche ed adattamenti
secondo le opportunità del proprio
ambiente.
Un’altra nota importante ha
segnalato, legata allo spirito
lionistico, nel rilevare che vi
sono soci poco attivi e raramente
presenti. Il che dipende, almeno in
parte significativa, da chi propone
e patrocina i nuovi iscritti. Coglie
così l’occasione per ricordare che
per entrare nei Lions club la scelta
dev’essere libera, consapevole ed
informata perché ognuno possa
essere convinto di rispondere ai più
sani requisiti di dedizione al “we
serve”. Ciò soprattutto in coerenza
a quanto espresso dal presidente
internazionale Jimmy M.Ross, per il
quale i singoli club devono crescere
con continuità per non recedere
mai dal loro percorso di relazione
con le comunià. Dunque un invito
a stimolare la propria attività in
nome della forza e del futuro dei
club.
Aldo Vianello
61

P
CITTADELLA
La riforma
delle pensioni
revidenza, economia e
finanza alla luce delle
novità legislative introdotte
dalla finanziaria 2007. Su questi
temi che incideranno in modo
considerevole sulle abitudini di
risparmio e di investimento del
cittadino italiano nei prossimi anni
il Cittadella ha svolto venerdì 19
febbraio un interessante incontro
con Ennio Doris, presidente di
Banca Mediolanum e concittadino
illustre.
L’incontro, già molto interessante
per l’elevato livello tematico, ha
però assunto le caratteristiche
di evento grazie alle qualificate
presenze.
Oltre ad una presenza eccezionale
dei soci del Lions, nutrita è stata
la partecipazione dei soci dei club
Rotary e Panathlon di Cittadella.
“Ma quello che più ci ha gratificato
- sottolinea il presidente Alessio
Baggio - è stata la presenza del
governatore distrettuale Roberto
Adami e di molti altri governatori
giunti a Padova in occasione della
premiazione del Poster per la Pace
e dei numerosi presidenti dei club
della nostra circoscrizione e delle
cittadine a noi vicine (Castelfranco
Veneto, Bassano del Grappa) oltre
ai rappresentanti delle categorie
produttive e varie autorità”.
Baggio ha introdotto la serata
sottolineando quanta confusione
e smarrimento generi nel cittadino
medio una legislazione che troppo
frequentemente muta gli scenari di
riferimento e con questi le certezze
sul futuro.
Nella sua relazione Ennio Doris
ha affrontato il tema della riforma
delle pensioni dimostrando con
dati e proiezioni quanto siano reali
i rischi per le future generazioni.
“Dopo l’approvazione della legge
finanziaria, col nuovo anno si è
riaperto il capitolo pensioni. A
quale età andremo in pensione?
Le pensioni del futuro riusciranno
VITA DEI CLUB 108 Ta3
a garantire una serena vecchiaia?
Il sistema previdenziale pubblico
è in crisi e lo Stato non riuscirà
a garantire una pensione futura
coerente con gli ultimi redditi
da lavoro. La spesa pensionistica
non appare sostenibile nel lungo
periodo a causa dello squilibrato
rapporto tra pensionati e lavoratori
in attività. Questo problema, pur
comune a tutta l’Europa, in Italia
è aggravato dall’accentuarsi di
alcuni fenomeni quali: l’esistenza
delle pensioni di anzianità, il
ritardato ingresso sul mercato del
lavoro, l’allungamento della vita
media, la presenza di pensionati
molto giovani, la persistenza
dell’economia sommersa”.
Ennio Doris, ha quindi elencato
le principali novità introdotte
e in particolare il versamento,
attraverso il silenzio - assenso,
del Tfr ai fondi pensione
complementare.
Il passaggio al metodo contributivo
per il calcolo delle pensioni,
penalizza soprattutto le carriere
più brillanti. Tale metodo riuscirà
a garantire, ai futuri pensionati,
trattamenti sensibilmente
inferiori rispetto a quelli attuali.
Il lavoratore dovrà, gioco forza,
sacrificare la liquidazione per
riservarsi una rendita sufficiente
a mantenere un adeguato tenore
Da sinistra Roberto Adami, Ennio Doris e Alessio Baggio
TEMPO DI
LIONS
di vita durante la sua vecchiaia.
Se per i lavoratori assunti dopo
il 1995, la pensione è calcolata in
proporzione ai contributi versati,
per quelli assunti prima del ‘95, la
pensione risulterà dalla media delle
retribuzioni percepite negli ultimi
anni (5 o 10 a seconda dei casi
specifici). La conseguenza è che i
pensionati “post 1995” dovranno
accontentarsi di una pensione
pari a circa il 50% dell’ultima
retribuzione contro il l’80/70%
dei loro padri. Dunque il sacrificio
della liquidazione e il ricorso alla
previdenza integrativa, diventa
per i giovani d’oggi una scelta
obbligata”.
Al termine dell’interessante
ed esaustiva relazione, il past
presidente internazionale,
Giuseppe Grimaldi, ha voluto
sottolineare come, in un mondo
globalizzato di economia, finanza
e mercato, la famiglia Lions si
muova con estrema efficacia
affrontando i grossi drammi della
fame, delle malattie, della cecità e
dei bisogni degli “ultimi”.
Ed in questo incedere nel campo
dei bisogni umani si serva di
economia, finanza e mercato
ma solo come “driver” per far
scaturire dalla nostra amicizia e dal
nostro cuore la concretezza degli
importanti service realizzati.
63

VITA DEI CLUB 108 Ta3
64
N
VENEZIA HOST
Melvin Jones
ad Agazia
egli ambienti eleganti e
raffinati dell’Hotel Europa e
Regina ha avuto luogo la “charter
night” del Lions club Venezia
Host per la celebrazione del 53º
anniversario della fondazione
del club. Alla presenza del
governatore Roberto Adami,
il presidente Andrea Ciani ha
consegnato al past governatore e
socio Lionello Agazia il “Melvin
Jones Fellowship”, per la preziosa
attività da lui compiuta in tanti
anni di appartenenza al club. La
cerimonia è stata particolarmente
toccante quando, nel ringraziare
dell’ambito riconoscimento,
Agazia ha ricordato il suo primo
anno di presidente, nel 1970, e con
voce rotta dall’emozione ha detto
a tutti: “vi voglio bene”. Ha quindi
fatto seguito la cerimonia della
consegna dello “Chevron”, per gli
anni di militanza o per l’attività
di proselitismo ai soci Leonardo
Beccegato, Paolo Camilla, Andrea
Ciani, Franco Nogara, Mario
Novarini, Roberto Perizo, Gigliola
Valenti Stocco, Romualdo Vìsca,
Da sinistra Lionello Agazia, Andrea Ciani e Roberto Adami
Luisa Trevisan. Note di particolare
apprezzamento sono state rivolte
al socio Giancarlo Azin, per avere
egli continuato personalmente
l’opera iniziata dal club, per il
sostegno negli studi di una giovane
albanese, di recente laureatasi
in Archivistica con 110 e lode,
grazie proprio all’aiuto concreto,
costante ed affettuoso di Azin.
II presidente ha poi proclamato
nuovo socio del club il dottor
Bruno Biliari. Il governatore ha
tenuto una breve orazione per
ricordare i principi ispiratori del
lionismo, richiamandosi alle parole
“we serve” ed alla storia quasi
centenaria del Lions International
- sono trascorsi ben 90 anni dalla
sua nascita - una storia ricca di
valori morali, di attività esemplari,
di suggerimenti ed indicazione
torniti alla società, di solidarietà
e di aiuto per i bisognosi, quindi
di interventi nel campo artistico
e culturale. “Noi - ha concluso
il governatore - veniamo dalla
nostra storia: fare qualcosa
per gli altri, per i diseredati, gli
emarginati, e siamo e vogliamo
essere sempre vicini e propositivi
con le istituzioni per il progresso
e il bene dell’umanità. Siamo
e saremo sempre presenti in
ogni circostanza e per qualsiasi
occasione, per intervenire
concretamente nei problemi sociali
e proporre la nostra visibilità”.
S
Bruno Auricchio
VENEZIA ANGELO PARTECIPAZIO
Cani guida
in azione
abato 21 aprile le socie del
Venezia Angelo Partecipazio
presieduto da Carla Vicentini
Salmistrari, si sono riunite a Quarto
d’Altino, nella tenuta di campagna
di Kuly Zacchello per partecipare
alla dimostrazione dei “Cani guida”
per i ciechi. Il presidente del service
distrettuale, Ivo Bonaguro, ha fatto
la storia di questo servizio. Ideato
e proposto già nel 1959, dall’ing.
Maurizio Galimberti insieme con
l’arch. Alessandro Pasquali, ha poi
avuto l’appoggio dei soci del Lions
club di Milano. Questa proposta
fu presto accolta con molto
entusiasmo da tutti i Lions. Il lavoro
si fece sempre più impegnativo.
Così che la Provincia di Milano
concesse per l’addestramento
dei cani un terreno di 25.000
metri quadrati nel comune di
Limbiate, odierna sede. Il service
venne sempre più apprezzato
dai privati e dalle istituzioni
ottenendo ovunque importanti
riconoscimenti. Per l’addestramento
di un cane occorrono 360 ore di
lavoro in un periodo di circa sei
mesi. Il costo di un cane addestrato
è di circa 12mila euro. Si è poi
passati alla dimostrazione pratica;
i cani (labrador e pastori tedeschi)
accompagnati dai loro addestratori
hanno eseguito un percorso con
vari ostacoli superandoli con
intelligenza, per poi guidare
anche due giovani non vedenti.
Un’esperienza commovente per
la sensibilità e la preparazione
dimostrata da questi animali, che
hanno ricevuto gli applausi di tutti
i presenti.
Carmela Saccomani

F
CONTARINA DELTA PO
Lotta alla cecità
ratello Sole, fonte di vita e
condizione necessaria per
poter usare il bene prezioso della
vista, quel 17 marzo splendeva,
caldo e lunimoso. Ce l’aveva messa
tutta per accogliere nel migliore
dei modi l’appuntamento del
“Contarina Delta Po”.
Luca Ferro, presidente del Lions
club deltino, aveva accolto
con vero piacere l’invito delle
Amministrazioni Comunali di
Porto Tolle e di Taglio di Po di
promuovere in pieno Delta una
manifestazione – la Sight First
– dedicata ad un grande obiettivo:
la lotta senza quartiere alla cecità,
specie quella prevenibile, specie
quella causata da condizioni di
vita estremamente precarie e da
patologie, come il diabete, diffuse
anche in paesi economicamente
più fortunati.
La preparazione aveva assorbito
molto tempo, coinvolto molte
persone, messo a disposizione un
intero impianto sportivo. Ospiti
d’onore, sette classi delle scuole
medie di Taglio di Po e Porto Tolle,
120 ragazzi attenti, interessati,
coinvolti.
L’impeccabile organizzazione
logistica del Circolo Tennis di
Ca’ Tiepolo aveva predisposto
spazi ed attrezzatura nel migliore
di modi. E, ad impreziosire la
manifestazione, erano presenti
accanto al presidente al tavolo
dei relatori l’officer distrettuale
Stefano Dalla Dea, l’incaricato del
club per la raccolta degli occhiali
usati, il socio Mario Biasin ed il
segretario del club Mario Laurenti.
Così, quando Margaret Crivellari,
sindaco di Taglio di Po, e
Massimino Zaninello, Vicesindaco
di Porto Tolle, hanno preso la
parola per portare il saluto delle
loro Amministrazioni, potevano
esibire il sorriso soddisfatto di chi
ha contribuito ad una causa che
ha visto il Lions International
raccogliere 150 milioni di dollari
negli anni passati, costruire decine
VITA DEI CLUB 108 Ta3
di cliniche oculistiche nei Paesi
in via di Sviluppo, migliorare o
addirittura far recuperare la vista a
milioni di persone, e che si propone
di raccogliere, nei prossimi tre
anni, altri 200 milioni di dollari.
Dunque, quando è iniziata la
manifestazione, le condizioni
erano ottimali per lanciare il
grande messaggio: se tutti ci
impegniamo, la cecità prevenibile
può essere sconfitta!
Ma è stato proprio qui che Fratello
Sole, proprio lui che doveva far
da giusta cornice ad una giornata
perfetta, ha fatto lo sgambetto,
impedendo la vista di 2 bei
filmati illustrativi, di belle foto di
documentazione, della proiezione
della lettera con cui Hellen Keller
ha conquistato i Lions alla causa
della lotta alla cecità. L’eccessiva
luminosità dell’ambiente, per
una volta, invece che un pregio
è risultato un limite, e nessuno
sforzo o accorgimento è valso
a poter gustare le immagini ed
il loro grande valore artistico e
documentaristico: un vero peccato.
Ma a riportare la manifestazione
al successo cui era peraltro avviata
ha contribuito l’esibizione finale
della Scuole di Limbiate, coordinati
dall’officer Ivo Bonaguro.
Tre istruttori hanno potuto
illustrare e, soprattutto, mostrare,
il grande lavoro di addestramento
che viene somministrato ai
meravigliosi cani, destinati ad
essere autentiche “guide” per
Incontro sulla Sight First al Lions club di Contarina Delta Po
TEMPO DI
LIONS
chi non vede. Ed era un vero
spettacolo vedere quegli animali
obbedire ai comandi, evitare le
insidie del percorso, segnalare
gli ostacoli, condurre alla mèta
la persona accompagnata. Il
tutto, e questa volta con grande
soddisfazione, alla luce e al tepore
di un Sole finalmente Fratello.
Orazio Bertaglia
CAORLE
Mano tesa ai bambini
in India e in Ungheria
a storia inizia qualche anno
L
fa sotto la presidenza di
Roberto Gnan. L’allora segretario
Renato Kuhar, viene a conoscenza
che c’è un missionario indiano,
Padre Simone che, durante l’estate,
aiuta la parrocchia di Caorle.
Questo padre ha fondato, nella
zona di Hyderabad (India Sud
- orientale) una casa per i bambini
abbandonati per strada e nelle
stazioni. Il club ha subito deciso
di aiutare questo Padre che per la
sua opera, contava solo su aiuti
spontanei.
Il club ha adottato due bambini
a distanza e ogni anno versa il
contributo, come tante altre
persone di Caorle. Il centro
continua a crescere sempre con
nuovi arrivi. I bambini che sono
65

VITA DEI CLUB 108 Ta3
circa 100, possono studiare,
mangiare, vestirsi. Sono sereni e
possono guardare al futuro.
Visti questi successi, i superiori di
Padre Simone hanno pensato che
la sua iniziativa avrebbe potuto
avere successo anche in altre parti.
Così lo hanno comandato in una
città sperduta in Ungheria al
confi ne con Ucraina e Slovacchia,
un’enclave abitata esclusivamente
da etnia rom. Si può ben capire
l’impegno di Padre Simone che
non parla ungherese, non è
abituato alle condizioni climatiche
di quell’angolo di mondo, la
popolazione non è certo fra le più
ospitali con gli stranieri.
I primi tempi sono duri perché
non c’è niente se non una grande
struttura vuota; i giovani sono
abbandonati dalle famiglie che
sono senza soldi, senza lavoro,
dediti all’alcol, etc.
Padre Simone inizia il suo lavoro e
i risultati cominciano a vedersi. È
ascoltato, le sue Messe cominciano
a essere frequentate, la mensa
si affolla ogni giorno di più,
giungono nuove persone ogni
giorno che cercano un rifugio.
Questa struttura ha bisogno di
essere riempita perché ci si possa
vivere. Il sacerdote si appella
ancora una volta alla cittadinanza
di Caorle che in breve tempo
prepara molto materiale da portare
alla sua casa in Ungheria. Riesce a
reperire, letti, coperte, suppellettili
varie, biancheria, abiti usati, etc
con l’aiuto della Caritas e della
parrocchia e dell’associazione
albergatori.Tutto questo materiale
deve esse portato da Caorle fi no a
destinazione.
Avendo buoni rapporti con il
Lions club a mezzo di Renato
Kuhar, chiede se il club potrebbe
contribuire a reperire un mezzo di
trasporto.
Il club risponde subito e il
presidente Verlato porta il
problema in club che attraverso
le conoscenze del socio Omar
Catto, trova il trasportatore
che provvederà a portare a
destinazione tutto il materiale
necessario a spese del club.
66
BADIA ADIGE PO
Giornata Lions
con le Nazioni Unite
P
er la prima volta, dalla
sua costituzione, un
socio del club Badia Adige Po ha
partecipato alla “Giornata Lions
con le Nazioni Unite”, a New
York, nella sede dell’Onu. Remo
Zanellato, il 9 marzo scorso, è
stato uno dei protagonisti della 29ª
edizione di questo straordinario
riunioni plenarie dove Abiodun
Williams, principale assistente
politico del segretario generale
Ban Ki - Moon, ci ha illustrato,
con una effi cace sintesi, l’essenza
delle attività dell’importante
organismo sovrannazionale.
Molto bella anche la cerimonia
della premiazione del vincitore
del concorso “Un poster per
la pace”, vinto da Min - Ji Yi,
una tredicenne originaria della
Corea del Sud. Il pranzo con gli
ambasciatori all’Onu è stato un
altro momento importante della
Min - Ji Yi, vincitrice mondiale del concorso “Poster della pace” con il suo disegno
insieme con Remo Zanellato e la moglie
appuntamento che si ripete fi n
dal 1945. Proprio in quell’anno,
infatti, Melvin Jones fu chiamato
dal presidente degli Stati Uniti
Harry Truman e dal primo
ministro inglese Winston Churchill
a contribuire alla defi nizione
della carta istitutiva delle
organizzazioni non governative.
“La nostra – ha raccontato Remo
al suo ritorno – era la delegazione
più numerosa con quasi cento
Lions. Al Palazzo di vetro ho
capito quale sia l’importanza
del Lions club International e
di quale considerazione goda.
È stato emozionante prendere
posto nella grande sala delle
trasferta americana”.
Zanellato, assieme agli altri Lions
italiani, è stato ricevuto anche
dal console generale italiano, il
ravennate Antonio Bandini, nella
sede del Consolato di New York.
“Per noi è stato motivo di grande
orgoglio – ha affermato, al suo
ritorno, il Lions del Badia Adige
Po – essere ricevuti dal console.
Un’esperienza molto positiva.
Come, del resto, è stato molto
bello riscoprire il legame esistente
tra i Lions di tutto il mondo e
accorgersi di parlare la stessa
lingua: we serve.”
Alberto Melloncelli

I
PADOVA ANTENORE
I dolci
del cuore
l Padova Antenore ha
concluso il suo ciclo di
conferenze il 18 maggio, ospitando
la presentazione di un libro di
ricette di dolci intitolato “I dolci
del cuore… per donare un sorriso
ai bambini di strada”, a cura di
Mara Mariga.
L’iniziativa, come è stata spiegata
con grande passione dall’autrice,
nasce dalla cultura veneta
fatta di tante tradizioni che si
tramandano, dentro alle quali la
solidarietà rappresenta uno dei
cardini della nostra storia antica e
recente.
Forte della consulenza di
un’esperta pasticcera originaria
di Cibiana di Cadore, questa
pubblicazione nasce arricchita
dai consigli del nutrizionista, del
sommelier e dello pscicoterapeuta
che spiega come fa bene
all’equilibrio psicofi sico fare i dolci.
Le pagine infi ne sono allietate dalla
grafi ca di Francesco Lucianetti e
dalle poesie di Gianfranco Trabuio,
pure presenti alla serata, che
hanno spiegato in che modo siano
stati coinvolti dall’iniziativa e
hanno motivato le ragioni del loro
contributo.
Tutte queste voci riunite come
una corale polifonica hanno
individuato un obiettivo da
realizzare con questa originale
iniziativa: aiutare i bambini di
strada.
Scopo del libro è stato quello
di sostenere l’associazione
Macondo, fondata da don
Giuseppe Stoppiglia, che da anni
raccoglie fondi da destinare ai
bambini di strada del Brasile,
terra dall’importante corrente
migratoria sia veneta sia friulana.
La prima edizione è andata
esaurita e sono stati raccolti
25mila euro da destinare ai
bambini brasiliani; mentre per la
seconda edizione, attualmente in
distribuzione, i promotori hanno
VITA DEI CLUB 108 Ta3
deciso di devolvere il ricavato
ai bambini dell’orfanotrofi o
di Betlemme gestito da frati
francescani.
F
PIOVE DI SACCO
La Città
della Speranza
ermiamoci a rifl ettere: era
il titolo che si è voluto dare
alla serata con il quale il club di
Piove di Sacco e i Leo club hanno
incontrato il presidente della
fondazione Città della Speranza,
Andrea Camporese. La Fondazione
è nata nel 1994 ad opera di un
gruppo di imprenditori veneti e
privati cittadini per costruire un
nuovo reparto di Oncoematologia
Pediatrica ora gestito dall’Azienda
Ospedaliera di Padova. Gli scopi
della Città della Speranza sono
quelli di sostenere la ricerca
scientifi ca sulle neoplasie infantili,
e a tali obiettivi tende anche il club
di Piove di Sacco che quest’anno
ha dedicato il service principale
all’azione concreta dei Lions per
il dolore infantile, un mistero
particolarmente intenso e che
sollecita solidarietà e condivisione.
La ricerca scientifi ca ha fatto
molto e molto può fare in futuro
in quanto destinata a gettare
le basi per terapie, medicinali,
TEMPO DI
LIONS
cure che sono in grado di ridare
speranza a molti bambini e,
con essi, ai loro genitori. Il dott.
Camporese ha auspicato che tutti
possano guardare alla Città della
Speranza quale casa comune
affi nché ognuno possa fare qualche
cosa, in quanto “il poco di molti
crea il tanto di tutti”, e ogni
persona di buona volontà può
sentirsi partecipe del progetto,
con un “proprio mattone”, nella
costruzione della nuova torre della
ricerca che sorgerà a Padova.
TREVISO SILE
Amiloidosi:
malattia rara…
per chi non la
conosce
l club Treviso Sile, in
I
collaborazione con l’Ulss
9 e l’associazione Amiloidosi
Italiana, ha organizzato, presso
l’ospedale di Treviso, un convegno
dal titolo “Amidoilosi sistemica:
una malattia rara o una diagnosi
tardiva? All’attività, rivolta
essenzialmente ai medici di
medicina generale e specialisti,
hanno preso parte studiosi ed
esperti di alto livello.
La malattia, considerata rara, ma
Il presidente della Fondazione Città della Speranza, Andrea Camporese, al club Piove di Sacco
67

VITA DEI CLUB 108 Ta3
Il Past governatore Franco Celante, Lino Mantovani, Giacomo Simonelli, la presidente dell’A.AM.I. Rosa Turano,
il professor Pauletto e il professor Merlini
probabilmente sottostimata, si
caratterizza per il deposito sugli
organi vitali di una sostanza
fi brillare insolubile, chiamata
amiloide, che viene prodotta dal
metabolismo alterato di alcune
proteine. L’accumularsi, nel tempo,
di tale sostanza negli organi vitali
determina il danneggiamento
dei tessuti colpiti e quindi la loro
sostituzione.
Spesso, nella fase iniziale,
l’ambiguità dei sintomi e la scarsa
specifi cità dei segni rendono
diffi cile la diagnosi e possono
orientare il medico verso una
pluralità di patologie diverse.
Solo un approccio coordinato
e una visione d’insieme dello
stato del paziente può far sorgere
un sospetto diagnostico, che
appare diffi cile in assenza di
un’adeguata diffusione delle
conoscenze sulla malattia. Peraltro
la sintomatologia è legata al tipo
di organo colpito e nessun organo
può essere considerato protetto.
Nella generalità dei casi, essa si
manifesta con facile affaticabilità,
rapido dimagrimento, diffi coltà
a mantenere la posizione eretta,
insorgenza di sincopi.
Trattandosi di malattia da
accumulo, la terapia va indirizzata
sul blocco della sintesi della
proteina che causa la formazione
dell’amiloide. Ne deriva che le
68
potenzialità terapeutiche hanno
nella diagnosi precoce e tempestiva
l’elemento determinante e, come
tale assunto come primario
obiettivo dall’Aami, impegnata
nella diffusione della conoscenza
dei suoi vari aspetti soprattutto tra
i medici di medicina generale.
I relatori hanno esposto i metodi
d’indagine per pervenire alla
diagnosi e indicato, laddove
possibile, le eventuali terapie per
limitare o arrestare il progresso
della patologia. È altresì, emerso
che i danni al sistema nervoso
centrale e periferico non sono
reversibili, che il trapianto
degli organi compromessi,
senza il preventivo blocco della
malattia, non è conveniente,
che la frequenza della amiloidosi
cerebrale è direttamente
proporzionale all’età dell’individuo
e che una risposta positiva può
venire dal trapianto di cellule
staminali autologhe, dopo il
trattamento chemioterapico delle
stesse. Il convegno è stato diretto e
moderato dal primario di medicina
generale dell’ospedale di Treviso,
professor Pauletto e ha avuto il
suo motore propulsivo nel socio
Lino Mantovani, responsabile
della fi sica sanitaria dello stesso
nosocomio.
Carmine Minetti
“A
ROSALBA CARRIERA
Annata intensa
rrivati a fi ne anno sociale
ci piace ricordare tutto
ciò che il club Rosalba Carriera
è riuscito a realizzare durante il
2006/2007. Un grande successo
ha riscosso il Lions Quest, in
collaborazione con Noale e Spinea.
A favore dell’acquisto di un cane
guida sono state organizzate con
il Cadoneghe, Mestrino, New
Century e Leo Piove di Sacco,
quattro serate di degustazioni
con asta di vini pregiati. Abbiamo
partecipato al “Poster della Pace”
con 123 allievi della Scuola media
di Fossò. Il service nazionale sulla
sordità infantile “Mai più bambini
sordi”, motivazione estremamente
importante per il club, ha avuto la
sua realizzazione con un convegno
tenuto al Teatro Nuovo di Mirano
da tutta l’equipe del reparto di
otorinolaringoiatria dell’ospedale
di Mirano, diretto da Roberto
Spinato. Ha reso particolarmente
prestigiosa la serata la
partecipazione del professor
Babighian. È stata consegnata
nell’occasione un’apparecchiatura
per lo screening neonatale sulla
sordità. Tutte le deliziose serate:
“Ballo delle streghe”, “Concerto di
Natale di musica barocca”, “Grande
festa di carnevale”, hanno avuto
l’unica motivazione di raccogliere
fondi per fi nanziare questo service.
Tre gli appuntamenti socioculturali
con Donatella Caprioglio,
psicologa, padre Francesco
Ruffato, e lo storico Alvise Zorzi.
L’anno si conclude con un viaggio
a Napoli, Capri e Positano per
incontrare il club Johann Conrad
Schlaun di Munster, Germania,
col quale siamo gemellati, e con il
quale continuiamo il service che
abbiamo in comune: l’istruzione e
l’educazione di un bambino indiano
adottato a distanza.
Come sempre raccogliamo un
grandissimo numero di occhiali
usati.
Patrizia Dal Mistro

I
PADOVA CERTOSA
Viaggio
tridimensionale
tra stelle,
stoccafisso e
architettura
n buon numero e con un
confortevole pullman che ci
difende dalla neve che a suo modo
(fortunatamente limitato!) festeggia
il nostro club in trasferta ad Asiago,
raggiungiamo l’Osservatorio
dell’Università di Padova di buon
mattino, accolti dal padrone di casa
e nostro socio Piero Rafanelli, che,
oltre a illustrare con palese orgoglio
il telescopio gioiello della tecnologia
italiana - fi no al 1958 era il più
grande d’Europa - ha ben ritenuto di
mitigare il rigore di una mattinata
che prolunga l’inverno con la
dolcezza di alcune magnifi che torte
casalinghe locali che restituiscono
il buon umore ai soci infreddoliti.
Ma il motivo della nostra presenza
non sono le torte ma qualcosa
di ben più serio, destinato a
lasciare traccia sulle pareti di
questo monumento della scienza
astrofi sica diretto da Rafanelli,
affi ancato dal prof. Bertola, decano
dell’astronomia italiana: una targa
che reca impresso il nome del club
Padova Certosa, che nel 2003 - 2004,
sotto la presidenza di Gianluigi
Recarti, destinò una parte del
service a supporto fi nanziario del
progetto educativo “Il cielo come
laboratorio”, un’iniziativa didattica
volta ad arricchire la conoscenza
scientifi ca fra i giovani degli
ultimi anni delle scuole superiori
e a favorirne l’orientamento alla
scelta universitaria. Grazie a
questo service, utilizzato come
ponte per far decollare ulteriori
fi nanziamenti ministeriali,
l’iniziativa ha acquisito valenza ed
estensione nazionali e l’esperienza
pilota maturata ad Asiago con la
partecipazione di 400 studenti
(e con ben 6000 domande annue
VITA DEI CLUB 108 Ta3
di partecipazione) ha consentito
di stimolare e creare genuino
interesse tra gli studenti utilizzatori
dei corsi, tenuti dapprima nei
Licei di Padova e di varie città
del Veneto e successivamente
all’Osservatorio di Asiago, a fi anco
dei ricercatori. Alcuni ragazzi si
sono poi addirittura iscritti alla
Facoltà di Scienze e qualcuno è già
prossimo alla laurea triennale in
Astronomia, come ha avuto modo
di spiegare il dott. Stefano Ciroi,
che ha effi cacemente illustrato le
fasi di realizzazione e i risultati del
progetto educativo, stimolanti e
lusinghieri.
Chi pensava di raggiungere l’antica
trattoria Due Spade di Sandrigo,
locale storico del ‘bacalà’(ossia
lo stoccafi sso, merluzzo appeso
ai bastoni - “stock” - a seccare
all’aria) rimanendo all’oscuro della
straordinaria vicenda umana e
culturale che caratterizza la storia di
questo cibo ha dovuto rapidamente
ricredersi perché il viaggio di
trasferimento è stato allietato dalla
vivace e dotta conversazione del
socio Giorgio Toffano e dal suo
fi lmato. Se il nobile veneziano
Pietro Querini non fosse partito
da Creta per le Fiandre con 47
uomini di equipaggio e un carico di
vino giungendo dopo inenarrabili
peripezie a naufragare (il 4 gennaio
1432, con 11 superstiti) nel mare
delle norvegesi isole Lofoten, a
La gita all’osservatorio di Asiago diretto da Piero Rafanelli
TEMPO DI
LIONS
nord del circolo polare, la famiglia
Pozzan, proprietaria fi n dal
1880 della trattoria Due Spade,
proporrebbe un menu sicuramente
diverso, alias gatto vicentino doc
ma non certo merluzzo e Sandrigo
non sarebbe gemellata con l’isola di
Rost La fortuna ha invece voluto
che Querini, rientrato a Venezia
con i suoi diari nell’ottobre del
1432, abbia introdotto nella cucina
veneta l’uso di quel misterioso pesce
essiccato e battuto che costituisce
- ora come allora - la principale
risorsa di quel remoto arcipelago
artico che rifornisce tutto il
mondo e conta tra i suoi abitanti i
discendenti dei marinai veneziani.
Ma le sorprese non sono terminate
a pranzo, pur impreziosito dalla
spiegazione tecnico - culinaria
dello chef Giovanni Pozzan, sodale
del Re di Norvegia e affezionato
frequentatore delle Lofoten nella
stagione di pesca. Dopo un pranzo
targato ‘bacalà’, pur leggero (si fa
per dire!), si impone una grappa.
Prima di degustarla però, una volta
ripartiti in direzione di Bassano,
presso la famosissima distilleria
Nardini, abbiamo potuto ammirarla
in ….forma solida! Due incredibili
gocce solidifi cate di vetro curvo
simboleggiano il frutto metafi sico
di un alambicco, progettato dal
noto architetto Massimiliano
Fuksas, che le ha inserite in un
verde giardino preesistente, opera
69

VITA DEI CLUB 108 Ta3
di Pietro Porcinai. Affabile guida
il dott. Antonio Guarda - erede
chiamato a co - proseguire la
storica tradizione familiare e fi glio
del nostro socio Enzo, presente a
fare gli onori di casa con la gentile
signora Lisa - per farci scoprire i
segreti di questo simbolo estetico
che lancia un ponte verso il futuro
da parte di una storica azienda
che ha radici profonde nel passato
(1779) e che vuole rappresentare
un’originalissima sintesi tra
sofi sticate tecnologie progettuali
e fruizione funzionale. Le bolle, di
forma ellittica, racchiudono su due
livelli gli spazi destinati a riunioni
(quella superiore) ed il laboratorio
di analisi chimiche della distilleria
(l’inferiore). Credo che Aldo
Palazzeschi, quando esprimeva in
una sua famosa poesia il desiderio
di vivere in una casa di cristallo,
non potesse immaginare soluzione
più fedele alla sua fantasia!! Dai
livelli alti delle bolle, fasciate da
anelli metallici e sospese a rifl ettere
la loro sagoma sui sottostanti
specchi d’acqua, si scende poi
verso un avveniristico auditorium
scavato nel sottosuolo del giardino
e circondato da muri inclinati, dove
gli spettatori di un evento possono
assistere all’improvviso spalancarsi
di una gola a gradoni che diventa un
contrapposto palcoscenico naturale
aperto lassù, verso gli alberi e il
cielo.
70
L’
Riccardo Manconi
CHIOGGIA SOTTOMARINA
La donna islamica
e i diritti umani
incontro organizzato
dal Lions club Chioggia
- Sottomarina sul tema “La
donna islamica” ha costituito
l’occasione per riflettere su
alcune situazioni che ancora oggi
connotano l’esistenza della donna,
quale soggetto vittima, di gravi
violazioni dei diritti umani.
Relatrice del meeting la
Paola Degani e il presidente del Chioggia
Sottomarina
professoressa Paola Degani del
Centro Interdipartimentale di
Ricerca e Servizi sui diritti della
persona e dei popoli all’Università
di Padova; Docente di Diritti
umani e gruppi vulnerabili e di
Globalizzazione e promozione
della donna presso la Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università
di Padova, Laurea specialistica in
Istituzioni e politiche dei diritti
umani e della pace.
La Degani ha evidenziato i dati
che sono emersi recentemente in
occasione della pubblicazione da
parte dell’Istat dei risultati di una
nuova indagine multiscopo, per la
prima volta interamente dedicata
al fenomeno della violenza
fisica e sessuale contro la donna.
Le questioni che riguardano la
dimensione privata della vita delle
donne sono quelle sui cui oggi si
registrano i problemi più grossi. La
presenza nel territorio nazionale di
comunità straniere provenienti da
pressoché tutte le aree del pianeta
impone infatti anche a noi una
riflessione su costumi, usanze
e codici di riferimento di altre
culture rispetto alle quali è forte
un’esigenza di conoscenza.
La Degani ha, a questo proposito,
fatto riferimento al problema
della parità uomo donna nella
relazione coniugale, considerando
la questione della libertà di scelta
nel matrimonio e degli spazi di
libertà ancora troppo limitati che
ha la donna rispetto all’esercizio di
questo diritto. Si è sottolineato poi
come l’impossibilità per la donna
di assumere visibilità sul piano
pubblico e perciò molto spesso
l’impossibilità di studiare, di
lavorare e di percepire un reddito
per il lavoro svolto, di costruirsi
percorsi esistenziali autonomi
sganciati da quelli dell’uomo
rappresenti un dato drammatico
ancora troppo largamente
diffuso. Come affrontare queste
situazioni? Come comunicare con
chi è vittima anche all’interno
del nostro territorio nazionale
di gravi limitazioni della libertà
personale e spesso di soprusi e
violenze davvero insopportabili?
La conoscenza reciproca è
in questo senso un fattore
fondamentale per la costruzione di
un dialogo che sappia riconoscere
le differenze, ma che sia garante
della dignità e della libertà delle
donne. Riconoscere le violazioni
dei diritti umani delle donne è
perciò un passo fondamentale
per poter ribadire con forza la
non negoziazione dei diritti di
cui oggi tutte le donne sono
titolari anche grazie al lavoro delle
organizzazioni internazionali, in
primis le Nazioni Unite e l’Unione
Europea.
Luigi Zambonin
CONTARINA DELTA PO
Viaggio in Argentina
l club Contarina Delta Po
I organizza un viaggio in
Argentina per Lions e amici dal 26
dicembre 2007 al 6 gennaio 2008.
Gli interessati potranno rivolgersi
al presidente Silvano Passarella.
CLICCA SU
www.lions108ta3.org
TI TROVERAI TRA AMICI

LA PAGINA DEI LEO
l 12 maggio all’Astoria hotel
Italia, si è celebrata la 30ª
Charter del Leo club Udine, service
del Lions club Udine Host.
Tre presidenti distrettuali, almeno
15 officer distrettuali, 3 Excellence
Award in 30 anni di esperienza,
di opportunità, di leadership,
insomma in 30 anni di crescita.
Trent’anni di ragazzi e ragazze, di
72
I
di Sara Cingottini
È
TA2/UDINE
1977 - 2007
I trent’anni
della nostra storia
uomini e donne che hanno trovato
un modo di condividere i migliori
anni della loro vita lasciando,
ciascuno a modo suo, una traccia,
un segno nella vita di tutti gli altri,
ma soprattutto nella propria.
Tante tessere di un mosaico
raccolte per far ricordare chi l’ha
già vissuto o per accendere la
voglia di viverlo a chi non l’ha
Ta1, i Leo nel futuro…
senza dimenticare
il presente
ormai passato qualche
anno e sono ancora qui
a parlare di Leo e degli stessi
argomenti ventilati più volte, in
molte occasioni: siamo in una
crisi numerica che continua a
peggiorare.
Vediamo, anno dopo anno, sempre
più club andare in ristrutturazione
per mancanza di rinnovo
generazionale e ce ne chiediamo il
perché.
Troppe associazioni di servizio,
poca conoscenza del mondo Leo,
ma soprattutto poco ritorno
di immagine del Leo, poca
informazione.
Calandoci nella nostra realtà,
infatti, notiamo che i giovani sono
poco interessati ad entrare a far
parte di questo mondo, si sentono
poco coinvolti e spesso non si
riconoscono nell’associazione e
non si identificano in essa.
Forse siamo stati sempre quelli
che hanno servito in silenzio,
probabilmente più bello e
edificante, ma se vogliamo
crescere, dobbiamo lanciare
all’esterno la nostra immagine
migliore, ossia i fatti, le attività, le
nostre proposte e i nostri risultati.
Solo cosi potremo attirare persone,
sensibili, capaci, e far sì che
possano unirsi a noi nel nostro
percorso.
Ad una comunicazione efficace,
fa seguito quindi un’immagine
omogenea.
Quante volte parlando con persone
esterne all’associazione, vi siete
resi conto dell’immagine distorta
ancora fatto.
Anche quest’anno abbiamo
affrontato con successo numerosi
service: collaborazioni con Aism,
con i molteplici service Lions sulla
campagna “Sight First 2”, con Airc.
tema operativo nazionale.
Tema centrale dell’anno è stato
inoltre la raccolta fondi per il
“Progetto Africa” a favore della
diocesi/prefettura di Palà in Ciad
e per questo abbiamo realizzato
la lotteria di Natale con il Lions
club padrino, vendite di gadget
creati ad hoc, lo spettacolo teatrale
“Frankestein Junior” al Palamostre
con la compagnia Baraban “Le ali
del Ta2” raffigurate nel guidoncino
del Pd. Francesco Fermani, possono
volare ancora più in alto.
Barbara Cosani
che diamo (Leo e Lions)?
A volte siamo quelli delle cene,
a volte siamo un gruppo di
volontari, a volte ci considerano
quelli che portano una spilletta, si
riuniscono intorno ad un tavolo,
ma in pratica non fanno nulla.
Queste considerazioni devono
farci interrogare su “che immagine
siamo riusciti a dare”, “perché
siamo considerati in questo modo
sbagliato”.
L’errore può che essere nostro,
perché non ci poniamo queste
domande, o forse ce le siamo poste
diverse volte senza trovare delle
risposte concrete e senza reagire.
Bisogna uscire fuori, porsi
all’esterno, con la nostra immagine
migliore!
Questi argomenti li avete
sicuramente già sentiti, ma quante
volte vi siete soffermati a cercare
di capire cosa effettivamente si
potrebbe fare?
Oppure dopo il primo “oooh” di
meraviglia, siete passati oltre?
Beh, noi ci abbiamo provato e in
questo articolo, come avete già
notato, ci sono alcune risposte
elaborate.
Per reagire in maniera positiva ed
efficace si sente l’esigenza di una

continuità di gestione, di rapporti,
di legami, all’interno dei club come
all’interno del distretto, che deve
essere assicurata negli anni.
Non bisogna disperdere le energie
spese durante un anno sociale,
semplicemente perché se ne inizia
un altro.
C’è la necessità di apprendere
dalle esperienze già vissute,
da soci esperti, da situazioni e
circostanze simili che già erano
state affrontate.
Continuità, coerenza e formazione
sono le parole chiave del futuro.
“Il nostro progresso non consiste
nel presumere di essere arrivati,
ma nel tendere continuamente alla
meta” (Bernardo di Chiaravalle)
ed è mantenendo gli occhi fissi
su questa che dobbiamo andare
avanti, non scialacquando le
LA PAGINA DEI LEO
esperienze già fatte.
C’è bisogno di anelli di raccordo
forti tra il nuovo e il vecchio che
possano trasferire le esperienze
e fare del lavoro svolto in un
anno il punto di partenza per il
successivo e non rimettere tutto in
discussione.
Questi discorsi valgono per noi
tutti, anche se il mio riferimento
principale rimangono i Leo, giovani
capaci che non vengono sempre
capiti o considerati dai Lions, per
questo poco aiutati e spalleggiati,
ma credetemi quando vi dico di
coinvolgere i Leo!
Sarete travolti dalla loro forza,
dal loro entusiasmo, dalle loro
capacità.
Per questo consiglio i club Lions
che non patrocinano un Leo club
ad avvicinarsi a questa realtà
TA3/RELAZIONE DEL PRESIDENTE LEO AL CONGRESSO LIONS DI CHIUSURA
Concreti e visibili
Tanto impegno ma grandi soddisfazioni durante l’anno
sociale trascorso. Grandi progetti per il futuro
Il presidente del distretto Leo
108 Ta3, Giovanni Prearo ha
illustrato l’attività svolta durante
l’anno, impegnativo ma di grande
soddisfazione per i giovani del leo club
in occasione del congresso di chiusura
del distretto Lions.
«G
rande visibilità hanno
dato le iniziative svolte in
collaborazione con l’Airc per la
lotta al tumore infantile, l’asta di
vini per il Sight First a Villa Pisani,
l’“expo” nella scuola nel novembre
del 2006, la giornata di formazione
leo per il Nord Italia.
Inoltre la presenza a 5
multidistrettuali e a un congresso
nazionale e l’incontro con il
presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano.
Quest’anno i Leo si impegneranno
a realizzare un service
direttamente.
Giovanni Prearo, presidente distretto Leo 108 Ta3
In particolare sarà dato un
contributo alle università per
TEMPO DI
LIONS
entrando in contatto con il Leo più
vicino.
Fatelo e ve ne stupirete!!
Cercate di capire realmente i Leo, i
giovani, le loro aspettative e le loro
passioni; solo così potrete aiutarli
veramente.
Bisogna assolutamente fermare
la parabola discendente in cui ci
troviamo; siamo nel pieno di una
crisi che molti, anche fra i Lions,
fanno finta di non vedere, ma nei
confronti della quale dobbiamo
avere grande rispetto e reagire con
forza, sfruttando tutti i nostri
mezzi, e collaborare. La nostra
grandezza non è solo in ciò che
abbiamo fatto, ma risiede nella
forza e nella capacità di tendere
sempre a crescere, con coraggio,
entusiasmo, passione… e con un
grande cuore!
la traduzione dei libri tecnici
da destinare agli studenti non
vedenti.
Questo sarà il tema operativo
nazionale del prossimo anno.
Il multidistretto è diventato
Onlus: questo contribuirà a
rendere più operante l’attività dei
Leo.
Rinnovato l’impegno per Special
Olimpics, manifestazione sportiva
riservata ai portatori di handicap.
L’emorragia di uscita dei soci
dai club del distretto Ta3 è stata
fermata».
Prearo ha sottolineato l’impegno
dei presidenti del leo club e ha
ringraziato della partecipazione
i lions ed i leo che hanno
particolarmente sostenuto
l’attività distrettuale: Gianni
Sarragioto, Livio Trevisiol, Franco
Buzzo, Maria Cristina Stella,
Francesca, il tesoriere Stefano Sieni
e Mario Ongaro.
Prearo ha chiuso ringraziando
quattro persone: Lorenza per
essergli stata sempre vicina.
Suo fratello Andrea, vero amico e
suo grande tifoso.
Sua madre e suo padre che gli
hanno acconsentito di poter viver
questa bellissima esperienza come
Leo.
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