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4) Ai sensi dell’art. 101 del codice, nel caso di scioglimento<br />

dell’ente locale ex art. 143 D.Lgs. n. 267/<br />

2000, la commissione straordinaria per la gestione<br />

dell’ente «può ricorrere alla stazione unica appaltante».<br />

Sarebbe invece opportuno sancire un obbligo<br />

(48): spesso in questi casi, soprattutto nei piccoli<br />

e medi centri, la continuità di alcune figure chiave<br />

(segretario comunale, dirigenti, consulenti, professionisti<br />

di fiducia) impone un taglio netto, di guisa<br />

che i commissari prefettizi dovrebbero innanzi tutto<br />

perseguire la discontinuità rispetto all’amministrazione<br />

precedente (49). Il correttivo, invece, non<br />

interviene sul punto, anzi introduce una dubbia<br />

clausola di salvaguardia delle altre ipotesi previste<br />

dalla legge. (50)<br />

5) Una smagliatura, però, èpiù grave della altre in<br />

quanto mette a rischio l’adeguatezza degli effetti interdittivi<br />

della documentazione e l’uniformità di applicazione<br />

in settori diversi.<br />

Il codice antimafia, infatti, non tiene conto dell’art.<br />

71 D.Lgs. 26 marzo 2010, n. 59 (51) che dispone<br />

che i soggetti sottoposti a una misura di prevenzione<br />

(personale o patrimoniale, definitiva o non definitiva)<br />

non possono esercitare l’attività commerciale<br />

di vendita e di somministrazione. Invece, nell’art.<br />

67 del codice - che disciplina le cause di decadenza,<br />

sospensione o divieto (52) che fondano a loro volta<br />

la comunicazione (art. 84, comma 2) o l’informazione<br />

meramente ricognitiva (art. 84, comma 3) interdittive<br />

- il riferimento è unicamente alle misure<br />

di prevenzione personali, fra l’altro solo se divenute<br />

definitive.<br />

Nella relazione governativa la ragione della formulazione<br />

dell’art. 67 è stata individuata nella modifica<br />

ad opera del D.L. 23 maggio 2008, n. 92 (53)<br />

che ha previsto la possibilità di applicazione disgiunta<br />

della misura personale e di quella patrimoniale;<br />

prima, invece, la misura patrimoniale poteva<br />

solo accompagnare o seguire quella personale (54).<br />

Quanto al carattere della definitività della misura<br />

di prevenzione, esso era previsto dall’art. 10 L. n.<br />

575/1965 sulle cause di decadenza, sospensione o<br />

divieto prima del codice.<br />

Ignorare l’art. 71 D.Lgs. n. 59/2010, però, comporta<br />

un arretramento dalle conseguenze dirompenti. Se<br />

da un lato, infatti, sarà possibile ‘‘recuperare’’, ai fini<br />

di una informativa interdittiva, la misura di prevenzione<br />

patrimoniale e/o non definitiva come circostanza<br />

da cui desumere il tentativo di infiltrazione<br />

mafiosa ai sensi dell’art. 84, comma 4 (55), dall’altro<br />

non sarà più possibile nello stesso caso emettere<br />

una comunicazione interdittiva (56). Per esempio,<br />

potrà accadere nei contratti d’appalto di lavori<br />

Opinioni<br />

Appalti e lavori pubblici<br />

pubblici di importo superiore a euro 150.000 (soglia<br />

rilevante ai fini dell’applicazione delle disposizioni<br />

sulla documentazione antimafia, art. 83, comma 3<br />

lett. e), ma inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria<br />

di euro 5.000.000 (soglia rilevante ai fini del<br />

Note:<br />

(48) La formulazione oggetto di critica sembra peraltro ‘‘imposta’’<br />

dalla legge delega n. 136/2010 (cfr. art. 2, comma 1, lett.<br />

h).<br />

(49) Per esempio, sulla stazione unica appaltante in Lombardia<br />

v. l’art. 1, comma 3-bis, L.R. 28 dicembre 2007, n. 33. La disposizione<br />

era stata introdotta dall’art. 2 L.R. 28 dicembre 2011, n.<br />

22 e attribuiva, a questi fini, a Lombardia Informatica s.p.a. le<br />

funzioni di SUA. Dopo la modifica ad opera dell’art. 11, comma<br />

1 lett. b), L.R. 16 luglio 2012, n. 12, le funzioni sono state attribuite<br />

all’Agenzia regionale centrale acquisti.<br />

(50) L’art. 8, comma 1 lett. b), D.Lgs. n. 218/2012 sostituisce integralmente<br />

il primo comma dell’art. 101 ma le uniche modifiche<br />

rispetto alla precedente formulazione riguardano l’introduzione<br />

dell’inciso iniziale «salvo che la legge disponga diversamente»<br />

e la sostituzione, opportuna in virtù dell’art. 144 TUEL,<br />

della locuzione «commissario nominato» con quella «commissione<br />

straordinaria per la gestione dell’ente».<br />

(51) Di attuazione della cd. direttiva servizi (direttiva 2006/123/<br />

CE relativa ai servizi nel mercato interno).<br />

(52) La rubrica dell’articolo, «Effetti delle misure di prevenzione»,<br />

è riduttiva e fuorviante: il comma 8, infatti, dispone come<br />

causa ostativa la condanna con sentenza definitiva o, ancorché<br />

non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti<br />

di cui all’art. 51, comma 3-bis, c.p.p.<br />

(53) Recante «Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica»,<br />

convertito in L. 24 luglio 2008, n. 125.<br />

(54) Dopo l’innovazione dell’applicazione disgiunta «appare logico<br />

limitare gli effetti in questione alla sola applicazione di misure<br />

di prevenzione personali, le uniche in relazione alle quali è<br />

ancora sempre prevista una valutazione dell’attuale pericolosità<br />

sociale del soggetto proposto; depone a favore di tale interpretazione<br />

la considerazione che le misure patrimoniali possono<br />

oggi (dopo il citato D.L. n. 92/08) essere applicate anche nei<br />

confronti degli eredi di un soggetto che ha accumulato negli anni<br />

un patrimonio illecito: in questo caso la valutazione di pericolosità<br />

sociale degli eredi è esclusa in radice, riferendosi la misura<br />

ad un patrimonio accumulato da altri, mentre ove sussista<br />

pericolosità sociale anche degli eredi, ricorrendone gli ulteriori<br />

presupposti sarà possibile applicare nei loro confronti anche la<br />

misura di prevenzione personale con i conseguenti effetti previsti<br />

ora dall’art. 67». Tuttavia, da un punto di vista prettamente<br />

amministrativistico, cosa accade, per esempio, nel caso di una<br />

licenza o autorizzazione volturata agli eredi nei cui confronti è<br />

disposta la sola misura di prevenzione patrimoniale? È possibile<br />

considerare decaduta la licenza o l’autorizzazione in quanto<br />

‘‘rientrante nel patrimonio’’ oggetto della misura di prevenzione?<br />

La soluzione preferibile è che, in tutti i casi in cui sia possibile<br />

ratione materiae, il riferimento normativo sia il D.Lgs. n.<br />

59/2010.<br />

(55) Nel quale il riferimento è alla «proposta» o al «provvedimento<br />

di applicazione di taluna delle misure di prevenzione».<br />

(56) Il codice ha lasciato sostanzialmente inalterato il precedente<br />

sistema delle soglie di valore ai fini del rilascio della comunicazione<br />

o della informazione; è bene ricordare che vi sono casi<br />

in cui è possibile prescindere dal valore economico e l’unico documento<br />

antimafia è rappresentato dalla comunicazione (come<br />

nel caso, per esempio, di iscrizioni o provvedimenti a contenuto<br />

autorizzatorio, concessorio, o abilitativo per lo svolgimento di attività<br />

imprenditoriali; art. 67, lett. f).<br />

Urbanistica e appalti 3/2013 263

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