Sommario - Shop - Wolters Kluwer Italia
Sommario - Shop - Wolters Kluwer Italia
Sommario - Shop - Wolters Kluwer Italia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Opinioni<br />
Appalti e lavori pubblici<br />
Segue: le recenti modifiche in tema<br />
di appalti<br />
Infine, un accenno meritano due recenti disposizioni<br />
in tema di appalti pubblici.<br />
La prima è l’art. 44, comma 6, D.L. 6 dicembre<br />
2011, n. 201 (convertito in L. 22 dicembre 2011,<br />
n. 214) che ha modificato l’art. 140 codice appalti<br />
sul cd. scorrimento della graduatoria (61), il cui<br />
campo di applicazione è esteso ora anche ai casi di<br />
recesso dal contratto per informativa interdittiva<br />
successiva alla stipula del contratto (il riferimento è<br />
all’art. 11 D.P.R. n. 252/1998 non essendo ancora<br />
in vigore il codice antimafia).<br />
La seconda disposizione è l’art. 4, lett. g) e comma<br />
13, D.L. n. 70/2011: presso ogni prefettura è istituito<br />
l’elenco di fornitori e prestatori di servizi non<br />
soggetti a rischio di inquinamento mafioso, ai quali<br />
possono rivolgersi gli esecutori di lavori, servizi e<br />
forniture, per la scelta dei subappaltatori e subcontraenti.<br />
La prefettura è tenuta ad effettuare verifiche<br />
periodiche circa la perdurante insussistenza dei<br />
rischi di infiltrazione mafiosa e, in caso di esito negativo,<br />
dispone la cancellazione dell’impresa dall’elenco.<br />
Un D.P.C.M., di cui si attende ancora la<br />
emanazione, dovrà definire le modalità per l’istituzione<br />
e l’aggiornamento, senza nuovi o maggiori<br />
oneri per la finanza pubblica, dell’elenco di cui al<br />
primo periodo, nonché per l’attività di verifica.<br />
Più di recente, una disposizione analoga riferita agli<br />
esecutori di lavori, servizi e forniture si riscontra anche<br />
nella legge cd. anticorruzione (L. 6 novembre<br />
2012, n. 190) per garantire l’efficacia dei controlli<br />
antimafia nelle attività che la legge qualifica maggiormente<br />
esposte a rischio di infiltrazione mafiosa<br />
(62). In questo caso si specifica che l’iscrizione negli<br />
elenchi della prefettura della provincia in cui l’impresahasedesoddisfairequisiti<br />
per l’informazione<br />
antimafia per l’esercizio della relativa attività (63).<br />
Si tratta della c.d. white list, un modello in precedenza<br />
concepito per i ‘‘grandi eventi’’ (piano carceri,<br />
ricostruzione post-terremoto in Abruzzo e in<br />
Emilia-Romagna, Expo 2015) e via via esteso prima<br />
in tema di subappalto e subcontratto e oggi a molti<br />
settori degli appalti pubblici.<br />
La white list è una soluzione che ha consentito utilità<br />
e vantaggi anche di natura pratica; essa, però,<br />
presenta un profilo critico in ordine alla sua compatibilità<br />
con il diritto comunitario che garantisce la<br />
più ampia partecipazione alle gare ed esclude soltanto<br />
le imprese rispetto alle quali siano emersi gravi<br />
elementi di responsabilità (si dovrebbe, dunque,<br />
ragionare semmai in termini di black list) (64).<br />
In ogni caso, come ha rilevato l’AVCP in occasione<br />
della ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo, si<br />
«dovrebbe assicurare la possibilità a qualsiasi operatore,<br />
stabilito sia in <strong>Italia</strong> che all’estero, di ottenere,<br />
qualora dotato dei requisiti richiesti, l’iscrizione<br />
nell’elenco». Dunque, dovrebbe essere sempre consentita,<br />
in qualsiasi momento, l’iscrizione nella white<br />
list (come previsto dall’art. 45, comma 8, codice<br />
contratti per gli elenchi ufficiali di fornitori o prestatori<br />
di servizi); «diversamente si verrebbe a porre<br />
in essere una procedura dell’aggiudicatario in evidente<br />
contrasto con il codice e con i principi del<br />
diritto comunitario di non discriminazione e della<br />
libera concorrenza» (65).<br />
In questo quadro, è opportuno richiamare il rating<br />
di legalità delle imprese (66), istituito dall’art. 5-ter<br />
D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 (67), del quale le amministrazioni<br />
pubbliche devono tenere conto in sede<br />
di concessione di finanziamenti. La delibera 14<br />
Note:<br />
(61) Su questa e su altre disposizioni contenute nel D.L. n. 201/<br />
2011 cfr. R. De Nictolis, Le novità di fine anno in materia di contratti<br />
pubblici, in questa Rivista, 2012, 139 ss.<br />
(62) L’art. 1, comma 53, qualifica le attività maggiormente esposte<br />
a rischio di infiltrazione mafiosa (in precedenza cfr. direttiva<br />
Ministero Interno 23 giugno 2010). Per garantire l’efficacia dei<br />
controlli antimafia in queste attività, il comma 52 del medesimo<br />
articolo prevede che presso ogni prefettura sia istituito l’elenco<br />
dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti<br />
a tentativo di infiltrazione mafiosa operanti nei medesimi<br />
settori. La prefettura effettua verifiche periodiche circa la perdurante<br />
insussistenza dei suddetti rischi e, in caso di esito negativo,<br />
dispone la cancellazione dell’impresa dall’elenco.<br />
(63) Anche in questo caso, si prevede che sia un D.P.C.M, entro<br />
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, a definire<br />
le modalità per l’istituzione e l’aggiornamento, senza nuovi<br />
o maggiori oneri per la finanza pubblica, dell’elenco di cui al<br />
comma 52, nonché per l’attività di verifica (art. 1, comma 56, L.<br />
n. 190/2012).<br />
(64) Solo di recente l’Unione europea sembra avere preso consapevolezza<br />
della dimensione non solo italiana del fenomeno attraverso<br />
l’istituzione, nel marzo 2012, della Commissione speciale<br />
sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro<br />
(CRIM), a seguito dell’approvazione della risoluzione del<br />
Parlamento Europeo del 25 ottobre 2011. Tra le sue finalità l’analisi<br />
su scala europea della infiltrazione mafiosa nel settore<br />
pubblico e della distrazione dei fondi pubblici, nonché l’individuazione<br />
delle misure legislative di contrasto.<br />
(65) Audizione dell’11 maggio 2010 del Presidente dell’AVCP<br />
sul disegno di legge n. 3290 recante «Piano straordinario contro<br />
le mafie, nonché la delega al Governo in materia di normativa<br />
antimafia», § 6.<br />
(66) Sul rapporto tra rating di legalità, codici etici e modelli organizzativi<br />
ex D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, cfr. M. Caputo, La mano<br />
visibile. Codici etici e cultura d’impresa nell’imputazione della<br />
responsabilità agli enti, inwww.penalecontemporaneo.it.<br />
(67) Articolo inserito in sede di conversione dall’art. 1, comma<br />
1, L. 24 marzo 2012, n. 27, e poi modificato dall’art. 1, comma<br />
1-quinquies, D.L. 24 marzo 2012, n. 29, convertito in L. 18 maggio<br />
2012, n. 62.<br />
266 Urbanistica e appalti 3/2013