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le frontiere dell'identità I rom rumeni in Italia - Sergio Bontempelli

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S. <strong>Bontempelli</strong>, I <strong>rom</strong> <strong>rumeni</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />

contemporanea restituisce numerosi esempi di gruppi dall’identità <strong>in</strong>certa,<br />

etichettati come “z<strong>in</strong>gari” ma non parlanti la l<strong>in</strong>gua <strong>rom</strong>anés di ceppo <strong>in</strong>diano<br />

9 , o di orig<strong>in</strong>e <strong>rom</strong> ma largamente mescolati e “meticciati” con <strong>le</strong> popolazioni<br />

maggioritarie.<br />

“Forzare” questa storia così comp<strong>le</strong>ssa e multiforme nell’imbuto della<br />

comune orig<strong>in</strong>e <strong>in</strong>diana, o del secolare tramandarsi di una “cultura” sempre<br />

ugua<strong>le</strong> a se stessa, di generazione <strong>in</strong> generazione, significa condannarsi a non<br />

capire <strong>le</strong> “poste <strong>in</strong> gioco” del<strong>le</strong> politiche dell’identità. A non vedere, solo per<br />

fare un esempio, come il “nomadismo” abbia rappresentato non tanto una<br />

caratteristica “sostanzia<strong>le</strong>” della cultura <strong>rom</strong>, quanto un’etichetta (attribuita<br />

a gruppi e comunità di vario tipo, non solo di orig<strong>in</strong>e “z<strong>in</strong>gara”) a sua volta<br />

utilizzata per discrim<strong>in</strong>are, emarg<strong>in</strong>are, stigmatizzare quegli stessi gruppi e<br />

comunità 10 .<br />

Si tratta di un discorso assai comp<strong>le</strong>sso, che meriterebbe ben altro approfondimento.<br />

Ma che può essere esemplificato dalla recente migrazione dei<br />

<strong>rom</strong> <strong>rumeni</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Pur nella comune (e quanto mai generica) appartenenza<br />

al ceppo l<strong>in</strong>guistico <strong>rom</strong>anés, <strong>in</strong>fatti, <strong>le</strong> comunità di orig<strong>in</strong>e rumena che<br />

giungono nel nostro paese a partire dall’ultimo scorcio degli anni Novanta<br />

sono assai diverse dai gruppi già presenti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (s<strong>in</strong>ti, <strong>rom</strong> abruzzesi, gruppi<br />

provenienti dalla ex Jugoslavia ecc.). E proprio il pregiudizio di una “omo-<br />

9 «L’Europa moderna», scrive Leonardo Piasere a proposito della pretesa “orig<strong>in</strong>e <strong>in</strong>diana”<br />

di tutti i gruppi classificati come “z<strong>in</strong>gari”, «ha costruito dec<strong>in</strong>e e dec<strong>in</strong>e di gruppi stigmatizzati,<br />

nomadi e sedentari, formati da famiglie e <strong>in</strong>dividui che venivano espulsi dai processi di<br />

produzione e pauperizzati e che, <strong>le</strong>tteralmente, venivano buttati sulla strada o ai marg<strong>in</strong>i dei<br />

villaggi. Non c’è niente di anomalo nel pensare che alcuni di questi gruppi abbiano saputo<br />

costruirsi un’identità dist<strong>in</strong>ta dalla popolazione maggioritaria e abbiano saputo resistere nel<br />

tempo, così come non ci sarebbe nulla di anomalo nello scoprire che alcuni di questi gruppi<br />

l’abbiano costruita ben prima dell’era moderna […]. Proporre a priori che tutti gli z<strong>in</strong>gari siano<br />

di orig<strong>in</strong>e <strong>in</strong>diana significa vo<strong>le</strong>r censurare questa capacità di “fabbricare z<strong>in</strong>gari” che l’Europa<br />

ha avuto e cont<strong>in</strong>ua ad avere» (Piasere, op. cit., p. 18).<br />

10 Sulla “teoria del nomadismo” si veda almeno: European Roma Rights Center (errc), Il<br />

paese dei campi. La segregazione razzia<strong>le</strong> dei <strong>rom</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, trad. it. di F. Benfante, supp<strong>le</strong>mento al<br />

n. 12 di «Carta», Roma 2000, pp. 10 sgg.; N. Sigona, Figli del ghetto. Gli italiani, i campi nomadi<br />

e l’<strong>in</strong>venzione degli z<strong>in</strong>gari, Civezzano, Nonluoghi-Libere edizioni, 2002, pp. 32 sgg.; Id., I conf<strong>in</strong>i<br />

del “prob<strong>le</strong>ma z<strong>in</strong>gari”. Le politiche dei campi nomadi <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, <strong>in</strong> Stranieri <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Migrazioni globali,<br />

<strong>in</strong>tegrazioni locali, a cura di T. Caponio - A. Colombo, Bologna, il Mul<strong>in</strong>o, 2005, pp. 267-296.<br />

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